Cos'è Claritromicina DOC Generici?
Claritromicina DOC Generici è un farmaco a base del principio attivo Claritromicina , appartenente alla categoria degli Antibatterici macrolidi e nello specifico Macrolidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda DOC Generici S.r.l. .
Claritromicina DOC Generici può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Claritromicina DOC Generici può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Claritromicina DOC Generici 500 mg 14 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: DOC Generici S.r.l.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Claritromicina
Gruppo terapeutico:Antibatterici macrolidi
ATC:J01FA09 - Claritromicina
Forma farmaceutica: compresse rivestite
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compresse rivestite
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Indicazioni
Perché si usa Claritromicina DOC Generici? A cosa serve?
La Claritromicina è indicata negli adulti e nei bambini dai 12 anni in su (per le formulazioni solo per adulti, come le compresse).
La claritromicina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni batteriche, acute e croniche, causate da micro- organismi sensibili alla claritromicina:
- infezioni del tratto respiratorio superiore come tonsilliti/faringiti, come alternativa quando gli antibiotici β-lattamici non sono appropriati.
- otiti medie acute nei bambini.
- infezioni del tratto respiratorio inferiore come polmoniti acquisite in comunità.
- sinusiti ed esacerbazione acuta delle bronchiti croniche negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 12 anni.
- infezioni di gravità da lieve a moderata della pelle e dei tessuti molli.
- in appropriata associazione con i regimi terapeutici antibatterici e con un appropriato medicinale per la guarigione dell'ulcera, per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori nei pazienti adulti con ulcere associate ad Helicobacter pylori (vedere il paragrafo 4.2).
È necessario tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici, incluse le linee guida nazionali e locali.
Posologia
Come usare Claritromicina DOC Generici: Posologia
Posologia
La dose di Claritromicina dipende dal tipo e dalla gravità dell'infezione e deve essere determinata in ogni caso da un medico.
Adulti e adolescenti (inclusi gli anziani)
Dose standard: la dose abituale è di 250 mg due volte al giorno (al mattino e alla sera).
Trattamento ad alto dosaggio (infezioni gravi): la dose abituale può essere aumentata a 500 mg due volte al giorno nelle infezioni gravi.
Popolazione pediatrica (età superiore a 12 anni)
Uso come negli adulti.
Eliminazione dell'Helicobacter pylori negli adulti
Nei pazienti con ulcere gastro-duodenali dovute all'infezione da Helicobacter pylori, la claritromicina, come parte della triplice terapia di prima scelta, viene data ad una dose di 500 mg due volte al giorno. Le raccomandazioni nazionali sull'eradicazione dell'Helicobacter pylori devono essere tenute in considerazione.
Dosaggio nell'insufficienza renale
Gli aggiustamenti della dose non sono generalmente richiesti, tranne che per i pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min (0.5 ml/s)). Se è necessario un aggiustamento della dose, la dose totale giornaliera deve essere dimezzata, per esempio 250 mg una volta al giorno o 250 mg due volte al giorno nelle infezioni più gravi. La durata del trattamento in questi pazienti non deve superare i 14 giorni.
Popolazione pediatrica (fino ai 12 anni d'età)
La dose raccomandata è di 7,5 mg/kg due volte al giorno (al mattino e alla sera).
Peso | Dose |
30 – 40 kg | 250 mg due volte al giorno |
L'uso della claritromicina in forma di compressa non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni d'età con peso corporeo inferiore a 30 kg. L'utilizzo della sospensione pediatrica di claritromicina è più adatto in questi pazienti.
Sono stati condotti studi clinici con la sospensione pediatrica di claritromicina nei bambini da 6 mesi a 12 anni d'età. Quindi, nei bambini di età inferiore a 12 anni, deve essere utilizzata la sospensione pediatrica di claritromicina (granulato per sospensione orale).
Non è documentato l'effetto nei bambini al di sotto dei 3 anni d'età per l'indicazione polmoniti acquisite in comunità.
Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale e clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, la dose di claritromicina deve essere dimezzata (per es. 250 mg una volta al giorno o 250 mg due volte al giorno nelle infezioni più severe). In questi pazienti il trattamento non deve essere prolungato oltre 14 giorni.
Durata del trattamento
La durata del trattamento con la claritromicina dipende dal tipo e dalla gravità dell'infezione e deve essere determinata in ogni caso da un medico.
- La durata abituale del trattamento nei bambini di età inferiore a 12 anni va dai 5 ai 10 giorni (per la formulazione in sospensione pediatrica).
- La durata abituale del trattamento negli adulti e nei bambini di età superiore a 12 anni va dai 6 ai 14 giorni (per le formulazioni solo per adulti).
- Il trattamento deve continuare per almeno 2 giorni dalla scomparsa dei sintomi.
- Nelle infezioni da Streptococcus pyogenes (streptococco β-emolitico gruppo A), la durata del trattamento deve essere di almeno 10 giorni.
- La terapia di associazione per l'eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori, per esempio 500 mg di claritromicina due volte al giorno in associazione con 1000 mg di amoxicillina due volte al giorno e 20 mg di omeprazolo due volte al giorno, deve essere continuata per 7 giorni.
Modo di somministrazione
Le compresse devono essere ingerite con almeno mezzo bicchiere d'acqua.
La claritromicina può essere somministrata indipendentemente dall'assunzione di cibo. Il cibo non ha effetto sull'entità della biodisponibilità. Il cibo ritarda solo leggermente l'inizio dell'assorbimento della claritromicina.
Non tutti i dosaggi raccomandati sono possibili con questo prodotto, tuttavia sono disponibili prodotti con un dosaggio inferiore a 500 mg.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Claritromicina DOC Generici
- La Claritromicina è controindicata nei pazienti con nota ipersensibilità alla claritromicina, agli altri antibiotici macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- La somministrazione concomitante di claritromicina e ergotamina o diidroergotamina è controindicata perché può provocare tossicità da ergot (vedere il paragrafo 4.5).
- La somministrazione concomitante della claritromicina con uno qualsiasi dei seguenti medicinali è controindicata: astemizolo, cisapride, pimozide, terfenadina, poiché ciò può comportare prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache che includono tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.5).
- La somministrazione concomitante con ticagrelor, ivabradina o ranolazina è controindicata.
- La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con storia di prolungamento dell'intervallo QT (prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito) o di aritmia cardiaca ventricolare, inclusa torsione di punta (vedere paragrafo 4.4 e 4.5).
- La claritromicina non deve essere somministrata in concomitanza a inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine) che sono largamente metabolizzati dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina), a causa dell'aumento del rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi(vedere paragrafo 4.5).
- Come altri potenti inibitori del CYP3A4, la claritromicina non deve essere usata in pazienti che stanno assumendo colchicina.
- La claritromicina non deve essere usata nei pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica in associazione con compromissione renale.
- La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con disturbi elettrolitici (ipokaliemia o ipomagnesiemia, a causa rischio di prolungamento dell'intervallo QT).
- La co-somministrazione di claritromicina e lomitapide è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Claritromicina DOC Generici
Il medico non deve prescrivere Claritromicina a donne in stato di gravidanza senza una valutazione approfondita del rapporto rischio/beneficio, in particolare durante i primi tre mesi di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
La claritromicina viene escreta principalmente attraverso il fegato. La claritromicina deve quindi essere somministrata con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica. Si raccomanda cautela anche nella somministrazione di claritromicina a pazienti con compromissione della funzione renale di grado da moderato a severo.
Sono stati riportati casi di insufficienza epatica fatale (vedere paragrafo 4.8). Alcuni di questi pazienti possono avere sofferto di patologie epatiche pre-esistenti oppure possono avere assunto altri medicinali epatotossici. Ai pazienti deve essere consigliato di interrompere la terapia e contattare il proprio medico nel caso in cui dovessero manifestare segni e sintomi di sofferenza epatica come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolore addominale.
Si raccomanda cautela nei pazienti con severa insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).
Sono state riportate coliti pseudomembranose in associazione con quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusi i macrolidi, che possono manifestarsi con entità da lieve a pericolosa per la vita. È stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD) con l'uso di quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusa la claritromicina, che può manifestarsi con entità da diarrea lieve a colite fatale. La terapia con agenti antibatterici altera la normale flora del colon e questo può provocare una crescita eccessiva di C. difficile. La CDAD deve essere presa in considerazione in tutti quei pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso di antibiotici. È necessario eseguire un'approfondita anamnesi medica poiché la CDAD può manifestarsi più di due mesi dopo la somministrazione dell'agente antibatterico. Di conseguenza, indipendentemente dall'indicazione, deve essere presa in considerazione la sospensione della terapia con claritromicina. Deve essere eseguito un antibiogramma e iniziata una terapia adeguata. Deve essere evitata la somministrazione di medicinali che inibiscono la peristalsi.
Esistono segnalazioni provenienti dall'esperienza post-marketing di tossicità da colchicina associata all'uso concomitante di claritromicina e colchicina, specialmente negli anziani, alcune delle quali si riferiscono a pazienti con insufficienza renale. In alcuni di questi pazienti si è verificato il decesso (vedere paragrafo 4.5). La somministrazione concomitante di claritromicina e colchicina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e triazolobenzodiazepine, come triazolam e midazolam (vedere paragrafo 4.5).
Si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e altri medicinali ototossici, specialmente con gli aminoglicosidi. Deve essere eseguito il monitoraggio della funzione vestibolare e uditiva durante e dopo la conclusione della terapia.
Eventi Cardiovascolari
Con il trattamento con macrolidi, tra cui la claritromicina, sono stati osservati ripolarizzazione cardiaca e intervallo QT prolungati, rivelando un rischio di sviluppo di aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, poiché le seguenti condizioni possono portare a un rischio di aritmie ventricolari (comprese le torsioni di punta), la claritromicina deve essere utilizzata con cautela nei seguenti pazienti:
- Pazienti con malattia coronarica, insufficienza cardiaca grave, disturbi di conduzione o bradicardia clinicamente
- significativa.
- La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con ipokaliemia (vedere sezione 4.3)
- Pazienti che prendono in concomitanza altri medicinali associati al prolungamento dell'intervallo QT (vedere sezione 4.5)
- La co-somministrazione di claritromicina e astemizolo, cisapride, pimozide o terfenadina è controindicata (vedere sezione 4.3)
- La claritromicina non deve essere utilizzata in pazienti con prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito, documentato o con anamnesi di aritmia ventricolare (vedere paragrafo 4.3).
Studi epidemiologici che valutavano il rischio di esiti cardiovascolari avversi con i macrolidi hanno mostrato risultati variabili. Alcuni studi osservazionali hanno identificato un raro rischio a breve termine di aritmia, infarto miocardico e mortalità cardiovascolare associato ai macrolidi, tra cui la claritromicina. Durante la prescrizione della claritromicina si devono bilanciare questi risultati con i benefici del trattamento.
Polmonite: in previsione della diffusione della resistenza dello Streptococcus pneumoniae ai macrolidi, è importante che vengano effettuati test di sensibilità quando si prescrive la claritromicina per polmoniti acquisite in comunità. Nelle polmoniti nosocomiali, la claritromicina deve essere usata in combinazione con adeguati antibiotici addizionali.
Infezioni della cute e dei tessuti molli di grado da lieve a moderato: queste infezioni sono causate nella maggior parte dei casi da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, entrambi potenzialmente resistenti ai macrolidi. Pertanto è importante che vengano effettuati test di sensibilità. Nei casi in cui non possano essere utilizzati antibiotici beta-lattamici (per es. allergia), altri antibiotici, come la clindamicina, potrebbero essere medicinali di prima scelta.
Attualmente i macrolidi sono considerati adeguati solamente in alcune infezioni della cute e dei tessuti molli, come quelle causate da Corynebacterium minutissimum, acne volgare, erisipela e nelle situazioni in cui non può essere effettuata una terapia con penicillina.
In caso di gravi reazioni di ipersensibilità acuta, quali anafilassi, reazioni avverse cutanee severe (SCAR) (ad esempio, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) ed eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), la terapia con claritromicina deve essere immediatamente sospesa e deve essere iniziato con urgenza un trattamento adeguato.
La claritromicina deve essere usata con cautela quando è somministrata in concomitanza a medicinali noti per essere induttori dell'enzima citocromo CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine): l'uso concomitante di claritromicina e lovastatina o simvastatina è controindicato (vedere paragrafo 4.3). È richiesta cautela quando si prescrive claritromicina con altre statine. È stata segnalata rabdomiolisi in pazienti che hanno assunto claritromicina e statine. I pazienti devono essere monitorati per i segni e sintomi di miopatia. Nelle situazioni in cui l'uso concomitante di claritromicina e statine non può essere evitato, si raccomanda di prescrivere la più bassa dose disponibile di statina. Deve essere preso in considerazione l'utilizzo di una statina (es. fluvastatina) il cui metabolismo non sia dipendente dal CYP3A (vedere paragrafo 4.5).
Ipoglicemizzanti orali/Insulina: l'uso concomitante di claritromicina e ipoglicemizzanti orali (come le sulfaniluree) e/o insulina può provocare una significativa ipoglicemia. Si raccomanda un accurato monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.5).
Anticoagulanti orali: Si deve usare cautela quando la claritromicina viene co-somministrata con anticoagulanti orali ad azione diretta quali dabigatran, rivaroxaban, apixaban ed edoxaban, in particolare nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).
Durante la co-somministrazione di claritromicina e warfarin, c'è il rischio di una grave emorragia, di un significativo aumento del Rapporto Normalizzato Internazionale (INR) e di un significativo aumento del tempo di protrombina (vedere paragrafo 4.5). INR e tempo di protrombina devono essere monitorati frequentemente quando i pazienti ricevono in concomitanza claritromicina e anticoagulanti orali.
L'utilizzo di qualsiasi terapia antimicrobica, compresa quella con claritromicina, al fine di trattare l'infezione da H. pylori
può selezionare organismi farmaco-resistenti.
Come per altri antibiotici, l'uso prolungato può provocare la proliferazione della colonizzazione di batteri e funghi resistenti. Nel caso si verifichi una superinfezione, deve essere selezionata una terapia adeguata.
Deve essere prestata attenzione anche all'eventualità di resistenza crociata tra claritromicina e altri macrolidi, come lincomicina e clindamicina.
CLARITROMICINA DOC Generici contiene sodio.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente è ‘senza sodio'.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Claritromicina DOC Generici
L'uso dei seguenti medicinali è strettamente controindicato a causa della possibilità di sviluppare gravi effetti causati dall'interazione tra farmaci:
Cisapride, pimozide, astemizolo e terfenadina
In pazienti trattati con claritromicina e cisapride concomitantemente, è stato riportato un aumento dei livelli di cisapride. Questo può provocare prolungamento dell'intervallo QT e aritmie cardiache incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta. Effetti simili sono stati osservati in pazienti che hanno assunto claritromicina e pimozide concomitantemente (vedere paragrafo 4.3).
È stata riportata l'alterazione del metabolismo della terfenadina causata da macrolidi, che ha causato un incremento dei livelli di terfenadina occasionalmente associati ad aritmie cardiache come prolungamento dell'intervallo QT, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere paragrafo 4.3). In uno studio in 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di claritromicina e terfenadina ha provocato un incremento da due a tre volte dei livelli sierici del metabolita acido della terfenadina e prolungamento dell'intervallo QT che non ha portato a nessun effetto clinico rilevabile. Effetti simili sono stati osservati durante la somministrazione concomitante di astemizolo e altri macrolidi.
Ergotamina/Diidroergotamina
L'esperienza post-marketing ha evidenziato che la co-somministrazione di claritromicina e ergotamina o diidroergotamina è associata a tossicità acuta da ergot, caratterizzata da vasospasmo, ischemia delle estremità e di altri tessuti incluso il sistema nervoso centrale. La somministrazione concomitante di questi medicinali e claritromicina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Inibitori della HMG-CoA riduttasi
L'uso concomitante di claritromicina e lovastatina o simvastatina è controindicato (vedere paragrafo 4.3) poiché queste statine sono largamente metabolizzate dal CYP3A4 e il trattamento concomitante con claritromicina incrementa le loro concentrazioni plasmatiche, aumentando il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi in pazienti che hanno assunto claritromicina contemporaneamente a queste statine. Se il trattamento con claritromicina non può essere evitato, la terapia con lovastatina o simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento.
È richiesta cautela quando si prescrive la claritromicina con le statine. Nelle situazioni in cui l'uso concomitante di claritromicina e statine non può essere evitato, si raccomanda di prescrivere la più bassa dose disponibile di statina. Deve essere preso in considerazione l'utilizzo di una statina (es. fluvastatina) il cui metabolismo non sia dipendente dal CYP3A. I pazienti devono essere monitorati per i segni e sintomi di miopatia.
L'uso di claritromicina è anche controindicato con ticagrelor, ivabradina e ranolazina (vedere paragrafo 4.3).
La co-somministrazione di claritromicina con lomitapide è controindicata a causa del potenziale aumento marcato delle transaminasi (vedere paragrafo 4.3).
Effetti di altri medicinali sulla claritromicina
Medicinali induttori del CYP3A (per es. rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, prodotti contenenti Iperico) possono indurre il metabolismo della claritromicina. Ciò può portare a livelli sotto-terapeutici di claritromicina, diminuendone l'efficacia.
Inoltre potrebbe essere necessario monitorare i livelli plasmatici degli induttori del CYP3A, i quali potrebbero aumentare a causa dell'inibizione del CYP3A da parte della claritromicina (vedere anche le pertinenti informazioni di prodotto relative agli inibitori del CYP3A4 somministrati).
I seguenti medicinali sono noti o sono sospettati di incidere sulla concentrazione della claritromicina circolante; può essere necessario un aggiustamento della dose di claritromicina o una terapia alternativa.
Efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina
Potenti induttori del sistema metabolico del citocromo P-450 come efavirenz, nevirapina, rifampicina, rifabutina e rifapentina possono accelerare il metabolismo della claritromicina e, di conseguenza, ridurne i livelli plasmatici, incrementando quelli della 14-OH-claritromicina (un metabolita che è anche microbiologicamente attivo). Poiché le attività microbiologiche della claritromicina e della 14-OH-claritromicina sono differenti nei diversi batteri, l'effetto terapeutico voluto potrebbe essere compromesso con la somministrazione concomitante di claritromicina e induttori enzimatici.
Sono stati osservati una riduzione del 39% dell'AUC della claritromicina ed un aumento del 34% dell'AUC del metabolita attivo 14-OH quando la claritromicina viene usata in concomitanza con l'induttore di CYP3A4 efavirenz.
Etravirina
L'esposizione a claritromicina viene diminuita da etravirina; tuttavia la concentrazione del metabolita attivo, 14-OH- claritromicina, viene incrementata. Poiché la 14-OH-claritromicina ha una minore efficacia nei confronti del Mycobacterium avium complex (MAC), l'efficacia complessiva nei confronti di questo patogeno può essere alterata; quindi devono essere prese in considerazione alternative alla claritromicina per il trattamento del MAC.
Fluconazolo
La somministrazione concomitante di fluconazolo 200 mg una volta al giorno e di claritromicina 500 mg due volte al giorno in 21 volontari sani ha portato ad un incremento della concentrazione minima media di claritromicina allo stato stazionario (Cmin) e dell'area sotto la curva (AUC) rispettivamente del 33% e del 18%. Le concentrazioni allo statostazionario del metabolita attivo 14-OH-claritromicina non sono state significativamente influenzate dalla somministrazione concomitante di fluconazolo. Non è necessario alcun aggiustamento della dose di claritromicina.
Ritonavir
Uno studio farmacocinetico ha dimostrato che la somministrazione concomitante di ritonavir 200 mg ogni 8 ore e claritromicina 500 mg ogni 12 ore provoca una marcata riduzione del metabolismo della claritromicina. Con la somministrazione concomitante di ritonavir, la Cmax della claritromicina è aumentata del 31%, la Cmin del 182% e l'AUC del 77%. È stata notata un'inibizione sostanzialmente completa della formazione di 14-OH-claritromicina. In ragione della larga finestra terapeutica di claritromicina, non è necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti con funzione renale nella norma. Comunque, in pazienti con compromissione renale devono essere considerati i seguenti aggiustamenti della dose: nei pazienti con CLCR compresa tra 30 e 60 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50%. Nei pazienti con CLCR < 30 ml/min la dose di claritromicina deve essere ridotta del 75%. Dosi di claritromicina maggiori di 1 g/die non devono essere somministrate in concomitanza a ritonavir.
Simili aggiustamenti della dose devono essere presi in considerazione in pazienti con funzionalità renale ridotta quando ritonavir è usato come enhancer farmacocinetico con altri inibitori delle proteasi di HIV, inclusi atazanavir e saquinavir (vedere sotto, “Interazioni farmacologiche bidirezionali”)
Interazione nei regimi di eradicazione dell'Helicobacter Pylori
Sebbene le concentrazioni plasmatiche della claritromicina e dell'omeprazolo possano essere aumentate quando vengono somministrati in associazione, non è necessario alcun aggiustamento della dose. Alle dosi raccomandate, non c'è interazione clinicamente significativa tra la claritromicina e il lansoprazolo. L'aumento delle concentrazioni plasmatiche della claritromicina può verificarsi anche quando viene somministrata contemporaneamente ad antiacidi o a ranitidina. Non è necessario aggiustare la dose. Non ci sono interazioni farmacocinetiche con i relativi antibiotici utilizzati per la terapia di eradicazione dell'Helicobacter pylori.
Effetto della claritromicina su altri prodotti medicinali
Interazioni mediate dal CYP3A
La somministrazione concomitante di claritromicina, noto inibitore del CYP3A e della glicoproteina P di trasporto, e di un medicinale metabolizzato principalmente dal CYP3A può provocare un innalzamento delle concentrazioni del farmaco che possono portare un incremento o un prolungamento sia degli effetti terapeutici sia degli effetti avversi del medicinale concomitante. La claritromicina deve essere usata con cautela nei pazienti in terapia con altri medicinali noti per essere substrati dell'enzima CYP3A, specialmente se il substrato del CYP3A ha un ridotto margine di sicurezza (es. carbamazepina) e/o il substrato è largamente metabolizzato da questo enzima. Nei pazienti in cui la claritromicina è somministrata concomitantemente, può essere preso in considerazione un aggiustamento della dose e, quando possibile, devono essere strettamente monitorate le concentrazioni sieriche dei medicinali metabolizzati principalmente dal CYP3A.
I seguenti medicinali o classi di medicinali sono noti o sospettati di essere metabolizzati dallo stesso isoenzima CYP3A: alprazolam, astemizolo, carbamazepina, cilostazolo, cisapride, ciclosporina, disopiramide, alcaloidi dell'ergot, lovastatina, metilprednisolone, midazolam, omeprazolo, anticoagulanti orali (es. warfarin), antipsicotici atipici (per es. quetiapina), pimozide, chinidina, rifabutina, sildenafil, simvastatina, tacrolimus, terfenadina, triazolam e vinblastina, ma l'elenco non è completo. Tra i medicinali che interagiscono con meccanismo analogo attraverso altri isoenzimi appartenenti al sistema del citocromo P-450 ci sono fenitoina, teofillina e valproato.
Corticosteroidi
Si deve usare cautela nell'uso concomitante di claritromicina con corticosteroidi sistemici e inalatori, che sono principalmente metabolizzati dal CYP3A, per la possibilità di una aumentata esposizione sistemica ai corticosteroidi. In caso di uso concomitante, i pazienti devono essere attentamente monitorati per gli effetti indesiderati dei corticosteroidi sistemici.
Antiaritmici
Nell'esperienza post-marketing sono stati riportati casi di torsione di punta associati all'uso concomitante di claritromicina e chinidina o disopiramide. Durante la co-somministrazione di claritromicina con questi medicinali è necessario un monitoraggio elettrocardiografico per il prolungamento dell'intervallo QT. Durante la terapia con claritromicina devono essere monitorati i livelli sierici di chinidina e disopiramide.
Sono state registrate segnalazioni post-marketing di ipoglicemia a seguito della somministrazione contemporanea di claritromicina e disopiramide. Pertanto i livelli di glucosio nel sangue devono essere tenuti sotto controllo durante la somministrazione concomitante di claritromicina e disopiramide.
Idrossiclorochina e clorochina
La claritromicina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono tali medicinali noti per il loro effetto di prolungamento dell'intervallo QT per la potenziale possibilità di indurre aritmia cardiaca ed eventi cardiovascolari avversi gravi.
Ipoglicemizzanti orali/Insulina
Con alcuni medicinali ipoglicemizzanti come nateglinide e repaglinide, può essere di rilievo l'inibizione dell'enzima CYP3A da parte della claritromicina e tale interazione può causare ipoglicemia quando questi medicinali sono usati in concomitanza. Si raccomanda un accurato monitoraggio della glicemia.
Omeprazolo
La claritromicina (500 mg ogni 8 ore) è stata somministrata in combinazione con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) in individui adulti sani. Le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario di omeprazolo sono state innalzate (Cmax, AUC0-24 e t1/2 sono aumentate rispettivamente del 30%, 89% e 34%) dalla somministrazione concomitante di claritromicina. Il valore medio del pH gastrico nelle 24 ore è stato 5.2 quando omeprazolo è stato somministrato singolarmente e 5.7 quando omeprazolo è stato somministrato concomitantemente a claritromicina.
Sildenafil, tadalafil e vardenafil
Tutti questi inibitori delle fosfodiesterasi sono metabolizzati, almeno in parte, dal CYP3A il quale può essere inibito dalla somministrazione concomitante di claritromicina. La co-somministrazione di claritromicina con sildenafil, tadalafil o vardenafil potrebbe portare ad un incremento dell'esposizione a inibitori delle fosfodiesterasi. Una riduzione della dose di sildenafil, tadalafil e vardenafil deve essere presa in considerazione quando questi medicinali sono somministrati in concomitanza a claritromicina.
Teofillina e carbamazepina
Risultati di studi clinici indicano un modesto ma statisticamente significativo (p ≤ 0.05) aumento dei livelli di teofillina o carbamazepina circolanti quando l'uno o l'altro di questi medicinali sono somministrati concomitantemente a claritromicina. Potrebbe essere necessario considerare una riduzione della dose.
Tolterodina
La tolterodina è metabolizzata principalmente attraverso l'isoforma 2D6 del citocromo P-450 (CYP2D6). Tuttavia, in un sottoinsieme della popolazione privo di CYP2D6, la via di metabolizzazione identificata è attraverso il CYP3A. In questo sottoinsieme di popolazione, l'inibizione del CYP3A provoca un sensibile aumento delle concentrazioni sieriche di tolterodina. In presenza di inibitori del CYP3A, come claritromicina, potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di tolterodina nella popolazione priva di CYP2D6.
Triazolobenzodiazepine (es. alprazolam, midazolam, triazolam)
Quando midazolam è stato somministrato concomitantemente alle compresse di claritromicina (500 mg due volte al giorno), l'AUC di midazolam è aumentata di 2.7 volte dopo somministrazione endovenosa di midazolam e di 7 volte dopo somministrazione orale. La somministrazione concomitante di midazolam per via orale e claritromicina deve essere evitata. Se midazolam per via endovenosa è co-somministrato con claritromicina, il paziente deve essere strettamente monitorato al fine di permettere un aggiustamento della dose. Le stesse precauzioni devono applicarsi anche alle altre benzodiazepine che sono metabolizzate dal CYP3A, incluse triazolam e alprazolam. Per le benzodiazepine che non vengono eliminate attraverso il CYP3A (temazepam, nitrazepam, lorazepam) un'interazione clinicamente rilevante con claritromicina è improbabile.
Esistono segnalazioni post-marketing di interazioni farmacologiche e effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) (es. sonnolenza e confusione) con l'uso concomitante di claritromicina e triazolam. Si consiglia il monitoraggio del paziente relativamente all'incremento degli effetti farmacologici sul SNC.
Ciclosporina, tacrolimus e sirolimus
La somministrazione concomitante della forma orale della claritromicina con ciclosporina o tacrolimus porta ad un aumento di più di due volte della Cmin plasmatica di ciclosporina e tacrolimus. Ci si possono aspettare effetti simili consirolimus. I livelli plasmatici di ciclosporina, tacrolimus o sirolimus devono essere attentamente monitorati quando si inizia il trattamento con la claritromicina nei pazienti trattati con uno degli immunosoppressori sopra menzionati, e le loro dosi devono essere ridotte se necessario. La sospensione della claritromicina in questi pazienti richiede anche un completo monitoraggio dei livelli plasmatici di ciclosporina, tacrolimus o sirolimus per definire l'aggiustamento della dose.
Anticoagulanti orali (ad es. warfarin, rivaroxaban, apixaban) Warfarin
Gli effetti degli anticoagulanti possono essere potenziati se la claritromicina viene usata in pazienti che ricevono il warfarin. Quindi, in questi pazienti, il tempo di protrombina deve essere frequentemente monitorato.
Anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC)
I DOAC dabigatran ed edoxaban costituiscono substrati del trasportatore di efflusso P-gp. Rivaroxaban e apixaban sono metabolizzati attraverso il CYP3A4 e sono anche substrati della P-gp. Si deve usare cautela quando la claritromicina è co-somministrata con questi agenti, in particolare a pazienti ad alto rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4).
Altre interazioni farmacologiche
Aminoglicosidi
Si consiglia cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e altri medicinali ototossici, specialmente con gli aminoglicosidi (vedere paragrafo 4.4).
Colchicina
La colchicina è un substrato sia del CYP3A sia dell'efflux transporter P-glicoproteina (Pgp).
È noto che la claritromicina e altri macrolidi inibiscano CYP3A e Pgp. Quando claritromicina e colchicina sono somministrate concomitantemente, l'inibizione di Pgp e/o CYP3A da parte della claritromicina può portare ad un incremento dell'esposizione alla colchicina (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Digossina
Si ritiene che la digossina sia un substrato dell'efflux transporter P-glicoproteina (Pgp).
È noto che la claritromicina sia in grado di inibire Pgp. Quando claritromicina e digossina sono somministrate in concomitanza, l'inibizione di Pgp da parte della claritromicina può portare ad un incremento dell'esposizione alla digossina. Concentrazioni sieriche elevate di digossina in pazienti in cui sono state somministrate claritromicina e digossina concomitantemente sono state riportate anche nel corso della vigilanza post-marketing. Alcuni pazienti hanno mostrato segni clinici analoghi a quelli dovuti alla tossicità da digossina, incluse aritmie potenzialmente fatali. Le concentrazioni sieriche di digossina devono essere monitorate attentamente mentre i pazienti sono sottoposti a terapia concomitante con digossina e claritromicina.
Zidovudina
La somministrazione orale concomitante di compresse di claritromicina e di zidovudina in pazienti adulti con infezione da HIV può determinare una riduzione delle concentrazioni di zidovudina allo stato stazionario. Poiché la claritromicina sembra interferire con l'assorbimento della zidovudina somministrata contemporaneamente per via orale, generalmente si può evitare questa interazione sfalsando le dosi di claritromicina e zidovudina al fine di interporre un intervallo di 4 ore tra ogni somministrazione. Questa interazione non sembra comparire nei pazienti pediatrici con infezione da HIV che assumono la sospensione di claritromicina in concomitanza a zidovudina o didanosina. Questa interazione è improbabile quando la claritromicina è somministrata per infusione endovenosa.
Fenitoina e valproato
Esistono segnalazioni spontanee o pubblicate relativamente all'interazione tra gli inibitori del CYP3A, inclusa la claritromicina, con medicinali che non si ritiene siano metabolizzati dal CYP3A (es. fenitoina e valproato). Si raccomanda la determinazione dei livelli sierici di questi medicinali quando somministrati in concomitanza a claritromicina. È stato riportato un incremento dei livelli sierici.
Interazioni farmacologiche bidirezionali
Atazanavir
Claritromicina e atazanavir sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, ed è stata evidenziata un'interazione farmacologica bidirezionale. La somministrazione concomitante di claritromicina (500 mg due volte al giorno) e atazanavir (400 mg una volta al giorno) ha determinato un incremento di due volte dell'esposizione a claritromicina e una diminuzione del 70% dell'esposizione alla 14-OH-claritromicina, con un aumento del 28% dell'AUC di atazanavir. In virtù della larga finestra terapeutica della claritromicina, non dovrebbe essere necessaria alcuna riduzione della dose in pazienti con funzionalità renale normale. Nei pazienti con una compromissione della funzione renale di grado moderato (clearance della creatinina da 30 a 60 ml/min), la dose di claritromicina deve essere ridotta del 50%. Nei pazienti con clearance della creatinina < 30 ml/min, la dose di claritromicina deve essere ridotta del 75% utilizzando una formulazione di claritromicina appropriata. Dosi di claritromicina maggiori di 1000 mg al giorno non devono essere somministrate in concomitanza a inibitori delle proteasi.
Bloccanti dei canali del calcio
Si consiglia cautela nella somministrazione concomitante di claritromicina e bloccanti dei canali del calcio metabolizzati da CYP3A4 (es. verapamil, amlodipina, diltiazem) a causa del rischio di ipotensione. Le concentrazioni plasmatiche di claritromicina tanto quanto quelle dei bloccanti dei canali del calcio possono aumentare a causa dell'interazione. Ipotensione, bradiaritmia e acidosi lattica sono state osservate in pazienti che hanno assunto claritromicina e verapamil allo stesso tempo.
Itraconazolo
Claritromicina e itraconazolo sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, determinando un'interazione farmacologica bidirezionale. La claritromicina potrebbe portare ad un incremento dei livelli plasmatici di itraconazolo mentre l'itraconazolo potrebbe aumentare i livelli plasmatici di claritromicina. I pazienti che assumono itraconazolo e claritromicina in concomitanza devono essere strettamente monitorati per rilevare la presenza di segni e sintomi del potenziamento o del prolungamento degli effetti farmacologici di questi farmaci.
Saquinavir
Claritromicina e saquinavir sono entrambi substrati e inibitori del CYP3A, ed è stata evidenziata un'interazione farmacologica bidirezionale. La somministrazione concomitante di claritromicina (500 mg due volte al giorno) e saquinavir (capsule molli di gelatina, 1200 mg tre volte al giorno) in 12 volontari sani ha determinato valori di AUC e Cmax di saquinavir allo stato stazionario superiori rispettivamente del 177% e del 187% rispetto a quelli rilevati in caso di somministrazione di saquinavir in monoterapia. I valori di AUC e di Cmax della claritromicina sono risultati superioriapprossimativamente del 40% rispetto a quelli rilevati con claritromicina in monoterapia. Quando i due medicinali sono co-somministrati, nelle formulazioni e nelle dosi oggetto di studio, per un periodo di tempo limitato, non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Le osservazioni emerse dagli studi di interazione farmacologica eseguiti utilizzando la formulazione in capsule molli di gelatina potrebbero non essere rappresentative degli effetti rilevati utilizzando la formulazione di saquinavir in capsule rigide di gelatina. Le osservazioni emerse dagli studi di interazione farmacologica eseguiti con saquinavir in monoterapia potrebbero non essere rappresentative degli effetti rilevati con la terapia combinata saquinavir/ritonavir. Quando saquinavir è somministrato in concomitanza a ritonavir, si deve procedere ad una valutazione dei potenziali effetti di ritonavir sulla claritromicina.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Claritromicina DOC Generici" insieme ad altri farmaci come “Afinitor”, “Aloperidolo Galenica Senese”, “Aloperidolo Pensa”, “Aloperidolo Salf”, “Alpheus”, “Amiodar - Compressa”, “Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”, “Amiodarone EG”, “Amiodarone Hikma”, “Amiodarone Mylan”, “Amiodarone Ratiopharm Italia”, “Amiodarone Sandoz”, “Amiodarone Zentiva”, “Amiodar - Soluzione (uso Interno)”, “Amisitela”, “Ancilleg”, “Arkas”, “Atoris - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina ABC - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina Accord”, “Atorvastatina Almus Pharma”, “Atorvastatina Alter”, “Atorvastatina Aristo Pharma”, “Atorvastatina Aurobindo”, “Atorvastatina DOCgen”, “Atorvastatina EG”, “Atorvastatina Git - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina Krka”, “Atorvastatina Laboratori Alter”, “Atorvastatina Mylan Generics Italia”, “Atorvastatina Nisura”, “Atorvastatina Pensa”, “Atorvastatina Sandoz GmbH”, “Atorvastatina Sun”, “Atorvastatina Tecnigen”, “Atorvastatina Teva Italia”, “Atorvastatina Viatris”, “Atorvastatina Zentiva”, “Atover - Compresse Rivestite”, “Atover - Compresse Rivestite”, “Avalox - Compresse Rivestite”, “Avalox - Soluzione (uso Interno)”, “Bortezomib Accord”, “Bortezomib Aurobindo”, “Bortezomib Dr. Reddy's”, “Bortezomib EG”, “Bortezomib Ever”, “Bortezomib Fresenius Kabi”, “Bortezomib Hikma”, “Bortezomib Medac - Polvere”, “Bortezomib Mylan”, “Bortezomib Sandoz BV”, “Bortezomib Sun”, “Bortezomib Zentiva”, “Bosulif”, “Braftovi”, “Brilique - Compresse Rivestite”, “Buccolam”, “Cafergot”, “Cardiovasc - Compresse Rivestite”, “Certican - Compressa”, “Certican - Compressa Orodispersibile”, “Cholib - Compresse Rivestite”, “Colchicina Lirca”, “Cordarone - Compressa”, “Cordarone - Soluzione (uso Interno)”, “Coripren - Compresse Rivestite”, “Corlentor”, “Cotellic”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Diidergot”, “Domperidone ABC”, “Domperidone DOC Generici”, “Domperidone EG”, “Domperidone Giuliani”, “Domperidone Mylan Generics”, “Domperidone Sandoz”, “Domperidone Teva”, “Dronedarone Aristo”, “Eldisine”, “Eletriptan Aurobindo”, “Eletriptan DOC Generici”, “Eletriptan EG”, “Eletriptan Mylan”, “Eletriptan Teva”, “Eletriptan Viatris”, “Enalapril E Lercanidipina Doc”, “Enalapril E Lercanidipina EG”, “Enalapril E Lercanidipina EG Stada”, “Enalapril E Lercanidipina KRKA”, “Enalapril E Lercanidipina Mylan Pharma”, “Enalapril E Lercanidipina Teva - Compresse Rivestite”, “Eplerenone Accord”, “Eplerenone Doc Generici”, “Eplerenone Krka”, “Eplerenone Mylan”, “Everolimus Ethypharm”, “Everolimus Medac”, “Everolimus Sandoz GmbH”, “Ezetimibe E Atorvastatina Doc”, “Ezetimibe E Atorvastatina EG”, “Ezetimibe E Simvastatina Accord”, “Ezetimibe E Simvastatina Almus”, “Ezetimibe E Simvastatina Alter”, “Ezetimibe E Simvastatina Aurobindo”, “Ezetimibe E Simvastatina Doc Generici”, “Ezetimibe E Simvastatina EG”, “Ezetimibe E Simvastatina Krka”, “Ezetimibe E Simvastatina Mylan”, “Ezetimibe E Simvastatina Sandoz”, “Ezetimibe E Simvastatina Sun”, “Ezetimibe E Simvastatina Tecnigen”, “Ezetimibe E Simvastatina Teva B.V.”, “Ezetimibe E Simvastatina Zentiva”, “Ezevast”, “Felodipina Mylan Generics - Compressa A Rilascio Modificato”, “Felodipina Ratiopharm”, “Felodipina Sandoz”, “Felodipina Zentiva”, “Firacrono”, “Gavreto”, “Goltor”, “Halcion”, “Haldol - Compressa, Gocce”, “Haldol Decanoas”, “Haldol - Soluzione”, “Himavat”, “Imbruvica - Capsula”, “Imbruvica - Compresse Rivestite”, “Inegy”, “Inspra”, “Ipnovel”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Jinarc”, “Kadcyla”, “Kerendia”, “Ketamina Molteni”, “Kexrolt”, “Kisqali”, “Kolester”, “Koselugo”, “Krustat”, “Lanoxin”, “Latuda”, “Lercadip - Compresse Rivestite”, “Lercanidipina Accord”, “Lercanidipina Aurobindo”, “Lercanidipina DOC Generici”, “Lercanidipina EG”, “Lercanidipina Mylan”, “Lercanidipina Ratiopharm Italia”, “Lercanidipina Sandoz”, “Lercanidipina Sun”, “Lercanidipina Tecnigen”, “Lercanidipina Zentiva”, “Lercaprel - Compresse Rivestite”, “Lercaprel - Compresse Rivestite”, “Lipenil”, “Liponorm”, “Lisitens”, “Lojuxta”, “Lovastatina Doc”, “Lovastatina EG”, “Lovastatina Mylan Pharma”, “Lovastatina Teva”, “Lovinacor”, “Lupkynis”, “Lynparza”, “Medipo”, “Melemib”, “Methergin”, “Midazolam Accord Healthcare”, “Midazolam B. 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Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
La sicurezza di Claritromicina nell'uso durante la gravidanza non è stata stabilita. Sulla base di risultati variabili ottenuti da studi su animali e dall'esperienza nell'uomo, la possibilità di effetti avversi sullo sviluppo embriofetale non può essere esclusa. Alcuni studi osservazionali che hanno valutato l'esposizione alla claritromicina durante il primo e il secondo trimestre hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo rispetto all'assenza di uso di antibiotici o all'uso di altri antibiotici durante lo stesso periodo. Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di gravi malformazioni congenite con l'uso di macrolidi, compresa la claritromicina, durante la gravidanza forniscono risultati contrastanti.
Pertanto l'uso durante la gravidanza non è raccomandato senza un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Allattamento
La sicurezza dell'uso di claritromicina durante l'allattamento non è stata stabilita. La claritromicina è escreta attraverso il latte materno in piccole quantità. È stato stimato che un neonato allattato esclusivamente al seno riceverebbe circa l'1,7% della dose materna di claritromicina aggiustata per il peso.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non ci sono dati sugli effetti della Claritromicina sulla capacità di guidare o sull'uso di macchinari. La possibilità che, con l'uso del medicinale, si verifichino capogiri, vertigini, confusione e perdita di orientamento deve essere presa in considerazione prima che i pazienti si mettano alla guida o usino macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Claritromicina DOC Generici
a. Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più frequenti e comuni associate alla terapia con Claritromicina sia nella popolazione adulta sia nella popolazione pediatrica sono dolore addominale, diarrea, nausea, vomito e alterazione del gusto. Queste reazioni avverse sono solitamente di intensità lieve e sono coerenti con il profilo di sicurezza noto per gli antibiotici macrolidi (vedere sezione b del paragrafo 4.8).
Durante gli studi clinici non è emersa alcuna differenza significativa nell'incidenza di queste reazioni avverse gastrointestinali tra le popolazioni di pazienti con e senza infezioni micobatteriche preesistenti
b. Riassunto tabulare delle reazioni avverse
La tabella seguente mostra le reazioni avverse riportate dagli studi clinici e dall'esperienza post-marketing relativamente a compresse a rilascio immediato, granulato per sospensione orale, polvere per soluzione iniettabile, compresse a rilascio prolungato e compresse a rilascio modificato.
Le reazioni considerate, almeno possibilmente, associate alla claritromicina sono riportate per classificazione sistemica organica e frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), molto raro (< 1/10.000) e non nota (reazione avversa registrata dopo commercializzazione; la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni classe di frequenza le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravità decrescente, quando la gravità può essere stimata.
Classificazione Sistemica Organica
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Molto comune (≥1/10)
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Comune
(≥ 1/100, < 1/10)
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Non comune
(≥1/1.000, < 1/100)
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Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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Moniliasi della cavità orale
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Cellulite1, candidosi, gastroenterite2, infezione3, infezione vaginale
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Colite pseudomembranosa, erisipela,
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Patologie del sistema emolinfopoietico
|
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Leucopenia, neutropenia4, trombocitemia3, eosinofilia4
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Agranulocitosi, trombocitopenia
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Disturbi del sistema
immunitario5
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Reazione anafilattoide1, ipersensibilità
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Reazione anafilattica, angioedema
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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|
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Anoressia, diminuzione dell'appetito
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Disturbi psichiatrici
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Insonnia
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Ansia, nervosismo3
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Disturbo psicotico, stato confusionale, depersonalizzazione, depressione, disorientamento, allucinazioni, sogni anormali, mania
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Patologie del sistema nervoso
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Disgeusia, cefalea, alterazione del gusto
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Perdita di coscienza1, discinesia1, vertigine, sonnolenza6, tremore
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Convulsioni, ageusia, parosmia, anosmia, parestesia
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Vertigine, alterazione dell'udito, tinnito
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Sordità
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Patologie cardiache
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|
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Arresto cardiaco1, fibrillazione atriale1, tracciato elettrocardiografico con prolungamento dell'intervallo QT7, extrasistoli1, palpitazioni
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Torsione di punta7, tachicardia ventricolare7, fibrillazione ventricolare
|
Patologie vascolari
|
|
Vasodilatazione1
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Emorragia8
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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|
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Asma1, epistassi2, embolia polmonare1
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Patologie gastrointestinali
|
|
Diarrea9, vomito, dispepsia, nausea, dolore addominale
|
Esofagite1, reflusso gastroesofageo2, gastrite, proctalgia2, stomatite, glossite, dilatazione addominale4, costipazione, bocca secca, eruttazione, flatulenza
|
Pancreatite acuta, decolorazione della lingua, decolorazione dei denti
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Patologie epatobiliari
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|
Test di funzionalità epatica alterati
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Colestasi4, epatite4,
aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della gamma-glutamiltransferasi4
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Insufficienza epatica10, ittero epatocellulare
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea, iperidrosi
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Dermatite bollosa1, prurito, orticaria, rash maculo- papulare3
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Sindrome di Stevens- Johnson5, necrolisi epidermica tossica5, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), acne, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
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Spasmi muscolari3, rigidità muscoloscheletrica1, mialgia2, artralgia
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Rabdomiolisi2, 11, miopatia
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Patologie renali e urinarie
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Aumento della creatinina ematica1, aumento dell'urea ematica1
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Insufficienza renale, nefrite interstiziale
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
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Flebite nel sito di iniezione1
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Dolore nel sito di iniezione1, infiammazione nel sito di iniezione1
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Malessere4, piressia3, astenia, dolore toracico4, brividi4, affaticamento4
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Esami diagnostici
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Alterazione del rapporto albumina globulina1, aumento della fosfatasi alcalina ematica4, aumento della lattato deidrogenasi ematica4
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Aumento del rapporto normalizzato internazionale8, prolungamento del tempo di protrombina8, alterazione del colore delle urine
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1 ADRs segnalate solo per la formulazione polvere per soluzione iniettabile
2 ADRs segnalate solo per la formulazione compresse a rilascio prolungato
3 ADRs segnalate solo per la formulazione granulato per sospensione orale
4 ADRs segnalate solo per la formulazione compresse a rilascio immediato
5,7,9,10 Vedere sezione a
6,,8,11 Vedere sezione c
c. Descrizione di alcune reazioni avverse
Flebite nel sito di iniezione, dolore nel sito di iniezione, dolore vascolare nel sito di iniezione e infiammazione nel sito di iniezione sono reazioni specifiche della formulazione di claritromicina per somministrazione endovenosa.
In alcuni dei casi segnalati di rabdomiolisi, la claritromicina è stata somministrata in concomitanza a statine, fibrati, colchicina o allopurinolo (vedere paragrafo 4.3 e 4.4).
Esistono segnalazioni post-marketing di interazioni farmacologiche e effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) (es. sonnolenza e confusione) con l'uso concomitante di claritromicina e triazolam. Si consiglia il monitoraggio del paziente per il possibile potenziamento degli effetti farmacologici sul SNC (vedere paragrafo 4.5).
Sono stati segnalati rari casi di ritrovamento di compresse a rilascio prolungato di claritromicina nelle feci, molti dei quali sono stati registrati in pazienti con anomalie anatomiche (inclusa ileostomia o colostomia) o funzionali del tratto gastrointestinale tali da determinare un tempo di transito gastrointestinale ridotto. In molti casi il ritrovamento di residui di compresse è avvenuto contestualmente al manifestarsi di diarrea. Nei pazienti in cui è avvenuto il ritrovamento di residui di compresse nelle feci e le cui condizioni non sono migliorate, si raccomanda di sostituire il medicinale con una formulazione di claritromicina differente (es. la sospensione) o con un altro antibiotico.
Popolazioni speciali: reazioni avverse in pazienti immunocompromessi (vedere sezione e).
d. Popolazione pediatrica
Sono stati condotti studi clinici con la sospensione pediatrica di claritromicina nei bambini da 6 mesi a 12 anni d'età. Quindi, nei bambini di età inferiore a 12 anni, deve essere utilizzata la sospensione pediatrica di claritromicina. Non ci sono dati sufficienti al fine di raccomandare un regime di dosaggio per l'uso della formulazione di claritromicina IV nei pazienti di età inferiore a 18 anni.
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono attese essere le stesse riscontrate negli adulti.
e. Altre popolazioni speciali
Pazienti immunocompromessi
In pazienti affetti da AIDS e in altri pazienti immunocompromessi in terapia con alte dosi di claritromicina per lungo tempo a causa di infezioni micobatteriche, è spesso difficile distinguere gli eventi avversi possibilmente associati alla somministrazione di claritromicina dai segni della malattia dovuti all'infezione con il virus dell'HIV o a patologie intercorrenti.
Nei pazienti adulti, le reazioni avverse più frequentemente segnalate in pazienti in terapia con dosi complessive giornaliere di 1000 mg e 2000 mg di claritromicina sono: nausea, vomito, alterazione del gusto, dolore addominale, diarrea, eruzione cutanea, flatulenza, cefalea, costipazione, disturbi dell'udito, aumento della transaminasi glutammico- ossalacetica sierica (SGOT) e della transaminasi glutammico-piruvica sierica (SGPT). Meno frequentemente si possono manifestare dispnea, insonnia e bocca secca. Nei pazienti in terapia con 1000 mg e 2000 mg le incidenze sono analoghe, mentre nei pazienti che ricevono una dose totale giornaliera di 4000 mg di claritromicina, generalmente, le frequenze aumentano di circa 3 o 4 volte. In questi pazienti immunocompromessi, la valutazione dei valori di laboratorio è stata eseguita analizzando quei valori gravemente anormali (es. posti al di fuori del limite estremo superiore o inferiore) per lo specifico test. Sulla base di questi criteri circa il 2% - 3% dei pazienti in terapia con 1000 mg o 2000 mg di claritromicina al giorno ha presentato un aumento gravemente anormale di SGOT e SGPT, e una conta dei globuli bianchi e delle piastrine ridotta in modo anomalo. Una percentuale inferiore di questi pazienti, in questi due gruppi di dosaggio, ha presentato anche un aumento dei livelli dell'azoto ureico ematico. Nei pazienti in terapia con 4000 mg al giorno è stata riscontrata un'incidenza leggermente maggiore di valori anormali per tutti i parametri eccetto quello riferito alla conta dei globuli bianchi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Claritromicina DOC Generici
Sintomi di intossicazione
È stato riportato che l'ingestione di grandi quantità di Claritromicina può indurre sintomi gastrointestinali. Un paziente con anamnesi di disturbo bipolare ha ingerito 8 g di claritromicina e ha presentato alterazione dello stato mentale, comportamento paranoico, ipopotassiemia e ipossemia.
Trattamento dell'intossicazione
Le reazioni avverse causate da sovradosaggio devono essere trattate con una pronta eliminazione del medicinale non assorbito e con una terapia di supporto. Come per altri macrolidi, non ci si deve aspettare che i livelli sierici di claritromicina siano significativamente influenzati dall'emodialisi e dalla dialisi peritoneale.
Reazioni allergiche acute gravi come lo shock anafilattico sono state osservate raramente. Il trattamento con la claritromicina deve essere interrotto ai primi segni di ipersensibilità, e le necessarie precauzioni adottate.
Scadenza
4 anni.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa:
Croscarmellosa sodica (E468)
Cellulosa microcristallina PH 102
Magnesio stearato (E572)
Silice colloidale anidra (E551)
Rivestimento della compressa:
Ipromellosa 2910 E5 (E464)
Macrogol 8000
Titanio diossido (E171)
Ferro ossido di giallo (E172)
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Claritromicina DOC Generici a base di Claritromicina sono: Clamodin, Claritrol, Claritromicina Accord, Claritromicina Almus, Claritromicina Alter, Claritromicina EG, Claritromicina HCS, Claritromicina Hexal, Claritromicina Mylan Generics, Claritromicina Sandoz, Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite, Claritromicina Teva, Claritromicina Zentiva, Clarmac, Klacid - Compresse Rivestite, Granulato, Kruklar, Macladin - Compresse Rivestite, Granulato, Veclam - Compresse Rivestite, Granulato, Veclam - Granulato, Veclam - Polvere