Cos'è Patride?
Patride è un farmaco a base del principio attivo Teriparatide , appartenente alla categoria degli Osteomodulanti e nello specifico Ormoni paratiroidei e analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Neopharmed Gentili S.p.A. .
Patride può essere prescritto con RicettaRRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti .
Patride può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Patride 20 mcg/80 mcl soluzione iniettabile 1 penna preriemppita 1 cartuccia 28 dosi 2,4 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Neopharmed Gentili S.p.A.
Ricetta:RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
Classe:A
Principio attivo:Teriparatide
Gruppo terapeutico:Osteomodulanti
ATC:H05AA02 - Teriparatide
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
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Indicazioni
Perché si usa Patride? A cosa serve?
Patride è indicato negli adulti.
Trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa e negli uomini ad aumentato rischio di frattura (vedere paragrafo 5.1). Nelle donne in postmenopausa è stata dimostrata una riduzione significativa nell'incidenza delle fratture vertebrali e non vertebrali, ma non delle fratture femorali.
Trattamento dell'osteoporosi indotta da una prolungata terapia con glucocorticoidi per via sistemica nelle donne e negli uomini ad aumentato rischio di frattura (vedere paragrafo 5.1).
Posologia
Come usare Patride: Posologia
Posologia
La dose raccomandata di Patride è 20 microgrammi somministrata una volta al giorno.
La durata massima totale del trattamento con Patride deve essere 24 mesi (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento con Patride della durata di 24 mesi non deve essere ripetuto nell'arco di vita del paziente.
Si raccomanda l'integrazione con calcio e vitamina D nei pazienti in cui l'assunzione di queste sostanze con la dieta è inadeguata.
Dopo la conclusione della terapia con Patride, i pazienti possono proseguire con altre terapie per l'osteoporosi.
Popolazioni particolari
Pazienti con compromissione renale
Nei pazienti con grave compromissione renale, Patride non deve essere usato (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti con compromissione renale di grado moderato, Patride deve essere usato con cautela. Nei pazienti con compromissione renale di grado lieve, non è richiesta alcuna particolare cautela.
Pazienti con compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica non vi sono dati disponibili (vedere paragrafo 5.3). Pertanto Patride deve essere usato con cautela.
Popolazione pediatrica e giovani adulti con epifisi non saldate
La sicurezza e l'efficacia di Patride nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non è stata stabilita. Patride non deve essere usato nei pazienti pediatrici (al di sotto di 18 anni), o in giovani adulti con epifisi non saldate.
Pazienti anziani
Non è richiesto un aggiustamento della dose in base all'età (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
Patride deve essere somministrato una volta al giorno per iniezione sottocutanea nella coscia o nell'addome.
I pazienti devono essere istruiti a seguire tecniche d'iniezione appropriate (vedere paragrafo 6.6).
È disponibile anche un Manuale per l'Utilizzatore per istruire i pazienti ad un corretto uso della penna.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Patride
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Gravidanza e allattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
- Ipercalcemia preesistente.
- Grave insufficienza renale.
- Malattie metaboliche delle ossa (compresi l'iperparatiroidismo e la malattia ossea di Paget) diverse dall'osteoporosi primaria e dall'osteoporosi indotta da glucocorticoidi.
- Aumenti ingiustificati della fosfatasi alcalina.
- Precedente terapia radiante dello scheletro da fonte esterna o da fonte interna (impianto).
- I pazienti con tumori maligni allo scheletro o con metastasi ossee devono essere esclusi dal trattamento con Teriparatide.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Patride
Calcemia e calciuria
Nei pazienti con valori normali della calcemia, dopo iniezione di Teriparatide sono stati osservati aumenti lievi e transitori delle concentrazioni sieriche di calcio. Dopo ogni dose di teriparatide le concentrazioni sieriche di calcio raggiungono un massimo tra le 4 e le 6 ore, per tornare poi ai valori basali entro 16 - 24 ore. Pertanto, se vengono prelevati campioni di sangue per misurazioni della calcemia, questo deve essere effettuato almeno 16 ore dopo l'iniezione di Patride più recente. Durante la terapia non è richiesto un monitoraggio del calcio di routine.
Patride può determinare piccoli aumenti dell'eliminazione urinaria di calcio, ma l'incidenza dell'ipercalciuria non è risultata diversa da quella riscontrata in pazienti trattati con placebo nel corso degli studi clinici.
Urolitiasi
Patride non è stato studiato in pazienti con urolitiasi in fase attiva. Patride deve essere usato con cautela nei pazienti con urolitiasi in fase attiva o recente perché può potenzialmente peggiorare questa condizione.
Ipotensione ortostatica
Negli studi clinici a breve termine con Patride, sono stati osservati episodi isolati di ipotensione ortostatica transitoria. In genere tali eventi iniziavano entro 4 ore dalla somministrazione della dose e si risolvevano spontaneamente entro un periodo di tempo variabile da alcuni minuti a poche ore. Nel caso di ipotensione ortostatica transitoria, questa si manifestava a seguito delle prime somministrazioni, si attenuava facendo assumere ai soggetti una posizione distesa e non precludeva la continuazione del trattamento.
Compromissione renale
Si deve osservare cautela nei pazienti con moderata compromissione renale.
Popolazione adulta più giovane
Nella popolazione adulta più giovane, incluse le donne in premenopausa, l'esperienza è limitata (vedere paragrafo 5.1). In questo gruppo di popolazione il trattamento deve essere cominciato solo se il beneficio è chiaramente superiore ai rischi.
Le donne in età fertile devono fare uso di un efficace contraccettivo durante l'uso di Patride. Se si verifica la gravidanza, l'uso di Patride deve essere sospeso.
Durata del trattamento
Studi condotti su ratti con somministrazione a lungo termine di teriparatide indicano una maggiore incidenza di osteosarcoma (vedere paragrafo 5.3). Fino a quando ulteriori dati clinici non saranno disponibili, la durata del trattamento raccomandata di 24 mesi non deve essere superata.
Patride contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza sodio“.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Patride
In uno studio su 15 soggetti sani cui veniva somministrata giornalmente digossina fino al raggiungimento dello steady-state, una singola dose di Patride non ha modificato l'effetto cardiaco della digossina. Tuttavia, sporadici casi clinici hanno suggerito che l'ipercalcemia può predisporre i pazienti ad una tossicità da digitale. Poiché Patride determina transitoriamente aumenti della calcemia, deve essere usato con cautela nei pazienti che assumono digitale.
Patride è stato valutato in studi di interazione farmacodinamica con idroclorotiazide. Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.
La co-somministrazione di raloxifene o della terapia ormonale sostitutiva con Patride non ha modificato gli effetti di Patride sul calcio sierico od urinario o sugli eventi clinici avversi.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile/Contraccezione nelle donne
Le donne in età fertile devono fare uso di un efficace metodo contraccettivo durante l'uso di Patride. Se si verifica la gravidanza, l'uso di Patride deve essere sospeso.
Gravidanza
L'uso di Patride è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
L'uso di Patride è controindicato durante l'allattamento. Non è noto se Teriparatide venga escreto nel latte materno.
Fertilità
Studi effettuati sui conigli hanno evidenziato una tossicità sul sistema riproduttivo (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di teriparatide sullo sviluppo del feto umano non è stato studiato. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Patride non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. In maniera transitoria, in alcuni pazienti è stata osservata ipotensione ortostatica o vertigine. Questi pazienti devono astenersi dalla guida o dall'uso di macchinari fino a che i sintomi non siano scomparsi.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Patride
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più comunemente riportate nei pazienti trattati con Patride sono nausea, dolore agli arti, cefalea e vertigini.
Tabella delle reazioni avverse
Negli studi clinici con Teriparatide, l'82,8 % dei pazienti trattati con Patride e l'84,5 % di quelli trattati con placebo hanno riportato almeno 1 evento avverso.
Le reazioni avverse associate con l'uso di teriparatide in studi clinici per l'osteoporosi e durante la commercializzazione vengono riassunte nella tabella sottostante. Per la classificazione delle reazioni avverse è stata usata la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 e < 1/10), non comune
(≥ 1/1.000 e < 1/100), raro (≥ 1/10.000 e <1/1.000), molto raro (< 1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune: Anemia
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Dispnea
Non comune: Enfisema
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Disturbi del sistema immunitario
Raro: Anafilassi
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Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, vomito, ernia iatale, malattia da reflusso gastroesofageo
Non comune: Emorroidi
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: Ipercolesterolemia
Non comune: Ipercalcemia superiore a 2,76 mmol/L, iperuricemia
Raro: Ipercalcemia superiore a 3,25 mmol/L
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Aumentata sudorazione
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Disturbi psichiatrici
Comune: Depressione
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune: Dolore agli arti
Comune: Crampi muscolari
Non comune: Mialgia, artralgia, crampo/dolore alla schiena*
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Patologie del sistema nervoso
Comune: Capogiro, cefalea, sciatica, sincope
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Patologie renali e urinarie
Non comune: Incontinenza urinaria, poliuria, urgenza di iniziare la minzione, nefrolitiasi
Raro: alterazione della funzionalità/insufficienza renale
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
Comune: Vertigine
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: Affaticamento, dolore toracico, astenia, lievi e transitori eventi nel sito di iniezione, inclusi
dolore, edema, eritema, ecchimosi circoscritta, prurito e minimo sanguinamento nel sito di iniezione
Non comune: Eritema nel sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione
Raro: Possibili eventi allergici entro breve tempo dopo l'iniezione: dispnea acuta, edema orale/facciale, orticaria generalizzata, dolore toracico, edema (soprattutto periferico)
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Patologie cardiache
Comune: Palpitazioni
Non comune: Tachicardia
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Esami diagnostici
Non comune: Aumento del peso corporeo, soffio cardiaco, aumento della fosfatasi alcalina
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Patologie vascolari
Comune: Ipotensione
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*Casi gravi di crampo o dolore alla schiena sono stati riportati nei minuti successivi all'iniezione.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
In studi clinici le seguenti reazioni sono state riportate con una differenza di frequenza ≥ 1% rispetto al placebo: vertigine, nausea, dolore agli arti, capogiro, depressione, dispnea.
Patride aumenta le concentrazioni sieriche di acido urico. Negli studi clinici, il 2,8 % dei pazienti trattati con Patride ebbero concentrazioni sieriche di acido urico al di sopra del limite superiore del valore normale rispetto allo 0,7 % dei pazienti trattati con placebo. Comunque, l'iperuricemia non ha determinato un aumento dei casi di gotta, artralgie, o urolitiasi.
In un ampio studio clinico, nel 2,8 % delle donne che hanno ricevuto Patride sono stati trovati anticorpi che presentavano una reazione crociata con teriparatide. Abitualmente, gli anticorpi venivano inizialmente scoperti dopo 12 mesi di trattamento e diminuivano dopo la cessazione della terapia. Non c'è stata evidenza di reazioni di ipersensibilità, di reazioni allergiche, di effetti sulla calcemia o di effetti sulla risposta della densità minerale ossea (Bone Mineral Density, BMD).
Segnalazione di reazioni avverse sospette
La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Patride
Segni e sintomi
Patride è stato somministrato in dosi singole fino a 100 microgrammi e in dosi ripetute fino a 60 microgrammi/die per 6 settimane.
Gli effetti del sovradosaggio che potrebbero essere attesi comprendono una ipercalcemia ritardata ed il rischio di ipotensione ortostatica. Possono verificarsi anche nausea, vomito, vertigine e cefalea.
Esperienza di sovradosaggio basata su segnalazioni spontanee dopo commercializzazione
Fra le segnalazioni spontanee dopo commercializzazione, ci sono stati casi di errori nella somministrazione del medicinale in cui l'intero contenuto della penna con Teriparatide (fino a 800 mcg) era stato somministrato come dose singola. Gli eventi transitori riportati hanno compreso nausea, debolezza/letargia e ipotensione. In alcuni casi, a seguito del sovradosaggio non si è verificato nessun evento avverso. Non sono stati riferiti casi mortali associati al sovradosaggio.
Trattamento del sovradosaggio
Non esiste un antidoto specifico per Patride. Il trattamento di un sospetto sovradosaggio deve comprendere la sospensione transitoria di Patride, il monitoraggio della calcemia e l'attuazione di appropriate misure di supporto, come l'idratazione.
Scadenza
2 anni
La stabilità chimica, fisica e microbiologica del prodotto in uso è stata dimostrata per 28 giorni ad una temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Dopo il primo utilizzo, il prodotto può essere conservato per un massimo di 28 giorni a temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Altre modalità e tempi di conservazione del prodotto in uso sono di responsabilità dell'utilizzatore.
Conservazione
Chiudere la penna con il cappuccio della penna dopo l'uso (a causa della sensibilità alla luce della soluzione iniettabile). Conservare sempre in frigorifero (2 ° C - 8 ° C). La penna deve essere riposta in frigorifero immediatamente dopo l'uso. Non congelare. Non conservare il dispositivo di iniezione con l'ago inserito.
Elenco degli eccipienti
Acido acetico glaciale (E260)
Acetato di sodio (anidro) (E262)
Mannitolo (E421)
Metacresolo
Acido cloridrico (E507) (per la regolazione del pH)
Idrossido di sodio (E507) (per la regolazione del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Patride a base di Teriparatide sono: Forsteo, Livogiva, Movymia, Oseffyl, Sondelbay, Teriparatide Teva, Terrosa