Cos'è Detrusitol - Capsula A Rilascio Modificato?
Detrusitol - Capsula A Rilascio Modificato è un farmaco a base del principio attivo
Tolterodina Tartrato, appartenente alla categoria degli
Antispastici urinari e nello specifico
Farmaci per la frequenza urinaria e l'incontinenza. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Viatris Italia S.r.l..
Detrusitol - Capsula A Rilascio Modificato può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Confezioni
Detrusitol 2 mg retard 14 capsule rigide a rilascio prolungato
Detrusitol 4 mg retard 14 capsule rigide a rilascio prolungato
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Perché si usa Detrusitol? A cosa serve?
Trattamento sintomatico dell'incontinenza da urgenza e/o dell'aumentata frequenza e urgenza urinaria in pazienti con sindrome da vescica iperattiva.
Posologia
Come usare Detrusitol: Posologia
Adulti (compresi i pazienti anziani)
La dose raccomandata è di 4 mg una volta al giorno, tranne che in pazienti con alterazioni della funzionalità epatica e grave alterazione della funzionalità renale (GFR < 30 ml/min) per i quali la dose raccomandata è di 2 mg una volta al giorno (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). In caso di effetti indesiderati fastidiosi la dose può essere ridotta da 4 mg a 2 mg una volta al giorno.
Le capsule rigide a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo e devono essere inghiottite intere.
L'effetto del trattamento deve essere rivalutato dopo 2-3 mesi (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica
Non è stata dimostrata l'efficacia di Detrusitol Retard nei bambini (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, Detrusitol Retard non è raccomandato nei bambini.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Detrusitol
Tolterodina è controindicata in pazienti con:
- Ritenzione urinaria
- Glaucoma ad angolo stretto non controllato
- Miastenia grave
- Nota ipersensibilità alla tolterodina o agli eccipienti (vedere paragrafo 6)
- Colite ulcerativa grave
- Megacolon tossico
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Detrusitol
Tolterodina deve essere usata con cautela in pazienti con:
- Significativa ostruzione del collo vescicale con rischio di ritenzione urinaria
- Disturbi gastrointestinali ostruttivi, es. stenosi pilorica
- Insufficienza renale (vedere paragrafi 4.2 e 5.2)
- Malattia epatica (vedere paragrafi 4.2 e 5.2)
- Neuropatia a carico del sistema nervoso autonomo
- Ernia iatale.
- Rischio di diminuita motilità gastrointestinale.
È stato osservato che la somministrazione di dosi giornaliere multiple da 4 mg (terapeutiche) e 8 mg (sovraterapeutiche) di tolterodina a rilascio immediato determina un prolungamento dell'intervallo QTc (vedere paragrafo 5.1). La rilevanza clinica di questi dati non è chiara e dipende dai fattori di rischio e dalle sensibilità del singolo paziente. La tolterodina deve essere usata con cautela nei pazienti con fattori di rischio per un prolungamento del QT compreso:
- Prolungamento del QT congenito o acquisito e documentato
- Disturbi elettrolitici quali ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia
- Bradicardia
- Malattie coronariche importanti pre-esistenti (cardiomiopatia, ischemia miocardica, aritmia, scompenso cardiaco)
- Somministrazione concomitante di farmaci che prolungano l'intervallo QT inclusi farmaci di Classe IA (p.es. chinidina, procainamide) e di Classe III (p.es. amiodarone, sotalolo), antiaritmici.
Ciò si applica particolarmente in caso di assunzione di un potente inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafo 5.1). Il trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5).
Ritenzione urinaria
Come per tutti gli altri trattamenti per sintomi di urgenza urinaria o incontinenza da urgenza, prima del trattamento, devono essere considerate possibili cause organiche per l'urgenza e la frequenza.
Informazioni sugli eccipienti
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio - galattosio o insufficienza di saccarasi - isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Detrusitol
Nei pazienti con scarsa capacità di metabolizzazione del CYP2D6, il trattamento sistemico concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 quali gli antibiotici macrolidi (eritromicina e claritromicina), agenti antimicotici (chetoconazolo e itraconazolo) e inibitori delle proteasi non è raccomandato a causa di aumenti delle concentrazioni sieriche della tolterodina, con (conseguente) rischio di sovradosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Il trattamento concomitante con altri farmaci che posseggono proprietà antimuscariniche, può determinare effetto terapeutico e reazioni avverse più pronunciati. Al contrario, l'effetto terapeutico della tolterodina può essere ridotto a seguito del trattamento concomitante con agonisti del recettore muscarinico colinergico.
L'effetto di farmaci procinetici come metoclopramide e cisapride può essere diminuito dalla tolterodina.
Il trattamento concomitante con fluoxetina (un potente inibitore del CYP2D6), non determina un'interazione clinicamente significativa poiché la tolterodina e il suo metabolita CYP2D6-dipendente, 5-idrossimetil tolterodina, sono equivalenti.
Studi di interazione del farmaco non hanno evidenziato interazioni con warfarina o contraccettivi orali in associazione (etinilestradiolo/levonorgestrel).
Uno studio clinico ha indicato che la tolterodina non è un inibitore metabolico di CYP2D6, 2C19, 2C9, 3A4 o 1A2. Pertanto, non è prevedibile un aumento dei livelli plasmatici dei farmaci metabolizzati attraverso questi isoenzimi quando somministrati in combinazione con la tolterodina.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Detrusitol - Capsula A Rilascio Modificato" insieme ad altri farmaci come
“Aurantin - Soluzione (uso Interno)”,
“Carbamazepina EG”,
“Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”,
“Dintoina”,
“Dintoinale”,
“Fenitoina Hikma”,
“Firacrono”,
“Gamibetal Complex”,
“Gardenale”,
“Luminale - Compressa”,
“Mysoline”,
“Rifadin”,
“Rifater”,
“Rifinah”,
“Rifocin”,
“Stadmycin”,
“Tegretol”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull'uso di tolterodina in donne in stato di gravidanza.
Studi condotti nell'animale hanno dimostrato effetti di tossicità sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Il potenziale rischio nell'uomo non è noto.
Pertanto, Detrusitol Retard non è raccomandato durante la gravidanza.
Allattamento
Non sono disponibili dati relativi all'escrezione della tolterodina nel latte materno. L'uso di tolterodina deve essere evitato durante l'allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Poiché questo farmaco può causare disturbi di accomodazione e influenzare il tempo di reazione, la capacità di guidare e di usare macchinari può essere modificata negativamente.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Detrusitol
Riassunto del profilo di sicurezza
In considerazione del su effetto farmacologico, la tolterodina può causare effetti antimuscarinici da lievi a moderati, come secchezza delle fauci, dispepsia e occhi asciutti.
La tabella 1 che segue riporta i dati ottenuti con Detrusitol Retard negli studi clinici e quelli provenienti dall'esperienza post-marketing. La reazione avversa riportata più comunemente è stata la secchezza delle fauci, che si è verificata nel 23,4% dei pazienti trattati con Detrusitol Retard e nel 7,7% dei pazienti trattati con placebo.
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse elencate nella tabella seguente sono presentate secondo la classificazione per sistemi e organi (SOC) e per categoria di frequenza, definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi
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Molto comune
(≥1/10)
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Comune
(≥1/100, <1/10)
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Non comune
(≥1/1000, 1/100)
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Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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Sinusite
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Disturbi del sistema immunitario
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Ipersensibilità non
altrimenti specificata
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Reazioni anafilattoidi
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Disturbi psichiatrici
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Nervosismo
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Confusione, allucinazioni, disorientamento
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiri, sonnolenza, cefalea
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Parestesia, compromissione della memoria
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Patologie dell'occhio
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Occhi asciutti, visione anormale (inclusa accomodazione anormale)
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Vertigini
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Patologie cardiache
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Palpitazioni, insufficienza cardiaca, aritmia
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Tachicardia
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Patologie vascolari
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Arrossamento della cute
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Patologie gastrointestinali
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Secchezza delle fauci
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Dispepsia, stitichezza, dolore addominale, flatulenza, diarrea
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Riflusso gastroesofageo, vomito
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Angioedema, cute secca
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Patologie renali e urinarie
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Disuria
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Ritenzione urinaria
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Affaticamento, edema periferico
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Dolore toracico
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Dopo l'inizio della terapia con tolterodina in pazienti che assumevano inibitori della colinesterasi per il trattamento della demenza, sono stati segnalati casi di peggioramento dei sintomi della demenza (es. confusione, disorientamento, illusione).
Popolazione pediatrica
In due studi pediatrici di fase 3 in doppio cieco controllati verso placebo randomizzati condotti su 710 pazienti pediatrici per 12 settimane, la percentuale di pazienti con infezione del tratto urinario, diarrea e comportamento anomalo è stata più alta nei pazienti trattati con tolterodina rispetto a quelli trattati con placebo (infezione del tratto urinario: tolterodina 6,8%, placebo 3,6%; diarrea: tolterodina 3,3%, placebo 0,9%; comportamento anomalo: tolterodina 1,6%, placebo 0,4% (vedere paragrafo 5.1)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Detrusitol
La dose più elevata di Tolterodina Tartrato somministrata come dose singola, a volontari sani nella formulazione a rilascio immediato, è stata di 12,8 mg. Gli effetti avversi più gravi osservati furono disturbi dell'accomodazione e difficoltà di minzione.
In caso di sovradosaggio, praticare una lavanda gastrica e somministrare carbone attivo.
Trattare i sintomi come segue:
- Gravi effetti anticolinergici centrali (es. allucinazioni, grave eccitazione): somministrare fisostigmina.
- Convulsioni o eccitazione pronunciata: somministrare benzodiazepine.
- Insufficienza respiratoria: praticare la respirazione artificiale.
- Tachicardia: somministrare ß-bloccanti.
- Ritenzione urinaria: utilizzo del catetere.
- Midriasi: somministrazione gocce oculari di pilocarpina e/o tenere il paziente al buio.
Un aumento dell'intervallo QT è stato osservato con una singola dose giornaliera di 8 mg di tolterodina a rilascio immediato (due volte la dose giornaliera raccomandata della formulazione standard e tre volte l'esposizione massima della formulazione a rilascio prolungato) somministrata nell'arco di 4 giorni. In caso di sovradosaggio di tolterodina, devono essere adottate le misure standard di supporto per la gestione del prolungamento dell'intervallo QT.
Scadenza
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Flaconi: conservare nel contenitore originale.
Blister: conservare il blister nella confezione originale.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali