Irinotecan Kabi

    Ultimo aggiornamento: 21/11/2024

    Cos'è Irinotecan Kabi?

    Irinotecan Kabi è un farmaco a base del principio attivo Irinotecan Cloridrato Triidrato, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri antineoplastici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fresenius Kabi Italia S.r.l..

    Irinotecan Kabi può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 15 ml
    Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2 ml
    Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 25 ml
    Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fresenius Kabi Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Irinotecan Cloridrato Triidrato
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01XX19 - Irinotecan
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Irinotecan Kabi? A cosa serve?
    Irinotecan è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma avanzato del colon-retto:
    • in associazione con 5-fluorouracile e acido folinico in pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per la malattia avanzata;
    • come monoterapia in pazienti nei quali non abbia avuto effetto un trattamento convenzionale contenente 5-fluorouracile.
    Irinotecan in associazione con cetuximab è indicato per il trattamento dei pazienti con tumore colon rettale metastatico con l'espressione del recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) e con gene RAS non mutato (wild-type) che non abbiano già ricevuto un precedente trattamento per la malattia metastatica o dopo fallimento di terapia citotossica contenente irinotecan (vedi paragrafo 5.1).
    Irinotecan in associazione con 5-fluorouracile, acido folinico e bevacizumab è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma metastatico del colon o retto.
    Irinotecan in associazione con capecitabina con o senza bevacizumab è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma metastatico colorettale.

    Posologia

    Come usare Irinotecan Kabi: Posologia
    Posologia:
    Da utilizzare solo in pazienti adulti. Irinotecan soluzione per infusione deve essere infuso in una vena periferica o centrale.
    Dosaggio raccomandato
    In monoterapia (per pazienti trattati in precedenza)
    Il dosaggio raccomandato di Irinotecan Cloridrato Triidrato è 350 mg/m2 somministrati mediante infusione endovenosa di durata compresa tra 30 e 90 minuti ogni tre settimane (vedere paragrafi 4.4 e 6.6).
    In terapia di associazione (per pazienti non trattati in precedenza)
    La sicurezza e l'efficacia dell'irinotecan in associazione con 5-fluorouracile (5FU) e acido folinico (FA) sono state stabilite con il seguente schema di trattamento (vedere paragrafo 5.1):
    • irinotecan + 5FU/FA ogni due settimane.
    La dose di irinotecan cloridrato triidrato raccomandata è 180 mg/m2 somministrati una volta ogni due settimane come infusione endovenosa di durata compresa tra 30 e 90 minuti, seguiti da infusione di acido folinico e 5-fluorouracile.
    Per la posologia ed il modo di somministrazione di cetuximab in associazione, fare riferimento alle informazioni di questo medicinale.
    Normalmente viene utilizzata la stessa dose di irinotecan somministrata negli ultimi cicli del precedente regime contenente irinotecan. Irinotecan non deve essere somministrato prima di un'ora dopo la fine dell'infusione di cetuximab.
    Per la posologia ed il modo di somministrazione di bevacizumab riferirsi al riassunto delle caratteristiche del prodotto di bevacizumab.
    Per la posologia ed il modo di somministrazione di capecitabina in associazione, vedere il paragrafo 5.1 e fare riferimento ai paragrafi appropriati nel riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina.
    Adattamento del dosaggio
    L'irinotecan deve essere somministrato dopo che tutti gli effetti indesiderati siano tornati nei gradi 0 o 1 della scala NCI-CTC (National Cancer Institute Common Toxicity Criteria) e una volta risolta completamente la diarrea associata al trattamento.
    All'inizio di una successiva infusione della terapia, la dose di irinotecan e di 5FU, ove applicabile, deve essere ridotta in base al grado più elevato degli eventi avversi osservati nell'infusione precedente. Il trattamento deve essere ritardato di 1 o 2 settimane per consentire il recupero dagli effetti indesiderati associati al trattamento.
    Nel caso in cui si verifichino i seguenti effetti indesiderati, applicare una riduzione della dose di irinotecan e/o 5FU, ove applicabile, del 15-20%:
    • tossicità ematologica [neutropenia di Grado 4, neutropenia febbrile [(neutropenia di Grado 3-4 e febbre di Grado 2-4), trombocitopenia e leucopenia (di Grado 4)];
    • tossicità non ematologica (di Grado 3-4).
    Devono essere seguite le raccomandazioni per modificare la dose di cetuximab quando somministrato in associazione con irinotecan in accordo alle informazioni del prodotto di questo medicinale.
    In associazione con capecitabina per i pazienti di 65 anni o più si raccomanda una riduzione della dose iniziale di capecitabina a 800 mg/m2 due volte al giorno in accordo al riassunto delle caratteristiche del prodotto della capecitabina. Fare riferimento anche alle raccomandazioni per la modifica della dose in regime di associazione riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto per la capecitabina.
    Durata del trattamento
    Il trattamento con irinotecan deve essere continuato fino a progressione oggettiva della patologia o per tossicità inaccettabile.
    Popolazioni speciali
    Pazienti con compromissione della funzionalità epatica.
    In monoterapia: i livelli ematici della bilirubina [fino a tre volte il limite superiore dei livelli normali (LSN)] in pazienti con grado di performance ≤ 2 determinano la dose iniziale di irinotecan. In questi pazienti con iperbilirubinemia e tempo di protrombina superiore al 50%, la clearance dell'irinotecan è ridotta (vedere paragrafo 5.2), quindi il rischio di epatotossicità viene aumentato. In questa popolazione di pazienti è necessario un monitoraggio settimanale dell'emocromo completo.
    • Nei pazienti con valori di bilirubina fino a 1,5 volte il LSN, il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato triidrato è 350 mg/m2.
    • Nei pazienti con valori di bilirubina compresi tra 1,5 e 3 volte i LSN, il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato triidrato è 200 mg/m2.
    • I pazienti con bilirubina superiore a 3 volte i LSN non devono essere trattati con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Per i pazienti con insufficienza epatica trattati con irinotecan in associazione non è disponibile nessun dato.
    Pazienti con compromissione della funzionalità renale.
    L'uso di irinotecan nei pazienti con compromissione della funzionalità renale non è raccomandato, dal momento che non sono stati condotti studi su tale popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Anziani:
    Non è stato condotto nessuno studio farmacocinetico specifico negli anziani. Tuttavia, a causa della maggiore frequenza di riduzione delle funzioni biologiche in questa popolazione, la dose deve essere scelta con cautela. Si richiede una sorveglianza più attenta (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica:
    La sicurezza e l'efficacia di irinotecan nei bambini non è stata stabilita. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Precauzioni da prendere prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale.
    Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Irinotecan Kabi
    • Malattia infiammatoria cronica dell'intestino e/o occlusione intestinale (vedere paragrafo 4.4).
    • Ipersensibilità al(i) principio(i) attivo(i) o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
    • Allattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
    • Bilirubina > 3 volte il limite superiore dei livelli normali (vedere paragrafo 4.4).
    • Grave insufficienza midollare.
    • Grado di performance OMS > 2.
    • Uso concomitante di Erba di San Giovanni (vedere paragrafo 4.5).
    • Vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5).
    Per ulteriori controindicazioni di cetuximab o bevacizumab o capecitabina, fare riferimento alle informazioni relative al prodotto di questi medicinali.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Irinotecan Kabi

    L'uso di irinotecan deve essere riservato a unità specializzate nella somministrazione della chemioterapia citotossica e la somministrazione deve essere effettuata esclusivamente sotto la supervisione di un medico qualificato nell'uso della chemioterapia antitumorale. 

    Data la natura e l'incidenza degli effetti indesiderati, nei seguenti casi irinotecan deve essere prescritto solo dopo avere valutato i benefici attesi rispetto agli eventuali rischi terapeutici:
    • pazienti che presentano fattori di rischio, in particolare con grado di performance OMS=2;
    • nei rari casi in cui si preveda che i pazienti possano non attenersi alle raccomandazioni concernenti la gestione degli effetti indesiderati (necessità di immediato e prolungato trattamento antidiarroico, associato all'assunzione di grandi quantità di liquidi all'insorgere della diarrea ritardata). Per tali pazienti si raccomanda una stretta sorveglianza ospedaliera.
    Quando si usa irinotecan in monoterapia, esso è solitamente prescritto con uno schema di somministrazione ogni tre settimane. Tuttavia, lo schema di somministrazione settimanale (vedere paragrafo 5) può essere preso in considerazione in pazienti che necessitino di un follow-up più attento o che siano particolarmente a rischio di neutropenia grave.
    Diarrea ritardata
    I pazienti devono essere messi al corrente del rischio di diarrea ritardata, che può verificarsi a oltre 24 ore dalla somministrazione di irinotecan e in qualunque momento prima del ciclo successivo. In monoterapia, il tempo mediano di insorgenza della prima evacuazione liquida è stato il quinto giorno dopo l'infusione di irinotecan. I pazienti devono informare rapidamente il proprio medico di tale evenienza e iniziare immediatamente una terapia idonea.
    I pazienti con un rischio maggiore di diarrea sono quelli sottoposti in precedenza a radioterapia addominale/pelvica, quelli con iperleucocitosi basale, quelli che presentano un grado di performance ≥ 2 e le donne. Se non è trattata correttamente, la diarrea può essere potenzialmente fatale, specialmente se il paziente è anche neutropenico.
    Appena compare la prima evacuazione liquida, il paziente deve iniziare ad assumere grandi quantità di bevande contenenti elettroliti e deve essere immediatamente iniziata un'idonea terapia antidiarroica. Questa terapia antidiarroica sarà prescritta dal reparto in cui è stato somministrato irinotecan. Dopo la dimissione dall'ospedale, ai pazienti devono essere consegnati i medicinali prescritti, in modo tale che possano trattare la diarrea al suo insorgere. Inoltre devono informare il proprio medico o il reparto che ha somministrato irinotecan quando/se la diarrea compare.
    La terapia antidiarroica attualmente raccomandata è costituita da alte dosi di loperamide (4 mg per la prima assunzione, quindi 2 mg ogni 2 ore). Questa terapia deve continuare per 12 ore dopo l'ultima evacuazione liquida e non deve essere modificata. In nessun caso la loperamide deve essere somministrata per più di 48 ore consecutive a queste dosi, a causa del rischio di ileo paralitico, né per meno di 12 ore.
    Quando alla diarrea si associa neutropenia grave (conta neutrofili < 500 cellule/mm³), oltre al trattamento antidiarroico deve essere somministrato un antibiotico ad ampio spettro a scopo profilattico.
    Nei seguenti casi, oltre al trattamento antibiotico, per la gestione della diarrea si raccomanda l'ospedalizzazione:
    • diarrea associata a febbre;
    • diarrea grave (che richiede reidratazione per via endovenosa);
    • diarrea persistente oltre le 48 ore dall'inizio della terapia con alte dosi di loperamide.
    La loperamide non deve essere somministrata per profilassi, neppure nei pazienti che hanno avuto diarrea ritardata nei cicli precedenti.
    Nei pazienti che hanno avuto diarrea grave si raccomanda una riduzione della dose per i cicli successivi (vedere paragrafo 4.2).
    Ematologia
    Negli studi clinici, la frequenza della neutropenia NCI CTC di grado 3 e 4 è stata significativamente maggiore nei pazienti che hanno ricevuto in precedenza irradiazione pelvica/addominale rispetto a quelli che non avevano ricevuto tale irradiazione. I pazienti con livelli di bilirubina sierica totale basale di 1,0 mg/dl o più hanno anche avuto una significativamente maggiore probabilità di incorrere in neutropenia di grado 3 o 4 al primo ciclo rispetto a quelli con livelli di bilirubina meno di 1,0 mg/dl.
    Durante il trattamento con irinotecan si raccomanda il monitoraggio settimanale dell'emocromo completo. I pazienti devono essere consapevoli del rischio di neutropenia e del significato della febbre. La neutropenia febbrile (temperatura > 38°C e conta neutrofili ≤ 1000 cellule/mm³) deve essere trattata urgentemente in ospedale con antibiotici ad ampio spettro per via endovenosa.
    In pazienti che hanno avuto gravi eventi ematologici, si raccomanda una riduzione della dose per la somministrazione successiva (vedere paragrafo 4.2).
    Esiste un rischio maggiore di infezioni e tossicità ematologica nei pazienti con diarrea grave. In pazienti con diarrea grave si deve eseguire l'emocromo completo.
    Insufficienza epatica
    Si devono eseguire esami della funzionalità epatica al basale e prima di ogni ciclo.
    Si deve eseguire il monitoraggio settimanale dell'emocromo completo nei pazienti con bilirubina compresa tra 1,5 e 3 volte i LSN, per la ridotta clearance dell'irinotecan (vedere paragrafo 5.2) che aumenta il rischio di ematotossicità in questa popolazione. Per pazienti con bilirubina > 3 volte i LSN vedere paragrafo 4.3.
    Pazienti con ridotta attività UGT1A1
    I pazienti che sono metabolizzatori lenti di UGT1A1, come i pazienti con sindrome di Gilbert (ad es. omozigoti per le varianti UGT1A1*28 o *6) sono a maggior rischio di neutropenia grave e diarrea dopo il trattamento con irinotecan. Questo rischio aumenta con il livello di dose di irinotecan.
    Sebbene non sia stata stabilita una riduzione precisa della dose iniziale, si deve prendere in considerazione una riduzione della dose iniziale di irinotecan per i pazienti che sono metabolizzatori lenti di UGT1A1, in particolare i pazienti a cui vengono somministrate dosi >180 mg/m² o i pazienti fragili. Occorre prendere in considerazione le linee guida cliniche applicabili per le raccomandazioni sulla dose in questa popolazione di pazienti. Le dosi successive possono essere aumentate in base alla tolleranza individuale del paziente al trattamento.
    La genotipizzazione dell'UGT1A1 può essere utilizzata per identificare i pazienti ad aumentato rischio di neutropenia grave e diarrea, tuttavia l'utilità clinica della genotipizzazione pre-trattamento è incerta, poiché il polimorfismo dell'UGT1A1 non tiene conto di tutta la tossicità osservata dalla terapia con irinotecan (vedere paragrafo 5.2).
    Nausea e vomito
    Si raccomanda un trattamento profilattico con antiemetici prima di ogni trattamento con irinotecan. Nausea e vomito sono stati riportati frequentemente. I pazienti con vomito associato a diarrea ritardata devono essere ospedalizzati appena possibile per il trattamento.
    Sindrome colinergica acuta
    Nel caso compaia la sindrome colinergica acuta (definita come diarrea precoce con vari altri segni e sintomi, quali sudorazione, crampi addominali, miosi e salivazione), si deve somministrare atropina solfato (0,25 mg per via sottocutanea), a meno che non sia controindicato da un punto di vista clinico (vedere paragrafo 4.8).
    Questi sintomi possono essere osservati durante o subito dopo l'infusione di irinotecan, si pensa siano correlati all'attività anticolinesterasica del composto originario irinotecan e ci si aspetta che si verifichino più frequentemente con dosi più elevate di irinotecan.
    Particolare cautela deve essere adottata nei pazienti asmatici. Nei pazienti che hanno avuto una sindrome colinergica acuta e grave, con le somministrazioni successive di irinotecan si raccomanda l'uso profilattico di atropina solfato.
    Disturbi respiratori
    La malattia polmonare interstiziale che si presenti sotto forma di infiltrati polmonare non è comune durante la terapia con irinotecan. La malattia polmonare interstiziale può essere fatale. Fattori di rischio possibilmente associati allo sviluppo della malattia polmonare interstiziale includono l'uso di medicinali pneumotossici, la radioterapia e i fattori stimolanti le colonie (CSF). I pazienti con fattori di rischio devono essere monitorati attentamente per i sintomi respiratori prima e durante la terapia con irinotecan.
    Stravaso
    Sebbene l'irinotecan non sia un noto agente vescicante, si deve usare cautela in modo da evitare lo stravaso e si deve monitorare il sito di infusione per quanto riguarda segni di infiammazione. In caso di stravaso, si raccomanda il lavaggio del sito di infusione e l'applicazione di ghiaccio.
    Anziani
    A causa della maggiore frequenza di riduzione delle funzioni biologiche, in particolare della funzionalità epatica, nei pazienti anziani, la scelta della posologia di irinotecan deve essere effettuata con cautela in questa popolazione (vedere paragrafo 4.2).
    Infiammazione cronica intestinale e/o occlusione intestinale
    I pazienti non devono essere trattati con irinotecan fino alla risoluzione dell'occlusione intestinale (vedere paragrafo 4.3).
    Funzionalità renale
    Sono stati osservati aumenti della creatinina sierica o azoto ureico nel sangue. Ci sono stati casi di insufficienza renale acuta. Questi eventi sono stati generalmente attribuiti a complicanze di infezione o di disidratazione correlate a nausea, vomito o diarrea. Sono stati segnalati anche rari casi di disfunzione renale a causa della sindrome da lisi tumorale.
    Terapia di irradiazione
    I pazienti che hanno precedentemente ricevuto irradiazione pelvica/addominale sono ad aumentato rischio di mielosoppressione dopo la somministrazione di irinotecan. I medici devono usare cautela nel trattamento di pazienti con una precedente vasta irradiazione (ad esempio > 25% del midollo osseo irradiato e nel giro di 6 settimane prima dell'inizio del trattamento con irinotecan). A questa popolazione si può applicare una regolazione del dosaggio (vedere paragrafo 4.2).
    Patologie cardiache
    Sono stati osservati eventi ischemici del miocardio a seguito del trattamento con irinotecan prevalentemente in pazienti con patologie cardiache preesistenti, con altri noti fattori di rischio di malattie cardiache o che siano stati sottoposti ad una precedente chemioterapia citotossica (vedere paragrafo 4.8). Di conseguenza, i pazienti con noti fattori di rischio devono essere attentamente monitorati e si devono intraprendere le azioni necessarie per cercare di minimizzare tutti i fattori di rischio modificabili (per esempio fumo, ipertensione e iperlipidemia).
    Patologie vascolari
    Irinotecan è stato raramente associato ad eventi tromboembolici (embolia polmonare, trombosi venosa e tromboembolia arteriosa) in pazienti con molteplici fattori di rischio, oltre alle neoplasie sottostanti.
    Altri
    Sono stati osservati casi non frequenti di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza circolatoria in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito o sepsi.
    Contraccezione in donne in età fertile/uomini:
    A causa della potenziale genotossicità, occorre informare le pazienti in età fertile di utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 6 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan. A causa della potenziale genotossicità, occorre informare i pazienti di sesso maschile con partner di sesso femminile in età fertile, di utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 3 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.6).
    Allattamento
    A causa delle potenziali reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento al seno deve essere sospeso per la durata della terapia con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
    La somministrazione concomitante di irinotecan con un forte inibitore (ad es. ketoconazolo) o un induttore (ad es. rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, apalutamide) del CYP3A4 può alterare il metabolismo dell'irinotecan e deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
    Questo medicinale contiene 45 mg di sorbitolo in ogni ml di concentrato. Ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio (HFI) non deve essere somministrato questo medicinale se non strettamente necessario.
    Nei bambini con meno di 2 anni di età può non essere ancora stata diagnosticata l'intolleranza ereditaria al fruttosio. I medicinali contenenti fruttosio somministrati per via endovenosa a pazienti con tale intolleranza possono mettere in pericolo la vita e devono essere controindicati in questi pazienti a meno che il bisogno clinico sia evidente e non ci siano alternative terapeutiche disponibili.
    Deve essere raccolta la storia clinica dei pazienti con particolare attenzione ai sintomi di intolleranza ereditaria al fruttosio prima di somministrare questo medicinale.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è essenzialmente “privo di sodio”).

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Irinotecan Kabi
    Uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3)
    Erba di San Giovanni: diminuzione dei livelli plasmatici del metabolita attivo di irinotecan, SN-38. In un piccolo studio di farmacocinetica (n=5), nel quale irinotecan 350 mg/m2 era stato somministrato in concomitanza con l'Erba di San Giovanni (hypericum perforatum) 900 mg, è stata osservata una riduzione del 42% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo di irinotecan, SN 38. Quindi l'Erba di San Giovanni non dovrebbe essere somministrata assieme ad irinotecan.
    Vaccini vivi attenuati (ad es. vaccino contro la febbre gialla): rischio di reazione generalizzata ai vaccini, con possibilità di esito fatale. L'uso concomitante è controindicato durante il trattamento con irinotecan e per 6 mesi dopo l'interruzione della chemioterapia. Possono essere somministrati i vaccini uccisi o inattivati; tuttavia la risposta a tali vaccini può essere ridotta.
    Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4)
     
    La somministrazione in concomitanza di irinotecan con un forte inibitore o induttore del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) può alterare il metabolismo di irinotecan e deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4):
    Potenti induttori di CYP3A4 e/o UGT1A1: (e.g.rifampicina, carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina o apalutamide):
    Rischio di esposizione ridotta a irinotecan, SN-38 e glucuronide SN-38 e ridotti effetti farmacodinamici. Diversi studi hanno dimostrato che la somministrazione concomitante dei medicinali anticonvulsivanti induttori di CYP3A4 porta a un'esposizione ridotta ad irinotecan, SN-38 e glucuronide SN-38 e ad effetti farmacodinamici ridotti. Gli effetti di tali medicinali anticonvulsivanti sono stati evidenziati da una diminuzione del 50% o più nella AUC di SN-38 e SN-38G. In aggiunta all'induzione degli enzimi CYP3A4, una glucoronidazione aumentata e un'escrezione biliare aumentata possono giocare un ruolo nell'esposizione ridotta a irinotecan e ai suoi metaboliti. In aggiunta alla fenitoina: rischio di esarcebazione delle convulsioni derivanti dalla diminuzione dell'assorbimento digestivo della fenitoina da parte dei medicinali citotossici.
    Potenti inibitori di CYP3A4: (e.g. ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi, claritromicina, eritromicina, telitromicina):
    Uno studio ha dimostrato che la somministrazione concomitante di ketoconazolo ha determinato una diminuzione della AUC dell'APC dell'87% e un aumento dell'AUC di SN-38 del 109% in confronto ad irinotecan somministrato da solo.
    Inibitori di UGT1A1: (e.g. atazanavir, ketoconazolo, regorafenib)
    Rischio di aumento dell'esposizione sistemica a SN-38, il metabolita attivo di irinotecan. I medici dovrebbero tenerne conto se l'associazione è inevitabile.
    Altri inibitori di CYP3A4: (e.g. crizotinib, idelalisib)
    Rischio di aumento della tossicità dell'irinotecan, a causa di una diminuzione del metabolismo dell'irinotecan da parte di crizotinib o idelalisib.
    Cautela per l'uso
    Antagonisti della vitamina K: aumento del rischio di emorragia ed eventi trombotici nelle malattie tumorali. Se è indicato un antagonista della vitamina K, è necessaria una maggiore frequenza nel monitoraggio dell'INR (International Normalized Ratio).
    Uso concomitante da prendere in considerazione
    Agenti immunosoppressori: (e.g. ciclosporina, tacrolimus): eccessiva immunosoppressione con rischio di linfoproliferazione.
    Agenti bloccanti neuromuscolari: l'interazione tra irinotecan ed i bloccanti neuromuscolari non può essere esclusa. Poiché Irinotecan ha attività anticolinesterasica, i medicinali con attività anticolinesterasica possono prolungare gli effetti di blocco neuromuscolare del suxametonio e può essere antagonizzato il blocco neuromuscolare dei medicinali non depolarizzanti.
    Altre associazioni
    5-fluorouracile/acido folinico: la somministrazione concomitante di 5-fluorouracile/acido folinico nel regime di associazione non modifica la farmacocinetica di irinotecan.
    Bevacizumab: i risultati di uno studio di interazione farmaco-farmaco dedicato non hanno dimostrato effetti significativi di bevacizumab sulla farmacocinetica di irinotecan e del suo metabolita attivo SN-38. Tuttavia, ciò non esclude qualche aumento di tossicità dovuto alle loro proprietà farmacologiche.
    Cetuximab: non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan sia influenzato dal cetuximab o viceversa.
    Agenti antineoplastici (inclusa la flucitosina come profarmaco per il 5-fluorouracile)
    Gli eventi avversi di irinotecan, come la mielosoppressione, possono essere esacerbati da altri agenti antineoplastici con un profilo di eventi avversi simile.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Irinotecan Kabi" insieme ad altri farmaci come “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “BCG-Medac”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Dintoinale”, “Erleada”, “Evotaz”, “Fenitoina Hikma”, “Fluenz Tetra”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Genvoya”, “Luminale - Compressa”, “M-M-Rvaxpro”, “Mysoline”, “Nervaxon”, “Oncotice”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Rezolsta”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Stamaril”, “Stribild”, “Symtuza”, “Tegretol”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Xtandi”, “Zostavax”, “Zydelig”, “Zykadia”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Contraccezione
    A causa della potenziale genotossicità, occorre informare le pazienti in età fertile di utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 6 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.4).
    A causa della potenziale genotossicità, occorre informare i pazienti di sesso maschile con partner di sesso femminile in età fertile, di utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 3 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.4).
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di irinotecan in donne in gravidanza sono limitati. L'irinotecan si è dimostrato embriotossico e teratogeno negli animali (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, sulla base dei risultati derivanti dagli studi sugli animali e del meccanismo d'azione di irinotecan, irinotecan non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.
    Le donne in età fertile non devono iniziare il trattamento con irinotecan fino a quando non viene esclusa una gravidanza. La gravidanza deve essere evitata se uno dei due partner sta assumendo irinotecan.
    Allattamento
    I dati disponibili sono limitati, ma suggeriscono che irinotecan e il suo metabolita sono escreti nel latte materno. Di conseguenza, a causa delle possibili reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento al seno deve essere interrotto per tutta la durata della terapia con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Fertilità
    Non ci sono dati sull'uomo circa l'effetto di irinotecan sulla fertilità. Negli animali sono stati documentati effetti avversi di irinotecan sulla fertilità della prole (vedere paragrafo 5.3). Prima di iniziare il trattamento con irinotecan, considerare l'opportunità di fornire una consulenza ai pazienti sulla conservazione dei gameti.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Irinotecan ha un'influenza moderata sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. I pazienti devono essere avvertiti della possibile comparsa di vertigini o disturbi visivi entro le 24 ore successive alla somministrazione di irinotecan e va loro consigliato di non guidare veicoli o utilizzare macchinari se compaiono tali sintomi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Irinotecan Kabi
    STUDI CLINICI
    I dati relativi alle reazioni avverse sono stati ampiamente raccolti da studi nel tumore del colon-retto
    metastatico; le frequenze sono presentate di seguito. Le reazioni avverse per altre indicazioni ci si aspetta siano simili a quelle per il cancro del colon-retto.
    Le più comuni (≥ 1/10) reazioni avverse dose-limitanti di irinotecan sono diarrea in ritardo (che si verifica più di 24 ore dopo la somministrazione) e malattie del sangue, tra cui neutropenia, anemia e trombocitopenia.
    La neutropenia è un effetto tossico dose-limitante. La neutropenia era reversibile e non cumulativa; il giorno medio al nadir è stato di 8 giorni qualunque sia l'uso in monoterapia o in terapia di combinazione.
    Molto comunemente è stata osservata sindrome colinergica acuta transitoria.
    I sintomi principali sono stati definiti come diarrea precoce e vari altri sintomi come dolori addominali, sudorazione, meiosi e aumento della salivazione che si verificano durante o entro le prime 24 ore dopo l'infusione di irinotecan. Questi sintomi scompaiono dopo la somministrazione di atropina (vedere paragrafo 4.4).
    MONOTERAPIA
    I seguenti effetti indesiderati considerati come possibilmente o probabilmente associati alla somministrazione di irinotecan sono stati segnalati a partire da 765 pazienti trattati con la dose raccomandata di 350 mg/m2 in monoterapia.
    In ogni gruppo di frequenza le reazioni sono presentate in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
    Reazioni avverse segnalate con irinotecan in monoterapia (schema con 350 mg/m2 ogni 3 settimane)
    Classificazione Sistema Organo MedDRA
    Categoria di frequenza
    Termine appropriato
    Infezioni e infestazioni
    Comune
    Infezione
    Patologie del Sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Neutropenia
    Molto comune
    Anemia
    Comune
    Trombocitopenia
    Comune
    Neutropenia febbrile
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Molto comune
    Diminuzione dell'appetito
    Patologie del Sistema nervoso
    Molto comune
    Sindrome colinergica
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Diarrea
    Molto comune
    Vomito
    Molto comune
    Nausea
    Molto comune
    Dolore addominale
    Comune
    Costipazione
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Alopecia (reversibile)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Infiammazione alle mucose
    Molto comune
    Piressia
    Molto comune
    Astenia
    Esami diagnostici
    Comune
    Aumento della creatinina ematica
    Comune
    Aumento della transaminasi (ALT e AST)
    Comune
    Aumento della bilirubina ematica
    Comune
    Aumento della fosfatasi alcalina ematica
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate (monoterapia)
    È stata osservata diarrea grave nel 20% dei pazienti che hanno seguito le raccomandazioni per la gestione della diarrea. Dei cicli valutabili, nel 14% è stata osservata diarrea grave. Il tempo mediano di insorgenza della prima evacuazione liquida è stato il quinto giorno dopo l'infusione di irinotecan.
    Nausea e vomito sono stati osservati approssimativamente nel 10% dei pazienti trattati con antiemetici.
    La costipazione è stata osservata in meno del 10% dei pazienti.
    La neutropenia è stata osservata nel 78, 7% dei pazienti ed è risultata grave ( conta neutrofili
    < 500 cellule/mm³) nel 22,6% dei pazienti. Dei cicli valutabili, il 18% presentano conta dei neutrofili al di sotto di 1000 cellule/mm³ incluso un 7,6% con conta dei neutrofili < 500 cellule/mm³.
    Il recupero totale è stato solitamente ottenuto entro il giorno 22.
    La neutropenia febbrile è stata riferita nel 6,2% dei pazienti e nell'1,7% dei cicli. Infezioni si sono verificate in circa il 10,3% dei pazienti (nel 2,5% dei cicli) e sono state associate a neutropenia grave in circa il 5,3% dei pazienti (nell'1,1% dei cicli), con esito fatale in 2 casi.
    L'anemia è stata riferita in circa il 58,7% dei pazienti (8% con emoglobina < 8 g/dl e 0,9% con emoglobina <6,5 g/dl).
    È stata osservata trombocitopenia (< 100.000 cellule/mm³) nel 7,4% dei pazienti e nell'1,8% dei cicli; nello 0,9% dei casi e nello 0,2% dei cicli la conta delle piastrine è risultata ≤ 50.000 cellule/mm³.
    Quasi tutti i pazienti hanno mostrato un recupero al giorno 22.
    Sindrome colinergica acuta
    La sindrome colinergica acuta transitoria grave è stata osservata nel 9% dei pazienti trattati in monoterapia.
    L'astenia è stata grave in meno del 10% dei pazienti trattati in monoterapia. Non è stata stabilita con chiarezza una relazione di causa associata all'irinotecan.
    La piressia si è manifestata senza infezione e senza una concomitante neutropenia grave nel 12% dei pazienti trattati in monoterapia.
    Esami di laboratorio
    È stato osservato un incremento transitorio da debole a moderato nei livelli sierici di una delle transaminasi, fosfatasi alcaline o bilirubina nel 9,2%, 8,1% e 1,8% dei pazienti, rispettivamente in assenza di metastasi epatiche in progressione.
    Un aumento transitorio e da debole a moderato dei livelli sierici di creatinina è stato osservato nel 7,3% dei pazienti.
    TERAPIA DI ASSOCIAZIONE
    Gli effetti indesiderati menzionati in questo paragrafo si riferiscono ad irinotecan.
    Non c'è evidenza che il profilo di sicurezza di irinotecan sia influenzato da cetuximab o viceversa. In associazione con cetuximab, sono stati riportati ulteriori effetti indesiderati rispetto a quelli attesi con cetuximab (ad esempio dermatite acneiformenell'88% dei casi). Per le informazioni sugli effetti indesiderati di irinotecan in associazione con cetuximab, fare riferimento anche al loro rispettivo riassunto delle caratteristiche del prodotto.
    Le reazioni avverse riportate in pazienti trattati con capecitabina in associazione con irinotecan in aggiunta a quelle osservate con capecitabina in monoterapia o appartenenti a un gruppo di frequenza più elevata rispetto alla capecitabina in monoterapia comprendono: molto comune, reazione avversa al farmaco di tutti i gradi: trombosi/embolia; comune, reazione avversa al farmaco di tutti i gradi: ipersensibilità, ischemia del miocardio/infarto; comune, reazione avversa al farmaco di Grado 3 e di Grado 4: neutropenia febbrile. Per un'informazione completa sulle reazioni avverse della capecitabina, fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto.
    Le reazioni avverse di Grado 3 e di Grado 4 riportate in pazienti trattati con capecitabina in associazione con irinotecan e bevacizumab in aggiunta a quelle osservate con capecitabina in monoterapia o appartenenti a un gruppo di frequenza più elevata rispetto alla capecitabina in monoterapia comprendono: Comune, reazione avversa di Grado 3 e di Grado 4: neutropenia, trombosi/embolia, ipertensione e ischemia del miocardio/infarto. Per informazioni complete sulle reazioni avverse di capecitabina e bevacizumab, fare riferimento ai riassunti delle caratteristiche del prodotto rispettivamente di capecitabina e bevacizumab.
    L'ipertensione di Grado 3 è stato il rischio significativo principale associato all'l'aggiunta di bevacizumab al bolo irinotecan/5-FU/AF. Inoltre, vi è stato un piccolo aumento negli eventi avversi da chemioterapia di Grado 3/4 quali diarrea e leucopenia con questo regime rispetto ai pazienti trattati con bolo di irinotecan/5- FU/FA da solo. Per altre informazioni sulle reazioni avverse in associazione con bevacizumab, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di bevacizumab.
    Irinotecan è stato studiato in combinazione con 5-FU e AF per il tumore del colon-retto metastatico.
    I dati di sicurezza delle reazioni avverse da studi clinici dimostrano molto comunemente eventi avversi di Grado 3 o 4 osservati da NCI possibilmente o probabilmente correlati, nel sangue e sistema linfatico, disturbi gastrointestinali e della pelle e del tessuto sottocutaneo secondo la Classificazione Sistema Organo MedDRA.
    Le seguenti reazioni avverse considerate essere possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione di irinotecan sono state riportate da 145 pazienti trattati con irinotecan in terapia di associazione con 5-FU/AF in uno schema terapeutico ogni due settimane alla dose raccomandata di 180 mg/m2.
    Reazioni avverse segnalate con irinotecan in terapia di associazione (schema con 180 mg/m2 ogni 2 settimane)
    Classificazione Sistema Organo MedDRA
    Categoria di frequenza
    Termine appropriato
    Infezioni e infestazioni
    Comune
    Infezione
    Patologie del Sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Trombocitopenia
    Molto comune
    Neutropenia
    Molto comune
    Anemia
    Comune
    Neutropenia febbrile
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Molto comune
    Diminuzione dell'appetito
    Patologie del Sistema nervoso
    Molto comune
    Sindrome colinergica
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Diarrea
    Molto comune
    Vomito
    Molto comune
    Nausea
    Comune
    Dolore addominale
    Comune
    Costipazione
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Alopecia (reversibile)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Infiammazione alle mucose
    Molto comune
    Astenia
    Comune
    Piressia
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Aumento della transaminasi (ALT e AST)
    Molto comune
    Aumento della bilirubina ematica
    Molto comune
    Aumento della fosfatasi alcalina ematica
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate (terapia di associazione)
    È stata osservata diarrea grave nel 13,1% dei pazienti che hanno seguito le raccomandazioni per la gestione della diarrea. Dei cicli valutabili, nel 3,9% è stata osservata diarrea grave.
    È stata osservata un'incidenza inferiore di nausea grave e vomito (2,1% e 2,8% dei pazienti rispettivamente).
    È stata osservata costipazione correlata a irinotecan e/o loperamide nel 3,4% dei pazienti.
    La neutropenia è stata osservata nell'82,5% dei pazienti ed era grave (conta neutrofili < 500 cellule/mm³) nel 9,8% dei pazienti.
    Dei cicli valutabili, il 67,3% presentano conta dei neutrofili al di sotto di 1.000 cellule/mm³ incluso un 2,7% con conta dei neutrofili < 500 cellule/mm³.
    Il recupero totale è stato raggiunto solitamente entro 7-8 giorni.
    Neutropenia febbrile è stata riferita nel 3,4% dei pazienti e nello 0,9% dei cicli.
    Infezioni si sono verificate in circa il 2% dei pazienti (0,5% dei cicli) e sono state associate a neutropenia grave in circa il 2,1% dei pazienti (0,5% dei cicli), con esito fatale in 1 caso.
    È stata riscontrata anemia nel 97,2% dei pazienti (2,1% con emoglobina < 8 g/dl).
    La trombocitopenia (< 100.000 cellule/mm³) è stata osservata nel 32,6% dei pazienti e nel 21,8% dei cicli. Non è stata osservata alcuna trombocitopenia grave (< 50.000 cellule/mm³).
    Sindrome colinergica acuta
    È stata osservata sindrome colinergica acuta nell'1,4% dei pazienti trattati in terapia di associazione.
    L'astenia era grave nel 6,2% dei pazienti trattati in terapia di associazione. Non è stata stabilita con chiarezza una relazione causale con irinotecan.
    Si è manifestata piressia senza infezione e senza una concomitante neutropenia grave nel 6,2% dei pazienti trattati in terapia di associazione.
    Esami di laboratorio
    Sono stati osservati livelli sierici transitori (di Grado 1 e 2) di SGPT, SGOT, fosfatasi alcalina o bilirubine nel 15%, 11%, 11% e 10% dei pazienti, rispettivamente, in assenza di una metastasi epatica in progressione. Livelli transitori di Grado 3 sono stati osservati nello 0%, 0%, 0% e 1% dei pazienti, rispettivamente. Non è stato osservato alcun Grado 4.
    Molto raramente sono stati riportati casi di aumento di amilasi e/o lipasi.
    Sono stati segnalati rari casi di ipokaliemia o iponatriemia per la maggior parte correlati a diarrea e vomito.
    ALTRI EFFETTI INDESIDERATI RIPORTATI NEGLI STUDI CLINICI CON IL REGIME SETTIMANALE PER IRINOTECAN
    I seguenti ulteriori eventi correlati al farmaco sono stati riportati in studi clinici con irinotecan: dolore, sepsi, disturbi anorettali, infezioni da candida GI, ipomagnesiemia, eruzioni cutanee, segnali cutanei, disturbi della deambulazione, confusione, cefalea, sincope, vampate di calore, bradicardia, infezione del tratto urinario, dolore al seno, aumento della gamma-glutamiltransferasi, stravaso e sindrome da lisi tumorale, disturbi cardiovascolari (angina pectoris, arresto cardiaco, infarto del miocardio, ischemia miocardica, disturbi vascolari periferici, disturbi vascolari) e eventi tromboembolici (trombosi arteriosa, infarto cerebrale, accidente cerebrovascolare, trombosi venosa profonda, embolia periferica, embolia polmonare, tromboflebite, trombosi e morte improvvisa). (Vedere paragrafo 4.4.)
    SORVEGLIANZA POST MARKETING
    Le frequenze di sorveglianza post marketing non sono note (non possono essere definite sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione Sistema Organo MedDRA
    Termine preferito
    Infezioni e infestazioni
    •Colite Pseudomembranosa una delle quali è stata documentata batteriologicamente (Clostridium difficile)
    •Sepsi
    ·Infezione fungina*
    ·Infezione virale
    Patologie del Sistema emolinfopoietico
    •Trombocitopenia con anticorpi antipiastrine
    Disturbi del Sistema immunitario
    •Ipersensibilità
    •Reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    •Disidratazione (dovuta a diarrea e vomito)
    •Ipovolemia
    Classificazione Sistema Organo MedDRA
    Termine preferito
    Patologie del Sistema nervoso
    • Disturbi del linguaggio in generale di natura transitoria, in alcuni casi l'evento è stato attribuito alla sindrome colinergica osservata durante o subito dopo l'infusione di irinotecan
    •Parestesia
    •Contrazione muscolare involontaria
    Patologie cardiache
    •Ipertensione (durante o dopo l'infusione)
    •Arresto cardio circolatorio*
    Patologie vascolari
    •Ipotensione*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    •La malattia polmonare interstiziale che si manifesta come infiltrati polmonari non è comune durante la terapia con irinotecan; sono stati segnalati effetti precoci come dispnea (vedere paragrafo 4.4).
    •Dispnea (vedere paragrafo 4.4)
    •Singhiozzo
    Patologie gastrointestinali
    •Ostruzione intestinale
    •Ileo: sono stati riportati anche casi di ileo senza precedenti coliti
    •Megacolon
    •Emorragia gastrointestinale
    •Colite; in alcuni casi la colite è stata complicata da ulcere, sanguinamento, ileo o infezione.
    •Tiflite
    •Colite ischemica
    •Colite ulcerativa:
    aumento sintomatico o asintomatico degli enzimi pancreatici
    •Perforazione intestinale
    Patologie epatobiliari
    ·Steatoepatite
    ·Steatosi epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    •Reazioni cutanee
    Patologie del Sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    •Crampi
    Patologie renali e urinarie
    •Danno renale e insufficienza renale acuta in genere in pazienti che si infettano e/o presentano ipovolemia secondaria a grave tossicità gastrointestinale
    Insufficienza renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    •Reazione nel sito di infusione
     
    Esami diagnostici
    •Aumento delle amilasi
    •Aumento delle lipasi
    •Ipokaliemia
    •Iponatriemia prevalentemente correlata a diarrea e vomito
    •Transaminasi aumentate (i.e. AST e ALT) sono state segnalate molto raramente in assenza di metastasi epatiche progressive
    *e.g. polmonite da pneumocisti jiroveci, aspergillosi broncopolmonare, candida sistemica
    e.g. Herpes zoster, influenza, riattivazione dell'epatite B, colite da citomegalovirus
    infrequenti casi di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza cardio circolatoria sono state osservate in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito o sepsi
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Segnalando gli effetti indesiderati può aiutare a fornire più informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Irinotecan Kabi
    Sintomi
    Sono stati riferiti casi di sovradosaggio a dosi circa doppie rispetto alla dose terapeutica raccomandata, potenzialmente fatali. Le reazioni avverse più significative riportate sono state la neutropenia grave e la diarrea grave.
    Trattamento
    Non esiste un antidoto noto per irinotecan. Si deve adottare una terapia di supporto ottimale per impedire la disidratazione derivante dalla diarrea e per trattare le complicanze infettive.

    Scadenza

    Il periodo di validità dei flaconcini non aperti è di 2 anni.
    Dopo diluizione:
    È stato dimostrato che la stabilità chimica e fisica del prodotto in uso è di 24 ore al di sotto dei 25°C e di 48 ore tra 2°C e 8°C.
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in fase di utilizzo e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e in genere non superano le 24 ore dai 2°C agli 8°C a meno che la diluizione sia avvenuta in condizioni controllate e asettiche.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare.
    Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Irinotecan Kabi a base di Irinotecan Cloridrato Triidrato sono: Campto, Irinotecan Accord, Irinotecan Kabi, Irinotecan Mylan Generics, Irinto

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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