Cos'è Delstrigo?
Delstrigo è un farmaco a base del principio attivo Doravirina + Lamivudina + Tenofovir Disoproxil , appartenente alla categoria degli Antiretrovirali e nello specifico Antivirali per il trattamento dell'infezione da HIV, associazioni. E' commercializzato in Italia dall'azienda MSD Italia S.r.l. .
Delstrigo può essere prescritto con RicettaRNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti .
Delstrigo può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Delstrigo 100 mg/300 mg/245 mg 30 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Merck Sharp & Dohme B.V.
Concessionario:MSD Italia S.r.l.
Ricetta:RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
Classe:H
Principio attivo:Doravirina + Lamivudina + Tenofovir Disoproxil
Gruppo terapeutico:Antiretrovirali
ATC:J05AR24 - Lamivudina, tenofovir disoproxil e doravirina
Forma farmaceutica: compresse rivestite
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compresse rivestite
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Indicazioni
Perché si usa Delstrigo? A cosa serve?
Delstrigo è indicato per il trattamento di adulti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 (Human Immunodeficiency Virus type 1, HIV-1) senza evidenza di resistenza, pregressa o attuale, alla classe degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (Non-Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitor, NNRTI), lamivudina o tenofovir (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Delstrigo è anche indicato per il trattamento di adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e peso corporeo di almeno 35 kg con infezione da HIV-1 senza evidenza di resistenza, pregressa o attuale, alla classe degli NNRTI, lamivudina o tenofovir e che hanno manifestato tossicità che preclude l'uso di altri regimi che non contengono tenofovir disoproxil (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Posologia
Come usare Delstrigo: Posologia
La terapia deve essere avviata da un medico esperto nella gestione dell'infezione da HIV.
Posologia
La dose raccomandata di Delstrigo è di una compressa da 100/300/245 mg da assumere per via orale una volta al giorno con o senza cibo.
Aggiustamento della dose
Se Delstrigo è co-somministrato con rifabutina, la dose di doravirina deve essere aumentata a 100 mg due volte al giorno. Ciò viene ottenuto aggiungendo una compressa da 100 mg di doravirina (come componente singolo), da assumere a distanza di circa 12 ore dalla dose di Delstrigo (vedere paragrafo 4.5).
La co-somministrazione di doravirina con altri induttori moderati del CYP3A non è stata valutata, ma sono attese riduzioni delle concentrazioni di doravirina. Se la co-somministrazione con altri induttori moderati del CYP3A (ad es., dabrafenib, lesinurad, bosentan, tioridazina, nafcillina, modafinil, telotristat etile) non può essere evitata, deve essere assunta una compressa di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di Delstrigo (vedere paragrafo 4.5).
Dose dimenticata
Se il paziente dimentica una dose di Delstrigo entro 12 ore dall'orario abituale di assunzione, il paziente deve assumere Delstrigo il prima possibile e proseguire con il normale schema posologico. Se il paziente dimentica una dose di Delstrigo per più di 12 ore, il paziente non deve assumere la dose dimenticata, ma deve assumere la dose successiva al consueto orario programmato. Il paziente non deve assumere 2 dosi contemporaneamente.
Popolazioni speciali
Anziani
Sono disponibili dati limitati sull'uso di doravirina, lamivudina e tenofovir disoproxil nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni. Non c'è alcuna evidenza che i pazienti anziani richiedono una dose diversa rispetto ai pazienti adulti più giovani (vedere paragrafo 5.2).
Si consiglia un'attenzione particolare per questa fascia di età, a causa dei cambiamenti correlati all'età stessa, come la diminuita funzione renale (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di Delstrigo in pazienti con clearance della creatinina (CrCl) stimata ≥ 50 mL/min.
Delstrigo non deve essere avviato nei pazienti con CrCl stimata < 50 mL/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Delstrigo deve essere interrotto se la CrCl stimata diminuisce al di sotto di 50 mL/min (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti con compromissione renale moderata o severa è richiesto un aggiustamento dell'intervallo di dose di lamivudina e tenofovir disoproxil che non può essere ottenuto con la compressa di associazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh classe A) o moderata (Child-Pugh classe B). Doravirina non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C).
Non è noto se l'esposizione a doravirina aumenta nei pazienti con compromissione epatica severa.
Pertanto, si raccomanda cautela quando doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil viene somministrato nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
Nei bambini di età inferiore a 12 anni o con peso corporeo inferiore a 35 kg, la sicurezza e l'efficacia di Delstrigo non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Delstrigo deve essere assunto per via orale, una volta al giorno, con o senza cibo e deglutito intero (vedere paragrafo 5.2).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Delstrigo
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
È controindicata la co-somministrazione con medicinali che sono potenti induttori dell'enzima del citocromo P450 CYP3A, poiché si prevede che si verifichino diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di doravirina, che possono diminuire l'efficacia di Delstrigo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Questi medicinali, comprendono, ma non sono limitati a:
- carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbital, fenitoina
- rifampicina, rifapentina
- erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
- mitotano
- enzalutamide
- lumacaftor
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Delstrigo
Sostituzioni a carico degli NNRTI e uso di doravirina
Doravirina non è stata valutata nei pazienti con fallimento virologico pregresso a qualsiasi altra terapia antiretrovirale. Le mutazioni associate agli NNRTI rilevate allo screening rientravano fra i criteri di esclusione degli studi di Fase 2b/3. Non è stato definito un breakpoint per una riduzione della sensibilità, conseguente a varie sostituzioni a carico degli NNRTI, che sia correlato a una riduzione dell'efficacia clinica (vedere paragrafo 5.1). Non vi è evidenza clinica sufficiente a sostenere l'uso di doravirina nei pazienti con infezione da HIV-1 con evidenza di resistenza alla classe degli NNRTI.
Reazioni avverse cutanee gravi (Severe cutaneous adverse reactions, SCARs)
Durante l'esperienza successiva all'immissione in commercio con regimi contenenti doravirina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCARs), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS)/necrolisi epidermica tossica (toxic epidermal necrolysis, TEN) (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi ed essere strettamente monitorati per eventuali reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi che indicano tali reazioni, i regimi contenenti doravirina devono essere immediatamente interrotti e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (come appropriato). Lo stato clinico deve essere strettamente monitorato e deve essere iniziata una terapia adeguata. Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come la TEN, con l'uso di regimi contenenti doravirina, in tale paziente il trattamento con regimi contenenti doravirina non deve essere ripreso in nessun momento.
Esacerbazione acuta severa dell'epatite B nei pazienti con infezione concomitante da HIV-1 e HBV
Durante l'esperienza successiva all'immissione in commercio con regimi contenenti doravirina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCARs), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS)/necrolisi epidermica tossica (toxic epidermal necrolysis, TEN) (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi ed essere strettamente monitorati per eventuali reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi che indicano tali reazioni, i regimi contenenti doravirina devono essere immediatamente interrotti e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (come appropriato). Lo stato clinico deve essere strettamente monitorato e deve essere iniziata una terapia adeguata. Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come la TEN, con l'uso di regimi contenenti doravirina, in tale paziente il trattamento con regimi contenenti doravirina non deve essere ripreso in nessun momento.
Esacerbazione acuta severa dell'epatite B nei pazienti con infezione concomitante da HIV-1 e HBV
Tutti i pazienti con HIV-1 devono essere sottoposti a test per la presenza del virus dell'epatite B (HBV) prima di iniziare la terapia antiretrovirale.
Sono state segnalate esacerbazioni acute severe di epatite B (ad es., scompenso epatico e insufficienza epatica) nei pazienti con infezione concomitante da HIV-1 e HBV e che hanno interrotto il trattamento con lamivudina o tenofovir disoproxil, due dei componenti di Delstrigo. I pazienti con infezione concomitante da HIV-1 e HBV devono essere tenuti sotto stretta osservazione con un follow-up sia clinico che di laboratorio, per almeno diversi mesi dopo l'interruzione del trattamento con Delstrigo. Se appropriato, può essere raccomandato l'inizio della terapia per l'epatite B, specialmente nei pazienti con malattia epatica avanzata o cirrosi, poiché l'esacerbazione post-trattamento dell'epatite può portare a scompenso epatico e insufficienza epatica.
Nuova insorgenza o peggioramento di compromissione renale
Con l'uso di tenofovir disoproxil, un componente di Delstrigo, è stata segnalata compromissione renale, inclusi casi di insufficienza renale acuta e sindrome di Fanconi (lesione tubulare renale con ipofosfatemia severa).
Delstrigo deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici (ad es., dosi elevate o uso di più farmaci antinfiammatori non steroidei [FANS]) (vedere paragrafo 4.5). Sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta dopo l'inizio del trattamento con dosi elevate di FANS o uso di più FANS nei pazienti con infezione da HIV con fattori di rischio di disfunzione renale che sembravano stabili in tenofovir disoproxil. Per alcuni pazienti sono stati necessari ospedalizzazione e terapia renale sostitutiva. Se necessario, nei pazienti a rischio di disfunzione renale devono essere prese in considerazione alternative ai FANS.
Dolore osseo persistente o in peggioramento, dolore agli arti, fratture e/o dolore o debolezza muscolare possono essere manifestazioni di tubulopatia renale prossimale e nei pazienti a rischio deve essere sollecitata una valutazione della funzione renale.
Si raccomanda di misurare la CrCl stimata in tutti i pazienti prima di iniziare la terapia in modo clinicamente appropriato durante la terapia con Delstrigo. Nei pazienti a rischio di disfunzione renale, inclusi i pazienti con precedenti esperienze di eventi renali durante l'assunzione di adefovir dipivoxil, si raccomanda di valutare la CrCl stimata, il fosforo sierico, il glucosio nelle urine e la proteinuria, prima di iniziare la terapia con Delstrigo e deve essere valutato un monitoraggio più frequente della funzione renale in modo appropriato alla condizione medica del paziente durante la terapia con Delstrigo.
Lamivudina e tenofovir disoproxil sono principalmente escreti a livello renale. Delstrigo deve essere interrotto se la CrCl stimata diminuisce al di sotto di 50 mL/min, poiché l'aggiustamento dell'intervallo di dose richiesto per lamivudina e tenofovir disoproxil, non può essere ottenuto con la compressa di associazione a dose fissa (vedere paragrafo 4.2).
Perdita del tessuto osseo e difetti della mineralizzazione
Densità minerale ossea
Negli studi clinici su adulti con infezione da HIV-1, tenofovir disoproxil era associato a diminuzioni leggermente maggiori della densità minerale ossea (Bone Mineral Density, BMD) e aumenti dei marcatori biochimici del metabolismo osseo, suggerendo un aumento del turnover osseo, rispetto ai comparatori. Nei soggetti trattati con tenofovir disoproxil anche i livelli sierici dell'ormone paratiroideo e i livelli di Vitamina D 1,25 erano più alti. In altri studi (prospettici e trasversali), le diminuzioni più marcate della BMD sono state osservate nei pazienti trattati con tenofovir disoproxil come parte di un regime contenente un inibitore della proteasi potenziato.
Le anomalie delle ossa (che raramente conducono a fratture) possono essere associate a tubulopatia renale prossimale.
Non sono noti gli effetti delle modifiche associate a tenofovir disoproxil nella BMD e nei marcatori biochimici sulla salute dell'osso a lungo termine e il rischio di fratture future. La valutazione della BMD deve essere presa in considerazione per i pazienti adulti con infezione da HIV-1 che hanno un'anamnesi di frattura ossea patologica o altri fattori di rischio per l'osteoporosi o la perdita di tessuto osseo. Sebbene non sia stato studiato l'effetto dell'integrazione con calcio e Vitamina D, tale integrazione può risultare benefica in tutti i pazienti. Se si sospettano anomalie delle ossa si deve richiedere un consulto adeguato.
Difetti della mineralizzazione
In concomitanza all'uso di tenofovir disoproxil, sono stati segnalati casi di osteomalacia associata a tubulopatia renale prossimale, che si è manifestata come dolore osseo o dolore agli arti e che può contribuire a fratture. Nei casi di tubulopatia renale prossimale sono stati segnalati anche artralgia e dolore o debolezza muscolare. Durante la somministrazione di medicinali contenenti tenofovir disoproxil, devono essere prese in considerazione l'ipofosfatemia e l'osteomalacia secondaria alla tubulopatia renale prossimale, nei pazienti a rischio di disfunzione renale che si manifesta con sintomi persistenti o in peggioramento a livello delle ossa o dei muscoli (vedere paragrafo 4.4).
Co-somministrazione con altri medicinali antivirali
Doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti lamivudina, o con altri medicinali contenenti tenofovir disoproxil, o tenofovir alafenamide, o con adefovir dipivoxil (vedere paragrafo 4.5). Doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil non deve essere somministrato con doravirina a meno che non sia necessario per l'aggiustamento della dose (ad es., con rifabutina) (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
Uso con induttori del CYP3A
Si deve prestare attenzione quando doravirina viene prescritta con medicinali che possono ridurne l'esposizione (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Sindrome da riattivazione immunitaria
Nei pazienti trattati con terapia antiretrovirale di combinazione è stata segnalata una sindrome da riattivazione immunitaria. Durante la fase iniziale della terapia antiretrovirale di combinazione, i pazienti, il cui sistema immunitario è responsivo, possono sviluppare una risposta infiammatoria a infezioni opportunistiche indolenti o residue (come l'infezione da Mycobacterium avium, il citomegalovirus, la polmonite da Pneumocystis jirovecii [PCP] o la tubercolosi), che possono richiedere una valutazione e un trattamento ulteriori.
Nel contesto della riattivazione immunitaria sono stati segnalati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves, l'epatite autoimmune, la polimiosite e la sindrome di Guillain-Barré); tuttavia, il tempo di insorgenza è più variabile e l'esordio può verificarsi molti mesi dopo l'inizio del trattamento.Lattosio
Delstrigo contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Delstrigo
Delstrigo è un regime completo per il trattamento dell'infezione da HIV-1; pertanto, Delstrigo non deve essere somministrato con altri medicinali antiretrovirali. Non sono fornite informazioni riguardanti potenziali interazioni con altri medicinali antiretrovirali.
Gli studi di interazione sono stati effettuati solo sugli adulti.
Delstrigo contiene doravirina, lamivudina e tenofovir disoproxil, pertanto qualsiasi interazione identificata con questi principi attivi singolarmente, può verificarsi con Delstrigo ed è descritta nella Tabella 1.
Effetti di altri medicinali su doravirina, lamivudina e tenofovir disoproxil
Doravirina
Doravirina è metabolizzata principalmente dal CYP3A e i medicinali che inducono o inibiscono il CYP3A possono influenzare la clearance di doravirina (vedere paragrafo 5.2).
Doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil non devono essere somministrati in concomitanza con medicinali che sono potenti induttori dell'enzima CYP3A poiché si prevede che si verifichino diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di doravirina, che possono diminuire l'efficacia di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
La co-somministrazione con l'induttore moderato del CYP3A rifabutina riduceva le concentrazioni di doravirina (vedere Tabella 1). Quando Delstrigo viene somministrato in concomitanza con rifabutina, deve essere somministrata una dose di doravirina da 100 mg al giorno circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil (vedere paragrafo 4.2).
La co-somministrazione di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil con altri induttori moderati del CYP3A non è stata valutata, ma sono attese riduzioni delle concentrazioni di doravirina. Se la co- somministrazione con altri induttori moderati del CYP3A (ad es., dabrafenib, lesinurad, bosentan, tioridazina, nafcillina, modafinil, telotristat etile) non può essere evitata, deve essere somministrata una dose di doravirina da 100 mg al giorno , circa 12 ore dopo la somministrazione di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil (vedere paragrafo 4.2).
La co-somministrazione di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil e medicinali inibitori del CYP3A può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di doravirina. Tuttavia, non è richiesto alcun aggiustamento della dose quando doravirina viene somministrata in concomitanza con inibitori del CYP3A.
Lamivudina
Poiché lamivudina viene eliminata principalmente dai reni attraverso una combinazione di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva (vedere paragrafo 5.2), la co-somministrazione di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil con medicinali che riducono la funzione renale o competono per la secrezione tubulare attiva può aumentare le concentrazioni sieriche di lamivudina.
Tenofovir disoproxil
Poiché tenofovir viene eliminato principalmente dai reni attraverso una combinazione di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva (vedere paragrafo 5.2), la co-somministrazione di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil con medicinali che riducono la funzione renale o competono per la secrezione tubulare attiva tramite OAT1, OAT3 o MRP4 può aumentare le concentrazioni sieriche di tenofovir.
A causa del componente tenofovir disoproxil presente nell'associazione doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil, l'uso del medicinale deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di un medicinale nefrotossico. Alcuni esempi comprendono, ma non sono limitati a: aciclovir, cidofovir, ganciclovir, valaciclovir, valganciclovir, aminoglicosidi (ad es., gentamicina) e dosi elevate di FANS o più FANS (vedere paragrafo 4.4).
Effetti di doravirina, lamivudina e tenofovir disoproxil su altri medicinali
Doravirina
È improbabile che doravirina alla dose di 100 mg una volta al giorno produca un effetto clinicamente rilevante sulle concentrazioni plasmatiche dei medicinali il cui assorbimento e/o la cui eliminazione dipendono da proteine di trasporto o che vengono metabolizzati da enzimi del CYP.
Tuttavia, la co-somministrazione di doravirina e il substrato sensibile del CYP3A midazolam ha determinato una diminuzione dell'esposizione di midazolam del 18%, suggerendo che doravirina può essere un debole induttore del CYP3A. Pertanto, si deve prestare attenzione quando doravirina viene somministrata in concomitanza con medicinali che sono substrati sensibili del CYP3A che hanno anche una ristretta finestra terapeutica (ad es., tacrolimus e sirolimus).
Lamivudina
Lamivudina non inibisce o induce enzimi del CYP.
Tenofovir
Sulla base dei risultati degli esperimenti in vitro e della via di eliminazione conosciuta per tenofovir, il potenziale di interazioni mediate dal CYP che coinvolgono tenofovir con altri medicinali, è basso.
Tabella delle interazioni
La Tabella 1 mostra le interazioni stabilite e altre interazioni potenziali con i singoli componenti di Delstrigo, ma l'elenco non è completo (l'aumento è indicato come “↑”, la diminuzione è indicata come “↓” e nessuna variazione è indicata come “↔”). Per le interazioni potenziali tra medicinali e tenofovir disoproxil o lamivudina, (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Tabella 1: Interazioni tra i singoli componenti di Delstrigo e altri medicinali
Medicinale per area terapeutica
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Effetti sui livelli del medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90%)*
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Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil
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Medicinali che riducono l'acidità
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antiacido
(idrossido di alluminio e di magnesio in sospensione orale)
(20 mL SD, doravirina 100 mg SD)
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↔ doravirina
AUC 1,01 (0,92; 1,11)
Cmax 0,86 (0,74; 1,01)
C24 1,03 (0,94; 1,12)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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pantoprazolo
(40 mg QD, doravirina 100 mg SD)
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↓ doravirina
AUC 0,83 (0,76; 0,91)
Cmax 0,88 (0,76; 1,01)
C24 0,84 (0,77; 0,92)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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omeprazolo
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina
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lisinopril
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ lisinopril
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Antiandrogeni
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enzalutamide
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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Antibiotici
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nafcillina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co- somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
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Anticonvulsivanti
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carbamazepina oxcarbazepina fenobarbital fenitoina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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Antidiabetici
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metformina
(1 000 mg SD, doravirina 100 mg QD)
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↔ metformina
AUC 0,94 (0,88; 1,00)
Cmax 0,94 (0,86; 1,03)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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canagliflozin liraglutide sitagliptin
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ canagliflozin
↔ liraglutide
↔ sitagliptin
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Antidiarroici
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telotristat etile
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
|
La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co-somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
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Agenti antigottosi e uricosurici
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lesinurad
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co- somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil
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Antimicobatterici
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rifampicina in dose singola
(600 mg SD, doravirina 100 mg SD)
rifampicina in dose multipla
(600 mg QD, doravirina 100 mg SD)
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↔ doravirina
AUC 0,91 (0,78; 1,06)
Cmax 1,40 (1,21; 1,63)
C240,90 (0,80; 1,01)
↓ doravirina
AUC 0,12 (0,10; 0,15)
Cmax 0,43 (0,35; 0,52)
C24 0,03 (0,02; 0,04)
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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rifapentina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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rifabutina (300 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
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↓ doravirina
AUC 0,50 (0,45; 0,55)
Cmax 0,99 (0,85; 1,15)
C24 0,32 (0,28; 0,35)
(Induzione del CYP3A)
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Sedoravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil viene co-somministrata con rifabutina, deve essere assunta una dose di doravirina da100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
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Antineoplastici
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mitotano
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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Antipsicotici
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tioridazina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co- somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil
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Agenti antifungini azolici
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ketoconazolo
(400 mg QD, doravirina 100 mg SD)
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doravirina
AUC 3,06 (2,85; 3,29)
Cmax 1,25 (1,05; 1,49)
C24 2,75 (2,54; 2,98)
(Inibizione del CYP3A)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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fluconazolo itraconazolo posaconazolo voriconazolo
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↑doravirina
(Inibizione del CYP3A)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Calcioantagonisti
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diltiazem verapamil
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↑doravirina
(Inibizione del CYP3A)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Trattamento della fibrosi cistica
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lumacaftor
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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Antagonisti del recettore per l'endotelina
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bosentan
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co-somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil
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Agenti antivirali per l'epatite C
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elbasvir + grazoprevir
(50 mg elbasvir QD + 200 mg grazoprevir QD, doravirina 100 mg QD)
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↑doravirina
AUC 1,56 (1,45; 1,68)
Cmax 1,41 (1,25; 1,58)
C24 1,61 (1,45; 1,79)
(inibizione del CYP3A)
↔ elbasvir
AUC 0,96 (0,90; 1,02)
Cmax 0,96 (0,91; 1,01)
C24 0,96 (0,89; 1,04)
↔ grazoprevir
AUC 1,07 (0,94; 1,23)
Cmax 1,22 (1,01; 1,47)
C24 0,90 (0,83; 0,96)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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ledipasvir + sofosbuvir
(90 mg ledipasvir SD + 400 mg sofosbuvir SD, doravirina 100 mg SD)
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↑doravirina
AUC 1,15 (1,07; 1,24)
Cmax 1,11 (0,97; 1,27)
C24 1,24 (1,13; 1,36)
↔ ledipasvir
AUC 0,92 (0,80; 1,06)
Cmax 0,91 (0,80; 1,02)
↔ sofosbuvir
AUC 1,04 (0,91; 1,18)
Cmax 0,89 (0,79; 1,00)
↔ GS-331007
AUC 1,03 (0,98; 1,09)
Cmax 1,03 (0,97; 1,09)
Effetto atteso:
↑ tenofovir
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I pazienti che ricevono doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil in concomitanza con ledipasvir/sofosbuvir devono essere monitorati per le reazioni indesiderate associate a tenofovir disoproxil.
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sofosbuvir/velpatasvir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
↑ tenofovir
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I pazienti che ricevono doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil in concomitanza con sofosbuvir/velpatasvir devono essere monitorati per le reazioni indesiderate associate a tenofovir disoproxil.
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sofosbuvir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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daclatasvir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir +/-ritonavir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↑doravirina
(Inibizione del CYP3A da parte di ritonavir)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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dasabuvir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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glecaprevir, pibrentasvir
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↑ doravirina
(Inibizione del CYP3A)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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ribavirina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
|
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Integratori a base di erbe
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Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione è controindicata.
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Agenti antivirali per HIV
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tenofovir disoproxil
(300 mg QD, doravirina 100 mg SD)
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↔ doravirina
AUC 0,95 (0,80; 1,12)
Cmax 0,80 (0,64; 1,01)
C240,94 (0,78; 1,12)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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lamivudina + tenofovir disoproxil
(300 mg lamivudina SD + 245 mg tenofovir disoproxil SD, doravirina 100 mg SD)
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↔ doravirina
AUC 0,96 (0,87; 1,06)
Cmax 0,97 (0,88-1,07)
C24 0,94 (0,83; 1,06)
↔ lamivudina
AUC 0,94 (0,88; 1,00)
Cmax 0,92 (0,81; 1,05)
↔ tenofovir
AUC 1,11 (0,97; 1,28)
Cmax 1,17 (0,96; 1,42)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Immunosoppressori
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tacrolimus sirolimus
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ doravirina
↓ tacrolimus, sirolimus (Induzione del CYP3A)
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Monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus e sirolimus poiché può essere necessario l'aggiustamento della dose di questi agenti.
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Inibitori della chinasi
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dabrafenib
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/enofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co- somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
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Varie
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sorbitolo soluzione
(3,2 g, 10,2 g, 13,4 g)/lamivudina
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soluzione orale di lamivudina 300 mg in dose singola
lamivudina
AUC ↓ 14%; 32%; 35%
Cmax ↓ 28%; 52%; 55%
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Quando possibile, evitare la co- somministrazione cronica di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil con medicinali contenenti sorbitolo o altri polialcoli ad azione osmotica (ad es., xilitolo, mannitolo, lattitolo, maltitolo). Quando la co-somministrazione cronica non può essere evitata, considerare un monitoraggio più frequente della carica virale dell'HIV-1.
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Analgesici oppioidi
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metadone
(20-200 mg QD in dose personalizzata, doravirina 100 mg QD)
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↓ doravirina
AUC 0,74 (0,61; 0,90)
Cmax 0,76 (0,63; 0,91)
C24 0,80 (0,63; 1,03)
↔ R-metadone
AUC 0,95 (0,90; 1,01)
Cmax 0,98 (0,93; 1,03)
C24 0,95 (0,88; 1,03)
↔ S-metadone
AUC 0,98 (0,90; 1,06)
Cmax 0,97 (0,91; 1,04)
C24 0,97 (0,86; 1,10)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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buprenorfina naloxone
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ buprenorfina
↔ naloxone
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Contraccettivi orali
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0,03 mg etinilestradiolo/0,15 mg levonorgestrel SD, doravirina 100 mg QD
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↔ etinilestradiolo
AUC 0,98 (0,94; 1,03)
Cmax 0,83 (0,80; 0,87)
↑ levonorgestrel
AUC 1,21 (1,14; 1,28)
Cmax 0,96 (0,88; 1,05)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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norgestimato/etinilestradiolo
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ norgestimato/etinilestradiolo
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Psicostimolanti
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modafinil
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
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La co-somministrazione deve essere evitata. Se la co- somministrazione non può essere evitata, deve essere assunta una dose di doravirina da 100 mg al giorno, circa 12 ore dopo la dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
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Sedativi/ipnotici
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midazolam
(2 mg SD, doravirina 120 mg QD)
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↓ midazolam
AUC 0,82 (0,70; 0,97)
Cmax 1,02 (0,81; 1,28)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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Statine
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atorvastatina
(20 mg SD, doravirina 100 mg QD)
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↔ atorvastatina
AUC 0,98 (0,90; 1,06)
Cmax 0,67 (0,52; 0,85)
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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rosuvastatina simvastatina
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Interazione non studiata con doravirina o doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil.
Effetto atteso:
↔ rosuvastatina
↔ simvastatina
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Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
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↑ = aumento, ↓ = riduzione, ↔ = nessuna variazione
IC = intervallo di confidenza; SD = dose singola; QD = una volta al giorno; BID = due volte al giorno
*AUC0-∞ per dose singola, AUC0-24 per una volta al giorno.
|
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Delstrigo" insieme ad altri farmaci come “Alli”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Beacita - Capsula”, “Biktarvy”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Descovy - Compresse Rivestite”, “Dintoinale”, “Dotecine”, “Efavirenz E Emtricitabina E Tenofovir Disoproxil Aurobindo”, “Efavirenz + Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Mylan”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Krka”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Teva”, “Efavirenz / Emtricitabina / Tenofovir Disoproxil Zentiva”, “Emtricitabina E Tenofovir Disoproxil Aurobindo”, “Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Doc Generici”, “Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil”, “Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Macleods”, “Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Mylan”, “Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Teva”, “Emtriva - Capsula”, “Emtriva - Soluzione”, “Eviplera”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Genvoya”, “Leustatin”, “Litak”, “Luminale - Compressa”, “Lysodren”, “Mavenclad”, “Mysoline”, “Nervaxon”, “Odefsey”, “Orkambi - Compresse Rivestite”, “Orkambi - Granulato”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Stadmycin”, “Stribild”, “Symtuza”, “Tegretol”, “Truvada”, “Xenical”, “Xtandi”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all'uso di doravirina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Un ampio numero di dati in donne in gravidanza (più di 3 000 gravidanze esposte dal primo trimestre) che assumono il singolo principio attivo lamivudina in associazione ad altri antiretrovirali, indica che non causa tossicità malformativa. Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (tra 300 e 1 000 gravidanze esposte) indica che tenofovir disoproxil non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Registro delle gravidanze con antiretrovirali
Al fine di monitorare gli esiti materno-fetali delle pazienti esposte a medicinali antiretrovirali in corso di gravidanza, è stato istituito un registro delle gravidanze delle pazienti in terapia con antiretrovirali. I medici sono invitati a registrare le pazienti in questo registro.
Gli studi con doravirina sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Gli studi con tenofovir disoproxil sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tenofovir disoproxil di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Gli studi con lamivudina sugli animali hanno mostrato un aumento delle morti embrionali precoci nei conigli, ma non nei ratti (vedere paragrafo 5.3). È stato mostrato che nell'uomo si verifica il trasferimento di lamivudina attraverso la placenta. Lamivudina può inibire la replicazione del DNA cellulare (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza clinica di questo dato non è nota.
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Delstrigo durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se doravirina sia escreta nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di doravirina nel latte (vedere paragrafo 5.3).
Lamivudina è stata identificata in neonati/lattanti allattati al seno di donne trattate. Sulla base di più di 200 coppie madre/figlio trattate per l'HIV, le concentrazioni sieriche di lamivudina nei lattanti allattati al seno delle madri trattate per l'HIV sono molto basse (< 4% delle concentrazioni sieriche materne) e diminuiscono progressivamente fino a livelli non rilevabili quando i lattanti allattati al seno raggiungono 24 settimane di età. Non sono disponibili dati sulla sicurezza di lamivudina quando somministrata in bambini di età inferiore a tre mesi.
Tenofovir viene escreto nel latte materno. Non ci sono informazioni sufficienti sugli effetti di tenofovir nei neonati/lattanti.
Si raccomanda alle donne affette da HIV di non allattare al seno al fine di evitare la trasmissione dell'HIV.
Fertilità
Non sono disponibili dati nell'uomo sull'effetto di Delstrigo sulla fertilità. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di doravirina, lamivudina o tenofovir disoproxil sulla fertilità a livelli di esposizione superiori a quelli ottenuti nell'uomo alla dose clinica raccomandata (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Delstrigo altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti devono essere informati che sono stati segnalati stanchezza, capogiro e sonnolenza durante il trattamento con Delstrigo (vedere paragrafo 4.8). Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione ai fini della valutazione della capacità del paziente di guidare veicoli o usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Delstrigo
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più frequentemente segnalate nella Fase 3 degli studi clinici con doravirina più 2 inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitors, NRTI), sono state nausea (4 %) e cefalea (3 %).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse
Dagli studi clinici di Fase 3 (DRIVE FORWARD, DRIVE SHIFT e DRIVE AHEAD) e dall'esperienza successiva all'immissione in commercio, le reazioni avverse con doravirina più 2 NRTI, sono di seguito elencate, sulla base della classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000) o non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse
Dagli studi clinici di Fase 3 (DRIVE FORWARD, DRIVE SHIFT e DRIVE AHEAD) e dall'esperienza successiva all'immissione in commercio, le reazioni avverse con doravirina più 2 NRTI, sono di seguito elencate, sulla base della classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000) o non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Tabella 2: Tabella riassuntiva delle reazioni avverse associate a doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil
Frequenza
|
Reazioni avverse
|
Infezioni ed infestazioni
|
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Raro
|
esantema pustoloso
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
|
Non comune
|
neutropenia*, anemia*, trombocitopenia*
|
Molto raro
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aplasia specifica della serie rossa*
|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
|
|
Non comune
|
ipofosfatemia, ipokaliemia*
|
Raro
|
ipomagnesiemia, acidosi lattica*
|
Disturbi psichiatrici
|
|
Comune
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sogni anormali, insonnia1
|
Non comune
|
incubo, depressione2, ansia3, irritabilità, stato confusionale, idea suicida
|
Raro
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aggressione, allucinazione, disturbo dell'adattamento, umore alterato, sonnambulismo
|
Patologie del sistema nervoso
|
|
Comune
|
cefalea, capogiro, sonnolenza
|
Non comune
|
alterazione dell'attenzione, compromissione della memoria, parestesia, ipertonia, sonno di cattiva qualità
|
Molto raro
|
neuropatia periferica (o parestesia)*
|
Patologie vascolari
|
|
Non comune
|
ipertensione
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
|
Comune
|
tosse*, sintomi nasali*
|
Raro
|
dispnea, ipertrofia delle tonsille
|
Patologie gastrointestinali
|
|
Comune
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nausea, diarrea, dolore addominale4, vomito, flatulenza
|
Non comune
|
stipsi, fastidio addominale5, distensione dell'addome, dispepsia, feci molli6, disturbo della motilità gastrointestinale7, pancreatite*
|
Raro
|
tenesmo rettale
|
Patologie epatobiliari
|
|
Raro
|
steatosi epatica*, epatite*
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
|
Comune
|
alopecia*, eruzione cutanea8
|
Non comune
|
prurito
|
Raro
|
dermatite allergica, rosacea, angioedema*
|
Non nota | necrolisi epidermica tossica |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
|
Comune
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patologie muscolari*
|
Non comune
|
mialgia, artralgia, rabdomiolisi*†, debolezza muscolare*†
|
Raro
|
dolore muscoloscheletrico, osteomalacia (che si manifesta come dolore osseo e che raramente contribuisce alle fratture)*, miopatia*
|
Patologie renali e urinarie
|
|
Non comune
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creatinina aumentata*, tubulopatia renale prossimale (inclusa la sindrome di Fanconi)*
|
Raro
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lesione renale acuta, patologia renale, calcolo urinario, nefrolitiasi, insufficienza renale acuta*, insufficienza renale*, necrosi tubulare acuta*, nefrite (inclusa nefrite interstiziale acuta)*, diabete insipido nefrogenico*
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
|
Comune
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stanchezza, febbre*
|
Non comune
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astenia, malessere
|
Raro
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dolore toracico, brividi, dolore, sete
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Esami diagnostici
|
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Comune
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alanina aminotransferasi aumentata9
|
Non comune
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aspartato aminotransferasi aumentata, lipasi aumentata, amilasi aumentata, emoglobina diminuita
|
Raro
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creatinin fosfochinasi ematica aumentata
|
* Dalla Fase 3 degli studi clinici (DRIVE-FORWARD, DRIVE-AHEAD, DRIVE-SHIFT), tale reazione avversa non è stata identificata come reazione avversa associata a doravirina, ma è inclusa in questa tabella come reazione avversa sulla base del Riassunto delle caratteristiche del prodotto di 3TC e/o TDF. È utilizzata la classe di frequenza più alta riportata nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto di 3TC o TDF.
† Tale reazione avversa può manifestarsi quale conseguenza della tubulopatia renale prossimale. In assenza di questa condizione, si ritiene che non sia causalmente associata a tenofovir disoproxil.
1 insonnia include: insonnia, insonnia iniziale e disturbo del sonno.
2 depressione include: depressione, umore depresso, depressione maggiore e disturbo depressivo persistente.
3 ansia include: ansia e disturbo d'ansia generalizzata.
4 dolore addominale include: dolore addominale e dolore addominale superiore.
5 fastidio addominale include: fastidio addominale e fastidio epigastrico.
6 feci molli include: feci molli e feci anormali.
7 disturbo della motilità gastrointestinale include: disturbo della motilità gastrointestinale e defecazioni frequenti.
† Tale reazione avversa può manifestarsi quale conseguenza della tubulopatia renale prossimale. In assenza di questa condizione, si ritiene che non sia causalmente associata a tenofovir disoproxil.
1 insonnia include: insonnia, insonnia iniziale e disturbo del sonno.
2 depressione include: depressione, umore depresso, depressione maggiore e disturbo depressivo persistente.
3 ansia include: ansia e disturbo d'ansia generalizzata.
4 dolore addominale include: dolore addominale e dolore addominale superiore.
5 fastidio addominale include: fastidio addominale e fastidio epigastrico.
6 feci molli include: feci molli e feci anormali.
7 disturbo della motilità gastrointestinale include: disturbo della motilità gastrointestinale e defecazioni frequenti.
8 eruzione cutanea include: eruzione cutanea, eruzione cutanea maculare, esantema eritematoso, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea papulare e orticarioide.
9 alanina aminotransferasi aumentata include: alanina aminotransferasi aumentata e traumatismo epatocellulare.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
9 alanina aminotransferasi aumentata include: alanina aminotransferasi aumentata e traumatismo epatocellulare.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Sindrome da riattivazione immunitaria
In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono stati segnalti anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l'epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Acidosi lattica
Sono stati segnalti casi di acidosi lattica con la somministrazione di tenofovir disoproxil da solo o in associazione ad altri antiretrovirali. I pazienti con fattori predisponenti, come i pazienti con malattia epatica scompensata o pazienti che stanno assumendo contemporaneamente medicinali noti per indurre l'acidosi lattica, sono a rischio maggiore di sviluppare acidosi lattica severa durante il trattamento con tenofovir disoproxil, compresi esiti fatali.
Sono stati segnalti casi di acidosi lattica con la somministrazione di tenofovir disoproxil da solo o in associazione ad altri antiretrovirali. I pazienti con fattori predisponenti, come i pazienti con malattia epatica scompensata o pazienti che stanno assumendo contemporaneamente medicinali noti per indurre l'acidosi lattica, sono a rischio maggiore di sviluppare acidosi lattica severa durante il trattamento con tenofovir disoproxil, compresi esiti fatali.
Reazioni avverse cutanee gravi (SCARs)
Sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCARs), come la necrolisi epidermica tossica (TEN), associate a regimi di trattamento contenenti doravirina (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Popolazione pediatrica
In uno studio clinico (IMPAACT 2014 (Protocollo 027)), in aperto, è stata valutata la sicurezza di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil fino alla 48a settimana, su 45 pazienti pediatrici, di età compresa tra 12 e meno di 18 anni, con infezione da HIV-1, con soppressione virologica o naïve al trattamento. Il profilo di sicurezza nei soggetti pediatrici è stato simile a quello negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione indesiderata sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione indesiderata sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Delstrigo
Doravirina
Non sono disponibili informazioni sui potenziali segni e sintomi acuti di sovradosaggio con doravirina.
Lamivudina
Poiché una quantità minima di lamivudina viene eliminata tramite emodialisi (4 ore), dialisi peritoneale ambulatoriale continua e dialisi peritoneale automatizzata, non è noto se l'emodialisi continua fornisca un beneficio clinico in caso di sovradosaggio di lamivudina.
Tenofovir disoproxil
Tenofovir disoproxil viene efficacemente eliminato tramite emodialisi con un coefficiente di estrazione di circa 54%. A seguito di una singola dose di 245 mg di tenofovir disoproxil, nel corso di una seduta di emodialisi di 4 ore è stato eliminato circa il 10% della dose di tenofovir somministrata.
Scadenza
30 mesi.
Conservazione
Conservare nel flacone originale e tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidità. Non rimuovere l'essiccante. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa
Croscarmellosa sodica (E468)
Ipromellosa acetato succinato
Magnesio stearato (E470b)
Cellulosa microcristallina (E460)
Silice colloidale anidra (E551)
Sodio stearil fumarato
Film di rivestimento
Cera carnauba (E903)
Ipromellosa (E464)
Ferro ossido giallo (E172)
Lattosio monoidrato
Titanio diossido(E171)
Triacetina (E1518)