Livogiva

    Ultimo aggiornamento: 16/02/2024

    Cos'è Livogiva?

    Livogiva è un farmaco a base del principio attivo Teriparatide, appartenente alla categoria degli Osteomodulanti e nello specifico Ormoni paratiroidei e analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Theramex Italy S.r.l..

    Livogiva può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Livogiva 20 mcg/80 mcl soluzione iniett. per uso sottocut. in penna preriempita 2,7 ml 1 penna

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Theramex Ireland Limited
    Concessionario: Theramex Italy S.r.l.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Teriparatide
    Gruppo terapeutico: Osteomodulanti
    ATC: H05AA02 - Teriparatide
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Livogiva? A cosa serve?
    Livogiva è indicato negli adulti.
    Trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa e negli uomini ad aumentato rischio di frattura (vedere paragrafo 5.1). Nelle donne in postmenopausa, è stata dimostrata una riduzione significativa nell'incidenza delle fratture vertebrali e non vertebrali, ma non delle fratture femorali.
    Trattamento dell'osteoporosi indotta da una prolungata terapia con glucocorticoidi per via sistemica nelle donne e negli uomini ad aumentato rischio di frattura (vedere paragrafo 5.1).

    Posologia

    Come usare Livogiva: Posologia
    Posologia
    La dose raccomandata di Livogiva è 20 microgrammi somministrata una volta al giorno.
    La durata massima totale del trattamento con Livogiva deve essere 24 mesi (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento con Livogiva della durata di 24 mesi non deve essere ripetuto nell'arco di vita del paziente.
    Si raccomanda l'integrazione con calcio e vitamina D nei pazienti in cui l'assunzione di queste sostanze con la dieta è inadeguata.
    Dopo la conclusione della terapia con Livogiva, i pazienti possono proseguire con altre terapie per l'osteoporosi.
    Popolazioni particolari
    Pazienti anziani
    Non è richiesto un aggiustamento della dose in base all'età (vedere paragrafo 5.2).
    Danno renale
    Nei pazienti con grave danno renale, Teriparatide non deve essere usato (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti con danno renale di grado moderato, teriparatide deve essere usato con cautela. Nei pazienti con danno renale di grado lieve, non è richiesta alcuna particolare cautela.
    Compromissione epatica
    Nei pazienti con compromissione epatica non vi sono dati disponibili (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, teriparatide deve essere usato con cautela.
    Popolazione pediatrica e giovani adulti con epifisi non saldate
    La sicurezza e l'efficacia di teriparatide nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non è stata stabilita. Teriparatide non deve essere usato nei pazienti pediatrici (al di sotto di 18 anni), o in giovani adulti con epifisi non saldate.
    Modo di somministrazione
    Livogiva deve essere somministrato una volta al giorno per iniezione sottocutanea nella coscia o nell'addome.
    I pazienti devono essere istruiti a seguire tecniche d'iniezione appropriate (vedere paragrafo 6.6). Fare riferimento al Manuale per l'Utilizzatore per le istruzioni sul corretto uso della penna.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Livogiva
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
    • Ipercalcemia preesistente.
    • Grave insufficienza renale.
    • Malattie metaboliche delle ossa (compresi l'iperparatiroidismo e la malattia ossea di Paget) diverse dall'osteoporosi primaria e dall'osteoporosi indotta da glucocorticoidi.
    • Aumenti ingiustificati della fosfatasi alcalina.
    • Precedente terapia radiante dello scheletro da fonte esterna o da fonte interna (impianto).
    • I pazienti con tumori maligni allo scheletro o con metastasi ossee devono essere esclusi dal trattamento con Teriparatide.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Livogiva
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Calcemia e calciuria
    Nei pazienti con valori normali della calcemia, dopo iniezione di Teriparatide sono stati osservati aumenti lievi e transitori delle concentrazioni sieriche di calcio. Dopo ogni dose di teriparatide le concentrazioni sieriche di calcio raggiungono un massimo tra le 4 e le 6 ore, per tornare poi ai valori basali entro 16 - 24 ore. Pertanto, se vengono prelevati campioni di sangue per misurazioni della calcemia, questo deve essere effettuato almeno 16 ore dopo l'iniezione di Livogiva più recente.
    Durante la terapia non è richiesto un monitoraggio del calcio di routine.
    Teriparatide può determinare piccoli aumenti dell'eliminazione urinaria di calcio, ma l'incidenza dell'ipercalciuria non è risultata diversa da quella riscontrata in pazienti trattati con placebo nel corso degli studi clinici.
    Urolitiasi
    Teriparatide non è stato studiato in pazienti con urolitiasi in fase attiva. Livogiva deve essere usato con cautela nei pazienti con urolitiasi in fase attiva o recente perché può potenzialmente peggiorare questa condizione.
    Ipotensione ortostatica
    Negli studi clinici a breve termine con teriparatide, sono stati osservati episodi isolati di ipotensione ortostatica transitoria. In genere tali eventi iniziavano entro 4 ore dalla somministrazione della dose e si risolvevano spontaneamente entro un periodo di tempo variabile da alcuni minuti a poche ore. Nel caso di ipotensione ortostatica transitoria, questa si manifestava a seguito delle prime somministrazioni, si attenuava facendo assumere ai soggetti una posizione distesa e non precludeva la continuazione del trattamento.
    Danno renale
    Si deve osservare cautela nei pazienti con moderato danno renale (vedere paragrafo 4.2).
    Popolazione adulta più giovane
    Nella popolazione adulta più giovane, incluse le donne in premenopausa, l'esperienza è limitata (vedere paragrafo 5.1). In questo gruppo di popolazione il trattamento deve essere cominciato solo se il beneficio è chiaramente superiore ai rischi.
    Le donne in età fertile devono fare uso di un efficace contraccettivo durante l'uso di Livogiva. Se si verifica la gravidanza, l'uso di Livogiva deve essere sospeso.
    Durata del trattamento
    Studi condotti su ratti con somministrazione a lungo termine di teriparatide indicano una maggiore incidenza di osteosarcoma (vedere paragrafo 5.3). Fino a quando ulteriori dati clinici non saranno disponibili, la durata del trattamento raccomandata di 24 mesi non deve essere superata.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio“.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Livogiva
    In uno studio su 15 soggetti sani cui veniva somministrata giornalmente digossina fino al raggiungimento dello steady-state, una singola dose di teriparatide non ha modificato l'effetto cardiaco della digossina. Tuttavia, sporadici casi clinici hanno suggerito che l'ipercalcemia può predisporre i pazienti ad una tossicità da digitale. Poiché teriparatide determina transitoriamente aumenti della calcemia, Livogiva deve essere usato con cautela nei pazienti che assumono digitale.
    Teriparatide è stato valutato in studi di interazione farmacodinamica con idroclorotiazide. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.
    La co-somministrazione di raloxifene o della terapia ormonale sostitutiva con FORSTEO non ha modificato gli effetti di teriparatide sul calcio sierico od urinario o sugli eventi clinici avversi.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione nelle donne
    Le donne in età fertile devono fare uso di un efficace metodo contraccettivo durante l'uso di Livogiva. Se si verifica la gravidanza, l'uso di Livogiva deve essere sospeso.
    Gravidanza
    L'uso di Livogiva è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
    Allattamento
    L'uso di Livogiva è controindicato durante l'allattamento. Non è noto se Teriparatide venga escreto nel latte materno.
    Fertilità
    Studi effettuati sui conigli hanno evidenziato una tossicità sul sistema riproduttivo (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di teriparatide sullo sviluppo del feto umano non è stato studiato. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Livogiva non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. In maniera transitoria, in alcuni pazienti è stata osservata ipotensione ortostatica o vertigine. Questi pazienti devono astenersi dalla guida o dall'uso di macchinari fino a che i sintomi non siano scomparsi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Livogiva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comunemente riportate nei pazienti trattati con Teriparatide sono nausea, dolore agli arti, cefalea e vertigini.
    Tabella delle reazioni avverse
    Negli studi clinici con teriparatide, l'82,8% dei pazienti trattati con teriparatide e l'84,5% di quelli trattati con placebo hanno riportato almeno 1 evento avverso.
    Le reazioni avverse associate con l'uso di teriparatide in studi clinici per l'osteoporosi e durante la commercializzazione vengono riassunte nella tabella sottostante.
    Per la classificazione delle reazioni avverse è stata usata la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 e < 1/10), non comune (≥ 1/1.000 e < 1/100), raro (≥ 1/10.000 e < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000).
    Tabella 1. Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune
    Anemia
    Disturbi del sistema immunitario
    Raro
    Anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Ipercolesterolemia
    Non comune
    Ipercalcemia superiore a 2,76 mmol/L, iperuricemia
    Raro
    Ipercalcemia superiore a 3,25 mmol/L
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Depressione
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Capogiro, cefalea, sciatica, sincope
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Comune
    Vertigine
    Patologie cardiache
     
    Comune
    Palpitazioni
    Non comune
    Tachicardia
    Patologie vascolari
     
    Comune
    Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Comune
    Dispnea
    Non comune
    Enfisema
    Patologie gastrointestinali
     
    Comune
    Nausea, vomito, ernia iatale, malattia da reflusso gastroesofageo
    Non comune
    Emorroidi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Aumentata sudorazione
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Molto comune
    Dolore agli arti
    Comune
    Crampi muscolari
    Non comune
    Mialgia, artralgia, crampo/dolore alla schiena*
    Patologie renali e urinarie
    Non comune
    Incontinenza urinaria, poliuria, urgenza di iniziare la minzione, nefrolitiasi
    Raro
    Alterazione della funzionalità/insufficienza renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Affaticamento, dolore toracico, astenia, lievi e transitori eventi nel sito di iniezione, inclusi dolore, edema, eritema, ecchimosi circoscritta, prurito e minimo sanguinamento nel sito di iniezione
    Non comune
    Eritema nel sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione
    Raro
    Possibili eventi allergici entro breve tempo dopo l'iniezione: dispnea acuta, edema orale/facciale, orticaria generalizzata, dolore toracico, edema (soprattutto periferico)
    Esami diagnostici
     
    Non comune
    Aumento del peso corporeo, soffio cardiaco, aumento della fosfatasi alcalina
    *Casi gravi di crampo o dolore alla schiena sono stati riportati nei minuti successivi all'iniezione.
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate
    In studi clinici le seguenti reazioni sono state riportate con una differenza di frequenza ≥ 1% rispetto al placebo: vertigine, nausea, dolore agli arti, capogiro, depressione, dispnea.
    Teriparatide aumenta le concentrazioni sieriche di acido urico. Negli studi clinici, il 2,8 % dei pazienti trattati con teriparatide ebbero concentrazioni sieriche di acido urico al di sopra del limite superiore del valore normale rispetto allo 0,7 % dei pazienti trattati con placebo. Comunque, l'iperuricemia non ha determinato un aumento dei casi di gotta, artralgie, o urolitiasi.
    Sono stati osservati anticorpi anti-farmaco in linea con altri medcinali contenenti teriparatide. Non c'è stata evidenza di reazioni di ipersensibilità, di reazioni allergiche, di effetti sulla calcemia o di effetti sulla risposta della densità minerale ossea (Bone Mineral Density, BMD).
    Segnalazione di reazioni avverse sospette
    La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Livogiva
    Segni e sintomi
    Teriparatide è stato somministrato in dosi singole fino a 100 microgrammi e in dosi ripetute fino a 60 microgrammi/die per 6 settimane.
    Gli effetti del sovradosaggio che potrebbero essere attesi comprendono una ipercalcemia ritardata ed il rischio di ipotensione ortostatica. Possono verificarsi anche nausea, vomito, vertigine e cefalea.
    Esperienza di sovradosaggio basata su segnalazioni spontanee dopo commercializzazione
    Fra le segnalazioni spontanee dopo commercializzazione, ci sono stati casi di errori nella somministrazione del medicinale in cui l'intero contenuto della penna con teriparatide (fino a 800 mcg) era stato somministrato come dose singola. Gli eventi transitori riportati hanno compreso nausea, debolezza/letargia e ipotensione. In alcuni casi, a seguito del sovradosaggio non si è verificato nessun evento avverso. Non sono stati riferiti casi mortali associati al sovradosaggio.
    Trattamento del sovradosaggio
    Non esiste un antidoto specifico per teriparatide. Il trattamento di un sospetto sovradosaggio deve comprendere la sospensione transitoria di Livogiva, il monitoraggio della calcemia e l'attuazione di appropriate misure di supporto, come l'idratazione.

    Scadenza

    2 anni.
    La stabilità chimica, fisica e microbiologica del prodotto in uso è stata dimostrata per 28 giorni ad una temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Dopo il primo utilizzo, il prodotto medicinale può essere conservato per un massimo di 28 giorni a temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Altre modalità e tempi di conservazione del prodotto in uso sono di responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Conservare sempre in frigorifero (2°C-8°C). Subito dopo l'uso la penna deve essere riposta in frigorifero.
    Non congelare.
    Non conservare il dispositivo per l'iniezione con l'ago inserito.
    Conservare sempre il dispositivo per l'iniezione con il cappuccio bianco dopo l'uso, per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Livogiva a base di Teriparatide sono: Forsteo, Movymia, Oseffyl, Patride, Sondelbay, Teriparatide Teva, Terrosa

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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