Tabella 1. Schema posologico di TECVAYLI
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Schema posologico
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Giorno
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Dosea
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Tutti i pazienti
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Schema posologico incrementaleb
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Giorno 1
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Dose incrementale 1
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Dose singola s.c. di 0,06 mg/kg
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Giorno 3c
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Dose incrementale 2
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Dose singola s.c. di 0,3 mg/kg
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Giorno 5d
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Prima dose di mantenimento
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Dose singola s.c. di 1,5 mg/kg
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Schema posologico settimanaleb
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Una settimana dopo la prima dose di mantenimento e successivamente ogni settimanae
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Dosi successive di mantenimento
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1,5 mg/kg s.c. una volta alla settimana
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Pazienti che hanno una risposta completa o migliore per almeno 6 mesi
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Schema posologico ogni due settimane b
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Considerare la possibilità di ridurre la frequenza della somministrazione della dose di mantenimento di 1,5 mg/kg s.c. ogni due settimane.
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Tabella 2. Raccomandazioni per riprendere la terapia con TECVAYLI dopo un ritardo nella somministrazione della dose
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Ultima dose somministrata
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Durata del ritardo dall'ultima dose somministrata
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Azione
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Dose incrementale 1
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Più di 7 giorni
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Riprendere lo schema posologico incrementale di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg)a.
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Dose incrementale 2
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Da 8 a 28 giorni
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Ripetere la dose incrementale 2 (0,3 mg/kg)a e continuare lo schema posologico incrementale di TECVAYLI.
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Più di 28 giorni
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Riprendere lo schema posologico incrementale di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg)a.
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Qualsiasi dose di mantenimento
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Da 8 a 62 giorni
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Continuare TECVAYLI all'ultima dose e schema di mantenimento (1,5 mg/kg una volta alla settimana o 1,5 mg/kg ogni due settimane)
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Da 63 a 111 giorni
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Riprendere lo schema posologico di TECVAYLI alla dose incrementale 2 (0,3 mg/kg)a.
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Più di 111 giorni
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Riprendere lo schema posologico di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg)a.
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Tabella 3. Azioni raccomandate in caso di reazioni avverse a seguito della somministrazione di TECVAYLI
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Reazioni avverse
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Grado
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Azioni
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Sindrome da rilascio di citochinea (vedere paragrafo 4.4)
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Grado 1
· Temperatura ≥38 °Cb
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
· Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
· Somministrare i medicinali di premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.
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Grado 2
· Temperatura ≥38 °Cb con:
· ipotensione responsiva a infusione di liquidi endovena che non richiede vasopressori oppure
· fabbisogno di ossigeno con cannula nasale a basso flussoc o a flusso libero (blow-by).
Grado 3 (durata: meno di 48 ore)
· Temperatura ≥38 °Cb con:
· ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
· fabbisogno di ossigeno con cannula nasale ad alto flussoc, maschera facciale, maschera non rebreather o maschera di Venturi
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
· Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
· Somministrare i medicinali di premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.
· Monitorare il paziente ogni giorno per 48 ore dopo la dose successiva di TECVAYLI. Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria per il monitoraggio quotidiano.
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Grado 3 (ricorrente o con durata maggiore di 48 ore)
· Temperatura ≥38 °Cb con:
· ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
· fabbisogno di ossigeno con cannula nasale ad alto flussoc, maschera facciale, maschera non-rebreather o maschera di Venturi.
Grado 4
· Temperatura ≥38 °Cb con:
· ipotensione che richiede più vasopressori (esclusa vasopressina) oppure
· fabbisogno di ossigeno a pressione positiva (per es. pressione continua positiva delle vie aeree [CPAP], pressione bilivello positiva delle vie aeree [BiPAP], intubazione e ventilazione meccanica).
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· Interrompere definitivamente la terapia con TECVAYLI.
· Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
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Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS)d (vedere paragrafo 4.4)
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Grado 1
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
· Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
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Grado 2
Grado 3 (primo episodio)
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
· Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
· Monitorare il paziente ogni giorno per 48 ore dopo la dose successiva di TECVAYLI. Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria per il monitoraggio quotidiano.
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Grado 3 (ricorrente)
Grado 4
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· Interrompere definitivamente la terapia con TECVAYLI.
· Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
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Infezioni (vedere paragrafo 4.4)
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Tutti i gradi
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· Non somministrare lo schema posologico incrementale di TECVAYLI a pazienti con un'infezione attiva. Si può procedere con lo schema posologico incrementale di TECVAYLI non appena l'infezione attiva si sia risolta.
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Grado 3
Grado 4
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· Sospendere le successive dosi di mantenimento di TECVAYLI (ovvero, dosi somministrate dopo lo schema posologico incrementale di TECVAYLI) fino a quando l'infezione non migliora al Grado 2 o inferiore.
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Tossicità ematologiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.8)
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Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 0,5x109/l
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta assoluta dei neutrofili sia pari a 0,5x 109/L o superiore.
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Neutropenia febbrile
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta assoluta dei neutrofili è 1,0x 109/L o superiore e la febbre si risolve.
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Emoglobina inferiore a 8 g/dL
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando l'emoglobina sia pari o superiore a 8 g/dL.
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Conta piastrinica inferiore a 25 000/µL
Conta piastrinica tra 25 000/µL e 50 000/µL con emorragia
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta piastrinica sia pari o superiore a 25 000/µL e non vi sia alcuna evidenza di emorragia.
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Altre reazioni avverse (vedere paragrafo 4.8)e
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Grado 3
Grado 4
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· Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa scende al Grado 2 o inferiore.
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Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Prima della dose successiva di TECVAYLI, ai pazienti che hanno sviluppato CRS dopo l'ultima dose somministrata, devono essere somministrati medicinali di premedicazione.
Tabella 4. Raccomandazioni per la gestione della sindrome da rilascio di citochine con tocilizumab e corticosteroidi
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Gradoe
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Sintomi presenti
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Tocilizumab a
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Corticosteroidi b
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Grado 1
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Temperatura ≥38°C c
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Da valutare
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Non applicabile
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Grado 2
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Temperatura ≥38°C c con:
· ipotensione responsiva ai liquidi endovena che non richiede vasopressori oppure
· necessità di ossigeno con cannula nasale a basso flusso d o a flusso libero.
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Somministrare tocilizumabb 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
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Se non si osservano miglioramenti entro 24 ore dall'inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare l'uso di corticosteroidi fino a quando l'evento migliora a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell'arco di 3 giorni.
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Grado 3
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Temperatura ≥38°C c con:
· ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
· necessità di ossigeno con cannula nasale ad alto flusso d, maschera facciale, maschera non rebreather o maschera di Venturi
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Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
|
Se non si osservano miglioramenti, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare l'uso di corticosteroidi fino a quando l'evento migliora a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell'arco di 3 giorni.
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Grado 4
|
Temperatura ≥38°C c con:
· ipotensione che richiede più vasopressori (esclusa vasopressina) oppure
· necessità di ossigeno a pressione positiva (per es. pressione positiva continua delle vie aeree [CPAP], pressione positiva bilivello delle vie aeree [BiPAP], intubazione e ventilazione meccanica)
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Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
Ripetere il trattamento con tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità se non reattivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
|
Come sopra oppure somministrare metilprednisolone 1 000 mg per via endovenosa al giorno per 3 giorni, a discrezione del medico.
Se non si osservano miglioramenti o se le condizioni peggiorano, considerare la possibilità di alternare gli immunosoppressori b.
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Tabella 5. Linee guida per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS)
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Grado
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Sintomi presenti a
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CRS concomitante
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In assenza di CRS concomitante
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Grado 1
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Punteggio ICE 7-9 b
Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia spontaneamente.
|
Gestione della CRS secondo la Tabella 4.
Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto o una visita neurologica, a discrezione del medico.
|
Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto o una visita neurologica, a discrezione del medico.
|
Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
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|||
Grado 2
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Punteggio ICE 3-6 b
Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia al suono della voce.
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Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
Se non si osservano miglioramenti dopo l'inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore, se il paziente non sta già assumendo altri corticosteroidi. Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
|
Somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
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Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
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|||
Grado 3
|
Punteggio ICE 0-2 b
Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia solo con stimoli tattili
oppure crisi convulsive c:
· qualsiasi crisi convulsiva clinica, focale o generalizzata, che si risolve rapidamente oppure
· crisi non-convulsive in base all'elettroencefalogramma (EEG) che si risolvono con un intervento
oppure aumento della pressione endocranica: edema focale/localizzato all'imaging neurologico c.
|
Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
Inoltre, somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e ripetere la somministrazione ogni 6 ore. Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
|
Somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
|
Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
|
|||
Grado 4
|
Punteggio ICE 0 b
oppure ridotto livello di coscienza:
· paziente non risvegliabile o che richiede stimoli tattili vigorosi o ripetitivi per svegliarsi
oppure
· stupor o coma
oppure crisi convulsive c:
· crisi prolungata potenzialmente letale (>5 min)
oppure
· ripetute crisi convulsive cliniche o evidenza elettrica delle stesse senza ritorno al valore basale fra l'una e l'altra
oppure esiti motori c:
· debolezza motoria focale profonda, come emiparesi o paraparesi,
oppure aumento della pressione intracranica/edema cerebralec, con segni/sintomi quali:
· edema cerebrale diffuso all'imaging neurologico
oppure
· postura decerebrata o decorticata oppure
· paralisi del VI nervo cranico oppure
· papilledema oppure
· triade di Cushing
|
Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
Come sopra o valutare la somministrazione di metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e continuare metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa per 2 o più giorni.
|
Come sopra o valutare la somministrazione di metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa per 3 giorni; se il paziente migliora, gestire come descritto sopra.
|
Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi convulsive. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario. In caso di aumento della pressione intracranica/edema cerebrale, fare riferimento alle linee guida per la gestione.
|
Tabella 6. Reazioni avverse in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con TECVAYLI nello studio MajesTEC-1 alla dose raccomandata in monoterapia
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||||
Classificazione per sistemi e organi
|
Reazione avversa
|
Frequenza
(Tutti i gradi)
|
N=165
|
|
n (%)
|
||||
Qualsiasi grado
|
Grado 3 o 4
|
|||
Infezioni ed infestazioni
|
Infezione polmonare
|
Molto comune
|
46 (28%)
|
32 (19%)
|
Sepsi2
|
Comune
|
13 (7,9%)
|
11 (6,7%)
|
|
COVID-193
|
Molto comune
|
30 (18%)
|
20 (12%)
|
|
Infezione delle vie respiratorie superiori4
|
Molto comune
|
61 (37%)
|
4 (2,4%)
|
|
Cellulite
|
Comune
|
7 (4,2%)
|
5 (3,0%)
|
|
Infezione delle vie urinarie5,21
|
Molto comune
|
23 (14%)
|
10 (6,1%)
|
|
Leucoencefalopatia multifocale progressiva21
|
Non comune
|
1 (0,6%)
|
1 (0,6%)
|
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
Neutropenia
|
Molto comune
|
117 (71%)
|
106 (64%)
|
Neutropenia febbrile
|
Comune
|
6 (3,6%)
|
5 (3,0%)
|
|
Trombocitopenia
|
Molto comune
|
66 (40%)
|
35 (21%)
|
|
Linfopenia
|
Molto comune
|
57 (35%)
|
54 (33%)
|
|
Anemia6
|
Molto comune
|
90 (55%)
|
61 (37%)
|
|
Leucopenia
|
Molto comune
|
29 (18%)
|
12 (7,3%)
|
|
Ipofibrinogenemia
|
Comune
|
16 (9,7%)
|
2 (1.2%)
|
|
Disturbi del sistema immunitario
|
Sindrome da rilascio di citochine
|
Molto comune
|
119 (72%)
|
1 (0,6%)
|
Ipogammaglobulinemia7
|
Molto comune
|
123 (75%)
|
3 (1,8%)
|
|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
|
Iperamilasemia
|
Comune
|
6 (3,6%)
|
4 (2,4%)
|
Iperkaliemia
|
Comune
|
8 (4,8%)
|
2 (1,2%)
|
|
Ipercalcemia
|
Molto comune
|
19 (12%)
|
5 (3,0%)
|
|
Iponatremia
|
Comune
|
13 (7,9%)
|
8 (4,8%)
|
|
Ipokaliemia
|
Molto comune
|
23 (14%)
|
8 (4,8%)
|
|
Ipocalcemia
|
Comune
|
12 (7,3%)
|
0
|
|
Ipofosfatemia
|
Molto comune
|
20 (12%)
|
10 (6,1%)
|
|
Ipoalbuminemia
|
Comune
|
4 (2,4%)
|
1 (0,6%)
|
|
Ipomagnesiemia
|
Molto comune
|
22 (13%)
|
0
|
|
Appetito ridotto
|
Molto comune
|
20 (12%)
|
1 (0,6%)
|
|
Ipoglicemia21
|
Comune
|
4 (2,4%)
|
0
|
|
Patologie del sistema nervoso
|
Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie
|
Comune
|
5 (3,0%)
|
0
|
Encefalopatia8
|
Comune
|
16 (9,7%)
|
0
|
|
Neuropatia periferica9
|
Molto comune
|
26 (16%)
|
1 (0,6%)
|
|
Cefalea
|
Molto comune
|
39 (24%)
|
1 (0,6%)
|
|
Patologie vascolari
|
Emorragia10
|
Molto comune
|
20 (12%)
|
5 (3,0%)
|
Ipertensione11
|
Molto comune
|
21 (13%)
|
9 (5,5%)
|
|
Ipotensione21
|
Molto comune
|
18 (11%)
|
4 (2,4%)
|
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
Ipossia
|
Comune
|
16 (9,7%)
|
6 (3,6%)
|
Dispnea12
|
Molto comune
|
22 (13%)
|
3 (1,8%)
|
|
Tosse13
|
Molto comune
|
39 (24%)
|
0
|
|
Patologie gastrointestinali
|
Diarrea
|
Molto comune
|
47 (28%)
|
6 (3,6%)
|
Vomito
|
Molto comune
|
21 (13%)
|
1 (0,6%)
|
|
Dolore addominale14,21
|
Molto comune
|
20 (12%)
|
2 (1,2%)
|
|
Nausea
|
Molto comune
|
45 (27%)
|
1 (0,6%)
|
|
Stipsi
|
Molto comune
|
34 (21%)
|
0
|
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
Dolore muscoloscheletrico15
|
Molto comune
|
85 (52%)
|
14 (8,5%)
|
Spasmi muscolari21
|
Molto comune
|
17 (10%)
|
0
|
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
Piressia
|
Molto comune
|
45 (27%)
|
1 (0,6%)
|
Reazione in sede di iniezione16
|
Molto comune
|
62 (38%)
|
1 (0,6%)
|
|
Dolore17
|
Molto comune
|
34 (21%)
|
3 (1,8%)
|
|
Edema18
|
Molto comune
|
23 (14%)
|
0
|
|
Stanchezza19
|
Molto comune
|
67 (41%)
|
5 (3,0%)
|
|
Esami diagnostici
|
Creatinina ematica aumentata
|
Comune
|
9 (5,5%)
|
0
|
Aumento delle transaminasi20
|
Comune
|
16 (9,7%)
|
4 (2,4%)
|
|
Lipasi aumentata
|
Comune
|
10 (6,1%)
|
2 (1,2%)
|
|
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
|
Molto comune
|
18 (11%)
|
3 (1,8%)
|
|
Gammaglutamiltransferasi aumentata
|
Comune
|
16 (9,7%)
|
5 (3,0%)
|
|
Tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato
|
Comune
|
13 (7,9%
|
2 (1,2%)
|
|
Rapporto internazionale normalizzato aumentato
|
Comune
|
10 (6,1%)
|
2 (1,2%)
|
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
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