Cos'è Kaftrio?
Kaftrio è un farmaco a base del principio attivo Ivacaftor + Tezacaftor + Elexacaftor , appartenente alla categoria degli Farmaci per il trattamento della fibrosi cistica e nello specifico Altri preparati per il sistema respiratorio. E' commercializzato in Italia dall'azienda Vertex Pharmaceuticals (Italy) S.r.l. .
Kaftrio può essere prescritto con RicettaRRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti .
Kaftrio può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Kaftrio 37,5 mg/25 mg/50 mg 56 compresse rivestite con film
Kaftrio 75 mg/50 mg/100 mg 56 compresse rivestite con film
Kaftrio 75 mg/50 mg/100 mg 56 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Vertex Pharmaceuticals (Ireland) Limited
Concessionario:Vertex Pharmaceuticals (Italy) S.r.l.
Ricetta:RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
Classe:A
Principio attivo:Ivacaftor + Tezacaftor + Elexacaftor
Gruppo terapeutico:Farmaci per il trattamento della fibrosi cistica
ATC:R07AX32 - Ivacaftor, tezacaftor e elexacaftor
Forma farmaceutica: compresse rivestite
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compresse rivestite
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Indicazioni
Perché si usa Kaftrio? A cosa serve?
Kaftrio è indicato in un regime di associazione con ivacaftor per il trattamento della fibrosi cistica (FC) in pazienti di età pari e superiore a 6 anni che hanno almeno una mutazione F508del nel gene regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR) (vedere paragrafo 5.1).
Posologia
Come usare Kaftrio: Posologia
Kaftrio deve essere prescritto esclusivamente da operatori sanitari esperti nel trattamento della FC. Se il genotipo del paziente non è noto, la presenza di almeno una mutazione F508del deve essere confermata con un metodo di genotipizzazione accurato e validato, utilizzando un saggio di genotipizzazione (vedere paragrafo 5.1).
Posologia
I pazienti adulti e pediatrici di età pari e superiore a 6 anni devono ricevere la dose indicata nella Tabella 1.
Tabella 1: Raccomandazione posologica per i pazienti di età pari e superiore a 6 anni
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Età
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Dose della mattina
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Dose della sera
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Da 6 a < 12 anni di peso < 30 kg
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Due compresse, ognuna contenente ivacaftor 37,5 mg/tezacaftor 25 mg/elexacaftor 50 mg
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Una compressa contenente ivacaftor 75 mg
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Da 6 a < 12 anni di peso ≥ 30 kg
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Due compresse, ognuna contenente ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/elexacaftor 100 mg
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Una compressa contenente ivacaftor 150 mg
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≥ 12 anni
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Due compresse, ognuna contenente ivacaftor 75 mg/tezacaftor 50 mg/elexacaftor 100 mg
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Una compressa contenente ivacaftor 150 mg
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La dose della mattina e la dose della sera devono essere assunte a circa 12 ore di distanza con alimenti contenenti grassi (vedere Modo di somministrazione).
Dimenticanza di una dose
Se sono trascorse 6 ore o meno dalla dose della mattina o della sera dimenticata, il paziente deve assumere tale dose non appena possibile e continuare secondo l'orario originario.
Se sono trascorse più di 6 ore:
- dalla dose della mattina dimenticata, il paziente deve assumere la dose dimenticata non appena possibile e non deve assumere la dose della sera. La dose della mattina successiva prevista deve essere assunta alla solita ora;
- dalla dose della sera dimenticata, il paziente non deve assumere la dose dimenticata. La dose della mattina successiva prevista deve essere assunta alla solita ora.
Le dosi della mattina e della sera non devono essere assunte nello stesso momento.
Uso concomitante di inibitori del CYP3A
In caso di somministrazione concomitante con moderati inibitori del CYP3A (ad es. fluconazolo, eritromicina, verapamil) o con forti inibitori del CYP3A (ad es. ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo, telitromicina e claritromicina), la dose deve essere ridotta secondo la Tabella 2 (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Tabella 2. Schema posologico per l'uso concomitante con moderati e forti inibitori del CYP3A
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Moderati inibitori del CYP3A
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Giorno 1
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Giorno 2
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Giorno 3
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Giorno 4*
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Dose della mattina
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Due compresse di IVA/TEZ/ELX
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Una compressa di IVA
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Due compresse di IVA/TEZ/ELX
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Una compressa di IVA
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Dose della sera^
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Nessuna dose
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* Continuare la somministrazione con due compresse di IVA/TEZ/ELX e una compressa di IVA a giorni alterni.
^ La dose serale della compressa di IVA non deve essere assunta.
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Forti inibitori del CYP3A
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Giorno 1
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Giorno 2
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Giorno 3
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Giorno 4#
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Dose della mattina
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Due compresse di IVA/TEZ/ELX
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Nessuna dose
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Nessuna dose
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Due compresse di IVA/TEZ/ELX
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Dose della sera^
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Nessuna dose
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# Continuare la somministrazione con due compresse di IVA/TEZ/ELX due volte alla settimana, a distanza di circa 3-4 giorni.
^ La dose serale della compressa di IVA non deve essere assunta.
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Popolazioni speciali
Popolazione anziana
Non è raccomandato un aggiustamento della dose per la popolazione di pazienti anziani (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica
Il trattamento di pazienti con compromissione epatica moderata Child-Pugh Classe B) non è raccomandato. Nei pazienti con compromissione epatica moderata, l'uso di Kaftrio deve essere considerato solo in presenza di una chiara esigenza medica e se si prevede che i benefici superino i rischi. L'eventuale uso richiede cautela e l'impiego di una dose ridotta (vedere Tabella 3).
Non sono stati condotti studi in pazienti con compromissione epatica grave (Child-Pugh Classe C), tuttavia si prevede un'esposizione più elevata rispetto ai pazienti con compromissione epatica moderata. I pazienti con compromissione epatica grave non devono essere trattati con Kaftrio.
Non è raccomandato un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh Classe A) (vedere Tabella 3) (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.2).
Tabella 3. Raccomandazioni d'impiego nei pazienti con compromissione epatica
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Lieve (Child-Pugh Classe A)
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Moderata (Child-Pugh Classe B)*
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Severa (Child-Pugh Classe C)
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Mattina
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Nessun aggiustamento della dose (due compresse di IVA/TEZ/ELX)
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Uso non raccomandato*
Se utilizzato, alternare ogni giorno tra due compresse di IVA/TEZ/ELX e una compressa di IVA/TEZ/ELX
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Non utilizzare
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Sera
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Nessun aggiustamento della dose (una compressa di IVA)
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Nessuna compressa di IVA
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Non utilizzare
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* Nei pazienti con compromissione epatica moderata, l'uso di IVA/TEZ/ELX deve essere considerato solo in presenza di una chiara esigenza medica e se si prevede che i benefici superino i rischi.
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Compromissione renale
Non è raccomandato un aggiustamento della dose per i pazienti con lieve e moderata compromissione renale. Non vi è esperienza in pazienti con grave compromissione renale o malattia renale allo stadio terminale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Kaftrio in associazione con ivacaftor nei bambini di età inferiore a 6 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili (vedere paragrafo 5.1).
Modo di somministrazione
Per uso orale. I pazienti devono essere avvisati di ingerire le compresse intere. Le compresse non devono essere masticate, frantumate o spezzate prima di essere ingerite poiché attualmente non vi sono dati clinici disponibili a supporto di altri modi di somministrazione; non è raccomandato masticare o frantumare la compressa.
Le compresse di Kaftrio devono essere assunte con alimenti contenenti grassi. Esempi di pasti o spuntini contenenti grassi sono quelli preparati con burro o olio, o quelli contenenti uova, formaggi, frutta secca, latte intero o carne (vedere paragrafo 5.2).
Gli alimenti o le bevande contenenti pompelmo devono essere evitati durante il trattamento con Kaftrio (vedere paragrafo 4.5).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Kaftrio
Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Kaftrio
Aumento delle transaminasi e lesione epatica
In un paziente affetto da cirrosi e ipertensione portale è stata segnalata insufficienza epatica con conseguente trapianto durante il trattamento con ivacaftor/tezacaftor/elexacaftor (IVA/TEZ/ELX) in associazione con ivacaftor. IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia epatica avanzata preesistente (ad es. cirrosi, ipertensione portale) e solo se si prevede che i benefici superino i rischi. In caso di utilizzo, questi pazienti devono essere attentamente monitorati dopo l'inizio del trattamento (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2).
Un aumento delle transaminasi è comune nei pazienti affetti da FC ed è stato osservato in alcuni pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA. Nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA, questi aumenti sono stati talvolta associati ad aumenti concomitanti della bilirubina totale. Si raccomanda di eseguire valutazioni delle transaminasi (ALT e AST) e della bilirubina totale per tutti i pazienti prima di iniziare il trattamento, ogni 3 mesi durante il primo anno di trattamento e successivamente ogni anno. Per i pazienti con anamnesi positiva per malattia epatica o livelli di transaminasi elevati, si deve considerare un monitoraggio più frequente. In caso di ALT o AST > 5 volte il limite superiore della norma (ULN), oppure ALT o AST > 3 volte l'ULN con bilirubina > 2 volte l'ULN, si deve interrompere la somministrazione e monitorare attentamente i test di laboratorio fino alla risoluzione delle anomalie. Dopo la risoluzione dell'aumento delle transaminasi, si devono considerare i benefici e i rischi della ripresa del trattamento (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2).
Compromissione epatica
Il trattamento di pazienti con moderata compromissione epatica non è raccomandato. Nei pazienti con compromissione epatica moderata, l'uso di IVA/TEZ/ELX deve essere considerato solo in presenza di una chiara esigenza medica e se si prevede che i benefici superino i rischi. L'eventuale uso richiede cautela e l'impiego di una dose ridotta (vedere Tabella 3).
I pazienti con compromissione epatica grave non devono essere trattati con IVA/TEZ/ELX (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2).
Compromissione renale
Non vi è esperienza in pazienti con compromissione renale grave o malattia renale allo stadio terminale, pertanto si raccomanda cautela nell'uso in questa popolazione (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Pazienti sottoposti a trapianto d'organo
IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA non è stato studiato in pazienti con FC sottoposti a trapianto d'organo. Pertanto, l'uso in pazienti sottoposti a trapianto non è raccomandato. Vedere il paragrafo 4.5 per le interazioni con gli immunosoppressori comunemente utilizzati.
Eventi di eruzione cutanea
L'incidenza di eventi di eruzione cutanea è stata superiore nelle donne rispetto agli uomini, in particolare nelle donne che assumono contraccettivi ormonali. Il ruolo dei contraccettivi ormonali nella comparsa di eruzione cutanea non può essere escluso. Nelle pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali e sviluppano eruzione cutanea, si deve considerare l'interruzione del trattamento con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA e contraccettivi ormonali. Una volta risolta l'eruzione cutanea, si deve considerare se la ripresa del trattamento con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA senza contraccettivi ormonali risulti appropriata. Se l'eruzione cutanea non ricompare, si può considerare la ripresa dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8).
Popolazione anziana
Gli studi clinici condotti su IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA non includevano un numero di pazienti di età pari e superiore a 65 anni sufficiente a determinare se la risposta in questi pazienti sia diversa da quella degli adulti più giovani. Le raccomandazioni posologiche si basano sul profilo farmacocinetico e sulla conoscenza derivata da studi condotti con tezacaftor/ivacaftor in associazione con ivacaftor e con ivacaftor in monoterapia (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Interazioni con medicinali
Induttori del CYP3A
L'esposizione a IVA è significativamente ridotta ed è prevista una riduzione delle esposizioni a ELX e TEZ con l'uso concomitante di induttori del CYP3A, con conseguente potenziale riduzione dell'efficacia di IVA/TEZ/ELX e IVA; pertanto, non è raccomandata la somministrazione concomitante con forti induttori del CYP3A (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori del CYP3A
Le esposizioni di ELX, TEZ e IVA risultano aumentate in caso di somministrazione concomitante con forti o moderati inibitori del CYP3A. La dose di IVA/TEZ/ELX e IVA deve essere aggiustata in caso di uso concomitante con forti o moderati inibitori del CYP3A (vedere paragrafo 4.5 e Tabella 2 al paragrafo 4.2).
Cataratta
Casi di opacità del cristallino non congenita, senza impatto sulla vista, sono stati segnalati in pazienti pediatrici trattati con regimi contenenti IVA. Sebbene in alcuni casi fossero presenti altri fattori di rischio (quali uso di corticosteroidi, esposizione a radiazioni), non si può escludere un possibile rischio imputabile al trattamento con IVA. Nei pazienti pediatrici che iniziano il trattamento con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA si raccomandano esami oftalmologici al basale e di controllo (vedere paragrafo 5.3).
Contenuto di sodio
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Kaftrio
Medicinali che influiscono sulla farmacocinetica di ELX, TEZ e/o IVA
Induttori del CYP3A
ELX, TEZ e IVA sono substrati del CYP3A (IVA è un substrato sensibile del CYP3A). L'uso concomitante di forti induttori del CYP3A può comportare una riduzione dell'esposizione e quindi una riduzione dell'efficacia di IVA/TEZ/ELX. La somministrazione concomitante di IVA con rifampicina, un forte induttore del CYP3A, ha significativamente ridotto l'area sotto la curva (AUC) di IVA dell'89%. Si prevede inoltre una riduzione dell'esposizione a ELX e TEZ durante la somministrazione concomitante con forti induttori del CYP3A; pertanto, la somministrazione concomitante con forti induttori del CYP3A non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Esempi di forti induttori del CYP3A comprendono:
- rifampicina, rifabutina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
Inibitori del CYP3A
La somministrazione concomitante con itraconazolo, un forte inibitore del CYP3A, ha aumentato l'AUC di ELX di 2,8 volte e l'AUC di TEZ di 4,0-4,5 volte. In caso di somministrazione concomitante con itraconazolo e ketoconazolo, l'AUC di IVA è aumentata rispettivamente di 15,6 volte e 8,5 volte. La dose di IVA/TEZ/ELX e IVA deve essere ridotta in caso di somministrazione concomitante con forti inibitori del CYP3A (vedere Tabella 2 al paragrafo 4.2 e paragrafo 4.4).
Esempi di forti inibitori del CYP3A comprendono:
- ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e voriconazolo
- telitromicina e claritromicina
Le simulazioni hanno indicato che la somministrazione concomitante con i moderati inibitori del CYP3A fluconazolo, eritromicina e verapamil può aumentare l'AUC di ELX e TEZ di circa 1,9-2,3 volte. La somministrazione concomitante di fluconazolo ha determinato un aumento dell'AUC di IVA di 2,9 volte. La dose di IVA/TEZ/ELX e IVA deve essere ridotta in caso di somministrazione concomitante con moderati inibitori del CYP3A (vedere Tabella 2 al paragrafo 4.2 e paragrafo 4.4).
Esempi di moderati inibitori del CYP3A comprendono:
- fluconazolo
- eritromicina
La somministrazione concomitante con succo di pompelmo, che contiene uno o più componenti che inibiscono moderatamente il CYP3A, può aumentare l'esposizione a ELX, TEZ e IVA. Gli alimenti o le bevande contenenti pompelmo devono essere evitati durante il trattamento con IVA/TEZ/ELX e IVA (vedere paragrafo 4.2).
Potenziale interazione con trasportatori
Studi in vitro hanno dimostrato che ELX è un substrato dei trasportatori di efflusso P-gp e proteina di resistenza del cancro al seno (BCRP), ma non è un substrato per OATP1B1 o OATP1B3. Non si prevede che l'esposizione a ELX sia significativamente influenzata dall'uso concomitante di inibitori della P-gp o della BCRP, a causa della sua elevata permeabilità intrinseca e della bassa probabilità di essere escreto in forma immodificata.
Studi in vitro hanno dimostrato che TEZ è un substrato del trasportatore di captazione OATP1B1 e dei trasportatori di efflusso P-gp e BCRP. TEZ non è un substrato per OATP1B3. Non si prevede che l'esposizione a TEZ sia significativamente influenzata dalla somministrazione concomitante con inibitori di OATP1B1, P-gp o BCRP, a causa della sua elevata permeabilità intrinseca e della bassa probabilità di essere escreto in forma immodificata. Tuttavia, l'esposizione a M2-TEZ (un metabolita di TEZ) può essere aumentata dagli inibitori della P-gp. Pertanto, si deve usare cautela in caso di utilizzo concomitante di inibitori della P-gp (ad es. ciclosporina) e IVA/TEZ/ELX.
Studi in vitro hanno dimostrato che IVA non è un substrato per OATP1B1, OATP1B3 o P-gp. IVA e i suoi metaboliti sono substrati della BCRP in vitro. A causa della sua elevata permeabilità intrinseca e della bassa probabilità di essere escreto in forma immodificata, non si prevede che la somministrazione concomitante di inibitori della BCRP alteri l'esposizione a IVA e M1-IVA, mentre non si prevede che variazioni potenziali delle esposizioni a M6-IVA siano clinicamente rilevanti.
Medicinali influenzati da ELX, TEZ e/o IVA
Substrati del CYP2C9
IVA può inibire il CYP2C9; pertanto si raccomanda il monitoraggio del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) durante la somministrazione concomitante di warfarin con IVA/TEZ/ELX e IVA. Altri medicinali per cui l'esposizione può risultare aumentata comprendono glimepiride e glipizide; questi medicinali devono essere usati con cautela.
Potenziale interazione con trasportatori
La somministrazione concomitante di IVA o TEZ/IVA con digossina, un substrato sensibile della P-gp, ha aumentato l'AUC di digossina di 1,3 volte, coerentemente con una debole inibizione della P-gp da parte di IVA. La somministrazione di IVA/TEZ/ELX e IVA può aumentare l'esposizione sistemica dei medicinali che sono substrati sensibili della P-gp, e ciò può aumentarne o prolungarne l'effetto terapeutico e le reazioni avverse. In caso di impiego concomitante con digossina o altri substrati della P-gp con indice terapeutico ristretto, quali ciclosporina, everolimus, sirolimus e tacrolimus, si deve usare cautela e prevedere un adeguato monitoraggio.
ELX e M23-ELX inibiscono la captazione da parte di OATP1B1 e OATP1B3 in vitro. TEZ/IVA hanno aumentato l'AUC di pitavastatina, un substrato di OATP1B1, di 1,2 volte. La somministrazione concomitante con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA può aumentare l'esposizione a medicinali che sono substrati di questi trasportatori, quali statine, gliburide, nateglinide e repaglinide. In caso di impiego concomitante con substrati di OATP1B1 o OATP1B3, si deve usare cautela e istituire un adeguato monitoraggio. La bilirubina è un substrato di OATP1B1 e OATP1B3. Nello studio 445-102 sono stati osservati lievi aumenti della bilirubina totale media (variazione fino a 4,0 µmol/L rispetto al basale). Questo risultato è coerente con l'inibizione in vitro dei trasportatori della bilirubina OATP1B1 e OATP1B3 da parte di ELX e M23-ELX.
ELX e IVA sono inibitori della BCRP. La somministrazione concomitante di IVA/TEZ/ELX e IVA può aumentare l'esposizione a medicinali che sono substrati della BCRP, come rosuvastatina. In caso di impiego concomitante con substrati della BCRP, si deve istituire un adeguato monitoraggio.
Contraccettivi ormonali
IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA è stato studiato con etinilestradiolo/levonorgestrel e non ha evidenziato alcun effetto clinicamente rilevante sull'esposizione al contraccettivo orale. Non si prevede che IVA/TEZ/ELX e IVA influiscano sull'efficacia dei contraccettivi orali.
Popolazione pediatrica
Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Kaftrio" insieme ad altri farmaci come “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Dintoinale”, “Dotecine”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Luminale - Compressa”, “Mysoline”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Stadmycin”, “Tegretol”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all'uso di ELX, TEZ o IVA in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di IVA/TEZ/ELX durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se ELX, TEZ, IVA o i loro metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacocinetici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di ELX, TEZ e di IVA nel latte di femmine di ratto in allattamento (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con IVA/TEZ/ELX tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non sono disponibili dati riguardo all'effetto di ELX, TEZ e IVA sulla fertilità negli esseri umani. TEZ non ha avuto alcun effetto sugli indici di fertilità e prestazioni riproduttive in maschi e femmine di ratto, a esposizioni clinicamente rilevanti. ELX e IVA hanno avuto un effetto sulla fertilità nel ratto (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. È stato segnalato capogiro in pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA, con TEZ/IVA in associazione con IVA, così come con IVA (vedere paragrafo 4.8). I pazienti che manifestano capogiro devono essere avvertiti di non guidare veicoli o usare macchinari fino alla risoluzione dei sintomi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Kaftrio
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più comuni comparse nei pazienti di età pari e superiore a 12 anni trattati con IVA/TEZ/ELX, in associazione con IVA, sono state: cefalea (17,3%), diarrea (12,9%) e infezione delle vie respiratorie superiori (11,9%).
Reazioni avverse gravi di eruzione cutanea sono state segnalate in 3 (1,5%) pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX, in associazione con IVA, rispetto a 1 (0,5%) paziente nel gruppo placebo.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
La Tabella 4 riporta le reazioni avverse osservate con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA, con TEZ/IVA in associazione con IVA e con IVA in monoterapia. Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 4. Reazioni avverse
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Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
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Reazione avversa
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Frequenza
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Infezioni e infestazioni
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Infezione delle vie respiratorie superiori*, nasofaringite
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molto comune
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Rinite*, influenza*
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comune
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Ipoglicemia*
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comune
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea*, capogiro*
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molto comune
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Dolore all'orecchio, fastidio auricolare, tinnito, iperemia della membrana timpanica, disturbo vestibolare
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comune
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Congestione auricolare
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non comune
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dolore orofaringeo, congestione nasale*
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molto comune
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Rinorrea*, congestione sinusale, eritema della faringe, respirazione anormale*
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comune
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Respiro sibilante*
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non comune
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea*, dolore addominale*
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molto comune
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Nausea, dolore addominale superiore*, flatulenza*
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comune
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Patologie epatobiliari
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Aumenti delle transaminasi
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molto comune
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Alanina aminotransferasi aumentata*, Aspartato aminotransferasi aumentata*
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comune
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Lesione del fegato‡
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non nota
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Aumenti della bilirubina totale‡
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non nota
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea*
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molto comune
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Acne*, prurito*
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comune
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Massa in sede mammaria
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comune
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Infiammazione mammaria, ginecomastia, patologia del capezzolo, dolore del capezzolo
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non comune
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Esami diagnostici
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Batteri nell'escreato
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molto comune
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Creatinfosfochinasi ematica aumentata*
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comune
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Pressione arteriosa aumentata*
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non comune
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*Reazioni avverse osservate in studi clinici con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA.
‡ Lesione del fegato (aumenti di ALT e AST e della bilirubina totale) segnalata dai dati post-marketing con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA. Questa ha incluso anche insufficienza epatica con conseguente trapianto in un paziente con cirrosi e ipertensione portale preesistenti. La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
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I dati di sicurezza derivati dai seguenti studi sono risultati coerenti con i dati di sicurezza osservati nello studio 445-102.
- Uno studio randomizzato in doppio cieco, con controllo attivo, della durata di 4 settimane, condotto su 107 pazienti (studio 445-103).
- Uno studio in aperto per la valutazione della sicurezza e dell'efficacia, della durata di 96 settimane (studio 445-105), per i pazienti provenienti dagli studi 445-102 e 445-103, con analisi ad interim eseguita su 510 pazienti, compresi 271 pazienti sottoposti a ≥ 48 settimane di trattamento cumulativo con IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA.
- Uno studio randomizzato in doppio cieco, con controllo attivo, della durata di 8 settimane, condotto su 258 pazienti (studio 445-104).
- Uno studio in aperto della durata di 24 settimane (studio 445-106), condotto su 66 pazienti di età compresa tra 6 e meno di 12 anni.
- Uno studio randomizzato (studio 445-116), controllato verso placebo, della durata di 24 settimane, condotto su 121 pazienti di età compresa tra 6 e meno di 12 anni.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Aumenti delle transaminasi
Nello studio 445-102, l'incidenza di valori massimi di transaminasi (ALT o AST) > 8, > 5 o > 3 volte l'ULN è stata dell'1,5%, 2,5% e 7,9% nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX e dell'1,0%, 1,5% e 5,5% nei pazienti trattati con placebo. L'incidenza delle reazioni avverse di aumenti delle transaminasi è stata del 10,9% nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX e del 4,0% nei pazienti trattati con placebo.
Sono stati segnalati casi post-marketing di interruzione del trattamento a causa di transaminasi elevate (vedere paragrafo 4.4).
Eventi di eruzione cutanea
Nello studio 445-102, l'incidenza di eventi di eruzione cutanea (ad es. eruzione cutanea, eruzione cutanea pruriginosa) è stata del 10,9% nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX e del 6,5% nei pazienti trattati con placebo. Gli eventi di eruzione cutanea sono stati in genere di severità da lieve a moderata. L'incidenza di eventi di eruzione cutanea in base al sesso dei pazienti è stata del 5,8% nei maschi e del 16,3% nelle femmine tra i soggetti trattati con IVA/TEZ/ELX e del 4,8% nei maschi e dell'8,3% nelle femmine tra i soggetti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX, l'incidenza degli eventi di eruzione cutanea è stata del 20,5% nelle femmine che assumevano contraccettivi ormonali e del 13,6% nelle femmine che non ne assumevano (vedere paragrafo 4.4).
Creatinfosfochinasi aumentata
Nello studio 445-102, l'incidenza di livelli massimi di creatinfosfochinasi > 5 volte l'ULN è stata del 10,4% nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX e del 5,0% nei pazienti trattati con placebo. Gli aumenti della creatinfosfochinasi osservati sono stati in genere transitori e asintomatici e in molti casi erano preceduti da esercizio fisico. Nessun paziente trattato con IVA/TEZ/ELX ha interrotto il trattamento per l'aumento della creatinfosfochinasi.
Pressione arteriosa aumentata
Nello studio 445-102, l'aumento massimo rispetto al basale della pressione arteriosa sistolica e diastolica media è stato rispettivamente di 3,5 mmHg e 1,9 mmHg nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX (basale: 113 mmHg sistolica e 69 mmHg diastolica), e rispettivamente di 0,9 mmHg e 0,5 mmHg nei pazienti trattati con placebo (basale: 114 mmHg sistolica e 70 mmHg diastolica).
La percentuale di pazienti che hanno registrato un valore della pressione arteriosa sistolica > 140 mmHg o della pressione arteriosa diastolica > 90 mmHg in almeno due occasioni è stata rispettivamente del 5,0% e del 3,0% nei pazienti trattati con IVA/TEZ/ELX, in confronto rispettivamente al 3,5% e al 3,5% nei pazienti del gruppo placebo.
Popolazione pediatrica
I dati di sicurezza di IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA negli studi 102, 103, 104 e 106 sono stati valutati in 138 pazienti di età compresa tra 6 e meno di 18 anni. Generalmente il profilo di sicurezza è coerente fra gli adolescenti e i pazienti adulti.
Durante lo studio 445-106 condotto su pazienti di età compresa tra 6 e meno di 12 anni, l'incidenza dei livelli massimi di transaminasi (ALT o AST) > 8, > 5 e > 3 volte l'ULN è stata rispettivamente dello 0%, 1,5% e 10,6%. Nessun paziente che ha ricevuto IVA/TEZ/ELX ha avuto un aumento delle transaminasi > 3 volte l'ULN associato a un aumento della bilirubina totale > 2 volte l'ULN o ha interrotto il trattamento per via dell'aumento delle transaminasi (vedere paragrafo 4.4).
Altre popolazioni speciali
Ad eccezione delle differenze di sesso osservate nell'eruzione cutanea, il profilo di sicurezza di IVA/TEZ/ELX in associazione con IVA è risultato generalmente simile in tutti i sottogruppi di pazienti, inclusa l'analisi per età, percentuale del valore predetto del volume espiratorio forzato in un secondo (ppFEV1) al basale e regioni geografiche.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Kaftrio
Non sono disponibili antidoti specifici in caso di sovradosaggio di IVA/TEZ/ELX. Il trattamento del sovradosaggio consiste in misure di supporto generali, che includono il monitoraggio dei parametri vitali e l'osservazione dello stato clinico del paziente.
Scadenza
Kaftrio 37,5 mg/25 mg/50 mg compresse rivestite con film
2 anni
Kaftrio 75 mg/50 mg/100 mg compresse rivestite con film
3 anni
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa
Ipromellosa (E464)
Ipromellosa acetato succinato
Sodio laurilsolfato (E487)
Croscarmellosa sodica (E468)
Cellulosa microcristallina (E460(i))
Magnesio stearato (E470b)
Film di rivestimento della compressa
Ipromellosa (E464)
Idrossipropilcellulosa (E463)
Titanio diossido (E171)
Talco (E553b)
Ferro ossido giallo (E172)
Ferro ossido rosso (E172)