Il Fenobarbital può dare assuefazione. La terapia continuata induce la formazione di enzimi epatici che accelerano il metabolismo di alcuni farmaci, ad esempio degli anticoagulanti, di alcuni antibiotici, degli steroidi surrenali, ecc. Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea con medicinali contenenti fenobarbital a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell'efficacia terapeutica del fenobarbital (vedere paragrafo. 4.5 Interazioni).
L'effetto dell'alcool è potenziato e l'assunzione di bevande alcoliche dovrebbe essere limitata. L'associazione con altri psicofarmaci e antistaminici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. La brusca sospensione del trattamento in pazienti epilettici può indurre uno stato di male epilettico.
Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario.
Il meccanismo di tale rischio non è stato stabilito ed i dati disponibili non escludono la possibilità di un incremento di rischio con Luminale.
Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento. I pazienti (e chi ne ha cura) dovrebbero essere istruiti ad avvertire il proprio medico curante qualora emergano segni di ideazione o comportamento suicidari.
Con l'uso di medicinali a base di fenobarbital sono state segnalate le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il più alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime 8 settimane di trattamento.
Se si verificano i sintomi o i segni di SJS o TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa) il trattamento con Luminale deve essere sospeso.
I migliori risultati nella gestione della SJS e della TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia con qualsiasi farmaco sospetto. Una precoce sospensione è associata ad una migliore prognosi.
Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN, durante la terapia con fenobarbital, il Luminale non deve essere più riutilizzato in questo paziente.
In casi rari la reazione allergica si manifesta come un disturbo da ipersensibilità ritardata multiorgano (nota come sindrome da ipersensibilità o DRESS) con febbre, rash maculopapulare, eosinofilia, leucopenia e coinvolgimento degli organi interni in varia combinazione (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon).
Fenobarbital può essere associato a disturbi cognitivi ed effetti negativi in merito all'umore (ad esempio sintomi depressivi) con impatto sul benessere e qualità di vita. Relativamente a tali possibilità i pazienti devono essere monitorati.
I farmaci antiepilettici, tra cui il fenobarbital, così come l'epilessia di per sé, possono determinare disfunzioni degli ormoni sessuali. È necessario considerare gli effetti ormonali indotti dall'epilessia o dai farmaci antiepilettici quando si intraprende una terapia antiepilettica, specialmente se si prevede la necessità di un trattamento a lungo termine.
Donne in età fertile
Il fenobarbital può causare danni al feto se somministrato a una donna in gravidanza. L'esposizione prenatale al fenobarbital può aumentare il rischio di malformazioni congenite di circa 2-3 volte (vedere paragrafo 4.6).
Il fenobarbital non deve essere usato in donne in età fertile a meno che si ritenga che il potenziale beneficio superi i rischi, dopo aver preso in considerazione altre opzioni di trattamento adeguate. Le donne in età fertile devono essere informate in maniera completa dei potenziali rischi per il feto qualora assumano fenobarbital durante la gravidanza.
Prima di iniziare il trattamento con fenobarbital nelle donne in età fertile deve esse preso in considerazione di effettuare un test di gravidanza per escludere la gravidanza.
Le donne in età fertile devono usare un contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 2 mesi dopo l'ultima dose. A causa dell'induzione enzimatica, il fenobarbital può provocare l'insuccesso dell'effetto terapeutico dei contraccettivi orali contenenti estrogeni e/o progesterone. Alle donne in età fertile deve essere consigliato di usare altri metodi contraccettivi (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Le donne che stanno pianificando una gravidanza devono essere avvisate di consultare in anticipo il proprio medico in modo da ricevere una consulenza adeguata e discutere di adeguate opzioni di trattamento alternativo prima del concepimento e prima che la contraccezione venga interrotta.
Alle donne in età fertile deve essere raccomandato di contattare immediatamente il medico se iniziano una gravidanza o pensano di essere in gravidanza durante il trattamento con fenobarbital.
Donne in età fertile/Contraccezione
Il Fenobarbital non deve essere usato in donne in età fertile a meno che si ritenga che il potenziale beneficio superi i rischi dopo un'attenta considerazione di opzioni terapeutiche alternative adeguate.
Prima di iniziare il trattamento con fenobarbital nelle donne in età fertile deve esse preso in considerazione di effettuare un test di gravidanza per escludere la gravidanza.
Le donne in età fertile devono usare un contraccettivo altamente efficace durante il trattamento con fenobarbital e per 2 mesi dopo l'ultima dose. A causa dell'induzione enzimatica, il fenobarbital può provocare un insuccesso dell'effetto terapeutico dei contraccettivi orali contenenti estrogeni e/o progesterone. Alle donne in età fertile deve essere consigliato di utilizzare altri metodi contraccettivi durante il trattamento con fenobarbital, ad es. due forme complementari di contraccezione che includono un metodo di barriera, un contraccettivo orale contenente dosi più elevate di estrogeni o un dispositivo intrauterino non ormonale (vedere paragrafo 4.5).
Le donne in età fertile devono essere informate e comprendere sia il rischio di potenziali danni al feto associati all'uso di fenobarbital durante la gravidanza che l'importanza di pianificare una gravidanza.
Le donne che stanno pianificando una gravidanza devono essere avvisate di consultare in anticipo il proprio medico in modo da ricevere una consulenza adeguata e discutere di adeguate opzioni di trattamento alternativo prima del concepimento e prima che la contraccezione venga interrotta.Il trattamento antiepilettico deve essere rivisto regolarmente e soprattutto quando una donna sta pianificando una gravidanza.
Alle donne in età fertile deve essere raccomandato di contattare immediatamente il medico se iniziano una gravidanza o pensano di essere in gravidanza durante il trattamento con fenobarbital.
Gravidanza
Rischio correlato ai medicinali antiepilettici in generale
Deve essere fornita una consulenza medica specialistica in merito ai potenziali rischi per il feto causati sia dalle convulsioni che dal trattamento antiepilettico a tutte le donne in età fertile che assumono un trattamento antiepilettico e in particolare alle donne che pianificano una gravidanza e alle donne in gravidanza.
L'interruzione improvvisa della terapia con farmaci antiepilettici (AED) deve essere evitata in quanto ciò può portare a convulsioni che potrebbero avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro.
Quando possibile è da preferire la monoterapia per il trattamento dell'epilessia in gravidanza, perché la terapia con più farmaci antiepilettici potrebbe essere associata a un rischio maggiore di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda degli antiepilettici associati.
Rischi correlati al fenobarbital
Il fenobarbital attraversa la placenta. Studi sugli animali (dati di letteratura) hanno mostrato una tossicità riproduttiva nei roditori (vedere paragrafo 5.3).
Dati di metanalisi e studi osservazionali hanno mostrato un rischio di malformazioni maggiori da 2 – a 3 volte superiore rispetto al rischio di base di malformazioni maggiori nella popolazione generale (che è del 2-3%). Il rischio è dose-dipendente; tuttavia, nessuna dose è stata trovata priva di rischi. La monoterapia con fenobarbital è associata ad un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, che includono labioschisi e palatoschisi e malformazioni cardiovascolari.
Sono state segnalate anche altre malformazioni che interessano vari sistemi corporei, inclusi casi di ipospadia, dismorfismi facciali, difetti del tubo neurale, dismorfia craniofacciale (microcefalia) e anomalie delle dita.
I dati di uno studio di registro suggeriscono un aumento del rischio di bambini nati piccoli per il periodo gestazionale o con lunghezza corporea ridotta, rispetto alla monoterapia con lamotrigina.
Sono stati segnalati disturbi dello sviluppo neurologico tra i bambini esposti al fenobarbital durante la gravidanza. Gli studi relativi al rischio di disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini esposti al fenobarbital durante la gravidanza sono contraddittori e il rischio non può essere escluso. Anche gli studi preclinici hanno riportato effetti avversi sullo sviluppo neurologico (vedere paragrafo 5.3).
Il fenobarbital non deve essere usato durante la gravidanza a meno che si ritenga che il potenziale beneficio superi i rischi dopo aver preso in considerazione altre opzioni di trattamento adeguate.
Se, a seguito di una rivalutazione del trattamento con fenobarbital, nessun'altra opzione di trattamento è compatibile, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa di fenobarbital. La donna deve essere ampiamente informata e comprendere i rischi legati all'uso del fenobarbital durante la gravidanza.
Se assunto nel terzo trimestre di gravidanza, nel neonato possono manifestarsi sintomi da astinenza, inclusi sedazione, ipotonia e disturbi della suzione.
Le pazienti che assumono fenobarbital devono integrare, in maniera adeguata con un supplemento di acido folico prima del concepimento e durante la gravidanza., in quanto può aiutare a ridurre il rischio di insorgenza di difetti neurologici nel neonato.
Allattamento
Fenobarbital attraversa la barriera placentare ed è quindi escreto nel latte materno. Di conseguenza, esiste un piccolo rischio di sedazione nel neonato. Pertanto, l'allattamento al seno è sconsigliato.
Fertilità
Fenobarbital aumenta la concentrazione plasmatica della proteina legante gli ormoni sessuali (SHBG) in entrambi i sessi. Ciò può determinare una riduzione dei livelli plasmatici biologicamente attivi di testosterone ed estradiolo, con conseguenti disturbi mestruali, problemi sessuali e riduzione della fertilità.
Gli effetti indesiderati sono stati ordinati in classi di frequenze, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (> 1/10); comune (> 1/100; < 1/10); non comune (> 1/1000; < 1/100); raro (> 1/10.000; < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie congenite, familiari e genetiche (vedere paragrafo 4.6).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Raro: dermatite allergica, eritema multiforme, gravi reazioni avverse cutanee (SCARs) come la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN).
Molto raro: reazione ai farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
Patologie epatobiliari
Raro: epatite tossica.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e porpora.
Non nota: aplasia midollare, ipotrombinemia sensibile alla terapia con vitamina K nei neonati di madri trattate con Fenobarbital.
Nel corso di trattamenti cronici possono insorgere anemia megaloblastica sensibile al trattamento con folati
Patologie del sistema nervoso
Raro: Nei pazienti pediatrici possono verificarsi manifestazioni di iperattività psicomotoria.
Non nota: sedazione, atassia, nistagmo e possono insorgere, soprattutto negli anziani, a seguito della somministrazione di dosaggi elevati. Disturbo cognitivo.
Disturbi psichiatrici
Raro: eccitazione, agitazione e delirio.
Non nota: umore alterato, alterazione dell'attenzione, stato confusionale
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: diminuzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con Luminale. Il meccanismo mediante il quale Luminale influenza il metabolismo osseo non è stato identificato.
Nel corso di trattamenti cronici può insorgere osteomalacia, che risponde al trattamento con vitamina D.
Vedere anche punti 4.4 – 4.6 e 4.7
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.