Cefpodoxima Sandoz 40 mg/5 ml polv. per sosp. os 1 flacone 100 ml
Cefpodoxima Sandoz è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni causate da organismi sensibili.
- Otite media acuta
- Sinusite
- Tonsillite e faringite
Nelle indicazioni di cui sopra la cefpodoxima deve essere riservata alle infezioni croniche o ricorrenti, o alle infezioni il cui organismo scatenante è, o si sospetta essere, resistente agli antibiotici di uso comune o nel caso gli antibiotici di uso comune non possano essere usati per una ragione qualsiasi.
- Bronchite acuta
- Polmonite batterica
La cefpodoxima non è l'antibiotico preferito per il trattamento della polmonite da stafilococco e non deve essere usato nel trattamento della polmonite atipica causata da organismi quali Legionella, Mycoplasma e Chlamydia (vedere anche il paragrafo 5.1)
Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
Posologia
Popolazione pediatrica
Bambini (fino a 11 anni)
La dose raccomandata per i bambini è 8 mg/kg/die, somministrati in due dosi separate a intervalli di 12 ore. Il flacone è corredato di una siringa (10 ml) graduata ogni 0,5 ml per agevolare il corretto dosaggio.
Da notare che:
5 ml di sospensione contengono l'equivalente di 40 mg di cefpodoxima. 1 ml di sospensione contiene l'equivalente di 8 mg di cefpodoxima.
La seguente tabella fornisce una guida alla prescrizione
Peso corporeo in kg
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Dose di cefpodoxima in mg da somministrare due volte al giorno
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Dose di cefpodoxima in ml di sospensione da somministrare due volte al giorno
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5
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20 mg
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2,5 ml
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10
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40 mg
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5 ml
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15
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60 mg
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7,5 ml
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20
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80 mg
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10 ml
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25
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100 mg
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12,5 ml
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I bambini con peso corporeo di almeno 25 kg possono ricevere 12,5 ml due volte al giorno oppure possono ricevere una compressa da 100 mg due volte al giorno.
La cefpodoxima non deve essere usata nei neonati di età inferiore ai 15 giorni, poiché non esiste alcuna esperienza in questo gruppo di età.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale
La dose di cefpodoxima non richiede alcuna modifica se la clearance della creatinina è superiore a 40 ml/min/1,73 m2. Al di sotto di questo valore gli studi di farmacocinetica indicano un aumento dell'emivita di eliminazione plasmatica. La dose deve pertanto essere opportunamente corretta, in base alla tabella seguente.
Clearance della creatinina (ml/min)
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39-10
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4 mg/kg devono essere somministrati una volta ogni 24 ore
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<10
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4 mg/kg devono essere somministrati una volta ogni 48 ore
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Pazienti in emodialisi
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4 mg/kg devono essere somministrati dopo ogni sessione di dialisi
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Pazienti con compromissione della funzionalità epatica
In caso di compromissione della funzionalità epatica la dose non richiede alcuna modifica.
Durata della terapia
La durata della terapia dipende dal paziente, dall'indicazione e dall'organismo/i scatenante/i.
Modo di somministrazione
La sospensione è solo per uso orale.
Per un assorbimento ottimale la dose deve essere presa durante i pasti.
Reazioni di ipersensibilità
Prima di istituire la terapia con cefpodoxima è necessario effettuare un'indagine accurata per determinare se il paziente ha avuto precedenti reazioni di ipersensibilità a cefpodoxima, cefalosporine, penicilline o altri farmaci beta-lattamici.
La cefpodoxima è controindicata nei pazienti che hanno avuto una precedente reazione di ipersensibilità a una qualsiasi cefalosporina.
È inoltre controindicata nei pazienti che hanno avuto una precedente reazione di ipersensibilità immediata e/o grave a qualsiasi penicillina o a un qualunque altro tipo di farmaco beta-lattamico.
La cefpodoxima deve essere somministrata con cautela nei pazienti che hanno avuto un qualsiasi altro tipo di reazione di ipersensibilità a una penicillina o a un qualunque altro farmaco beta- lattamico.
Le reazioni di ipersensibilità (anafilassi) osservati con gli antibiotici beta-lattamici possono essere serie e occasionalmente fatali.
L'inizio di qualsiasi manifestazione di ipersensibilità indica che il trattamento deve essere interrotto.
Insufficienza renale
Nei casi di insufficienza renale grave può essere necessario ridurre la dose in funzione della clearance della creatinina (vedere il paragrafo 4.2).
Disturbi gastrointestinali
La cefpodoxima deve essere usata sempre con cautela nei pazienti con anamnesi di malattie gastrointestinali, in particolare colite. Con l'uso di cefpodoxima sono state segnalate diarrea, colite e colite pseudomembranosa associate ad antibiotici. Queste diagnosi devono essere considerate in qualsiasi paziente che sviluppa diarrea durante o subito dopo il trattamento. Se durante il trattamento insorge diarrea grave e/o emorragica la cefpodoxima deve essere interrotta e deve essere istituita una terapia appropriata.
Monitoraggio ematico
Come con tutti gli antibiotici beta-lattamici, durante un trattamento prolungato possono svilupparsi neutropenia e, più raramente, agranulocitosi. Nel caso di un trattamento di durata superiore a 10 giorni, la conta ematica deve essere monitorata e il trattamento interrotto se viene diagnosticata neutropenia.
Le cefalosporine possono essere assorbite dalla superficie della membrana dei globuli rossi e reagire con gli anticorpi diretti contro il farmaco. Questo può dare luogo a un falso positivo nel test di Coombs e, molto raramente, ad anemia emolitica. A causa di questa reazione può verificarsi reattività crociata con la penicillina.
Funzionalità renale
Con gli antibiotici della classe delle cefalosporine sono state osservate alterazioni della funzionalità renale, in particolare quando vengono somministrati in concomitanza con farmaci potenzialmente nefrotossici, quali gli aminoglicosidi e/o i diuretici potenti. In tali casi deve essere monitorata la funzionalità renale.
Uso prolungato
Come con altri antibiotici, l'uso prolungato di Cefpodoxima Proxetilpuò provocare la proliferazione di organismi non-sensibili. Con antibiotici per via orale la normale flora batterica può essere alterata, consentendo una crescita eccessiva di Clostridium con conseguente colite pseudomembranosa. È fondamentale una valutazione ripetuta del paziente e se si manifestano superinfezioni durante la terapia devono essere prese misure adeguate.
Popolazione pediatrica
Questo medicinale non deve essere usato nei neonati di età inferiore ai 15 giorni, poiché in questo gruppo di età non sono ancora stati condotti studi clinici.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. 5 ml di sospensione pronta all'uso di Cefpodoxima Sandoz contengono 1.8 g di saccarosio. Questo deve essere preso in considerazione in pazienti con diabete mellito.
Cefpodoxima Sandoz contiene aspartame (E951) una fonte di fenilalanina e quindi può essere dannoso per i pazienti che soffrono di fenilchetonuria.
Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte a Cefpodoxima Proxetil. Gli studi sull'animale non indicano alcun effetto nocivo indiretto o diretto sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale (vedere il paragrafo 5.3).
Il medicinale deve essere prescritto con cautela alle donne in gravidanza.
Studi condotti su varie specie animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno o fetotossico.Tuttavia la sicurezza della cefpodoxima proxetil in gravidanza non è stata stabilita e, come per tutti i farmaci, il medicinale deve essere somministrato con cautela nei primi mesi di gravidanza.
La cefpodoxima viene escreta nel latte materno. In corso di trattamento con cefpodoxima le madri devono interrompere l'allattamento al seno.
In questo paragrafo la frequenza degli effetti indesiderati è definita come segue: Molto comuni (≥1/10)
Comuni (≥1/100, <1/10)
Non comuni (≥1/1000, <1/100) Rari (≥1/10.000, <1/1000)
Molto rari (<1/10.000)
Non noti (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per Organi e Sistemi
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Comune
(da ≥ 1/100 a
< 1/10)
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Non comune (da ≥ 1/1,000 a < 1/100)
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Rara
(da ≥ 1/10,000 a < 1/1,000)
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Molto rara (< 1/10,000)
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Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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Può verificarsi una
moltiplicazioni di microorganismi non sensibili (vedere paragrafo 4.4).
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Disturbi del sangue e del sistema linfatico
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Disturbi ematologici, quali riduzione dell'emoglobina, trombocitosi, trombocitopenia, leucopenia ed eosinofilia.
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Anemia emolitica
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Disturbi del sistema immunitario
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Sono state osservate reazioni di ipersensibilità di ogni ordine di gravità (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
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Reazioni allergiche, come reazioni mucocutanee, eruzioni cutanee, orticaria e prurito.
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Reazioni cutanee con vesciche (eritema multiforme, sindrome di Stevens- Johnson, sindrome di Lyell). Se si manifestano tali sintomi il medicinale deve essere interrotto. Come con altre cefalosporine, sono pervenute segnalazioni molto rare di reazioni anafilattiche, broncospasmo, porpora e angioedema.
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Perdita dell'appetito
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Disturbi del sistema nervoso
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Cefalea, parestesia, capogiri.
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Tinnito
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Disturbi gastrointestinali
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Tensione gastrica, nausea,
vomito, dolore addominale, flatulenza, diarrea
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La diarrea emorragica può essere un sintomo di enterocolite. Se durante o dopo il trattamento insorge diarrea grave o persistente deve essere presa in considerazione la possibilità di enterocolite pseudomembranosa (vedere il paragrafo 4.4).
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Disturbi epatobiliari
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Aumento transitorio moderato di AST, ALT,
fosfatasi alcalina e/o della bilirubina. Queste anomalie di laboratorio, che possono essere giustificate dall'infezione stessa, raramente possono superare il doppio del limite massimo dell'intervallo di normalità, indicando un modello di danno epatico, in genere colestatico e in prevalenza asintomatico.
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Danno epatico.
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Patologie renali e
urinarie
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Modesto aumento di azotemia e creatinina
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Astenia o malessere
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.