Cresemba - Polvere Per Soluzione

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Cresemba - Polvere Per Soluzione?

    Cresemba - Polvere Per Soluzione è un farmaco a base del principio attivo Isavuconazolo, appartenente alla categoria degli Antimicotici e nello specifico Derivati triazolici e tetrazolici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Pfizer S.r.l..

    Cresemba - Polvere Per Soluzione può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Cresemba 200 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Basilea Pharmaceutica Deutschland GmbH
    Concessionario: Pfizer S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Isavuconazolo
    Gruppo terapeutico: Antimicotici
    ATC: J02AC05 - Isavuconazolo
    Forma farmaceutica: polvere per soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Cresemba? A cosa serve?
    CRESEMBA è indicato negli adulti e nei pazienti pediatrici di età pari o superiore ad 1 anno per il trattamento di
    • aspergillosi invasiva
    • mucormicosi in pazienti per i quali il trattamento con amfotericina B non è appropriato (vedere paragrafi 4.4 e 5.1)
    Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato dei farmaci antimicotici.

    Posologia

    Come usare Cresemba: Posologia
    Posologia
    È possibile attuare una terapia mirata precoce (terapia preventiva o basata sulla diagnostica) in attesa che la malattia sia confermata da specifici test diagnostici. Tuttavia, una volta disponibili tali risultati, la terapia antimicotica deve essere adattata di conseguenza.
    Informazioni dettagliate sulle raccomandazioni posologiche sono fornite nella tabella seguente:
    Tabella 1 Dosaggio raccomandato
     
    Dose di carico
    (ogni 8 ore per le prime 48 ore)1
    Dose di mantenimento (una volta al giorno)2
    Adulti
    200 mg di Isavuconazolo (un flaconcino)3
    200 mg di isavuconazolo (un flaconcino)3
    Pazienti pediatrici di età pari o superiore a 1 anno e meno di 18 anni
    Peso corporeo ≥37 kg
    200 mg di isavuconazolo (un flaconcino)3
    200 mg di isavuconazolo (un flaconcino)3
    Peso corporeo <37 kg
    5,4 mg/kg di isavuconazolo
    5,4 mg/kg di isavuconazolo
    1 Sei somministrazioni in totale.
    2 Dose di mantenimento: a partire da 12-24 ore dopo l'ultima dose di carico.
    3 Dopo ricostituzione e diluizione.
    La dose massima giornaliera di carico o di mantenimento individuale da somministrare a qualsiasi paziente pediatrico è pari a 200 mg di isavuconazolo.
    La durata della terapia deve essere stabilita in base alla risposta clinica (vedere paragrafo 5.1).
    Per trattamenti a lungo termine di durata superiore a 6 mesi, si deve valutare attentamente il rapporto beneficio-rischio (vedere paragrafi 5.1 e 5.3).
    Passaggio all'isavuconazolo orale
    CRESEMBA è disponibile sotto forma di capsule rigide da 100 mg e 40 mg. Sulla base dell'elevata biodisponibilità orale (98%, vedere paragrafo 5.2), il passaggio dalla somministrazione endovenosa a quella orale e viceversa è appropriato se clinicamente indicato.
    Per le raccomandazioni dettagliate sul dosaggio, far riferimento al paragrafo 4.2 del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di CRESEMBA 40 mg e 100 mg capsule rigide.
    Anziani
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani; l'esperienza clinica in tale popolazione è, tuttavia, limitata.
    Compromissione renale
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti adulti con compromissione renale, inclusi quelli con malattia renale in stadio terminale (vedere paragrafo 5.2).
    Per i pazienti pediatrici con compromissione renale non può essere fornita alcuna raccomandazione sul dosaggio poiché non sono disponibili dati rilevanti.
    Compromissione epatica
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti adulti con compromissione epatica lieve o moderata (classi A e B di Child-Pugh) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Isavuconazolo non è stato studiato in pazienti adulti con compromissione epatica severa (classe C di Child-Pugh). L'uso in questi pazienti non è raccomandato, a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.2).
    Per i pazienti pediatrici con compromissione epatica non può essere fornita alcuna raccomandazione sul dosaggio poiché non sono disponibili dati rilevanti.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di isavuconazolo nei pazienti pediatrici di età inferiore a 1 anno non sono state stabilite.
    Modo di somministrazione
    Uso endovenoso.
    Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
    Per ridurre i rischi di reazioni correlate all'infusione, CRESEMBA deve essere ricostituito e quindi ulteriormente diluito a una concentrazione corrispondente a un intervallo di 0,4-0,8 mg/mL di isavuconazolo prima di somministrarlo mediante infusione endovenosa per un minimo di 1 ora. Concentrazioni più elevate devono essere evitate poiché potrebbero causare irritazione locale in sede di infusione. La soluzione per infusione deve essere somministrata attraverso un set per infusione dotato di filtro in linea con membrana microporosa in polietersulfone (PES) e dimensione dei pori compresa tra 0,2 μm e 1,2 μm. CRESEMBA deve essere somministrato solo come infusione endovenosa.
    Per istruzioni dettagliate sulla ricostituzione e diluizione di CRESEMBA prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Cresemba
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Co-somministrazione con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5).
    Co-somministrazione con -dosi elevate di ritonavir (>200 mg ogni 12 ore) (vedere paragrafo 4.5).
    Co-somministrazione con induttori forti di CYP3A4/5 come rifampicina, rifabutina, carbamazepina, barbiturici a lunga durata d'azione (ad es. fenobarbital), fenitoina ed erba di S. Giovanni o con induttori moderati di CYP3A4/5 come efavirenz, nafcillina ed etravirina (vedere paragrafo 4.5).
    Pazienti affetti da sindrome del QT corto familiare (vedere paragrafo 4.4).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Cresemba
    Ipersensibilità
    L‘ipersensibilità a Isavuconazolo può determinare reazioni avverse tra cui reazione anafilattica, ipotensione, insufficienza respiratoria, dispnea, eruzione da farmaci, prurito ed eruzione cutanea (vedere paragrafo 4.8). In caso di reazione anafilattica, l'uso di isavuconazolo deve essere interrotto immediatamente e deve essere iniziato un trattamento medico appropriato.
    Si deve prestare attenzione quando si prescrive isavuconazolo a pazienti con ipersensibilità ad altri antimicotici azolici.
    Reazioni correlate all'infusione
    Durante la somministrazione endovenosa di isavuconazolo sono state segnalate reazioni correlate all'infusione tra cui ipotensione, dispnea, capogiro, parestesia, nausea e cefalea (vedere paragrafo 4.8). In caso di comparsa di queste reazioni, l'infusione deve essere interrotta.
    Reazioni avverse cutanee severe
    Durante il trattamento con antimicotici azolici sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe, come la sindrome di Stevens-Johnson. Se un paziente sviluppa una reazione avversa cutanea severa, si deve sospendere la somministrazione di CRESEMBA.
    Reazioni cardiovascolari
    Accorciamento dell'intervallo QT
    Isavuconazolo è controindicato nei pazienti affetti da sindrome del QT corto familiare (vedere paragrafo 4.3).
    In uno studio sull'intervallo QT condotto su soggetti umani sani, isavuconazolo ha accorciato l'intervallo QTc in modo dipendente dalla concentrazione. Per il regime posologico da 200 mg, la differenza della media dei minimi quadrati (LSM) rispetto al placebo è stata di 13,1 ms 2 ore dopo la somministrazione [IC 90%: 17,1; 9,1 ms]. L'aumento della dose a 600 mg ha determinato una differenza della LSM rispetto al placebo di 24,6 ms 2 ore dopo la somministrazione [IC 90%: 28,7; 20,4 ms].
    È necessario prestare attenzione quando si prescrive isavuconazolo a pazienti che assumono altri medicinali noti per ridurre l'intervallo QT, come rufinamide.
    Aumento delle transaminasi epatiche o epatite
    In alcuni studi clinici è stato segnalato un aumento delle transaminasi epatiche (vedere paragrafo 4.8). L'aumento delle transaminasi epatiche ha raramente richiesto l'interruzione di isavuconazolo. Se clinicamente indicato, si deve prendere in considerazione il monitoraggio degli enzimi epatici. È stata segnalata epatite con gli agenti azolici antimicotici compreso isavuconazolo.
    Compromissione epatica severa
    Isavuconazolo non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa (classe C di Child-Pugh). L'uso in questi pazienti non è raccomandato, a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi. Questi pazienti devono essere monitorati attentamente per rilevare eventuali effetti tossici del farmaco. Vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2.
    Uso concomitante di altri medicinali
    Inibitori di CYP3A4/5
    Ketoconazolo è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Per l'inibitore forte di CYP3A4 lopinavir/ritonavir, è stato osservato un aumento di due volte dell'esposizione a isavuconazolo. Per altri inibitori forti di CYP3A4/5, si può prevedere un effetto meno pronunciato. Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo quando viene somministrato insieme a inibitori forti di CYP3A4/5 ma si consiglia cautela poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare (vedere paragrafo 4.5).
    Induttori di CYP3A4/5
    La co-somministrazione con induttori deboli di CYP3A4/5 come aprepitant, prednisone e pioglitazone può causare riduzioni da lievi a moderate dei livelli plasmatici di isavuconazolo; tale co-somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi (vedere paragrafo 4.5).
    Substrati di CYP3A4/5, inclusi gli immunosoppressori
    Isavuconazolo può essere considerato un inibitore moderato di CYP3A4/5 per cui l'esposizione sistemica a medicinali metabolizzati da CYP3A4 può risultare aumentata in caso di co-somministrazione con isavuconazolo. L'uso concomitante di isavuconazolo e substrati di CYP3A4 come gli immunosoppressori tacrolimus, sirolimus e ciclosporina può aumentare l'esposizione sistemica a tali medicinali. Durante la co-somministrazione possono essere necessari un monitoraggio terapeutico appropriato dei farmaci e un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.5).
    Substrati di CYP2B6
    Isavuconazolo è un induttore di CYP2B6. L'esposizione sistemica a medicinali metabolizzati da CYP2B6 può risultare ridotta in caso di co-somministrazione con isavuconazolo. Si deve quindi prestare attenzione quando substrati di CYP2B6, specialmente medicinali con indice terapeutico stretto, come ciclofosfamide, sono co-somministrati con isavuconazolo. L'uso concomitante del substrato di CYP2B6 efavirenz e di isavuconazolo è controindicato poiché efavirenz è un induttore moderato di CYP3A4/5 (vedere paragrafo 4.3).
    Substrati della P-gp
    Isavuconazolo può aumentare l'esposizione ai medicinali che sono substrati della P-gp. Può essere necessario un aggiustamento della dose dei medicinali che sono substrati della P-gp, specialmente se hanno un indice terapeutico stretto, come digossina, colchicina e dabigatran etexilato, se somministrati insieme a isavuconazolo (vedere paragrafo 4.5).
    Limitazioni dei dati clinici
    I dati clinici su isavuconazolo nel trattamento della mucormicosi sono limitati a uno studio clinico prospettico non controllato su 37 pazienti adulti affetti da mucormicosi comprovata o probabile che hanno ricevuto isavuconazolo come trattamento primario o perché altri trattamenti antimicotici (principalmente amfotericina B) non erano appropriati.
    Per le singole specie di Mucorales, i dati di efficacia clinica sono molto limitati, spesso a uno o due pazienti (vedere paragrafo 5.1). Dati sulla suscettibilità sono disponibili solo per un sottogruppo ristretto di casi. Questi dati indicano che le concentrazioni di isovuconazolo richieste per l'inibizione in vitro sono molto variabili in generi/specie diversi all'interno dell'ordine Mucorales e generalmente sono superiori alle concentrazioni richieste per inibire le specie di Aspergillus. Si deve osservare che non è stato condotto alcuno studio di ricerca dello dose nella mucormicosi e che ai pazienti è stata somministrata la stessa dose di isavuconazolo usata per il trattamento dell'aspergillosi invasiva.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Cresemba
    Possibile influenza di altri medicinali sulla farmacocinetica di isavuconazolo
    Isavuconazolo è un substrato di CYP3A4 e CYP3A5 (vedere paragrafo 5.2). La co-somministrazione di medicinali che sono inibitori di CYP3A4 e/o CYP3A5 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di isavuconazolo. La co-somministrazione di medicinali che sono induttori di CYP3A4 e/o CYP3A5 può ridurre le concentrazioni plasmatiche di isavuconazolo.
    Medicinali che inibiscono CYP3A4/5
    La co-somministrazione di isavuconazolo con l'inibitore forte di CYP3A4/5 come ketoconazolo è controindicata in quanto questo medicinale può aumentare significativamente le concentrazioni plasmatiche di isavuconazolo (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
    Per l'inibitore forte di CYP3A4 lopinavir/ritonavir, è stato osservato un aumento di due volte dell'esposizione a isavuconazolo. Per altri inibitori forti di CYP3A4, come claritromicina, indinavir e saquinavir, si può prevedere un effetto meno pronunciato, in base alla loro relativa potenza. Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo quando viene somministrato insieme a inibitori forti di CYP3A4/5 ma si consiglia cautela poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare (vedere paragrafo 4.4).
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per gli inibitori deboli o moderati di CYP3A4/5.
    Medicinali che inducono CYP3A4/5
    La co-somministrazione di isavuconazolo con induttori potenti di CYP3A4/5 come rifampicina, rifabutina, carbamazepina, barbiturici a lunga durata d'azione (ad es. fenobarbital), fenitoina ed erba di S. Giovanni o con induttori moderati di CYP3A4/5 come efavirenz, nafcillina ed etravirina è controindicata, poiché questi medicinali possono ridurre significativamente le concentrazioni plasmatiche di isavuconazolo (vedere paragrafo 4.3).
    La co-somministrazione con induttori deboli di CYP3A4/5 come aprepitant, prednisone e pioglitazone può causare riduzioni da lievi a moderate dei livelli plasmatici di isavuconazolo, per cui tale co-somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi (vedere paragrafo 4.4).
    La co-somministrazione con dosi elevate di ritonavir (>200 mg due volte al giorno) è controindicata, in quanto ad alte dosi ritonavir può indurre CYP3A4/5 e ridurre le concentrazioni plasmatiche di isavuconazolo (vedere paragrafo 4.3).
    Possibile influenza di isavuconazolo sull'esposizione ad altri medicinali
    Medicinali metabolizzati da CYP3A4/5
    Isavuconazolo è un inibitore moderato di CYP3A4/5; la co-somministrazione di isavuconazolo e di medicinali che sono substrati di CYP3A4/5 può causare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali.
    Medicinali metabolizzati da CYP2B6
    Isavuconazolo è un induttore debole di CYP2B6; la co-somministrazione di isavuconazolo può causare la riduzione delle concentrazioni plasmatiche dei substrati di CYP2B6.
    Medicinali trasportati dalla P-gp nell'intestino
    Isavuconazolo è un inibitore debole della glicoproteina P (P-gp); la co-somministrazione con isavuconazolo può causare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche dei substrati della P-gp.
    Medicinali trasportati dalla BCRP
    Isavuconazolo è un inibitore in vitro della BCRP e le concentrazioni plasmatiche dei substrati della BCRP possono quindi risultare aumentate. Si deve prestare attenzione quando isavuconazolo è somministrato insieme a substrati della BCRP.
    Medicinali escreti per via renale attraverso proteine di trasporto
    Isavuconazolo è un inibitore debole del trasportatore di cationi organici 2 (organic cation transporter 2, OCT2). La co-somministrazione di isavuconazolo e di medicinali che sono substrati dell'OCT2 può causare l'aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali.
    Substrati dell'uridina difosfato-glucuronosiltransferasi (UGT)
    Isavuconazolo è un inibitore debole dell'UGT. La co-somministrazione di isavuconazolo e di medicinali che sono substrati dell'UGT può causare un lieve aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali.
    Tabella delle interazioni
    Le interazioni tra isavuconazolo e i medicinali co-somministrati sono elencate nella Tabella 2 (l'aumento è indicato con “↑”, la riduzione con “↓”), ordinate per classe terapeutica. Se non indicato diversamente, gli studi descritti nella Tabella 2 sono stati condotti su adulti con la dose raccomandata di isavuconazolo.
    Tabella 2 Interazioni

    Medicinale co-somministrato per area terapeutica
    Effetti sulle concentrazioni del farmaco/variazione media geometrica (%) di AUC, Cmax (Modalità d'azione)
    Raccomandazione relativa alla co-somministrazione
    Anticonvulsivanti
    Carbamazepina, fenobarbital e fenitoina
    (induttori forti di CYP3A4/5)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire (induzione di CYP3A da parte di carbamazepina, fenitoina e barbiturici a lunga durata d'azione, come fenobarbital).
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e carbamazepina, fenitoina e barbiturici a lunga durata d'azione come fenobarbital è controindicata.
    Antibatterici
     
     
    Rifampicina
    (induttore forte di CYP3A4/5)
    Isavuconazolo:
    AUCtau: ↓ 90%
    Cmax: ↓ 75%
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e rifampicina è controindicata.
    Rifabutina
    (induttore forte di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire significativamente.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e rifabutina è controindicata.
    Nafcillina
    (inibitore moderato di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire significativamente.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e nafcillina è controindicata.
    Claritromicina
    (inibitore forte di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo; prestare attenzione poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare.
     
    Antimicotici
    Ketoconazolo
    (inibitore forte di CYP3A4/5)
    Isavuconazolo:
    AUCtau: ↑ 422%
    Cmax: ↑ 9%
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e ketoconazolo è controindicata.
    Medicinali vegetali
    Erba di S. Giovanni
    (induttore forte di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire significativamente.
    (Induzione di CYP3A4).
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo ed erba di S. Giovanni è controindicata.
    Immunosoppressori
    Ciclosporina, sirolimus, tacrolimus
    (substrati di CYP3A4/5)
    Ciclosporina:
    AUCinf: ↑ 29%
    Cmax: ↑ 6%
    Sirolimus:
    AUCinf: ↑ 84%
    Cmax: ↑ 65%
    Tacrolimus:
    AUCinf: ↑ 125%
    Cmax: ↑ 42%
    (Inibizione di CYP3A4)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Ciclosporina, sirolimus, tacrolimus: monitoraggio dei livelli plasmatici e aggiustamento appropriato della dose, se necessario.
    Micofenolato mofetile (MMF)
    (substrato dell'UGT)
    Acido micofenolico (MPA, metabolita attivo):
    AUCinf: ↑ 35%
    Cmax: ↓ 11%
    (Inibizione dell'UGT)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    MMF: consigliato monitoraggio per rilevare eventuali effetti tossici correlati a MPA.
    Prednisone
    (substrato di CYP3A4)
    Prednisolone (metabolita attivo):
    AUCinf: ↑ 8%
    Cmax: ↓ 4%
    (Inibizione di CYP3A4)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La co-somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi.
    Oppioidi
    Oppiacei a breve durata d'azione (alfentanil, fentanil)
    (substrati di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni dell'oppiaceo a breve durata d'azione possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5).
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Oppiacei a breve durata d'azione (alfentanil, fentanil): attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici del farmaco e riduzione della dose, se necessario.
    Metadone
    (substrato di CYP3A4/5, 2B6 e 2C9)
     
    S-metadone (isomero inattivo dell'oppiaceo)
    AUCinf: ↓ 35%
    Cmax: ↑ 1%
    40% di riduzione dell'emivita terminale
    R-metadone (isomero attivo dell'oppiaceo).
    AUCinf: ↓ 10%
    Cmax: ↑ 4%
    (Induzione di CYP2B6)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Metadone: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Antitumorali
    Alcaloidi della vinca (vincristina, vinblastina)
    (substrati della P-gp)
    Non studiati.
    Le concentrazioni degli alcaloidi della vinca possono aumentare.
    (Inibizione della P-gp)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Alcaloidi della vinca: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici del farmaco e riduzione della dose, se necessario.
    Ciclofosfamide
    (substrato di CYP2B6, CYP3A4)
    Non studiati.
    I metaboliti attivi di ciclofosfamide possono aumentare o diminuire.
    (Induzione di CYP2B6, inibizione di CYP3A4)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Ciclofosfamide: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di mancanza di efficacia o aumento della tossicità e aggiustamento della dose, se necessario.
    Metotrexato
    (substrato di BCRP, OAT1, OAT3)
    Metotrexato:
    AUCinf: ↓ 3%
    Cmax: ↓ 11%
    7-idrossimetabolita:
    AUCinf: ↑ 29%
    Cmax: ↑ 15%
    (Meccanismo sconosciuto)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Metotrexato: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Altri antitumorali (daunorubicina, doxorubicina, imatinib, irinotecan, lapatinib, mitoxantrone, topotecan)
    (substrati della BCRP)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di daunorubicina, doxorubicina, imatinib, irinotecan, lapatinib, mitoxantrone, topotecan possono aumentare.
    (Inibizione della BCRP)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Daunorubicina, doxorubicina, imatinib, irinotecan, lapatinib, mitoxantrone o topotecan: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici e riduzione della dose, se necessario.
    Antiemetici
    Aprepitant
    (induttore debole di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La co-somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il beneficio potenziale superi i rischi.
    Antidiabetici
    Metformina
    (substrato di OCT1, OCT2 e MATE1)
    Metformina:
    AUCinf: ↑ 52%
    Cmax: ↑ 23%
    (Inibizione di OCT2)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Metformina: può essere necessaria una riduzione della dose.
    Repaglinide
    (substrato di CYP2C8 e OATP1B1)
    Repaglinide:
    AUCinf: ↓ 8%
    Cmax: ↓ 14%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Repaglinide: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Pioglitazone
    (induttore debole di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La co-somministrazione deve essere evitata a meno che non si ritenga che il potenziale beneficio superi il rischio.
    Anticoagulanti
    Dabigatran etexilato
    (substrato della P-gp)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di dabigatran etexilato possono aumentare.
    (Inibizione della P-gp).
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Dabigatran etexilato ha un indice terapeutico stretto e deve essere monitorato; riduzione della dose, se necessario.
    Warfarin
    (substrato di CYP2C9)
    S-warfarin
    AUCinf: ↑ 11%
    Cmax: ↓ 12%
    R-warfarin
    AUCinf: ↑ 20%
    Cmax: ↓ 7%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Warfarin: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Antiretrovirali
    Lopinavir 400 mg / Ritonavir 100 mg
    (inibitori forti e substrati di CYP3A4/5)
    Lopinavir:
    AUCtau: ↓ 27%
    Cmax: ↓ 23%
    Cmin, ss: ↓ 16%a)
    Ritonavir:
    AUCtau: ↓ 31%
    Cmax: ↓ 33%
    (Meccanismo sconosciuto)
    Isavuconazolo:
    AUCtau: ↑ 96%
    Cmax: ↑ 74%
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non sono necessari aggiustamenti della dose di isavuconazolo; prestare attezione poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare.
    Lopinavir/ritonavir: non è richiesto alcun aggiustamento della dose per lopinavir 400 mg / ritonavir 100 mg ogni 12 ore, ma attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di mancanza di efficacia antivirale.
     
    Ritonavir (a dosi >200 mg ogni 12 ore)
    (induttore forte di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Ritonavir ad alte dosi può ridurre significativamente le concentrazioni di isavuconazolo.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo e di alte dosi di ritonavir (>200 mg ogni 12 ore) è controindicata.
    Efavirenz
    (induttore moderato di CYP3A4/5 e substrato di CYP2B6)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di efavirenz possono diminuire.
    (Induzione di CYP2B6)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire significativamente.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo ed efavirenz è controindicata.
    Etravirina
    (induttore moderato di CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono diminuire significativamente.
    (Induzione di CYP3A4/5)
    La somministrazione concomitante di isavuconazolo ed etravirina è controindicata.
    Indinavir
    (inibitore forte e substrato di CYP3A4/5)
    Indinavir:b)
    AUCinf: ↓ 36%
    Cmax: ↓ 52%
    (Meccanismo sconosciuto)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non sono necessari aggiustamenti della dose di isavuconazolo; prestare attezione poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare.
    Indinavir: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di mancanza di efficacia antivirale e incremento della dose, se necessario.
    Saquinavir
    (inibitore forte di CYP3A4)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di saquinavir possono diminuire (come osservato con lopinavir/ritonavir) o aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo; prestare attenzione poiché le reazioni avverse ai farmaci possono aumentare.
    Saquinavir: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici e/o mancanza di efficacia antivirale, e aggiustamento della dose, se necessario.
    Altri inibitori della proteasi (ad es. fosamprenavir)
    (inibitori forti o moderati e substrati del CYP3A4/5)
    Non studiati.
    Le concentrazioni degli inibitori della proteasi possono diminuire (come osservato con lopinavir/ritonavir) o aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4)
    Le concentrazioni di isavuconazolo possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Inibitori della proteasi: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici e/o mancanza di efficacia antivirale, e aggiustamento della dose se necessario.
    Altro NNRTI (ad es. nevirapina)
    (induttori e substrati di CYP3A4/5 e 2B6)
    Non studiati.
    Le concentrazioni di NNRTI possono diminuire (induzione di CYP2B6 da parte di isavuconazolo) o aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    NNRTI: attento monitoraggio per l'eventuale comparsa di effetti tossici e/o mancanza di efficacia antivirale, e aggiustamento della dose, se necessario.
    Antiacidi
    Esomeprazolo
    (substrato di CYP2C19 e pH gastrico­)
    Isavuconazolo:
    AUCtau: ↑ 8%
    Cmax: ↑ 5%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Esomeprazolo: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Omeprazolo
    (substrato di CYP2C19 e pH gastrico­)
    Omeprazolo:
    AUCinf: ↓ 11%
    Cmax: ↓ 23%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Omeprazolo: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Farmaci ipolipemizzanti
    Atorvastatina e altre statine (substrati di CYP3A4 ad es. simvastatina, lovastatina, rosuvastatina)
    (substrati di CYP3A4/5 e/o BCRP)
    Atorvastatina:
    AUCinf: ↑ 37%
    Cmax: ↑ 3%
    Altre statine non sono state studiate.
    Le concentrazioni delle statine possono aumentare.
    (Inibizione di CYP3A4/5 o BCRP)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    In base ai risultati relativi all'atorvastatina, non è necessario alcun aggiustamento della dose delle statine. Si consiglia il monitoraggio delle reazioni avverse tipiche delle statine.
    Antiaritmici
    Digossina
    (substrato della P-gp)
    Digossina:
    AUCinf: ↑ 25%
    Cmax: ↑ 33%
    (Inibizione della P-gp)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Digossina: le concentrazioni sieriche della digossina devono essere monitorate e usate per determinare la dose da usare.
    Contraccettivi orali
    Etinil estradiolo e noretindrone
    (substrati di CYP3A4/5)
    Etinil estradiolo
    AUCinf: ↑ 8%
    Cmax: ↑ 14%
    Noretindrone
    AUCinf: ↑ 16%
    Cmax: ↑ 6%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Etinil estradiolo e noretindrone: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Antitussivi
    Destrometorfano
    (substrato di CYP2D6)
    Destrometorfano:
    AUCinf: ↑ 18%
    Cmax: ↑ 17%
    Destrorfano (metabolita attivo):
    AUCinf: ↑ 4%
    Cmax: ↓ 2%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Destrometorfano: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Benzodiazepine
    Midazolam
    (substrato di CYP3A4/5)
    Midazolam orale:
    AUCinf: ↑ 103%
    Cmax: ↑ 72%
    (Inibizione di CYP3A4)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Midazolam: attento monitoraggio di segni e sintomi clinici raccomandato e riduzione della dose, se necessario.
    Antigottosi
    Colchicina
    (substrato della P-gp)
    Non studiati.
    Le concentrazioni della colchicina possono aumentare.
    (Inibizione della P-gp)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    La colchicina ha un
    indice terapeutico stretto e deve essere monitorata; riduzione della dose, se necessario.
    Prodotti naturali
    Caffeina
    (substrato di CYP1A2)
    Caffeina:
    AUCinf: ↑ 4%
    Cmax: ↓ 1%
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Caffeina: non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Ausili per smettere di fumare
    Bupropione
    (substrato di CYP2B6)
     
    Bupropione:
    AUCinf: ↓ 42%
    Cmax: ↓ 31%
    (Induzione di CYP2B6)
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose di isavuconazolo.
    Bupropione: aumento della dose, se necessario.
    NNRTI, inibitore della trascrittasi inversa non nucleosidico; P-gp, glicoproteina P.
    a) riduzione % dei valori minimi medi
    b) Indinavir è stato studiato solo dopo una dose singola di 400 mg di isavuconazolo.
    AUCinf = area sotto i profili concentrazione plasmatica-tempo estrapolati all'infinito; AUCtau = area sotto i profili concentrazione plasmatica-tempo nelle 24 ore di intervallo allo stato stazionario; Cmax = concentrazione plasmatica di picco; Cmin,ss = livelli minimi allo stato stazionario.



    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Cresemba - Polvere Per Soluzione" insieme ad altri farmaci come “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Bosentan ABDI”, “Bosentan Accord”, “Bosentan Aurobindo”, “Bosentan Mylan”, “Bosentan Sun”, “Bosentan Teva”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Dintoinale”, “Dotecine”, “Efavirenz E Emtricitabina E Tenofovir Disoproxil Aurobindo”, “Efavirenz + Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Mylan”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Krka”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Teva”, “Efavirenz / Emtricitabina / Tenofovir Disoproxil Zentiva”, “Erleada”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Intelence”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Luminale - Compressa”, “Lysodren”, “Mycobutin”, “Mysoline”, “Nervaxon”, “Nizoral - Crema”, “Nizoral - Shampoo”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Stadmycin”, “Tegretol”, “Tracleer - Compresse Rivestite”, “Trosyd Dermatite Seborroica E Forfora”, “Xtandi”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di CRESEMBA in donne in gravidanza non ci sono.
    Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani è sconosciuto.
    CRESEMBA non deve essere usato durante la gravidanza, se non in pazienti con infezioni micotiche severe o potenzialmente fatali, nelle quali Isavuconazolo può essere usato se i benefici previsti superano i possibili rischi per il feto.
    Donne in età fertile
    CRESEMBA non è raccomandato in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
    Allattamento
    I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di isavuconazolo/metaboliti nel latte (vedere paragrafo 5.3).
    Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
    L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con CRESEMBA.
    Fertilità
    Non vi sono dati sull'effetto di isavuconazolo sulla fertilità umana. Studi sugli animali non hanno mostrato una compromissione della fertilità in ratti di sesso maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Isavuconazolo presenta una moderata possibilità di alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti devono evitare di guidare o usare macchinari se sviluppano sintomi quali stato confusionale, sonnolenza, sincope e/o capogiro.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Cresemba
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le più comuni reazioni avverse correlate al trattamento negli adulti sono state: valori epatici elevati nelle analisi chimiche (7,9%), nausea (7,4%), vomito (5,5%), dispnea (3,2%), dolore addominale (2,7%), diarrea (2,7%), reazione nel sito di iniezione (2,2%), cefalea (2,0%), ipokaliemia (1,7%) ed eruzione cutanea (1,7%).
    Le reazioni avverse che hanno più frequentemente portato all'interruzione permanente del trattamento con Isavuconazolo negli adulti sono state: stato confusionale (0,7%), insufficienza renale acuta (0,7%), aumento della bilirubina ematica (0,5%), convulsioni (0,5%), dispnea (0,5%), epilessia (0,5%), insufficienza respiratoria (0,5%) e vomito (0,5%).
    Tabella della reazioni avverse
    La Tabella 3 presenta le reazioni avverse a isavuconazolo nel trattamento delle infezioni micotiche invasive negli adulti, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza.
    La frequenza delle reazioni avverse è definita nel modo seguente: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); e non comune (≥1/1.000, <1/100); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    All'interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 3 Riassunto delle reazioni avverse in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e alla frequenza
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazioni avverse da farmaci
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non comune
    Neutropenia, trombocitopenia^, pancitopenia, leucopenia^, anemia^
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Ipersensibilità^
    Non nota
    Reazione anafilattica*
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Ipokaliemia, appetito ridotto
    Non comune
    Ipomagnesemia, ipoglicemia, ipoalbuminemia, malnutrizione^
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Delirium^#
    Non comune
    Depressione, insonnia^
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Cefalea, sonnolenza
    Non comune
    Convulsioni^, sincope, capogiro, parestesia^, encefalopatia, pre-sincope, neuropatia periferica, disgeusia
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Non comune
    Vertigine
    Patologie cardiache
    Non comune
    Fibrillazione atriale, tachicardia, bradicardia^, palpitazioni, flutter atriale, intervallo QT dell'elettrocardiogramma abbreviato, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli ventricolari, extrasistoli sopraventricolari
    Patologie vascolari
    Comune
    Tromboflebite^
    Non comune
    Collasso circolatorio, ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune
    Dispnea^, insufficienza respiratoria acuta^
    Non comune
    Broncospasmo, tachipnea, emottisi, epistassi
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale^
    Non comune
    Dispepsia, stipsi, distensione dell'addome
    Patologie epatobiliari
    Comune
    Valori epatici elevati nelle analisi chimiche^#
    Non comune
    Epatomegalia; Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eruzione cutanea^, prurito
    Non comune
    Petecchie, alopecia, eruzione da farmaci, dermatite^
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune
    Dolore dorsale
    Patologie renali e urinarie
    Comune
    Insufficienza renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Dolore toracico^, stanchezza, reazione in sede di iniezione^
    Non comune
    Edema periferico^, malessere, astenia
    ^ Indica che i termini preferiti appropriati sono stati raggruppati in un singolo concetto medico.
    * Reazione avversa identificata dopo l'immissione in commercio.
    # Vedere il paragrafo Descrizione di reazioni avverse selezionate qui di seguito.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Il vaneggiamento include reazioni di stato confusionale.
    I valori epatici elevati nelle analisi chimiche includono eventi di alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, bilirubina ematica aumentata, lattato deidrogenasi ematica aumentata, gamma-glutamiltransferasi aumentata, enzimi epatici aumentati, funzione epatica anormale, iperbilirubinemia, prova di funzione epatica anormale e transaminasi aumentate.
    Effetti sui valori di laboratorio
    In uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato, controllato verso farmaco attivo, su 516 pazienti con malattia micotica invasiva causata da Aspergillus spp. o altri funghi filamentosi, al termine del trattamento in studio sono stati segnalati aumenti delle transaminasi epatiche (alanina aminotransferasi o aspartato aminotransferasi) > 3 x ULN (limite normale superiore) nel 4,4% dei pazienti che hanno ricevuto isavuconazolo. Aumenti marcati delle transaminasi epatiche >10 x ULN si sono sviluppati nell'1,2% dei pazienti trattati con isavuconazolo.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza clinica di isavuconazolo è stata valutata in 77 pazienti pediatrici che hanno ricevuto almeno una dose di isavuconazolo per via endovenosa o orale. Ciò includeva 46 pazienti pediatrici che hanno ricevuto isavuconazolo in dose singola e che hanno ricevuto anche altri antifungini per la profilassi e 31 pazienti con aspergillosi invasiva o mucormicosi, sospetta o confermata, che hanno ricevuto isavuconazolo come terapia primaria per un massimo di 181 giorni. Complessivamente, il profilo di sicurezza di isavuconazolo nella popolazione pediatrica è risultato analogo al profilo di sicurezza ottenuto negli adulti.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cresemba
    Sintomi
    In uno studio sul QT, i sintomi riportati più frequentemente a dosi sovraterapeutiche di Isavuconazolo (equivalenti a 600 mg/die di isavuconazolo) rispetto al gruppo trattato con dosi terapeutiche (equivalenti a 200 mg/die di isavuconazolo) hanno incluso: cefalea, capogiro, parestesia, sonnolenza, alterazione dell'attenzione, disgeusia, bocca secca, diarrea, ipoestesia orale, vomito, vampata di calore, ansia, irrequietezza, palpitazioni, tachicardia, fotofobia e artralgia.
    Gestione del sovradosaggio
    Isavuconazolo non viene rimosso mediante emodialisi. Non esiste alcun antidoto specifico per isavuconazolo. In caso di sovradosaggio, si deve istituire un trattamento di supporto.

    Scadenza

    4 anni
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso dopo ricostituzione e diluizione è stata dimostrata per 24 ore a 2-8°C o per 6 ore a temperatura ambiente.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono di responsabilità dell'utilizzatore e non devono normalmente eccedere le 24 ore a 2-8°C, a meno che la ricostituzione e la diluizione non siano state effettuate in condizioni asettiche controllate e validate.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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