Cos'è Atenololo + Clortalidone Ratiopharm - Compressa?
Atenololo + Clortalidone Ratiopharm - Compressa può essere prescritto con Ricetta
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Informazioni commerciali sulla prescrizione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compressa
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Indicazioni
Posologia
Controindicazioni
- bradicardia;
- blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado;
- insufficienza cardiaca non controllata;
- grave insufficienza nella funzione renale;
- shock cardiogeno;
- ipotensione;
- acidosi metabolica;
- gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica;
- disfunzione del nodo del seno;
- feocromocitoma non trattato;
- gravidanza e allattamento;
- gotta manifesta.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
- Non si deve interrompere bruscamente il trattamento nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.
- Sebbene Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse sia controindicato nell'insufficienza cardiaca non controllata (vedere paragrafo 4.3), può essere somministrato a pazienti i cui sintomi di insufficienza cardiaca siano stati controllati. Cautela deve essere esercitata nei pazienti con una riserva cardiaca scarsa.
- Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse può aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa-recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto l'atenololo è un beta-bloccante beta-1 selettivo.
- Sebbene controindicato nei gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica (vedere paragrafo 4.3) Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12.5 mg compresse può anche aggravare i disordini vascolari periferici meno gravi.
- Particolare cautela nella somministrazione di Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse va rivolta ai pazienti con blocco cardiaco di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione.
- Può modificare i segnali di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione.
- Può mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi.
- La riduzione della frequenza cardiaca è un risultato della sua azione farmacologica. Nei rari casi in cui un paziente trattato sviluppa sintomi attribuibili ad una frequenza cardiaca troppo lenta può essere ridotta la dose.
- Può causare una più grave reazione allergica a diversi allergeni nei pazienti con una storia di reazioni anafilattiche a questi allergeni. Tali pazienti possono non rispondere alla dose usuale di adrenalina utilizzata per trattare le reazioni allergiche.
- I pazienti affetti da malattia broncospastica non devono, in generale, ricevere beta-bloccanti, a causa di un aumento della resistenza delle vie aeree e deve essere esercitata la massima cautela.
- Atenololo è un beta-bloccante beta-1 selettivo, tuttavia questa selettività non è assoluta.
Pertanto, deve essere utilizzata la più bassa dose possibile di Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse e deve essere esercitata la massima cautela. - In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione di Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo).
- Gli effetti sistemici dei beta-bloccanti orali possono essere potenziati quando usati in concomitanza con i beta-bloccanti oftalmici.
- Nei pazienti con feocromocitoma Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse deve essere somministrato solo dopo il blocco dei recettori alfa. La pressione arteriosa deve essere strettamente monitorata.
- È necessario esercitare cautela in caso di somministrazione concomitante di agenti anestetici e Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse. L'anestesista deve essere informato al riguardo e deve essere utilizzato un anestetico con la minore attività inotropa negativa possibile. L'uso di beta-bloccanti con farmaci anestetici può comportare una attenuazione della tachicardia riflessa ed aumentare il rischio di ipotensione. È bene evitare l'uso di anestetici che possono causare depressione miocardica.
- Poiché il clortalidone, può compromettere la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere informati del potenziale aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia nella fase iniziale della terapia ed il controllo della glicosuria deve essere effettuato ad intervalli regolari nel trattamento prolungato.
- Si devono determinare periodicamente e ad intervalli appropriati gli elettroliti plasmatici, in modo da individuare possibili squilibri elettrolitici, specialmente ipopotassiemia ed iposodiemia.
- Si possono verificare ipopotassiemia e iposodiemia.
- Si raccomanda il controllo degli elettroliti specialmente nei pazienti più anziani, in quelli insufficienza cardiaca che assumono preparati digitalici e nei soggetti che seguono una dieta a basso contenuto di potassio o che presentano disturbi gastrointestinali. Nei pazienti che ricevono terapia digitalica l'ipopotassiemia può provocare aritmie.
- Nei pazienti con anormale funzione epatica o con epatopatia progressiva, alterazioni modeste dell'equilibrio idroelettrolitico possono indurre coma epatico.
- Può verificarsi iperuricemia. Solitamente si verifica solo un lieve aumento dell'acido urico nel siero ma, in caso tali aumenti si protraessero nel tempo, la concomitante somministrazione di un agente uricosurico può riportare entro limiti normali i livelli di uricemia. Atenololo clortalidone ratiopharm 50 mg/12,5 mg compresse è comunque controindicato in presenza di gotta manifesta (vedi paragrafo 4.3).
- Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario.
I farmaci sulfamidici o derivati sulfamidici possono causare una reazione idiosincrasica che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono insorgenza acuta di ridotta acuità visiva o dolore oculare e in genere si manifestano entro poche ore o settimane dall'inizio della somministrazione del farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare alla perdita permanente della vista. Il trattamento principale consiste nel sospendere la somministrazione del farmaco il prima possibile. Se la pressione intraoculare rimane incontrollata può essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico.
Un'anamnesi di allergia alle sulfonamidi o alle penicilline può considerarsi fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo chiuso.
Sodio:
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Atenololo + Clortalidone Ratiopharm - Compressa" insieme ad altri farmaci come “Altiazem”, “Angizem”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Ratiopharm”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Gilenya”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Tildiem”, “Verapamil DOC Generici”, “Verapamil EG”, “Verapamil Hexal”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Negli studi clinici, le possibili reazioni avverse sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dei suoi componenti.
I seguenti effetti indesiderati, classificati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro: trombocitopenia, leucopenia (correlata al clortalidone).
Disturbi psichiatrici
Non comune: disturbo del sonno similmente a quanto riportato con altri beta-bloccanti.
Raro: umore alterato, incubo, stato confusionale, disturbo psicotico e allucinazione.
Patologie del sistema nervoso
Raro: capogiro, cefalea, parestesia.
Esami diagnostici
Comune (correlate al clortalidone): iperuricemia, iponatriemia, ipokaliemia, tolleranza al glucosio compromessa.
Non comune: transaminasi aumentate.
Molto raro: anticorpi antinucleo aumentati (non è chiara la rilevanza clinica di questo incremento).
Patologie cardiache
Comune: bradicardia.
Raro: insufficienza cardiaca aggravata, precipitazione di blocco atrio-ventricolare.
Patologie vascolari
Comune: sensazione di freddo alle estremità.
Raro: ipotensione ortostatica che può essere associata a sincope, claudicazione intermittente può aumentare se già presente, nei pazienti sensibili al fenomeno di Raynaud.
Patologie dell'occhio:
Raro: occhio secco, compromissione della visione.
Non nota: miopia acuta, glaucoma acuto secondario ad angolo chiuso, effusione coroidale (correlati al clortalidone).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro in pazienti con asma o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.
Patologie gastrointestinali
Comune: disturbo gastrointestinale, (incluso nausea correlata al clortalidone)
Raro: bocca secca,
Non nota: stipsi.
Patologie epatobiliari
Raro: epatotossicità, colestasi intraepatica, pancreatite (correlata al clortalidone).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Raro: alopecia, dermatite psoriasiforme, psoriasi, eruzione cutanea, porpora.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: sindrome simil-lupoide.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Raro: disfunzione erettile.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: stanchezza.
Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.