Saidox

    Ultimo aggiornamento: 01/11/2024

    Cos'è Saidox?

    Saidox è un farmaco a base del principio attivo Doxazosin Mesilato, appartenente alla categoria degli Alfabloccanti e nello specifico Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda SF Group S.r.l..

    Saidox può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Saidox 2 mg 30 compresse divisibili
    Saidox 4 mg 20 compresse divisibili

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: SF Group S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Doxazosin Mesilato
    Gruppo terapeutico: Alfabloccanti
    ATC: C02CA04 - Doxazosin
    Forma farmaceutica: compressa divisibile


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    Indicazioni

    Perché si usa Saidox? A cosa serve?
    • Ipertensione arteriosa essenziale.
    • SAIDOX è indicato nel trattamento dei sintomi clinici associati all'iperplasia prostatica benigna (IPB).

    Posologia

    Come usare Saidox: Posologia
    SAIDOX (Doxazosina) può essere somministrato indifferentemente al mattino o alla sera.
    Le compresse devono essere assunte in monosomministrazione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.
    Ipertensione arteriosa
    La dose abituale di SAIDOX è da 1 a 8 mg al giorno. La massima dose raccomandata è di 16 mg al giorno.
    La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi (1/2 compressa da 2 mg) e questa dose deve essere mantenuta da una a due settimane di trattamento. Dopo questo periodo il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre una-due settimane.
    Al bisogno, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
    Iperplasia prostatica benigna
    All'inizio del trattamento con SAIDOX, si raccomanda il seguente schema posologico:
    • giorni da 1 a 8: 1 mg al giorno (1/2 compressa di SAIDOX da 2 mg)
    • giorni da 9 a 14: 2 mg al giorno (1 compressa di SAIDOX da 2 mg)
    In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della IPB del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg (1 compressa di SAIDOX da 4 mg) e, successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg (2 compresse di SAIDOX da 4 mg).
    L'intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.
    La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg.
    SAIDOX deve essere usato in monosomministrazione giornaliera.
    Se si interrompe la somministrazione di doxazosina per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio iniziale di 1 mg.
    Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale
    La farmacocinetica della doxazosina rimane invariata nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale. Inoltre, non ci sono evidenze che la doxazosina aggravi l'insufficienza renale preesistente.Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale. Comunque, a causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all'inizio del trattamento.
    Doxazosina non è dializzabile poiché è altamente legata alle proteine plasmatiche.
    Pazienti con insufficienza epatica
    Il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica. Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere la sezione 4.4, Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di doxazosina nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite. SAIDOX non è raccomandato per l'uso in bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Saidox
    Nella fase iniziale del trattamento o quando il dosaggio viene aumentato
    In relazione alle proprietà alfa-bloccanti della doxazosina, nei pazienti può verificarsi ipotensione posturale manifestata con vertigini e debolezza, o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all'inizio della terapia. Pertanto, è prudente pratica medica monitorare la pressione arteriosa all'inizio della terapia per minimizzare il rischio di effetti posturali. A tali pazienti deve essere raccomandato di evitare le situazioni che potrebbero provocare infortunio in caso di capogiri o debolezza durante la fase iniziale del trattamento con doxazosina.
    Uso in pazienti con patologie cardiache acute
    Come con qualsiasi altro vasodilatatore anti-ipertensivo è prudente pratica medica usare cautela nel somministrare doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute:
    • edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica;
    • insufficienza cardiaca ad alta gittata;
    • insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica;
    • insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento.
    Uso nei pazienti con cardiopatia ischemica severa
    Un abbassamento troppo rapido o marcato della pressione arteriosa può portare a un peggioramento dell'angina.
    É richiesta prudenza anche quando la doxazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che influenzano il metabolismo epatico (ad es. cimetidina).
    Uso in pazienti con insufficienza epatica
    Come con altri farmaci interamente metabolizzati dal fegato, doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela ai pazienti con funzione epatica ridotta. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa, l'uso di doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.
    Uso con inibitori della PDE-5
    É necessario prestare particolare attenzione quando doxazosina è somministrata in concomitanza con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5) (come sildenafil, tadalafil e vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti. Inoltre, si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall'assunzione di doxazosina. Non sono stati condotti studi con doxazosina in formulazioni a rilascio prolungato.
    Inoltre, i medici devono consigliare ai pazienti cosa fare quando compaiono i sintomi dell'ipotensione ortostatica.
    Uso in pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta
    La 'Intra-operative Floppy Iris Syndrome' (IFIS, una variante della sindrome dell'iride a bandiera) è stata osservata durante interventi di chirurgia della cataratta in alcuni pazienti precedentemente trattati o in trattamento con tamsulosina. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché la comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento di cataratta, il chirurgo oftalmico prima di procedere con l'intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici.
    Doxazosina deve essere usato con prudenza nei pazienti con neuropatia diabetica autonoma.
    Priapismo
    Nell'esperienza post-marketing, sono stati riportati erezioni prolungate e priapismo con alfa-1 bloccanti, compresa la doxazosina.
    Se il priapismo non viene trattato immediatamente, potrebbe determinare un danno ai tessuti del pene e la perdita permanente della potenza pertanto, il paziente deve rivolgersi immediatamente a un medico.
    Screening per il carcinoma prostatico
    Il carcinoma prostatico può causare molti dei sintomi associati all'ipertrofia prostatica benigna (IPB) e le due condizioni possono coesistere. Di conseguenza si deve escludere una diagnosi di carcinoma prostatico prima di instaurare la terapia con doxazosina per il trattamento dei sintomi dell'IPB
    Informazioni su eccipienti con effetto noto
    SAIDOX contiene lattosio, pertanto i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    SAIDOX contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Saidox

    Nella fase iniziale del trattamento o quando il dosaggio viene aumentato
    In relazione alle proprietà alfa-bloccanti della doxazosina, nei pazienti può verificarsi ipotensione postu-rale manifestata con vertigini e debolezza, o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all'inizio della terapia. Pertanto, è prudente pratica medica monitorare la pressione arteriosa all'inizio della terapia per minimizzare il rischio di effetti posturali. A tali pazienti deve essere raccomandato di evitare le situazioni che potrebbero provocare infortunio in caso di capogiri o debolezza durante la fase iniziale del trattamento con doxazosina.

    Uso in pazienti con patologie cardiache acute
    Come con qualsiasi altro vasodilatatore anti-ipertensivo è prudente pratica medica usare cautela nel somministrare doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute:

    • edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica;
    • insufficienza cardiaca ad alta gittata;
    • insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica;
    • insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento.

    Uso nei pazienti con cardiopatia ischemica severa
    Un abbassamento troppo rapido o marcato della pressione arteriosa può portare a un peggioramento dell'angina.
    É richiesta prudenza anche quando la doxazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che in-fluenzano il metabolismo epatico (ad es. cimetidina).

    Uso in pazienti con insufficienza epatica
    Come con altri farmaci interamente metabolizzati dal fegato, doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela ai pazienti con funzione epatica ridotta. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa, l'uso di doxazosina in questi pazienti non è racco-mandato.

    Uso con inibitori della PDE-5
    É necessario prestare particolare attenzione quando doxazosina è somministrata in concomitanza con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5) (come sildenafil, tadalafil e vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetti vasodilatatori e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori del-la fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti. Inoltre, si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettan-do 6 ore di intervallo di tempo dall'assunzione di doxazosina. Non sono stati condotti studi con do-xazosina in formulazioni a rilascio prolungato.
    Inoltre, i medici devono consigliare ai pazienti cosa fare quando compaiono i sintomi dell'ipotensione ortostatica.

    Uso in pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta
    La 'Intra-operative Floppy Iris Syndrome' (IFIS, una variante della sindrome dell'iride a bandiera) è sta-ta osservata durante interventi di chirurgia della cataratta in alcuni pazienti precedentemente trattati o in trattamento con tamsulosina. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché la comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento di cataratta, il chirurgo oftalmico prima di procedere con l'intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con anta-gonisti alfa-1 adrenergici.

    Doxazosina deve essere usato con prudenza nei pazienti con neuropatia diabetica autonoma.

    Priapismo
    Nell'esperienza post-marketing, sono stati riportati erezioni prolungate e priapismo con alfa-1 bloccanti, compresa la doxazosina.
    Se il priapismo non viene trattato immediatamente, potrebbe determinare un danno ai tessuti del pene e la perdita permanente della potenza pertanto, il paziente deve rivolgersi immediatamente a un medico.

    Screening per il carcinoma prostatico
    Il carcinoma prostatico può causare molti dei sintomi associati all'ipertrofia prostatica benigna (IPB) e le due condizioni possono coesistere. Di conseguenza si deve escludere una diagnosi di carcinoma prosta-tico prima di instaurare la terapia con doxazosina per il trattamento dei sintomi dell'IPB

    Informazioni su eccipienti con effetto noto
    SAIDOX contiene lattosio, pertanto i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galat-tosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    SAIDOX contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Saidox
    La doxazosina potenzia l'azione ipotensiva di altri alfa-bloccanti e di altri antipertensivi.
    L'effetto ipotensivo può essere più intenso se doxazosina è usato in concomitanza con farmaci vasodilatatori e nitrati.
    Gli antinfiammatori non steroidei possono ridurre l'effetto ipotensivo di doxazosina.
    I simpaticomimetici riducono l'effetto ipotensivo di doxazosina; doxazosina inibisce l'azione di dopamina, efedrina, adrenalina, metaraminolo e fenilefrina sulla pressione arteriosa e sui vasi sanguigni.
    La somministrazione concomitante di doxazosina con un inibitore PDE-5 può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati condotti studi con doxazosina in formulazioni a rilascio prolungato
    La maggior parte (98%) della doxazosina plasmatica è legata alle proteine. Dati in vitro su plasma umano indicano che doxazosina non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.
    Studi in vitro indicano che la doxazosina è un substrato del citocromo P450 3A4 (CYP 3A4).
    Deve essere prestata attenzione quando si somministrano contemporaneamente doxazosina con un forte inibitore del CYP 3A4, come claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina o voriconazolo (vedere paragrafo 5.2).
    L'esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosina nelle formulazioni standard non comporta interazioni con diuretici tiazidici, furosemide, betabloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici e anticoagulanti. Tuttavia non sono disponibili dati provenienti da studi di interazione farmacologica.
    In uno studio clinico open-label, randomizzato, controllato con placebo condotto su 22 volontari maschi sani, la somministrazione di una dose singola di 1 mg/die di doxazosina il 1° giorno di un regime terapeutico della durata di quattro giorni con cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno) ha determinato un aumento del 10% dell'AUC media di doxazosina e nessuna alterazione statisticamente significativa della Cmax media e dell'emivita media di doxazosina. L'aumento del 10% dell'AUC media per doxazosina con cimetidina rimane nell'ambito della variazione inter-soggetto (27%) della AUC media di doxazosina con placebo.
    La doxazosina può influire sull'attività della renina plasmatica e sulla secrezione di acido vanilmandelico attraverso le urine. Di ciò si deve tenere conto quando si interpretano i risultati di laboratorio.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Per l'indicazione di ipertensione
    Gravidanza
    Poiché non vi sono studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza, la sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita. Di conseguenza, durante la gravidanza, doxazosina deve essere usata solo se i potenziali benefici superino i rischi. Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni in esperimenti su animali, una ridotta sopravvivenza fetale è stata osservata negli animali a dosi estremamente elevate (vedere paragrafo 5.3)
    Allattamento
    In alternativa, le madri devono interrompere l'allattamento quando il trattamento con doxazosina è necessario (vedere paragrafo 5.3).
    Doxazosina è controindicata durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3) in quanto il farmaco si accumula nel latte prodotto da ratti femmina e non vi è alcuna informazione circa l'escrezione del farmaco nel latte di donne in allattamento.
    Per l'indicazione iperplasia prostatica benigna
    Questa sezione non è applicabile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La capacità di impegnarsi in attività come l'uso di macchinari o di guidare può essere compromessa, soprattutto all'inizio della terapia con doxazosina.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Saidox
    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con doxazosina con le seguenti frequenze: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1.000 a <1/100), raro (≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
    Classificazione organo
    sistemica
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (≥1/100 a <1/10)
    Non comune
    (≥1/1.000 a <1/100)
    Raro
    (≥1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro
    (<1/10.000)
    Non
    noto
    Infezioni ed infestazioni
     
    Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario
     
     
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
     
    Leucopenia, trombocitopenia
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità al farmaco
     
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Gotta, aumento dell'appetito, anoressia
     
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo
     
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Sonnolenza, vertigini, cefalea
    Accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore
     
    Vertigine posizionale, parestesia
     
    Patologie dell'occhio
     
     
     
     
    Visione offuscata
    Sindrome dell'iride a bandiera intraoperatoria, IFIS (vedi paragrafo 4.4)
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Vertigini
    Tinnito
     
     
     
    Patologie
    cardiache
     
    Palpitazioni, tachicardia
    Angina pectoris, infarto del miocardio
     
    Bradicardia, aritmie cardiache
     
    Patologie
    vascolari
     
    Ipotensione, ipotensione posturale
     
     
    Vampate di calore
     
    Patologie respiratorie,
    toraciche e
    mediastiniche
     
    Bronchite, tosse, dispnea, rinite
    Epistassi
     
    Broncospasmo
     
    Patologie
    gastrointestinali
     
    Dolore addominale, dispepsia, secchezza delle fauci, nausea
    Costipazione, flatulenza, vomito, diarrea, gastroenterite
     
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    Reperti anormali degli enzimi e della funzionalità epatica
     
    Colestasi, epatite, ittero
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Prurito
    Rash cutanei
     
    Orticaria, alopecia, porpora
     
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
     
    Dolore lombare, mialgia
    Artralgia
    Crampi muscolari, debolezza muscolare
     
     
    Patologie renali ed urinarie
     
    Cistite, incontinenza urinaria
    Disuria, minzione frequente, ematuria
    Poliuria
    Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Impotenza
     
    Ginecomastia, priapismo
    Eiaculazione retrograda
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico
    Dolore, edema del viso
     
    Affaticamento, malessere
     
    Esami diagnostici
     
     
    Aumento di peso
     
     
     
    In qualche caso
    Possono verificarsi aumentati livelli plasmatici di azoto e di creatinina, riduzione degli eritrociti. Nella fase iniziale del trattamento, possono verificarsi ipotensione ortostatica e – raramente – sincope, soprattutto ad alte dosi. Questi effetti possono comparire anche quando si riprende il trattamento dopo una breve interruzione.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Saidox
    Se il sovradosaggio dovesse provocare ipotensione, il paziente deve essere immediatamente posto in posizione supina, con la testa in giù.
    Nei singoli casi possono essere adottate altre misure di supporto, se ritenute appropriate.
    Se questa misura è inadeguata, lo shock deve prima essere trattato con espansori di volume.
    Se necessario, deve essere utilizzato un agente vasopressore.
    La funzione renale deve essere monitorata e sostenuta, se necessario.
    Poiché la doxazosina è altamente legata alle proteine?? plasmatiche, la dialisi non è indicata.

    Scadenza

    36 mesi

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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