Lansoprazolo Zentiva

    Ultimo aggiornamento: 26/11/2024

    Cos'è Lansoprazolo Zentiva?

    Lansoprazolo Zentiva è un farmaco a base del principio attivo Lansoprazolo, appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Lansoprazolo Zentiva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Lansoprazolo Zentiva 15 mg 14 capsule gastroresistenti
    Lansoprazolo Zentiva 15 mg 28 capsule gastroresistenti
    Lansoprazolo Zentiva 30 mg 14 capsule gastroresistenti
    Lansoprazolo Zentiva 30 mg 28 capsule gastroresistenti

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Lansoprazolo
    Gruppo terapeutico: Antiulcera
    ATC: A02BC03 - Lansoprazolo
    Forma farmaceutica: capsula gastroresistente


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    Indicazioni

    Perché si usa Lansoprazolo Zentiva? A cosa serve?
    • Trattamento di ulcere duodenali e gastriche;
    • Trattamento dell'esofagite da reflusso;
    • Profilassi dell'esofagite da reflusso;
    • Eradicazione dell'Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con appropriata terapia antibiotica per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori;
    • Trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in pazienti che richiedono un trattamento continuo con FANS;
    • Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS in pazienti a rischio che richiedono una terapia continua (vedere paragrafo 4.2);
    • Malattia da reflusso gastro-esofageo sintomatica;
    • Sindrome di Zollinger Ellison.

    Posologia

    Come usare Lansoprazolo Zentiva: Posologia
    Posologia
    Trattamento dell'ulcera duodenale:
    La dose raccomandata è 30 mg una volta al giorno per 2 settimane. In pazienti non completamente cicatrizzati, entro questo periodo, il trattamento viene continuato alla stessa dose per altre due settimane.
    Trattamento dell'ulcera gastrica:
    La dose raccomandata è 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. L'ulcera di solito cicatrizza entro quattro settimane, ma in pazienti non completamente cicatrizzati entro questo periodo, il trattamento può essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane.
    Esofagite da reflusso:
    La dose raccomandata è 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. In pazienti non completamente cicatrizzati entro questo periodo, il trattamento può essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane.
    Profilassi dell'esofagite da reflusso:
    15 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata fino a 30 mg al giorno, quando necessario.
    Eradicazione dell'Helicobacter pylori:
    Quando si seleziona l'appropriata terapia di combinazione, si devono considerare le linee guida ufficiali locali relative alla resistenza batterica, durata del trattamento (più comunemente 7 giorni, ma talvolta fino a 14 giorni), e l'uso appropriato di agenti antibatterici.
    La dose raccomandata è 30 mg di Lansoprazolo Zentiva 2 volte al giorno per 7 giorni in combinazione con uno dei seguenti farmaci:
    claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno
    claritromicina 250 mg due volte al giorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno
    I tassi di eradicazione dell'H. pylori fino al 90% si ottengono quando la claritromicina è associata a Lansoprazolo Zentiva e amoxicillina o metronidazolo.
    Sei mesi dopo il trattamento di successo dell'eradicazione, il rischio di reinfezione è basso e la recidiva è quindi improbabile.
    È stato anche esaminato l'uso di una terapia di combinazione che include lansoprazolo 30 mg due volte al giorno, amoxicillina 1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno.
    Si sono notati tassi più bassi di eradicazione utilizzando questa combinazione rispetto ai regimi che utilizzano claritromicina. Questa combinazione può essere adatta a coloro che non possono assumere claritromicina come parte della terapia di eradicazione, quando i tassi di resistenza locale al metronidazolo sono bassi.
    Trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di FANS in pazienti che richiedono un trattamento continuo con FANS:
    30 mg una volta al giorno per quattro settimane. In pazienti non completamente cicatrizzati il trattamento può essere continuato per altre quattro settimane. Per pazienti a rischio o con ulcere difficili da cicatrizzare, si deve probabilmente prolungare il trattamento e/o utilizzare una dose più alta.
    Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS (età > 65 o storia di ulcera gastrica o duodenale) che richiedono un trattamento prolungato con FANS:
    15 mg una volta al giorno. Se il trattamento non ha successo, si deve utilizzare la dose da 30 mg una volta al giorno.
    Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica:
    La dose raccomandata è 15 mg o 30 mg al giorno. Il sollievo dei sintomi si ottiene rapidamente. Si deve considerare l'aggiustamento individuale del dosaggio. Se i sintomi non si risolvono entro 4 settimane con una dose giornaliera di 30 mg, si raccomandano ulteriori esami.
    Sindrome di Zollinger Ellison:
    La dose iniziale raccomandata è 60 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata
    individualmente e il trattamento deve esere prolungato per il tempo necessario. Sono state usate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se la dose giornaliera richiesta supera 120 mg, questa deve essere somministrata in due dosi frazionate.
    Pazienti con funzione epatica o renale compromessa:
    Non è necessario aggiustare la dose in pazienti con alterata funzione renale.
    Si devono monitorare regolarmente i pazienti con malattia epatica moderata o severa e si raccomanda una riduzione del 50% della dose giornaliera (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Pazienti Anziani:
    A causa della clearance ridotta di lansoprazolo negli anziani può essere necessario un aggiustamento della dose sulla base di bisogni individuali. Non si deve superare una dose giornaliera di 30 mg negli anziani a meno che non ci siano indicazioni cliniche impellenti.
    Popolazione pediatrica:
    L'uso di Lansoprazolo Zentiva non è raccomandato nei bambini perché i dati clinici sono limitati (vedere anche paragrafo 5.2).
    Il trattamento di bambini piccoli al di sotto di un anno di età deve essere evitato in quanto i dati clinici disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastro–esofageo.
    Modo di somministrazione
    Per un effetto ottimale, Lansoprazolo Zentiva deve essere assunto una volta al giorno la mattina, eccetto quando viene utilizzato per l'eradicazione dell'H. pylori quando il trattamento deve essere somministrato due volte al giorno, una volta la mattina e una volta la sera.
    Lansoprazolo Zentiva deve essere assunto almeno 30 minuti prima del cibo (vedere paragrafo 5.2). Le capsule devono essere ingerite intere con del liquido.
    Per i pazienti con difficoltà di deglutizione: gli studi e la pratica clinica suggeriscono che le capsule possano essere aperte ed i granuli mescolati in una piccola quantità di acqua, succo di mela/pomodoro o dispersi in una piccola quantità di cibo morbido (es. yogurt, purea di mele) per una somministrazione facilitata. Le capsule possono anche essere aperte e i granuli mescolati con 40 ml di succo di mela per essere somministrati attraverso un sondino nasogastrico (vedere paragrafo 5.2).
    Dopo aver preparato la sospensione o la mistura, il farmaco deve essere somministrato immediatamente.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lansoprazolo Zentiva
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir (vedere paragrafo 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lansoprazolo Zentiva
    Allo stato attuale non esistono esperienze cliniche sull'uso del Lansoprazolo in pediatria.
    Neoplasie gastriche maligne
    Come con altre terapie anti-ulcera, si deve escludere l'eventualità di tumori gastrici maligni quando si tratta un'ulcera gastrica con lansoprazolo perché lansoprazolo può mascherarne i sintomi e ritardare la diagnosi.
    Inibitori della proteasi del virus dell'immunodeficienza umana (HIV)
    La somministrazione concomitante di lansoprazolo non è raccomandata con gli inibitori della proteasi di HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.5).
    Se la somministrazione concomitante di lansoprazolo con gli inibitori della proteasi di HIV è inevitabile, si raccomanda un attento monitoraggio clinico del paziente.
    Compromissione epatica
    Lansoprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione epatica moderata e severa (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    Fratture ossee
    Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento del rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantità di vitamina D e calcio.
    Infezioni gastrointestinali batteriche
    Ci si può attendere che la diminuita acidità gastrica dovuta a lansoprazolo possa causare un aumento della quantità gastrica di batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con lansoprazolo può lievemente aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali causate da batteri come Salmonella, Campylobacter e, specialmente nei pazienti ospedalizzati, Clostridium difficile.
    In pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali, si deve considerare la possibilità di infezione da H. pylori come un fattore eziologico.
    Se lansoprazolo è utilizzato in combinazione con antibiotici per la terapia di eradicazione di H. pylori, allora si devono anche seguire le istruzioni per l'uso di questi antibiotici.
    Trattamento a lungo termine
    Nei pazienti in trattamento di mantenimento per più di 1 anno, a causa dei limitati dati di sicurezza a riguardo, devono essere effettuate periodicamente una revisione del trattamento e una valutazione completa del r
    apporto rischio/beneficio.
    Disordini gastrointestinali
    Sono stati riportati molto raramente casi di colite in pazienti che assumono lansoprazolo. Quindi, in caso di diarrea severa e/o persistente, si deve considerare l'interruzione del trattamento.
    Ad eccezione dei pazienti trattati per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, se la diarrea persiste, la somministrazione di lansoprazolo deve essere interrotta a causa del possibile sviluppo di colite microscopica con ispessimento dei fasci di collagene o infiltrazione di cellule infiammatorie nella sottomucosa dell'intestino crasso. Nella maggioranza dei casi i sintomi di colite microscopica scompaiono con l'interruzione del trattamento con lansoprazolo.
    Co-somministrazione con FANS
    Il trattamento per la prevenzione di ulcere peptiche di pazienti che hanno bisogno di un trattamento continuo con FANS deve essere limitato aipazienti ad alto rischio (per es. precedente sanguinamento gastrointestinale, perforazione o ulcera, età avanzata, uso concomitante di medicinali che aumentano la possibilità di eventi avversi del tratto gastrointestinale superiore [per es. corticosteroidi o anticoagulanti], presenza di un fattore di grave co-morbidità o uso prolungato di FANS alle dosi massime raccomandate).
    Ipomagnesiemia
    È stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia.
    Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati.
    L'ipomagnesiemia può portare ad ipocalcemia e/o ipokaliemia (vedere paragrafo 4.8).
    L'ipomagnesiemia (e ipomagnesiemia associata a ipocalcemia e/o ipokaliemia) nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica.
    Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).
    Influenza sull'assorbimento della vitamina B12
    Il trattamento giornaliero con qualsiasi medicinale acido-soppressore per un periodo prolungato di tempo (diversi anni) può portare al malassorbimento di cianocobalamina (vitamina B12) causato da ipo o acloridria. La carenza di cianocobalamina deve essere presa in considerazione nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison o con altre condizioni patologiche di ipersecrezione che richiedono un trattamento a lungo termine, nei soggetti con riserve corporee ridotte o con fattori di rischio per ridotto assorbimento di vitamina B12 (come gli anziani) in terapia a lungo termine o in presenza di sintomi clinici rilevanti.
    Lupus Eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
    Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Lansoprazolo Zentiva. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica (paragrafo 4.8).
    Compromissione renale
    Nefrite tubulo-interstiziale (TIN) acuta è stata osservata in pazienti che assumevano lansoprazolo e può manifestarsi in qualsiasi momento durante la terapia con lansoprazolo (vedere paragrafo 4.8). La nefrite tubulo-interstiziale acuta può evolvere in insufficienza renale.
    Lansoprazolo deve essere interrotto in caso di TIN sospetta e un trattamento appropriato deve essere tempestivamente avviato.
    Influenza con esami di laboratorio
    Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Lansoprazolo Zentiva deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
    Reazioni avverse cutanee gravi
    Reazioni avverse cutanee gravi tra cuisindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), le quali possono essere potenzialmente pericolose per la vita o fatali, sono state riportate in associazione all'uso di PPI (vedere paragrafo 4.8).
    Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati dei segni e sintomi e attentamente monitorati per rilevare eventuali reazioni cutanee. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, il lansoprazolo deve essere sospeso immediatamente.
    Eccipiente(i)
    Lansoprazolo Zentiva contiene saccarosio: pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio/galattosio o da insufficienza di saccarasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lansoprazolo Zentiva
    Effetti di lansoprazolo con altri medicinali
    Medicinali il cui assorbimento dipende dal pH
    Lansoprazolo può interferire con l'assorbimento di altri medicinali laddove il pH gastrico sia un importante determinante per la biodisponibilità orale.
    Inibitori della proteasi di HIV:
    La somministrazione concomitante di lansoprazolo non è raccomandata con gli inibitori della proteasi di HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.4.).
    Uno studio ha mostrato che la co-somministrazione di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg a volontari sani ha causato una sostanziale diminuzione all'esposizione ad atazanavir (approssimativamente la diminuzione del 90% dell'AUC e della Cmax).
    Ketoconazolo e itraconazolo:
    L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo dal tratto gastrointestinale è accentuato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di lansoprazolo può causare concentrazioni sub-terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e la combinazione deve essere evitata.
    Digossina:
    La co-somministrazione di lansoprazolo e digossina può portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Quindi si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e, se necessario, aggiustare la dose di digossina quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo.
    Medicinali metabolizzati dagli enzimi P450
    Lansoprazolo può aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali metabolizzati da CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associa lansoprazolo con medicinali metabolizzati da questo enzima e che hanno una finestra terapeutica ristretta.
    Warfarin:
    Sono stati registrati aumenti dell'International Normalized Ratio (INR) e del tempo di protrombina in pazienti che assumevano inibitori di pompa protonica e warfarin contemporanemanete. Gli aumenti di INR e tempo di protrombina possono portare ad un sanguinamento anomalo e persino al decesso. I pazienti trattati contemporaneamente con lansoprazolo e warfarin necessitano di monitoraggio per l'aumento di INR e tempo di protrombina.
    Teofillina:
    Lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, che può diminuire l'effetto clinico atteso per quella dose. I pazienti che assumono contemporaneamente lansoprazolo e teofilina devono essere monitorati.
    Tacrolimus:
    La co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (metabolizzato dal CYP3A e substrato della P-gp). L'esposizione a lansoprazolo ha aumentato l'esposizione media a tacrolimus fino all'81%.
    Si consiglia di monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus all'inizio e alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo.
    Medicinali trasportati dalla P-glicoproteina
    È stato osservato che lansoprazolo inibisce il trasporto della proteina P-glicoproteina (P-gp) in vitro.
    La rilevanza clinica di questo dato non è conosciuta.
    Effetti di altri medicinali su lansoprazolo
    Medicinali che inibiscono CYP2C19
    Fluvoxamina:
    Si deve considerare una diminuzione della dose quando si associa lansoprazolo con fluvoxamina, inibitore del CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte.
    Medicinali che inducono CYP2C19 e CYP3A4
    Gli induttori degli enzimi CYP2C19 e CYP3A4 come rifampicina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre marcatamente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo.
    Altri:
    Metotressato:
    L'uso concomitante con alte dosi di metotressato può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotressato e/o del suo metabolita che possono portare a tossicità da metotressato.
    Sucralfato/antiacidi:
    Sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilità di lansoprazolo. Quindi lansoprazolo deve essere assunto almeno un'ora dopo l'assunzione di questi medicinali.
    Medicinali anti-infiammatori non steroidei:
    Non è stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa di lansoprazolo con i medicinali anti-infiammatori non steroidei, sebbene finora non siano stati condotti studi formali di interazione.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Lansoprazolo Zentiva" insieme ad altri farmaci come “Afslamet”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Bixon”, “Calquence - Capsula”, “Calquence - Compresse Rivestite”, “Caritex”, “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Mylan - Polvere”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Cefrag”, “Ceftages”, “Ceftriaxone ABC”, “Ceftriaxone Accord”, “Ceftriaxone Almus”, “Ceftriaxone Alter”, “Ceftriaxone Aristo”, “Ceftriaxone Aurobindo”, “Ceftriaxone Biopharma - Polvere”, “Ceftriaxone DOC Generici”, “Ceftriaxone EG”, “Ceftriaxone Git”, “Ceftriaxone Hexal”, “Ceftriaxone Kalceks”, “Ceftriaxone Mylan Generics - Polvere”, “Ceftriaxone Mylan Generics - Preparazione Iniettabile”, “Ceftriaxone Pensa”, “Ceftriaxone Pharmacare”, “Ceftriaxone Qilu”, “Ceftriaxone Ratiopharm - Polvere”, “Ceftriaxone Ratiopharm - Soluzione (uso Interno)”, “Ceftriaxone TecniGen”, “Ceftriaxone Zentiva”, “Claxon”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Davixon”, “Daytrix”, “Diaxone”, “Edurant”, “Eftry”, “Eraxitron”, “Erlotinib Mylan”, “Erlotinib Sandoz”, “Eviplera”, “Evotaz”, “Fidato - Polvere”, “Frineg”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Immutrex”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Juluca”, “Kocefan”, “Lumykras”, “Methotrexate - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Methotrexate - Soluzione (uso Interno)”, “Metother”, “Metotressato Teva”, “Metotrexato Accord - Fiale Flaconcini Fialoidi”, “Metotrexato Accord - Soluzione (uso Interno)”, “Metotrexato Doc Generici”, “Nilson”, “Odefsey”, “Otreon - Compresse Rivestite”, “Otreon - Granulato”, “Panatrix”, “Pantoxon”, “Pemazyre”, “Pokecef”, “Ragex”, “Rekambys”, “Reumaflex”, “Reyataz - Capsula”, “Rocefin - Polvere”, “Setriox”, “Sirtap - Polvere”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Tarceva”, “Trexother”, “Tyverb”, “Valexime”, “Velos”, “Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza:
    Non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte a Lansoprazolo. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale.
    Pertanto l'uso di lansoprazolo è sconsigliato durante la gravidanza.
    Allattamento:
    Non è noto se lansoprazolo sia escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno mostrato che lansoprazolo è escreto nel latte materno.
    La decisione di continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna.
    Fertilità:
    Non sono disponibili dati sull'uomo dell'effetto di lansoprazolo sulla fertilità. Studi sulla riproduzione in ratti e conigli in gravidanza non hanno rilevato alcuna compromissione della fertilità correlata al lansoprazolo.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Possono verificarsi reazioni avverse da farmaco come capogiro, vertigini, disturbi della vista e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8). In queste condizioni la capacità di reazione può risultare diminuita compromettendo la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lansoprazolo Zentiva
    Le frequenze vengono definite come comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Classificazione per Sistemi e Organi
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Trombocitopenia *, eosinofilia, leucopenia *
    Anemia
    Agranulocitosi *, pancitopenia *
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Shock anafilattico *
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
    Iponatriemia *
    Ipomagnesiemia# ipocalcemia * + ipokaliemia * +
    Disturbi psichiatrici
     
    Depressione
    Insonnia, allucinazioni, confusione
     
    Allucinazioni visive
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea, capogiro
     
    Irrequietezza, vertigini, parestesia, sonnolenza, tremore
     
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    Disturbi visivi
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Nausea, diarrea, mal di stomaco, costipazione, vomito, flatulenza, secchezza della bocca o della gola, polipi della ghiandola fundica (benigni).
     
     Glossite, candidosi dell'esofago, pancreatite, disturbi del gusto
    Colite*#, stomatite
     
    Patologie epatobiliari
    Aumento dei livelli degli enzimi epatici
     
     Epatite, ittero
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Orticaria, prurito, rash
     
     Petecchie, porpora, perdita dei capelli, eritema multiforme, fotosensibilità
    Sindrome di Steven-Johnson*#, necrolisi epidermica tossica*#
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto *# , reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici *#
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     Frattura dell'anca, del polso, o della colonna vertebrale# , artralgia, mialgia
     
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
     
    Nefrite tubulo interstiziale (con possibile progressione a insufficienza renale)
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Ginecomastia
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Affaticamento
    Edema
    Febbre, iperidrosi, angioedema, anoressia, impotenza
     
     
    Esami diagnostici
     
     
     
    Aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi
     
    * Eventi post-marketing
    + Ipocalcemia e/o ipokaliemia potrebbero essere correlate alla comparsa di ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.4)
    # Vedere paragrafo 4.4
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lansoprazolo Zentiva
    Non sono noti effetti di sovradosaggio con Lansoprazolo nell'uomo (sebbene sia possibile una bassa tossicità acuta) e di conseguenza, non possono essere date istruzioni per il trattamento. Tuttavia, dosi giornaliere fino a 180 mg di lansoprazolo per via orale e fino a 90 mg di lansoprazolo per via endovenosa sono stati somministrati durante studi clinici senza effetti indesiderati significativi.
    Riferirsi al paragrafo 4.8 per possibili sintomi di sovradosaggio con lansoprazolo.
    In caso di sospetto sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato. Lansoprazolo non è significativamente eliminato tramite emodialisi. Se necessario, si raccomanda svuotamento gastrico, carbone e terapia sintomatica.

    Scadenza

    Blister:
    Lansoprazolo ZENTIVA 15 e 30 mg: 2 anni, confezione chiusa e correttamente conservata.
    Flacone di HDPE:
    LANSOPRAZOLO ZENTIVA 15 mg: 2 anni, confezione chiusa e correttamente conservata
    LANSOPRAZOLO ZENTIVA 30 mg: 2 anni, confezione chiusa e correttamente conservata

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Lansoprazolo Zentiva a base di Lansoprazolo sono: Ermes, Frilans, Krovaneg, Lansodor, Lansoprazolo ABC, Lansoprazolo Almus, Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile, Lansoprazolo Alter - Compresse/capsule Gastroresistenti, Lansoprazolo Aristo, Lansoprazolo Aristo Pharma, Lansoprazolo Aurobindo, Lansoprazolo Doc, Lansoprazolo Eg, Lansoprazolo EG Stada - Compressa, Lansoprazolo EG Stada - Compressa Orodispersibile, Lansoprazolo FG, Lansoprazolo GIT, Lansoprazolo Hexal, Lansoprazolo KRKA, Lansoprazolo Mylan Generics Italia, Lansoprazolo Mylan Generics, Lansoprazolo Pensa, Lansoprazolo Sandoz BV, Lansoprazolo Sun, Lansoprazolo Tecnigen - Capsula Gastroresistente, Lansoprazolo Tecnigen - Compressa Orodispersibile, Lansoprazolo Teva Italia, Lansox - Capsula, Capsula Gastroresistente, Lansox - Compressa Orodispersibile, Levogenix, Limpidex - Capsula, Limpidex - Compressa Orodispersibile, Peptirex, Pergastid, Tanzolan, Zoton

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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