Cos'è Chiaridoxina?
Chiaridoxina è un farmaco a base del principio attivo
Doxazosin Mesilato, appartenente alla categoria degli
Alfabloccanti e nello specifico
Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Dymalife Pharmaceuticals S.r.l..
Chiaridoxina può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Confezioni
Chiaridoxina 2 mg 30 compresse
Chiaridoxina 4 mg 20 compresse
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Chiaridoxina? A cosa serve?
Ipertensione arteriosa essenziale.
DOXAZOSINA FIDIA è indicato nel trattamento dei sintomi clinici associati alla iperplasia prostatica benigna (IBP).
Posologia
Come usare Chiaridoxina: Posologia
Le compresse devono essere assunte in monosomministrazione giornaliera con una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.
Ipertensione arteriosa
La dose abituale di DOXAZOSINA FIDIA è da 1 a 8 mg al giorno. La massima dose raccomandata è di 16 mg al giorno.
La dose iniziale è di 1 mg prima di coricarsi (1/2 compressa da 2 mg) e questa dose deve essere mantenuta da 1 a 2 settimane di trattamento. Dopo questo periodo il dosaggio può essere aumentato a 2 mg una volta al giorno e mantenuto per altre una-due settimane. Al bisogno, il dosaggio giornaliero può essere aumentato ancora gradualmente, sempre dopo lo stesso intervallo di tempo, a 4,8 e 16 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna
All'inizio del trattamento con DOXAZOSINA FIDIA, si raccomanda il seguente schema posologico:
giorni da 1 a 8: 1 mg al giorno (1/2 compressa di DOXAZOSINA FIDIA da 2 mg)
giorni da 9 a 14: 2 mg al giorno (1 compressa di DOXAZOSINA FIDIA da 2 mg)
In base ai parametri urodinamici e alla sintomatologia della IPB del paziente, questa dose può essere aumentata a 4 mg (1 compressa di DOXAZOSINA FIDIA da 4 mg) e successivamente, alla massima dose raccomandata di 8 mg (2 compresse di DOXAZOSINA FIDIA da 4 mg).
L'intervallo di tempo raccomandato tra un incremento posologico e quello successivo va da 1 a 2 settimane.
La dose giornaliera abituale raccomandata è di 2-4 mg.
DOXAZOSINA FIDIA deve essere usato in monosomministrazione giornaliera.
Se si interrompe la somministrazione di doxazosina per qualche giorno, la ripresa del trattamento andrà fatta a partire dal dosaggio iniziale di 1 mg.
Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale:
la farmacocinetica della doxazosina rimane invariata nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale.
Inoltre, non ci sono evidenze che la doxazosina aggravi l'insufficienza renale preesistente. Pertanto, si raccomanda generalmente la dose abituale. Comunque, a causa della possibile comparsa di ipersensibilità in alcuni di questi pazienti, è necessario prestare particolare attenzione all'inizio del trattamento.
Doxazosina non è dializzabile poichè è altamente legata alle proteine plasmatiche.
Pazienti con insufficienza epatica:
il dosaggio deve essere aumentato con particolare prudenza nei pazienti con insufficienza epatica. Non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa (vedere la sezione 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).
Bambini:
l'uso di doxazosina è sconsigliato nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa della mancanza di dati di efficacia.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Chiaridoxina
DOXAZOSINA FIDIA è controindicato
- nei pazienti con ipersensibilità nota ai chinazolinici (ad es. prazosina, terazosina, doxazosina), o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- nei pazienti con storia di ipotensione ortostatica
- nei pazienti con iperplasia prostatica benigna (IPB) e concomitante ostruzione del tratto urinario superiore, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli alla vescica
- durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6)1
- nei pazienti con ipotensione2
Doxazosina in monoterapia è controindicata nei pazienti che presentano vescica iperattiva o anuria con o senza insufficienza renale progressiva.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Chiaridoxina
Inizio della terapia: in relazione alle proprietà alfa-bloccanti della doxazosina, i pazienti possono manifestare ipotensione posturale caratterizzata da capogiri e debolezza o più raramente da perdita di coscienza (sincope), in particolare all'inizio del trattamento. Pertanto, è buona pratica medica controllare la pressione sanguigna all'inizio del trattamento per ridurre al minimo i possibili effetti posturali. Il paziente deve essere avvisato di evitare situazioni che possono comportare infortuni a causa di capogiri o debolezza nelle prime fasi della terapia con doxazosina.
Particolare attenzione è necessaria negli anziani, nei pazienti con insufficienza epatica o renale, nei pazienti che assumono una dieta rigorosa a basso contenuto di sale o in quelli in terapia con diuretici.
Uso in pazienti che presentano condizioni cardiache acute: come con tutti gli agenti antipertensivi vasodilatatori, è buona pratica medica prestare particolare attenzione nella somministrazione di doxazosina ai pazienti che presentano le seguenti condizioni cardiache acute:
- edema polmonare conseguente a stenosi aortica o mitralica
- insufficienza cardiaca ad alta gittata
- insufficienza cardiaca destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica
- insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.
Nei pazienti con cardiopatia ischemica severa, un abbassamento troppo rapido o marcato della pressione arteriosa può portare a un peggioramento dell'angina.
Uso nei pazienti con compromissione epatica: come tutti gli altri farmaci interamente metabolizzati dal fegato, DOXAZOSINA FIDIA deve essere somministrata con particolare cautela ai pazienti che presentano evidenze di compromissione della funzione epatica. Non essendo disponibili dati clinici in pazienti con insufficienza epatica grave, l'uso in questi pazienti non è raccomandato.
È richiesta prudenza anche quando la doxazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che influenzano il metabolismo epatico (ad es. cimetidina).
Questo medicinale contiene lattosio, pertanto, i pazienti con malattie ereditarie rare come l'intolleranza al galattosio, la carenza di Lapp Iattasi o la sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono usare questo medicinale.
Doxazosina deve essere usato con prudenza nei pazienti con neuropatia diabetica autonomica.
Uso con inibitori della PDE-5: la somministrazione concomitante di doxazosina con inibitori della fosfodiesterasi-5 (ad es. sildenafil, tadalafil e vardenafil) deve essere effettuata con cautela poichè entrambi i medicinali hanno effetti vasodilatatori e possono causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con l'inibitore della PDE-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con la terapia con l'alfa-bloccante. Inoltre si raccomanda di iniziare il trattamento con gli inibitori della PDE-5 con la più bassa dose possibile e di rispettare l'intervallo di 6 ore dall'assunzione di doxazosina. Non sono stati condotti studi con le formulazioni a rilascio prolungato di doxazosina.
Uso in pazienti sottoposti a interventi di chirurgia della cataratta: durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con tamsulosina, hanno manifestato la sindrome dell'iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Syndrome, una variante della sindrome della piccola pupilla). Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché IFIS può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento, il chirurgo prima di procedere con l'intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1-adrenergici.
Bambini
L'uso di doxazosina è sconsigliato nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa della mancanza di dati di sicurezza e di efficacia.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Chiaridoxina
La somministrazione concomitante di doxazosina ed un inibitore della PDE-5 può comportare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso). Non sono stati condotti studi con le formulazioni a rilascio prolungato di doxazosina.
Doxazosina è in gran parte (98%) legata alle proteine plasmatiche. Dati in vitro sul plasma umano indicano che doxazosina non interferisce con il legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.
L'esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosina nelle formulazioni standard non comporta alcuna interazione con i diuretici tiazidici, furosemide, beta-bloccanti, antinfiammatori non steroidei, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici ed anticoagulanti. Tuttavia, non sono disponibili dati derivanti da formali studi di interazione farmaco-farmaco.
La doxazosina potenzia l'attività di riduzione della pressione sanguigna degli altri alfa-bloccanti e degli altri antipertensivi. L'effetto ipotensivo può essere più intenso se doxazosina è usato in concomitanza con farmaci vasodilatatori e nitrati.
I simpaticomimetici riducono l'effetto ipotensivo di doxazosina; doxazosina inibisce l'azione di dopamina, efedrine, adrenalina, metaraminolo e fenilefrina sulla pressione arteriosa e sui vasi sanguigni.
In uno studio in aperto, randomizzato, controllato verso placebo, in 22 volontari sani maschi, la somministrazione di una singola dose di 1 mg di doxazosina al giorno 1 in uno schema posologico della durata di 4 giorni con cimetidina orale (400 mg due volte al giorno), ha portato ad un aumento del 10% dell'AUC media della doxazosina e a cambiamenti non statisticamente significativi della Cmax media e dell'emivita della doxazosina. L'aumento del 10% dell'AUC media della doxazosina con la cimetidina si trova entro la variabilità tra soggetti (27%) dell'AUC media della doxazosina rispetto al placebo.
La doxazosina può influire sull'attività della renina plasmatica e sulla secrezione di acido vanil mandelico attraverso le urine. Di ciò si deve tener conto quando si interpretano i risultati di laboratorio.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Per l'indicazione di ipertensione:
La sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita poichè non sono stati condotti studi adeguati o ben controllati su donna in gravidanza. Pertanto, durante la gravidanza, doxazosina deve essere utilizzata solo se, il potenziale beneficio superi il rischio. Sebbene non siano stati notati effetti teratogeni negli studi condotti sugli animali, a dosaggi molto alti è stata osservata negli animali una ridotta sopravvivenza fetale (vedere paragrafo 5.3: Dati preclinici di sicurezza).
Allattamento
La doxazosina è controindicata durante l'allattamento poichè il farmaco si accumula nel latte dei ratti che allattano e non vi sono informazioni circa l'escrezione del farmaco nel latte di donne che allattano.In alternativa, le madri devono interrompere l'allattamento nel caso in cui il trattamento con doxazosina sia necessario (vedere paragrafo 5.3: Dati preclinici di sicurezza).
Per l'indicazione dell'iperplasia prostatica benigna: questo paragrafo non è applicabile.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La capacità di intraprendere attività come l'uso di macchinari e la guida di autoveicoli può essere compromessa, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Chiaridoxina
I seguenti effetti indesiderabili sono stati osservati e riportati durante il trattamento con doxazosina con le seguenti frequenze: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100); raro (≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000).
Classificazione per Sistemi e Organi
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molto comune (≥1/10)
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comune (≥1/100 a <1/10)
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non comune (≥1/1.000 a <1/100)
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raro (≥1/10.000 a <1/1.000)
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molto raro (<1/10.000)
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Non noto
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Infezioni e infestazioni
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Infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucopenia, trombocitopenia
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione allergica da farmaco
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Gotta, aumento dell'appetito, anoressia, ipokaliemia, arsura
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ipoglicemia
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Disturbi psichiatrici
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Eiaculazione ritardata
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Agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo, sogni irrequieti, amnesia, labilità emotiva
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Patologie del sistema nervoso
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Sonnolenza, capogiri, cefalea
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Ictus cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore
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Capogiri di tipo posturale, parestesia
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Patologie dell'occhio
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Disturbi dell'accomodazione visiva
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Lacrimazione anomala, fotofobia
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congiuntivite
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Offuscamento della vista
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Sindrome dell'Iride a bandiera (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Vertigini
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Tinnito
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Patologie cardiache
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Palpitazioni, tachicardia, edema
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Angina pectoris, infarto del miocardio
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Bradicardia, aritmia cardiaca
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Patologie vascolari
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Ipotensione, ipotensione posturale
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Ischemia periferica
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Vampate di calore
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Bronchite, tosse, dispnea, rinite
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Epistassi, mal di gola
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Edema della laringe
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broncospasmo
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Patologie gastrointestinali
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Dolore addominale, dispepsia, secchezza della bocca, nausea
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Stipsi, flatulenza, vomito, gastroenterite, diarrea
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Patologie epatobiliari
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Risultati anormali dei test di funzionalità epatica
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Colestasi, epatite, ittero
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Prurito
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Rash cutaneo
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Sudorazione
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Orticaria, alopecia, porpora
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Mal di schiena, mialgia
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Artralgia, rigidità muscolare
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Crampi muscolari, debolezza muscolare
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Patologie renali e urinarie
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Cistite, incontinenza urinaria
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Disuria, frequente necessità di urinare, ematuria
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Poliuria
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Aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Impotenza
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Ginecomastia, priapismo
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Eiaculazione retrograda
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico
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Dolore, edema facciale, arrossamento del volto, brividi, febbre, pallore, alterazione del gusto
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Riduzione della temperatura corporea negli anziani
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Affaticamento, malessere
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Esami diagnostici
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Incremento ponderale
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Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Chiaridoxina
Qualora il sovradosaggio porti ad ipotensione, il paziente deve essere.immediatamente posto supino con la testa in posizione declive., Altre misure di supporto devono essere intraprese in rapporto al singolo caso. Poiché la doxazosina è altamente legata alle proteine plasmatiche, la dialisi non è indicata.
Se la misura intrapresa non è sufficiente, lo shock deve essere inizialmente trattato con un espansore di volume. In seguito, se necessario, deve essere usato un farmaco vasopressore. La funzionalità renale deve essere monitorata e supportata al bisogno.
Scadenza
Conservazione
Nessuna particolare condizione di conservazione.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di
Chiaridoxina a base di
Doxazosin Mesilato sono:
Benur, Cardura, Dedralen, Dilur, Doxafin, Doxazosina Almus, Doxazosina Alter, Doxazosina Aristo, Doxazosina Aurobindo, Doxazosina EG, Doxazosina Hexal, Doxazosina Mylan Generics, Doxazosina Pensa, Doxazosina Sandoz, Doxazosin DOC Generici - Compressa, Doxazosin Ratiopharm, Doxazosin Zentiva - Compressa Divisibile, Kimura, Lenaxolan - Compressa, Noradox, Normothen, Quorum, Saidox
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali