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Mesalazina





A cosa serve

La mesalazina - 5-ASA o acido 5-aminosaliclico - è un principio attivo ad azione antinfiammatoria di tipo non steroideo.

Indicazioni

La mesalazina per via orale è indicata per il trattamento della colite ulcerosa, del morbo di Crohn e della malattia infiammatoria cronica intestinale non classificabile (IBDU).
La mesalazina per via rettale trova impiego nel trattamento della colite ulcerosa localizzata a livello rettale o a livello retto-sigmoideo.
Il principio attivo può essere utilizzato sia nella fase acuta delle suddette malattie che nella prevenzione delle recidive.

Posologia

La posologia va adattata al singolo paziente in base all'estensione ed alla gravità della malattia.
Lo schema posologico indicativo, modificabile secondo le prescrizioni del medico, è il seguente:
Adulti: 1-2 compresse da 400 mg, oppure 1 compressa da 800 mg, tre volte al giorno. La posologia può essere aumentata sino a 10 compresse da 400 mg oppure sino a 5 compresse da 800 mg al giorno in pazienti con forme gravi, oppure secondo il giudizio del medico.
Modo di somministrazione
Le compresse vanno deglutite intere, senza frazionarle né masticarle, preferibilmente con un bicchiere d'acqua e lontano dai pasti.
Non superare le dosi consigliate. In caso di primo trattamento è opportuno raggiungere la posologia piena dopo qualche giorno di trattamento, incrementando gradualmente il dosaggio. Per le fasi attive, la durata del trattamento è mediamente di 6 - 12 settimane e può variare, a giudizio del medico, in rapporto alla evoluzione clinica.
Popolazione pediatrica:
Esiste una documentazione limitata per l'efficacia nei bambini di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
Bambini di età compresa tra i 6 e i 18 anni:
Malattia attiva: la dose deve essere determinata individualmente, a partire da 30 – 50 mg/kg/die in dosi separate. Dose massima: 75 mg/kg/die in dosi separate. La dose totale non deve eccedere i 4 g/die (dose per adulti massima).
Trattamento di mantenimento: la dose deve essere determinata individualmente, a partire da 15 – 30 mg/kg/die in dosi separate. La dose totale non deve eccedere i 2 g/die (dose per adulti raccomandata).
Generalmente si raccomanda di somministrare metà della dose per gli adulti ai bambini con un peso corporeo inferiore ai 40 kg e una dose uguale a quella degli adulti per i bambini con un peso corporeo superiore ai 40 kg.
Per evitare ricadute, è raccomandabile adottare un trattamento di lunga durata, riducendo gradualmente la posologia adottata nella fase attiva della malattia.

Medicinali che contengono il Principio Attivo Mesalazina


Controindicazioni

Ipersensibilità verso il principio attivo, i salicilati in genere, uno qualsiasi dei componenti e verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Non è altresì indicato in casi di preesistenti ulcere gastriche o duodenali. Nefropatie gravi. Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica. Bambini di età inferiore ai 2 anni. Evitare l’uso delle compresse nei bambini di età inferiore ai sei anni. Evitare l’uso del prodotto durante le ultime settimane di gravidanza

Avvertenze

Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione dell’assunzione del farmaco, sia durante un periodo di mantenimento inadeguato. In pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di stenosi pilorica, si potrà talora avere, dopo assunzione delle compresse, una liberazione di Mesalazina già nello stomaco con possibile irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco. L’eventuale comparsa di reazioni da ipersensibilità comporta l’immediata interruzione del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con mesalazina, il paziente deve essere sottoposto ad indagini cliniche necessarie per precisare la diagnosi e le indicazioni terapeutiche. Nei pazienti con danno renale ed epatico e in soggetti sotto trattamento di ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi il prodotto va usato con cautela; invece, nei pazienti con conclamata insufficienza renale, va evitato l’uso.

Interazioni

Prima di iniziare la terapia con mesalazina è opportuno informare il medico se si stanno assumendo:
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
  • Sulfaniluree per il trattamento del diabete, a causa del rischio di potenziamento dell'effetto ipoglicemizzante;
  • Farmaci anticoagulanti di tipo cumarinico, come il
  • Metotrexato;
  • Probenecid;
  • warfarin;
  • Sulfinpirazone;
  • Spironolattone;
  • Rifampicina;
  • Azatioprina.
  • Furosemide;
Si ricorda, inoltre, che l'uso della mesalazina insieme a corticosteroidi può incrementare gli effetti indesiderati di questi ultimi sullo stomaco.

Effetti Indesiderati

Durante il trattamento con Mesalazina possono manifestarsi disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, vomito, crampi addominali) e, talvolta, un peggioramento della colite. Altri effetti indesiderati comprendono mal d testa e reazioni da ipersensibilità quali prurito, eruzioni cutanee, orticaria. Raramente si possono verificare alterazioni della composizione e della coagulazione del sangue.
Mesalazina è controindicata in soggetti ipersensibili e in presenza di gravi alterazioni della funzionalità del fegato. Inoltre, deve essere utilizzata con cautela in persone con alterazioni della funzionalità dei reni, in gravidanza e durante l’allattamento. È sconsigliata nei bambini.

Sovradosaggio

Sovradosaggio
Per quanto riguarda le compresse, ricorrere al lavaggio gastrico ed alla infusione venosa di soluzioni elettrolitiche. Non è noto un antidoto specifico.

Gravidanza e Allattamento

L'uso della mesalazina in qualsiasi sua forma (formulazioni orali e rettali) è controindicato durante le ultime settimane di gravidanza. Nelle settimane precedenti, i medicinali contenenti il principio attivo potrebbero essere utilizzati ma solo se il medico lo ritiene assolutamente necessario e comunque sotto il suo stretto controllo.
La mesalazina viene escreta nel latte materno; pertanto, la maggior parte dei medicinali contenenti mesalazina è controindicata nelle madri che allattano al seno (alcuni medicinali per uso rettale potrebbero non essere espressamente controindicati per l'uso durante l'allattamento; tuttavia, il loro impiego dovrebbe avvenire solo nei casi in cui il medico lo reputi effettivamente necessario e solo sotto la sua stretta sorveglianza).

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