L'omeprazolo è un principio attivo appartenne al gruppo degli inibitori della pompa protonica (o IPP). Più precisamente, esso rappresenta il capostipite di questa tipologia di farmaci.
Utilizzato nei casi in cui è necessario ridurre la produzione di acido gastrico, l'omeprazolo rientra a pieno titolo fra i farmaci gastroprotettori e i farmaci antiulcera.
L'impiego dell'omeprazolo è indicato nel trattamento di diversi disturbi e malattie, sia in pazienti adulti che in bambini.
Più nel dettaglio, il principio attivo viene utilizzato:
Il farmaco da banco a base di omeprazolo, invece, è indicato solo nei pazienti adulti per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso gastroesofageo (rigurgito acido, pirosi, ecc.).
Trattamento delle ulcere duodenali:
Trattamento delle ulcere gastriche:
Prevenzione della ricomparsa di ulcere duodenali e gastriche:
Trattamento delle ulcere duodenali e gastriche causate dall'assunzione di FANS:
Trattamento delle ulcere causate da infezione da Helicobacter pylori e prevenzione della loro ricomparsa:
Trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison:
Trattamento e prevenzione della ricomparsa delle ulcere causate da infezioni da Helicobacter pylori in bambini con età superiore ai 4 anni e negli adolescenti:
L'utilizzo dell'omeprazolo è controindicato in tutti i seguenti casi:
Qualora il medico prescrivesse l'assunzione di omeprazolo, è importante comunicargli subito se:
Prima di iniziare un eventuale trattamento con omeprazolo, inoltre, è opportuno sapere che l'assunzione di inibitori di pompa protonica può nascondere i sintomi di altre malattie. Per tale ragione, è importante informare il medico se, prima e durante il trattamento con omeprazolo, si manifestano:
Inoltre, è bene sapere che l'assunzione di omeprazolo per lunghi periodi di tempo (superiori ad un anno) può causare un lieve aumento del rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale; per questo motivo, è necessario informare il medico se si soffre di osteoporosi o se si stanno assumendo farmaci corticosteroidi (che possono aumentare il rischio di osteoporosi). Ad ogni modo, in caso di trattamenti così prolungati, il medico dovrebbe sottoporre il paziente a regolari controlli ed esami.
Infine, ricordiamo che:
L'omeprazolo NON deve essere assunto se si stanno prendendo medicinali contenenti il principio attivo nelfinavir, impiegato nel trattamento delle infezioni da HIV.
Inoltre, a causa delle possibili interazioni che possono instaurarsi, è necessario informare il medico se si sta assumendo qualcuno dei seguenti medicinali:
In qualsiasi caso, prima di iniziare ad assumere l'omeprazolo, è comunque importante informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si intende assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nel soprastante elenco - compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.
L'omeprazolo, come qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.
Il trattamento deve essere immediatamente sospeso e il medico subito contattato in caso di insorgenza di effetti indesiderati rari ma gravi, come:
In caso di assunzione di dosi eccessive di omeprazolo, è necessario informarne subito il medico.
In caso di gravidanza - accertata o presunta - è necessario informarne il medico prima di iniziare un trattamento con omeprazolo. Sarà poi questa figura sanitaria a stabilire se la gestante può o meno assumere il principio attivo in questione.
L'omeprazolo è escreto nel latte materno, anche se - alle normali dosi di assunzione - sembra improbabile possa avere effetti sul bambino. In qualsiasi caso, sarà il medico a stabilire se le madri che allattano al seno possono assumere i medicinali che lo contengono.