Globiga

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Globiga?

    Globiga è un farmaco a base del principio attivo Immunoglobulina Umana Normale, appartenente alla categoria degli Immunoglobuline umane normali e nello specifico Immunoglobuline, umane normali. E' commercializzato in Italia dall'azienda Octapharma Italy S.p.A..

    Globiga può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Globiga 100 mg/ml soluzione per infusione 1 flaconcino da 10 g
    Globiga 100 mg/ml soluzione per infusione 1 flaconcino da 5 g

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Octapharma Italy S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Immunoglobulina Umana Normale
    Gruppo terapeutico: Immunoglobuline umane normali
    ATC: J06BA02 - Immunoglobuline, umane normali, per somministrazione intravascolare
    Forma farmaceutica: soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Globiga? A cosa serve?
    Terapia sostitutiva negli adulti, nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) in caso di:
    • Sindromi da immunodeficienza primitiva (PID) con compromissione della produzione di anticorpi.
    • Immunodeficienze secondarie (SID) in pazienti affetti da infezioni gravi o ricorrenti, trattamento antimicrobico inefficace e insufficienza anticorpale specifica dimostrata (PSAF)* o livello sierico di IgG < 4 g/l.
    *PSAF = incapacità di indurre un aumento di almeno 2 volte del titolo anticorpale di IgG verso vaccini pneumococcici con antigene polisaccarico e polipeptidico
    Profilassi pre-/post-esposizione al morbillo per adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) suscettibili, nei quali l'immunizzazione attiva è controindicata o non raccomandata.
    Si devono tenere in considerazione anche le raccomandazioni ufficiali sull'uso di immunoglobuline umane per via endovenosa nella profilassi pre-/post-esposizione al morbillo e sull'immunizzazione attiva.
    Immunomodulazione negli adulti, nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) in caso di:
    • Trombocitopenia immune primitiva (ITP), nei pazienti a rischio elevato di emorragia o prima di interventi chirurgici per correggere la conta delle piastrine
    • Sindrome di Guillain Barré
    • Malattia di Kawasaki (in congiunzione con acido acetilsalicilico, vedere paragrafo 4.2)
    • Poliradiculoneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)
    • Neuropatia motoria multifocale (MMN)

    Posologia

    Come usare Globiga: Posologia
    La terapia con IVIg deve essere avviata e monitorata sotto la sorveglianza di personale clinico esperto nel trattamento di disturbi del sistema immunitario. 
    Posologia
    La dose e il regime posologico dipendono dalle indicazioni. 
    Può essere necessario aggiustare la dose su base individuale per ogni paziente, in base alla risposta clinica. Può rendersi necessario aggiustare la dose basata sul peso corporeo in pazienti sottopeso e sovrappeso. Nei pazienti sovrappeso la dose deve essere basata sul peso corporeo fisiologico standard.
    Come guida si forniscono i seguenti regimi posologici.
    Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primitiva
    Il regime posologico deve consentire di raggiungere un livello base di IgG (misurate prima dell'infusione successiva) pari ad almeno 6 g/l o che rientri nell'intervallo di riferimento normale per la popolazione di quell'età. Sono necessari dai 3 ai 6 mesi dopo l'inizio della terapia perché si raggiunga un equilibrio (livelli di IgG allo stato stazionario). La dose iniziale raccomandata è di 0,4-0,8 g/kg somministrata una volta, seguita da almeno 0,2 g/kg somministrati ogni 3-4 settimane.
    La dose necessaria per raggiungere un livello minimo di 6 g/l è nell'ordine di 0,2-0,8 g/kg/mese. L'intervallo tra le dosi dopo il raggiungimento dello stato stazionario varia da 3 a 4 settimane.
    I livelli base di IgG devono essere misurati e valutati insieme all'incidenza di infezioni. Per ridurre la frequenza di infezioni batteriche, può essere necessario aumentare la dose e stabilire livelli base più elevati.
    Terapia sostitutiva nelle immunodeficienze secondarie (come definite nel paragrafo 4.1)
    La dose raccomandata è di 0,2-0,4 g/kg ogni 3-4 settimane.
    I livelli base di IgG devono essere misurati e valutati insieme all'incidenza di infezioni. La dose deve essere aggiustata secondo necessità per ottenere una protezione ottimale contro le infezioni, può essere necessario un aumento nei pazienti con infezioni persistenti; una diminuzione della dose può essere presa in considerazione quando il paziente rimane libero da infezione.
    Profilassi pre-/post-esposizione al morbillo
    Profilassi post-esposizione
    Se un paziente suscettibile è stato esposto al morbillo, una dose di 0,4 g/kg somministrata non appena possibile ed entro 6 giorni dall'esposizione dovrebbe fornire un livello sierico di anticorpi anti-morbillo > 240 mUI/ml per almeno 2 settimane. I livelli sierici devono essere controllati dopo 2 settimane e documentati. Per mantenere il livello sierico > 240 mUI/ml può essere necessario somministrare eventualmente un'ulteriore dose di 0,4 g/kg, una volta, dopo 2 settimane.
    Se un paziente con PID/SID è stato esposto al morbillo e riceve regolarmente infusioni di IVIg, deve essere considerata la somministrazione di una dose aggiuntiva di IVIg non appena possibile ed entro 6 giorni dall'esposizione. Una dose di 0,4 g/kg dovrebbe fornire un livello sierico di anticorpi anti-morbillo > 240 mUI/ml per almeno 2 settimane.
    Profilassi pre-esposizione
    Se un paziente con PID/SID è a rischio di esposizione futura al morbillo e riceve una dose di mantenimento di IVIg inferiore a 0,53 g/kg ogni 3-4 settimane, questa dose deve essere aumentata a 0,53 g/kg. Ciò dovrebbe fornire un livello sierico di anticorpi anti-morbillo > 240 mUI/ml per almeno 22 giorni dopo l'infusione.
    Immunomodulazione in:
    Trombocitopenia immune primitiva
    Sono possibili due schemi di trattamento alternativi:
    • 0,8-1 g/kg somministrati al giorno 1; tale dose può essere ripetuta una volta entro 3 giorni.
    • 0,4 g/kg somministrati giornalmente per 2-5 giorni. Il trattamento può essere ripetuto in caso di ricaduta.

    Sindrome di Guillain Barré

    0,4 g/kg/die per 5 giorni (possibile ripetizione del dosaggio in caso di recidiva).
    Malattia di Kawasaki
    Devono essere somministrati 2,0 g/kg come dose singola. I pazienti devono ricevere un trattamento concomitante con acido acetilsalicilico.
    Poliradiculoneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)
    Dose iniziale: 2 g/kg frazionati nell'arco di 2-5 giorni consecutivi.
    Dosi di mantenimento:
    1 g/kg nell'arco di 1-2 giorni consecutivi ogni 3 settimane.
    L'effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento deve essere interrotto.
    Se il trattamento è efficace, il trattamento a lungo termine deve essere soggetto alla discrezione del medico, in base alla risposta del paziente e alla risposta al mantenimento. Il dosaggio e gli intervalli possono essere adattati in base al decorso individuale della malattia.
    Neuropatia motoria multifocale (MMN)
    Dose iniziale: 2 g/kg frazionati nell'arco di 2-5 giorni consecutivi.
    Dosi di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane o 2 g/kg ogni 4-8 settimane.
    L'effetto del trattamento deve essere valutato ad ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento deve essere interrotto.
    Se il trattamento è efficace, il trattamento a lungo termine deve essere soggetto alla discrezione del medico, in base alla risposta del paziente e alla risposta al mantenimento. Può essere necessario adattare il dosaggio e gli intervalli in base al decorso individuale della malattia.
    Le raccomandazioni sul dosaggio sono elencate nella seguente tabella:
    Indicazione
    Dose
    Frequenza dell'iniezione
    Terapia sostitutiva
    Sindromi da immunodeficienza primitiva
    Dose iniziale:
    0,4-0,8 g/kg
    Dose di mantenimento: 0,2-0,8 g/kg

    ogni 3-4 settimane
    Immunodeficienza secondaria (come definita in 4.1)
    0,2-0,4 g/kg
    ogni 3-4 settimane
    Profilassi pre-/post-esposizione al morbillo
    Profilassi post-esposizione in pazienti suscettibili
    0,4 g/kg
    Non appena possibile ed entro 6 giorni, eventualmente da ripetersi una volta dopo 2 settimane per mantenere il livello sierico di anticorpi anti-morbillo > 240 mUI/ml
    Profilassi post-esposizione in pazienti con PID/SID
    0,4 g/kg
    In aggiunta alla terapia di mantenimento, somministrata come dose aggiuntiva entro 6 giorni dall'esposizione
    Profilassi pre-esposizione in pazienti con PID/SID
    0,53 g/kg
    Se un paziente riceve una dose di mantenimento inferiore a 0,53 g/kg ogni 3-4 settimane, questa dose deve essere aumentata una volta ad almeno 0,53 g/kg
    Immunomodulazione
    Trombocitopenia immune primitiva
    0,8-1 g/kg
    oppure
    0,4 g/kg/die
    al giorno 1, possibilmente ripetuta una volta entro 3 giorni per 2-5 giorni
    Sindrome di Guillain Barré
    0,4 g/kg/die
    per 5 giorni
    Malattia di Kawasaki
    2 g/kg
    in dose singola, in associazione con acido acetilsalicilico
    Poliradiculoneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)
    Dose iniziale:
    2 g/kg
    Dose di mantenimento:
    1 g/kg
    in dosi frazionate nell'arco di 2-5 giorni
    ogni 3 settimane in dosi frazionate nell'arco di 1-2 giorni
    Neuropatia motoria multifocale (MMN)
    Dose iniziale:
    2 g/kg
    Dose di mantenimento:
    1 g/kg
    o
    2 g/kg
    in dosi frazionate nell'arco di 2-5 giorni consecutivi ogni 2-4 settimane
    o
    ogni 4-8 settimane in dosi frazionate nell'arco di 2-5 giorni
    Popolazione pediatrica
    La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa rispetto agli adulti, poiché la posologia per ciascuna indicazione è fornita per kg di peso corporeo e deve essere aggiustata in base all'esito clinico delle condizioni riportate sopra.
    Compromissione epatica
    Non sono disponibili evidenze che richiedano un aggiustamento di dose.
    Danno renale
    Nessun aggiustamento di dose se non giustificato clinicamente, vedere paragrafo 4.4.
    Anziani
    Nessun aggiustamento di dose se non giustificato clinicamente, vedere paragrafo 4.4.
    Modo di somministrazione
    Uso per via endovenosa.
    L'Immunoglobulina Umana Normale deve essere infusa per via endovenosa ad una velocità iniziale di 0,6 ml/kg/h per 30 minuti. Vedere paragrafo 4.4. In caso di reazione avversa, la velocità di somministrazione deve essere ridotta oppure l'infusione deve essere interrotta. Se ben tollerata, la velocità di somministrazione può essere aumentata gradualmente fino a un massimo di 4,8 ml/kg/h.
    Nei pazienti con PID che hanno tollerato bene la velocità di infusione di 4,8 ml/kg/h, la velocità può essere ulteriormente aumentata in modo graduale fino ad un massimo di 8,4 ml/kg/h.

    Per infondere un qualsiasi prodotto che può rimanere nella linea di infusione al termine dell'infusione, è possibile eseguire il lavaggio della linea di infusione con soluzione fisiologica allo 0,9% o soluzione di destrosio al 5%. 


    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Globiga
    Ipersensibilità al principio attivo (immunoglobuline umane) o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafi 4.4 e 6.1).
    Pazienti con deficit selettivo di IgA che hanno sviluppato anticorpi anti-IgA, poiché la somministrazione di un prodotto contenente IgA può indurre anafilassi.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Globiga
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Precauzioni di impiego
    Spesso è possibile evitare potenziali complicazioni accertandosi che i pazienti:
    • non siano sensibili all'Immunoglobulina Umana Normale, eseguendo l'infusione inizialmente ad una velocità ridotta (0,6-1,2 ml/kg/h).
    • siano attentamente monitorati per rilevare l'eventuale comparsa di qualsiasi sintomo durante tutto il periodo dell'infusione. In particolare, i pazienti che ricevono per la prima volta l'immunoglobulina umana normale, i pazienti che hanno cambiato tipo di prodotto a base di IVIg o per i quali è trascorso un lungo intervallo dall'infusione precedente devono essere monitorati durante la prima infusione e per la prima ora dopo la prima infusione in un ambiente sanitario controllato per rilevare eventuali segni di reazioni avverse e assicurare che il trattamento di emergenza possa essere somministrato immediatamente qualora insorgano problemi. Tutti gli altri pazienti devono essere osservati per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.
    In tutti i pazienti, la somministrazione delle IVIg richiede:
    • adeguata idratazione prima di iniziare l'infusione delle IVIg
    • monitoraggio della escrezione urinaria
    • monitoraggio dei livelli sierici di creatinina
    • di evitare l'uso concomitante di diuretici dell'ansa (vedere paragrafo 4.5).
    In caso di reazione avversa la velocità di infusione deve essere ridotta o l'infusione deve essere interrotta. Il trattamento necessario dipende dalla natura e dalla gravità della reazione avversa.
    Reazione correlata all'infusione
    Alcune reazioni avverse (per esempio, cefalea, vampate di calore, brividi, mialgia, respiro sibilante, tachicardia, dolore lombo-sacrale, nausea e ipotensione) possono essere correlate alla velocità di infusione. La velocità di infusione raccomandata al paragrafo 4.2 deve essere rispettata scrupolosamente. I pazienti devono essere rigorosamente monitorati ed attentamente osservati per rilevare qualsiasi sintomo durante l'intero periodo dell'infusione.
    Reazioni avverse possono verificarsi più frequentemente:
    • nei pazienti che ricevono immunoglobulina umana normale per la prima volta o, in casi rari, quando viene cambiato il tipo di prodotto a base di immunoglobulina umana normale o dopo un intervallo prolungato dall'infusione precedente
    • in pazienti con un'infezione non trattata o infiammazione cronica sottesa.
    Ipersensibilità
    Le reazioni di ipersensibilità sono rare.
    L'anafilassi può svilupparsi in pazienti
    • con IgA non rilevabili che presentano anticorpi anti-IgA
    • che hanno tollerato un precedente trattamento con immunoglobulina umana normale
    In caso di shock, devono essere applicati gli standard medici per il trattamento dello shock.
    Tromboembolismo
    Vi è evidenza clinica dell'associazione fra somministrazione di IVIg ed eventi tromboembolici quali infarto miocardico, accidente cerebrovascolare (incluso l'ictus), embolia polmonare e trombosi venosa profonda; si ritiene che tale associazione sia correlata all'aumento relativo della viscosità del sangue dovuto all'elevato influsso di immunoglobuline nei pazienti a rischio. È necessaria maggiore cautela nella prescrizione e infusione delle IVIg nei pazienti obesi e nei pazienti con fattori di rischio preesistenti per eventi trombotici (ad esempio età avanzata, ipertensione, diabete mellito, pazienti con anamnesi di patologie vascolari o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici congeniti o acquisiti, pazienti immobilizzati per lunghi periodi, pazienti con ipovolemia grave, pazienti con patologie che aumentano la viscosità ematica).
    Nei pazienti a rischio di reazioni avverse tromboemboliche i prodotti a base di IVIg devono essere somministrati alla velocità di infusione minima e alla minima dose praticabile.
    Insufficienza renale acuta
    Sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta in pazienti che ricevevano una terapia con IVIg. Nella maggior parte dei casi sono stati identificati fattori di rischio quali: insufficienza renale preesistente, diabete mellito, ipovolemia, sovrappeso, medicinali nefrotossici concomitanti o età superiore a 65 anni.
    I parametri renali devono essere valutati prima dell'infusione di IVIg, in particolare in pazienti che presentano un rischio potenziale più elevato di sviluppare insufficienza renale acuta, e quindi a intervalli appropriati. Nei pazienti a rischio di insufficienza renale acuta, i prodotti a base di IVIg devono essere somministrati alla velocità di infusione minima e alla minima dose praticabile. In caso di compromissione renale è necessario valutare se interrompere la terapia con IVIg.
    Sebbene segnalazioni di disfunzione renale e insufficienza renale acuta siano state associate all'uso di numerosi prodotti IVIg autorizzati contenenti vari eccipienti quali saccarosio, glucosio e maltosio, i prodotti contenenti saccarosio come stabilizzante hanno rappresentato una quota preponderante del totale delle segnalazioni. Nei pazienti a rischio è possibile prendere in considerazione l'uso di prodotti IVIg che non contengono tali eccipienti. Globiga non contiene saccarosio, maltosio o glucosio.
    Sindrome da meningite asettica (AMS)
    La sindrome da meningite asettica è stata segnalata in associazione al trattamento con IVIg. La sindrome solitamente inizia entro alcune ore e fino a 2 giorni dopo il trattamento con IVIg. Gli esami sul liquido cerebrospinale (LCS) sono frequentemente positivi per pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm3, principalmente della serie granulocitica, e presentano livelli proteici elevati fino a diverse centinaia di mg/dl.
    L'AMS può verificarsi più frequentemente in associazione a trattamenti con IVIg a dosi elevate (2 g/kg).
    I pazienti che manifestano questi segni e sintomi devono essere sottoposti a un accurato esame neurologico, comprese le analisi del LCS, per escludere altre cause di meningite.
    L'interruzione del trattamento con IVIg ha determinato la remissione dell'AMS entro alcuni giorni, senza conseguenze.
    Anemia emolitica
    I prodotti a base di IVIg possono contenere anticorpi anti-gruppo sanguigno, che possono agire da emolisine e indurre un rivestimento in vivo dei globuli rossi da parte delle immunoglobuline, causando una reazione antiglobulinica diretta positiva (test di Coombs) e, raramente, emolisi. A seguito della terapia con IVIg può svilupparsi anemia emolitica, a causa dell'aumentato sequestro di globuli rossi. I pazienti che ricevono IVIg devono essere monitorati per rilevare segni e sintomi di emolisi (vedere paragrafo 4.8).
    Neutropenia/Leucopenia
    Una diminuzione temporanea della conta dei neutrofili e/o episodi di neutropenia, a volte gravi, sono stati segnalati dopo il trattamento con IVIg. In genere si manifestano entro ore o giorni dalla somministrazione di IVIg e si risolvono spontaneamente entro 7-14 giorni.
    Danno polmonare acuto da trasfusione (TRALI)
    Ci sono state alcune segnalazioni di edema polmonare non cardiogeno acuto [danno polmonare acuto da trasfusione (TRALI)] in pazienti trattati con IVIg. La TRALI è caratterizzata da grave ipossia, dispnea, tachipnea, cianosi, febbre e ipotensione. I sintomi della TRALI si sviluppano in genere durante o entro 6 ore dalla trasfusione, spesso entro 1-2 ore. Pertanto, i soggetti che ricevono IVIg devono essere monitorati e l'infusione di IVIg deve essere interrotta immediatamente in caso di reazioni avverse polmonari. La TRALI è una condizione potenzialmente fatale che necessita di gestione immediata nell'unità di terapia intensiva.
    Interferenza con i test sierologici
    Dopo la somministrazione di immunoglobuline, l'aumento transitorio di alcuni anticorpi trasferiti passivamente al sangue del paziente può causare risultati falsamente positivi nei test sierologici.
    La trasmissione passiva di anticorpi verso antigeni eritrocitari, ad es. A, B, D, può interferire con alcuni test sierologici per gli anticorpi eritrocitari, come il test diretto dell'antiglobulina (DAT, test di Coombs diretto).
    Agenti trasmissibili
    Le misure standard per prevenire le infezioni dovute all'uso di medicinali preparati da sangue o plasma umano includono: selezione dei donatori, screening di singole donazioni e di pool plasmatici per marker specifici di infezione e utilizzo di procedure efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus durante la produzione. Nonostante questo, quando si somministrano medicinali preparati da sangue o plasma umano, non è possibile escludere completamente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri agenti patogeni.
    Le misure adottate sono considerate efficaci contro i virus capsulati, quali HIV, HBV e HCV, e contro i virus non capsulati HAV e parvovirus B19.
    Vi è un'esperienza clinica rassicurante riguardo l'assenza di trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con le immunoglobuline e si presume che il contenuto di anticorpi fornisca un importante contributo alla sicurezza virale.
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene 69 mg di sodio per flaconcino da 100 ml, equivalente al 3,45% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Popolazione pediatrica
    Le avvertenze e precauzioni elencate si applicano sia agli adulti sia ai bambini.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Globiga
    Vaccini con virus vivi attenuati
    La somministrazione di immunoglobuline può ridurre per un periodo di almeno 6 settimane e fino a 3 mesi l'efficacia dei vaccini con virus vivi attenuati come il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella. Dopo la somministrazione di questo medicinale, deve passare un intervallo di 3 mesi prima della somministrazione di un vaccino con virus vivo attenuato. Nel caso del morbillo, questa compromissione può persistere fino ad 1 anno. Pertanto, nei pazienti che ricevono il vaccino per il morbillo deve essere eseguita una verifica dello stato anticorpale.
    Diuretici dell'ansa
    Evitare l'uso concomitante di diuretici dell'ansa.
    Popolazione pediatrica

    Le interazioni elencate si applicano sia agli adulti sia ai bambini. 



    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Globiga" insieme ad altri farmaci come “BCG-Medac”, “Diuremid”, “Diuresix”, “Diuretor”, “Fluenz Tetra”, “Fluss 40”, “Furosemide Aurobindo”, “Furosemide DOC Generici - Compressa”, “Furosemide Fisiopharma”, “Furosemide Galenica Senese”, “Furosemide Hexal”, “Furosemide L.F.M.”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa Divisibile”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa”, “Furosemide Salf”, “Furosemide Teva”, “Furosemide Teva Generics”, “Lasitone”, “Lasix - Compressa”, “Lasix - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Lasix Fiale”, “Lasix - Soluzione”, “M-M-Rvaxpro”, “Oncotice”, “Prilace”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Reomax Compresse (Acido Etacrinico)”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Spirofur”, “Stamaril”, “Toradiur”, “Torasemide Hexal”, “Torasemide Mylan Generics”, “Torasemide Teva Italia”, “Torasemide Zentiva”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Zostavax”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    La sicurezza d'uso di questo medicinale durante la gravidanza nell'essere umano non è stata valutata in studi clinici controllati, pertanto il medicinale deve essere somministrato solo con cautela alle donne in gravidanza. È stato dimostrato che i prodotti a base di IVIg passano attraverso la placenta, in modo crescente durante il terzo trimestre. L'esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non siano da attendersi effetti dannosi sul decorso della gravidanza o sul feto e sul neonato.
    Allattamento
    La sicurezza d'uso di questo medicinale durante la gravidanza nell'essere umano non è stata valutata in studi clinici controllati, pertanto il medicinale deve essere somministrato solo con cautela alle donne in allattamento. Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno. Non sono previsti effetti negativi su neonati/lattanti.
    Fertilità

    L'esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non siano da attendersi effetti dannosi sulla fertilità.


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Globiga non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia i pazienti che manifestano reazioni avverse durante il trattamento devono aspettare che le reazioni si risolvano prima di guidare veicoli o usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Globiga
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Reazioni avverse causate dalle immunoglobuline umane normali (in ordine decrescente di frequenza) comprendono (vedere anche paragrafo 4.4):
    • brividi, cefalea, capogiri, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione arteriosa e dolore lombare moderato,
    • reazioni emolitiche reversibili, in particolare nei pazienti con gruppo sanguigno A, B e AB e (raramente) anemia emolitica che richiede trasfusione,
    • (raramente) un'improvvisa caduta della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilità nelle somministrazioni precedenti,
    • (raramente) reazioni cutanee transitorie (compreso lupus eritematoso cutaneo, frequenza non nota),
    • (molto raramente) reazioni tromboemboliche come infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, trombosi venosa profonda,
    • casi di meningite asettica reversibile,
    • casi di aumentati livelli di creatinina sierica e/o insorgenza di insufficienza renale acuta,
    • casi di danno polmonare acuto da trasfusione (TRALI)
    Elenco tabulato delle reazioni avverse
    La tabella seguente è formulata secondo la classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA (SOC e livello termine preferito).
    La frequenza è stata stimata in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    In ogni classe di organi le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravità decrescente.
    Frequenza delle reazioni avverse al medicinale negli studi clinici con Globiga:
    Classificazione MedDRA per sistemi ed organi (SOC) secondo la sequenza:
    Reazione avversa
    Frequenza per infusione
    Frequenza per paziente
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Emolisi†, anemia, leucopenia
    Non comune
    Comune
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    ------------------------------------
    Meningite asettica, ipoestesia, capogiri
    Comune
    -------------------
    Non comune
    Molto comune
    -----------------------
    Comune
    Patologie dell'occhio
    Prurito agli occhi
    Non comune
    Comune
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Dolore all'orecchio
    Non comune
    Comune
    Patologie cardiache
    Tachicardia
    Non comune
    Comune
    Patologie vascolari
    Ipertensione
    Non comune
    Comune
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Tosse
    Non comune
    Comune
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    ------------------------------------
    Vomito, dolore addominale, fastidio addominale
    Comune
    -------------------
    Non comune
    Molto comune
    -----------------------
    Comune
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    Non comune
    Comune
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artralgia, mialgia, dolore o rigidità muscoloscheletrici
    Non comune
    Comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    ------------------------------------
    Brividi, dolore al petto, dolore, sensazione di freddo, astenia, affaticamento, prurito al sito di infusione
    Comune
    -------------------
    Non comune
    Molto comune
    -----------------------
    Comune
    Esami diagnostici
    Aumento degli enzimi epatici
    Non comune
    Comune
    caso subclinico
    Le seguenti reazioni sono state segnalate dall'esperienza post-marketing con Globiga
    La frequenza delle reazioni segnalate dopo l'immissione in commercio non può essere stimata dai dati disponibili.
    Classificazione per sistemi ed organi MedDRA (SOC) in accordo alla sequenza
    Reazioni avverse
    Frequenza
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione anafilattica, ipersensibilità
    Non nota
    Disturbi psichiatrici
    Ansia
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Ipoestesia, parestesia, tremore
    Non nota
    Patologie cardiache
    Tachicardia
    Non nota
    Patologie vascolari
    Ipertensione
    Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Tosse, dispnea
    Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Dolore addominale, diarrea
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eritema, prurito, eruzione cutanea, orticaria
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Spasmi muscolari, dolore cervicale, dolore agli arti
    Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Astenia, fastidio toracico, dolore toracico, affaticamento, sensazione di calore, malessere
    Non nota
    Le seguenti reazioni sono state segnalate con trattamenti IVIg e possono verificarsi anche dopo la somministrazione di Globiga:
    Classificazione per sistemi ed organi MedDRA
    Reazioni avverse
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Pancitopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione anafilattoide, edema angioneurotico, edema facciale
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Sovraccarico di liquidi, (pseudo)iponatriemia
    Disturbi psichiatrici
    Agitazione, stato confusionale, nervosismo
    Patologie del sistema nervoso
    Evento cerebrovascolare, coma, perdita di coscienza, convulsioni, encefalopatia, emicrania, disturbi della parola, fotofobia
    Patologie cardiache
    Arresto cardiaco, angina pectoris, bradicardia, palpitazioni, cianosi
    Patologie vascolari
    Insufficienza circolatoria periferica o collasso, flebite, pallore
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Insufficienza respiratoria, apnea, sindrome acuta da distress respiratorio, edema polmonare, broncospasmo, ipossia, sibilo
    Patologie epatobiliari
    Disfunzione epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Sindrome di Steven-Johnson, epidermolisi, esfoliazione cutanea, eczema, dermatite (bollosa), alopecia
    Patologie renali e urinarie
    Dolore renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Reazione al sito di iniezione, vampate di calore, malessere simil-influenzale, rossore, edema, letargia, sensazione di bruciore, iperidrosi
    Esami diagnostici
    Test diretto di Coombs positivo, falsi valori aumentati della velocità di sedimentazione eritrocitaria, diminuzione della saturazione dell'ossigeno
    Descrizione di alcune reazioni avverse
    Per la descrizione di alcuni eventi avversi selezionati, come reazioni di ipersensibilità, tromboembolismo, insufficienza renale acuta, sindrome da meningite asettica, anemia emolitica, vedere paragrafo 4.4.
    Popolazione pediatrica
    La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse sono paragonabili nei bambini e negli adulti.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Globiga
    Il sovradosaggio può portare a sovraccarico di liquidi e iperviscosità, in particolare nei pazienti a rischio, inclusi i lattanti, i pazienti anziani o con compromissione cardiaca o renale (vedere paragrafo 4.4).

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare. Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.
    Il prodotto può essere conservato a temperature superiori a +8°C e inferiori a +25°C fino a 12 mesi, senza essere nuovamente refrigerato durante questo periodo; se non utilizzato durante tale periodo o dopo la data di scadenza, a seconda della condizione che si verifica per prima, deve essere eliminato.
    La data in cui il prodotto è stato tolto dal frigorifero deve essere annotata sulla scatola esterna.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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