La gentamicina è utilizzata per trattare infezioni provocate da batteri ad essa sensibili.
In particolare, l'utilizzo della gentamicina è indicato nel trattamento di:
Inoltre, la gentamicina può anche essere utilizzata in matrici polimeriche per la chirurgia ortopedica in modo da prevenire infezioni alle giunzioni.
Come sopra accennato, la gentamicina è disponibile in differenti formulazioni farmaceutiche adatte a:
La posologia di gentamicina deve essere stabilita dal medico in funzione del tipo e della gravità dell'infezione da trattare e in funzione del peso, dell'età e delle condizioni di salute di ogni singolo paziente.
Di seguito, sono riportate alcune indicazioni sulle dosi di gentamicina abitualmente somministrate. Ad ogni modo, è sempre bene attenersi alle indicazioni fornite dal medico e riportate sul foglio illustrativo del medicinale che si deve impiegare.
Somministrazione per via intramuscolare o endovenosa
Negli adulti, negli adolescenti e nei bambini, la dose di gentamicina abitualmente somministrata è di 3-6 mg/Kg di peso corporeo, da somministrarsi in dose singola o in due dosi frazionate.
Nei neonati, la dose giornaliera di gentamicina è di 4-7 mg/Kg di peso corporeo, da somministrarsi in dose singola.
Nei pazienti obesi, il calcolo della quantità di gentamicina da somministrare deve essere fatto in base al loro peso corporeo teorico e non in base al peso corporeo effettivo.
Solitamente, il trattamento dura dai sette ai dieci giorni, ma il medico può decidere di prolungarlo.
In pazienti con alterazioni della funzionalità renale e nei pazienti adulti con insufficienza renale e sottoposti a emodialisi, saranno somministrate dosi minori di gentamicina rispetto a quelle abitualmente utilizzate.
Somministrazione per via topica
Si raccomanda di applicare la crema o l'unguento a base di gentamicina almeno 3-4 volte al giorno, fino ad ottenere un miglioramento. Dopodiché, la frequenza delle applicazioni si può ridurre a 1-2 volte nell'arco delle 24 ore.
Somministrazione oculare
Si raccomanda di instillare una o due gocce di collirio nel fornice congiuntivale 3-4 volte al giorno o secondo quanto prescritto dal medico. Nel caso d'infezioni molto gravi, il medico può decidere di aumentare la frequenza di somministrazione.
L'unguento oftalmico dovrebbe essere applicato 3-4 volte al giorno.
Se in concomitanza dell'unguento è stato prescritto anche il collirio, allora l'unguento può essere utilizzato in un'unica applicazione serale.
L'utilizzo della gentamicina è controindicato nei seguenti casi:
L'utilizzo della gentamicina può favorire lo sviluppo di superinfezioni da batteri resistenti o da funghi. Se ciò avviene, il trattamento con l'antibiotico dovrebbe essere sospeso e dovrebbe essere iniziata un'adeguata terapia contro la superinfezione.
Quando la gentamicina è somministrata per via parenterale per un lungo periodo o con dosi elevate, sarebbe bene monitorare regolarmente le funzionalità renale ed epatica e gli elettroliti sierici.
La gentamicina è nefrotossica (tossica per i reni). Il rischio d'insorgenza di tossicità renale aumenta in pazienti affetti da preesistenti patologie renali e in pazienti che ricevono dosi elevate di farmaco e per lunghi periodi.
Va usata cautela nella somministrazione della gentamicina in pazienti affetti da miastenia grave, morbo di Parkinson o botulismo infantile, poiché l'antibiotico può aggravare la debolezza muscolare provocata da tali farmaci.
Sono stati riportati casi di diarrea e colite pseudomembranosa in seguito al trattamento con gentamicina associata ad altri antibiotici. Qualora compaia diarrea grave e/o diarrea accompagnata da sangue, il trattamento con gentamicina deve essere immediatamente interrotto.
Nota bene
Prima di iniziare ad assumere la gentamicina in qualsiasi sua forma, il medico dovrebbe essere informato se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbe assumere medicinali o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.
La somministrazione concomitante o susseguente di gentamicina - soprattutto per uso oculare e per uso parenterale - e di altri farmaci ad azione nefrotossica o ototossica dovrebbe essere evitata. Fra questi farmaci ricordiamo:
Sono state evidenziate delle incompatibilità con alcuni antibiotici beta-lattamici (come alcuni tipi di penicilline o cefalosporine). Infatti, se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza alla gentamicina, si assiste ad una inattivazione di entrambi gli antibiotici. Pertanto - qualora la terapia di associazione fosse necessaria - i due farmaci non devono essere mescolati nella stessa soluzione e devono essere somministrati in due compartimenti tissutali diversi (ad esempio, se la gentamicina è iniettata in un braccio, il beta-lattamico deve essere iniettato nell'altro braccio).
La gentamicina può provocare vari tipi di effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino.
Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si manifestano dipendono dalla diversa sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco.
Di seguito sono elencati i principali effetti indesiderati che possono insorgere durante il trattamento con gentamicina. La maggior parte di questi effetti si può manifestare solo quando la gentamicina è somministrata per via parenterale, ma ciò non esclude la possibile insorgenza di effetti avversi anche quando la gentamicina è somministrata per via topica o oculare. Per maggiori informazioni, leggere il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Patologie dei reni e del tratto urinario
La terapia con gentamicina può provocare compromissione renale, aumento dei livelli ematici di urea, insufficienza renale acuta e può portare a livelli elevati di fosfati e amminoacidi nelle urine.
Reazioni allergiche
La gentamicina può provocare febbre da farmaco e reazioni d'ipersensibilità, talvolta, anche gravi.
Patologie del metabolismo e della nutrizione
Il trattamento con gentamicina può causare:
Casi di sovradosaggio da gentamicina sono stati riportati solo durante la somministrazione per via parenterale del farmaco. In questo caso, l'emodialisi può essere utile per rimuovere velocemente la gentamicina in eccesso dal plasma.
Non sono, invece, stati riportati casi di sovradosaggio durante la somministrazione per via topica o per via oculare della gentamicina.
La gentamicina è in grado di attraversare la placenta e può provocare danni al feto.
In alcuni neonati le cui madri hanno assunto gentamicina per via parenterale durante la gravidanza, si sono manifestati casi di sordità congenita bilaterale irreversibile. Pertanto, l'uso di gentamicina per via parenterale non è indicato durante la gravidanza.
La gentamicina è escreta nel latte materno, perciò le madri che allattano al seno, prima di assumere il farmaco, devono chiedere consiglio al medico che deciderà se è il caso di interrompere l'allattamento.
In ogni caso, le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno, prima di assumere gentamicina in una qualsiasi forma farmaceutica (anche per via oculare e cutanea) devono chiedere consiglio al medico o al ginecologo.