Cos'è Sobrepin Tosse Influenza Raffreddore?
Sobrepin Tosse Influenza Raffreddore può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: granulato
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Indicazioni
Posologia
Filtrazione glomerulare | Dosaggio | |
10-50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore | |
<10 ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
Controindicazioni
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Tosse asmatica.
- Tosse produttiva.
- Insufficienza respiratoria.
- Grave insufficienza renale o emodialisi.
- Terapia concomitante o nelle due settimane precedenti, con uno dei seguenti medicinali:
- Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO): l'utilizzo concomitante di destrometorfano e IMAO comporta il rischio di sindrome serotoninergica. L'assunzione concomitante di questi medicinali può causare un aumento della pressione del sangue e crisi ipertensiva (vedere paragrafo 4.5).
- Inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI)
- Bupropione
- Linezolide
- Procarbazina
- Selegilina
- Bambini al di sotto dei 6 anni di età.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
- Nei pazienti con malattia epatica (con o senza insufficienza epatica) o epatite vitale, poiché il rischio di epatotossicità è aumentato (vedere paragrafo 5.2)
- Nei pazienti con anemia, cardiopatia o malattie polmonari e disfunzione renale (nell'ultimo caso, l'utilizzo occasionale è accettabile, ma l'assunzione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di eventi avversi a carico dei reni)
- Nei pazienti asmatici, sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché sono state riportate reazioni broncospastiche con il paracetamolo (reazione incrociata) in questi pazienti, anche se tali effetti si sono verificati solo nel 5% dei pazienti testati.
L'assunzione di farmaci contenenti paracetamolo da parte di pazienti che consumano regolarmente bevande alcoliche (tre o più bevande alcoliche, come birra, vino o liquori, al giorno) potrebbe causare danni al fegato. Gli alcolisti cronici devono consultare un medico prima di assumere paracetamolo, altri analgesici o altri antipiretici.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
- Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): possibile potenziamento dell'effetto anticoagulante dovuto all'inibizione della sintesi epatica dei fattori di coagulazione. Tuttavia, alla luce dell'apparentemente bassa rilevanza clinica di questa interazione nella maggior parte dei pazienti, si considerano terapie analgesiche alternative a base di salicilati ove sia disponibile una terapia anticoagulante, In ogni caso, la dose e la durata del trattamento devono essere quanto più basse possibili e accompagnate da regolare monitoraggio INR. Ai pazienti deve essere spiegato di consultare un medico o un farmacista prima dell'uso, se assumono un anticoagulante come warfarin o altro derivato della cumarina.
- Alcol etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, tramite possibile induzione della produzione epatica di sottoprodotti epatotossici del paracetamolo.
- Anticonvulsivi (fenitoina, fenobarbitale, metilfenobarbitale, primidone): diminuita biodisponibilità di paracetamolo e esacerbazione dell'epatotossicità a fronte di sovradosaggio, causata dall'induzione del metabolismo epatico.
- Diuretici dell'ansa: possibile riduzione degli effetti dei diuretici, poiché il paracetamolo potrebbe ridurre l'escrezione renale delle prostaglandine e l'attività reninica plasmatica.
- Isoniazide: ridotta clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione del suo metabolismo epatico.
- Lamotrigina: ridotta biodisponibilità di lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico.
- Metoclopramide e domperidone: aumento dell'assorbimento di paracetamolo nell'intestino tenue, a causa dell'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico.
- Probenecid: Aumento dell'emivita plasmatica del paracetamolo tramite la riduzione della degradazione e dell'escrezione urinaria dei suoi metaboliti.
- Propranololo: aumento dei livelli plasmatici di paracetamolo, a causa della possibile inibizione del suo metabolismo epatico
- Resine scambiatrici di ioni (colestiramina): ridotto assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione dei suoi effetti, a causa della fissazione del paracetamolo nell'intestino.
- Flucloxacillina: si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
Interazioni dovute alla clorfenamina maleato
- Alcolici o droghe che deprimono il sistema nervoso centrale: l'effetto depressivo di tali sostanze o gli effetti antistaminici della clorfenamina potrebbero essere potenziati e causare sintomi di sovradosaggio.
- Inibitori delle monoamine ossidasi (IMAO), incluso furazolidone (antibatterico) e procarbazina (anticancro): si sconsiglia l'assunzione concomitante poiché potrebbero prolungare e intensificare gli effetti anticolinergici e depressivi del sistema nervoso centrale degli antistaminici.
- Antidepressivi triciclici o maprotiline (antidepressivi tetraciclici) o altri medicinali ad azione anticolinergica: gli effetti anticolinergici di questi medicinali o antistaminici come la clorfenamina potrebbero essere potenziati. In caso di problemi gastrointestinali, ai pazienti deve essere raccomandato di consultare in medico il prima possibile, poiché potrebbe verificarsi ileo paralitico (vedere paragrafo 4.4).
- Farmaci ototossici: Sintomi di ototossicità come tinnito, giramenti di testa e vertigini potrebbero essere mascherati.
- Medicinali fotosensibilizzanti: possono verificarsi effetti fotosensibilizzanti aggiuntivi.
Interazioni dovute al destrometorfano:
- NSAID inibitori di COX-2 (Coxib). Gli studi farmacocinetici hanno mostrato che le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano possono aumentare se il farmaco viene somministrato in concomitanza con celecoxib, parecoxib o valdecoxib, a causa dell'inibizione del metabolismo epatico del destrometorfano.
- Antiaritmici (amiodarone o chinidina). Si può verificare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di destrometorfano e si potrebbero raggiungere livelli tossici. Potrebbe essere necessario adeguare il dosaggio.
- Inibitori di CYP2D6: Il destrometorfano è metabolizzato da CYP2D6 ed ha un elevato metabolismo di primo passaggio. L'utilizzo concomitante di potenti inibitori dell'enzima CYP2D6 può aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo, fino a livelli molte volte superiori al normale. Questo aumenta i rischi che il paziente manifesti gli effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria), come anche sindrome serotoninergica.
Fluoxetina, paroxetina, chinidina e terbinafina sono potenti inibitori dell'enzima CYP2D6.
Le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano aumentano fino a 20 volte con l'assunzione concomitante di chinidina, il che esacerba gli effetti avversi del farmaco sul sistema nervoso centrale.
Anche amiodarone, flecainide, propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina producono effetti simili sul metabolismo del destrometorfano.
Ove sia necessario l'uso concomitante di inibitori di CYP2D6 e destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano. - Metoprololo, un substrato del CYP2D6; se somministrato in concomitanza con il destrometorfano ne causa un prolungamento del metabolismo
- Isovuconazolo, un moderato inibitore del CYP3A4 e induttore del CYP2B6; se somministrato in concomitanza con il destrometorfano ne aumenta l'AUC e la Cmax rispettivamente del 18 e del 17%;
- Antidepressivi inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), come moclobemide e tranilcipromina; inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), come fluoxetina e paroxetina; serotoninergici come bupropione e altri inibitori della monoamina ossidasi (IMAO), come procarbazina, selegilina e il linezolide antimicotico e antibatterico: si sono verificate reazioni avverse gravi, caratterizzate da sindrome serotoninergica con eccitazione, sudore, rigidità e ipertensione. Ciò potrebbe essere causato dall'inibizione del metabolismo epatico del destrometorfano. Di conseguenza, si raccomanda di evitare l'associazione con tali farmaci e di non somministrare il destrometorfano fino a quando non sono trascorsi almeno 14 dosi dal trattamento con i medicinali sopra descritti.
- Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, inclusi psicotropici, antistaminici o medicinali per il Morbo di Parkinson: possibile potenziamento degli effetti di depressione del sistema nervoso centrale.
- Espettoranti e mucolitici. L'inibizione del riflesso della tosse potrebbe causare ostruzione polmonare in caso di aumento del volume o della fluidità delle secrezioni bronchiali.
- Aloperidolo: dal momento che inibisce l'isoenzima CYP2D6, può aumentare i livelli plasmatici di destrometorfano, causando una possibile esacerbazione dei suoi effetti avversi.
- Il consumo di alcol durante il trattamento con destrometorfano può aumentare l'incidenza di eventi avversi; di conseguenza, si raccomanda di non consumare bevande alcoliche durante il trattamento.
- Non somministrare insieme a succo di pompelmo o arancia amara, poiché queste bevande potrebbero determinare un aumento dei livelli plasmatici di destrometorfano inibendo il citocromo P-450 (CYP2D6 e CYP3 A4).
Interazioni con analisi cliniche
- Il paracetamolo può alterare i risultati delle seguenti analisi cliniche:
- Sangue: aumento (biologico) di transaminasi (ALT e AST), fosfatasi alcalina, ammoniaca, bilirubina, creatinina, lattica deidrogenasi (LDH) e urea; aumento (interferenza analitica) di glucosio, teofillina e acido urico. Aumento del tempo di protrombina (nei pazienti che assumono una dose di mantenimento di warfarin, ma non clinicamente significativo). Riduzione (interferenza analitica) del glucosio quando si usa il metodo dell'ossidasi-perossidasi.
- Urine: possono risultare valori falsamente aumentati di metadrenalina e acido urico.
- Test della funzione pancreatica con bentiromide: il paracetamolo, come la bentiromide, il paracetamolo, come la bentiromide, è metabolizzato in un'arilammina, e quindi la quantità apparente di acido para-aminobenzoico (PABA) recuperato è aumentata; si raccomanda di sospendere l'assunzione di paracetamolo almeno tre giorni prima della somministrazione della bentiromide.
- Determinazioni urinarie dell'acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA): il paracetamolo può causare risultati falsi positivi nei test di screening qualitativo che usano come reagente il nitroso naftolo. Il test quantitativo rimane inalterato
- La clorfenamina può interferire con i test cutanei eseguiti con estratti allergenici, di conseguenza si raccomanda di sospendere l'assunzione del medicinale almeno tre giorni prima del test.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Sobrepin Tosse Influenza Raffreddore" insieme ad altri farmaci come “Aidex”, “Azilect”, “Cormeto”, “Daparox 33,1 Mg/ml”, “Daparox - Compresse Rivestite”, “Demenco”, “Dropaxin”, “Ebixa - Compresse Rivestite”, “Ebixa - Soluzione”, “Ecutin”, “Eutimil”, “Ezemantis - Compresse Rivestite”, “Fluoxeren”, “Fluoxetina Accord”, “Fluoxetina Almus”, “Fluoxetina DOC Generici”, “Fluoxetina EG”, “Fluoxetina EG Stada”, “Fluoxetina Fidia”, “Fluoxetina Generics”, “Fluoxetina Mylan Generics”, “Fluoxetina Ratiopharm”, “Fluoxetina Sandoz GmbH”, “Jumex - Compressa”, “Linezolid Aurobindo Italia”, “Linezolid Aurobindo”, “Linezolid B. Braun”, “Linezolid Kabi”, “Linezolid KRKA D.D.”, “Linezolid Krka”, “Linezolid S.A.L.F”, “Linezolid Teva”, “Marixino”, “Memantina Accord - Compresse Rivestite”, “Memantina Aurobindo”, “Memantina DOC Generici - Compresse Rivestite”, “Memantina DOC Generici - Soluzione”, “Memantina Mylan”, “Memantina Sandoz”, “Memantina Tecnigen - Compresse Rivestite”, “Nalisar”, “Paroxetina Almus”, “Paroxetina Aurobindo”, “Paroxetina DOC Generici”, “Paroxetina Doc”, “Paroxetina EG”, “Paroxetina EG Stada”, “Paroxetina Hexal”, “Paroxetina Mylan Generics”, “Paroxetina Mylan Pharma”, “Paroxetina Pensa”, “Paroxetina Ratiopharm”, “Paroxetina Sun”, “Paroxetina Teva”, “Paroxetina Zentiva Italia”, “Paroxetina Zentiva”, “Prozac”, “Rasabon”, “Rasagilina Accord”, “Rasagilina Aurobindo”, “Rasagilina Doc Generici”, “Rasagilina EG”, “Rasagilina KRKA”, “Rasagilina Mylan”, “Rasagilina Sandoz”, “Rasagilina Teva”, “Rasagilina Zentiva”, “Rasaral”, “Roldap”, “Selecom”, “Serestill”, “Sereupin”, “Seroxat”, “Solemantis”, “Stiliden”, “Xeredien”, “Zyvoxid - Compresse Rivestite”, “Zyvoxid - Granulato”, “Zyvoxid - Soluzione (uso Interno)”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
- molto comune (≥1/10).
- comune (≥1/100 e <1/10).
- non comune (≥1/1000 e <1/100).
- raro (≥1/10000 e <1/1000) – molto raro (<1/10000).
- frequenza non nota (non può essere calcolata sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1: Reazioni avverse identificate durante il periodo post-marketing di clorfenamina, destrometorfano, paracetamolo o della combinazione, classificate per frequenza sulla base di studi clinici, studi epidemiologici e segnalazioni spontanee.
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Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza
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Reazioni avverse
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Disturbi del sistema immunitario
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non nota
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reazione anafilattica
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non nota
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ipersensibilità
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Disturbi psichiatrici
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non nota
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insonnia
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Disturbi del sistema nervoso
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non nota
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psicomotricità iperattiva
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Disturbi gastrointestinale
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non nota
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dolori addominali
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non nota | diarrea | ||
non nota | nausea | ||
non nota
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vomito
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Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo
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non nota
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eruzione fissa da farmaci
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non nota | angioedema | ||
non nota | pruritus | ||
non nota | rash cutaneo | ||
non nota | eruzione cutanea pruriginosa | ||
non nota | orticaria | ||
non nota |
eruzione cutanea
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Indagini
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non nota
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aumento delle transaminasi a
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Sovradosaggio
Sistema di classificazione degli organi
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Reazione avversa
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Disturbi psichiatrici
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Agitazione
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Stato confusionale | |
Disturbi di conversione | |
Allucinazioni | |
Disturbi del sistema nervoso
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Atassia
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Goffaggine | |
Coma | |
Disartria | |
Letargia | |
Nistagmo | |
Convulsioni | |
Sindrome serotoninergica | |
Tremore | |
Distonia
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Disturbi oculari
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Miosi Midriasi
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Disturbi respiratori, toracici e mediastinali
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Depressione respiratoria
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Disturbi renali e urologici
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Ritenzione di urina
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Disturbi cardiaci
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tachicardia
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Disturbi vascolari
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ipertensione
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Disturbi gastrointestinali
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colite ischemica
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Tabella 3: Reazioni avverse riscontrate a seguito del sovradosaggio di paracetamolo
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Disturbi metabolici e dell'alimentazione
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Mancanza di appetito
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Disturbi gastrointestinali
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Vomito, nausea, dolore addominale
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Disturbi epatobiliari
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Necrosi epatica, insufficienza epatica acuta, itterizia, epatomegalia, dolorabilità epatica
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Disturbi generali e alterazioni presso il sito di somministrazione
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Pallore, iperidrosi, malessere
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Analisi complementari
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Aumento della bilirubina, aumento degli enzimi epatici, aumento di INR, prolungamento del tempo di protrombina, aumento dei livelli di fosfato e lattato nel sangue.
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- Fase I (12-24 ore): nausea, vomito, diaforesi e anoressia;
- Fase II (24-48 ore): miglioramento clinico; i livelli di AST e ALT iniziano a salire, bilirubina e protrombina
- Fase III (72-96 ore): picco dell'epatotossicità; possono riscontrarsi valori di AST pari a 20.000
- Fase IV (7-8 giorni): recupero.
In caso di ingestione di un sovradosaggio, il paziente deve essere tempestivamente trattato presso una struttura sanitaria, anche se non presenta segni o sintomi significativi, dal momento che, seppur letali, spesso non appaiono subito dopo l'ingestione, ma solo dopo il terzo giorno. La necrosi epatica può essere causa di morte. Può verificarsi anche insufficienza renale acuta. Negli adulti e negli adolescenti (a partire dai 12 anni di età), può verificarsi epatotossicità dopo l'ingestione di una dose di 7,5-10 g in un periodo di 8 ore o meno. La morte è un evento raro (meno del 3-4% dei casi non trattati) e sono stati raramente riportati sovradosaggi a fronte di un quantitativo inferiore a 15 grammi.
Tabella 4: Sequela prevista dell'insufficienza epatica acuta associata a sovradosaggio di paracetamolo
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Infezioni e infestazioni
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Sepsi, infezioni micotiche, infezioni batteriche
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Disturbi del sangue e del sistema linfatico
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Coagulazione intravascolare disseminata, coagulopatia, trombocitopenia
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Disturbi metabolici e dell'alimentazione
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Ipoglicemia, ipofosfatemia, acidosi metabolica, acidosi lattica
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Disturbi del sistema nervoso
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Coma (da sovradosaggio massiccio di paracetamolo o sovradosaggio di più farmaci), encefalopatia, edema cerebrale
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Disturbi cardiaci
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Cardiomiopatia
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Disturbi vascolari
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Ipotensione
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Disturbi respiratori, toracici e mediastinali
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Insufficienza respiratoria
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Disturbi gastrointestinali
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Pancreatite, emorragia gastrointestinale
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Disturbi renali e urinari
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Insufficienza renale acuta
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Disturbi generali e alterazioni presso il sito di somministrazione
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Insufficienza multiorgano
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- Dose di attacco: 150 mg/kg (equivalente a 0,75 ml/kg di soluzione acquosa al 20% di N- acetilcisteina; pH: 6,5), somministrata lentamente per via endovenosa o diluita in 200 ml di destrosio 5%, nell'arco di 15 minuti.
- Dose di mantenimento:
a) Inizialmente 50 mg/kg (equivalente a 0,25 ml/kg di soluzione acquosa al 20% di N- acetilcisteina; pH: 6,5) in 500 ml di destrosio 5%, da somministrare mediante infusione lenta in 4 ore.
- Una dose iniziale di 140 mg per kg di peso corporeo
- 17 dosi da 70 mg per kg di peso corporeo, ogni 4 ore
Ogni dose deve essere diluita al 5% con una bevanda a base di cola, succo di pompelmo, succo di arancia o acqua prima della somministrazione, in ragione del suo odore sgradevole e delle sue proprietà irritanti o sclerosanti. Nel caso in cui il paziente vomitasse la dose entro un'ora dalla somministrazione, questa dovrà essere ripetuta. Se necessario, l'antidoto (diluito con acqua) può essere somministrato tramite intubazione duodenale.