Vitrakvi - Capsula

    Ultimo aggiornamento: 24/09/2024

    Cos'è Vitrakvi - Capsula?

    Vitrakvi - Capsula è un farmaco a base del principio attivo Larotrectinib, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri inibitori proteinchinasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Bayer S.p.A..

    Vitrakvi - Capsula può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Vitrakvi 100 mg 56 capsule
    Vitrakvi 25 mg 56 capsule

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Bayer AG
    Concessionario: Bayer S.p.A.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Larotrectinib
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01EX12 - Larotrectinib
    Forma farmaceutica: capsula


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    Indicazioni

    Perché si usa Vitrakvi? A cosa serve?
    VITRAKVI in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici affetti da tumori solidi che presentino una fusione di geni del Recettore Tirosin-Chinasico Neurotrofico (Neurotrophic Tyrosine Receptor Kinase, NTRK),
    • che abbiano una malattia localmente avanzata, metastatica oppure nel caso in cui la resezione chirurgica possa determinare una severa morbidità, e
    • che non dispongano di opzioni terapeutiche soddisfacenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    Posologia

    Come usare Vitrakvi: Posologia
    Il trattamento con VITRAKVI deve essere iniziato da medici esperti nella somministrazione di terapie antitumorali.
    La presenza della fusione genica NTRK in un campione tumorale deve essere confermata con un test convalidato prima di iniziare il trattamento con VITRAKVI.
    Posologia
    Adulti
    La dose raccomandata negli adulti è di 100 mg di Larotrectinib, due volte al giorno, fino a progressione della malattia o fino alla comparsa di tossicità inaccettabile.
    Popolazione pediatrica
    Nei pazienti pediatrici, la dose viene calcolata in base all'area di superficie corporea (Body Surface Area, BSA). La dose raccomandata nei pazienti pediatrici è di 100 mg/m2 di larotrectinib, due volte al giorno, con un massimo di 100 mg per dose, fino a progressione della malattia o fino alla comparsa di tossicità inaccettabile.
    Dose saltata
    In caso di dimenticanza di una dose, il paziente non deve assumere due dosi contemporaneamente per compensare la dose dimenticata. I pazienti devono assumere la dose successiva all'ora prevista. Se il paziente vomita dopo aver assunto una dose, non deve assumere un'altra dose di farmaco.
    Modifica della dose
    Per tutte le reazioni avverse di grado 2 può essere appropriato proseguire la somministrazione, ma si raccomanda un attento monitoraggio per garantire che non si verifichi un peggioramento della tossicità.
    Per tutte le reazioni avverse di grado 3 o 4 non riferite ad anomalie delle prove di funzionalità epatica:
    • VITRAKVI deve essere interrotto fino alla risoluzione della reazione avversa o al ritorno al basale o al grado 1. In caso di risoluzione entro 4 settimane riprendere il trattamento alla dose corrispondente al livello successivo di modifica della dose.
    • VITRAKVI deve essere interrotto definitivamente se una reazione avversa non si risolve entro 4 settimane.
    Le modifiche di dose raccomandate per VITRAKVI in caso di reazioni avverse sono riportate nella Tabella 1.
    Tabella 1. Modifiche di dose raccomandate per VITRAKVI in caso di reazioni avverse
    Modifica della dose
    Pazienti adulti e pediatrici con area di superficie corporea di almeno 1,0 m2
    Pazienti pediatrici con area di superficie corporea inferiore a 1,0 m2
    Prima
    75 mg due volte al giorno
    75 mg/m2 due volte al giorno
    Seconda
    50 mg due volte al giorno
    50 mg/m2 due volte al giorno
    Terza
    100 mg una volta al giorno
    25 mg/m2 due volte al giornoa
    a I pazienti pediatrici che ricevono 25 mg/m2 due volte al giorno devono mantenere questa dose anche se durante il trattamento l'area di superficie corporea diventa superiore a 1,0 m2. La dose massima alla terza modifica di dose deve essere di 25 mg/m2 due volte al giorno.
    VITRAKVI deve essere interrotto definitivamente nei pazienti che non tollerano VITRAKVI dopo tre modifiche di dose.
    Le modifiche di dose raccomandate in caso di anomalie delle prove di funzionalità epatica durante il trattamento con VITRAKVI sono riportate nella Tabella 2.
    Tabella 2: Modifiche di dose e modalità di gestione raccomandate per VITRAKVI in caso di anomalie delle prove di funzionalità epatica
    Parametri di laboratorio
    Misure raccomandate
    ALT e/o AST di grado 2 (>3 volte l'ULN e ≤5 volte l'ULN)
    - Effettuare valutazioni di laboratorio seriali frequenti dall'osservazione della tossicità di grado 2 fino alla risoluzione, per stabilire se sia necessario interrompere la somministrazione o ridurre la dose
    ALT e/o AST di grado 3 (>5 volte l'ULN e ≤20 volte l'ULN)
    oppure
    ALT e/o AST di grado 4 (>20 volte l'ULN), con bilirubina <2 volte l'ULN
    - Sospendere il trattamento fino alla risoluzione della reazione avversa o al ritorno al basale. Monitorare frequentemente la funzionalità epatica fino alla risoluzione o ritorno al basale. Interrompere definitivamente il trattamento se la reazione avversa non si risolve.
    - Se la reazione avversa si risolve, riprendere alla dose corrispondente al livello successivo di modifica della dose. Il trattamento deve essere ripreso unicamente nei pazienti nei quali il beneficio superi il rischio.
    - Interrompere definitivamente il trattamento in caso di comparsa di aumento di ALT e/o AST di grado 4 dopo la ripresa del trattamento.
    ALT e/o AST ≥3 volte l'ULN con bilirubina ≥2 volte l'ULN
    - Sospendere il trattamento e monitorare frequentemente la funzionalità epatica fino alla risoluzione o al ritorno al basale.
    - Valutare l'interruzione definitiva del trattamento.
    - Il trattamento deve essere ripreso unicamente nei pazienti nei quali il beneficio superi il rischio.
    - In caso di ripresa del trattamento, iniziare alla dose immediatamente inferiore. Monitorare frequentemente la funzionalità epatica quando il trattamento viene ripreso.
    - Interrompere definitivamente il trattamento se la reazione avversa si ripresenta dopo la ripresa del trattamento.
    ALT alanina aminotransferasi
    AST aspartato aminotransferasi
    ULN limite superiore della norma
    Popolazioni particolari
    Anziani
    Non si raccomanda alcun adattamento posologico nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    La dose iniziale di VITRAKVI deve essere ridotta del 50% nei pazienti con compromissione epatica da moderata (Child-Pugh B) a severa (Child-Pugh C). Non è raccomandato alcun adattamento posologico nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh A) (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    Non è necessario alcun adattamento posologico nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
    Co-somministrazione con potenti inibitori di CYP3A4
    Se è necessaria la co-somministrazione con un potente inibitore di CYP3A4, la dose di VITRAKVI deve essere ridotta del 50%. Dopo che il trattamento con l'inibitore è stato interrotto per un periodo pari a 3-5 emivite di eliminazione, la somministrazione di VITRAKVI deve essere ripresa alla dose assunta prima di iniziare il trattamento con l'inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
    Modo di somministrazione
    VITRAKVI è per uso orale.
    VITRAKVI è disponibile sotto forma di capsula o soluzione orale; le formulazioni hanno biodisponibilità orale equivalente e possono essere usate in modo intercambiabile.
    Informare il paziente di deglutire la capsula intera con un bicchiere d'acqua. A causa del suo gusto amaro, la capsula non deve essere aperta, masticata o frantumata.
    Le capsule possono essere assunte indipendentemente dai pasti, ma non devono essere assunte con pompelmo o succo di pompelmo.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Vitrakvi
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Vitrakvi
    Efficacia nei diversi tipi di tumore
    Il beneficio di VITRAKVI è stato stabilito attraverso studi clinici a braccio singolo che comprendono un campione relativamente piccolo di pazienti i cui tumori presentano fusioni geniche NTRK. Gli effetti favorevoli di VITRAKVI sono stati dimostrati sulla base del tasso di risposta globale e della durata della risposta in un numero limitato di tipi di tumore. L'effetto può essere quantitativamente diverso a seconda del tipo di tumore e delle alterazioni geniche concomitanti (vedere paragrafo 5.1). Per questi motivi, VITRAKVI deve essere utilizzato solo in assenza di opzioni terapeutiche per le quali sia stato stabilito un beneficio clinico, o quando tali opzioni terapeutiche siano esaurite (ovvero in assenza di opzioni terapeutiche soddisfacenti).
    Reazioni neurologiche
    Nei pazienti trattati con Larotrectinib sono state segnalate reazioni neurologiche quali capogiro, alterazione dell'andatura e parestesia (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte delle reazioni neurologiche sono insorte entro i primi tre mesi di trattamento. A seconda della severità e della persistenza dei sintomi occorre valutare la sospensione, la riduzione o l'interruzione della somministrazione di VITRAKVI (vedere paragrafo 4.2).
    Epatotossicità
    Nei pazienti trattati con larotrectinib sono state osservate anomalie delle prove di funzionalità epatica, fra cui aumenti di ALT, AST, fosfatasi alcalina (ALP) e bilirubina (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte degli aumenti di ALT e AST si è verificata entro 3 mesi dall'inizio del trattamento. Sono stati segnalati casi di epatotossicità con aumenti di ALT e/o AST di severità di grado 2, 3 o 4 e aumento della bilirubina ≥2 volte l'ULN in pazienti adulti.
    Nei pazienti che presentano un aumento delle transaminasi epatiche, sospendere, modificare la dose o interrompere definitivamente il trattamento con VITRAKVI a seconda della severità (vedere paragrafo 4.2).
    La funzionalità epatica deve essere monitorata, incluse ALT, AST, ALP e bilirubina, prima della prima dose, successivamente una volta ogni 2 settimane durante il primo mese di trattamento, poi mensilmente nei 6 mesi di trattamento successivi, quindi a intervalli periodici durante il trattamento. Nei pazienti che presentano un aumento delle transaminasi, è necessario ripetere il monitoraggio con maggiore frequenza (vedere paragrafo 4.2).
    Co-somministrazione con induttori di CYP3A4/P-gp
    La co-somministrazione di potenti o moderati induttori di CYP3A4/P-gp e VITRAKVI deve essere evitata a causa di un rischio di esposizione ridotta (vedere paragrafo 4.5).
    Contraccezione nelle donne e negli uomini
    Le donne in età fertile devono adottare delle misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento con VITRAKVI e per almeno un mese dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
    Informare gli uomini potenzialmente fertili, con una partner in età fertile non in gravidanza, di adottare delle misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento con VITRAKVI e per almeno un mese dopo l'ultima dose (vedere paragrafo 4.6).

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vitrakvi
    Effetti di altre sostanze su larotrectinib
    Effetto degli inibitori di CYP3A, P-gp e BCRP su larotrectinib
    Larotrectinib è un substrato del citocromo P450 (CYP) 3A, della glicoproteina-P (P-gp) e della proteina di resistenza del carcinoma mammario (Breast Cancer Resistance Protein, BCRP). La co-somministrazione di VITRAKVI con potenti o moderati inibitori di CYP3A e inibitori di P-gp e BCRP (ad es. atazanavir, claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina, troleandomicina, voriconazolo o pompelmo) può aumentare le concentrazioni plasmatiche di larotrectinib (vedere paragrafo 4.2).
    I dati clinici in soggetti adulti sani mostrano che la co-somministrazione di una singola dose di 100 mg di VITRAKVI con itraconazolo (un potente inibitore di CYP3A e inibitore di P-gp e BCRP) 200 mg una volta al giorno per 7 giorni ha provocato un aumento della Cmax e dell'AUC di larotrectinib rispettivamente di 2,8 volte e di 4,3 volte.
    I dati clinici in soggetti adulti sani mostrano che la co-somministrazione di una singola dose di 100 mg di VITRAKVI con una singola dose di 600 mg di rifampicina (un inibitore di P-gp e BCRP) ha provocato un aumento della Cmax e dell'AUC di larotrectinib, rispettivamente, di 1,8 volte e di 1,7 volte.
    Effetti degli induttori di CYP3A e P-gp su larotrectinib
    La co-somministrazione di VITRAKVI con potenti o moderati induttori di CYP3A e potenti induttori di P-gp (ad es. carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, rifabutina, rifampicina o Erba di San Giovanni) può ridurre le concentrazioni plasmatiche di larotrectinib e deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4).
    I dati clinici in soggetti adulti sani dimostrano che la co-somministrazione di una singola dose di 100 mg di VITRAKVI con rifampicina (un potente induttore di CYP3A e di P-gp) 600 mg una volta al giorno per 11 giorni ha provocato una riduzione della Cmax e dell'AUC di larotrectinib, rispettivamente, del 71% e del 81%. Non sono disponibili dati clinici sull'effetto di un induttore moderato, ma si prevede una diminuzione dell'esposizione di larotrectinib.
    Effetti di larotrectinib su altre sostanze
    Effetti di larotrectinib sui substrati di CYP3A
    I dati clinici in soggetti adulti sani dimostrano che la co-somministrazione di VITRAKVI (100 mg due volte al giorno per 10 giorni) ha provocato un aumento di 1,7 volte della Cmax e dell'AUC di midazolam orale in confronto al solo midazolam, suggerendo che larotrectinib sia un debole inibitore di CYP3A.
    Procedere con cautela in caso di uso concomitante di substrati di CYP3A con intervallo terapeutico ristretto (ad es. alfentanil, ciclosporina, diidroergotamina, ergotamina, fentanil, pimozide, chinidina, sirolimus o tacrolimus) nei pazienti che assumono VITRAKVI. Se nei pazienti che assumono VITRAKVI è richiesto l'uso concomitante di questi substrati di CYP3A con intervallo terapeutico ristretto, può essere necessario ridurre la dose dei substrati di CYP3A a causa delle reazioni avverse.
    Effetti di larotrectinib sui substrati di CYP2B6
    Gli studi in vitro dimostrano che larotrectinib induce CYP2B6. La co-somministrazione di larotrectinib con i substrati di CYP2B6 (ad es. bupropione, efavirenz) può ridurne l'esposizione.
    Effetti di larotrectinib su altri substrati di trasportatori
    Gli studi in vitro dimostrano che larotrectinib è un inibitore di OATP1B1. Non sono stati condotti studi clinici per valutare le interazioni con i substrati di OATP1B1. Non si può quindi escludere che la co-somministrazione di larotrectinib con i substrati di OATP1B1 (ad es.: valsartan, statine) possa aumentarne l'esposizione.
    Effetti di larotrectinib sui substrati degli enzimi regolati da PXR
    Studi in vitro indicano che larotrectinib è un debole induttore degli enzimi regolati da PXR (ad es.: la famiglia CYP2C e UGT). La co-somministrazione di larotrectinib con i substrati di CYP2C8, CYP2C9 o CYP2C19 (ad es.: repaglinide, warfarin, tolbutamide od omeprazolo) può ridurre la loro esposizione.
    Contraccettivi ormonali
    Attualmente non è noto se larotrectinib possa ridurre l'efficacia dei contraccettivi ormonali ad azione sistemica. Pertanto, informare le donne che usano contraccettivi ormonali ad azione sistemica di adottare anche un metodo barriera.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Vitrakvi - Capsula" insieme ad altri farmaci come “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Dintoinale”, “Dotecine”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Luminale - Compressa”, “Mysoline”, “Nervaxon”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Stadmycin”, “Tegretol”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione negli uomini e nelle donne
    Sulla base del suo meccanismo d'azione, quando Larotrectinib viene somministrato a donne in gravidanza non può essere escluso il rischio di danni fetali. Effettuare un test di gravidanza nelle donne in età fertile prima di iniziare il trattamento con VITRAKVI.
    Informare le donne potenzialmente fertili di adottare misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento con VITRAKVI e per almeno un mese dopo l'ultima dose. Poiché non è attualmente noto se larotrectinib possa ridurre l'efficacia dei contraccettivi ormonali ad azione sistemica, informare le donne che usano contraccettivi ormonali ad azione sistemica di adottare anche un metodo barriera.
    Informare gli uomini potenzialmente fertili, con una partner in età fertile non in gravidanza, di adottare delle misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento con VITRAKVI e per almeno un mese dopo l'ultima dose.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di larotrectinib in donne in gravidanza non esistono.
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di VITRAKVI durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se larotrectinib/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
    L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con VITRAKVI e nei 3 giorni successivi all'ultima dose.
    Fertilità
    Non esistono dati clinici sugli effetti di larotrectinib sulla fertilità. Negli studi di tossicità a dosi ripetute non sono stati osservati effetti rilevanti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    VITRAKVI altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Nei pazienti che ricevevano Larotrectinib sono stati segnalati capogiri e stanchezza, soprattutto di grado 1 e 2 durante i primi 3 mesi di trattamento. Questi effetti possono alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari durante questo periodo. Informare i pazienti di non guidare veicoli e usare macchinari fino a quando non siano ragionevolmente certi che la terapia con VITRAKVI non abbia effetti negativi (vedere paragrafo 4.4).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Vitrakvi
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse al farmaco più comuni (≥20%) di VITRAKVI in ordine di frequenza decrescente sono state: ALT aumentate (35%), AST aumentate (32%), vomito (29%), anemia (28%), stipsi (27%), diarrea (26%), nausea (23%), stanchezza (22%) e capogiro (20%).
    La maggior parte delle reazioni avverse era di grado 2 o 3. Il grado 4 è stato il più alto segnalato per le reazioni avverse: conta dei neutrofili diminuita (2%), ALT aumentate (1%), AST aumentate, conta dei leucociti diminuita, conta delle piastrine diminuita, debolezza muscolare e fosfatasi alcalina ematica aumentata (ciascuna <1%). Il grado 3 è stato il più alto segnalato per le reazioni avverse: anemia (6%), aumento di peso (4%), diarrea (3%), alterazione dell'andatura e vomito (ciascuna 1%) e stanchezza, capogiro, parestesia, nausea, mialgia e stipsi (ciascuna <1%).
    L'interruzione permanente del trattamento con VITRAKVI per la comparsa di reazioni avverse si è verificata nel 2% dei pazienti (2 casi ciascuno di conta dei neutrofili diminuita, ALT aumentate e AST aumentate, 1 caso ciascuno di alterazione dell'andatura e debolezza muscolare). La maggior parte delle reazioni avverse che hanno portato a una riduzione della dose si è verificata nei primi tre mesi di trattamento.
    Tabella delle reazioni avverse
    La sicurezza di VITRAKVI è stata valutata in 361 pazienti affetti da tumore positivo per fusione TRK che hanno partecipato ad uno dei tre studi clinici in corso: gli Studi 1, 2 (“NAVIGATE”) e 3 (“SCOUT”) e dopo l'immissione in commercio. La popolazione valutabile ai fini della sicurezza comprendeva pazienti con un'età mediana di 39,0 anni (intervallo: 0; 90) il 37% dei quali era costituito da pazienti pediatrici. La mediana del periodo di trattamento per la popolazione totale valutabile ai fini della sicurezza (n=361) è stata di 13,1 mesi (intervallo: 0,1; 76,4).
    Le reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti trattati (n=361) con VITRAKVI sono riportate nella Tabella 3 e nella Tabella 4.
    Le reazioni avverse al farmaco sono classificate in base alla classificazione per sistemi e organi. Le classi di frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti affetti da tumore positivo per fusione TRK trattati con VITRAKVI alla dose raccomandata (popolazione totale valutabile ai fini della sicurezza, n=361) e dopo l'immissione in commercio
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Tutti i gradi
    Gradi 3 e 4
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Anemia
    Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia)
    Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia)
     
    Comune
    Conta delle piastrine diminuita (Trombocitopenia)
    Anemia
    Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia)a
    Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia)a, b
    Non comune
     
    Conta delle piastrine diminuita (Trombocitopenia)a, b
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Capogiro
     
    Comune
    Alterazione dell'andatura Parestesia
    Alterazione dell'andatura
    Non comune
     
    Capogiro
    Parestesia
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Nausea
    Stipsi
    Vomito
    Diarrea
     
    Comune
    Disgeusiac
    Diarrea
    Non comune
     
    Vomito
    Nausea
    Stipsi
    Patologie epatobiliari
    Non nota
    Danno epaticod
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Molto comune
    Mialgia
     
    Comune
    Debolezza muscolare
     
    Non comune
     
    Mialgia
    Debolezza muscolarea, b
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Stanchezza
     
    Non comune
     
    Stanchezza
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate
    Aspartato aminotransferasi (AST) aumentate
    Aumento di peso (Aumento di peso anomalo)
     
    Comune
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate a
    Aspartato aminotransferasi (AST)
    aumentate a
    Aumento di peso (Aumento di peso anomalo)
     
    Non comune
     
    Fosfatasi alcalina ematica aumentataa, b
    a Sono state segnalate reazioni di grado 4
    b La frequenza per ogni grado era inferiore a <1%
    c La RAF disgeusia include i termini preferiti “disgeusia” e “disturbo del gusto”
    dInclude casi con ALT/AST ≥3 volte l'ULN e bilirubina ≥2 volte l'ULN
    Tabella 4. Reazioni avverse al farmaco segnalate nei pazienti pediatrici affetti da tumore positivo per fusione TRK trattati con VITRAKVI alla dose raccomandata (n=135); tutti i gradi
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Neonati e bambini piccoli (n=43)a
    Bambini
    (n=67)b
    Adolescenti
    (n=25)c
    Pazienti pediatrici(n=135)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Anemia Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia)
    Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia) Conta delle piastrine diminuita
    (Trombocitopenia)
    Anemia
    Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia)
    Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia)
    Anemia
    Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia) Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia)
    Anemia Conta dei neutrofili diminuita (Neutropenia)
    Conta dei leucociti diminuita (Leucopenia) Conta delle piastrine diminuita
    (Trombocitopenia)
    Comune
     
    Conta delle piastrine diminuita (Trombocitopenia)
    Conta delle piastrine diminuita (Trombo
    citopenia
    )
     
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
     
     
    Capogiro
     
    Comune
    Capogiro
    Capogiro Parestesia Alterazione dell'andatura
    Parestesia Alterazione dell'andatura
    Capogiro Parestesia Alterazione dell'andatura
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Nausea
    Stipsi
    Vomito
    Diarrea
    Nausea
    Stipsi
    Vomito
    Diarrea
    Nausea
    Stipsi
    Vomito
    Diarrea
    Nausea
    Stipsi
    Vomito
    Diarrea
    Comune
     
    Disgeusia
     
    Disgeusia
    Patologie del sistema muscoloschele- trico e del tessuto connettivo
    Molto comune
     
    Mialgia
    Mialgia
    Mialgia
    Comune
     
    Debolezza muscolare
    Debolezza muscolare
    Debolezza muscolare
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Stanchezza
    Stanchezza
    Stanchezza
    Stanchezza
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate Aspartato aminotransferasi (AST) aumentate Aumento di peso (Aumento di peso anomalo) Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate Aspartato aminotransferasi (AST) aumentate Aumento di peso (Aumento di peso anomalo) Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate Aspartato aminotransferasi (AST) aumentate Aumento di peso (Aumento di peso anomalo) Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Alanina aminotransferasi (ALT) aumentate Aspartato aminotransferasi (AST) aumentate Aumento di peso (Aumento di peso anomalo) Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    a Neonati/bambini piccoli (da 28 giorni a 23 mesi): sono state segnalate 5 reazioni di grado 4 riguardanti la conta dei neutrofili diminuita (neutropenia) e 2 di fosfatasi alcalina ematica aumentata. Le reazioni di grado 3 comprendevano 11 casi di conta dei neutrofili diminuita (neutropenia), 4 casi di ALT aumentate, 3 casi ciascuno di anemia e aumento di peso (aumento di peso anomalo), 2 casi ciascuno di fosfatasi alcalina ematica aumentata, diarrea e vomito e 1 caso di ALT aumentate.
    b Bambini (da 2 a 11 anni): è stato segnalato 1 caso di conta dei leucociti diminuita di grado 4. 8 casi di grado 3 sono stati segnalati per conta dei neutrofili diminuita (neutropenia), 2 casi ciascuno di anemia, diarrea e vomito e 1 caso ciascuno è stato segnalato per ALT aumentate, AST aumentate, alterazione dell'andatura, aumento di peso (aumento di peso anomalo), parestesia e mialgia.
    c Adolescenti (da 12 a <18 anni): non sono state segnalate reazioni di grado 4. Sono state segnalate reazioni di grado 3, con 1 caso ciascuno di ALT aumentate, AST aumentate, stanchezza, alterazione dell'andatura e debolezza muscolare.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Reazioni neurologiche
    Nella banca dati globale relativa ai dati di sicurezza (n=361), il massimo grado osservato per le reazioni avverse neurologiche è stato il grado 3 o 4, riscontrato in 10 pazienti (3%) e comprendeva alterazione dell'andatura (4 pazienti, 1%), capogiro (3 pazienti, <1%) e parestesia (3 pazienti, <1%). L'incidenza complessiva è stata del 20% per capogiro, del 6% per la parestesia e del 5% per l'alterazione dell'andatura. Le reazioni neurologiche che hanno portato a una modifica della dose o all'interruzione del trattamento comprendevano capogiro (1%), alterazione dell'andatura (<1%) e parestesia (<1%). Un paziente ha interrotto definitivamente il trattamento a causa dell'alterazione dell'andatura di grado 3. In tutti i casi, tranne uno, i pazienti nei quali si è osservata una evidente attività antitumorale e per i quali si è resa necessaria una riduzione della dose, hanno potuto proseguire il trattamento con una dose e/o uno schema di somministrazione ridotto (vedere paragrafo 4.4).
    Epatotossicità
    Nei pazienti trattati con VITRAKVI sono state osservate anomalie delle prove di funzionalità epatica, fra cui ALT, AST, ALP e bilirubina.
    Nella banca dati globale relativa ai dati di sicurezza (n=361), il massimo grado osservato di aumento delle transaminasi è stato un aumento di ALT di grado 4 in 7 pazienti (2%) e un aumento di AST in 4 pazienti (1%). Aumenti di ALT e AST di grado 3 sono stati osservati, rispettivamente, in 25 (7%) e 22 (6%) pazienti. La maggior parte degli aumenti di grado 3 si è manifestata temporaneamente nei primi tre mesi di trattamento ed è regredita al grado 1 entro i mesi 3-4. Aumenti di ALT e AST di grado 2 sono stati osservati, rispettivamente, in 35 (10%) e 32 (9%) pazienti; aumenti di ALT e AST di grado 1 sono stati osservati, rispettivamente, in 173 (48%) e 177 (49%) pazienti.
    Aumenti di ALT e AST tali da indurre un aggiustamento posologico o un'interruzione del trattamento si sono verificati, rispettivamente, in 24 (7%) pazienti e 21 (6%) pazienti (vedere paragrafo 4.4).
    Due pazienti hanno interrotto definitivamente la somministrazione del farmaco, 1 dei quali a causa di aumenti di ALT di grado 3 e 4 e di AST di grado 3.
    Sono stati segnalati casi di epatotossicità con aumenti di ALT e/o AST di severità di grado 2, 3 o 4 e aumento della bilirubina ≥2 volte l'ULN in pazienti adulti. In alcuni casi, il trattamento con VITRAKVI è stato sospeso e successivamente ripreso a dose ridotta, mentre in altri casi il trattamento è stato interrotto definitivamente (vedere paragrafo 4.4).
    Ulteriori informazioni per popolazioni particolari
    Pazienti pediatrici
    Dei 361 pazienti trattati con VITRAKVI, 135 (37%) pazienti erano di età compresa tra la nascita e < 18 anni (n=13 dalla nascita a < 3 mesi, n=4 ≥ 3 mesi a < 6 mesi, n=17 ≥ 6 mesi a < 12 mesi, n=9 ≥ 12 mesi a < 2 anni, n=31 ≥ 2 anni a < 6 anni, n=36 ≥ 6 anni a < 12 anni, n=25 ≥ 12 anni a < 18 anni). La maggior parte delle reazioni avverse ha avuto una severità di grado 1 o 2 e si è risolta senza modifiche della dose o interruzione di VITRAKVI. Le reazioni avverse con severità di grado 3 o 4 sono state generalmente osservate più frequentemente nei pazienti di età < 6 anni. Sono state riportate nel 69% dei pazienti di età compresa tra la nascita e < 3 mesi e nel 44% dei pazienti da ≥ 3 mesi a < 6 anni. È stato segnalato che la diminuzione della conta dei neutrofili ha portato all'interruzione del farmaco in studio, alla modifica della dose ed all'interruzione della dose.
    Anziani
    Dei 361 pazienti della popolazione totale valutabile ai fini della sicurezza che hanno ricevuto VITRAKVI, 69 (19%) pazienti erano di età pari o superiore a 65 anni e 22 (6%) pazienti erano di età pari o superiore a 75 anni. Il profilo di sicurezza nei pazienti anziani (≥65 anni) è coerente con quello osservato nei pazienti più giovani. Le reazioni avverse come capogiro (30% vs. 28% in tutti gli adulti), anemia (35% versus 27% in tutti gli adulti), diarrea (25% vs. 22% in tutti gli adulti), debolezza muscolare (13% versus 10% in tutti gli adulti), conta delle piastrine diminuita (12% vs. 6% in tutti gli adulti), alterazione dell'andatura (9% vs. 5% in tutti gli adulti) e disgeusia (9% vs. 6% in tutti gli adulti) erano più frequenti nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. 


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vitrakvi
    L'esperienza riguardo al sovradosaggio con VITRAKVI è limitata. I sintomi del sovradosaggio non sono noti. In caso di sovradosaggio, i medici devono ricorrere a misure generali di supporto e trattare i sintomi.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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