Cos'è Dilzene?
Confezioni
Dilzene 120 mg 24 compresse a rilascio prolungato
Dilzene 300 mg 14 capsule a rilascio prolungato
Dilzene 60 mg 50 compresse a rilascio modificato
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Perché si usa Dilzene? A cosa serve?
DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato, DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato, DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato:
- Trattamento dell'angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal).
- Trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
Posologia
Come usare Dilzene: Posologia
Posologia
DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato
Angina pectoris:
1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari. Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base al parere del medico.
Ipertensione:
Da mezza ad una compressa tre volte al giorno.
Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato
Angina pectoris e ipertensione:
Una compressa ogni dodici ore.
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato
Angina pectoris e ipertensione:
La dose è di una capsula al giorno in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità, dopo aver iniziato la terapia con dosaggi più bassi di diltiazem.
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti-ipertensivi, occorre iniziare con dosaggi più bassi.
L'ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; l'ideale è l'assunzione prima o durante un pasto.
Le capsule e le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un po' di liquido.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato e DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l'efficacia nei bambini. L'uso di diltiazem nei bambini non è raccomandato.
Anziani
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Dilzene
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg).
- Infarto miocardico acuto con congestione polmonare.
- Sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker ventricolare funzionante), bradicardia grave (meno di 40 bpm).
- Insufficienza cardiaca congestizia.
- Insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare.
- Associazione con amiodarone e dantrolene (infusione) (vedere paragrafo 4.5).
- Associazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5).
- Gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in età fertile (vedere paragrafo 4.6).
- Generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.4).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Dilzene
Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antiipertensivi, utilizzare la dose minima efficace.
Particolare cautela è richiesta all'inizio del trattamento.
Non sono state accertate la sicurezza d'impiego e l'efficacia nei bambini. L'uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini (vedere paragrafo 4.3).
È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo).
Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale.
Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l'effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia.
Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all'inizio del trattamento.
La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell'angina.
I calcio-antagonisti come il diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell'umore, inclusa depressione.
Come altri calcio antagonisti, il diltiazem ha un effetto inibitorio sulla motilità intestinale.
Pertanto deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di sviluppare un'ostruzione intestinale.
In caso di anestesia generale, l'anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell'automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio.
Poiché le formulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un'altra.
In caso di cardiomegalia o ipotensione il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero.
Le compresse di DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato sono rivestite da una membrana polimerica insolubile che permette il rilascio controllato del principio attivo; tale membrana non viene modificata dal passaggio nel tratto gastrointestinale, il suo eventuale ritrovamento nelle feci non è quindi da interpretarsi come un segno di non efficacia del prodotto.
DILZENE 60 mg compresse contiene lattosio, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
DILZENE 60 mg compresse contiene olio di ricino idrogenato pertanto può causare disturbi gastrici e diarrea.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene olio di ricino polimerizzato pertanto può causare disturbi gastrici e diarrea.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è praticamente ‘senza sodio'.
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioè è praticamente ‘senza sodio'.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dilzene
Associazioni controindicate per tutte le formulazioni
DANTROLENE (infusione)
Quando verapamil e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell'animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale.
L'associazione di un calcio-antagonista e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3).
AMIODARONE Il trattamento concomitante di diltiazem e amiodarone è controindicato poiché aumenta il rischio di bradicardia sinusale e blocco atrioventricolare (vedere paragrafo 4.3).
IVABRADINA
Il trattamento concomitante di diltiazem e ivabradina è controindicato a causa dell'ulteriore effetto di riduzione della frequenza cardiaca del diltiazem con ivabradina (vedere paragrafo 4.3)
Associazioni che richiedono cautela
ANTIIPERTENSIVI: aumento dell'effetto ipotensivo, in particolare degli alfa-antagonisti.
L'associazione di diltiazem con un alfa-antagonista richiede una stretta sorveglianza della pressione arteriosa.
BETA –BLOCCANTI: possibilità di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare, scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni non devono essere impiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all'inizio del trattamento.
GLICOSIDI CARDIOATTIVI: aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e se vengono impiegate dosi elevate.
Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale.
ANTIARITMICI: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell'aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo.
Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica.
NITRODERIVATI: aumento dell'effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi).
In tutti i pazienti trattati con calcio antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti.
CICLOSPORINA: aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera.
Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione.
CARBAMAZEPINA: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera.
Si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, se necessario.
FENITOINA: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l'effetto del diltiazem.
ANTIDEPRESSIVI: aumento della concentrazione plasmatica dell'imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici.
ANTIPSICOTICI: aumento dell'effetto ipotensivo.
TEOFILLINA: aumento dei livelli ematici di teofillina libera.
ANTI–H2 (cimetidina, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem.
I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti-H2. Può essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem.
RIFAMPICINA: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l'inizio del trattamento con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina.
LITIO: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio.
ANESTESIA: la depressione della contrattilità, della conduttività e dell'automatismo cardiaci, così come la vasodilatazione associata agli anestetici, possono essere potenziati dai bloccanti dei canali del calcio. Se anestetici alogenati e diltiazem vengono utilizzati contemporaneamente, la dose di diltiazem deve essere adattata alla risposta emodinamica. Nei pazienti trattati contemporaneamente con diltiazem e curaro durante l'anestesia, si può osservare una riduzione della velocità di decurarizzazione.
L'uso contemporaneo di nitrati durante l'anestesia può potenziare l'effetto ipotensivo di diltiazem (vedere paragrafo 4.4).
Associazioni da considerare con attenzione
A causa di possibili effetti additivi, sono necessarie cautela ed un'attenta titolazione della dose nei pazienti che assumono diltiazem in associazione ad altri medicinali che modificano la contrattilità cardiaca e/o la conduzione.
Diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4. É stato documentato un aumento moderato (meno di due volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co-somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4. Il diltiazem è anche un inibitore dell'isoforma CYP3A4. La co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi i farmaci co-somministrati. La co-somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può comportare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche del diltiazem.
L'uso concomitante di diltiazem con tali farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati (es. disturbi a livello muscolare con alcune statine).
BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam): il diltiazem aumenta significativamente la concentrazione plasmatica di midazolam e triazolam e ne prolunga l'emivita plasmatica. È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d'azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem.
CORTICOSTERODI (metilprednisolone): inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) ed inibizione della glicoproteina-P: I pazienti devono essere attentamente monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone. Può essere necessario un aggiustamento della dose di metilprednisolone.
STATINE: il diltiazem è un inibitore del CYP3A4 ed è stato osservato che aumenta significativamente l'AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi dovuto alle statine metabolizzate dal CYP3A4 può essere aumentato dall'uso concomitante di diltiazem. Se possibile, in associazione al diltiazem deve essere usata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto un attento monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità dovuta alla statina.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Dilzene" insieme ad altri farmaci come
“Acarden”,
“Adalat Crono”,
“Alduoviz”,
“Aloneb - Compresse Rivestite”,
“Amarkor”,
“Amiodar - Compressa”,
“Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”,
“Amiodarone EG”,
“Amiodarone Hikma”,
“Amiodarone Mylan”,
“Amiodarone Ratiopharm Italia”,
“Amiodarone Sandoz”,
“Amiodarone Zentiva”,
“Amiodar - Soluzione (uso Interno)”,
“Antrolin”,
“Atenigron”,
“Atenol”,
“Atenololo ABC”,
“Atenololo Ahcl”,
“Atenololo Almus”,
“Atenololo Alter”,
“Atenololo Aurobindo Italia”,
“Atenololo DOC Generici”,
“Atenololo + Clortalidone DOC Generici - Compressa”,
“Atenololo + Clortalidone EG - Compressa”,
“Atenololo + Clortalidone Hexal - Compresse Rivestite”,
“Atenololo + Clortalidone Mylan Generics”,
“Atenololo + Clortalidone Ratiopharm - Compressa”,
“Atenololo EG”,
“Atenololo FG”,
“Atenololo Hexal”,
“Atenololo Mylan Generics”,
“Atenololo Pensa”,
“Atenololo Ratiopharm”,
“Atenololo Zentiva”,
“Azarga”,
“Betaclar”,
“Betoptic”,
“Bimatoprost E Timololo EG”,
“Bimatoprost E Timololo Mylan”,
“Bimatoprost E Timololo Sandoz”,
“Bimatoprost E Timololo Teva”,
“Bimatoprost E Timololo Zentiva”,
“Bisantim”,
“Bisoprololo + Idroclorotiazide Aurobindo”,
“Bisoprololo + Idroclorotiazide Mylan Generics”,
“Blocadren”,
“Brevibloc - Soluzione (uso Interno)”,
“Brimocomb”,
“Brimonidina E Timololo EG”,
“Brimonidina E Timololo Mylan”,
“Brintidox”,
“Brinzolamide E Timololo Accord”,
“Brinzolamide E Timololo EG”,
“Brinzolamide E Timololo Mylan”,
“Buccolam”,
“Caravel”,
“Carteabak - Collirio”,
“Carteol”,
“Carvedilolo Accord”,
“Carvedilolo Almus”,
“Carvedilolo Alter”,
“Carvedilolo Aurobindo”,
“Carvedilolo DOC Generici”,
“Carvedilolo EG”,
“Carvedilolo Hexal”,
“Carvedilolo Mylan Generics”,
“Carvedilolo Pensa”,
“Carvedilolo Ratiopharm”,
“Carvedilolo Sandoz”,
“Carvedilolo Sun”,
“Carvedilolo Tecnigen”,
“Carvedilolo Zentiva”,
“Carvipress”,
“Colchicina Lirca”,
“Colver”,
“Combigan”,
“Coral”,
“Cordarone - Compressa”,
“Cordarone - Soluzione (uso Interno)”,
“Corlentor”,
“Cosopt - Collirio”,
“Cosyrel - Compresse Rivestite”,
“Curcix”,
“Cusimolol”,
“Dantrium”,
“Dilatrend”,
“Dorzamox”,
“Dorzolamide + Timololo Aurobindo”,
“Dorzolamide + Timololo EG”,
“Dorzolamide + Timololo Mylan Generics”,
“Dorzolamide + Timololo Pensa”,
“Dorzolamide E Timololo Sandoz”,
“Dorzolamide + Timololo Zentiva”,
“Droplacomb”,
“Droptimol”,
“Duotrav”,
“Ecbirio”,
“Efavirenz E Emtricitabina E Tenofovir Disoproxil Aurobindo”,
“Efavirenz + Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Mylan”,
“Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Krka”,
“Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Teva”,
“Efavirenz / Emtricitabina / Tenofovir Disoproxil Zentiva”,
“Equiton”,
“Eritromicina Idi - Crema, Soluzione”,
“Eritromicina Idi - Gel”,
“Eritromicina Lattobionato Fisiopharma”,
“Esmocard”,
“Esmololo Cloridrato Hikma”,
“Eupres”,
“Eyroobi”,
“Fenidina”,
“Fixapost”,
“Fortidose - Collirio”,
“Fortinol - Collirio”,
“Ganfort - Collirio”,
“Halcion”,
“Hemangiol”,
“Ialutim”,
“Igroseles”,
“Imbruvica - Capsula”,
“Imbruvica - Compresse Rivestite”,
“Imolast”,
“Inderal”,
“Ipnovel”,
“Ivabradina Accord”,
“Ivabradina Aurobindo”,
“Ivabradina Doc Generici”,
“Ivabradina EG”,
“Ivabradina Krka”,
“Ivabradina Mylan Pharma”,
“Ivabradina Teva Italia”,
“Ivabradina Zentiva”,
“Kerlon”,
“Koselugo”,
“Labetalolo S.A.L.F.”,
“Latafix”,
“Latanoprost + Timololo Aurobindo Italia”,
“Latanoprost + Timololo EG”,
“Latanoprost + Timololo Teva Italia”,
“Latanoprost + Timololo Zentiva”,
“Latatim”,
“Lauromicina”,
“Lobidiur - Compresse Rivestite”,
“Lobivon”,
“Lodoz”,
“Lojuxta”,
“Lopresor”,
“Loyada - Collirio”,
“Mayzent”,
“Metoprololo Accord”,
“Metoprololo Aurobindo”,
“Metoprololo DOC Generici”,
“Metoprololo EG - Compressa A Rilascio Modificato”,
“Metoprololo EG - Compressa”,
“Metoprololo Hexal”,
“Midazolam Accord Healthcare”,
“Midazolam B. Braun - Soluzione (uso Interno)”,
“Midazolam Bioindustria L.I.M.”,
“Midazolam Hameln Pharmaceuticals”,
“Midazolam Ibi”,
“Midazolam Kalceks”,
“Nebilox”,
“Nebiscon”,
“Nebivololo ABC”,
“Nebivololo Accord”,
“Nebivololo Alter”,
“Nebivololo Aurobindo Italia”,
“Nebivololo DOC”,
“Nebivololo EG”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Doc Generici”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide EG”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Mylan”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Sandoz”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Teva Italia”,
“Nebivololo KRKA”,
“Nebivololo Mylan Italia”,
“Nebivololo Pensa”,
“Nebivololo Sandoz”,
“Nebivololo Tecnigen”,
“Nebivololo Teva Italia”,
“Nebivololo Zentiva”,
“Nervaxon”,
“Nifedicor”,
“Nifedipina DOC Generici”,
“Nifedipina DOC”,
“Nifedipina EG”,
“Nifedipina Mylan Generics Italia”,
“Nifedipina Mylan Generics”,
“Nifedipina Sandoz”,
“Nipin”,
“Nobistar”,
“Nobizide - Compresse Rivestite”,
“Normopress”,
“Omeria”,
“Omkipo”,
“Ozased”,
“Procoralan”,
“Reagila”,
“Ryeqo”,
“Rytmobeta”,
“Sectral”,
“Seles Beta”,
“Seloken - Compressa A Rilascio Modificato”,
“Seloken - Compressa”,
“Seloken - Soluzione (uso Interno)”,
“Sirturo”,
“Songar”,
“Sotalex”,
“Sotalolo Hexal”,
“Sotalolo Mylan Generics”,
“Sotalolo Teva”,
“Talentum”,
“Tanof”,
“Target”,
“Tenoretic - Compressa”,
“Tenormin”,
“Tensiblock”,
“Tidocomb”,
“Timod”,
“Timogel”,
“Timolabak”,
“Timololo Omnivision”,
“Timoptol”,
“Timoptol XE”,
“Trandate - Compresse Rivestite”,
“Trandate - Preparazione Iniettabile”,
“Travofix”,
“Travoprost E Timololo EG”,
“Travoprost E Timololo Mylan”,
“Travoprost E Timololo Zentiva”,
“Triazolam DOC Generici”,
“Triazolam EG”,
“Triazolam Mylan Generics”,
“Triazolam Pensa”,
“Triazolam Ratiopharm Italia”,
“Triazolam Zentiva”,
“Visken”,
“Visublend”,
“Xalacom”,
“Zineryt”,
“Zitodor”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Il diltiazem è controindicato in gravidanza.
Sono disponibili dati molto limitati sull'uso di diltiazem nelle pazienti in gravidanza. Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio).
In donne in età fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un'efficace copertura anticoncezionale.
Allattamento:
Poiché il diltiazem viene escreto nel latte materno, l'allattamento durante l'assunzione di questo medicinale deve essere evitato.
Se l'utilizzo di diltiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
DILZENE può indurre sonnolenza (raramente), capogiro (comune), malessere (comune) e di conseguenza compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Dilzene
Le seguenti reazioni avverse sono classificate per classe sistemico organica e per frequenza usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
Patologie del sistema emolinfopoietico
- Frequenza non nota: Trombocitopenia, leucopenia, allungamento del tempo di emorragia.
Disturbi psichiatrici
- Non comune: Nervosismo, insonnia.
- Raro: Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza.
- Frequenza non nota: Cambiamenti d'umore (compresa depressione).
Patologie del sistema nervoso
- Comune: Cefalea, capogiro.
- Raro: Parestesie, tinnito, tremore.
- Frequenza non nota: Sindrome extrapiramidale (disturbi dell'andatura), vertigini.
Patologie cardiache
- Comune: Blocco atrioventricolare (può essere di primo, secondo o terzo grado; può presentarsi blocco del fascio di His).: Palpitazioni
- Non comune: Bradicardia.
- Raro, Aritmia, asistolia, sincope, angina.
- Frequenza non nota: Blocco seno atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche.
Patologie vascolari
- Comune: Vampate.
- Non comune: Ipotensione ortostatica
- Frequenza non nota: Vasculite (compresa vasculite leucocitoclastica), edema (soprattutto degli arti inferiori), sudorazione. I fenomeni dovuti a vasodilatazione (mal di testa, vampate di calore e in particolare l'edema degli arti inferiori) sono dose-dipendenti e risultano più frequenti negli anziani e sono in relazione all'attività farmacologia del prodotto.
Patologie gastrointestinali
- Comune: Stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea.
- Non comune: Vomito, diarrea
- Raro: Secchezza delle fauci, alterazione del gusto, dolore addominale.
- Frequenza non nota: Iperplasia delle gengive.
Patologie epatobiliari
- Non comune: Aumento degli enzimi epatici (aumento di AST, ALT, ALP); tali aumenti sono in genere transitori.
- Frequenza non nota: Epatite, reversibile dopo interruzione del trattamento.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
- Raro: Anoressia, aumento ponderale.
- Frequenza non nota: Iperglicemia.
Patologie renali e urinarie
- Raro: Nicturia, poliuria.
- Molto raro: Nefrite interstiziale.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comune: Eritema.
- Raro: Orticaria, petecchie, prurito, eritema generalizzato
- Frequenza non nota: Fotosensibilità (compresa cheratosi lichenoide nelle aree di pelle esposte al sole), edema angioneurotico, eruzione cutanea, eritema multiforme (compresa sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, pustolosi esantematosa acuta generalizzata, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre.
Patologia del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
- Raro: Dolore osteoarticolare
Patologie dell'occhio
- Raro: Ambliopia, irritazione oculare
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
- Raro: Dispnea.
- Frequenza non nota: Epistassi.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
- Raro: Impotenza.
- Frequenza non nota: Ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
- Molto comune: Edema periferico.
- Comune: Malessere
- Raro: Astenia.
Esami diagnostici
- Non comune: Aumento dei livelli ematici di LDH e CPK
- Frequenza non nota: Iperglicemia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dilzene
Gli effetti clinici del sovradosaggio acuto possono includere grave ipotensione, fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrioventricolare.
Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consisterà in lavanda gastrica e diuresi osmotica.
I disturbi dell'automaticità e della conduzione possono essere risolti con una induzione elettrosistolica temporanea. I trattamenti farmacologici consigliati sono: atropina, agenti vasopressori quali l'adrenalina, agenti inotropi, glucagone e calcio gluconato per infusione.
Scadenza
DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato: 3 anni
DILZENE 120 mg compresse a rilascio prolungato: 2 anni
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato: 3 anni
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
DILZENE 60 mg compresse a rilascio modificato
Non conservare a temperatura superiore a 25°C
DILZENE 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato
Conservare a temperatura non superiore a 30°C
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali