Colecalciferolo Teva Italia

    Ultimo aggiornamento: 08/07/2024

    Cos'è Colecalciferolo Teva Italia?

    Colecalciferolo Teva Italia è un farmaco a base del principio attivo Colecalciferolo, appartenente alla categoria degli Vitamine D e nello specifico Vitamina D ed analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Colecalciferolo Teva Italia può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Colecalciferolo Teva Italia 50.000 UI 2 capsule molli

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva B.V.
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Colecalciferolo
    Gruppo terapeutico: Vitamine D
    ATC: A11CC05 - Colecalciferolo
    Forma farmaceutica: capsula molle


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    Indicazioni

    Perché si usa Colecalciferolo Teva Italia? A cosa serve?
    Trattamento iniziale della carenza di vitamina D (livello sierico <25 nmol/L (<10 ng/mL)) negli adulti.

    Posologia

    Come usare Colecalciferolo Teva Italia: Posologia
    Posologia
    Il dosaggio deve essere stabilito su base individuale dal medico curante in base all'entità di supplementazione di vitamina D necessaria. La dose deve essere regolata in base ai livelli sierici di 25-idrossiColecalciferolo (25(OH)D) che si desiderano raggiungere, alla gravità della malattia e alla risposta dei pazienti al trattamento.
    Trattamento iniziale della carenza di vitamina D (livello sierico <25 nmol/L (<10 ng/mL))
    1 capsula (50.000 U.I. di vitamina D3) alla settimana per 2 settimane.
    Dopo il trattamento iniziale, si deve prendere in considerazione una dose di mantenimento inferiore, in base ai livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25(OH)D) che si desiderano raggiungere, alla gravità della malattia e alla risposta del paziente al trattamento.
    In alternativa, è possibile seguire le raccomandazioni posologiche nazionali per il trattamento della carenza di vitamina D.
    Compromissione epatica
    Non è necessario alcun adattamento della dose.
    Compromissione renale
    Colecalciferolo Teva Italia non deve essere usato nei pazienti con grave compromissione renale (vedere paragrafo 4.3).
    Popolazione pediatrica
    Colecalciferolo Teva Italia non è raccomandato per l'uso in bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni. Dato il numero estremamente limitato di studi sull'uso sicuro di dosi molto elevate nella popolazione pediatrica, il dosaggio da 50.000 U.I. non è idoneo per l'uso in bambini e adolescenti fino ai 18 anni di età. Sono comunque disponibili anche prodotti con dosaggi inferiori a 50.000 U.I.
    Modo di somministrazione
    Le capsule devono essere deglutite intere con un po' d'acqua.
    Si deve raccomandare ai pazienti di assumere Colecalciferolo Teva Italia preferibilmente durante i pasti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Colecalciferolo Teva Italia
    • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
    • ipercalcemia e/o ipercalciuria;
    • nefrolitiasi;
    • nefrocalcinosi;
    • grave compromissione renale;
    • ipervitaminosi D;
    • allergia alle arachidi o alla soia.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Colecalciferolo Teva Italia
    Monitoraggio del calcio
    Durante il trattamento iniziale con Colecalciferolo, è necessario controllare sia i livelli di calcio nel siero e nelle urine sia la funzionalità renale con misurazioni della creatinina sierica. Il monitoraggio è particolarmente importante negli anziani in trattamento concomitante con glicosidi cardiaci o diuretici (vedere paragrafo 4.5) e nei pazienti con elevata tendenza alla formazione di calcoli renali. In caso di ipercalciuria (superiore a 300 mg (7,5 mmol)/24 ore) il trattamento deve essere interrotto. In caso di segni di compromissione della funzionalità renale, è necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento.
    Sarcoidosi
    Il colecalciferolo deve essere prescritto con cautela ai pazienti con sarcoidosi a causa del rischio di incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine.
    Compromissione renale
    Il colecalciferolo deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata e si deve monitorare l'effetto sui livelli di calcio e fosfato. Si deve considerare il rischio di calcificazione dei tessuti molli. Nei pazienti con grave compromissione renale (vedere paragrafo 4.3) la vitamina D3 non deve essere impiegata poiché non viene metabolizzata in modo normale.
    Uso concomitante di prodotti multivitaminici
    Il contenuto di vitamina D in questo medicinale deve essere tenuto in considerazione in caso di prescrizione di altri medicinali contenenti vitamina D. Dosi aggiuntive di vitamina D devono essere assunte sotto attenta supervisione medica.
    Pseudoipoparatiroidismo
    Il colecalciferolo non è raccomandato in caso di pseudoipoparatiroidismo (il fabbisogno di vitamina D può essere ridotto dalla, talvolta normale, sensibilità alla vitamina D3, con rischio di sovradosaggio a lungo termine). Per questi casi sono disponibili derivati della vitamina D3 più maneggevoli.
    Popolazione pediatrica
    Colecalciferolo Teva Italia non deve essere usato in bambini e adolescenti (<18 anni).
    Gli studi disponibili sono troppo limitati per fornire rassicurazioni consolidate sufficienti in merito all'uso sicuro di dosi molto elevate nei bambini e negli adolescenti.
    Lecitina di soia
    Questo medicinale contiene tracce di lecitina di soia, che può contenere olio di soia. Non somministrare in caso di allergia alle arachidi o alla soia.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Colecalciferolo Teva Italia
    Digitale e altri glicosidi cardiaci
    In caso di trattamento con medicinali contenenti digitale e altri glicosidi cardiaci, la somministrazione di vitamina D può aumentare il rischio di tossicità da digitale (aritmia). È richiesta un'attenta supervisione medica e, se necessario, il monitoraggio dell'ECG e del calcio.
    Magnesio
    Prodotti contenenti magnesio (come gli antiacidi) non devono essere assunti durante il trattamento a lungo termine con alte dosi di vitamina D3 a causa del rischio di ipermagnesiemia.
    Fosforo
    I prodotti contenenti fosforo, somministrati contemporaneamente in dosi elevate, possono aumentare il rischio di iperfosfatemia.
    Medicinali che aumentano l'effetto della vitamina D
    Diuretici tiazidici
    I diuretici tiazidici riducono l'escrezione urinaria di calcio. Durante il trattamento concomitante con diuretici tiazidici si devono monitorare regolarmente i livelli sierici di calcio a causa del maggiore rischio di ipercalcemia.
    Medicinali che riducono l'effetto della vitamina D
    Fenitoina o barbiturici
    L'uso concomitante di fenitoina o barbiturici può ridurre l'effetto della vitamina D per aumento del metabolismo.
    Glucocorticoidi
    I glucocorticoidi possono aumentare il metabolismo e l'eliminazione della vitamina D. In caso di uso concomitante può essere necessario aumentare la dose di colecalciferolo.
    Resine a scambio ionico e lassativi
    Il trattamento simultaneo con resine a scambio ionico come colestiramina, orlistat o lassativi come l'olio di paraffina può ridurre l'assorbimento gastrointestinale della vitamina D.
    Actinomicina e imidazoli
    L'agente citotossico actinomicina e gli antifungini imidazolici interferiscono con l'attività della vitamina D, inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D in 1,25-diidrossivitamina D da parte dell'enzima renale 25-idrossivitamina D-1-idrossilasi.
    Rifampicina
    La rifampicina può ridurre l'efficacia del colecalciferolo a causa dell'induzione dell'enzima epatico.
    Isoniazide
    L'isoniazide può ridurre l'efficacia del colecalciferolo a causa dell'inibizione dell'attivazione metabolica del colecalciferolo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Questo medicinale ad alto dosaggio non è raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento e si deve usare un prodotto a un dosaggio inferiore. Durante la gravidanza e l'allattamento è necessaria un'assunzione adeguata di vitamina D.
    Gravidanza
    I dati riguardanti l'uso del Colecalciferolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi condotti su animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva a dosi elevate (vedere paragrafo 5.3).
    La carenza di vitamina D è dannosa per la madre e il bambino. Si deve tuttavia evitare il sovradosaggio di vitamina D durante la gravidanza, in quanto l'ipercalcemia prolungata può causare ritardo fisico e mentale, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia del bambino.
    In caso di carenza di vitamina D, la dose raccomandata dipende dalle linee guida nazionali, tuttavia la dose massima raccomandata durante la gravidanza è di 4 000 U.I./die di vitamina D3. Colecalciferolo Teva Italia non è raccomandato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Durante l'allattamento non devono essere impiegate dosi elevate di vitamina D. La vitamina D e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Qualora il trattamento con vitamina D sia clinicamente indicato durante l'allattamento, questo aspetto deve essere preso in considerazione quando si somministra al bambino ulteriore vitamina D. Colecalciferolo Teva Italia non è raccomandato durante l'allattamento.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sull'effetto del colecalciferolo sulla fertilità. Tuttavia, non è atteso che normali livelli di vitamina D abbiano effetti avversi sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Colecalciferolo Teva Italia non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Colecalciferolo Teva Italia
    Le frequenze delle reazioni avverse sono definite come segue: non comuni (≥1/1.000, <1/100), rari (≥1/10.000, <1/1.000) o non note (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
    Disturbi del sistema immunitario
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): reazioni di ipersensibilità quali angioedema o edema laringeo.
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comuni: ipercalcemia e ipercalciuria.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Rari: prurito, eruzione cutanea e orticaria.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Colecalciferolo Teva Italia
    Il sovradosaggio può causare ipervitaminosi D. Un eccesso di vitamina D provoca ipercalcemia e iperfosfatemia.
    I sintomi dell'ipercalcemia possono includere: anoressia, sete, nausea, vomito, stitichezza, dolore addominale, debolezza muscolare, affaticamento, confusione, polidipsia, poliuria, dolore osseo, pancreatite, nefrocalcinosi, calcoli renali e, nei casi gravi, aritmie cardiache. L'ipercalcemia in casi estremi può causare coma e morte.
    Livelli persistentemente elevati di calcio possono causare compromissione renale irreversibile e calcificazione dei tessuti molli.
    Trattamento dell'ipercalcemia: il trattamento con vitamina D deve essere interrotto. Deve anche essere interrotto il trattamento con diuretici tiziadici, litio, vitamina A, nonché di glicosidi cardiaci. Si devono prendere in considerazione la reidratazione e, in base alla gravità, una monoterapia o una terapia di associazione con diuretici dell'ansa, bifosfonati, calcitonina e corticosteroidi. Si devono monitorare i livelli degli elettroliti sierici, la funzionalità renale e la diuresi. Nei casi gravi si deve eseguire il monitoraggio dell'ECG e della pressione venosa centrale.

    Scadenza

    2 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25 °C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidità. Tenere i blister nell'imballaggio esterno.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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