Posologia
La dose massima raccomandata di Ezetimibe e atorvastatina EG è 10 mg/80 mg al giorno.
Il paziente deve seguire un regime dietetico ipolipidico adeguato e deve proseguire la dieta nel corso del trattamento con Ezetimibe e atorvastatina EG.
Ezetimibe e atorvastatina EG non è adatto per la terapia iniziale. L'inizio del trattamento o l'aggiustamento della dose, se necessario, devono essere attuati unicamente con i monocomponenti e, solo dopo aver stabilito la giusta dose, è possibile il passaggio all'associazione con dose fissa del dosaggio appropriato.
Pazienti anziani
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di ezetimibe/atorvastatina nei bambini e negli adolescenti non è stata stabilita (vedere paragrafo 5.1). Nessun dato disponibile.
Pazienti con compromissione epatica
Ezetimibe e atorvastatina EG non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave (Child Pugh > 7, vedere i paragrafi 4.4. e 5.2). Ezetimibe e atorvastatina EG è controindicato nei pazienti con epatopatia attiva (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con compromissione renale
Non è necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
Somministrazione concomitante con sequestranti degli acidi biliari
La somministrazione di Ezetimibe e atorvastatina EG deve avvenire o ≥ 2 ore prima o ≥ 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari.
Somministrazione concomitante con altri medicinali
Nei pazienti trattati con gli agenti antivirali antiepatite C elbasvir/grazoprevir o letermovir per la profilassi delle infezioni da citomegalovirus simultaneamente all'atorvastatina, la dose di atorvastatina non deve superare i 20 mg/die (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5).
L'uso di Ezetimibe e atorvastatina EG nei pazienti che assumono letermovir in concomitanza a ciclosporina non è raccomandato (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5).
Modo di somministrazione
Ezetimibe e atorvastatina EG è destinato alla somministrazione orale. La compressa deve essere ingerita con una quantità sufficiente di liquido (ad es. un bicchiere d'acqua).
Ezetimibe e atorvastatina EG può essere somministrato come dose singola in qualsiasi momento della giornata (preferibilmente però poi sempre alla stessa ora), con o senza cibo.
Miopatia/Rabdomiolisi
Sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi nell'esperienza post-marketing con ezetimibe. La maggior parte dei pazienti che ha sviluppato rabdomiolisi era in terapia concomitante con ezetimibe e una statina. La rabdomiolisi è stata tuttavia segnalata molto raramente con ezetimibe in monoterapia e molto raramente con l'aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per essere associati a un incremento del rischio di rabdomiolisi.
L'atorvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, in rare occasioni può avere effetti sulla muscolatura scheletrica e può causare mialgia, miosite e miopatia che possono progredire fino a rabdomiolisi, una condizione potenzialmente fatale caratterizzata da marcati aumenti di creatinfosfochinasi (CPK) (> 10 volte il limite normale superiore), mioglobinemia e mioglobinuria che possono portare ad insufficienza renale. Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (MNIM) durante o in seguito al trattamento con alcune statine, inclusa l'atorvastatina. La MNIM è caratterizzata clinicamente da debolezza dei muscoli prossimali ed elevata creatin-chinasi serica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con le statine, positività agli anticorpi anti-HMG CoA reduttasi e miglioramento con gli agenti immunosoppressori.
Prima del trattamento
Ezetimibe/atorvastatina deve essere prescritto con cautela a pazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento con statine in presenza delle seguenti situazioni:
- compromissione renale;
- ipotiroidismo;
- anamnesi personale o familiare di disordini muscolari ereditari;
- anamnesi di episodi pregressi di tossicità muscolare con statine o fibrati;
- anamnesi di episodi pregressi di epatopatia e/o quando vengono assunte considerevoli quantità di bevande alcoliche;
- negli anziani (età > 70 anni) la necessità di effettuare queste misurazioni deve essere valutata in base alla presenza di altri fattori predisponenti alla rabdomiolisi;
- situazioni in cui si verificano aumenti nei livelli plasmatici, come le interazioni (vedere paragrafo 4.5) e in gruppi specifici di pazienti incluse sottopopolazioni genetiche (vedere paragrafo 5.2).
Nei suddetti casi, il rischio associato al trattamento deve essere valutato in rapporto al possibile beneficio e, in tal caso, si raccomanda il monitoraggio clinico del paziente.
Se i livelli basali di CPK sono significativamente elevati (> 5 volte LSN), il trattamento non deve essere iniziato.
Misurazione dei livelli di creatina fosfochinasi
I livelli di creatina fosfochinasi (CPK) non devono essere misurati dopo un esercizio fisico intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento della CPK, poiché ciò può rendere i dati di difficile interpretazione. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte il LSN), questi devono essere misurati di nuovo entro 5-7 giorni per una conferma dei risultati.
Monitoraggio durante il trattamento
- I pazienti devono essere invitati a segnalare tempestivamente eventuali manifestazioni di dolore, crampi o debolezza muscolare, in particolare se accompagnati da malessere o febbre o se i segni e i sintomi muscolari persistono dopo l'interruzione del trattamento con ezetimibe/atorvastatina.
- Se, durante il trattamento con ezetimibe/atorvastatina il paziente riferisce la comparsa di tali sintomi, occorre misurare i livelli di CPK. La terapia deve essere interrotta qualora tali livelli risultino essere significativamente elevati (> 5 il limite normale superiore).
- L'interruzione del trattamento deve essere presa in considerazione in caso di gravi sintomi muscolari che causino fastidio quotidiano, anche se i livelli di CPK rimangono ≤ 5 volte il LSN.
- Se la sintomatologia regredisce e i livelli di CPK tornano alla normalità, si può prendere in considerazione la reintroduzione di ezetimibe/atorvastatina o l'introduzione di un altro medicinale a base di statina, alla dose più bassa e sotto stretto monitoraggio.
- La somministrazione di ezetimibe/atorvastatina deve essere interrotta qualora si verifichi un aumento clinicamente significativo dei livelli di CPK (> 10 volte il LSN) o in caso di rabdomiolisi diagnosticata o sospetta.
Trattamento simultaneo con altri medicinali
A causa della presenza di atorvastatina in
Ezetimibe + Atorvastatina EG, il rischio di sviluppare rabdomiolisi aumenta quando l'atorvastatina viene somministrata in concomitanza con determinati medicinali, che possono aumentare la concentrazione plasmatica di atorvastatina, come i potenti inibitori di CYP3A4 o delle proteine di trasporto (ad es. ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo, letermovir e alcuni inibitori della proteasi dell'HIV come ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, tipranavir/ritonavir, ecc.). Il rischio di sviluppare miopatia può inoltre aumentare con l'uso concomitante di gemfibrozil e altri derivati dell'acido fibrico, di antivirali per il trattamento dell'epatite C (HCV) (boceprevir, telaprevir, elbasvir/grazoprevir, ledipasvir/sofosbuvir), di eritromicina o ezetimibe. Se possibile, in alternativa a questi medicinali, devono essere prese in considerazione terapie alternative (prive di interazioni).
Nei casi in cui la co-somministrazione di questi medicinali con ezetimibe/atorvastatina sia necessaria, si devono valutare accuratamente i rischi e i benefici del trattamento di associazione. Quando ai pazienti vengono somministrati medicinali che aumentano la concentrazione plasmatica di atorvastatina, si raccomanda l'impiego di una dose massima di ezetimibe/atorvastatina più bassa. Inoltre, nel caso in cui vengano utilizzati potenti inibitori di CYP3A4, occorre valutare l'impiego di una dose iniziale di ezetimibe/atorvastatina più bassa e si raccomanda un adeguato monitoraggio clinico dei pazienti (vedere il paragrafo 4.5).
Ezetimibe/atorvastatina non deve essere co-somministrato con formulazioni sistemiche contenenti acido fusidico o entro 7 giorni dalla fine del trattamento con l'acido fusidico. Nei pazienti in cui l'uso dell'acido fusidico in terapia sistemica è considerato essenziale, il trattamento con le statine deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) nei pazienti che ricevono l'acido fusidico e le statine in associazione (vedere sezione 4.5). Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa di sintomi di debolezza, dolore o dolorabilità muscolari.
La terapia con statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l'ultima dose di acido fusidico.
In circostanze eccezionali, qualora sia necessario l'uso prolungato di acido fusidico per via sistemica, ad esempio per il trattamento di gravi infezioni, la necessità di co-somministrazione di ezetimibe/atorvastatina e acido fusidico deve essere valutata soltanto caso per caso sotto stretto controllo medico.
Daptomicina
Sono stati segnalati casi di miopatia e/o rabdomiolisi con la somministrazione concomitante di inibitori della HMG-CoA reduttasi (ad es., atorvastatina ed ezetimibe/atorvastatina) e daptomicina. Si deve usare cautela quando si prescrivono inibitori della HMG-CoA reduttasi con la daptomicina, poiché entrambi gli agenti possono causare miopatia e/o rabdomiolisi quando somministrati singolarmente. Si deve prendere in considerazione la sospensione temporanea di ezetimibe/atorvastatina in pazienti che assumono daptomicina a meno che i benefici della somministrazione concomitante non superino il rischio. Consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di daptomicina per ottenere ulteriori informazioni sulla potenziale interazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi (ad es. atorvastatina ed ezetimibe/atorvastatina) e per ulteriori indicazioni relative al monitoraggio (vedere paragrafo 4.5).
Enzimi epatici
In studi controllati di co-somministrazione in pazienti trattati con ezetimibe e una statina sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi (≥ 3 volte il limite superiore della norma [LSN]) (vedere paragrafo 4.8).
Devono essere effettuati test di funzionalità epatica prima dell'inizio del trattamento e periodicamente in tempi successivi. I pazienti che presentano segni o sintomi indicativi di danno epatico devono essere sottoposti a controllo della funzione epatica. I pazienti che sviluppano aumento delle transaminasi devono essere controllati fino alla normalizzazione dei valori. Qualora persista un aumento delle transaminasi oltre 3 volte il limite normale superiore (LNS), si raccomanda la riduzione della dose o di sospendere la somministrazione di ezetimibe/atorvastatina.
Ezetimibe/atorvastatina deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che consumano quantità rilevanti di alcool e/o hanno una storia di malattia epatica.
Insufficienza epatica
A causa degli effetti non noti dell'aumento dell'esposizione a ezetimibe in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave, ezetimibe/atorvastatina non è raccomandato (vedere paragrafo 5.2).
Fibrati
La sicurezza e l'efficacia di ezetimibe somministrato con fibrati non sono state stabilite. La somministrazione concomitante di ezetimibe/atorvastatina e fibrati non è pertanto raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Ciclosporina
Si deve agire con cautela all'inizio della terapia con ezetimibe/atorvastatina in contesti terapeutici che includono l'uso di ciclosporina. Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con ezetimibe/atorvastatina e ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
Anticoagulanti
Se ezetimibe/atorvastatina viene aggiunto al warfarin, ad un altro anticoagulante cumarinico, o al fluindione, il valore del rapporto internazionale normalizzato (INR) deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Prevenzione dell'Ictus mediante Riduzione Aggressiva dei Livelli di Colesterolo (studio SPARCL)
Una analisi post-hoc dei sottotipi di ictus nei pazienti senza cardiomiopatia ischemica (CHD) che avevano avuto un ictus o un attacco ischemico transitorio recente (TIA), ha evidenziato una incidenza più elevata di ictus emorragico nei pazienti che avevano iniziato il trattamento con atorvastatina 80 mg rispetto al gruppo placebo. L'aumento del rischio è stato osservato in particolare nei pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare al momento dell'arruolamento nello studio. Per i pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare, il rapporto rischio/beneficio derivante dall'impiego di atorvastatina 80 mg non è chiaro e prima di iniziare il trattamento deve essere considerato attentamente il rischio potenziale di ictus emorragico (vedere paragrafo 5.1).
Malattia interstiziale polmonare
Con alcune statine sono stati segnalati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.8). La sintomatologia può includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato di salute generale (affaticamento, calo ponderale e febbre). Qualora ci fosse il sospetto di sviluppo da parte del paziente di patologie polmonari interstiziali, la terapia con le statine deve essere interrotta.
Diabete mellito
Alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentano la glicemia e, in alcuni pazienti ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso ad una terapia antidiabetica.
Questo rischio, tuttavia, è superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento con statine. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno da 5,6 a 6,9 mmol/l, BMI > 30 kg/m2, livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico che biochimico in accordo con le linee guida nazionali.
Eccipienti
Ezetimibe e atorvastatina EG 10 mg/10 mg compresse rivestite con film
Ezetimibe e atorvastatina EG contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Ezetimibe e atorvastatina EG 10 mg/20 mg compresse rivestite con film
Ezetimibe e atorvastatina EG contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Ezetimibe e atorvastatina EG 10 mg/40 mg compresse rivestite con film
Ezetimibe e atorvastatina EG contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale
Ezetimibe e atorvastatina EG contiene sodio
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
Interazioni farmacodinamiche
Molteplici meccanismi possono contribuire a potenziali interazioni con gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi. Farmaci o prodotti a base di erbe, che inibiscono alcuni enzimi (ad es. CYP3A4) e/o le vie dei trasportatori (ad es. OATP1B), possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e possono determinare un aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi.
Consultare le informazioni sulla prescrizione di tutti i farmaci usati in concomitanza per ottenere ulteriori informazioni sulle loro potenziali interazioni con atorvastatina e/o sulle potenziali alterazioni degli enzimi o dei trasportatori e sui possibili aggiustamenti della dose e dei regimi posologici.
Interazioni farmacocinetiche
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative durante la somministrazione concomitante di ezetimibe e atorvastatina.
Effetti di altri medicinali su ezetimibe/atorvastatina
Ezetimibe
Antiacidi: la somministrazione concomitante di antiacidi ha diminuito la velocità di assorbimento di ezetimibe ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe. Tale diminuzione della velocità di assorbimento non è considerata significativa dal punto di vista clinico.
Colestiramina: la somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito l'area media sotto la curva (AUC) dell'ezetimibe totale (ezetimibe + ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%. L'ulteriore riduzione del colesterolo legato a lipoproteine a bassa densità (C-LDL) dovuta all'aggiunta di ezetimibe alla colestiramina può essere attenuata da questa interazione (vedere paragrafo 4.2).
Ciclosporina: in uno studio su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina > 50 ml/min e trattati con dosi stabili di ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo a un incremento di 3,4 volte (range 2,3 – 7,9 volte) della AUC media per l'ezetimibe totale rispetto ad una popolazione sana di controllo proveniente da un altro studio (n = 17) e trattata solo con ezetimibe. In uno studio differente, un paziente con trapianto renale e con insufficienza renale grave, in terapia con ciclosporina e con diversi altri medicinali, ha mostrato una esposizione all'ezetimibe totale 12 volte superiore rispetto a quella dei relativi controlli trattati solo con ezetimibe. In uno studio crossover a due periodi su dodici soggetti sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con ciclosporina 100 mg in dose singola al giorno 7 ha dato luogo ad un incremento medio del 15% della AUC della ciclosporina (intervallo compreso fra una diminuzione del 10% e un aumento del 51%) rispetto a una dose singola di 100 mg di ciclosporina da sola. Non sono stati eseguiti studi controllati sull'effetto della somministrazione concomitante di ezetimibe sull'esposizione a ciclosporina in pazienti con trapianto renale. Si deve agire con cautela all'inizio della terapia con ezetimibe/atorvastatina in contesti terapeutici che includono l'uso di ciclosporina. Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con ezetimibe/atorvastatina e ciclosporina (vedere paragrafo 4.4).
Fibrati: in pazienti trattati con fenofibrato ed ezetimibe, i medici devono tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e di patologia della colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Se si sospetta colelitiasi in un paziente trattato con ezetimibe e fenofibrato, si devono effettuare esami della colecisti e il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.8).
La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato moderatamente le concentrazioni totali di ezetimibe (circa 1,5 e 1,7 volte, rispettivamente).
Non è stata studiata la co-somministrazione di ezetimibe e altri fibrati.
I fibrati possono aumentare l'escrezione del colesterolo nella bile, che porta alla colelitiasi. In studi sull'animale, ma non in tutte le specie, l'ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti (vedere paragrafo 5.3). Un rischio di litogenicità associato all'uso terapeutico di ezetimibe non può essere escluso.
Atorvastatina
Effetti della somministrazione concomitante di altri medicinali su atorvastatina
L'atorvastatina viene metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4) ed è un substrato dei trasportatori epatici, del polipeptide organico trasportatore di anioni 1B1 (OATP1B1) e del trasportatore 1B3 (OATP1B3). I metaboliti dell'atorvastatina sono substrati di OATP1B1. L'atorvastatina è anche identificata come substrato dei trasportatori di efflusso della glicoproteina P (P-gp) e della proteina di resistenza al cancro al seno (BCRP), che può limitare l'assorbimento intestinale e la clearance biliare dell'atorvastatina (vedere paragrafo 5.2).
La co-somministrazione di inibitori di CYP3A4 o di proteine di trasporto può causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dunque portare ad un aumento del rischio di miopatia. Il rischio può anche essere aumentato dalla co-somministrazione di medicinali che possono indurre miopatia, quali i derivati dell'acido fibrico ed ezetimibe (vedere paragrafo 4.3 e 4.4).
Inibitori del CYP3A4:i potenti inibitori del CYP3A4 hanno mostrato di portare a marcati aumenti delle concentrazioni di atorvastatina (vedere Tabella 1 e le informazioni specifiche riportate di seguito). La somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (es. ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo, alcuni antivirali utilizzati nel trattamento dell'HCV (ad es. elbasvir/grazoprevir) e inibitori della proteasi dell'HIV, inclusi ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, ecc) se possibile, deve essere evitata. Nei casi in cui la co-somministrazione di questi medicinali con atorvastatina non possa essere evitata devono essere prese in considerazione dosi iniziali e dosi massime di atorvastatina più basse e si raccomanda un adeguato monitoraggio clinico di questi pazienti (vedere Tabella 1).
Inibitori moderati del CYP3A4 (es. eritromicina, diltiazem, verapamil e fluconazolo) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (vedere Tabella 1). Un aumento del rischio di miopatia è stato osservato con l'uso di eritromicina in combinazione con le statine. Non sono stati condotti studi di interazione per valutare gli effetti di amiodarone o verapamil sull'atorvastatina. Sia amiodarone che verapamil sono noti per l'attività di inibizione del CYP34A e la co-somministrazione con ezetimibe/atorvastatina può risultare in un aumento dell'esposizione all'atorvastatina. Pertanto, si deve considerare l'impiego di una dose massima più bassa di ezetimibe/atorvastatina e si raccomanda un adeguato monitoraggio clinico del paziente quando si usano in concomitanza gli inibitori moderati del CYP3A4. Si raccomanda un monitoraggio clinico adeguato dopo l'inizio della terapia o dopo aggiustamento della dose dell'inibitore.
Inibitori della proteina di resistenza del carcinoma mammario (BCRP -Breast Cancer Resistance Protein): la somministrazione concomitante di prodotti inibitori di BCRP (ad es. elbasvir e grazoprevir) può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e un aumento del rischio di miopatia; si deve pertanto prendere in considerazione un aggiustamento della dose di atorvastatina a seconda della dose prescritta. La co-somministrazione di elbasvir e grazoprevir con atorvastatina aumenta le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina di 1,9 volte (vedere Tabella 1); pertanto, la dose di ezetimibe/atorvastatina non deve essere superiore a 10/20 mg al giorno in pazienti in terapia concomitante con prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Induttori del citocromo P450 3A4: la somministrazione concomitante di atorvastatina con induttori del citocromo P450 3A4 (ad es., efavirenz, rifampicina, erba di san Giovanni) può portare a riduzioni variabili delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina. A causa del duplice meccanismo di interazione della rifampicina (induzione del citocromo P450 3A4 e inibizione del trasportatore OATP1B1 a livello dell'epatocita), si raccomanda la somministrazione contemporanea di atorvastatina e rifampicina, in quanto una somministrazione di atorvastatina in un momento successivo a quello di rifampicina è stata associata a una riduzione significativa delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina. L'effetto della rifampicina sulle concentrazioni di atorvastatina negli epatociti è tuttavia non nota e se la co-somministrazione non può essere evitata i pazienti devono essere attentamente monitorati per l'efficacia.
Inibitori del trasporto: gli inibitori delle proteine di trasporto possono aumentare l'esposizione sistemica ad atorvastatina. La ciclosporina e il letermovir sono entrambi inibitori delle proteine di trasporto coinvolte nell'eliminazione di atorvastatina, ovvero OATP1B1/1B3, P-gp e BCRP, il che determina un aumento dell'esposizione sistemica ad atorvastatina (vedere Tabella 1). L'effetto dell'inibizione dei trasportatori per l'uptake epatico sulle concentrazioni di atorvastatina a livello epatocitario non è noto. Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si raccomanda una riduzione della dose di ezetimibe / atorvastatina e il monitoraggio clinico sull'efficacia (vedere tabella 1).
L'uso di atorvastatina nei pazienti che assumono letermovir in concomitanza a ciclosporina non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).
Gemfibrozil/derivati dell'acido fibrico: l'uso di fibrati da soli è occasionalmente associato a eventi correlati alla muscolatura inclusa rabdomiolisi. Il rischio di tali eventi può aumentare in caso di somministrazione contemporanea di derivati dell'acido fibrico e atorvastatina. Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si deve usare la dose più bassa di atorvastatina per il raggiungimento dell'effetto terapeutico e i pazienti devono essere adeguatamente monitorati (vedere paragrafo 4.4).
Ezetimibe: l'uso di ezetimibe da solo è associato a eventi correlati alla muscolatura inclusa rabdomiolisi. Il rischio di tali eventi può pertanto aumentare in caso di somministrazione contemporanea di ezetimibe e atorvastatina. Per questi pazienti si raccomanda un monitoraggio clinico appropriato.
Colestipolo: le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono risultate inferiori quando colestipolo era somministrato in concomitanza con atorvastatina (concentrazione relativa di atorvastatina: 0,74). Gli effetti sul profilo lipidico erano tuttavia maggiori quando atorvastatina e colestipolo venivano somministrati contemporaneamente rispetto a quando i due medicinali venivano somministrati da soli.
Acido fusidico: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico per via sistemica con statine. Il meccanismo di questa interazione (sia essa farmacodinamica o farmacocinetica, o entrambe) è ancora sconosciuto. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti che ricevevano questa combinazione.
Se è necessario il trattamento con acido fusidico per via sistemica, il trattamento con atorvastatina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico (vedere paragrafo 4.4).
Colchicina: sebbene non siano stati condotti studi di interazioni tra atorvastatina e colchicina, sono stati riportati casi di miopatia con atorvastatina co-somministrata con colchicina. Occorre prestare cautela nel prescrivere atorvastatina e colchicine insieme.
Daptomicina: il rischio di miopatia e/o rabdomiolisi può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di inibitori dell'HMG-CoA reduttasi e daptomicina. Si deve prendere in considerazione la sospensione temporanea di ezetimibe/atorvastatina in pazienti che assumono daptomicina a meno che i benefici della somministrazione concomitante non superino i rischi (vedere paragrafo 4.4).
Boceprevir: la somministrazione concomitante di atorvastatina e boceprevir aumenta l'esposizione ad atorvastatina. Quando la somministrazione concomitante con ezetimibe/atorvastatina si rende necessaria, si deve valutare l'inizio del trattamento con la dose di ezetimibe/atorvastatina più bassa possibile, con incremento graduale della dose fino all'ottenimento dell'effetto clinico desiderato associato a monitoraggio della sicurezza, senza superare la dose giornaliera di 10/20 mg. Per i pazienti già in trattamento con ezetimibe/atorvastatina, la dose di ezetimibe/atorvastatina non deve superare la dose giornaliera di 10/20 mg durante la somministrazione concomitante di boceprevir.
Effetti di ezetimibe/atorvastatina sulla farmacocinetica di altri prodotti medicinali
Ezetimibe
In studi preclinici, è stato dimostrato che ezetimibe non induce gli enzimi del citocromo P450 coinvolti nel metabolismo dei farmaci. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative fra l'ezetimibe ed i farmaci soggetti a metabolismo da parte dei citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o N-acetiltransferasi.
In studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di dapsone, destrometorfano, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel), glipizide, tolbutamide o midazolam nel corso della somministrazione concomitante. La cimetidina, in somministrazione concomitante con ezetimibe, non ha avuto effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
Anticoagulanti: la somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg in mono-somministrazione giornaliera) non ha avuto effetti significativi sulla biodisponibilità di warfarin e sul tempo di protrombina in uno studio su dodici uomini adulti sani.
Vi sono state tuttavia segnalazioni post-marketing di incrementi della International Normalised Ratio (INR) in pazienti che avevano aggiunto ezetimibe al warfarin o al fluindione. Se ezetimibe/atorvastatina viene aggiunto a warfarin, a un altro anticoagulante cumarinico, o a fluindione, l'International Normalized Ratio (INR) deve essere appropriatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Atorvastatina
Digossina: la somministrazione contemporanea di dosi ripetute di digossina e atorvastatina 10 mg ha leggermente aumentato le concentrazioni plasmatiche della digossina allo stato stazionario. I pazienti che assumono digossina devono essere controllati in maniera appropriata.
Contraccettivi orali:la somministrazione concomitante di atorvastatina con un contraccettivo orale ha determinato l'aumento delle concentrazioni plasmatiche di noretisterone ed etinilestradiolo.
Warfarin:in uno studio clinico su pazienti in trattamento cronico con warfarin, la somministrazione concomitante di atorvastatina 80 mg al giorno ha causato una piccola diminuzione di circa 1,7 secondi nel tempo di protrombina durante i primi 4 giorni di assunzione con un ritorno ai valori di normalità entro 15 giorni dall'inizio del trattamento con atorvastatina.
Sebbene siano stati riportati solo casi molto rari di interazioni con anticoagulante clinicamente significativi, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare la terapia con atorvastatina nei pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici e abbastanza spesso nel corso delle prime fasi della terapia per assicurarsi che non vi siano alterazioni significative del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se la dose di atorvastatina viene modificata o sospesa, si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con atorvastatina non è stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.
Tabella 1: Effetti di medicinali somministrati in concomitanza sulla farmacocinetica di atorvastatina
Medicinale co-somministrato e regime posologico
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Atorvastatina
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Dose (mg)
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Rapporto di AUC&
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Raccomandazione clinica #
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Tipranavir 500 mg
BID/ritonavir 200 mg BID, 8 giorni (dal giorno 14 al giorno 21)
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40 mg il giorno 1,
10 mg il giorno 20
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9.4
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Nei casi in cui si renda necessaria la co- somministrazione con atorvastatina non superare i 10 mg di atorvastatina al giorno. Per questi pazienti si raccomanda il monitoraggio clinico.
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Telaprevir 750 mg q8h, 10 giorni
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20 mg, SD
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7.9
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Ciclosporina 5.2 mg/kg/die, dose stabile
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10 mg OD per 28 giorni
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8.7
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Lopinavir 400 mg BID / Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni
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20 mg OD per 4 giorni
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5.9
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Nei casi in cui si renda necessaria la co- somministrazione con atorvastatina è raccomandato l'impiego di dosi di mantenimento di atorvastatina più basse. In caso di dosi di atorvastatina superiori a 20 mg si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti.
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Claritromicina 500 mg BID, 9 giorni
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80 mg OD per 8 giorni
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4.5
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Saquinavir 400 mg BID / Ritonavir (300 mg BID da giorni 5-7, aumentati a 400 mg
BID il giorno 8), giorni 4-18, 30 min dopo la somministrazione di atorvastatina
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40 mg OD per 4 giorni
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3.9
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Nei casi in cui si renda necessaria la co- somministrazione con atorvastatina è raccomandato l'impiego di dosi di mantenimento di atorvastatina più basse. In caso di dosi di atorvastatina superiori a 40 mg si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti.
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Darunavir 300 mg BID / Ritonavir 100 mg BID, 9 giorni
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10 mg OD per 4 giorni
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3.4
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Itraconazolo 200 mg OD, 4 giorni
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40 mg SD
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3.3
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Fosamprenavir 700 mg BID / Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni
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10 mg OD per 4 giorni
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2.5
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Fosamprenavir 1.400 mg BID, 14 giorni
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10 mg OD per 4 giorni
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2.3
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Letermovir 480 mg OD, 10 giorni
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20 mg SD
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3.29
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La dose di atorvastatina non deve superare 20 mg/die
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durante la co- somministrazione con prodotti contenenti letermovir.
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Nelfinavir 1.250 mg BID, 14 giorni
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10 mg OD per 28 giorni
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1.74
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Elbasvir 50 mg OD / Grazoprevir 200 mg OD, 13 giorni
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10 mg SD
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1.95
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La dose di atorvastatina non deve superare una dose giornaliera di 20 mg durante la co-somministrazione con prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir.
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Glecaprevir 400 mg OD / Pibrentasvir 120 mg OD, 7 giorni
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10 mg OD per 7 giorni
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8.3
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La co-somministrazione con prodotti contenenti glecaprevir o pibrentasvir è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
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Succo di pompelmo, 240 ml OD *
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40 mg, SD
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1.37
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L'assunzione concomitante di grandi quantità di succo di pompelmo e atorvastatina è sconsigliata.
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Diltiazem 240 mg OD, 28 giorni
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40 mg, SD
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1.51
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Dopo l'inizio del trattamento con diltiazem o in seguito all'aggiustamento della dose di diltiazem si raccomanda di sottoporre questi pazienti ad un appropriato monitoraggio clinico.
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Eritromicina 500 mg QID, 7 giorni
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10 mg, SD
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1.33
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In questi pazienti si raccomanda l'impiego di una dose massima più bassa e il monitoraggio clinico.
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Amlodipina 10 mg, dose singola
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80 mg, SD
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1.18
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Cimetidina 300 mg QID, 2 settimane
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10 mg OD per 2 settimane
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1.00
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Colestipol 10 g BID, 24 settimane
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40 mg OD per 8 settimane
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0.74 **
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Antiacidi in sospensione a base di idrossido di magnesio e idrossido di alluminio, 30 ml QID, 17 giorni
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10 mg OD per 15 giorni
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0.66
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Efavirenz 600 mg OD, 14 giorni
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10 mg per 3 giorni
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0.59
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Nessuna raccomandazione specifica.
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Rifampicina 600 mg OD, 7 giorni (in co-somministrazione)
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40 mg SD
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1.12
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Se la co-somministrazione non può essere evitata, si raccomanda la co- somministrazione simultanea di atorvastatina e rifampicina, con monitoraggio clinico.
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Rifampicina 600 mg OD, 5 giorni (in dosi separate)
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40 mg SD
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0.20
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Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni
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40 mg SD
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1.35
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Si raccomanda una dose iniziale più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti.
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Fenofibrato 160 mg OD, 7 giorni
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40 mg SD
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1.03
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Si raccomanda una dose iniziale più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti.
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Boceprevir 800 mg TID, 7 giorni
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40 mg SD
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2.3
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In questi pazienti si raccomanda l'impiego di una dose iniziale più bassa e il monitoraggio clinico. La dose di atorvastatina non deve superare la dose giornaliera di 20 mg durante la co- somministrazione con boceprevir.
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& Rappresenta il rapporto dei trattamenti (somministrazione concomitante del farmaco più atorvastatina verso atorvastatina da sola).
# Vedere paragrafi 4.4 e 4.5 per evidenze cliniche.
* Contiene uno o più componenti che inibiscono il CYP3A4 e possono aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali metabolizzati dal CYP3A4. L'assunzione di un bicchiere da 240 ml di succo di pompelmo ha inoltre diminuito i valori AUC del 20,4% per il metabolita ortoidrossido attivo. Grandi quantità di succo di pompelmo (oltre 1,2 l al giorno per 5 giorni) aumentano l'AUC di atorvastatina di 2,5 volte e l'AUC degli attivi (atorvastatina e metaboliti) degli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi di 1,3 volte.
** Rapporto basato su un campione singolo preso 8-16 ore post dose.
OD = una volta al giorno; SD = dose singola; BID = due volte al giorno; TID = tre volte al giorno; QID = quattro volte al giorno
Tabella 2: Effetti di atorvastatina sulla farmacocinetica di medicinali somministrati in concomitanza
Atorvastatina e regime posologico
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Medicinale co-somministrato
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Medicinale/Dose (mg)
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Rapporto di AUC &
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Raccomandazione clinica
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80 mg OD
per 10 giorni
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Digossina 0.25 mg OD, 20 giorni
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1.15
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I pazienti in trattamento con digossina devono essere monitorati in modo appropriato.
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40 mg OD
per 22 giorni
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Contraccettivo orale OD, 2 mesi
- noretisterone 1 mg
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1.28
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Nessuna raccomandazione specifica
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- etinilestradiolo 35 μg
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1.19
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80 mg OD
per 15 giorni
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* Fenazone, 600 mg SD
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1.03
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Nessuna raccomandazione specifica
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10 mg, SD
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Tipranavir 500 mg BID / ritonavir 200 mg BID, 7 giorni
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1.08
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Nessuna raccomandazione specifica
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10 mg, OD
per 4 giorni
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Fosamprenavir 1.400 mg BID, 14 giorni
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0.73
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Nessuna raccomandazione specifica
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10 mg OD
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Fosamprenavir 700 mg BID / ritonavir
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0.99
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Nessuna raccomandazione
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per 4 giorni
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100 mg BID, 14 giorni
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specifica
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& Rappresenta il rapporto dei trattamenti (somministrazione concomitante del farmaco più atorvastatina verso atorvastatina da sola).
* La co-somministrazione di dosi multiple di atorvastatina e fenazone ha mostrato un effetto lieve o non rilevabile nella clearance del fenazone.
OD = una volta al giorno; SD = dose singola; BID = due volte al giorno
Donne in età fertile
Le donne in età fertile devono far uso di metodi contraccettivi adeguati durante il trattamento (vedere paragrafo 4.3).
Gravidanza
Ezetimibe/atorvastatina è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Non sono disponibili dati clinici sull'uso di ezetimibe/atorvastatina durante la gravidanza.
Atorvastatina
Non è stata stabilita la sicurezza di impiego del farmaco in donne in stato di gravidanza. Non sono stati condotti studi clinici controllati con atorvastatina in donne in gravidanza. Sono state ricevute rare segnalazioni di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina a inibitori della HMG-CoA reduttasi. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il trattamento delle madri con atorvastatina può ridurre i livelli fetali di mevalonato che è un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi è un processo cronico, e l'interruzione consueta dell'assunzione di farmaci ipocolesterolemici durante la gravidanza dovrebbe avere un basso impatto sul rischio a lungo termine associato all'ipercolesterolemia primaria.
Per queste ragioni, l'atorvastatina non deve essere usata in donne gravide o che cercano o sospettano una gravidanza. Il trattamento con atorvastatina deve essere interrotto per il periodo di durata della gravidanza o fino a che non sia determinato lo stato di non gravidanza della donna (vedi paragrafo 4.3).
Ezetimibe
Non sono disponibili dati clinici sull'uso di ezetimibe in gravidanza. Gli studi negli animali sull'uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embriofetale, nascita o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Ezetimibe/atorvastatina è controindicato durante l'allattamento.
Atorvastatina
Non è noto se l'atorvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Nei ratti, le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono simili a quelle riscontrate nel latte (vedere paragrafo 5.3).
Ezetimibe
Studi nel ratto hanno rivelato che ezetimibe viene secreto nel latte. Non è noto se ezetimibe venga secreto nel latte materno umano.
Fertilità
Non sono disponibili dati clinici sugli effetti di ezetimibe/atorvastatina sulla fertilità umana.
In studi condotti su animali l'atorvastatina o l'ezetimibe non ha avuto effetti sulla fertilità di uomini e donne.