Cos'č Venofer?
Venofer č un farmaco a base del principio attivo Ferrico Ossido Saccarato , appartenente alla categoria degli Antianemici e nello specifico Ferro, preparati parenterali. E' commercializzato in Italia dall'azienda Vifor Pharma Italia s.r.l. .
Venofer puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Venofer puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Venofer 20 mg/ml 5 fiale 5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Vifor France S.A.
Concessionario:Vifor Pharma Italia s.r.l.
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:C
Principio attivo:Ferrico Ossido Saccarato
Gruppo terapeutico:Antianemici
ATC:B03AC - Ferro, preparati parenterali
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
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Indicazioni
Perché si usa Venofer? A cosa serve?
Venofer è indicato per il trattamento della carenza di ferro nelle seguenti indicazioni:
- Nei casi in cui vi sia una esigenza clinica di un rapido apporto di ferro;
- Nei pazienti non in grado di tollerare una terapia marziale orale o non collaboranti;
- Nelle malattie intestinali infiammatorie in fase attiva nelle quali le preparazioni orali di ferro sono inefficaci;
- Nella malattia renale cronica, quando le preparazioni di ferro per via orale sono meno efficaci.
La diagnosi della carenza di ferro deve essere basata su adeguati test di laboratorio (ad esempio Hb, ferritina serica, TSAT, ferro serico, ecc.).
(Hb emoglobina,TSAT saturazione della transferrina)
Posologia
Come usare Venofer: Posologia
Monitorare attentamente i pazienti per segnali e sintomi di reazioni di ipersensibilità durante e dopo ogni somministrazione di Venofer.
Venofer deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni somministrazione di Venofer (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
La dose cumulativa di Venofer deve essere calcolata individualmente per ciascun paziente e non deve essere superata.
Calcolo della dose
La dose cumulativa totale di Venofer, equivalente alla carenza totale di ferro (in mg), viene stabilita in base ai livelli di emoglobina (Hb) e al peso corporeo (PC). La dose di Venofer deve essere calcolata individualmente per ciascun paziente, in funzione della carenza di ferro totale calcolata con la seguente formula di Ganzoni, ad esempio:
Carenza complessiva di ferro [mg] = PC [kg] x (Hb target - Hb attuale) [g/dL] x 2,4* + ferro di deposito [mg]
- Sotto i 35 kg di PC: Hb target = 13 g/dL e ferro di deposito = 15 mg/kg di PC
- Dai 35 kg di PC: Hb target = 15 g/dL e ferro di deposito = 500 mg
* Fattore 2,4 = 0,0034 (contenuto di ferro nell'Hb = 0,34%) x 0,07 (volume ematico = 7% di PC) x 1000 (fattore di conversione da [g] in [mg]) × 10
Quantità complessiva di Venofer da somministrare (in mL) =
|
Carenza di ferro totale [mg] 20 mg di ferro/mL |
Quantità complessiva di Venofer (mL) da somministrare in base al peso corporeo, al livello di emoglobina attuale e al livello di emoglobina target*:
PC
|
Quantità complessiva di Venofer (20 mg di ferro per mL) da somministrare
|
|||
Hb 6,0 g/dL
|
Hb 7,5 g/dL
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Hb 9,0 g/dL
|
Hb 10,5 g/dL
|
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30 kg
|
47,5 mL
|
42,5 mL
|
37,5 mL
|
32,5 mL
|
35 kg
|
62,5 mL
|
57,5 mL
|
50 mL
|
45 mL
|
40 kg
|
67,5 mL
|
60 mL
|
55 mL
|
47,5 mL
|
45 kg
|
75 mL
|
65 mL
|
57,5 mL
|
50 mL
|
50 kg
|
80 mL
|
70 mL
|
60 mL
|
52,5 mL
|
55 kg
|
85 mL
|
75 mL
|
65 mL
|
55 mL
|
60 kg
|
90 mL
|
80 mL
|
67,5 mL
|
57,5 mL
|
65 kg
|
95 mL
|
82,5 mL
|
72,5 mL
|
60 mL
|
70 kg
|
100 mL
|
87,5 mL
|
75 mL
|
62,5 mL
|
75 kg
|
105 mL
|
92,5 mL
|
80 mL
|
65 mL
|
80 kg
|
112,5 mL
|
97,5 mL
|
82,5 mL
|
67,5 mL
|
85 kg
|
117,5 mL
|
102,5 mL
|
85 mL
|
70 mL
|
90 kg
|
122,5 mL
|
107,5 mL
|
90 mL
|
72,5 mL
|
* Sotto i 35 kg di PC:
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Hb target = 13 g/dL
|
Dai 35 kg di PC:
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Hb target = 15 g/dL
|
Per convertire Hb (mM) a Hb (g/dL), moltiplicare il valore della prima per 1,6.
Se la dose totale necessaria supera la dose singola massima consentita, la somministrazione deve essere ripartita.
Posologia
Adulti
5-10 mL di Venofer (100-200 mg di ferro) da 1 a 3 volte a settimana. Per il tempo di somministrazione e il rapporto di diluizione vedere il paragrafo "Modo di somministrazione".
Popolazione pediatrica
L'impiego di Venofer non è stato ancora adeguatamente studiato nei bambini, e pertanto, l'uso di Venofer nei bambini non è raccomandato.
Modo di somministrazione
Venofer deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa, che può consistere in una iniezione endovenosa lenta, una infusione endovenosa goccia a goccia o direttamente nella linea venosa della macchina per dialisi.
Infusione endovenosa goccia a goccia
Venofer deve essere diluito esclusivamente in una soluzione sterile di sodio cloruro (NaCl) allo 0,9% m/V. La diluizione deve avvenire immediatamente prima dell'infusione e la soluzione deve essere somministrata nel modo seguente:
Dose di Venofer
(mg di ferro)
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Dose di Venofer
(mL di Venofer)
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Volume di diluizione massimo della soluzione sterile di NaCl allo 0,9% m/V
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Tempo di infusione minimo
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50 mg
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2,5 mL
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50 mL
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8 minuti
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100 mg
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5 mL
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100 mL
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15 minuti
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200 mg
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10 mL
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200 mL
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30 minuti
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Per ragioni di stabilità, non sono ammissibili diluizioni a concentrazioni più basse di Venofer.
Iniezione endovenosa
Venofer può essere somministrato mediante iniezione endovenosa lenta ad una velocità di 1 mL di soluzione non diluita al minuto, non somministrando più di 10 mL di Venofer (200 mg di ferro) per iniezione.
Iniezione nella linea venosa della macchina per dialisi
Venofer può essere somministrato in una sessione di emodialisi direttamente nella linea venosa della macchina per dialisi nelle stesse condizioni descritte per l'iniezione endovenosa.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Venofer
L'uso di Venofer è controindicato nelle seguenti condizioni:
- Ipersensibilità al principio attivo, a Venofer o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
- Nota ipersensibilità grave ad altri prodotti a base di ferro per uso parenterale
- Anemia non causata dalla carenza di ferro
- Evidenza di sovraccarico di ferro o disturbi ereditari nell'utilizzo del ferro.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Venofer
Preparazioni a base di ferro somministrate per via parenterale possono causare reazioni di ipersensibilità che includono reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi e potenzialmente fatali. Sono state anche segnalate reazioni di ipersensibilità dopo dosi di complessi a base di ferro per uso parenterale già somministrate in precedenza e senza incidenti, incluso il ferro saccarato. Sono stati segnalati casi di reazioni di ipersensibilità che sono progrediti fino alla sindrome di Kounis (arteriospasmo coronarico allergico acuto che può provocare infarto miocardico, vedere paragrafo 4.8). In numerosi studi condotti su pazienti con anamnesi di reazione di ipersensibilità al ferro destrano o al gluconato ferrico, Venofer è risultato ben tollerato. Per l'ipersensibilità grave nota ad altri prodotti a base di ferro per uso parenterale vedere il paragrafo 4.3.
Il rischio di reazioni di ipersensibilità aumenta per i pazienti con allergie note che includono allergie ai farmaci, compresi i pazienti con anamnesi di asma grave, eczema o altre allergie atopiche.
Esiste anche un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità ai complessi a base di ferro per uso parenterale in pazienti in condizioni infiammatorie o di natura immunitaria (per. es. lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide).
Venofer deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Ogni paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni iniezione di Venofer. Se durante la somministrazione si presentano reazioni di ipersensibilità o segnali di intolleranza, si deve interrompere il trattamento immediatamente. Devono essere disponibili apparecchiature per la rianimazione cardiorespiratoria e attrezzature per gestire reazioni acute anafilattiche/anafilattoidi, che comprendono una soluzione iniettabile di adrenalina 1:1000. Deve essere somministrato in modo appropriato un trattamento ulteriore di antistaminici e/o corticosteroidi.
Nei pazienti con disfunzione epatica, somministrare ferro per via parenterale solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Si deve evitare la somministrazione parenterale di ferro nei pazienti con disfunzione epatica per i quali un sovraccarico di ferro rappresenta un fattore precipitante, in particolare nel caso di porfiria cutanea tarda (PCT). Per impedire il sovraccarico, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli di ferro.
Si deve somministrare con cautela ferro per via parenterale in presenza di infezione acuta o cronica. Si raccomanda di sospendere la somministrazione di Venofer nei pazienti con batteriemia. Nel caso di pazienti con infezione cronica, occorre valutare il rapporto rischio/beneficio.
La perdita paravenosa deve essere evitata perché la perdita di Venofer in prossimità del sito di iniezione può provocare dolore, infiammazione e scolorimento marrone della pelle.
Venofer contiene fino a un massimo di 7 mg di sodio per mL, equivalente allo 0,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Venofer
Come per tutti i preparati a base di ferro somministrati per via parenterale, Venofer non deve essere somministrato in concomitanza con preparati a base di ferro per via orale poiché l'assorbimento di ferro per via orale è ridotto. La terapia a base di ferro per via orale deve essere quindi iniziata almeno 5 giorni dopo l'ultima iniezione di Venofer.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati sull'uso del ferro saccarato nelle donne nel primo trimestre di gravidanza. Dai dati (303 esiti della gravidanza) raccolti sull'uso di Venofer in donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza non è emersa alcuna preoccupazione dal punto di vista della sicurezza per la madre o il neonato.
Prima dell'uso in gravidanza si richiede un'attenta valutazione del rischio/beneficio e Venofer non deve essere usato in gravidanza se non chiaramente necessario (vedere paragrafo 4.4).
Un'anemia da carenza di ferro che si presenta nel primo trimestre di gravidanza può in molti casi essere trattata con ferro per via orale. Il trattamento con Venofer deve essere limitato al secondo e al terzo trimestre se si giudica che il beneficio superi il rischio potenziale sia per la madre che per il feto.
La bradicardia fetale può verificarsi in seguito alla somministrazione di ferro parenterale. Di solito è transitoria e conseguenza di una reazione di ipersensibilità nella madre. Il feto deve essere attentamente monitorato durante la somministrazione endovenosa di ferro parenterale alle donne in gravidanza.
Gli studi animali non indicano alcun effetto nocivo diretto o indiretto relativamente alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Sono disponibili informazioni limitate sull'escrezione del ferro nel latte materno in seguito alla somministrazione di ferro saccarato per via endovenosa. In uno studio clinico, 10 madri sane in allattamento affette da carenza di ferro hanno ricevuto 100 mg di ferro sotto forma di ferro saccarato. Quattro giorni dopo il trattamento, il contenuto di ferro nel latte materno non era aumentato e non è stata osservata alcuna differenza rispetto al gruppo di controllo (n=5). Non è possibile escludere che i neonati/lattanti possano essere esposti al ferro derivato da Venofer attraverso il latte materno, per cui occorre valutare il rapporto rischio/beneficio.
I dati preclinici non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per il lattante. In ratti in allattamento trattati con ferro saccarato marcato con 59Fe sono stati osservati una ridotta secrezione di ferro nel latte e un passaggio di ferro nella prole. È improbabile che il ferro saccarato non metabolizzato passi nel latte materno.
Fertilità
Nessun effetto del trattamento con ferro saccarato è stato osservato sulla fertilità e sull'accoppiamento nei ratti.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
In caso di sintomi di vertigini, confusione o capogiri in seguito alla somministrazione di Venofer, i pazienti devono astenersi dal guidare veicoli e dall'usare macchinari fino alla scomparsa dei sintomi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Venofer
La reazione avversa al farmaco più comunemente riportata negli studi clinici con Venofer è la disgeusia, insorta con una frequenza di 4,5 eventi per 100 soggetti. Le reazioni avverse al farmaco gravi più importanti associate a Venofer sono le reazioni di ipersensibilità, che negli studi clinici si sono verificate con una frequenza pari a 0,25 eventi per 100 soggetti. Reazioni anafilattoidi/anafilattiche sono state segnalate solo dopo l'immissione in commercio (stimate come rare); sono stati riportati decessi. Vedere paragrafo 4.4
Le reazioni avverse riportate dopo la somministrazione di Venofer in 4.064 soggetti nell'ambito di studi clinici, così come quelli segnalati dopo l'immissione in commercio, sono mostrate nella seguente tabella.
Classificazione per sistemi e organi
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Comune (≥1/100, <1/10)
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Non comune (≥1/1.000, <1/100)
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Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
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Frequenza non nota1)
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Disturbi del sistema immunitario
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Ipersensibilità
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Reazioni anafilattoidi/anafilattiche, angioedema
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Patologie del sistema nervoso
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Disgeusia
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Cefalea, vertigini, parestesia, ipoestesia
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Sincope, sonnolenza
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Riduzione del livello di coscienza, stato confusionale, perdita di coscienza, ansia, tremori
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Bradicardia, tachicardia, sindrome di Kounis
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Patologie vascolari
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Ipotensione, ipertensione
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Rossore, flebite
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Collasso circolatorio, tromboflebite
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea
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Broncospasmo | ||
Patologie renali e urinarie
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Cromaturia | ||
Patologie gastrointestinali
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Nausea
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Vomito, dolore addominale, diarrea, stipsi
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Prurito, rash
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Orticaria, eritema | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Spasmi muscolari, mialgia, artralgia, dolore agli arti, mal di schiena
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Reazioni nella sede di iniezione/infusione2)
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Brividi, astenia, affaticamento, edema periferico, dolore.
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Dolore toracico, iperidrosi, febbre
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Sudore freddo, malessere, pallore, malattia simil-influenzale3)
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Esami diagnostici
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Aumento dell'alanina amino transferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della gamma glutamiltransferasi, aumento della ferritina sierica.
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Aumento della lattato deidrogenasi nel sangue
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1) Segnalazioni spontanee dopo l'immissione in commercio, stimate come rare
2) Le reazioni riportate più frequentemente sono: dolore nella sede di iniezione/infusione, stravaso, irritazione, reazione, scolorimento, ematoma, prurito.
3) Insorgenza può variare da alcune ore a diversi giorni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Venofer
Il sovradosaggio può provocare un sovraccarico di ferro che può manifestarsi sotto forma di emosiderosi. Il sovradosaggio deve essere trattato, se ritenuto necessario dal medico curante, con un agente chelante del ferro o secondo la pratica medica standard.
Scadenza
Periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita
3 anni.
Periodo di validità dopo la prima apertura del contenitore
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente.
Periodo di validità dopo diluizione con la soluzione sterile di sodio cloruro (NaCl) allo 0,9% m/V
Dal punto di vista microbiologico il prodotto diluito deve essere usato immediatamente dopo la diluizione con soluzione sterile di sodio cloruro allo 0,9% m/V.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non congelare. Conservare nella confezione originale.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione o dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili
Sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH)