Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti
Ultimo aggiornamento: 17/10/2023
Cos'è Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti?
Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti è un farmaco a base del principio attivo Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato , appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida. E' commercializzato in Italia dall'azienda DOC Generici S.r.l. .
Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Pantoprazolo DOC 40 mg 14 compresse gastroresistenti
Pantoprazolo DOC 40 mg 28 compresse gastroresistenti
Pantoprazolo DOC 40 mg 28 compresse gastroresistenti
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: DOC Generici S.r.l.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato
Gruppo terapeutico:Antiulcera
ATC:A02BC02 - Pantoprazolo
Forma farmaceutica: compresse/capsule gastroresistenti
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compresse/capsule gastroresistenti
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Indicazioni
Perché si usa Pantoprazolo DOC? A cosa serve?
Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre
- Esofagite da reflusso.
Adulti
- Ulcera gastrica e duodenale.
- Sindrome di Zollinger-Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida.
- Eradicazione dell'Helicobacter pylori (H. pylori) in associazione con un'appropriata terapia antibiotica nei pazienti con ulcere associate a H. pylori.
Posologia
Come usare Pantoprazolo DOC: Posologia
Posologia
Dose raccomandata
ADULTI ED ADOLESCENTI DI 12 ANNI ED OLTRE
- Esofagite da reflusso
Per l'esofagite da reflusso, la dose è una compressa gastroresistente di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg al giorno. In casi particolari, soprattutto nei pazienti che non hanno avuto fino ad ora risposta ad altri tipi di trattamento, la dose può essere raddoppiata (cioè portata a due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg al giorno). Per il trattamento dell'esofagite da reflusso è normalmente richiesto un periodo di 4 settimane. Se questo non è sufficiente, la guarigione si ottiene solitamente prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.
ADULTI
- Eradicazione dell'H. pylori in associazione con un'appropriata terapia antibiotica
Nei pazienti positivi per H. pylori affetti da ulcera duodenale e gastrica, l'eradicazione del batterio può essere ottenuta tramite una terapia combinata. Devono essere tenute in considerazione le officiali linee guida locali (per esempio le raccomandazioni nazionali) riguardanti la resistenza batterica e l'uso e la prescrizione appropriati degli agenti antibatterici. A seconda del tipo di resistenza, le seguenti combinazioni possono essere raccomandate per l'eradicazione di H. pylori:
a) Una compressa di PANTOPRAZOLO DOC 40 mg due volte al giorno
+ 1000 mg di amoxicillina due volte al giorno
+ 500 mg di claritromicina due volte al giorno
b) Una compressa di PANTOPRAZOLO DOC 40 mg due volte al giorno
+ 400 – 500 mg di metronidazolo (o 500 mg di tinidazolo) due volte al giorno
+ 250 – 500 mg di claritromicina due volte al giorno
c) Una compressa di PANTOPRAZOLO DOC 40 mg due volte al giorno
+ 1000 mg di amoxicillina due volte al giorno
+ 400 – 500 mg di metronidazolo (o 500 mg di tinidazolo) due volte al giorno
Durante la terapia combinata per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, la seconda compressa di PANTOPRAZOLO DOC 40 mg deve essere presa 1 ora prima del pasto serale. La terapia combinata ha in generale una durata di 7 giorni e può essere prolungata per ulteriori 7 giorni per una durata totale di 2 settimane. Se, per assicurare la guarigione delle ulcere, è indicato un ulteriore trattamento con pantoprazolo, devono essere considerate le dosi raccomandate per le ulcere duodenali e gastriche.
Se non è proponibile la terapia combinata (ad esempio, se il paziente è negativo per Helicobacter pylori), si applichino le seguenti linee guida per la monoterapia con PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg.
- Ulcera gastrica
La dose è una compressa gastroresistente di PANTOPRAZOLO DOC 40 mg al giorno. In casi particolari, soprattutto nei pazienti che non hanno avuto fino ad ora risposta ad altri tipi di trattamenti, la dose può essere raddoppiata (cioè portata a due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg al giorno).
Per il trattamento dell'ulcera gastrica è normalmente richiesto un periodo di 4 settimane. Se questo non è sufficiente, la cicatrizzazione si ottiene solitamente prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.
- Ulcera duodenale
La dose è una compressa gastroresistente di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg al giorno. In casi particolari, soprattutto nei pazienti che non hanno avuto fino ad ora risposta ad altri tipi di trattamenti, la dose può essere raddoppiata (cioè portata a due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg al giorno).
La cicatrizzazione dell'ulcera duodenale si ottiene generalmente entro 2 settimane. Se un periodo di 2 settimane non è sufficiente, la cicatrizzazione si ottiene nella quasi totalità dei casi dopo ulteriori 2 settimane di terapia.
- Sindrome di Zollinger-Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida
Per il trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e di altre patologie associate ad ipersecrezione acida gastrica, la dose iniziale raccomandata è 80 mg al giorno (due compresse gastroresistenti di PANTOPRAZOLO DOC da 40 mg). In seguito, la dose può essere aumentata o ridotto secondo necessità sulla base di valutazioni strumentali della secrezione acida individuale. Nel caso di dosi superiori a 80 mg al giorno, la dose giornaliera può essere divisa in due somministrazioni separate al giorno. È possibile aumentare temporaneamente la dose al di sopra di 160 mg di pantoprazolo, ma ciò non deve essere fatto per più tempo di quanto necessario per ottenere un adeguato controllo della secrezione acida.
La durata della terapia nella sindrome di Zollinger-Ellison e degli altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida non ha restrizioni e deve essere adattata secondo le necessità cliniche.
GRUPPI SPECIALI DI PAZIENTI
Bambini al di sotto dei 12 anni d'età
PANTOPRAZOLO DOC non è raccomandato per l'uso nei bambini al di sotto dei 12 anni d'età a causa dei dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia in questo gruppo d'età (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con compromissione epatica
Non si deve superare una dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (1 compressa da 20 mg di pantoprazolo) nei pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa. PANTOPRAZOLO DOC non deve essere impiegato nel trattamento combinato per l'eradicazione di Helicobacter pylori nei pazienti con disfunzione epatica da moderata a severa poichè attualmente non sono disponibili dati sull'efficacia e la sicurezza di PANTOPRAZOLO DOC nel trattamento combinato di questi pazienti (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con danno renale
Non è necessario nessun aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale ridotta. PANTOPRAZOLO DOC non deve essere impiegato nel trattamento combinato per l'eradicazione di H. pylori nei pazienti con funzionalità renale ridotta poichè attualmente non sono disponibili dati sull'efficacia e la sicurezza di PANTOPRAZOLO DOC nel tratta- mento combinato di questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Anziani
Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
Le compresse non devono essere masticate o frantumate e devono essere deglutite intere con un po' di acqua 1 ora prima di un pasto.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Pantoprazolo DOC
Ipersensibilità al principio attivo, ai derivati benzimidazolici, alla lecitina di soia o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti (elencati al paragrafo 6.1) o dei farmaci assunti con la terapia combinata.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Pantoprazolo DOC
Ipomagnesiemia
È stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come pantoprazolo in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica.
Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).
Fratture ossee
Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantità di vitamina D e calcio.
Compromissione epatica
Nei pazienti con grave compromissione epatica, gli enzimi epatici devono essere controllati regolarmente durante la terapia con pantoprazolo, specialmente nell'uso a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici si deve sospendere il trattamento (vedere paragrafo 4.2).
Neoplasia gastrica
La risposta sintomatica di pantoprazolo può mascherare i sintomi di neoplasie gastriche e può ritarda- re la diagnosi. In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di ulcera gastrica, deve essere esclusa la natura maligna.
Se i sintomi persistono nonostante un trattamento adeguato deve essere considerata un'ulteriore indagine.
Co-somministrazione con inibitori della proteasi dell'HIV
Non è raccomandata la co-somministrazione di pantoprazolo con inibitori della proteasi dell'HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico quale atazanavir, a causa della riduzione significativa nella loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.5).
Influenza sull'assorbimento della vitamina B12
Nei pazienti con la sindrome di Zollinger-Ellison ed altre condizioni patologiche caratterizzate da ipersecrezione acida che richiedono un trattamento a lungo termine, pantoprazolo, come tutti i farmaci inibenti la secrezione acida, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) come conseguenza di ipo- o acloridria. Questa eventualità deve essere considerata nella terapia a lungo termine in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio che riducono l'assorbimento della vitamina B12 o se vengono osservati i relativi sintomi clinici.
Trattamento a lungo termine
Nel trattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periodo di trattamento di 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare sorveglianza.
Infezioni gastrointestinali causate da batteri
Ci si potrebbe attendere che pantoprazolo, come tutti gli inibitori della pompa (PPI), aumenti la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore. Il trattamento con PANTOPRAZOLO DOC può portare ad un modesto incremento del rischio di infezioni gastrointestinali causate da batteri quali Salmonella e Campylobacter o Clostridium difficile.
Terapia combinata
In caso di terapia combinata, deve essere osservato quanto riportato nei Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto dei relativi medicinali.
Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediata- mente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con PANTOPRAZOLO DOC. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.
Interferenza con esami di laboratorio
Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con PANTOPRAZOLO DOC deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
Questo medicinale contiene maltitolo.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene lecitina derivata dall'olio di soia. Se il paziente è allergico alle arachidi o alla soia, non deve usare questo medicinale (vedere paragrafo 4.3).
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pantoprazolo DOC
Medicinali la cui farmacocinetica di assorbimento dipende dal pH
A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, pantoprazolo può interferire con l'assorbimento di altri medicinali per i quali il pH gastrico è un importante determinante della disponibilità orale, es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali come erlotinib.
Inibitori della proteasi dell'HIV
La co-somministrazione di pantoprazolo non è raccomandata con gli inibitori proteasi dell'HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico quale atazanavir, a causa della riduzione significativa nella loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.4).
Se la combinazione degli inibitori della proteasi dell'HIV con un inibitore della pompa protonica è ritenuta inevitabile, è raccomandato uno stretto monitoraggio clinico (es. carica virale). Non deve essere superata una dose di 20 mg di pantoprazolo al giorno. È necessario aggiustare il dosaggio degli inibitori della proteasi dell'HIV.
Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin)
La somministrazione concomitante di pantoprazolo con warfarin o fenprocumone non ha influenzato la farmacocinetica di warfarin, fenprocumone o dell'International Normalized Ratio (INR). Tuttavia, ci sono state segnalazioni di aumento del tempo di protrombina e INR nei pazienti in trattamento con PPI e warfarin o fenprocumone in concomitanza. Incrementi dell'INR e tempo di protrombina possono portare a sanguinamento anormale, e persino al decesso. I pazienti trattati con pantoprazolo e warfarin o fenprocumone possono avere bisogno di essere monitorati per aumento dell'INR e tempo di protrombina.
Metotressato
È stato riportato che l'uso concomitante di alte dosi di metotressato (per esempio 300 mg) ed inibitori di pompa protonica aumenta i livelli di metotressato in alcuni pazienti.
Pertanto nei casi in cui siano usate alte dosi di metotressato, per esempio per il cancro e la psoriasi, si deve considerare una sospensione temporanea di pantoprazolo.
Altri studi di interazioni
Pantoprazolo è ampiamente metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via di metabolizzazione è la demetilazione da parte del CYP2C19 e altre vie metaboliche includono l'ossidazione mediante il CYP3A4.
Studi di interazione con medicinali anch'essi metabolizzati attraverso questi sistemi enzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrel ed etinilestradiolo non hanno rivelato interazioni clinicamente significative.
Un'interazione di pantoprazolo con altri prodotti o medicinali, che vengono metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico, non può essere esclusa.
I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che pantoprazolo non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate dal CYP1A2 (come caffeina, teofillina), CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (come metoprololo), CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l'assorbimento della digossina mediato dalle p- glicoproteine.
Non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente.
Sono stati anche condotti studi di interazione somministrando pantoprazolo in concomitanza con i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative.
Medicinali che inibiscono o inducono il CYP2C19
Inibitori del CYP2C19 come fluvoxamina possono aumentare l'esposizione sistemica di pantoprazolo. Una riduzione della dose può essere considerata per i pazienti trattati a lungo termine con alte dosi di pantoprazolo, o quelli con insufficienza epatica.
Induttori enzimatici che influenzano CYP2C19 e CYP3A4 come rifampicina e erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di PPI che vengono metabolizzate attraverso tali sistemi enzimatici.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti" insieme ad altri farmaci come “Afslamet”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Calquence - Capsula”, “Calquence - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Edurant”, “Erlotinib Mylan”, “Erlotinib Sandoz”, “Erlotinib Tillomed”, “Eviplera”, “Evotaz”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Immutrex”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Juluca”, “Lumykras”, “Methotrexate - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Methotrexate - Soluzione (uso Interno)”, “Metother”, “Metotressato Teva”, “Metotrexato Accord - Fiale Flaconcini Fialoidi”, “Metotrexato Accord - Soluzione (uso Interno)”, “Metotrexato Doc Generici”, “Odefsey”, “Orelox - Compresse Rivestite”, “Orelox - Granulato”, “Otreon”, “Pemazyre”, “Rekambys”, “Reumaflex”, “Reyataz - Capsula”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Tarceva”, “Trexother”, “Tyverb”, “Velos”, “Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (tra 300 e 1000 gravidanze esposte) indica che il pantoprazolo non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di PANTOPRAZOLO DOC durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Allattamento
Studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti sull'escrezione di pantoprazolo nel latte materno, ma è stata riportata escrezione nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Pertanto una decisione se continuare/sospendere l'allattamento al seno o continuare/sospendere la terapia con PANTOPRAZOLO DOC deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con PANTOPRAZOLO DOC per le madri.
Fertilità
Non c'è stata evidenza di alterata fertilità in seguito alla somministrazione di pantoprazolo in studi su animali (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Possono manifestarsi reazioni avverse al farmaco quali capogiro e disturbi visivi (vedere paragrafo 4.8). In tali casi, i pazienti non devono guidare veicoli o usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Pantoprazolo DOC
Ci si può aspettare che circa il 5% dei pazienti manifesti reazioni avverse al farmaco (ADR). Le ADR più comunemente riportate sono diarrea e mal di testa, entrambe riscontrabili in circa l'1% dei pazienti.
La tabella seguente elenca le reazioni avverse riportate con pantoprazolo, disposte secondo la seguente classificazione di frequenza:
Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Per tutte le reazioni avverse rilevate nell'esperienza post-marketing, non è possibile stabilire alcuna frequenza di Reazione Avversa e quindi esse sono indicate con frequenza “non nota“.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1. Reazioni avverse con pantoprazolo negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing (suddivise per classi di frequenza).
Classificazione per sistemi e organi
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Comune
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Non comune
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Raro
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Molto raro
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Non nota
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Agranulocitosi
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Trombocitopenia, leucopenia pancitopenia
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Disturbi del sistema immunitario
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Ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche e shock anafilattico)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Iperlipidemie e aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo), variazioni di peso
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Iponatriemia; ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego); ipocalcemia in associazione a ipomagnesiemia; ipokaliemia
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Disturbi psichiatrici
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Disturbi del sonno
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Depressione (e tutti gli aggravamenti)
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Disorientamento (e tutti gli aggravamenti)
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Allucinazioni, confusione (specialmente in pazienti predisposti, così come l'aggravamento di questi sintomi in caso di preesistenza)
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Patologie del sistema nervoso
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Mal di testa; capogiro
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Disturbi del gusto
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Parestesia
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Patologie dell'occhio
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Disturbi nella visione/visione
offuscata
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Patologie gastrointestinali
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Polipi della ghiandola
fundica (benigni)
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Diarrea, nausea/vomito, distensione addominale e gonfiore, stipsi, bocca secca, dolore e disturbi addominali
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Colite microscopica
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Patologie epatobiliari
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Aumento dei livelli degli enzimi epatici (transaminasi, γ- GT)
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Aumento della bilirubina
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Lesione epatocellulare, ittero, insufficienza epatocellulare
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzioni cutanee/esantema/eruzione, prurito
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Orticaria, angioedema
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Sindrome di Stevens Johnson, sindrome di Lyell, eritema multiforme, fotosensibilità, lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4).
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego)
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Artralgia, mialgia
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Spasmo muscolare come conseguenza di uno squilibrio elettrolitico
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Patologie renali e urinarie
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Nefrite interstiziale (con possibile progressione a insufficienza renale)
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Ginecomastia
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Tromboflebite in sede di iniezione
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Astenia, affaticamento e malessere
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Aumento della temperatura corporea, edema periferico
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pantoprazolo DOC
Non sono noti sintomi da sovradosaggio nell'uomo.
É stata ben tollerata l'esposizione sistemica fino a 240 mg somministrati per via endovenosa in 2 minuti. Poiché pantoprazolo è ampiamente legato alle proteine, non è prontamente dializzabile.
In caso di un sovradosaggio con segni clinici di intossicazione, non possono essere fatte specifiche raccomandazioni terapeutiche, tranne per un trattamento sintomatico e di supporto.
Scadenza
3 anni.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.
Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa
Maltitolo (E 965)
Crospovidone tipo B
Carmellosa sodica
Sodio carbonato anidro (E 500)
Calcio stearato
Rivestimento della compressa
Polivinilalcol Talco (E 553b)
Titanio diossido (E 171)
Macrogol 3350
Lecitina di soia (E 322)
Ferro ossido giallo (E 172)
Sodio carbonato anidro (E 500)
Copolimero acido metacrilico-etil acrilato (1:1)
Trietil citrato (E 1505)
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti a base di Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato sono: Appryo, Inipant - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pancleus - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantecta - Compressa Gastroresistente, Pantofir - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantopan - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo ABC - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Accord Healthcare - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Alter - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Aristo - Compressa Gastroresistente - Antiulcera, Pantoprazolo Git - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti - Antiulcera, Pantoprazolo Zentiva, Pantorc - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Peptazol - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Prinzol - Compressa Gastroresistente