Lampard - Gocce

    Ultimo aggiornamento: 01/11/2024

    Cos'è Lampard - Gocce?

    Lampard - Gocce è un farmaco a base del principio attivo Colecalciferolo, appartenente alla categoria degli Vitamine D e nello specifico Vitamina D ed analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Comifar Distribuzione S.p.A.

    Lampard - Gocce può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Lampard 10.000 UI/ml gocce orali, soluzione 1 flacone da 10 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Mylan S.p.A.
    Concessionario: Comifar Distribuzione S.p.A
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Colecalciferolo
    Gruppo terapeutico: Vitamine D
    ATC: A11CC05 - Colecalciferolo
    Forma farmaceutica: gocce


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    Indicazioni

    Perché si usa Lampard? A cosa serve?
    Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.

    Posologia

    Come usare Lampard: Posologia
    Si raccomanda di somministrare LAMPARD durante i pasti (vedere paragrafo 5.2).
    Prevenzione della carenza di vitamina D: la somministrazione preventiva di LAMPARD è consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato fabbisogno. È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata:
    • in maniera sistematica nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna in gravidanza (ultimo trimestre) e nella donna che allatta alla fine dell'inverno e in primavera, nel soggetto anziano, eventualmente nel bambino e nell'adolescente se l'esposizione solare è insufficiente;
    • nelle seguenti condizioni:
      • scarsa esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare squilibrato (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.);
      • soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone);
      • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine;
      • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);
      • insufficienza epatica.
    Trattamento della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D deve essere accertata clinicamente e/o con indagini di laboratorio. Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un dosaggio di vitamina D idoneo alla prevenzione (vedi sopra “Prevenzione della carenza di vitamina D”). Nella maggior parte dei casi è consigliabile non superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 300.000 U.I., salvo diverso parere del medico.
    A titolo indicativo si fornisce il seguente schema posologico, da adattare a giudizio del medico sulla base della natura e gravità dello stato carenziale (vedere anche paragrafo 4.4).
    Posologia
    Popolazione pediatrica (< 18 anni)
    Neonati (0-1 anno)
    Prevenzione: 1-2 gocce (pari a 250-500 U.I. di vitamina D3) al giorno.
    Trattamento: La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossiColecalciferolo (25 (OH) D) che si desiderano raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 4 gocce al giorno (pari a 1.000 U.I. di vitamina D3).
    Bambini (1-11 anni)
    Prevenzione: 1-2 gocce (pari a 250-500 U.I. di vitamina D3) al giorno. Dal secondo anno di vita, in caso di fattori di rischio multipli e secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 3 gocce (pari a 750 U.I. di vitamina D3 al giorno).
    Trattamento: La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desiderano raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3).
    Adolescenti (12-17 anni)
    Prevenzione: 2-4 gocce al giorno (pari a 500-1.000 U.I. di vitamina D3).
    Trattamento: 4-16 gocce al giorno (pari a 1.000-4.000 U.I. di vitamina D3). La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
    La dose giornaliera non deve superare le 16 gocce al giorno (pari a 4.000 U.I. di vitamina D3).
    Donne in gravidanza
    3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3) nell'ultimo trimestre. Tuttavia, nelle donne considerate carenti di vitamina D può essere necessaria una dose più elevata (fino a 2.000 U.I. al giorno - 8 gocce).
    Adulti e Anziani
    Prevenzione: 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3).
    In caso di fattori di rischio multipli, secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3).
    Trattamento:
    4 gocce (pari a 1.000 U.I. di vitamina D3) al giorno. Dosi più elevate devono essere adeguate a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 16 gocce al giorno (pari a 4.000 U.I. di vitamina D3).
    Successivamente, possono essere prese in considerazione dosi più basse, a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25OHD) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento.
    Istruzioni per l'uso
    1. Prima dell'uso agitare il flacone.
    2. Svitare la capsula di sicurezza a prova di bambino facendo una pressione dall'alto verso il basso e girando contemporaneamente in senso antiorario
    3. Contare le gocce in un cucchiaio e somministrare direttamente in bocca.
    4. Chiudere il flacone avvitando la capsula girando a fondo in senso orario e riporlo nella confezione.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lampard
    Ipersensibilità al Colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
    Ipercalcemia, ipercalciuria.
    Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi).
    Ipervitaminosi D.
    Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lampard
    In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25-idrossi-Colecalciferolo. Interrompere l'assunzione di LAMPARD quando il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo supera i 100 ng/ml (pari a 250 nmol/l).
    Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria. In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento.
    Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D.
    Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati:
    • soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici (vedere paragrafo 4.5);
    • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee (vedere paragrafo 4.5);
    • soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestiramina e orlistat (vedere paragrafo 4.5);
    • soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio (vedere paragrafo 4.5);
    • soggetti obesi (vedere paragrafo 5.2);
    • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);
    • insufficienza epatica.
    Il medicinale deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine.
    Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D; perciò, se devono essere trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull'omeostasi di calcio e fosfato.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lampard
    L'uso concomitante di anticonvulsivanti, come ad esempio fenitoina o barbiturici può ridurre l'effetto della vitamina D3 perché ne viene aumentato il metabolismo.
    In caso di trattamento concomitante con diuretici tiazidici vi è un aumento del rischio di ipercalcemia in quanto si riduce l'eliminazione urinaria del calcio. Si raccomanda pertanto il monitoraggio delle concentrazioni sieriche di calcio.
    L'uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l'effetto della vitamina D3 per interferenza con il suo metabolismo.
    In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.
    Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l'efficacia del farmaco, diminuendo l'assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesemia.
    Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell'azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l'impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente.
    Colestiramina, colestipolo, orlistat e lassativi riducono l'assorbimento della vitamina D, mentre l'alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    A causa del rischio di effetti teratogeni, nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela in caso di carenza di vitamina D e solo dopo valutazione clinica (vedere paragrafo 4.9).
    Allattamento
    Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l'allattamento. Anche se il Colecalciferolo è escreto nel latte materno, la supplementazione somministrata alla madre non sostituisce l'eventuale necessità di somministrazione di vitamina D al neonato.
    Fertilità
    Non ci sono dati sull'effetto di questo prodotto sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono disponibili dati sugli effetti del medicinale sulla capacità di guidare. Tuttavia, un effetto su tale capacità è improbabile.
    In ogni caso, poiché si può manifestare sonnolenza come effetto indesiderato del trattamento con LAMPARD, tenga conto di questo se deve mettersi alla guida di veicoli o debba utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lampard
    Sulla base dei dati degli studi clinici e dell'esperienza post-marketing, di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di vitamina D.
    Le frequenze stimate degli eventi si basano sulla seguente convenzione: comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); rara (≥1/10.000, <1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Frequenza

    Sistema
    Classificazione
    organo
    Comune
    Non comune
    Rara
    Molto rara
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Ipersensibilità
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Debolezza, anoressia, sete
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Sonnolenza, stato confusionale
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
     
     
     
    Cefalea
    Patologie gastrointestinali
     
     
    Costipazione, flatulenza, dolore addominale, nausea, diarrea
     
    Vomito, gusto metallico, secchezza delle fauci
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Rash, prurito
     
     
    Patologie renali ed urinarie
     
     
     
     
    Nefrocalcinosi, poliuria, polidipsia, insufficienza renale
    Esami diagnostici
     
    Ipercalciuria, ipercalcemia
     
     
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lampard
    Interrompere l'assunzione di LAMPARD quando la calcemia supera i 10,6 mg /dl (2,65 mmol/l) o se la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/kg/die nei bambini. Il sovradosaggio si manifesta come ipercalciuria e ipercalcemia, i cui sintomi sono i seguenti: nausea, vomito, sete, polidipsia, poliuria, costipazione, disidratazione, anoressia, dolore addominale, debolezza muscolare, fatica, disturbi neuropsichiatrici, dolore osseo, nefrocalcinosi, calcoli renali e nei casi più gravi aritmia cardiaca. Una ipercalcemia estrema può portare a coma e morte.
    Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi e a danno renale irreversibile, come risultato dell'ipercalcemia.
    Il sovradosaggio durante i primi 6 mesi di gravidanza può avere effetti tossici nel feto: esiste una correlazione tra eccesso di assunzione o estrema sensibilità materna alla vitamina D durante la gravidanza e ritardo dello sviluppo fisico e mentale del bambino, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia. L'ipercalcemia materna può anche portare alla soppressione della funzione paratiroidea nei neonati con conseguente ipocalcemia, tetania e convulsioni.
    Trattamento in caso di sovradosaggio
    Interrompere la somministrazione di LAMPARD e procedere alla reidratazione e all'assunzione di alimenti poveri di calcio e, a seconda della gravità, valutare la necessità di una terapia farmacologica adeguata al quadro clinico.. Devono essere monitorati gli elettroliti sierici, la funzionalità renale e la diuresi.

    Scadenza

    24 mesi.
    Dopo la prima apertura del flacone: 5 mesi. Trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore ai 30° C, nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Non congelare.
    Dopo la prima apertura del flacone di LAMPARD 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione il medicinale deve essere utilizzato entro 5 mesi; trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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