Indicazioni
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Dosi giornaliere
(in relazione alla gravità)
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Durata del trattamento
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Sinusite batterica acuta
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500 mg una volta al giorno
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10 -14 giorni
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Esacerbazione batterica acuta della broncopneumopatia cronica ostruttiva, inclusa la bronchite
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500 mg una volta al giorno
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7 -10 giorni
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Polmoniti acquisite in comunità
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500 mg una o due volte al giorno
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7-14 giorni
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Pielonefrite acuta
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500 mg una volta al giorno
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7-10 giorni
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Infezioni complicate delle vie urinarie
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500 mg una volta al giorno
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7-14 giorni
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Cistite non complicata
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250 mg una volta al giorno
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3 giorni
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Prostatite batterica cronica
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500 mg una volta al giorno
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28 giorni
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Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
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500 mg una o due volte al giorno
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7 – 14 giorni
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Inalazione di antrace
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500 mg una volta al giorno
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8 settimane
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Dosi
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250 mg/24 h
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500 mg/24 h
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500 mg/12 h
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Clearance della creatinina
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Prima dose:
250 mg
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Prima dose:
500 mg
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Prima dose:
500 mg
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50-20 ml/min
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dosi successive:
125 mg/24 h
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dosi successive:
250 mg/24 h
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dosi successive:
250 mg/12 h
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19-10 ml/min
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dosi successive:
125 mg/48 h
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dosi successive:
125 mg/24 h
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dosi successive:
125 mg/12 h
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< 10 ml/min
(incluse emodialisi e dialisi peritoneale ambulatoriale continua*)
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dosi successive:
125 mg/48 h
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dosi successive:
125 mg/24 h
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dosi successive:
125 mg/24 h
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I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e di conseguenza possono scatenare convulsioni. Levofloxacina è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3), e, come per altri chinolonici, deve essere usato con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, o in pazienti che ricevono terapie concomitanti con principi attivi come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni (vedere paragrafo 4.8) il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.
Classificazione per sistemi e organi
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Comune (≥1/100,
<1/10)
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Non comune (≥1/1.000,
<1/100)
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Raro
(≥1/10.000, <1/1.000)
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Non noto (non valutabile in base ai dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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Infezione micotica inclusa infezione da Candida
Patogeni resistenti
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucopenia Eosinofilia
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Trombocitopenia Neutropenia
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Insufficienza midollare, compresa l'anemia aplastica, pancitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica
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Disturbi del sistema immunitario
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Angioedema
Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
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Shock anafilatticoa
Shock anafilattoidea(vedere paragrafo 4.4)
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Patologie endocrine
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Sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Ipoglicemia particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
Coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4)
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Iperglicemia (vedere paragrafo 4.4)
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Disturbi psichiatrici*
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Insonnia
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Ansia
Stato confusionale
Nervosismo
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Reazioni psicotiche (con ad es. allucinazioni, paranoia)
Depressione Agitazione
Sogni anomali Incubi
Delirio
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Reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.4)
Mania
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Patologie del sistema nervoso*
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Cefalea Capogiri
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Sonnolenza Tremori Disgeusia
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Convulsioni (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Parestesie
Compromissione della memoria
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Neuropatia periferica sensoriale (vedere paragrafo 4.4)
Neuropatia periferica senso motoria (vedere paragrafo 4.4)
Parosmia inclusa anosmia Discinesia
Disordini extrapiramidali
Ageusia
Sincope
Ipertensione intracranica benigna
Mioclono
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Patologie dell'occhio*
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Disturbi della vista quali visione offuscata (vedere paragrafo 4.4)
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Perdita temporanea della vista (vedere paragrafo 4.4), uveite
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Patologie dell'orecchio e del labirinto*
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Vertigini.
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Tinnito
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Perdita dell'udito
Riduzione dell'udito
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Patologie cardiache **
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Tachicardia
Palpitazioni
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Tachicardia ventricolare che può portare ad arresto cardiaco
Aritmia ventricolare e torsioni di punta (riportate soprattutto
in pazienti con fattori di
rischio per un prolungamento dell'intervallo QT) elettrocardiogramma con prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.9)
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Patologievascolari **
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Solo per la forma e.v.:
Flebite
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Ipotensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea
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Broncospasmo
Polmonite allergica
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea Vomito Nausea
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Dolore addominale
Dispepsia Flatulenza Stipsi
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Diarrea con perdite ematiche che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
Pancreatite
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Patologie epatobiliari
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Aumento degli enzimi epatici (ALT
- AST,
fosfatasi alcalina,
GGT).
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Aumento della bilirubina ematica
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Ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta letale, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4)
Epatite
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo b
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Eruzione cutanea
Prurito
Orticaria Iperidrosi
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Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4), eruzione fissa da farmaco
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Necrolisi epidermica tossica Sindrome di Stevens-Johnson Eritema multiforme
Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4)
Vasculite leucocitoclastica Stomatite
Iperpigmentazione cutanea
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Patologie del sistema muscolo- scheletrico e del tessuto connettivo*
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Artralgia Mialgia
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Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafi
4.3 e 4.4) compresa tendinite (es. tendine di
Achille)
Indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
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Rabdomiolisi
Rottura del tendine (es. tendine di Achille) (vedere paragrafi 4.3. e 4.4)
Rottura dei legamenti Rottura muscolare
Artrite
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Patologie renali ed urinarie
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Aumento della creatinina ematica
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Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazio ne*
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Solo per la forma e.v.:
Reazioni nel sito di infusione (dolore, arrossamento
)
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Astenia
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Piressia
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Dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)
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b Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione
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