Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    Ultimo aggiornamento: 06/11/2021

    Cos'è Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa?

    Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa è un farmaco a base del principio attivo Chinina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Antimalarici e nello specifico Metanolchinoline. E' commercializzato in Italia dall'azienda Agenzia Industria Difesa - Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.

    Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa 500 mg/2 ml concentrato per soluzione per infusione 10 fiale

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Agenzia Industria Difesa - Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Chinina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Antimalarici
    ATC: P01BC01 - Chinina
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa? A cosa serve?

    Trattamento dei casi gravi di malaria dovuti a Plasmodium Falciparum o ad infezione mista o da specie non nota.

    La somministrazione parenterale deve essere sostituita da quella orale non appena le condizioni del paziente lo consentano.


    Posologia

    Come usare Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa: Posologia
    Il dosaggio della Chinina Cloridrato è calcolato in rapporto al peso corporeo sia nell'adulto che nel bambino.

    La dose di carico iniziale è di 20 mg/kg (fino alla dose massima di 1,4 g) infusa in 4 ore.

    La dose di carico non deve essere somministrata ai pazienti che hanno assunto chinina (o chinidina) o meflochina nelle 24 ore precedenti.

    Dopo un intervallo di 8-12 ore il trattamento prosegue con una dose di mantenimento di 10 mg/kg (fino alla dose massima di 700 mg) infusa in 4 ore da ripetere ad intervalli di 8-12 ore fino a quando le condizioni del paziente non consentono la somministrazione orale.

    La dose di mantenimento deve essere ridotta a 5-7 mg/kg nei soggetti con insufficienza renale o quando il trattamento parenterale è richiesto per più di 48 ore.

    Nei reparti di terapia intensiva la dose di carico può essere somministrata, in alternativa, alla dose di 7 mg/kg infusa in 30 minuti, seguita immediatamente da una dose di 10 mg/kg in 4 ore. Dopo un intervallo di 8-12 ore la dose di mantenimento prosegue come descritto.

    Il concentrato non deve essere somministrato così com'è ma solo dopo opportuna diluizione in soluzione fisiologica (vedere 6.6).

    Somministrare solo per infusione endovenosa lenta.

    L'eventuale soluzione diluita residua non può essere riutilizzata e deve essere eliminata.


    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    Ipersensibilità al principio attivo (vedere 4.4.); deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, miastenia grave.

    Uso concomitante di amiodarone, astemizolo, terfenadina, tioridazina, pimozide, droperidolo, alofantrina, cisapride, levacetilmetadolo (vedere 4.5.).


    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    L'accertamento dell'eventuale ipersensibilità al principio attivo deve tenere conto della possibilità di reazioni crociate tra chinina e chinidina.

    La chinina può determinare, per stimolazione dell'increzione insulinica, una grave ipoglicemia potenzialmente letale, specialmente in gravidanza o nelle infezioni gravi e prolungate. I valori glicemici devono essere controllati prima della somministrazione e accuratamente monitorizzati nel corso del trattamento; può essere opportuna la somministrazione preventiva di soluzione glucosata.

    L'insorgenza di febbre emoglobinurica (“blackwater fever“: triade comprendente emolisi massiva, emoglobinemia e emoglobinuria), una rara reazione di ipersensibilità che può causare insufficienza renale anche ad esito letale, è più frequente nelle donne gravide.

    Gli effetti del farmaco possono aggravare le condizioni di soggetti con alterazioni del ritmo cardiaco (e.g. fibrillazione atriale, difetti di conduzione, blocchi) o altre gravi patologie cardiache, asma, emoglobinuria, neurite ottica, tinnito; in questi casi la somministrazione di chinina richiede particolare cautela.

    L'infusione rapida può causare ipotensione grave.

    L'uso concomitante di meflochina aumenta il rischio di convulsioni e di aritmie; la meflochina può essere somministrata solo dopo un intervallo di almeno 12 ore dall'ultima dose di chinina (vedere 4.5.).

    Particolare cautela è richiesta nei soggetti con insufficienza epatica o renale per la conseguente alterata cinetica del farmaco.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    Associazioni controindicate (evitare l'uso concomitante – vedere 4.3.)

    Antiaritmici – Amiodarone: aumento del rischio di aritmie ventricolari; a causa della lunga emivita dell'amiodarone il rischio persiste per diverse settimane (o anche mesi) dopo l'interruzione del trattamento.

    Antistaminici - Astemizolo e terfenadina: aumento del rischio di aritmie ventricolari

    Antipsicotici – Tioridazina, pimozide e droperidolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari.

    Antimalarici – Alofantrina: aumento del rischio di aritmie.

    Cisapride: aumento del rischio di aritmie ventricolari.

    Levacetilmetadolo: aumento del rischio di aritmie ventricolari.

    Associazioni che richiedono precauzioni particolari o un aggiustamento del dosaggio

    Acidificanti delle urine - Aumento della clearance renale, riduzione dell'emivita e della concentrazione plasmatica di chinina.

    Alcalinizzanti delle urine - (e.g. acetazolamide, bicarbonato di sodio): Riduzione della clearance di chinina, aumento dell'emivita e della concentrazione plasmatica di chinina.

    Antimalarici – Meflochina: aumento del rischio di convulsioni e di aritmie; questo non impedisce l'uso di chinina per via endovenosa nei casi gravi (vedere 4.2 e 4.4).

    Antiulcera peptica - Cimetidina: inibisce il metabolismo e aumenta la concentrazione plasmatica della chinina.

    Antiaritmici – Aumento della concentrazione plasmatica di flecainide.

    Anticoagulanti – Inibizione dei fattori di coagulazione dipendenti dalla vitamina K e conseguente aumento dell'attività di warfarin e altri antagonisti della vitamina K.

    Glicosidi cardiaci – Aumento della concentrazione plasmatica di digossina.

    Miorilassanti – (e.g. pancuronio, succinilcolina, tubocurarina) Aumento dell'azione miorilassante e del conseguente rischio di deficit della muscolatura respiratoria.

    Interferenze con i test di laboratorio.

    La chinina può imbrunire il colore dell'urina e interferire con i seguenti test di laboratorio: dosaggio della chinidina plasmatica (falso aumento); VES (falsa riduzione); determinazione urinaria di: 17-idrossicorticosteroidi, 17-chetosteroidi e catecolamine (falso aumento).



    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa" insieme ad altri farmaci come “Diarstop”, “Dissenten Antidiarrea”, “Dissenten”, “Enterog Antidiarroico”, “Imodium”, “Itraconazolo DOC Generici”, “Itraconazolo EG”, “Itraconazolo Mylan Generics”, “Itraconazolo Sandoz”, “Itraconazolo Teva”, “Itragerm”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Lopemid”, “Loperamide Angelini - Capsula”, “Loperamide Aurobindo”, “Loperamide DOC Generici”, “Loperamide Hexal”, “Losipaco”, “Nizoblue”, “Nizoral - Crema”, “Nizoral - Shampoo”, “Noxafil - Compressa Gastroresistente”, “Noxafil - Sospensione”, “Posaconazolo Accord”, “Posaconazolo AHCL”, “Posaconazolo EG”, “Posaconazolo EG STADA”, “Posaconazolo Fresenius Kabi”, “Posaconazolo Mylan Pharma”, “Posaconazolo Mylan”, “Posaconazolo Sandoz”, “Posaconazolo Teva”, “Spendor”, “Sporanox - Capsula”, “Sporanox - Soluzione”, “Trazer”, “Triasporin - Capsula”, “Triasporin - Soluzione”, “Vfend - Compressa Rivestita”, “Vfend - Polvere”, “Voriconazolo Accord”, “Voriconazolo Aristo”, “Voriconazolo Aurobindo”, “Voriconazolo Dr Reddy's”, “Voriconazolo Mylan Pharma”, “Voriconazolo Mylan”, “Voriconazolo Sandoz GMBH”, “Voriconazolo Sandoz”, “Voriconazolo Teva”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    La chinina può causare effetti dannosi sulla gravidanza (particolare suscettibilità alla ipoglicemia iperinsulinemica e alla febbre emoglobinurica; vedere 4.4) e sul feto (in particolare, ipoplasia del nervo acustico e conseguente sordità).

    Tuttavia, occorre tenere conto della pericolosità della malaria in gravidanza (specialmente nell'ultimo trimestre).

    La chinina deve essere soministrata nei casi di assoluta necessità quando i benefici attesi superino i possibili rischi.

    La chinina è escreta nel latte materno in concentrazioni inferiori a quelle plasmatiche, nei lattanti con carenza di glucoso-6-fosfato deidrogenasi può causare emolisi grave.


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non rilevante (date le condizioni d'uso del prodotto medicinale).


    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    Disordini del sangue e del sistema linfatico

    Trombocitopenia, leucopenia, pancitopenia, emolisi, coagulopatia, coagulazione intravascolare disseminata, ipoprotrombinemia, metaemoglobinemia.

    Raramente: agranulocitosi.

    Disordini del metabolismo e della nutrizione

    Ipoglicemia, porfiria.

    Disordini del sistema nervoso

    Cefalea, confusione, agitazione, inquietudine, convulsioni, vertigini.

    Disordini oculari

    Offuscamento della vista, scotòmi, fotofobia, diplopia, riduzione del campo visivo, cecità notturna, cecità temporanea, alterata percezione dei colori, midriasi.

    Raramente: cecità.

    Disordini uditivi e vestibolari

    Tinnito, ipoacusia, sordità (generalmente reversibile), vertigini.

    Disordini cardiaci

    Angina, tachicardia ventricolare (torsioni di punta), fibrillazione atriale, alterazioni della conduzione atrio-ventricolare.

    Disordini vascolari

    Ipotensione grave (conseguente ad infusione rapida), vasculiti.

    Disordini respiratori, toracici e mediastinici

    Dispnea, asma, depressione respiratoria.

    Disordini gastrointestinali

    Nausea, vomito, dolori addominali.

    Disordini epatobiliari

    Molto raramente: epatotossicità (epatite colostatica) ed epatiti granulomatose

    Disordini cutanei e sottocutanei

    Eritemi, eruzioni, prurito, sudorazione profusa, angioedema (specialmente al volto), porpora trombotica trombocitopenica.

    Molto raramente: necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell).

    Disordini renali ed urinari

    Nefrite interstiziale, sidrome uremico emolitica, emoglobinuria

    Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione

    Reazioni di ipersensibilità – La reazione più frequentemente osservata è un arrossamento cutaneo accompagnato da intenso prurito generalizzato.

    Altre reazioni meno frequenti sono: eruzioni cutanee (orticarioidi, papulari, scarlattiniformi), angioedema (specialmente al volto), alterazioni ematologiche (incluse trombocitopenia e coagulazione intravascolare disseminata), insufficienza renale acuta e asma.

    Raramente: febbre emoglobinurica (“blackwater fever“) (vedere 4.4.).

    Altri – Febbre.

    Alterazioni del sito di somministrazione – La chinina è una sostanza molto irritante: dopo l'infusione endovenosa possono verificarsi tromboflebiti.

    Lesioni e avvelenamento

    Cinconismo – La somministrazione di chinina può causare tossicità dose-dipendente caratterizzata da un tipico corteo sintomatologico “cinconismo“. Nelle forme lievi è presente: tinnito, cefalea, nausea, disturbi visivi (ad esempio: offuscamento, scotomi, fotofobia, alterata percezione dei colori), vertigini, dispnea, febbre. Proseguendo il trattamento o dopo dosi singole elevate compaiono: manifestazioni gastrointestinali (vomito, dolore addominale, diarrea), cardiovascolari (arresto sinusale, ritmo giunzionale, blocco atrio-ventricolare, tachicardia e fibrillazione ventricolari), cutanee (cute calda e

    arrossata, eruzioni cutanee), depressione respiratoria, confusione mentale, convulsioni e peggioramento dei disturbi della vista (compresa la cecità temporanea).


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa

    In caso di sovradosaggio del farmaco, si può avere l'intensificazione degli effetti indesiderati descritti. In particolare, sono possibili alterazioni del ritmo gravi ed anche potenzialmente letali (e.g. arresto sinusale, ritmo giunzionale, blocco atrio-ventricolare, tachicardia e fibrillazione ventricolare), depressione respiratoria e collasso circolatorio.

    Per quanto non vi sia certezza che l'incremento della clearance del farmaco acceleri il recupero, il metodo della diuresi forzata si è rivelato più efficace per aumentare l'eliminazione del farmaco assorbito, rispetto ad emodialisi, plasmaferesi, e dialisi peritoneale. È considerata un'alternativa clinicamente efficace l'emoperfusione con carbone attivo.

    L'acidificazione delle urine aumenta l'escrezione renale della chinina, ma in presenza di emoglobinuria aumenta il rischio di blocco renale.


    Scadenza

    3 anni.


    Conservazione

    Conservare il prodotto al riparo dalla luce.

    Utilizzare subito e non riutilizzare la soluzione diluita.

    Non utilizzare il concentrato se l'aspetto è alterato (vedere 3).


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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