Cos'è Visublend?
Visublend è un farmaco a base del principio attivo Bimatoprost + Timololo , appartenente alla categoria degli Antiglaucoma e nello specifico Sostanze betabloccanti. E' commercializzato in Italia dall'azienda Visufarma S.p.A. .
Visublend può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Visublend può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Visublend 0,3 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione 1 flacone da 3 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Visufarma S.p.A.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Bimatoprost + Timololo
Gruppo terapeutico:Antiglaucoma
ATC:S01ED51 - Timololo, associazioni
Forma farmaceutica: collirio
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: collirio
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Indicazioni
Perché si usa Visublend? A cosa serve?
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono adeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine per uso topico.
Posologia
Come usare Visublend: Posologia
Posologia
Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani)
La dose raccomandata è una goccia di Visublend nell'occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.
I dati di letteratura disponibili su bimatoprost + timololo suggeriscono che la somministrazione serale possa essere più efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la probabilità di compliance nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1).
Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, come previsto. La dose non deve superare quella di una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi affetti.
Insufficienza renale ed epatica
Bimatoprost + timololo non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui è necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di bimatoprost + timololo nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Uso oftalmico.
Qualora fosse necessario l'impiego di più di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro.
Praticando un'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico è ridotto. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attività locale.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Visublend
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Patologie delle vie aeree di tipo reattivo, comprese l'asma bronchiale in atto o pregressa e la broncopneumopatia cronica ostruttiva severa.
- Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllato da pacemaker. Insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Visublend
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, i principi attivi (timololo/bimatoprost) presenti in Visublend possono essere assorbiti a livello sistemico. Non è stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta- adrenergica, per il timololo, potrebbero verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse che si verificano con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Patologie cardiache
I pazienti con patologie cardiovascolari (per es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi.
A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Patologie vascolari
I pazienti con disturbo/disordine circolatorio periferico severo (cioè forme avanzate della malattia di Raynaud o della sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.
Patologie respiratorie
In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici.
Visublend deve essere usato con cautela in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Patologie endocrine
I medicinali che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, dal momento che i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta.
I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.
Patologie corneali
I β-bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.
Altri agenti beta-bloccanti
L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti dei beta-bloccanti sistemici possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti già in trattamento con un beta- bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni anafilattiche
Durante il trattamento con i beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di reazioni anafilattiche severe causate da allergeni di varia natura possono essere più responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche.
Distacco di coroide
Il distacco di coroide è stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell'acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.
Anestesia chirurgica
Le preparazioni oftalmiche a base di β-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei β- agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.
Alterazioni epatiche
Nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica.
Alterazioni oculari
Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di allungamento delle ciglia, scurimento delle palpebre o della pelle perioculare e aumento della pigmentazione marrone dell'iride poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con bimatoprost e con bimatoprost + timololo. L'aumento della pigmentazione iridea potrebbe essere permanente e causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. Dopo la sospensione di bimatoprost + timololo la pigmentazione dell'iride può essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con bimatoprost + timololo, l'incidenza della pigmentazione dell'iride è risultata pari allo 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l'incidenza è stata dell'1,5% e non è aumentata dopo 3 anni di trattamento. Il cambiamento della pigmentazione dipende dall'aumento del contenuto di melanina nei melanociti, piuttosto che dall'aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine della maggiore pigmentazione iridea non sono noti. Le variazioni di colore dell'iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni. Né i nevi né le macchie iridee sembrano essere influenzati dal trattamento. Per alcuni pazienti è stata riportata la reversibilità della pigmentazione del tessuto periorbitale.
Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con bimatoprost + timololo. Visublend deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudoafachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare (ad esempio intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica).
Visublend deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiché l'infiammazione potrebbe essere esacerbata.
Cute
Esiste la possibilità che si verifichi crescita di peli nelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con bimatoprost + timololo. Pertanto, è importante applicare Visublend secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee.
Eccipienti
Il conservante presente in Visublend, il benzalconio cloruro, può irritare gli occhi. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione e si devono attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle. È noto che il benzalconio cloruro opacizza le lenti a contatto morbide. Il contatto con le lenti morbide deve essere evitato.
Sono stati riportati casi di irritazione agli occhi, occhio secco, alterazione del film e della superficie corneale a seguito di somministrazione oftalmica di benzalconio cloruro. Da usare con cautela nei pazienti con occhio secco o con compromissione della cornea.
I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
Altre condizioni
Bimatoprost + timololo non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, glaucoma congenito o ad angolo stretto.
In studi riguardanti la somministrazione di bimatoprost 0.3 mg/ml in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, è stato dimostrato che una più frequente esposizione dell'occhio a più di 1 dose giornaliera di bimatoprost potrebbe abbassare l'effetto di riduzione della PIO. I pazienti che utilizzano Visublend con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio delle variazioni della pressione intraoculare.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Visublend
Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo.
Esiste la possibilità di ottenere effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione di beta-bloccanti oftalmici è somministrata in modo concomitante a preparati orali di calcio-antagonisti, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici.
È stato osservato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione) durante il trattamento combinato con inibitori di CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.
Occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Visublend" insieme ad altri farmaci come “Almeida”, “Altiazem”, “Angizem”, “Biwind”, “Breva”, “Broncovaleas - Sciroppo”, “Broncovaleas - Soluzione”, “Broncovaleas - Sospensione”, “Butapral”, “Clenil Compositum 0,8 Mg + 1,6 mg”, “Clenil Compositum”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Ratiopharm”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Inasal”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Menyeles”, “Naos”, “Plenaer”, “Salbutamolo E Ipratropio Bromuro EG”, “Salbutamolo Sandoz”, “Sosaria”, “Tildiem”, “Ventolin - Soluzione”, “Ventolin - Sospensione”, “Verapamil DOC Generici”, “Verapamil EG”, “Verapamil Hexal”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Visublend non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost
Non sono disponibili dati clinici adeguati relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Timololo
Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra Visublend fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Timololo
I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici dell'azione beta-bloccante nel neonato. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost
Non è noto se il bimatoprost sia escreto nel latte materno umano, ma viene escreto nel latte dei ratti. Visublend non deve quindi essere utilizzato durante l'allattamento.
Fertilità
Non esistono dati relativi agli effetti di bimatoprost + timololo sulla fertilità nell'uomo.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Bimatoprost + timololo altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Come per altri trattamenti per uso oftalmico, nel caso si verifichi un transitorio offuscamento della vista al momento dell'applicazione delle gocce, il paziente deve aspettare che la visione torni nitida prima di guidare o utilizzare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Visublend
Visublend
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost + timololo sono state limitate a quelle riportate in precedenza per i singoli principi attivi Bimatoprost + Timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per bimatoprost + timololo è stata osservata durante gli studi clinici.
La maggior parte delle reazioni avverse riportate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost + timololo ha riguardato gli occhi, le reazioni avverse sono state lievi e nessuna è stata grave. In base ai dati clinici a 12 mesi, la reazione avversa più comunemente riportata è stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da, in traccia a lieve, e ritenuta di natura non infiammatoria) all'incirca nel 26% dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell'1,5% dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse
La tabella 1 riporta le reazioni avverse che sono state segnalate durante gli studi clinici con tutte le formulazioni di bimatoprost + timololo (multidose e monodose) (all'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità) o nel periodo post-marketing.
La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito è definita mediante la seguente convenzione:
Molto comune
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≥1/10
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Comune
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≥1/100, <1/10
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Non comune
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≥1/1.000, <1/100
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Raro
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≥1/10.000, <1/1.000
|
Molto raro
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<1/10.000
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Non nota
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La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
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Tabella 1
Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza
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Reazione avversa
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Disturbi del sistema immunitario
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Non nota
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Reazioni di ipersensibilità inclusi segni o sintomi di dermatite allergica, angioedema, allergia oculare
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Disturbi psichiatrici
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Non nota
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Insonnia2, incubo2
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Patologie del sistema nervoso
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Comune
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Cefalea
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Non nota
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Disgeusia2, capogiro
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Patologie dell'occhio
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Molto comune
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Iperemia congiuntivale
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Comune
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Cheratite puntata, erosione della cornea2, sensazione di bruciore2, irritazione della congiuntiva1, prurito oculare, sensazione di fitte di dolore all'occhio2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore oculare, fotofobia, secrezione oculare, disturbo visivo2, prurito della palpebra, peggioramento dell'acuità visiva2, blefarite2, edema della palpebra, irritazione oculare, lacrimazione aumentata, crescita delle ciglia
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Non comune
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Irite2, edema congiuntivale2
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Dolore della palpebra2, sensazione anomala nell'occhio1, astenopia, trichiasi2, iperpigmentazione dell'iride2, approfondimento del solco palpebrale, retrazione della palpebra2, alterazione del colore (scurimento) delle ciglia1
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Non nota
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Edema maculare cistoide2, tumefazione degli occhi, visione offuscata2, fastidio oculare
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Patologie cardiache
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Non nota
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Bradicardia
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Patologie vascolari
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Non nota
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Ipertensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Comune
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Rinite2
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Non comune
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Dispnea
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Non nota
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Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente)2,
asma
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune
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Pigmentazione palpebrale2, irsutismo2, iperpigmentazione della cute (perioculare)
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Non nota
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Alopecia, alterazione del colore della pelle (perioculare)
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Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Non nota
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Stanchezza
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1Reazioni avverse osservate solo con la formulazione monodose di bimatoprost + timololo
2Reazioni avverse osservate solo con la formulazione multidose di bimatoprost + timololo
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, Visublend (bimatoprost/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Altre reazioni avverse che sono state osservate con uno dei principi attivi (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con Visublend sono elencate qui di seguito nella Tabella 2:
Tabella 2
Classificazione per sistemi e organi
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Reazione avversa
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazioni allergiche sistemiche inclusa anafilassi1
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Ipoglicemia1
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Disturbi psichiatrici
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Depressione1, perdita di memoria1, allucinazione1
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Patologie del sistema nervoso
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Sincope1, accidente cerebrovascolare1, aumento dei segni e dei sintomi della miastenia gravis1, parestesia1, ischemia cerebrale1
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Patologie dell'occhio
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Sensibilità corneale ridotta1, diplopia1, ptosi1, distacco di coroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4)1, cheratite1, blefarospasmo2, emorragia retinica2, uveite2
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Patologie cardiache
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Blocco atrio-ventricolare1, arresto cardiaco1, aritmia1, insufficienza cardiaca1, insufficienza cardiaca congestizia1, dolore toracico1, palpitazioni1, edema1
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Patologie vascolari
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Ipotensione1, fenomeno di Raynaud1, mani e piedi freddi1
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Esacerbazione dell'asma2, esacerbazione della BPCO2, tosse1
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Patologie gastrointestinali
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Nausea1,2, diarrea1, dispepsia1, bocca secca1, dolore addominale1, vomito1
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea psoriasiforme1 o esacerbazione di psoriasi1, eruzione cutanea1
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Mialgia1
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Disfunzione sessuale1, libido diminuita1
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Patologie generali e condizioni relative alla sede
di somministrazione
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Astenia1,2
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Esami diagnostici
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Anomalie dei test di funzionalità epatica (LFT)2
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1 Reazioni avverse osservate con timololo
2 Reazioni avverse osservate con bimatoprost
Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato
Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'utilizzo di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Visublend
È improbabile che si verifichi un sovradosaggio topico con bimatoprost + timololo o che questo sia associato a tossicità.
Bimatoprost
Nel caso in cui Visublend venga ingerito accidentalmente, può essere utile sapere che: in studi effettuati su ratti e topi della durata di due settimane, la somministrazione orale di dosi di bimatoprost fino a 100 mg/kg al giorno non ha determinato alcuna tossicità. Tale dose espressa in mg/m2 è almeno 70 volte superiore alla dose contenuta in un flacone di Visublend accidentalmente somministrata a un bambino di 10 kg.
Timololo
I sintomi da sovradosaggio del timololo per via sistemica includono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo, cefalea, capogiri, respiro corto e arresto cardiaco. Uno studio condotto su alcuni pazienti con insufficienza renale ha dimostrato che il timololo non viene dializzato rapidamente.
In caso di sovradosaggio, è necessario un trattamento sintomatico e di sostegno.
Scadenza
2 anni.
Dopo la prima apertura del flacone: utilizzare entro 28 giorni. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Dopo la prima apertura del flacone:
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Benzalconio cloruro
Sodio fosfato dibasico anidro
Acido citrico monoidrato
Sodio cloruro
Acido cloridrico (per correggere il pH)
Sodio idrossido (per correggere il pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Visublend a base di Bimatoprost + Timololo sono: Bimatoprost E Timololo EG, Bimatoprost E Timololo Mylan, Bimatoprost E Timololo Sandoz, Bimatoprost E Timololo Teva, Bimatoprost E Timololo Zentiva, Bisantim