Intesticort 3 mg 50 capsule rigide gastroresistenti
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Perché si usa Intesticort? A cosa serve?
- Malattia di Crohn
Induzione della remissione in pazienti affetti da malattia di Crohn attiva di grado lieve o moderato a carico dell'ileo e/o del colon ascendente
- Colite microscopica
- Epatite autoimmune
Come usare Intesticort: Posologia
Posologia
Malattia di Crohn
Induzione della remissione
La dose quotidiana raccomandata è di tre capsule una volta al giorno al mattino, oppure una capsula (contenente 3 mg di Budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera; corrispondenti a una dose totale giornaliera di 9 mg di budesonide) se è più comodo per il paziente.
Durata del trattamento
La durata del trattamento in caso di malattia di Crohn attiva deve essere limitata a 8 settimane.
Colite microscopica
Induzione della remissione
La dose raccomandata è di tre capsule una volta al giorno al mattino (corrispondente ad una dose giornaliera di 9 mg di budesonide).
Mantenimento della remissione
La terapia di mantenimento deve essere iniziata soltanto nei pazienti con sintomi frequentemente ricorrenti di colite microscopica dopo una terapia di induzione riuscita. Può essere usato un regime posologico di due capsule una volta al giorno, al mattino (6 mg di budesonide) o di due capsule una volta al giorno, al mattino, alternate con una capsula al giorno, al mattino (corrispondente a una dose giornaliera media di 4,5 mg di budesonide), in base al fabbisogno individuale del paziente. Deve essere usata la dose efficace più bassa.
Durata del trattamento
La durata del trattamento in caso di colite microscopica attiva deve essere limitata a 8 settimane.
Nella terapia di mantenimento, l'effetto del trattamento deve essere valutato regolarmente per stabilire se sia necessario proseguirlo, non oltre i 12 mesi dopo l'inizio del trattamento di mantenimento. Il trattamento di mantenimento può essere prolungato oltre i 12 mesi solo se i benefici per il singolo paziente sono considerati superiori ai rischi.
Epatite autoimmune
Induzione della remissione
Per l'induzione della remissione (cioè per la normalizzazione dei parametri di laboratorio elevati), la dose quotidiana raccomandata è di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera; che corrisponde a una dose totale quotidiana di 9 mg di budesonide).
Mantenimento della remissione
Dopo il raggiungimento della remissione, la dose quotidiana raccomandata è di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) due volte al giorno (una capsula la mattina e una la sera; che corrisponde a una dose totale quotidiana di 6 mg di budesonide).
Se le transaminasi ALT e/o AST aumentano durante il trattamento di mantenimento, la dose va aumentata fino a 3 capsule al giorno (che corrispondono a una dose totale quotidiana di 9 mg di budesonide), come descritto per l'induzione della remissione.
Nei pazienti tolleranti l'azatioprina, il trattamento per l'induzione e per il mantenimento della remissione con budesonide va associato ad azatioprina.
Durata del trattamento
Per l'induzione della remissione, va somministrata una dose totale quotidiana di 9 mg, fino al suo raggiungimento. Successivamente, per il mantenimento della remissione, va somministrata una dose totale quotidiana di 6 mg di budesonide. Il trattamento per il mantenimento della remissione nell'epatite autoimmune deve essere continuato almeno per 24 mesi. Può essere abbandonato solo se la remissione biochimica viene costantemente mantenuta e non sono presenti segni di infiammazione alla biopsia epatica.
Conclusione del trattamento
Il trattamento con Intesticort 3 mg non deve essere sospeso bruscamente, ma ridotto gradualmente (con dosi decrescenti). Si raccomanda una riduzione graduale della dose nell'arco di 2 settimane.
Popolazione pediatrica
Bambini al di sotto di 12 anni
Intesticort 3 mg non va somministrato ai bambini al di sotto dei 12 anni a causa dell'insufficiente esperienza e del possibile aumento del rischio di soppressione surrenalica in questo gruppo d'età.
Adolescenti dai 12 ai 18 anni
La sicurezza e l'efficacia di Intesticort 3 mg nei bambini dai 12 a 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili negli adolescenti (12 – 18 anni) con malattia di Crohn o epatite autoimmune sono descritti ai paragrafi 4.8 e 5.1 ma non può essere fatta nessuna raccomandazione sulla posologia.
Modo di somministrazione
Le capsule contenenti i granuli gastroresistenti vanno assunte circa mezz'ora prima dei pasti e vanno ingerite intere con un'abbondante quantità di liquido (es. un bicchiere d'acqua).
Quando non dev'essere usato Intesticort
Intesticort 3 mg non va usato in pazienti con:
- ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
- cirrosi epatica
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Intesticort
Il trattamento con Intesticort 3 mg determina livelli di steroidi sistemici inferiori rispetto alla terapia convenzionale con glucocorticosteroidi somministrati per via orale. Il passaggio da terapie con altri glucocorticosteroidi può causare sintomi correlati al cambiamento dei livelli sistemici di steroidi.
È richiesta cautela nei pazienti affetti da tubercolosi, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma, cataratta, anamnesi familiare di diabete o di glaucoma o qualsiasi altra condizione in cui i glucocorticosteroidi possono dare degli effetti indesiderati.
Questo medicinale non è indicato nei pazienti con Morbo di Crohn a carico del tratto gastrointestinale superiore.
A causa del meccanismo d'azione prevalentemente locale del composto, non si possono attendere effetti benefici nei pazienti con sintomi extraintestinali (es. a carico degli occhi, della pelle, delle articolazioni).
Possono manifestarsi effetti sistemici dei glucorticosteroidi, in particolare in caso di prescrizione a dosi elevate e per periodi prolungati. Tali effetti possono comprendere sindrome di Cushing, soppressione surrenalica, ritardo della crescita, ridotta densità minerale ossea, cataratta, glaucoma, un ampio spettro di effetti psichiatrici/comportamentali (vedere paragrafo 4.8).
Infezioni
La soppressione della risposta infiammatoria e della funzione immunitaria aumenta la suscettibilità alle infezioni e la loro gravità. Il rischio del peggioramento di infezioni batteriche, micotiche, amebiche e virali durante il trattamento con glucocorticoidi deve essere accuratamente considerato.Le manifestazioni cliniche sono spesso atipiche e gravi infezioni quali setticemia e tubercolosi possono restare nascoste e, quindi, raggiungere uno stadio avanzato prima di essere riconosciute.
Varicella
La varicella risulta particolarmente preoccupante perché questa malattia, che normalmente si annovera tra quelle minori, può rivelarsi fatale per i pazienti immunosoppressi. I pazienti senza una storia definita di varicella vanno avvertiti di evitare lo stretto contatto personale con la varicella e l'herpes zoster e se esposti devono consultare urgentemente il medico. Se il paziente è un bambino, i genitori devono essere avvertiti di questa precauzione. In caso di pazienti non immuni esposti cui vengono somministrati glucorticosteroidi sistemici o che li hanno assunti nei tre mesi precedenti, è necessaria un'immunizzazione passiva con immunoglobulina per varicella zoster (VZIG) entro 10 giorni dall'esposizione al virus. Se viene confermata la diagnosi di varicella, la malattia richiede la cura di specialisti e un trattamento urgente. La somministrazione di glucorticosteroidi non va interrotta e sarà eventualmente necessario un incremento della dose.
Morbillo
I pazienti con immunità compromessa che sono venuti in contatto con il morbillo, devono rivedere, ove possibile immunoglobuline normali il più presto possibile dopo l'esposizione.
Vaccini
I vaccini vivi non vanno somministrati a pazienti che fanno uso cronico di glucocorticosteroidi.
La risposta anticorpale ad altri vaccini può risultare ridotta.
Pazienti con disfunzioni epatiche
Sulla base delle esperienze nei pazienti con cirrosi biliare primaria (PBC) all'ultimo stadio con cirrosi epatica, bisogna attendersi un aumento della disponibilità sistemica della
Budesonide in tutti i pazienti con alterazioni gravi della funzione epatica.
Tuttavia, nei pazienti con malattie epatiche senza cirrosi epatica, la budesonide a dosi giornaliere di 9 mg è stata sicura e ben tollerata. Non c'è evidenza della necessità di una raccomandazione specifica di dosaggio nei pazienti con malattia epatica senza cirrosi o con lievi alterazioni della funzione epatica.
Disturbi visivi
Con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riportati disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Altri
I glucocorticosteroidi possono causare la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e ridurre la risposta allo stress. Nel caso in cui i pazienti siano soggetti ad interventi chirurgici o ad altri tipi di stress, si raccomanda un trattamento supplementare con glucocorticosteroidi sistemici.
Va evitato il trattamento concomitante con ketoconazolo o altri inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
Le capsule Intesticort 3 mg contengono lattosio e saccarosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, insufficienza di sucrasi-isomaltasi o deficit totale di lattasi non devono assumere questo medicinale.
Nei pazienti con epatite autoimmune, i livelli sierici di transaminasi (ALT, AST) devono essere valutati a intervalli regolari, per aggiustare adeguatamente la dose di budesonide. Durante il primo mese di trattamento, i livelli di transaminasi vanno valutati ogni due settimane, poi almeno ogni 3 mesi.
La somministrazione del medicinale, Intesticort 3 mg capsule gastroresistenti, può causare positività al test anti-doping.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Intesticort
Interazioni farmacodinamiche
Glicosidi cardiaci
L'azione dei glicosidi può essere potenziata dalla carenza di potassio.
Saluretici
Può aumentare l'escrezione di potassio.
Interazioni farmacocinetiche
Citocromo P450
Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il rischio aumentato di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi, in questo caso è necessario monitorare i pazienti per gli effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
La somministrazione contemporanea per via orale di 200 mg di ketoconazolo una volta al giorno ha fatto registrare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide (dose singola da 3 mg) all'incirca di sei volte. Un aumento delle concentrazioni di circa tre volte è stato rilevato in caso di somministrazione di ketoconazolo 12 ore dopo budesonide. Non disponendo di dati sufficienti per fornire raccomandazioni sulla dose, questa combinazione deve essere evitata.
È probabile che anche altri potenti inibitori di CYP3A4 come ritonavir, itraconazolo, claritromicina e succo di pompelmo determinino un marcato aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide. Pertanto va evitata la contemporanea assunzione di budesonide.
I composti o i medicinali, quali carbamazepina e rifampicina, che inducono CYP3A4, possono ridurre l'esposizione sistemica ma anche quella locale di budesonide nella mucosa dell'intestino. È possibile che sia necessario un aggiustamento della dose di budesonide.
I composti o i medicinali che vengono metabolizzati da CYP3A4 possono competere con budesonide. Ciò può causare un incremento della concentrazione di budesonide nel plasma se la sostanza che compete ha una maggiore affinità con CYP3A4, oppure, se budesonide lega più strettamente CYP3A4, la sostanza in competizione può aumentare nel plasma ed è possibile che sia necessario un aggiustamento/riduzione della dose di questo medicinale.
Elevate concentrazioni plasmatiche ed accresciuti effetti dei glucocorticosteroidi sono stati segnalati in pazienti di sesso femminile che assumevano anche estrogeni o contraccettivi orali, ma ciò non è stato osservato con contraccettivi orali combinati a dosi ridotte.
La cimetidina alle dosi raccomandate, in combinazione con budesonide ha un lieve ma insignificante effetto sulla farmacocinetica di budesonide. L'omeprazolo non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di budesonide.
Composti leganti gli steroidi
Teoricamente non è possibile escludere potenziali interazioni con resine sintetiche leganti gli steroidi quali la colestiramina e gli antiacidi. Se somministrati contemporaneamente a Intesticort 3 mg, tali interazioni possono causare una riduzione dell'effetto della budesonide. Per tale ragione questi composti non vanno assunti contemporaneamente, bensì a distanza di almeno due ore.
Siccome la funzione surrenalica può risultare soppressa in seguito al trattamento con budesonide, il test di stimolazione con ACTH per la diagnosi di insufficienza pituitaria può dar luogo a risultati falsati (bassi valori).
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Intesticort" insieme ad altri farmaci come
“Alcool Idroabietilico Allergeaze”,
“Aloneb - Compresse Rivestite”,
“Aviflucox”,
“Azolix”,
“Azonal”,
“Canacid”,
“Crinozol”,
“Diflucan - Capsula”,
“Diflucan - Polvere”,
“Dizolo”,
“Elazor”,
“Evotaz”,
“Fluconazolo ABC”,
“Fluconazolo Accord”,
“Fluconazolo Almus”,
“Fluconazolo Aurobindo”,
“Fluconazolo B. Braun”,
“Fluconazolo Bioindustria L.I.M.”,
“Fluconazolo DOC Generici”,
“Fluconazolo EG”,
“Fluconazolo Galenica Senese”,
“Fluconazolo Hexal”,
“Fluconazolo Kabi”,
“Fluconazolo Mylan”,
“Fluconazolo Pensa”,
“Fluconazolo Ratiopharm”,
“Fluconazolo Sandoz”,
“Fluconazolo Sun”,
“Fluconazolo Zentiva”,
“Flucostenol”,
“Flukimex”,
“Flumicon”,
“Flumos”,
“Fluores”,
“Fungus”,
“Gemiflux”,
“Genvoya”,
“Itraconazolo DOC Generici”,
“Itraconazolo EG”,
“Itraconazolo Mylan Generics”,
“Itraconazolo Sandoz”,
“Itraconazolo Teva”,
“Itragerm”,
“Ketoconazole HRA”,
“Ketonova”,
“Klaider”,
“Lefunzol”,
“Lobidiur - Compresse Rivestite”,
“Lucandiol”,
“Miconix”,
“Mukes”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Doc Generici”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide EG”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Mylan”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Sandoz”,
“Nebivololo E Idroclorotiazide Teva Italia”,
“Nizoral - Crema”,
“Nizoral - Shampoo”,
“Nobizide - Compresse Rivestite”,
“Noxafil - Compressa Gastroresistente”,
“Noxafil - Sospensione”,
“Paxlovid”,
“Posaconazolo ABDI”,
“Posaconazolo Accord”,
“Posaconazolo AHCL”,
“Posaconazolo EG”,
“Posaconazolo EG STADA”,
“Posaconazolo Fresenius Kabi”,
“Posaconazolo Mylan Pharma”,
“Posaconazolo Mylan”,
“Posaconazolo Teva”,
“Posaconazolo Tillomed”,
“Posaconazolo Zentiva”,
“Rezolsta”,
“Riflax”,
“Sporanox”,
“Stribild”,
“Symtuza”,
“Tedim”,
“Trazer”,
“Triasporin”,
“Trimikos”,
“Trosyd Dermatite Seborroica E Forfora”,
“Vfend - Compresse Rivestite”,
“Vfend - Polvere”,
“Voriconazolo Accord”,
“Voriconazolo Aurobindo”,
“Voriconazolo Hikma”,
“Voriconazolo Ibisqus”,
“Voriconazolo Mylan”,
“Voriconazolo Sandoz GMBH”,
“Voriconazolo Sandoz”,
“Voriconazolo Teva”,
“Winch”,
“Zamizol”,
“Zerfun”,
“Zoloder”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Va evitata la somministrazione durante la gravidanza, a meno che non vi siano ragioni che esigono la terapia con Intesticort 3 mg. Sono disponibili pochi dati sugli esiti di gravidanza dopo somministrazione orale di
Budesonide nell'uomo. Sebbene i dati sull'uso di budesonide per via inalatoria in un ampio numero di gravidanze esposte non indichino effetti avversi, la concentrazione massima di budesonide nel plasma prevista è superiore nel trattamento con Intesticort 3 mg rispetto alla budesonide per via inalatoria. Test su animali gravidi hanno dimostrato che budesonide, al pari di altri glucocorticosteroidi, è causa di alterazioni dello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza di questo dato per l'uomo non è stata stabilita.
Allattamento
La budesonide passa nel latte materno (sono disponibili dati sull'escrezione dopo l'uso inalatorio).
Tuttavia, possono comparire solo effetti minori sul bambino allattato con latte materno dopo assunzione di Intesticort 3 mg nell'intervallo terapeutico. Bisogna decidere se interrompere l'allattamento con latte materno ointerrompere/evitare la terapia con budesonide, considerando i benefici dell'allattamento con latte materno per il bambino e quelli della terapia per la donna.
Fertilità
Non sono disponibili dati riguardanti l'effetto di budesonide sulla fertilità umana. La fertilità non è risultata alterata dopo la terapia con budesonide in studi su animali (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
Quali sono gli effetti collaterali di Intesticort
Nella valutazione degli effetti indesiderati, si usano le seguenti convenzioni di frequenza:
molto comune: (≥ 1/10)
comune: (≥ 1/100 - < 1/10)
non comune: (≥ 1/1.000 - < 1/100)
raro: (≥ 1/10.000 - < 1/1.000)
molto raro: (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza secondo la convenzione MedDRA
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Reazione avversa
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Comune
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Sindrome di Cushing: esempio facies lunare, obesità del tronco, ridotta tolleranza al glucosio, diabete mellito, ipertensione, ritenzione di sodio con edema, aumento dell'escrezione di potassio, inattività o atrofia della corteccia surrenale, striae rubrae, acne da steroidi, disturbi della secrezione di ormoni sessuali (es. amenorrea, irsutismo, impotenza)
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Molto raro
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Ritardo della crescita nei bambini
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Patologie dell'occhio
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Raro
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Glaucoma, cataratta, visione offuscata (vedere anche paragrafo 4.4)
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Patologie gastrointestinali
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Comune
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Dispepsia, dolore addominale
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Non comune
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Ulcera duodenale o gastrica
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Raro
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Pancreatite
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Molto raro
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Stipsi
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Disturbi del sistema immunitario
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Comune
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Aumentato rischio di infezioni
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Comune
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Dolori muscolari e articolari, debolezza muscolare e contratture, osteoporosi
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Raro
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Osteonecrosi
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Patologie del sistema nervoso
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Comune
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Cefalea
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Molto raro
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Pseudotumor cerebri, incluso il papilledema negli adolescenti
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Disturbi psichiatrici
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Comune
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Depressione, irritabilità, euforia
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Non comune
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Iperattività psicomotoria, ansia
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Raro
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Aggressività
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune
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Esantema allergico, petecchie, ritardo nella guarigione di ferite, dermatite da contatto
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Raro
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Ecchimosi
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Patologie vascolari
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Molto raro
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Aumento del rischio di trombosi, vasculite (sindrome da sospensione dopo una terapia a lungo termine)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Molto raro
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Affaticamento, malessere
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La maggior parte degli eventi avversi riportati in questo RCP può comparire anche in seguito al trattamento con altri glucocorticosteroidi.
Occasionalmente si possono presentare eventi avversi tipici per i glucocorticosteroidi sistemici. Questi eventi avversi dipendono dal dosaggio, dalla durata del trattamento, da trattamenti concomitanti o precedenti con altri glucocorticosteroidi e dalla sensibilità individuale.
Studi clinici hanno dimostrato che la frequenza degli eventi avversi associati ai glucocorticosteroidi è più bassa con Intesticort 3 mg rispetto al trattamento orale con dosaggi equivalenti di prednisolone.
Un'esacerbazione o la ricomparsa di manifestazioni extraintestinali (che colpiscono in particolare cute ed articolazioni) può manifestarsi nei pazienti in occasione del passaggio dai glucocorticosteroidi ad azione sistemica a
Budesonide ad azione locale.
Effetti indesiderati negli studi clinici con pazienti pediatrici
Malattia di Crohn:
Negli studi clinici con Intesticort 3 mg capsule in 82 pazienti pediatrici con malattia di Crohn, la soppressione surrenalica e il mal di testa sono stati gli effetti indesiderati più frequenti. Sono stati riportati gli effetti indesiderati tipici dei glucocorticosteroidi e altre rare reazioni, quali capogiri, nausea, vomito e iperacusia (vedere anche paragrafo 5.1).
Epatite autoimmune:
I dati sulla sicurezza di un sottogruppo di un totale di 42 pazienti pediatrici in uno studio clinico sull'epatite autoimmune hanno rivelato che gli effetti indesiderati riportati non erano diversi e non più frequenti rispetto alla popolazione adulta in questo studio (vedere anche paragrafo 5.1).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Intesticort
Al momento non sono noti casi di sovradosaggio con
Budesonide.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Contenuto delle capsule:
Ammonio metacrilato copolimero (tipo A) (Eudragit RL)
Ammonio metacrilato copolimero (tipo B) (Eudragit RS)
Lattosio monoidrato
Amido di mais
Acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:1) (Eudragit L 100),
Acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:2) (Eudragit S 100),
Povidone K25,
Acqua purificata*,
Saccarosio,
talco,
Trietilcitrato
*eccipiente intermedio
Rivestimento della capsula:
Ferro ossido nero (E 172)
Eritrosina (E 127)
Gelatina
Acqua purificata
Ferro ossido rosso (E 172)
Sodio laurilsolfato
Biossido di titanio (E 171)