Cos'è Levofloxacina DOC?
Confezioni
Levofloxacina DOC 500 mg 5 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Levofloxacina DOC? A cosa serve?
LEVOFLOXACINA DOC è indicato negli adulti nel trattamento delle infezioni riportate di seguito (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):
- Sinusite batterica acuta
- Polmoniti acquisite in comunità
- Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
- Esacerbazione acuta della broncopneumopatia cronica ostruttiva, inclusa la bronchite
- Cistite non complicata (vedere paragrafo 4.4)
Per le indicazioni sopra menzionate LEVOFLOXACINA DOC deve essere usato soltanto quando l'uso di altri antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento di queste infezioni sia considerato inadeguato.
- Pielonefrite acuta e infezioni complicate delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4)
- Prostatite batterica cronica
- Inalazione di antrace: profilassi dopo l'esposizione e trattamento curativo (vedere paragrafo 4.4)
LEVOFLOXACINA DOC può essere usato anche per completare un ciclo di terapia in pazienti che hanno mostrato un miglioramento durante un trattamento iniziale con levofloxacina per via endovenosa.
Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali all'uso appropriato degli agenti antibatterici. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull'uso corretto degli agenti antibatterici.
Posologia
Come usare Levofloxacina DOC: Posologia
LEVOFLOXACINA DOC compresse viene somministrato 1 o 2 volte al giorno. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravità dell'infezione e dalla sensibilità del patogeno ritenuto causa dell'infezione.
LEVOFLOXACINA DOC compresse può essere usato anche per completare un ciclo di terapia in pazienti che hanno mostrato un miglioramento durante un trattamento iniziale con levofloxacina per via endovenosa. Considerata la bioequivalenza delle formulazioni orale e parenterale, può essere utilizzato lo stesso dosaggio.
Posologia
Sono raccomandate le seguenti dosi di LEVOFLOXACINA DOC:
Dosaggio nei pazienti con funzionalità renale normale (Clearance della creatinina > 50 ml/min)
Indicazione
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Dosi giornaliere
(in relazione alla gravità)
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Durata del trattamento
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Sinusite batterica acuta
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500 mg una volta al giorno.
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10 – 14 giorni
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Esacerbazione acuta della broncopneumopatia cronica ostruttiva, inclusa la bronchite.
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500 mg una volta al giorno.
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7 – 10 giorni
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Polmoniti acquisite in comunità
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500 mg una o due volte al giorno
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7 – 14 giorni
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Pielonefrite acuta
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500 mg una volta al giorno.
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7 – 10 giorni
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Infezioni complicate delle vie urinarie
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500 mg una volta al giorno.
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7 – 14 giorni
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Cistite non complicata
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250 mg una volta al giorno.
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3 giorni
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Prostatite batterica cronica.
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500 mg una volta al giorno.
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28 giorni
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Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
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500 mg una o due volte al giorno
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7 – 14 giorni
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Inalazione di antrace
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500 mg una volta al giorno.
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8 settimane
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Popolazioni speciali
Funzionalità renale compromessa (clearance della creatinina ≤ 50 ml/min)
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Dosi
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250 mg/24 h
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500 mg/24 h
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500 mg/12 h
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Clearance della creatinina
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Prima dose: 250 mg
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Prima dose: 500 mg
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Prima dose: 500 mg
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50 – 20 ml/min
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Dosi successive:
125 mg/24 h
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Dosi successive:
250 mg/24 h
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Dosi successive:
250 mg/12 h
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19 – 10 ml/min
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Dosi successive:
125 mg/48 h
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Dosi successive:
125 mg/24 h
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Dosi successive:
125 mg/12 h
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< 10 ml/min (incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale
continua )1
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Dosi successive:
125 mg/48 h
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Dosi successive:
125 mg/24 h
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Dosi successive:
125 mg/24 h
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1 Non sono richieste dosi aggiuntive dopo emodialisi o dialisi peritoneale ambulatoriale continua.
Funzionalità epatica compromessa
Non è necessaria alcuna modifica della dose in quanto levofloxacina non viene metabolizzata in quantità rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale.
Anziani
Non è necessaria alcuna modifica della dose negli anziani se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalità renale. (vedere paragrafo 4.4 “Tendinite e rottura del tendine” e “Prolungamento dell'intervallo QT”).
Popolazione pediatrica
LEVOFLOXACINA DOC è controindicato nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione
Le compresse di LEVOFLOXACINA DOC devono essere inghiottite senza masticare con un quantitativo sufficiente di liquido. Possono essere divise alla linea di frattura per aggiustare la dose. Si possono assumere le compresse ai pasti o lontano dai pasti. Si devono prendere le compresse di LEVOFLOXACINA DOC almeno 2 ore prima o dopo l'assunzione di sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio), e sucralfato, poiché può venirne ridotto l'assorbimento (vedere paragrafo 4.5).
L'uso di levofloxacina deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l'uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con levofloxacina deve essere iniziato soltanto in assenza di opzioni terapeutiche alternative e dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).
Rischi di resistenza
È molto probabile che S. aureus resistente alla meticillina (MRSA) dimostri una resistenza crociata ai fluorochinoloni, inclusa levofloxacina. Pertanto, levofloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni note o sospette da MRSA a meno che i risultati di laboratorio abbiano confermato la sensibilità dell'organismo a levofloxacina (e gli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento delle infezioni da MRSA siano considerati non appropriati).
Si può usare levofloxacina nel trattamento della sinusite batterica acuta e nella riacutizzazione acuta di bronchite cronica se queste infezioni sono state adeguatamente diagnosticate.
La resistenza ai fluorochinoloni di E. coli – il patogeno più comunemente coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – è variabile nelle differenti aree dell'Unione Europea. I prescrittori devono tener conto della prevalenza locale di resistenza di E. coliai fluorochinoloni.
Inalazione di antrace: l'uso nell'uomo si basa sui dati di sensibilità in vitro del Bacillus antracis e su esperimenti negli animali unitamente a dati limitati nell'uomo. I medici prescrittori devono fare riferimento ai documenti di consenso nazionali o internazionali sul trattamento dell'antrace.
Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili
Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell'organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall'età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di levofloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.
Tendinite e rottura del tendine
Tendiniti e rotture di tendine (in particolare, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l'inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l'interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite rottura di tendine è maggiore nei pazienti anziani, nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1.000 mg di levofloxacina, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l'uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato. Nei pazienti anziani la dose giornaliera deve essere aggiustata in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2). Ai primi segni di tendinite (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L'arto o gli arti affetti devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.
Mioclono
Sono stati segnalati casi di mioclono in pazienti che ricevevano levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di mioclono aumenta nei pazienti anziani e in quelli con compromissione renale se la dose di levofloxacina non viene aggiustata in base alla clearance della creatinina. La levofloxacina deve essere interrotta immediatamente alla prima comparsa di mioclono e deve essere iniziato un trattamento appropriato.
Malattia da Clostridium difficile
Se si manifesta una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con levofloxacina (anche diverse settimane dopo il trattamento), questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La severità della CDAD può variare in un range da lieve a pericolosa per la vita; la forma più grave è la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8). È pertanto importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con levofloxacina. In caso di CDAD sospetta o confermata, deve essere interrotta immediatamente la terapia con levofloxacina e devono essere adottate immediate misure terapeutiche. In questo contesto clinico i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e di conseguenza possono scatenare convulsioni.
Levofloxacina è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3), e, come per altri chinolonici, deve essere usata con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, o in pazienti che ricevono terapie concomitanti con principi attivi come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni (vedere paragrafo 4.8) il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.
Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati per l'attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni. Per tale ragione, se si vuole usare levofloxacina in questo tipo di pazienti, deve essere monitorato il potenziale verificarsi di emolisi.
Pazienti con compromissione renale
Poiché levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di LEVOFLOXACINA DOC devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
Levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad esempio angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono immediatamente sospendere il trattamento e contattare il medico o recarsi al pronto soccorso in modo che vengano adottati opportuni trattamenti d'emergenza.
Reazioni avverse cutanee gravi
Con levofloxacina sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCARs) che includono necrolisi epidermica tossica (TEN: nota anche come sindrome di Lyell), sindrome di Steven Johnson (SJS) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che potrebbero essere pericolose per la vita o fatali (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere avvisati dei segni e dei sintomi di SCAR e devono essere attentamente monitorati. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, levofloxacina deve essere interrotta immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Se il paziente con l'uso di levofloxacina ha sviluppato una SCAR come SJS, TEN o DRESS, il trattamento con levofloxacina nel paziente non deve essere ripreso in qualsiasi momento.
Disglicemia
Come accade con tutti i chinoloni, sono stati segnalati disturbi della glicemia, inclusa sia ipoglicemia che iperglicemia, che si presentano più frequentemente negli anziani, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati casi di coma ipoglicemico. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento con LEVOFLOXACINA DOC deve essere interrotto immediatamente se il paziente segnala disturbi della glicemia e deve essere presa in considerazione una terapia antibatterica alternativa non-fluorochinolonica.
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Durante la terapia con levofloxacina è stata riportata fotosensibilizzazione (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (es. lampada solare, solarium) durante il trattamento e per 48 ore dopo la fine del trattamento al fine di evitare l'insorgenza di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti auto-lesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere levofloxacina immediatamente al primo segno o sintomo di queste reazioni e si devono avvisare i pazienti di contattare il loro medico per un consiglio. Si deve prendere in considerazione una terapia antibatterica alternativa non- fluorochinolonica e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.
Prolungamento dell'intervallo QT
I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT come per esempio:
- sindrome del QT lungo congenita,
- assunzione contemporanea di medicinali che notoriamente prolungano l'intervallo QT (ad esempio antiaritmici della classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici),
- squilibrio elettrolitico non compensato (ad esempio, ipokaliemia, ipomagnesiemia),
- malattie cardiache (ad esempio insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia). I pazienti anziani e le donne potrebbero essere più sensibili ai medicinali che prolungano l'intervallo QTc. Pertanto si deve esercitare cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in queste popolazioni (vedere paragrafi 4.2 Anziani, 4.5, 4.8 e 4.9).
Neuropatia periferica
Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con levofloxacina devono essere avvisati di informare il medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l'insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Patologie epatobiliari
Con levofloxacina sono stati descritti casi di necrosi epatica fino a insufficienza epatica letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e di contattare il medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Esacerbazione della miastenia gravis
I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, hanno attività bloccante neuromuscolare e possono esasperare la debolezza muscolare in pazienti con miastenia gravis. Durante la commercializzazione, reazioni avverse gravi, incluso decesso e necessità di supporto respiratorio, sono state associate all'uso di fluorochinoloni in pazienti con miastenia gravis. Levofloxacina non è raccomandata in pazienti con anamnesi di miastenia gravis.
Disturbi della vista
Se la visione diviene offuscata o si verifica un qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).
Superinfezione
L'uso di levofloxacina, specie se prolungato, può risultare nella crescita di organismi non sensibili. Se si verifica superinfezione in corso di terapia, vanno intraprese le opportune misure.
Interferenza con le analisi di laboratorio
Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l'analisi con un metodo più specifico.
Levofloxacina può inibire la crescita del Mycobacterium tubercolosis e, pertanto, può dare risultati falsi negativi nella diagnosi batteriologica di tubercolosi.
Aneurisma e dissezione dell'aorta, e rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica
Studi epidemiologici riferiscono un rischio accresciuto di aneurisma e dissezione dell'aorta, in particolare nei pazienti anziani, nonché di rigurgito aortico e mitralico dopo l'assunzione di fluorochinoloni. Casi di aneurisma e dissezione dell'aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).
Pertanto, i fluorochinoloni devono essere usati soltanto dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche in soggetti con storia familiare positiva di aneurisma o malattia congenita delle valvole cardiache, o in pazienti con diagnosi pregressa di aneurisma e/o dissezione dell'aorta o malattia delle valvole cardiache, o in presenza di altri fattori di rischio o condizioni predisponenti:
- sia per aneurisma e dissezione dell'aorta che per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, malattia di Behçet, ipertensione, artrite reumatoide) o, in aggiunta:
- per aneurisma e dissezione dell'aorta (ad es., disturbi vascolari quali arterite di Takayasu o arterite a cellule giganti, o aterosclerosi nota o sindrome di Sjögren) o, in aggiunta:
- per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., endocardite infettiva).
Il rischio di aneurisma e dissezione dell'aorta, e di una loro rottura, può essere accresciuto in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi sistemici.
In caso di comparsa improvvisa di dolore addominale, toracico o dorsale/lombare, si deve consigliare ai pazienti di consultare immediatamente il medico del pronto soccorso.
I pazienti devono inoltre rivolgersi immediatamente al medico in presenza di dispnea acuta, palpitazioni cardiache di nuova insorgenza o sviluppo di edema addominale o delle estremità inferiori.
Pancreatite acuta
Nei pazienti che assumono levofloxacina può essere osservata pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati dei sintomi caratteristici della pancreatite acuta. I pazienti che accusano nausea, malessere, disturbi addominali, dolore addominale acuto o vomito devono essere sottoposti a una tempestiva valutazione medica.
Se si sospetta una pancreatite acuta, la levofloxacina deve essere sospesa; se confermata, la levofloxacina non deve essere ripresa. Occorre prestare cautela nei pazienti con anamnesi di pancreatite (vedere paragrafo 4.8).
Malattie del sangue
Durante il trattamento con levofloxacina possono svilupparsi insufficienze del midollo osseo, tra cui leucopenia, neutropenia, pancitopenia, anemia emolitica, trombocitopenia, anemia aplastica o agranulocitosi (vedere paragrafo 4.8). Se si sospetta una di queste malattie del sangue, è necessario monitorare l'emocromo. In caso di risultati anomali, si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento con levofloxacina.
Eccipienti
LEVOFLOXACINA DOC contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
Sucralfato
Il sucralfato riduce significativamente la biodisponibilità di LEVOFLOXACINA DOC compresse, quando somministrati contemporaneamente. Pertanto in caso di terapia concomitante si raccomanda di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di LEVOFLOXACINA DOC compresse (vedere paragrafo 4.2).
Teofillina, fenbufene o antinfiammatori non steroidei simili
In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva può verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di ridurre tale soglia.
In presenza di fenbufene le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo.
Probenecid e cimetidina
Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina è risultata ridotta con cimetidina (del 24%) e con probenecid (del 34%). Questo avviene perché entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, è improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica.
Si richiede particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di levofloxacina con medicinali che possono modificare la secrezione tubulare renale come probenecid e cimetidina, specialmente in pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Altre informazioni rilevanti
Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica di levofloxacina non viene modificata in modo clinicamente rilevante quando levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti medicinali: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide e ranitidina.
Effetto di LEVOFLOXACINA DOC su altri medicinali
Ciclosporina
L'emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina.
Antagonisti della vitamina K
Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere anche gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci che notoriamente prolungano l'intervallo QT
Levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che assumono medicinali che notoriamente prolungano l'intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4 “Prolungamento dell'intervallo QT”).
Altre informazioni importanti
In uno studio di interazione farmacocinetica, levofloxacina non ha modificato la farmacocinetica della teofillina (che è un substrato del CYP1A2), indicando che levofloxacina non è un inibitore del CYP1A2.
Altre forme di interazione
Cibo
Poiché non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica con il cibo, LEVOFLOXACINA DOC compresse può essere somministrato indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Levofloxacina DOC" insieme ad altri farmaci come
“Accusol Con Potassio - Soluzione (uso Interno)”,
“Addamel N”,
“Amiodar - Compressa”,
“Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”,
“Amiodarone EG”,
“Amiodarone Hikma”,
“Amiodarone Mylan”,
“Amiodarone Ratiopharm Italia”,
“Amiodarone Sandoz”,
“Amiodarone Zentiva”,
“Amiodar - Soluzione (uso Interno)”,
“Antepsin”,
“Ascriptin”,
“Aviflucox”,
“Azolix”,
“Azonal”,
“Balance - Siringhe Preriempite/fiala + Siringa, Soluzione (uso Interno)”,
“Balance - Soluzione (uso Interno)”,
“Bicavera - Soluzione, Soluzione (uso Interno)”,
“Calcio + Magnesio Cloruro Bioindustria L.I.M.”,
“Canacid”,
“Capd 17”,
“CAPD 19”,
“CitraFleet”,
“Citrato Espresso Gabbiani”,
“Cordarone - Compressa”,
“Cordarone - Soluzione (uso Interno)”,
“Coumadin”,
“Crinozol”,
“Cromatonferro Compresse Effervescenti”,
“Crystalsol”,
“Degastril”,
“Diflucan - Capsula”,
“Diflucan - Polvere”,
“Dizolo”,
“Dronedarone Aristo”,
“Dronedarone Aurobindo”,
“Elazor”,
“Elettrolitica Bil.Manten. Con Glucosio Bioindustria L.I.M. Sol. Per Inf. II”,
“Elettrolitica Bil.Manten.I + Glucosio Monico”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Baxter”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Galenica Senese”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Salf”,
“Elettrolitica Bil. Reidr. Con Glucosio + Calc. Gluc. Monico”,
“Elettrolitica Eq.Enterica Monico”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Baxter”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Galenica Senese”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Monico”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Salf”,
“Elettrolitica Reid. + Gl. + Ca Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reid. + Gl. + Ca Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reidratante Bioindustria LIM Sol. Per Inf. III”,
“Elettrolitica Reidratante III Baxter”,
“Elettrolitica Reidratante III Diaco”,
“Elettrolitica Reidratante III + Glucosio Monico”,
“Elettrolitica Reidratante III Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reidratante III Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reidratante III Monico”,
“Elettrolitica Reidratante III Salf”,
“Elettrolitica Reint. + Gl.+ Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Gl.+ Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Baxter”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Monico”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Monico”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Bioindustria LIM”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Fresenius Kabi It”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Salf”,
“Equibalance - Soluzione (uso Interno)”,
“Extraneal”,
“Fagal”,
“Ferro Complex”,
“Ferro Gluconato EG”,
“Ferro-Grad C”,
“Ferro-Grad”,
“Ferro-Grad Folic”,
“Ferrogyn”,
“Fixioneal - Soluzione (uso Interno)”,
“Fixioneal - Soluzione (uso Interno)”,
“Fluconazolo ABC”,
“Fluconazolo Accord”,
“Fluconazolo Almus”,
“Fluconazolo Aurobindo”,
“Fluconazolo B. Braun”,
“Fluconazolo Bioindustria L.I.M.”,
“Fluconazolo DOC Generici”,
“Fluconazolo EG”,
“Fluconazolo Galenica Senese”,
“Fluconazolo Hexal”,
“Fluconazolo Kabi”,
“Fluconazolo Mylan”,
“Fluconazolo Pensa”,
“Fluconazolo Ratiopharm”,
“Fluconazolo Sandoz”,
“Fluconazolo Sun”,
“Fluconazolo Zentiva”,
“Flucostenol”,
“Flukimex”,
“Flumicon”,
“Flumos”,
“Fluores”,
“FM Nux Vomica Complex”,
“FMS Calcium Fluoratum Complex”,
“Freamine III”,
“Fungus”,
“Gelaspan”,
“Gemiflux”,
“Gloros”,
“Glucoferro”,
“Idrossiclorochina Doc”,
“Isolyte”,
“Ketodol”,
“Klaider”,
“Lefunzol”,
“Losferron”,
“Lucandiol”,
“Maalox - Compressa”,
“Maalox - Compressa Masticabile”,
“Maalox Plus - Compressa Masticabile”,
“Maalox Plus - Sospensione”,
“Maalox - Sospensione”,
“Magnesia Bisurata Aromatic”,
“Magnesia Effervescente Sella”,
“Magnesia S. Pellegrino”,
“Magnesio Solfato Bioindustria L.I.M.”,
“Magnesio Solfato Galenica Senese”,
“Magnesio Solfato Monico”,
“Magnesio Solfato Salf”,
“Miconix”,
“Mukes”,
“Multaq”,
“Multibic”,
“Niferex”,
“Nutrineal Pd4”,
“Peditrace”,
“Picoprep”,
“Plaquenil”,
“Prismasol - Sacca Per Soluzione Iniettabile”,
“Prismasol - Soluzione (uso Interno)”,
“Prontoferro”,
“Riflax”,
“Soluzione Cardioplegica Galenica Senese”,
“Soluzione Per Circolazione Extracorporea (S.Thomas II) Monico”,
“Soluzione Per Dialisi Peritoneale Baxter”,
“Soluzione Per Dialisi Peritoneale FME”,
“Soluzione Per Dialisi Peritoneale Galenica Senese”,
“Soluzione Per Emodiafiltrazione Galenica Senese - Soluzione (uso Interno)”,
“Soluzione Per Emodialisi C/Acetato Conc. Galenica Senese”,
“Soluzione Per Emodialisi Conc. S/Acetato Galenica Senese”,
“Soluzione Per Emodialisi Conentrata Acida Galenica Senese”,
“Soluzione Per Emofiltrazione Galenica Senese”,
“Soluzione Per Emofiltrazione HBiofluids - Preparazione Iniettabile”,
“Soluzione Per Emofiltrazione Hibiofluids”,
“Sterofundin”,
“Sucralfato DOC Generici”,
“Sucramal”,
“Sucrate Gel”,
“Sustemial”,
“Tardyfer”,
“Tedim”,
“Tracyelt”,
“Trimikos”,
“Venofer”,
“Wilzin - Capsula”,
“Winch”,
“Zamizol”,
“Zerfun”,
“Zincometil”,
“Zinco Ossido Afom”,
“Zinco Ossido Nova Argentia 10% Unguento”,
“Zinco Ossido Unguento Sella”,
“Zinco Ossido Zeta”,
“Zinco Solfato Idi”,
“Zineryt”,
“Zoloder”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Le informazioni sono riconducibili a studi clinici effettuati su più di 8.300 pazienti e ad una vasta esperienza post- marketing.
Le frequenze nella tabella sono definite secondo la seguente convenzione:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100, < 1/10)
Non comune (≥ 1/1 000, <1/100)
Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000)
Molto raro (< 1/10 000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravità decrescente.
Classificazione per sistemi e organi
|
Comune (≥1/100, <1/10)
|
Non comune (≥1/1 000, <1/100)
|
Raro (≥1/10 000, <1/1 000)
|
Non nota
(la frequenza
non può essere definita sulla base dei dati
disponibili)
|
Infezioni ed infestazioni
|
|
Infezione micotica inclusa infezione da Candida
|
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucopenia
Eosinofilia
|
Trombo
citopenia
Neutropenia
|
Insufficienza midollare,
compresa
l'anemia
aplastica
Pancitopenia
Agranulocitosi
Anemia emolitica
|
Disturbi del sistema immunitario
|
|
|
Angioedema
Ipersensibilità (vedere
paragrafo 4.4)
|
Shock
anafilatticoa
Shock
anafilattoidea
(vedere
paragrafo 4.4)
|
Patologie endocrine
|
|
|
Sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH)
|
|
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
|
|
Anoressia
|
Ipoglicemia particolarmente
nei pazienti diabetici
Coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4)
|
Iperglicemia
(vedere
paragrafo 4.4)
|
Disturbi psichiatrici*
|
Insonnia
|
Ansia
Stato confusionale Nervosismo
|
Reazioni psicotiche (con ad es. allucinazioni, paranoia)
Depressione Agitazione Sogni anomali Incubi
Delirio
|
Reazioni
psicotiche con comportamenti autolesivi
compresi idea suicida o tentato suicidio (vedere paragrafo 4.4)
Mania
|
Patologie del sistema nervoso*
|
Cefalea Capogiri
|
Sonnolenza Tremori Disgeusia
|
Convulsioni (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Parestesie
Compromissione della memoria
|
Neuropatia periferica
sensoriale
(vedere
paragrafo 4.4)
Neuropatia periferica senso motoria
(vedere
paragrafo 4.4)
Parosmia
inclusa anosmia
Discinesia
Disordini extrapiramidali
Ageusia
Sincope Ipertensione
intracranica
benigna
Mioclono
|
Patologie dell'occhio*
|
|
|
Disturbi della vista quali visione
offuscata (vedere paragrafo 4.4)
|
Perdita
temporanea
della vista
(vedere
paragrafo 4.4), uveite
|
Patologie dell'orecchio e del labirinto*
|
|
Vertigini
|
Tinnito
|
Perdita
dell'udito
Riduzione
dell'udito
|
Patologie cardiache**
|
|
|
Tachicardia Palpitazioni
|
Tachicardia ventricolare che
può portare ad arresto cardiaco
Aritmia
ventricolare e torsioni di
punta (riportate
soprattutto in pazienti con
fattori di
rischio per un prolungamento dell'intervallo QT) elettro
cardiogramma
con
prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4
e 4.9)
|
Patologie vascolari**
|
|
|
Ipotensione
|
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
|
Dispnea
|
|
Broncospasmo Polmonite
allergica
|
Patologie gastrointestinali
|
Diarrea Vomito Nausea
|
Dolore addominale Dispepsia Flatulenza
Stipsi
|
|
Diarrea con
perdite ematiche che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite
inclusa la colite pseudo
membranosa (vedere
paragrafo 4.4)
Pancreatite
(vedere
paragrafo 4.4)
|
Patologie epatobiliari
|
Aumento degli enzimi epatici (ALT
- AST, fosfatasi alcalina, GGT).
|
Aumento della bilirubina ematica
|
|
Ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta letale, essenzialmente
in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere
paragrafo 4.4)
Epatite
|
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneob
|
|
Eruzione cutanea Prurito
Orticaria Iperidrosi
|
Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici
(DRESS) (vedere
paragrafo 4.4), eruzione fissa da farmaco
|
Necrolisi epidermica tossica
Sindrome di Stevens-Johnson
Eritema multiforme Reazioni di
fotosensibilità
(vedere
paragrafo 4.4)
Vasculite leucocitoclastica
Stomatite
Iperpigmentazione cutanea
|
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo*
|
|
Artralgia Mialgia
|
Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) compresa tendinite (es. tendine di Achille)
Indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
|
Rabdomiolisi
Rottura del tendine (es. tendine di Achille)(vedere paragrafi 4.3. e 4.4)
Rottura dei legamenti
Rottura muscolare Artrite
|
Patologie renali
ed urinarie
|
|
Aumento della creatinina ematica
|
Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)
|
|
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione*
|
|
Astenia
|
Piressia
|
Dolore (incluso mal di schiena, dolore
toracico e alle estremità)
|
*Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell'organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore gli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell'udito, della vista, del gusto e dell'olfatto), sono stati segnalati in associazione con l'uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
** Casi di aneurisma e dissezione dell'aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.4).
a Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.
b Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione
Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono:
- attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.