Cos'è Amiodarone Zentiva?
Amiodarone Zentiva può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compressa
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Indicazioni
Posologia
Controindicazioni
- Ipersensibilità allo iodio, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Ipersensibilità allo iodio.
- Bradicardie sinusali; blocco seno-atriale; disturbi gravi di conduzione, senza elettrostimolatore (blocchi atrio-ventricolari gravi, blocchi bi- o trifascicolari).
- Malattia sinusale senza elettrostimolatore (rischio di arresto sinusale).
- Associazione con farmaci in grado di determinare Torsade de Pointes (vedere paragrafo 4.5).
- Distiroidismi o antecedenti tiroidei. Nei casi dubbi (antecedenti incerti, anamnesi tiroidea familiare) fare un esame della funzionalità tiroidea prima del trattamento.
- Gravidanza, eccetto casi eccezionali (vedere paragrafo 4.6).
- Allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Bradicardia severa e blocco cardiaco
Casi di grave bradicardia, potenzialmente letale, e di blocco cardiaco sono stati osservati quando amiodarone viene usato in associazione con sofosbuvir in combinazione con altri antivirali ad azione diretta (DAA) nei confronti del virus dell'epatite C (HCV), come ad esempio daclatasvir, simeprevir o ledipasvir.
La bradicardia si è generalmente manifestata entro poche ore o giorni, ma sono stati osservati casi tardivi fino a 2 settimane dopo l'inizio del trattamento per l'HCV.
Nei pazienti in terapia con regimi contenenti sofosbuvir, amiodarone deve essere usato solo quando le terapie antiaritmiche alternative non sono tollerate o sono controindicate.
Nel caso in cui si consideri necessario l'uso concomitante di sofosbuvir, si raccomanda il monitoraggio cardiaco dei pazienti in contesto ospedaliero per le prime 48 ore di co-somministrazione; successivamente, il monitoraggio ambulatoriale o l'automisurazione della frequenza cardiaca devono essere effettuati tutti i giorni per almeno le prime 2 settimane di trattamento.
A causa della lunga emivita di amiodarone, un adeguato monitoraggio cardiaco deve essere effettuato anche per i pazienti che hanno interrotto amiodarone da pochi mesi e che devono iniziare la terapia con sofosbuvir in regime di combinazione con altri DAA.
Tutti i pazienti trattati con amiodarone, con o senza altri farmaci che riducono la frequenza cardiaca, che ricevono il trattamento per l'epatite C contenente sofosbuvir devono essere avvertiti dei sintomi di bradicardia e di blocco cardiaco e devono essere avvisati di rivolgersi urgentemente al medico nel caso in cui compaiano. (vedere paragrafo 4.5).
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
- Farmaci che inducono Torsade de Pointes o prolungamento del QT
- Farmaci che inducono Torsade de Pointes
L'associazione con farmaci in grado di provocare “Torsade de Pointes“ è controindicata (vedere paragrafo 4.3):- antiaritmici come quelli della Classe IA, sotalolo, bepridil
- non antiaritmici come vincamina, alcuni farmaci neurolettici tra cui sultopride, cisapride, eritromicina E.V., pentamidina (per somministrazione parenterale), poiché si può avere un aumento del rischio di “Torsade de Pointes“ potenzialmente letale.
- Farmaci che prolungano il QT
La concomitante somministrazione di amiodarone con altri medicinali noti per prolungare l'intervallo QT richiede un'attenta valutazione dei potenziali rischi e benefici per ciascun paziente dal momento che il rischio di Torsade de Pointes può aumentare e i pazienti devono essere monitorati per il prolungamento del QT.
I fluorochinoloni devono essere evitati in pazienti in terapia con amiodarone.
- Farmaci che inducono Torsade de Pointes
- Farmaci IMAO
L'associazione con farmaci IMAO è controindicata. - Farmaci che riducono la frequenza cardiaca o causano disturbi dell'automatismo e/o della conduzione.
L'associazione con questi farmaci è sconsigliata:- betabloccanti e calcioantagonisti che riducono la frequenza cardiaca (verapamil, diltiazem) per la possibilità di disturbi di automatismo (bradicardia eccessiva) e di conduzione.
- Fattori che possono indurre ipopotassiemia
L'associazione con farmaci che possono indurre ipopotassiemia è sconsigliata:- lassativi stimolanti: per la comparsa di una possibile ipopotassiemia aumentando di conseguenza il rischio di “Torsade de Pointes“; si devono quindi utilizzare altri tipi di lassativi.
Occorre cautela quando i seguenti farmaci vengono associati con Amiodarone Zentiva:- diuretici in grado di dare ipopotassiemia, soli o associati
- glucocorticoidi e mineralcorticoidi sistemici, tetracosactide
- amfotericina B per via E.V.
É necessario prevenire l'ipopotassiemia (e correggerla), si deve monitorare l'intervallo QT e, in caso di “Torsade de Pointes“, non somministrare antiaritmici (si deve iniziare una stimolazione ventricolare; si può utilizzare magnesio per via E.V.).
- Anestesia generale (vedere paragrafi 4.4 e 4.8)
In pazienti sottoposti ad anestesia generale sono state riportate complicazioni potenzialmente gravi: bradicardia (insensibile all'atropina), ipotensione, disturbi della conduzione, diminuzione della gettata cardiaca.
Sono stati osservati casi molto rari di complicazioni respiratorie gravi (sindrome da distress respiratorio acuto dell'adulto) qualche volta fatali, generalmente nel periodo immediatamente seguente un intervento chirurgico. Ciò può essere correlato ad una possibile interazione con un'alta concentrazione di ossigeno.
- lassativi stimolanti: per la comparsa di una possibile ipopotassiemia aumentando di conseguenza il rischio di “Torsade de Pointes“; si devono quindi utilizzare altri tipi di lassativi.
Effetto di Amiodarone Zentiva su altri medicinali
- Substrati delle P-gp
Amiodarone è un inibitore delle P-glicoproteine (P-gp). Ci si attende che la somministrazione concomitante con i substrati P-gp porti ad un aumento della loro esposizione.- Digitale
Possono presentarsi disturbi nell'automatismo (eccessiva bradicardia) e nella conduzione atrio-ventricolare (azione sinergica); inoltre è possibile un aumento delle concentrazioni plasmatiche di digossina dovuto ad una diminuzione della clearance della digossina.
Deve quindi essere effettuato un monitoraggio, elettrocardiografico e dei livelli plasmatici di digossina; e si devono monitorare i pazienti osservando i segni clinici relativi alla tossicità della digitale. Può essere necessario aggiustare la posologia della digitale. - Dabigatran
Occorre cautela nella somministrazione di amiodarone con dabigatran a causa del rischio di sanguinamento. Potrebbe essere necessario aggiustare il dosaggio di dabigatran secondo quanto riportato nelle informazioni del prodotto autorizzate.
- Digitale
- Substrati del CYP2C9
Amiodarone aumenta le concentrazioni dei substrati del CYP2C9 come warfarin o fenitoina per inibizione del citocromo P450 2C9.- Warfarin
L'associazione di warfarin e amiodarone può potenziare l'effetto dell'anticoagulante orale, aumentando così il rischio di sanguinamento. È necessario monitorare i livelli di protrombina (INR) in modo più regolare ed aggiustare la posologia degli anticoagulanti sia durante il trattamento con amiodarone che dopo la sua interruzione. - Fenitoina
L'associazione di fenitoina con amiodarone può portare a sovradosaggio di fenitoina che si manifesta con sintomi neurologici. Si deve effettuare un monitoraggio clinico e non appena appaiono sintomi da sovradosaggio si deve ridurre il dosaggio della fenitoina; si devono determinare i livelli plasmatici della fenitoina.
- Warfarin
- Substrati del CYP2D6
- Flecainide
Amiodarone aumenta le concentrazioni plasmatiche di flecainide per inibizione del citocromo CYP 2D6. Quindi si deve aggiustare il dosaggio di flecainide.
- Flecainide
- Substrati del CYP P450 3A4
Quando tali farmaci sono co-somministrati con amiodarone, inibitore del CYP3A4, si può verificare un innalzamento delle loro concentrazioni plasmatiche che può comportare un aumento della loro tossicità.- Statine: il rischio di tossicità muscolare (per es. rabdomiolisi) è aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone con statine metabolizzate dal CYP3A4 quali simvastatina, atorvastatina e lovastatina. Si raccomanda di usare una statina non metabolizzata dal CYP3A4 quando co-somministrata con amiodarone.
- Ciclosporina: l'associazione con amiodarone può aumentare i livelli plasmatici di ciclosporina. Si deve adattare il dosaggio.
- Fentanil: l'associazione con amiodarone può accrescere gli effetti farmacologici di fentanil e aumentarne il rischio di tossicità.
- Altri farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4: esempi di tali farmaci sono lidocaina, sirolimus, tacrolimus, sildenafil, fentanil, midazolam, triazolam, diidroergotamina, ergotamina e colchicina.
Effetto di altri medicinali su Amiodarone Zentiva
Altre interazioni farmacologiche con Amiodarone Zentiva (vedere paragrafo 4.4)
La somministrazione concomitante di amiodarone con sofosbuvir in associazione con un altro antivirale ad azione diretta (come daclatasvir, simeprevir o ledipasvir) nei confronti del virus dell'epatite C (HCV) può portare a bradicardia severa sintomatica. Il meccanismo di questo effetto bradicardico è sconosciuto.
Utilizzare solo in assenza di terapie alternative.
Si raccomanda un attento monitoraggio cardiaco nel caso la co-somministrazione di questo medicinale con sofosbuvir non possa essere evitata (vedere paragrafo 4.4).
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Amiodarone Zentiva" insieme ad altri farmaci come “Agilev”, “Allgram”, “Almarytm - Compressa”, “Almarytm - Soluzione (uso Interno)”, “Aloperidolo Galenica Senese”, “Aloperidolo Pensa”, “Aloperidolo Salf”, “Alvand”, “Aranda - Compresse Rivestite”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Avalox - Compresse Rivestite”, “Avalox - Soluzione (uso Interno)”, “Batiflox”, “Caprelsa”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Tillomed”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Colchicina Lirca”, “Daktarin - Crema”, “Daktarin Dermatologico”, “Daktarin - 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Compresse Rivestite”, “Zykadia”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
- Molto raro:
- Anemia emolitica
- Anemia aplastica
- Trombocitopenia.
- Frequenza non nota:
- Granuloma del midollo osseo
- Neutropenia, agranulocitosi.
Patologie cardiache
- Comune:
Bradicardia, generalmente moderata e dose-dipendente.
- Non comune:
- Disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco A-V di vario grado) (vedere paragrafo 4.4)
- Insorgenza o peggioramento di aritmia, seguiti a volte da arresto cardiaco (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
- Molto raro:
Bradicardia marcata o arresto sinusale in pazienti con disfunzione del nodo sinusale e/o in pazienti anziani.
- Frequenza non nota:
Torsade de Pointes (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
- Molto comune:
- Molto raro:
Neuropatia/neurite ottica che può progredire a cecità (vedere paragrafo 4.4).
- Molto comune:
Fotosensibilizzazione (vedere paragrafo 4.4).
- Comune:
Eczema, pigmentazioni della pelle di colore grigio ardesia o bluastro in caso di trattamento prolungato con dosaggi giornalieri elevati; tali pigmentazioni scompaiono lentamente dopo interruzione del trattamento.
- Molto raro:
- Eritema durante radioterapia
- Rash cutanei generalmente non specifici
- Dermatite esfoliativa
- Alopecia.
- Frequenza non nota:
Orticaria, reazioni cutanee gravi a volte fatali come necrolisi epidermica tossica (TEN), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), dermatite bollosa, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistematici (DRESS).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
- Frequenza non nota:
Sindrome lupus-simile.
Patologie endocrine (vedere paragrafo 4.4)
- Comune:
- Ipotiroidismo
- Ipertiroidismo talvolta fatale.
- Molto raro:
Sindrome della secrezione inappropriata di ormone antidiuretico (SIADH).
- Molto comune:
- Comune:
- Molto raro
Epatopatie croniche (epatiti pseudo-alcooliche, cirrosi) talvolta fatali.
- Frequenza non nota:
Granuloma epatico.
- Nel 10% circa dei pazienti si può manifestare grave tossicità polmonare talvolta fatale, soprattutto se non viene diagnosticata tempestivamente. Tale tossicità comprende alveolite polmonare, polmonite, sintomi asmatici, polmonite lipoide e fibrosi polmonare. La tossicità polmonare, la tosse e la dispnea possono essere accompagnate da segni radiografici e funzionali di polmonite interstiziale (alterazione della diffusione alveolo-capillare); l'emergere di questi segni clinici richiede la sospensione della terapia e la somministrazione di farmaci corticosteroidei. Tale sintomatologia può manifestarsi anche tardivamente dopo sospensione della terapia: è quindi richiesto un attento e prolungato monitoraggio del paziente al fine di individuare possibili alterazioni della funzionalità polmonare.
- Nei pazienti che manifestano dispnea da sforzo, da sola o associata a un decadimento dello stato generale (affaticamento, diminuzione di peso, febbre) deve essere effettuato un esame radiologico del torace.
- I disturbi polmonari sono generalmente reversibili dopo una precoce interruzione della terapia con amiodarone. Generalmente i segni clinici si risolvono entro 3-4 settimane, seguiti da un miglioramento più lento della funzionalità polmonare e del quadro radiologico (parecchi mesi). Quindi si deve sospendere la terapia con amiodarone e si deve valutare la terapia con i corticosteroidi.
- Comune:
Tossicità polmonare (polmonite alveolare/interstiziale o fibrosi, pleurite, bronchiolite obliterante con polmonite organizzata/BOOP), talvolta fatale (vedere paragrafo 4.4).
- Molto raro:
- Broncospasmo nei pazienti con insufficienza respiratoria grave, e specialmente nei pazienti asmatici
- Sindrome da distress respiratorio acuto dell'adulto, talvolta fatale, in genere immediatamente dopo un intervento chirurgico (possibile interazione con un'alta concentrazione di ossigeno) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
- Frequenza non nota:
Emorragia polmonare.
- Frequenza non nota:
Edema angioneurotico (edema di Quincke), reazione anafilattica, shock anafilattico.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
- Frequenza non nota:
Diminuzione dell'appetito.
Patologie gastrointestinali
- Molto comune:
Disturbi gastrointestinali benigni (nausea, vomito, disgeusia) che generalmente si presentano con la dose di carico e si risolvono con la riduzione della dose.
- Comune:
Stipsi.
- Non Comune:
Secchezza della bocca.
- Frequenza non nota:
Pancreatite (acuta).
Esami diagnostici
- Molto raro:
Aumento della creatinina nel sangue.
Patologie del sistema nervoso
- Comune:
- Tremore extrapiramidale
- Incubi
- Disturbi del sonno.
- Non comune:
- Neuropatia periferica sensomotoria e/o miopatia, generalmente reversibile con l'interruzione del farmaco (vedere paragrafo 4.4).
- Molto raro:
- Atassia cerebellare
- Ipertensione intracranica benigna (pseudo-tumor cerebri)
- Cefalea.
- Frequenza non nota:
Parkinsonismo, parosmia.
Disturbi psichiatrici
- Comune:
- Diminuzione della libido
- Frequenza non nota:
- Delirio (incluso confusione),
- Allucinazioni.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
- Molto raro:
- Epididimite
- Impotenza.
Patologie vascolari
- Molto raro:
Vasculiti.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.