Broncovaleas - Soluzione

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Broncovaleas - Soluzione?

    Broncovaleas - Soluzione è un farmaco a base del principio attivo Salbutamolo, appartenente alla categoria degli Adrenergici respiratori e nello specifico Agonisti selettivi dei recettori beta2-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Neopharmed Gentili S.p.A..

    Broncovaleas - Soluzione può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Broncovaleas 5 mg/ml soluzione da nebulizzare flacone da 15 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Valeas S.p.A.
    Concessionario: Neopharmed Gentili S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Salbutamolo
    Gruppo terapeutico: Adrenergici respiratori
    ATC: R03AC02 - Salbutamolo
    Forma farmaceutica: soluzione


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Broncovaleas? A cosa serve?
    Broncovaleas soluzione da nebulizzare 5mg/ml è indicato nel trattamento del broncospasmo nei pazienti di età superiore ai 2 anni con patologie ostruttive reversibili delle vie aeree e attacchi acuti di broncospasmo.

    Posologia

    Come usare Broncovaleas: Posologia
    Broncovaleas soluzione da nebulizzare è solo per uso inalatorio, e va utilizzato solamente attraverso un nebulizzatore idoneo. La soluzione non deve essere ingerita o iniettata.
    Salbutamolo ha una durata di azione da 4 a 6 ore nella maggior parte dei pazienti.
    Posologia
    1 goccia (0,05 ml) di Broncovaleas Soluzione da nebulizzare contiene 0,25 mg di Salbutamolo.
    Correlazione n° gocce – ml – mg
    Gocce
    1
    2
    3
    4
    5
    6
    7
    8
    9
    10
    ml
    0,05
    0,10
    0,15
    0,20
    0,25
    0,30
    0,35
    0,40
    0,45
    0,50
    mg
    0,25
    0,50
    0,75
    1,00
    1,25
    1,50
    1,75
    2,00
    2,25
    2,50
    Popolazione pediatrica
    Bambini da 2 a 12 anni:
    il dosaggio iniziale deve basarsi sul peso corporeo (da 0,1 a 0,15 mg/kg per dose), con successiva titolazione fino al raggiungimento della risposta clinica desiderata.
    La dose non deve mai eccedere i 2,5 mg 3 o 4 volte al giorno per nebulizzazione (leggere attentamente la tabella seguente)
    Peso corporeo (kg)
    Dose (mg)
    Volume di soluzione (ml)
    N° gocce
    10-15
    1,25
    0,25
    5 gtt
    >15
    2,5
    0,5
    10 gtt
    Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 2,5 mg di salbutamolo somministrati tre o quattro volte al giorno per nebulizzazione. Una frequenza di somministrazione superiore a 4 volte al giorno o a dosi superiori a 2,5 mg non è raccomandata.
    Per somministrare 2,5 mg di salbutamolo, diluire 0,5 ml della soluzione per inalazione 5 mg/ml con 2,5 ml di soluzione fisiologica sterile. La velocità di flusso dell'inalatore va regolata in modo da somministrare la dose in un tempo compreso tra 5 e 15 minuti.
    Dato che a dosaggi elevati possono comparire effetti indesiderati, il dosaggio e la frequenza di somministrazione devono essere variati solo su indicazione del medico.
    Rinnovare almeno una volta al giorno la soluzione contenuta nell'ampollina del nebulizzatore.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Broncovaleas
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Broncovaleas
    Gli agenti simpaticomimetici devono essere usati con molta cautela nei pazienti che possono essere particolarmente suscettibili ai loro effetti.
    Nei pazienti affetti da asma grave o instabile, i broncodilatatori non debbono essere l'unico o il principale trattamento terapeutico.
    L'asma grave richiede una verifica medica regolare, inclusi test di funzionalità polmonare, dal momento che tali pazienti sono a rischio di attacchi gravi ed anche di morte.
    Il medico deve prendere in considerazione la necessità di usare in questi pazienti le massime dosi raccomandate di steroidi inalatori e/o orali.
    Nei pazienti con malattie quali: coronaropatie, aritmie, ipertensione arteriosa, e nei pazienti affetti da glaucoma, ipertiroidismo, feocromocitoma, diabete ed ipertrofia prostatica, il prodotto va utilizzato solo in caso di assoluta necessità.
    Ci sono evidenze da dati post marketing e dalla letteratura pubblicata di rari casi di ischemia miocardica associata all'uso di Salbutamolo. I pazienti con preesistenti patologie cardiache gravi (ad es. cardiopatia ischemica, tachiaritmia o insufficienza cardiaca grave) che ricevono salbutamolo per patologie respiratorie, devono essere avvertiti di informare il proprio medico qualora si verifichi dolore toracico o sintomi di peggioramento della patologia cardiaca.
    I pazienti a cui è stata prescritta una terapia antinfiammatoria regolare (per esempio, corticosteroidi per via inalatoria) devono essere avvisati di continuare a prendere i loro medicinali antinfiammatori anche quando i sintomi diminuiscono e non necessitano di Broncovaleas soluzione da nebulizzare. La necessità di ricorrere più frequentemente ai beta2-agonisti per il controllo della sintomatologia, indica un peggioramento del controllo dell'asma e i pazienti devono essere avvertiti di rivolgersi al medico al più presto; in tale circostanza il piano terapeutico del paziente deve essere rivalutato.
    L'uso eccessivo di beta-agonisti a breve durata d'azione può mascherare la progressione della malattia di base e contribuire al peggioramento del controllo dell'asma, con conseguente aumento del rischio di riacutizzazioni asmatiche gravi e della mortalità.
    I pazienti che assumono più di due volte alla settimana salbutamolo “al bisogno”, escludendo l'uso profilattico prima dell'esercizio fisico, devono essere rivalutati (ad esempio, sintomi diurni, risvegli notturni e limitazione dell'attività a causa dell'asma) per un corretto aggiustamento del trattamento, poiché questi pazienti sono a rischio di uso eccessivo di salbutamolo.
    L'aggravamento improvviso dell'asma è potenzialmente pericoloso per la vita e si deve prendere in considerazione la possibilità di instaurare una terapia con corticosteroidi o di aumentarne il dosaggio.
    Ipokaliemia anche grave può conseguire alla terapia con beta2-agonisti, specie in caso di somministrazione parenterale e/o per nebulizzazione. Tale effetto può essere potenziato da trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi, diuretici e dall'ipossia. Si raccomanda in tali situazioni di controllare regolarmente i livelli sierici del Potassio.
    Così come avviene per altri farmaci somministrati per via inalatoria, può manifestarsi broncospasmo paradosso, con aumento del respiro affannoso subito dopo l'inalazione.
    Nell'eventualità che ciò si presenti, assumere immediatamente un diverso broncodilatatore a rapida insorgenza d'azione, interrompere immediatamente la precedente terapia e istituirne una alternativa.
    Broncovaleas soluzione da nebulizzare, analogamente ad altri beta-agonisti, può determinare alterazioni metaboliche reversibili quali ad esempio iperglicemia che i pazienti diabetici non sempre sono in grado di bilanciare e sono stati riportati casi di chetoacidosi.
    La somministrazione contemporanea di glicocorticoidi può aggravare questo effetto.
    Acidosi lattica è stata riportata a seguito di alte dosi terapeutiche di beta-agonisti a breve durata d'azione per via endovenosa e per nebulizzazione, soprattutto in pazienti in trattamento per una riacutizzazione di asma (vedere paragrafo 4.8).
    L'aumento dei livelli di lattato può causare dispnea e iperventilazione compensatoria, che potrebbero essere erroneamente interpretati come segno di fallimento del trattamento dell'asma e portare ad una inappropriata intensificazione del trattamento con beta-agonisti a breve durata d'azione. Pertanto, in questa situazione si raccomanda che i pazienti siano monitorati per lo sviluppo di elevati livelli di lattato sierico e conseguente acidosi metabolica.
    Sono stati segnalati pochi casi di glaucoma acuto ad angolo chiuso in pazienti trattati con salbutamolo e ipratropio bromuro in associazione somministrati per nebulizzazione. L'associazione di salbutamolo con anticolinergici somministrati per nebulizzazione deve pertanto essere usata con cautela. I pazienti devono ricevere adeguate istruzioni su una corretta somministrazione ed essere avvertiti di evitare che la soluzione o il nebulizzato vengano a contatto con gli occhi.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Broncovaleas soluzione da nebulizzare contiene E218 metile paraidrossibenzoato, E214 etile paraidrossibenzoato, butile paraidrossibenzoato. Possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Broncovaleas
    Di norma i farmaci beta2-agonisti ed i farmaci beta-bloccanti non selettivi, come il Propranololo, non devono essere prescritti contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Broncovaleas - Soluzione" insieme ad altri farmaci come “Alduoviz”, “Azarga”, “Betaclar”, “Bimatoprost E Timololo EG”, “Bimatoprost E Timololo Mylan”, “Bimatoprost E Timololo Sandoz”, “Bimatoprost E Timololo Teva”, “Bimatoprost E Timololo Zentiva”, “Bisantim”, “Blocadren”, “Brimocomb”, “Brimonidina E Timololo EG”, “Brimonidina E Timololo Mylan”, “Brintidox”, “Brinzolamide E Timololo Accord”, “Brinzolamide E Timololo EG”, “Brinzolamide E Timololo Mylan”, “Brinzolamide E Timololo Zentiva”, “Combigan”, “Cosopt - Collirio”, “Cusimolol”, “Dorzamox”, “Dorzolamide + Timololo Aurobindo”, “Dorzolamide + Timololo EG”, “Dorzolamide + Timololo Mylan Generics”, “Dorzolamide + Timololo Pensa”, “Dorzolamide E Timololo Sandoz”, “Dorzolamide + Timololo Zentiva”, “Droplacomb”, “Droptimol”, “Duotrav”, “Ecbirio”, “Equiton”, “Eyroobi”, “Fixapost”, “Ganfort - Collirio”, “Ialutim”, “Imolast”, “Latafix”, “Latanoprost + Timololo Aurobindo Italia”, “Latanoprost + Timololo EG”, “Latanoprost + Timololo Zentiva”, “Latatim”, “Loyada - Collirio”, “Omkipo”, “Tanof”, “Tidocomb”, “Timod”, “Timogel”, “Timolabak”, “Timololo Omnivision”, “Timoptol”, “Timoptol XE”, “Travofix”, “Travoprost E Timololo EG”, “Travoprost E Timololo Mylan”, “Travoprost E Timololo Zentiva”, “Visublend”, “Xalacom”, “Zitodor”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza:
    L'uso di farmaci durante la gravidanza va considerato soltanto se il beneficio per la madre è superiore rispetto al possibile rischio per il feto.
    Come per la maggior parte dei farmaci, c'è poca evidenza nelle donne sulla sicurezza di Salbutamolo nelle fasi iniziali della gravidanza, ma gli studi sugli animali evidenziano effetti dannosi sul feto a dosaggi molto alti.
    Allattamento:
    Poiché il salbutamolo viene probabilmente secreto nel latte materno non se ne raccomanda l'uso nelle madri che allattano, a meno che i benefici prevedibili superino i rischi potenziali. Non è noto se il salbutamolo presente nel latte materno possa determinare effetti dannosi sul neonato.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati segnalati effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Broncovaleas
    Di seguito sono riportati gli eventi avversi elencati per organo, apparato/sistema e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Gli eventi molto comuni e comuni sono stati determinati in genere dai dati degli studi clinici. Gli eventi rari e molto rari sono stati determinati in genere dai dati provenienti dalla segnalazione spontanea.
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro: reazioni di ipersensibilità incluse: angioedema, orticaria, broncospasmo, ipotensione e collasso
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Raro: ipokaliemia.
    Ipokaliemia potenzialmente grave può essere associata alla terapia con beta2- agonisti.
    Non nota: acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune: tremore
    Comune: cefalea
    Molto raro: iperattività
    Patologie cardiache
    Comune: tachicardia, palpitazioni
    Raro: aritmie cardiache incluse fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistolia
    Molto raro: ischemia miocardica
    Patologie vascolari
    Raro: vasodilatazione periferica
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro: broncospasmo paradosso
    Patologie gastrointestinali
    Non comune: irritazione della bocca e della gola.
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
    Comune: crampi muscolari
    Molto raro: sensazioni di tensione muscolare
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Broncovaleas
    I principali segni e sintomi di sovradosaggio sono: agitazione, tremori, tachicardia (palpitazioni), irrequietezza, oltre a effetti metabolici quali ipokaliemia e acidosi lattica.
    L'antidoto specifico in caso di sovradosaggio accidentale è costituito da farmaci beta-bloccanti cardioselettivi, che vanno comunque prescritti con prudenza perché, nei soggetti sensibili, possono provocare gravi crisi di broncospasmo.
    In seguito a sovradosaggio da Salbutamolo i livelli del potassio sierico devono essere monitorati. Può essere indicato il monitoraggio dei livelli di lattato sierico e conseguente acidosi metabolica (in particolare se permane o peggiora la tachipnea, nonostante la risoluzione di altri segni di broncospasmo quali dispnea).

    Scadenza

    3 anni
    Utilizzare Broncovaleas soluzione da nebulizzare entro 3 mesi dalla prima apertura del flacone.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Broncovaleas - Soluzione a base di Salbutamolo sono: Broncovaleas - Sciroppo, Broncovaleas - Sospensione, Salbutamolo Sandoz, Ventolin - Sospensione

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it