Cos'è Clenil Compositum?
Clenil Compositum è un farmaco a base del principio attivo Salbutamolo + Beclometasone , appartenente alla categoria degli Adrenergici respiratori e nello specifico Adrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Chiesi Italia S.p.A. .
Clenil Compositum può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Clenil Compositum può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Clenil Compositum 250 mcg + 100 mcg 1 cont. 200 dosi c/erog. standard + erog. jet
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Promedica S.r.l.
Concessionario:Chiesi Italia S.p.A.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Salbutamolo + Beclometasone
Gruppo terapeutico:Adrenergici respiratori
ATC:R03AK13 - Salbutamolo e beclometasone
Forma farmaceutica: aerosol
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: aerosol
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Indicazioni
Perché si usa Clenil Compositum? A cosa serve?
Asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva con componente asmatica.
Clenil Compositum 250 mcg + 100 mcg è indicato negli adulti
Posologia
Come usare Clenil Compositum: Posologia
Posologia
Adulti: 2 spruzzi-dose 2 volte al giorno
In caso di necessità è possibile aumentare fino a 2 spruzzi-dose 3-4 volte al giorno.
Effettuare al massimo due somministrazioni per volta e non ripetere il trattamento prima di 4 ore.
La terapia con Clenil Compositum non va interrotta bruscamente.
La confezione contiene un contenitore sotto pressione con erogatore standard unitamente ad un erogatore-distanziatore Jet.
Il paziente potrà utilizzare l'erogatore più idoneo: il dispositivo Jet in caso di difficoltà di coordinazione tra atto inspiratorio ed erogazione oppure negli altri casi l'erogatore standard caratterizzato da dimensioni minori. Il dispositivo Jet è da utilizzare esclusivamente con la bomboletta fornita nella confezione.
Modo di somministrazione
Prima di usare il medicinale per la prima volta oppure se il medicinale non è usato per 7 giorni o più si devono spruzzare due erogazioni a vuoto, per assicurarsi che l'erogatore funzioni correttamente.
Erogatore standard
Nell'uso seguire attentamente le seguenti istruzioni:
1) Togliere il cappuccio protettivo.
2) Tenere l'erogatore tra il pollice e l'indice, con il boccaglio dalla parte inferiore.
3) Agitare energicamente senza premere.
4) Collocare il boccaglio tra le labbra ben chiuse dopo aver effettuato una espirazione completa.
5) Inspirare a lungo e profondamente con la sola bocca, contemporaneamente premere con decisione l'indice una sola volta. Evitare erogazioni parziali.
Terminata l'inspirazione trattenere il respiro il più a lungo possibile.
Terminate le inalazioni, richiudere il boccaglio con il cappuccio protettivo. Il boccaglio va sempre tenuto pulito.
Dispositivo Jet
Nell'uso seguire attentamente le seguenti istruzioni:
1) Estrarre il contenitore sotto pressione dall'erogatore standard ed inserirlo nel dispositivo Jet.
2) Togliere il cappuccio protettivo dal JET e impugnare.
3) Agitare energicamente senza premere.
4) Effettuare un'espirazione completa e quindi collocare il boccaglio fra le labbra ben chiuse.
5) Premere con decisione l'indice sul contenitore sotto pressione ed inspirare profondamente anche dopo pochi istanti (è possibile effettuare anche più atti inspiratori attraverso il JET).
Evitare erogazioni parziali.
6) Terminata l'inspirazione trattenere il respiro più a lungo possibile e richiudere il JET con l'apposito cappuccio protettivo.
PULIZIA
L'erogatore deve essere pulito almeno ogni 3 giorni dall'inizio del suo impiego
Mantenere l'erogatore pulito è di estrema importanza per prevenire il blocco dovuto a ostruzione. Se la pulizia non viene eseguita regolarmente come indicato, l'erogatore potrebbe bloccarsi o non funzionare correttamente.
Seguire le istruzioni di pulizia di seguito riportate:
1. Togliere il cappuccio protettivo di plastica
2. Rimuovere la bomboletta metallica dal boccaglio di plastica
3. Lavare per un minuto con acqua calda corrente il corpo del boccaglio in plastica dalla parte inferiore, posizionandolo sotto il flusso di acqua corrente, come rappresentato in figura
4. Ruotare il boccaglio e lavare per un ulteriore minuto con acqua calda corrente la parte superiore del boccaglio, posizionandolo sotto il flusso di acqua, come rappresentato in figura
5. Rimuovere accuratamente l'acqua che rimane all'interno del boccaglio in plastica battendolo ripetutamente con moderazione contro una superficie dura, come mostrato in figura. Verificare che non rimanga acqua nella cavità centrale del boccaglio di plastica in cui si inserisce lo stelo della bomboletta metallica.
6. Asciugare con cura internamente ed esternamente il corpo del boccaglio di plastica, ad esempio lasciandolo all'aria per una notte senza bomboletta metallica e cappuccio protettivo, oppure utilizzando un getto d'aria calda. Assicurarsi che il boccaglio sia completamente asciutto prima dell'utilizzo.
7. Rimettere la bomboletta metallica nell'erogatore ed il cappuccio protettivo al boccaglio
IMPORTANTE:
Non utilizzare il boccaglio ancora bagnato, accertarsi che sia completamente asciutto prima di usarlo. L'utilizzo del boccaglio bagnato può promuovere l'ostruzione e il blocco dell'erogatore.
In caso di bisogno, qualora l'erogatore standard non sia asciutto utilizzare l'erogatore JET presente nella confezione.
Se l'erogatore dovesse bloccarsi:
Eseguire i passaggi della procedura di pulizia da 1 a 7.
Erogare una dose a vuoto per verificare la rimozione dell'ostruzione prima di procedere al normale utilizzo.
Per la pulizia dell'erogatore Jet eseguire gli stessi passaggi della procedura di pulizia dell'erogatore standard da 1 a 7.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Clenil Compositum
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
Il beclometasone dipropionato è controindicato nelle infezioni virali e nella tubercolosi polmonare attiva o quiescente, mentre il salbutamolo non ha controindicazioni specifiche.
Controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.4)
Controindicato in gravidanza ed allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Clenil Compositum
Da usare solo nel periodo iniziale e non per trattamenti prolungati (ne è sconsigliato l'impiego ininterrotto per oltre dieci giorni).
L'impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione e, eccezionalmente, agli effetti collaterali sistemici classici del medicamento. In ogni caso occorre sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
L'impiego di corticosteroidi per via inalatoria non deve oltrepassare le dosi consigliate: in caso di broncospasmo persistente sarebbe opportuno utilizzare beta2-agonisti al bisogno.
La condotta del trattamento nei pazienti già sotto corticoterapia sistemica necessita di precauzioni particolari e di una stretta sorveglianza medica, dato che la riattivazione della funzionalità surrenalica, soppressa dalla prolungata terapia corticosteroidea sistemica è lenta. È in ogni caso necessario che la malattia sia relativamente "stabilizzata" con il trattamento sistemico. Inizialmente Clenil Compositum va somministrato continuando il trattamento sistemico; successivamente questo va progressivamente ridotto controllando il paziente ad intervalli regolari (in particolare vanno effettuati periodici esami della funzionalità corticosurrenalica) e modificando la posologia di Clenil Compositum a seconda dei risultati ottenuti. Durante i periodi di stress o in caso di grave attacco asmatico o chirurgia elettiva, i pazienti sottoposti a tale passaggio, dovranno avere un trattamento supplementare di steroidi sistemici.
Il prodotto non è adatto all'uso pediatrico.
Gli agenti simpaticomimetici devono essere usati con molta cautela in pazienti che possono essere particolarmente suscettibili ai loro effetti.
Nei pazienti con malattie quali coronaropatie, aritmie, ipertensione arteriosa e nei pazienti affetti da glaucoma, ipertiroidismo, feocromocitoma, diabete ed ipertrofia prostatica, il prodotto va utilizzato solo in caso di assoluta necessità.
Ci sono evidenze, da dati post marketing e dalla letteratura pubblicata, di rari casi di ischemia miocardica associata all'uso di salbutamolo. I pazienti con preesistenti patologie cardiache gravi (ad es. cardiopatia ischemica, tachiaritmia o insufficienza cardiaca grave), che ricevono salbutamolo per patologie respiratorie, devono essere avvertiti di informare il proprio medico qualora si verifichi dolore toracico o sintomi di peggioramento della patologia cardiaca.
Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente una serie di effetti psicologici o comportamentali che includono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione o aggressività (particolarmente nei bambini). È importante, quindi che la dose dei corticosteroidi per inalazione sia la più bassa dose possibile con cui viene mantenuto il controllo effettivo dell'asma. Si sono verificati casi molto rari di crisi surrenaliche acute in ragazzi esposti a dosi più alte di quelle raccomandate (circa 1000 mcg/die) per periodi prolungati (diversi mesi o anni). I sintomi di insufficienza surrenalica inizialmente sono aspecifici ed includono anoressia, dolore addominale, perdita di peso, stanchezza, mal di testa, nausea, vomito; sintomi specifici in caso di trattamento con corticosteroidi inalatori comprendono ipoglicemia con riduzione dello stato di coscienza e/o convulsioni. Situazioni che potrebbero potenzialmente determinare una crisi surrenalica sono: traumi, interventi chirurgici, infezioni e rapida riduzione del dosaggio. I pazienti che ricevono dosi elevate devono essere strettamente valutati e la dose gradualmente ridotta. Il monitoraggio della riserva surrenalica può anche essere necessario.
Clenil Compositum non contiene clorofluorocarburi (CFC) ed utilizza come propellente norflurano (HFA). Questo può comportare una differenza nel gusto e nella percezione dell'inalazione rispetto alla formulazione precedente contenente CFC.
Polmonite nei pazienti con BPCO
Un aumento della incidenza di polmonite, tra cui polmonite che richiede il ricovero in ospedale, è stata osservata in pazienti con BPCO in trattamento con corticosteroidi per via inalatoria. Vi è qualche evidenza di un aumentato rischio di polmonite con l'aumento della dose di steroidi ma questo non è stato dimostrato in maniera conclusiva dagli studi. Non c'è evidenza clinica conclusiva di differenze all'interno della classe circa l'entità del rischio di polmonite tra i corticosteroidi inalatori. I medici devono rimanere vigili per il possibile sviluppo di polmonite nei pazienti con BPCO poiché le manifestazioni cliniche di questo tipo di infezioni si sovrappongono ai sintomi delle riacutizzazioni di BPCO.
I fattori di rischio della polmonite in pazienti con BPCO comprendono il fumo, l'età avanzata, il basso indice di massa corporea (BMI) e la BPCO grave.
Disturbi visivi
Con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene piccole quantità di alcool (etanolo), 8,3 mg per erogazione, equivalenti a 0,24 mg/kg per ogni dose composta da due erogazioni. La piccola quantità di alcol in questo medicinale non avrà effetti evidenti.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Clenil Compositum
È sconsigliata la somministrazione contemporanea del preparato con i betabloccanti (per es. propranololo) e la somministrazione in pazienti che hanno ricevuto precedentemente dosi massicce di altri farmaci simpaticomimetici.
Il medicinale contiene piccole quantità di alcool etilico: potrebbe essere possibile un'interazione con disulfiram e metronidazolo in soggetti particolarmente sensibili in trattamento con questi farmaci.
Beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale interazioni sono improbabili; tuttavia, poiché non può essere esclusa la possibilità di effetti sistemici con l'utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir, cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l'uso di tali agenti.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Clenil Compositum" insieme ad altri farmaci come “Alduoviz”, “Azarga”, “Betaclar”, “Bimatoprost E Timololo EG”, “Bimatoprost E Timololo Mylan”, “Bimatoprost E Timololo Sandoz”, “Bimatoprost E Timololo Teva”, “Bimatoprost E Timololo Zentiva”, “Bisantim”, “Bitrapol”, “Blocadren”, “Brimocomb”, “Brimonidina E Timololo EG”, “Brimonidina E Timololo Mylan”, “Brintidox”, “Brinzolamide E Timololo Accord”, “Brinzolamide E Timololo EG”, “Brinzolamide E Timololo Mylan”, “Brinzolamide E Timololo Zentiva”, “Combigan”, “Cosopt - Collirio”, “Cusimolol”, “Dorzamox”, “Dorzolamide + Timololo Aurobindo”, “Dorzolamide + Timololo EG”, “Dorzolamide + Timololo Mylan Generics”, “Dorzolamide + Timololo Pensa”, “Dorzolamide E Timololo Sandoz”, “Dorzolamide + Timololo Zentiva”, “Droplacomb”, “Droptimol”, “Duotrav”, “Ecbirio”, “Equiton”, “Eyroobi”, “Fixapost”, “Ganfort - Collirio”, “Genisia”, “Ialutim”, “Imolast”, “Latafix”, “Latanoprost + Timololo Aurobindo Italia”, “Latanoprost + Timololo EG”, “Latanoprost + Timololo Zentiva”, “Latatim”, “Loyada - Collirio”, “Omkipo”, “Tanof”, “Tidocomb”, “Timod”, “Timogel”, “Timolabak”, “Timololo Omnivision”, “Timoptol”, “Timoptol XE”, “Travofix”, “Travoprost E Timololo EG”, “Travoprost E Timololo Mylan”, “Travoprost E Timololo Zentiva”, “Visublend”, “Xalacom”, “Zitodor”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
CLENIL COMPOSITUM è controindicato durante il primo trimestre di gravidanza. Nei mesi successivi l'opportunità di somministrare il medicinale sarà valutata dal medico in funzione del rischio/beneficio.
Allattamento
CLENIL COMPOSITUM è controindicato durante l'allattamento.
I bambini nati da madri che abbiano ricevuto sostanziali dosi di corticosteroidi per via inalatoria durante la gravidanza devono essere attentamente osservati per svelare un eventuale iposurrenalismo.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non pertinente.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Clenil Compositum
La frequenza è definita sulla base della seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
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Convenzione MedDRA sulla frequenza
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Molto
comune (>1/10)
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Comune (≥1/100 a <1/10)
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Non comune (≥1/1000 a <1/100)
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Raro (≥1/10000 a <1/1000)
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Molto raro (<1/10000)
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Non nota
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Infezioni ed infestazioni
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Polmonite (Nei pazienti con BPCO)
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Infezione micotica della bocca e della gola
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Patologie endocrine
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Soppressione surrenale*
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Disturbi psichiatrici (vedi 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego“)
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Disturbo del sonno, ansia, depressione, aggressione, disturbi comportamentali (principalmente nei bambini)
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Patologie del sistema
nervoso
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Tremore, iperattività psicomotoria (prevalentemente nei bambini)
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Patologie dell'occhio
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Cataratta*, glaucoma*
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Visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4)
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Patologie cardiache
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Aritmie cardiache (fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli), ischemia miocardica
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Patologie gastrointestinali
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Ulcera peptica
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Broncospasmo paradosso
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Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
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Ritardo di crescita* (in bambini e adolescenti)
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Osteoporosi*
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Esami diagnostici
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Densità ossea ridotta*
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Frequenza cardiaca aumentata
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* Reazioni sistemiche sono possibili in risposta alla somministrazione di corticosteroidi per via inalatoria, soprattutto quando viene prescritta una dose elevata per un periodo di tempo prolungato (paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso").
Infezioni localizzate di tipo fungino, in bocca o in gola, regrediscono rapidamente dopo opportuna terapia locale con agenti alcalinizzanti o terapia antifungina, pur continuando il trattamento con beclometasone dipropionato più salbutamolo solfato.
Come con altre terapie inalatorie, dopo l'assunzione può manifestarsi broncospasmo paradosso, con immediato aumento di sibilo, mancanza di respiro e tosse.
Pochi pazienti hanno lamentato raucedine, disfonia o irritazione della gola.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Clenil Compositum
A dosaggi elevati in alcuni pazienti possono verificarsi effetti indesiderati transitori (modesto aumento della frequenza cardiaca, lievi tremori muscolari) che scompaiono dopo i primi giorni di trattamento, riducendo se necessario la dose.
Nell'improbabile evenienza che un uso eccessivo del preparato induca alterazioni della funzionalità surrenalica, il trattamento dovrebbe essere interrotto ed il paziente dovrebbe essere protetto dagli effetti della soppressione surrenalica mediante opportuna terapia sistemica.
Scadenza
2 anni.
Conservazione
Il contenitore sotto pressione non va forato, non deve essere avvicinato, anche se vuoto, a fonti di calore, non deve essere congelato e non deve essere esposto alla luce solare diretta.
Conservare a temperatura non superiore a 30° C.
Conservare avendo cura di evitare erogazioni accidentali.
Elenco degli eccipienti
HFA 134a (norflurano), alcol etilico anidro, acido oleico.