Alkaeffer

    Ultimo aggiornamento: 01/11/2024

    Cos'è Alkaeffer?

    Alkaeffer è un farmaco a base del principio attivo Acido Acetilsalicilico, appartenente alla categoria degli Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Acido salicilico e derivati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Bayer S.p.A..

    Alkaeffer può essere prescritto con Ricetta OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco.


    Confezioni

    Alkaeffer 20 compresse effervescenti

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Bayer S.p.A.
    Ricetta: OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Acido Acetilsalicilico
    Gruppo terapeutico: Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS
    ATC: N02BA51 - Acido acetilsalicilico, associazioni esclusi gli psicolettici
    Forma farmaceutica: compressa effervescente


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    Indicazioni

    Perché si usa Alkaeffer? A cosa serve?
    Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
    Terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento.

    Posologia

    Come usare Alkaeffer: Posologia
    Posologia
    Adulti
    ALKAEFFER deve essere sempre sciolto completamente in acqua prima dell'assunzione, che deve avvenire a stomaco pieno: 1 o 2 compresse come dose singola in un bicchiere d'acqua, ripetendo, se necessario, la dose ad intervalli di 4-8 ore fino a 4 volte al giorno.
    Non superare mai il dosaggio giornaliero massimo di 8 compresse.
    Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace ed aumentarlo solo se non è sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore o febbre).
    Usare il medicinale per il periodo più breve possibile, non assumere il prodotto per più di 3- 5 giorni senza il parere del medico. I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni (vedere paragrafo 4.4).
    Modo di somministrazione
    Assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.
    Consultare il medico nel caso in cui i sintomi persistano.
    Popolazioni speciali
    Popolazione pediatrica
    ALKAEFFER non è indicato per l'uso nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.3)
    Anziani
    I pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati.
    Pazienti con compromissione della funzione epatica
    L'Acido Acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 4.4).
    Pazienti con compromissione della funzione renale
    L'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 4.4).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Alkaeffer
    Alkaeffer è controindicato in caso di:
    • ipersensibilità al principio attivo (Acido Acetilsalicilico) o ad altri analgesici (antidolorifici) /antipiretici (antifebbrili) / farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
    • ulcera gastroduodenale;
    • diatesi emorragica;
    • insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi;
    • deficit della glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo);
    •  trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin (vedere paragrafo 4.5);
    • anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei;
    • terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6);
    • bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni;
    • ipofosfatemia.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Alkaeffer
    Reazioni di ipersensibilità
    L'Acido Acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare reazioni di ipersensibilità (compresi attacchi d'asma, rinite, angioedema o orticaria).
    Il rischio è maggiore nei soggetti che già in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilità dopo l'uso di questo tipo di farmaci (vedere paragrafo 4.3) e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (es reazioni cutanee, prurito, orticaria).
    Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere più frequenti e gravi.
    In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.
    Nei casi seguenti la somministrazione del farmaco richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio:
    • Soggetti a maggior rischio di reazioni di ipersensibilità (vedere sopra)
    • Soggetti a maggiore rischio di lesioni gastrointestinali
    L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione). Per tale motivo questi farmaci non devono essere usati dai soggetti affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. È prudente che ne evitino l'uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. Il rischio di lesioni gastrointestinali è un effetto dose correlato, in quanto la gastrolesività è maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più elevate di acido acetilsalicilico.
    Anche i soggetti con abitudine all'assunzione di forti quantità di alcool sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare) (vedere paragrafo 4.5).
    • Soggetti con difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti
    Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con anticoagulanti l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare una grave riduzione delle capacità emostatiche esponendo a rischio di emorragia.
    • Soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica
    L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio è maggiore nei soggetti in trattamento con diuretici. Ciò può essere particolarmente pericoloso per gli anziani e per i soggetti con compromissione della funzione renale o cardiaca o epatica.
    • Soggetti affetti da Asma
    L'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell'asma.
    • Età geriatrica (specialmente al di sopra dei 75 anni)
    Il rischio di effetti indesiderati gravi è maggiore nei soggetti in età geriatrica
    I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare Alkaeffer solo dopo aver consultato il medico.
    Alkaeffer non deve essere utilizzato nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.3). I prodotti contenenti acido acetilsalicilico non devono essere utilizzati nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni. con infezioni virali, a prescindere dalla presenza o meno di febbre. In certe affezioni virali, specialmente influenza A, influenza B e varicella, esiste il rischio di Sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato intervento medico. Il rischio può essere aumentato in caso di assunzione contemporanea di acido acetilsalicilico, sebbene non sia stata dimostrata una relazione causale. Il vomito persistente in pazienti affetti da queste malattie può essere un segno di Sindrome di Reye.
    • Soggetti con iperuricemia/gotta
    L'acido acetilsalicilico può interferire con l'eliminazione dell'acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi (molto) basse possono ridurne l'escrezione. Occorre inoltre considerare che l'acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi. È anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici (vedere paragrafo 4.5).
    • Associazione di farmaci non raccomandate o che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio.
    L'uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi (vedere paragrafo 4.5).
    Non usare l'acido acetilsalicilico insieme ad un altro FANS o, comunque, non usare più di un FANS per volta.
    Chirurgia
    Se si deve essere sottoposti ad un intervento chirurgico (anche di piccola entità, ad esempio l'estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si è fatto uso di acido acetilsalicilico o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
    Dato che l'acido acetilsalicilico può essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
    Prima di somministrare un qualsiasi medicinale devono essere adottate tutte le precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate; particolarmente importante è l'esclusione di precedenti reazioni di ipersensibilità a questo o ad altri medicinali e l'esclusione delle altre controindicazioni o delle condizioni che possono esporre a rischio di effetti indesiderati potenzialmente gravi sopra riportate.
    L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
    Informazioni sugli eccipienti
    Questo medicinale contiene 445 mg di sodio per compressa effervescente equivalente al 22,2% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Il contenuto di sodio per compressa effervescente (445 mg) deve essere tenuto in considerazione nel caso di una dieta iposodica/povera di sale in pazienti con scompenso cardiaco, pressione alta e insufficienza renale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Alkaeffer
    Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante-vedere paragrafo 4.3)
    • Metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana): aumento dei livelli plasmatici e della tossicità del metotrexato; il rischio di effetti tossici è maggiore se la funzione renale è compromessa.
    • Warfarin: grave aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto anticoagulante.
    Associazioni non raccomandate (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio vedere paragrafo 4.4)
    Antiaggreganti piastrinici: aumento del rischio di emorragia per somma dell'effetto antiaggregante.
    Trombolitici o Anticoagulanti orali o parenterali: aumento del rischio di emorragia per potenziamento dell'effetto farmacologico.
    FANS (uso topico escluso): aumento del rischio di effetti indesiderati gravi.
    Metotrexato (dosi inferiori a 15 mg/settimana): l'aumento del rischio di effetti tossici (vedi sopra) deve essere considerato anche per il trattamento con Metotrexato a bassi dosaggi.
    Inibitori selettivi del re-uptake della Serotonina (SSRI):
    incremento del rischio di sanguinamento dell'apparato gastrointestinale superiore a causa di un possibile effetto sinergico.
    Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio (l'uso concomitante dei due farmaci richiede la prescrizione del medico dopo accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio- vedere paragrafo 4.4)
    ACE-inibitori: riduzione dell'effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione della funzione renale.
    Acido Valproico: aumento dell'effetto dell'acido valproico (rischio di tossicità).
    Antiacidi: gli antiacidi assunti contemporaneamente ad altri farmaci possono ridurne l'assorbimento; l'escrezione di acido acetilsalicilico aumenta nelle urine alcalinizzate.
    Antidiabetici (es insulina e ipoglicemizzanti orali): aumento dell'effetto ipoglicemizzante; l'uso dell'acido acetilsalicilico nei soggetti in trattamento con antidiabetici deve tener conto del rischio di indurre ipoglicemia.
    Digossina: aumento della concentrazione plasmatica di digossina per diminuzione dell'eliminazione renale.
    Diuretici: aumento del rischio di nefrotossicità dell'acido acetilsalicilico e degli altri FANS; riduzione dell'effetto dei diuretici.
    Acetazolamide: ridotta eliminazione di acetazolamide (rischio di tossicità).
    Fenitoina: aumento dell'effetto della fenitoina.
    Corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia sostitutiva nella insufficienza corticosurrenale):
    a- aumento del rischio di lesioni gastrointestinali;
    b- a causa dell'aumentata eliminazione dei salicilati indotta dai corticosteroidi si ha riduzione dei livelli plasmatici di salicilato. Per contro, dopo interruzione del trattamento corticosteroideo, si puo' verificare sovradosaggio di salicilati.
    Metoclopramide: aumento dell'effetto dell'acido acetilsalicilico per incremento della velocità di assorbimento.
    Uricosurici (es: probenecid, benzbromarone e sulfinpirazone): diminuzione dell'effetto uricosurico.
    Zafirlukast: aumento della concentrazione plasmatica di zafirlukast.
    Alkaeffer contiene un sistema tampone che potrebbe ridurre gli effetti dell'ormone tiroideo Levotiroxina.
    Alcool ( vedere paragrafo 4.4)
    La somma degli effetti dell'alcool e dell'acido acetilsalicilico provoca aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
    È comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro una o due ore dall'impiego del prodotto.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Alkaeffer" insieme ad altri farmaci come “Abidol”, “Actalide”, “Actisinu”, “Algofen”, “Algolider”, “Algopirina Febbre E Dolore”, “Algopirindol”, “Antalgil”, “Aulin - Compressa, Granulato”, “Aulin - Gel”, “Benatia”, “Brufecod”, “Brufen - Compressa A Rilascio Modificato”, “Brufen - Compresse Rivestite, Granulato”, “Brufenkids Febbre E Dolore”, “Brufenlik”, “BuscofenAct”, “Buscofen”, “Buscofen Pocket”, “Cibalgina Due Fast”, “CibalginaFor”, “Clexane”, “Combogesic”, “Coumadin”, “Decaflu Febbre E Dolore”, “Dicloreum Unidie”, “Difmetre”, “Dolibloc”, “Domes”, “Efridol”, “Eiren”, “Enoxaparina Rovi”, “Erreflog”, “Fevralt”, “Fluifort Febbre E Dolore”, “Ghemaxan”, “Ibulev”, “Ibumal”, “Ibuprofene ABC Farmaceutici”, “Ibuprofene Alter - Compresse Rivestite”, “Ibuprofene Aristo - Compresse Rivestite”, “Ibuprofene Aristo Pharma”, “Ibuprofene Aurobindo”, “Ibuprofene Aurobindo Italia”, “Ibuprofene Aurobindo Pharma Italia”, “Ibuprofene B. Braun Melsungen - Soluzione (uso Interno)”, “Ibuprofene DOC - Compresse Rivestite”, “Ibuprofene DOC Generici”, “Ibuprofene DOCgen”, “Ibuprofene Dr. Max”, “Ibuprofene EG”, “Ibuprofene EG STADA”, “Ibuprofene FG”, “Ibuprofene Pensa”, “Ibuprofene Pensa Pharma”, “Ibuprofene Pensavital”, “Ibuprofene Pharmeg”, “Ibuprofene Sandoz”, “Ibuprofene Teva”, “Ibuprofene Zentiva”, “Ibuprofene Zentiva Italia”, “Ilmodol Antinfiammatorio E Antireumatico”, “Indocollirio”, “Indom”, “Indoxen”, “Inhixa - Soluzione”, “Innohep - Soluzione, Soluzione (uso Interno)”, “Innohep - Soluzione”, “Isodol”, “Kendo”, “Laser”, “Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico”, “Ledoren”, “Levifen”, “Liometacen”, “Momendol - Capsula Molle”, “Momendol - Compresse Rivestite”, “Momendol - Gel”, “Momendol - Gel”, “Momenflogo”, “Momentact - Capsula Molle”, “Momentact - Compresse Rivestite”, “Momentact - Sospensione”, “Moment - Capsula Molle”, “Moment - Compresse Rivestite”, “Momentfene”, “Moment - Granulato”, “Momentkid”, “Moment Orosolubile”, “Moment - Sospensione”, “Momenxsin”, “Naprius”, “Naprossene Aurobindo”, “Naprossene EG”, “Naprosyn - Compressa Gastroresistente, Granulato, Supposta”, “Naprosyn - Gel”, “Naproxene Sodico DOC Generici”, “Naproxene Sodico HCS”, “Neo Borocillina Infiammazione E Dolore”, “Nimesulene”, “Nimesulide Almus”, “Nimesulide Alter”, “Nimesulide DOC Generici”, “Nimesulide EG”, “Nimesulide Mylan Generics”, “Nimesulide Pensa”, “Nimesulide Ratiopharm”, “Nimesulide Sandoz”, “Nurofencaps”, “Nurofen Febbre E Dolore Bambini - Sospensione”, “Nurofen Febbre E Dolore”, “Nurofen”, “Nurofen Influenza E Raffreddore”, “Nurofenkid Febbre E Dolore”, “Nurofenteen - Compressa Orodispersibile”, “Nuroflex Dolori Muscolari E Articolari”, “Paidofen”, “Pedea”, “Riflonet”, “Rovinadil”, “Seledie”, “Seleparina”, “Sintrom”, “Spididolpocket”, “Sulidamor”, “Surgamyl”, “Synflex”, “Tabumol”, “Tachifenekid”, “Tachifene”, “Tookad”, “Traleusin”, “Vegetallumina Dolore E Febbre”, “Vicks Flu Action”, “Vimovo”, “Zebufen”, “Zentifenact”, “Zerinoactiv”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    L'uso di Acido Acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
    Gravidanza
    L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.
    Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. È stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
    Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
    Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Qualora farmaci contenenti acido acetilsalicilico siano usati da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il trattamento dovrà essere il più breve possibile e la dose la più bassa possibile.
    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
    • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
    • disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligo-idroamnios;

     la madre e il nascituro, alla fine della gravidanza, a:

    • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;
    • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
    Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
    Allattamento
    Alkaeffer è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    A causa della possibile insorgenza di cefalea o vertigini, questo medicinale può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Alkaeffer
    Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono a carico dell'apparato gastrointestinale e possono manifestarsi in circa il 4% dei soggetti che assumono Acido Acetilsalicilico come analgesico-antipiretico. Tale percentuale aumenta sensibilmente nei soggetti a rischio di disturbi gastrointestinali.
    Questi disturbi possono essere parzialmente alleviati assumendo il medicinale a stomaco pieno. La maggior parte degli effetti indesiderati sono dipendenti sia dalla dose che dalla durata del trattamento.
    Gli effetti indesiderati osservati con l'acido acetilsalicilico sono generalmente comuni agli altri FANS.
    Classificazione per Sistemi e Organi
    Effetti indesiderati
    Patologie Vascolari
    Epistassi
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da emorragia gastrointestinale; riduzione delle piastrine (trombocitopenia) in casi estremamente rari.
    A seguito di emorragia può manifestarsi anemia emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione.
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea, capogiro.
    Raramente: sindrome di Reye (*)
    Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti che, in casi isolati, può risultare potenzialmente letale.
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Tinnito (ronzio/fruscio/tintinnio/fischio auricolare).
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Malattia respiratoria esacerbata dall'acido acetilsalicilico, sindrome asmatica, rinite (rinorrea profusa, congestione nasale (associate a reazioni dì ipersensibilità).
    Patologie cardiache
    Distress cardiorespiratorio ( associato a reazioni d'ipersensibilità).
    Patologie dell'occhio
    Congiuntivite (associato a reazioni d'ipersensibilità).
    Patologie gastrointestinali
     
    Sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, ,gengivorragia.
    Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme (associate a reazioni d'ipersensibilità).
    Raramente: infiammazione gastrointestinale, erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale “a posa di caffè“), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite.
    Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
    Frequenza non nota (soprattutto nel trattamento a lungo termine):
    - Malattia dei diaframmi intestinali.
    Patologie epatobiliari
    Raramente: epatotossicità (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea, edema, orticaria, prurito,eritema, angioedema (associate a reazioni d'ipersensibilità) **.
    Patologie renali ed urinarie
    Alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale) e lesione renale acuta, emorragie urogenitali.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Emorragie procedurali, ematomi.
    Disturbi del sistema immunitario
     
    Reazioni di ipersensibilità
    Raramente: shock anafilattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche.
    (*) Sindrome di Reye (SdR)
    La SdR si manifesta inizialmente con il vomito (persistente o ricorrente) e con altri segni di sofferenza encefalica di diversa entità: da svogliatezza, sonnolenza o alterazioni della personalità (irritabilità o aggressività) a disorientamento, confusione o delirio fino a convulsioni o perdita di coscienza. È da tener presente la variabilità del quadro clinico: anche il vomito può mancare o essere sostituito dalla diarrea.
    Se questi sintomi insorgono nei giorni immediatamente successivi ad un episodio influenzale (o simil-influenzale o di varicella o ad un'altra infezione virale) durante il quale è stato somministrato acido acetilsalicilico o altri medicinali contenenti salicilati l'attenzione del medico deve immediatamente essere rivolta alla possibilità di una SdR.
    ** Reazioni cutanee gravi, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso di FANS.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Alkaeffer
    La tossicità da salicilati (un dosaggio superiore ai 100 mg/kg/giorno per 2 giorni consecutivi può indurre tossicità) può essere la conseguenza di un'assunzione cronica di dosi eccessive, oppure di sovradosaggio acuto, potenzialmente pericoloso per la vita e che comprende anche l'ingestione accidentale nei bambini.
    Intossicazione cronica da salicilati
    L'avvelenamento cronico da salicilati può essere insidioso dal momento che i segni e i sintomi sono aspecifici. Una lieve intossicazione cronica da salicilati, o salicilismo, in genere si verifica unicamente in seguito a utilizzo ripetuto di dosi considerevoli. Tra i sintomi vi sono il capogiro, le vertigini, il tinnito, la sordità, la sudorazione, la nausea e il vomito, la cefalea e lo stato confusionale. Questi sintomi possono essere controllati riducendo il dosaggio. Il tinnito può manifestarsi a concentrazioni plasmatiche comprese tra i 150 e i 300 microgrammi/ml, mentre a concentrazioni superiori ai 300 microgrammi/ml si palesano eventi avversi più gravi.
    Intossicazione acuta da salicilati
    La caratteristica principale dell'intossicazione acuta è una grave alterazione dell'equilibrio acido-base, che può variare con l'età e la gravità dell'intossicazione; la presentazione più comune, nel bambino, è l'acidosi metabolica. Non è possibile stimare la gravità dell'avvelenamento dalla sola concentrazione plasmatica; l'assorbimento dell'Acido Acetilsalicilico può essere ritardato a causa di uno svuotamento gastrico ridotto, della formazione di concrezioni nello stomaco, o in conseguenza dell'ingestione di preparati gastroresistenti. La gestione di un'intossicazione da acido acetilsalicilico è determinata dall'entità, dallo stadio e dai sintomi clinici di quest'ultima, e deve essere attuata secondo le tecniche convenzionali di gestione degli avvelenamenti. Le misure principali da adottare consistono nell'accelerazione dell'escrezione del farmaco e nel ripristino del metabolismo elettrolitico e acido-base.
    Per i complessi effetti fisiopatologici, connessi con l'avvelenamento da salicilati, i segni e sintomi/risultati delle indagini biochimiche e strumentali, possono comprendere:
    Segni e sintomi
    Risultati delle indagini biochimiche e strumentali
    Misure terapeutiche
    INTOSSICAZIONE DA LIEVE A MODERATA
     
    Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata
    Tachipnea, iperventilazione, alcalosi respiratoria
    Alcalemia, alcaluria
    Gestione dei liquidi e degli elettroliti
    Sudorazione
     
     
    Nausea, vomito, cefalea vertigini
     
     
    INTOSSICAZIONE DA MODERATA A GRAVE
     
    Lavanda gastrica, somministrazione ripetuta di carbone attivo, diuresi alcalina forzata, emodialisi nei casi gravi
    Alcalosi respiratoria con acidosi metabolica compensatoria
    Acidemia, aciduria
    Gestione dei liquidi e degli elettroliti
    Iperpiressia
     
    Gestione dei liquidi e degli elettroliti
    Respiratori: variabili dall'iperventilazione ed edema polmonare non cardiogeno fino all'arresto respiratorio e asfissia
     
     
    Cardiovascolari: variabili dalle aritmie e ipotensione fino all'arresto cardiocircolatorio
    Ad es. alterazione della pressione arteriosa, alterazione dell'ECG
     
    Perdita di liquidi e di elettroliti: disidratazione, dall'oliguria fino all'insufficienza renale
    Ad es. ipokaliemia, ipernatriemia, iponatriemia, funzionalità renale alterata
    Gestione dei liquidi e degli elettroliti
    Alterazioni del metabolismo glucidico, chetosi
    Iperglicemia, ipoglicemia (specialmente nei bambini)
    Incrementati livelli dei chetoni
     
    Tinnito, sordità
     
     
    Gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale, ulcera gastrica
     
     
    Ematologici: coagulopatia, anemia sideropenica
    Ad es. prolungamento del PT, ipoprotrombinemia
     
    Neurologici: encefalopatia tossica e depressione del SNC con manifestazioni variabili dalla letargia e confusione fino al coma e alle convulsioni. Edema cerebrale.
     
     
    Epatici: danni epatici
    Aumento dei livelli degli enzimi epatici
     
    A dosaggi elevati possono comparire anche:
    Alterazioni del gusto.
    Eruzioni cutanee (acneiformi, eritematose, scarlattiniformi, eczematoidi, desquamative, bollose, purpuriche), prurito.
    Altri:
    congiuntivite, anoressia, riduzione dell'acuità visiva, sonnolenza.
    Raramente: anemia aplastica, agranulocitosi, coagulazione intravascolare disseminata, pancitopenia, leucopenia, trombocitopenia, eosinopenia, porpora, eosinofilia associata all'epatotossicità indotta dal farmaco, nefrotossicità (nefrite tubulo-interstiziale allergica), ematuria (presenza di sangue nelle urine).
    Reazioni allergiche acute conseguenti ad assunzione di acido acetilsalicilico, possono essere trattate, se necessario, con somministrazione di adrenalina, corticosteroidi e di un antistaminico.
    In caso di sovradosaggio contattare immediatamente un centro antiveleni o il più vicino ospedale.
    L'acido acetilsalicilico è dializzabile.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore ai 25 °C

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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