Asavixin

    Ultimo aggiornamento: 31/10/2024

    Cos'è Asavixin?

    Asavixin è un farmaco a base del principio attivo Mesalazina, appartenente alla categoria degli Antinfiammatori e nello specifico Acido aminosalicilico ed analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Viatris Italia S.r.l..

    Asavixin può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Asavixin 500 mg 50 compresse rivestite

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Viatris Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Mesalazina
    Gruppo terapeutico: Antinfiammatori
    ATC: A07EC02 - Mesalazina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Asavixin? A cosa serve?
    Compresse rivestite: colite ulcerosa e morbo di Crohn; trattamento delle fasi attive della malattia, prevenzione delle recidive.
    ASAVIXIN è indicato nel trattamento delle fasi attive della malattia e prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo è consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.

    Posologia

    Come usare Asavixin: Posologia
    Compresse rivestite: 1 compressa 3 volte al giorno.
    La posologia può essere aumentata fino a 8 compresse al giorno nelle forme gravi.
    L'uso delle compresse è da evitare nei bambini di età inferiore ai sei anni.
    La durata del trattamento nelle fasi attive è di 4 - 6 settimane.
    Durante la remissione della malattia, che richiede una cura di mantenimento di lunga durata per prevenire le recidive, la frequenza e il dosaggio di ASAVIXIN 500 mg compresse rivestite saranno determinati dal medico.
    L'efficacia terapeutica in bambini dai 6 ai 18 anni è solo parzialmente documentata.
    Bambini di 6 anni di età o superiore
    • Fase acuta: la dose deve essere valutata individualmente, iniziando con 30-50 mg/Kg al giorno in più dosi. La dose massima è di 75 mg/Kg al giorno in più dosi. Il dosaggio totale giornaliero non deve superare i 4 g al giorno (massima dose per l'adulto).
    • Trattamento di mantenimento: la dose deve essere valutata individualmente, iniziando con una dose di 15-30 mg/Kg al giorno in più dosi. La dose totale non deve superare i 2 g al giorno (dose raccomandata per l'adulto).
    Si raccomanda in genere di somministrare metà della dose per l'adulto a bambini fino a 40 Kg, e la dose per l'adulto per quelli di peso superiore ai 40 Kg.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Asavixin
    Ipersensibilità al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipienti riportati al paragrafo 6.1. Ipersensibilità ai salicilati.
    Grave compromissione della funzionalità epatica o renale. Nefropatie gravi. Preesistenti ulcere gastriche o duodenali in fase attiva. Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica.
    Bambini di età inferiore ai due anni. Evitare l'uso delle compresse nei bambini di età inferiore ai sei anni.
    Generalmente controindicato in gravidanza; controindicato nelle ultime settimane di gestazione e durante l'allattamento (vedere par. 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Asavixin
    Sono stati segnalati casi di nefrolitiasi con l'uso di Mesalazina, compresi calcoli con un contenuto di mesalazina del 100%. Si raccomanda di garantire un'adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento.
    Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento con Asavixin che durante un trattamento di mantenimento inadeguato.
    Con Asavixin compresse, in pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di stenosi pilorica, si potrà talora avere una liberazione di mesalazina già nello stomaco, con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco.
    La mesalazina può causare una colorazione rosso-marrone delle urine dopo il contatto con candeggina a base di ipoclorito di sodio (es. in sanitari igienizzati con alcune candeggine contenenti ipoclorito di sodio).
    Nei pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica il prodotto va usato con cautela per le sue caratteristiche cinetiche e metaboliche. La funzione renale deve essere scrupolosamente monitorizzata nel corso del trattamento, specialmente nei pazienti con precedenti patologie renali. Prima dell'inizio e nel corso del trattamento, a discrezione del medico curante, devono essere eseguiti test ematici [conta ematica differenziale (formula leucocitaria); parametri di funzionalità epatica quali ALT o AST; creatinina sierica] e test urinari (dispositivi dipstick). Come linea-guida, vengono raccomandati un primo controllo dopo 14 giorni dall'inizio del trattamento e successivamente 2-3 valutazioni ad intervalli di 4 settimane.
    Se i risultati rientrano nella normalità, le valutazioni di follow-up devono essere ripetute ogni 3 mesi. Se si manifestano ulteriori sintomi gli stessi test devono essere eseguiti immediatamente.
    Nei pazienti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi il prodotto va usato con cautela.
    In pediatria il farmaco va somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto controllo medico. Evitare l'uso delle compresse nei bambini di età inferiore ai 6 anni.
    Asavixin non deve essere utilizzato nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Nel caso in cui la funzionalità renale peggiori nel corso del trattamento, deve essere presa in considerazione la tossicità renale indotta da mesalazina.
    Se ne eviterà invece l'uso nei pazienti con conclamata insufficienza renale. Si raccomanda una valutazione della funzione renale per tutti i pazienti prima di iniziare la terapia, e almeno due volte all'anno in corso di trattamento.
    I pazienti con malattia polmonare, in particolare con asma, devono essere controllati molto attentamente nel corso del trattamento con Asavixin.
    L'uso prolungato del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
    Pazienti con precedenti reazioni avverse in seguito a trattamento con preparazioni contenenti sulfasalazina, devono essere mantenuti sotto stretta sorveglianza medica all'inizio di un ciclo di trattamento con Asavixin. La terapia deve essere immediatamente sospesa nel caso in cui Asavixin causi reazioni di intolleranza acuta come crampi addominali, dolore addominale acuto, diarrea con sangue, febbre, cefalea grave e rash.
    Nelle fasi attive di grado severo, può essere consigliabile associare un trattamento cortisonico per via sistemica.
    A seguito di trattamento con mesalazina, sono stati segnalati rari casi di discrasie ematiche gravi. Nel caso in cui il paziente sviluppasse emorragie di non chiara eziologia, ematomi, porpora, anemia, febbre oppure mal di gola, dovranno essere condotte indagini ematologiche. Nel caso di sospetto di discrasia ematica, il trattamento deve essere interrotto.
    Reazioni avverse cutanee gravi
    In associazione al trattamento con mesalazina, sono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), inclusa la reazione indotta da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN).
    La mesalazina deve essere sospesa alla prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee gravi, come eruzioni cutanee, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
    Asavixin 500 mg compresse contiene lattosio e sodio.
    Lattosio
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere ASAVIXIN 500 mg compresse rivestite.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Asavixin
    In occasione della somministrazione di ASAVIXIN 500 mg compresse rivestite, va evitata la contemporanea somministrazione di lattulosio o di altre preparazioni che, abbassando il pH del colon, possono ostacolare il rilascio della mesalazina.
    In pazienti in terapia concomitante con azatioprina, o 6-mercaptopurina o tioguanina, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento degli effetti mielosoppressivi di azatioprina, o 6-mercaptopurina o tioguanina.
    Può essere potenziato l'effetto ipoglicemizzante delle sulfoniluree.
    Non si possono escludere interazioni con cumarinici, metotressato, probenecid, sulfinpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina. La mesalazina può ritardare l'escrezione di metotressato. La co-somministrazione con anticoagulanti cumarinici quale ad esempio warfarin, può determinare una diminuzione dell'attività anticoagulante. Il tempo di protrombina deve essere monitorato attentamente, se tale associazione non può essere evitata.
    È possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico.
    Esistono evidenze in vitro che la mesalazina sia un inibitore debole dell'enzima tiopurina metiltransferasi (TPMT), metabolizzante l'azatioprina. In pazienti in terapia concomitante con azatioprina, o 6-mercaptopurina o tioguanina, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento degli effetti mielosoppressivi di azatioprina o 6-mercaptopurina o tioguanina.
    Si raccomanda cautela nell'uso concomitante di mesalazina ed agenti di cui è nota la tossicità renale, inclusi i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed azatioprina, poiché questi farmaci possono aumentare il rischio di reazioni avverse a carico dei reni.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Asavixin" insieme ad altri farmaci come “Duphalac”, “Laevolac Eps”, “Laevolac”, “Lattulac Eps”, “Lattulac”, “Lattulosio ABC”, “Lattulosio Almus”, “Lattulosio Alter”, “Lattulosio Aurobindo”, “Lattulosio EG”, “Lattulosio Mylan Generics”, “Lattulosio Pensa”, “Lattulosio Sandoz”, “Lattulosio Teva”, “Lattulosio Zentiva”, “Normase Eps”, “Normase”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Mesalazina in gravidanza sono in numero limitato.
    Un numero ridotto di gravidanze esposte indica che non vi siano effetti avversi di mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Ad oggi, nessun altro dato epidemiologico rilevante risulta disponibile.
    In un singolo caso, in seguito a somministrazione a lungo termine di dosi elevate di mesalazina (2-4 g, per via orale) durante la gravidanza, è stata riportata insufficienza renale nel neonato.
    Studi sulla somministrazione orale di mesalazina nell'animale non indicano effetti nocivi diretti e indiretti rispetto alla gravidanza, allo sviluppo embriofetale, al parto e allo sviluppo postnatale.
    In caso di gravidanza accertata o presunta, somministrare solo in caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi e sotto stretto controllo medico. Comunque l'uso del prodotto andrà evitato nelle ultime settimane di gravidanza.
    Allattamento
    L'acido N-acetil-5-aminosalicilico e, in grado minore, mesalazina sono escreti nel latte materno. Al momento sono disponibili soltanto limitate esperienze in corso di allattamento. Nei bambini non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità come diarrea. Quindi, Asavixin, deve essere utilizzato durante l'allattamento solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi. Se il neonato manifesta diarrea l'allattamento deve essere sospeso.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Asavixin non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento, quindi non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Asavixin
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine crescente di gravità:
    molto comune ≥ 1/10
    comune ≥ 1/100, < 1/10
    non comune ≥ 1/1000, < 1/100
    raro ≥ 1/10000, < 1/1000
    molto raro ≤1/10000
    non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Effetto indesiderato
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto raro
    Conta ematica alterata (Leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, anemia aplastica. Agranulocitosi, pancitopenia)
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro
    Reazioni di ipersensibilità quali esantema allergico, febbre da farmaci, sindrome simil-lupoide, pancolite
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Cefalea
    Non comune Sonnolenza, tremore
    Raro
    Capogiro
    Molto raro
    Neuropatia periferica
    Patologie cardiache
    Non comune
    Tachicardia
    Molto raro
    Pericardite, miocardite
    Patologie vascolari
    Comune
    Ipertensione
    Non comune
    Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro
    Reazioni polmonari allergiche e fibrotiche (comprese dispnea, tosse, broncospasmo, alveolite, eosinofilia polmonare, infiltrazione al polmone, polmonite)
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Nausea, diarrea, distensione dell'addome,
    Non comune
    Dolore addominale
    Raro
    Flatulenza, vomito
    Molto raro
    Pancreatite, pancreatite acuta, esacerbazione dei sintomi della colite
    Patologie epatobiliari
    Molto raro
    Epatite, epatite colestatica
    Anomalie transitorie dei test di funzionalità epatica (aumento dei valori di transaminasi e colestasi)
    Colelitiasi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    Prurito
    Comune Eruzione cutanea
    Raro Fotosensibilità*
    Molto raro Alopecia
    Non nota
    Angioedema, sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione indotta da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
    Molto raro
    Mialgia, artralgia
    Patologie renali e urinarie
    Molto raro
    Compromissione della funzione renale compresa nefrite interstiziale acuta e cronica e insufficienza renale
    Non nota
    Nefrolitiasi**
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Molto raro
    Oligospermia (reversibile)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Astenia, Piressia
    Non comune
    Affaticamento, edema della faccia
    Raramente possono verificarsi reazioni di ipersensibilità; in tal caso occorre interrompere immediatamente il trattamento.
    Come con altri salicilati sono state riportate reazioni di ipersensibilità, incluse alterazioni a livello polmonare e cardiaco. Tali reazioni includono febbre, mialgia, atralgia, alveolite, miocardite e pericardite, sebbene queste reazioni siano anche state riportate come manifestazioni extra-intestinali della sottostante patologia intestinale.
    In associazione al trattamento con Mesalazina, sono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), che includono la reazione indotta da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN) (vedere paragrafo 4.4).
    * Fotosensibilità
    Le reazioni più severe sono osservate in pazienti con condizioni cutanee preesistenti, quali dermatite atopica ed eczema atopico.
    ** Vedere paragrafo 4.4 per ulteriori informazioni
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Asavixin
    I dati relativi a casi di sovradosaggio sono rari (ad es. suicidio premeditato con assunzione per via orale di una dose elevata di Mesalazina) e non indicano tossicità renale o epatica. Nel caso in cui si verificasse sovradosaggio dopo somministrazione delle compresse, ricorrere a lavaggio gastrico e infusione di soluzioni elettrolitiche. Non è noto un antidoto specifico e il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il monitoraggio della funzionalità renale.
    Non sono ipotizzabili casi di sovradosaggio a seguito della somministrazione rettale.

    Scadenza

    2 anni.

    Conservazione

    Nessuna conservazione particolare.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Asavixin a base di Mesalazina sono: Claversal, Mesaflor - Clisma, Mesaflor - Compresse Rivestite, Mesalazina Sandoz

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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