Posologia
La dose raccomandata è di una compressa rivestita con film da 400 mg una volta al giorno.
Pazienti con compromissione renale/epatica
Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale da lieve a grave o nei pazienti in dialisi cronica, ad es. emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua, non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2 per ulteriori dettagli).
Non ci sono dati sufficienti nei pazienti con funzionalità epatica compromessa (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti anziani e altre popolazioni speciali
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani o nei pazienti con scarso peso corporeo.
Popolazione pediatrica
La moxifloxacina è controindicata nei bambini e negli adolescenti (<18 anni). L'efficacia e la sicurezza di moxifloxacina nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione
La compressa rivestita con film deve essere ingerita intera con sufficiente liquido e può essere assunta indipendentemente dai pasti.
Durata della somministrazione
Moxifloxacina Krka 400 mg compresse rivestite con film deve essere usata per le seguenti durate di trattamento:
- Esacerbazione acuta di una malattia polmonare ostruttiva cronica inclusa la bronchite 5-10 giorni
- Polmonite acquisita in comunità 10 giorni
- Sinusite batterica acuta 7 giorni
- Infiammazioni pelviche da lievi a moderate 14 giorni
Le compresse rivestite con film di Moxifloxacina da 400 mg sono state studiate in studi clinici fino a 14 giorni di trattamento.
Terapia sequenziale (per via endovenosa seguita da somministrazione orale)
Negli studi clinici con terapia sequenziale la maggior parte dei pazienti è passata da una terapia endovenosa a una terapia orale entro 4 giorni (polmonite acquisita in comunità) o 6 giorni (infezioni della pelle o della struttura della pelle con complicazioni). La durata totale raccomandata del trattamento endovenoso e orale è di 7-14 giorni per la polmonite acquisita in comunità e 7-21 giorni per le infezioni della pelle o della struttura della pelle con complicazioni.
La dose raccomandata (400 mg una volta al giorno) e la durata della terapia per la specifica indicazione in trattamento non devono essere superate.
L'uso di moxifloxacina deve essere evitato nei pazienti che hanno manifestato gravi reazioni avverse in passato a seguito dell'utilizzo di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedi paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con moxifloxacina deve essere avviato solo in assenza di opzioni di trattamento alternative e dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedi anche paragrafo 4.3).
Il beneficio del trattamento con moxifloxacina in particolare nelle infezioni con basso livello di gravità deve essere bilanciato con le informazioni contenute nel paragrafo relativo alle avvertenze e precauzioni.
Prolungamento dell'intervallo QTc e condizioni cliniche potenzialmente collegate al prolungamento dell'intervallo QTc
La moxifloxacina ha mostrato di prolungare l'intervallo QTc nell'elettrocardiogramma di alcuni pazienti. Nelle analisi degli ECG ottenuti nel programma di studi clinici, il prolungamento del QTc con moxifloxacina è stato 6 msec ± 26 msec, 1,4% rispetto al basale. Le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano l'intervallo QTc poiché tendono ad avere intervalli QTc al basale più lunghi rispetto agli uomini. Anche i pazienti anziani possono essere più sensibili agli effetti sull'intervallo QT associati ai medicinali.
I medicinali che possono ridurre i livelli di potassio devono essere usati con cautela nei pazienti trattati con moxifloxacina (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.5).
La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in atto (in particolare donne e pazienti anziani), quali ischemia miocardica acuta o prolungamento dell'intervallo QT poiché ciò può portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) e arresto cardiaco (vedere anche paragrafo 4.3). L'entità del prolungamento QT può aumentare con l'aumento delle concentrazioni del farmaco. Pertanto non deve essere superata la dose raccomandata.
Se durante il trattamento con moxifloxacina si verificassero segni di aritmia cardiaca, questo deve essere interrotto e deve essere eseguito un ECG.
Ipersensibilità/reazioni allergiche
Per i fluorochinoloni, inclusa moxifloxacina, sono state riferite ipersensibilità e reazioni allergiche dopo la prima somministrazione. Le reazioni anafilattiche possono progredire fino ad uno shock pericoloso per la vita, anche dopo la prima somministrazione. In questi casi di manifestazione clinica di gravi reazioni di ipersensibilità, la moxifloxacina deve essere interrotta e deve essere iniziato un trattamento adeguato (ad es. un trattamento per lo shock).
Disturbi epatici gravi
Con moxifloxacina sono stati riferiti casi di epatite fulminante che possono portare a insufficienza epatica (inclusi casi fatali) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvertiti di contattare il medico prima di continuare il trattamento se sviluppano segni e sintomi di malattia epatica fulminante come astenia che si sviluppa rapidamente associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica.
Nei casi in cui si verifichino segni di disfunzione epatica devono essere eseguiti test/esami della funzione epatica.
Gravi reazioni cutanee bollose
Con moxifloxacina sono stati riferiti casi di reazioni cutanee bollose come sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvisati di informare il medico immediatamente prima di continuare il trattamento se si verificano reazioni della pelle e/o della mucosa.
Pazienti con predisposizione alle crisi convulsive
È noto che i chinoloni innescano crisi convulsive. In pazienti con disturbi del SNC o in presenza di altri fattori di rischio che possono predisporre alle crisi convulsive o abbassare la soglia dell'epilessia l'uso deve essere effettuato con cautela. In caso di crisi convulsive, il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto e devono essere istituite misure appropriate.
Reazioni avverse gravi prolungate, invalidanti e potenzialmente irreversibili
Sono stati riportati casi molto rari di gravi reazioni avverse prolungate (che sono continuate per mesi o anni), invalidanti e potenzialmente irreversibili al farmaco che colpiscono sistemi e apparati corporei diversi, a volte multipli (muscolo-scheletrici, nervosi, psichiatrici e sensi) in pazienti che ricevono chinoloni e fluorochinoloni indipendentemente dalla loro età e fattori di rischio preesistenti. La moxifloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di contattare il loro medico curante per un consiglio.
Neuropatia periferica
Nei pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni sono stati riferiti casi di polineuropatia sensoria o senso-motoria che provocano parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza. I pazienti in trattamento con moxifloxacina devono essere avvertititi di informare il medico prima di continuare il trattamento se sviluppano sintomi di neuropatia come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Reazioni psichiatriche
Possono verificarsi reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di chinoloni, inclusa moxifloxacina. In casi molto rari la depressione o le reazioni psicotiche sono progredite in pensieri suicidi e comportamento auto-lesionista come tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppa queste reazioni, la moxifloxacina deve essere interrotta e istituite misure appropriate. Si raccomanda cautela se la moxifloxacina viene utilizzata in pazienti psicotici o in pazienti con anamnesi di malattia psichiatrica.
Diarrea associata ad antibiotico inclusa colite
In associazione con l'uso di antibiotici ad ampio spettro, inclusa moxifloxacina, è stata riferita diarrea associata ad antibiotico (AAD) e colite associata ad antibiotico (AAC), incluse colite pseudomembranosa e diarrea associata a Clostridium difficile, la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Pertanto è importante prendere in considerazione questa diagnosi in pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo l'uso di moxifloxacina. Se si sospetta o conferma AAD o AAC, il trattamento in corso con agenti antibatterici, inclusa moxifloxacina, deve essere interrotto e devono essere immediatamente iniziate adeguate misure terapeutiche. Inoltre, devono essere prese misure adeguate per il controllo dell'infezione per ridurre il rischio di trasmissione. I medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati nei pazienti che sviluppano diarrea grave.
Pazienti con miastenia grave
La moxifloxacina deve essere usata con cautela in pazienti con miastenia grave perché i sintomi possono essere esacerbati.
Tendinite e rottura del tendine
Tendinite e rottura del tendine (specialmente ma non limitatamente al tendine di Achille), a volte bilaterale possono verificarsi anche entro 48 ore dall'inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono stati riferiti casi fino a molti mesi dopo l'interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite e di rottura del tendine è aumentato nei pazienti più anziani, pazienti con compromissione renale, pazienti con trapianti di organi solidi e in quelli trattati in concomitanza con corticosteroidi. Pertanto, l'uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.
Al primo segno di tendinite (ad es. gonfiore con dolore, infiammazione) il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L'arto o gli arti colpiti devono essere adeguatamente trattati (ad es. immobilizzazione).I corticosteroidi non devono essere utilizzati in caso di segni di tendinopatia.
Aneurisma e dissezione dell'aorta
Studi epidemiologici indicano un aumento del rischio di aneurisma e dissezione dell'aorta dopo l'assunzione di fluorochinoloni, specialmente nella popolazione anziana. Pertanto, i fluorochinoloni devono essere utilizzati unicamente dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche per i pazienti con un'anamnesi familiare positiva per casi di aneurisma, o per i pazienti a cui è stato diagnosticato in precedenza un aneurisma aortico e/o una dissezione dell'aorta, oppure in presenza di altri fattori di rischio o condizioni che predispongono all'aneurisma e alla dissezione dell'aorta (ad esempio sindrome di Marfan, sindrome di Ehlers-Danlos vascolare, arterite di Takayasu, arterite a cellule giganti, sindrome di Behcet, ipertensione, aterosclerosi nota). In caso di dolori improvvisi all'addome, al torace o alla schiena, i pazienti devono essere avvisati della necessità di consultare immediatamente un medico al pronto soccorso.
Pazienti con compromissione renale
I pazienti anziani con disturbi renali devono usare moxifloxacina con cautela se non sono in grado di mantenere un'adeguata assunzione di liquidi, poiché la disidratazione può aumentare il rischio di insufficienza renale.
Disturbi della visione
Se la visione viene compromessa o se manifesta un qualsiasi effetto agli occhi deve essere consultato immediatamente un'oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).
Disglicemia
Come con gli altri chinoloni, sono stati riportati dei disturbi della glicemia, compresa sia l'ipoglicemia che l'iperglicemia (vedere paragrafo 4.8), più spesso nei pazienti diabetici in trattamento con un farmaco antidiabetico orale (es. glibenclamide), o con insulina. Sono stati riportati dei casi di coma ipoglicemico. In tutti i pazienti diabetici viene, perciò, raccomandato un attento monitoraggio della glicemia.
Prevenzione delle reazioni di fotosensibilità
I chinoloni hanno mostrato di causare reazioni di fotosensibilità nei pazienti. Comunque, gli studi hanno dimostrato che la moxifloxacina presenta un rischio inferiore di indurre fotosensibilità. Ciò nonostante, i pazienti devono essere avvisati di evitare l'esposizione ai raggi UV o alla luce del sole estensiva e/o forte durante il trattamento con moxifloxacina.
Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
I pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi nell'anamnesi familiare o in atto hanno maggiore tendenza a sviluppare reazioni emolitiche quando vengono trattati con i chinoloni. Pertanto, la moxifloxacina deve essere usata con cautela in questi pazienti.
Pazienti con infiammazione pelvica
Per i pazienti con infiammazione pelvica complicata (ad es. associata ad ascesso tubo-ovarico o pelvico), per i quali si ritiene necessario il trattamento endovenoso, il trattamento con Moxifloxacina Krka 400 mg compresse rivestite con film non è raccomandato.
L'infiammazione pelvica può essere causata da Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni. Pertanto in questi casi moxifloxacina deve essere somministrata in concomitanza con un antibiotico appropriato (ad es. cefalosporina) a meno che non possa essere escluso che Neisseria gonorrhoeae sia resistente alla moxifloxacina. Se il miglioramento clinico non viene raggiunto dopo 3 giorni di trattamento, la terapia deve essere riconsiderata.
Pazienti con infezioni della pelle e della struttura cutanea con complicazioni
L'efficacia clinica della moxifloxacina per via endovenosa nel trattamento di infezioni gravi dovute a ustioni, fascite e infezioni del piede dovute a diabete con osteomielite non è stata stabilita.
Interferenza con i test biologici
La terapia con moxifloxacina può interferire con i test di cultura per Mycobacterium spp tramite soppressione della crescita batterica causando risultati falsi negativi in campioni prelevati da pazienti trattati in concomitanza con moxifloxacina.
Pazienti con infezioni dovute a Staphylococcus aureus resistente a meticillina
La moxifloxacina non è raccomandata per il trattamento delle infezioni dovute a Staphylococcus aureus resistente a meticillina. In caso di infezione sospetta o accertata dovuta a Staphylococcus aureus resistente a meticillina, deve essere iniziato un trattamento con un agente antibatterico appropriato (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica
A causa di effetti avversi sulla cartilagine di animali giovani (vedere paragrafo 5.3) l'uso di moxifloxacina nei bambini e negli adolescenti < 18 anni è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio“.
Le reazioni avverse basate su tutti gli studi clinici e derivate da reports post-marketing con moxifloxacina 400 mg (terapia orale e sequenziale) classificati in base alla frequenza sono elencati di seguito:
Con l'esclusione di nausea e diarrea tutte le reazioni avverse elencate sono state osservate a frequenze inferiori al 3%.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le frequenze sono definite come:
- molto comune (≥ 1/10)
- comune (≥1/100, <1/10)
- non comune (≥1/1.000, <1/100)
- raro (≥1/10.000, <1/1.000)
- molto raro (<1/10.000)
- non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Comune
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Non comune
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Raro
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Molto raro
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Non nota
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Infezioni e infestazioni
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Superinfezioni dovute a batteri o funghi resistenti come candidiasi orale e vaginale
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Anemia
Leucopenia
Neutropenia
Trombocitopenia
Trombocitemia
Eosinofilia ematica
Tempo di protrombina prolungato/INR aumentato
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Aumentati livelli di protrombina/INR ridotto
Agranulocitosi
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione allergica (vedere paragrafo 4.4)
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Anafilassi incluso shock anafilattico molto raramente pericoloso per la vita (vedere paragrafo 4.4)
Edema allergico/angioedema (incluso edema laringeo potenzialmente pericoloso per la vita, paragrafo 4.4)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Iperlipidemia
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Iperglicemia
Iperuricemia
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Ipoglicemia
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Coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4)
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Disturbi psichiatrici*
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Reazioni d'ansia
Iperattività psicomotoria/
agitazione
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Labilità emotiva
Depressione (in casi molto rari potenzialmente culminante in comportamento auto-lesivo, come ideazione suicida/pensieri suicidi, o tentativi di suicidio, vedere paragrafo 4.4)
Allucinazioni
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Depersonalizzazione
Reazioni psicotiche (potenzialmente culminanti in comportamento auto-lesivo, come ideazione suicida/pensieri suicidi, o tentativi di suicidio, vedere paragrafo 4.4)
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Patologie del sistema nervoso*
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Cefalee
Capogiri
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Parestesia e Disestesia
Disturbi del gusto (inclusa ageusia in casi molto rari)
Confusione e disorientamento
Disturbi del sonno (principalmente insonnia)
Tremore
Vertigini
Sonnolenza
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Ipoestesia
Disturbi dell'olfatto (inclusa anosmia)
Sogni anormali Disturbi della coordinazione (inclusi disturbi dell'andatura, dovuti ad es. a capogiri o vertigini)
Convulsioni inclusi convulsioni da grande male (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi dell'attenzione
Disturbi della parola
Amnesia
Neuropatia periferica e polineuropatia
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Iperestesia
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Patologie dell'occhio*
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Disturbi visivi inclusa diplopia e visione offuscata (in particolare nel corso di reazioni del SNC, vedere paragrafo 4.4)
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Perdita transitoria della visione (in particolare nel corso di reazioni del SNC, vedere paragrafi 4.4 e 4.7)
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Patologie dell'orecchio e del labirinto*
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Tinnito
Compromissione dell'udito inclusa sordità (solitamente reversibile)
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Patologie cardiache
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Prolungamento dell'intervallo QT in pazienti con ipopotassiemia (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
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Prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.4)
Palpitazioni
Tachicardia
Fibrillazione atriale
Angina pectoris
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Tachiaritmie ventricolari
Sincope (ad es. perdita di coscienza acuta e di breve durata)
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Aritmie non specificate
Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4)
Arresto cardiaco (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie vascolari
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Vasodilatazione
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Ipertensione
Ipotensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea (incluse le condizioni asmatiche)
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
Vomito
Dolori gastrointestinali e addominali
Diarrea
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Riduzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo
Stipsi
Dispepsia
Flatulenza
Gastrite
Amilasi aumentata
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Disfagia
Stomatite
Colite associata ad antibiotici (inclusa colite pseudo membranosa, in casi molto rari associata a complicazioni pericolose per la vita, vedere 4.4)
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Patologie epatobiliari
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Aumento delle transaminasi
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Insufficienza epatica (incluso aumento dell'LDH)
Bilirubina aumentata
Gamma-glutamil- transferasi aumentata
Aumento nel sangue della fosfatasi alcalina
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Ittero
Epatite (principalmente colestatica)
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Epatite fulminante che può causare insufficienza epatica pericolosa per la vita (inclusi casi fatali, vedere paragrafo 4.4)
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Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
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Prurito
Eruzione cutanea
Orticaria
Pelle secca
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Reazioni bollose della pelle come sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica (potenzialmente pericolosa per la vita, vedere paragrafo 4.4)
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo*
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Artralgia
Mialgia
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Tendinite (vedere paragrafo 4.4)
Crampi muscolari
Spasmi muscolari
Debolezza muscolare
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Rotture del tendine (vedere paragrafo 4.4)
Artrite
Rigidità muscolare
Esacerbazione dei sintomi della miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie renali e urinarie
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Disidratazione
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Compromissione renale (inclusi aumenti dell'azoto ureico ematico e della creatinina)
Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione*
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Sensazione di malessere (principalmente astenia o affaticamento)
Condizioni dolorose (incluso dolore alla schiena e al torace, dolore pelvico e degli arti)
Sudorazione
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Edema
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* Sono stati riportati casi molto rari di reazioni farmacologiche gravi prolungate (fino a mesi o anni), invalidanti e potenzialmente irreversibili che colpiscono classi di organi e sensi diverse, a volte multiple, (comprese reazioni come tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi dell'andatura, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e disturbi dell'udito, della vista, del gusto e dell'olfatto) in associazione con l'utilizzo di chinoloni e fluorochinoloni in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere il paragrafo 4.4).
Sono stati riferiti casi molto rari dei seguenti effetti indesiderati in seguito al trattamento con altri fluorochinoloni, che potrebbero verificarsi anche durante il trattamento con moxifloxacina:
ipertermia, ipercalcemia, anemia emolitica, rabdomiolisi, reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'indirizzo
www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.