Cos'è Aziprome?
Confezioni
Aziprome 500 mg 3 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Aziprome? A cosa serve?
Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina.
- infezioni delle alte vie respiratorie (incluse, sinusiti, tonsilliti e faringiti);
- infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti);
- infezioni dell'orecchio medio (otiti medie);
- infezioni odontostomatologiche;
- infezioni della cute e dei tessuti molli;
- uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis);
- ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).
Posologia
Come usare Aziprome: Posologia
Posologia
Adulti
Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi.
Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale.
Anziani
Il medesimo schema posologico dei pazienti adulti può essere applicato negli anziani. Dal momento che i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in corso, si raccomanda una particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4. “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Popolazione pediatrica
Per i bambini dal peso pari o superiore a 45 kg può essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi).
La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica è di 1500 mg.
Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera.
Alterata funzionalità renale
Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.) (vedere 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" e 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
Alterata funzionalità epatica
Nei pazienti con alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata può essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalità epatica normale (vedere 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" e 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
Modo di somministrazione
AZIPROME può essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.
Le compresse devono essere deglutite intere.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Aziprome
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
L'uso di questo prodotto è controindicato in pazienti con ipersensibilità all'eritromicina o ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi.
Grave insufficienza epatica.
L'azitromicina è generalmente controindicata in gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima infanzia (vedere 4.6 "Fertilità, gravidanza e allattamento").
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Aziprome
Ipersensibilità
Come per l'eritromicina e altri macrolidi, sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui edema angioneurotico e anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) (raramente fatale) e eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate a AZIPROME hanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungato.
Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa può verificarsi la comparsa di sintomi allergici.
Con i farmaci antibatterici a largo spettro può verificarsi la comparsa di colite pseudomembranosa.
Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min.), è stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato, non è stata dimostrata alcuna evidenza di modificazioni significative della farmacocinetica sierica dell'azitromicina rispetto a persone con funzionalità epatica normale. In questi pazienti l'eliminazione di azitromicina attraverso le urine sembra aumentare, probabilmente come compenso per la ridotta clearance epatica. Tuttavia, dal momento che il fegato rappresenta la principale via di eliminazione, deve essere posta attenzione, sotto sorveglianza medica, nell'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza epatica. Casi di epatite fulminante che possono portare ad insufficienza epatica pericolosa per la vita, sono stati riportati con azitromicina. (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono aver avuto una preesistente malattia epatica o che può essere stata sviluppata da altri farmaci epatotossici. In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come ad esempio un rapido sviluppo di astenia associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, deve essere immediatamente eseguito un test di funzionalità epatica o ulteriori indagini. La somministrazione di azitromicina deve essere sospesa se emerge una disfunzione epatica.
In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un'interazione tra ergot e azitromicina. Tuttavia, a causa della teorica possibilità di insorgenza di crisi di ergotismo, azitromicina e derivatidell'ergot non devono essere somministrate contemporaneamente.
Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.
Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.
Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della CDAD. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. È inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiché i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.
In caso di infezioni sessualmente trasmesse è necessario escludere una concomitante infezione da Treponema pallidum.
Nel trattamento con altri macrolidi, inclusa l'azitromicina, è stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8 "Effetti indesiderati"). Pertanto, come le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (compresa torsioni di punta) che possono portare ad arresto cardiaco, azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in corso (soprattutto donne e pazienti anziani), quali i pazienti:
- Con congenito o documentato prolungamento dell'intervallo QT
- Attualmente in cura con altri principi attivi noti per prolungare l'intervallo QT, come antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (amiodarone dofetilide e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici, quali pimozide; antidepressivi come il citalopram; e fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina.
- Con un disturbo elettrolitico, in particolare nei casi di ipokalemia e ipomagnesemia.
- Con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca.
Nei pazienti con un rischio più elevato di prolungamento della ripolarizzazione cardiaca, non si può escludere del tutto un effetto analogo con l'azitromicina (vedere 4.8 "Effetti indesiderati").
Sono stati riportati in pazienti in trattamento con azitromicina, esacerbazioni dei sintomi di miastenia gravis e nuova comparsa di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8)
Non è stata stabilita la sicurezza ed efficacia di azitromicina nella prevenzione e trattamento dell'infezione da Mycobacterium Avium Complex in bambini.
Attenzione il medicinale contiene lattosio: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Aziprome
Antiacidi
Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.
Cetirizina
Nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche né alterazioni significative dell'intervallo QT.
Didanosina (Dideossinosina)
La somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo.
Digossina e colchicina [substrati della glicoproteina P (P-gp)]
La somministrazione concomitante di antibiotici macrolidi, inclusa l'azitromicina, con substrati della P-glicoproteina come la digossina e la colchicina, è stata riportata come causa dell'aumento dei livelli sierici del substrato della P-glicoproteina. Pertanto se azitromicina e i substrati della P-glicoproteina come la digossina sono somministrati in concomitanza, deve essere considerata la possibilità di elevati livelli sierici del substrato.
Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli di digossina.
Alcuni antibiotici macrolidi possono compromettere in alcuni pazienti il metabolismo microbico della digossina a livello intestinale.
Ergotamina
A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina non è raccomandato (vedere 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego").
Zidovudina
La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.
L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti.
Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali è nota una significativa attività metabolica mediata dal citocromo P450.
Atorvastatina
La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha alterato la concentrazione plasmatica di atorvastatina (basata su un saggio di inibizione dell'attività HMG CoA reduttasica). Tuttavia, sono stati riportati casi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con azitromicina e statine.
Carbamazepina
Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.
Cimetidina
Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina.
Ciclosporina
In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovrà essere modificato di conseguenza.
Efavirenz
La somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative.
Fluconazolo
La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre è stata osservata una diminuzione della Cmax (18%) clinicamente irrilevante.
Indinavir
La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg.
Metilprednisolone
Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.
Midazolam
Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg.
Nelfinavir
La somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina. Sebbene non siano state osservate reazioni avverse clinicamente significative e non sia necessaria alcuna modifica del dosaggio, è consigliato un attento monitoraggio degli effetti collaterali dell'azitromicina.
Rifabutina
La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determini neutropenia, non è stato possibile stabilire una relazione di causalità tra i suddetti episodi di neutropenia e l'associazione rifabutina-azitromicina (vedere 4.8 "Effetti indesiderati").
Sildenafil
In uomini volontari sani, non c'è evidenza di un effetto dell'azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sui valori dell'AUC e C max del sildenafil o i suoi principali metaboliti circolanti.
Teofillina
La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato un'interazione clinicamente significativa tra i due farmaci.
Terfenadina
Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Nei pazienti che hanno assunto i due farmaci contemporaneamente si sono verificati rari casi di interazione per i quali non è stato però possibile stabilire o escludere una correlazione certa.
Triazolam
In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg il 1° giorno e 250 mg il 2° giorno e di triazolam 0,125 mg al 2° giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili farmacocinetiche del triazolam rispetto al triazolam e al placebo.
Trimetoprim/Sulfametoxazolo
Dopo somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1200 mg), al 7° giorno non è stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sul tempo di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi.
Anticoagulanti orali di tipo cumarinico
Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani è stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg.
Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico.
Per quanto riguarda l'uso concomitante di azitromicina e di altri farmaci che agiscono sulla coagulazione, poiché non sono stati condotti studi specifici di interazione, si consiglia un attento monitoraggio di quei pazienti che assumono i suddetti farmaci in associazione.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Aziprome" insieme ad altri farmaci come
“Corlentor”,
“Eptadone”,
“Idrossiclorochina Doc”,
“Ivabradina Accord”,
“Ivabradina Aurobindo”,
“Ivabradina Doc Generici”,
“Ivabradina EG”,
“Ivabradina Krka”,
“Ivabradina Mylan Pharma”,
“Ivabradina Teva Italia”,
“Ivabradina Zentiva”,
“Metadone Cloridrato Molteni”,
“Omtisa”,
“Plaquenil”,
“Procoralan”,
“Ritmodan”,
“Ritmodan Retard”,
“Ryeqo”,
“Vaxchora”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Sono stati condotti studi di riproduzione animale con l'utilizzo di dosi scalari fino al raggiungimento delle concentrazioni tossiche materne. Da questi studi non è risultata alcuna evidenza di pericoli per il feto a causa dell'azitromicina.
Gravidanza
Non sono tuttavia disponibili dati adeguati e ben controllati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza. In studi di tossicità riproduttiva animale, azitromicina si è dimostrata passare la placenta, ma nessun effetto teratogenico è stato osservato. Non è stata confermata la sicurezza di azitromicina per quanto riguarda l'uso del principio attivo in gravidanza. Pertanto, azitromicina deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio è superiore al rischio.
Allattamento
È stato riportato che azitromicina è secreta nel latte materno, ma non esistono studi clinici adeguati e ben controllati in donne che allattano che hanno caratterizzato la farmacocinetica di escrezione di azitromicina nel latte materno.
AZIPROME deve pertanto essere usato nelle donne durante l'allattamento e nella primissima infanzia solamente ove i benefici potenziali superino chiaramente i rischi e sotto il controllo del medico.
Fertilità
In studi di fertilità condotti su ratti, sono stati notati ridotti tassi di gravidanza a seguito della somministrazione di azitromicina. La rilevanza di questi dati nell'uomo non è nota.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non è stato riportato alcun effetto di azitromicina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso dei macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Aziprome
La seguente tabella elenca le reazioni avverse identificate attraverso studi clinici e di sorveglianza post-marketing con classificazione per sistemi e organi e frequenza. Reazioni avverse emerse dall'esperienza post-marketing sono riportate in corsivo. Il gruppo di frequenza è definito utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (<
1/10.000); e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate ad azitromicina in base alla esperienza degli studi clinici e di sorveglianza post-marketing
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Molto comune (≥ 1/10)
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Comune
(≥ 1/100 a < 1/10)
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Non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100)
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Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000)
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Frequenza non nota
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Infezioni e Infestazioni
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Candidosi
Infezione vaginale
Pneumonia
Infezione da funghi
Infezione batterica
Faringite
Gastroenterite
Patologie respiratorie
Rinite
Candidosi orale
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Colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucopenia
Neutropenia
Eosinofilia
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Trombocitopenia
Anemia emolitica
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Disturbi del sistema immunitario
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Angioedema
Ipersensibilità
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Reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Disturbi psichiatrici
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Nervosismo,
Insonnia
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Agitazione
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Agitazione
Aggressività
Ansia
Delirio
Allucinazioni
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Patologie del sistema nervoso
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Mal di testa
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Capogiri
Sonnolenza
Disgeusia
Parestesia
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Sincope
Convulsioni
Ipoestesia
Iperattività psicomotoria
Anosmia
Ageusia
Parosmia
Miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie dell'occhio
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Compromissione della visione
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Disturbi all'orecchio, vertigini
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Disturbo all'udito incluso sordità e/o tinnito
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4)
Aritmia (vedere paragrafo 4.4) incluso tachicardia ventricolare
Prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie vascolari
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Vampate di calore
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Ipotensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea,
Epistassi
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
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Vomito
Dolori addominali
Nausea
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Costipazione
Flatulenza
Dispepsia
Gastrite
Disfagia
Distensione addominale
Secchezza delle fauci
Eruttazioni
Ulcere della bocca
Ipersecrezione salivare
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Pancreatite
Decolorazione della lingua
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Patologie epatobiliari
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Funzionalità epatica anormale
Ittero colestatico
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Insufficienza epatica (che ha causato raramente morte) (vedere paragrafo 4.4)
Epatite fulminante
Necrosi epatica
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Rash cutaneo
Prurito
Orticaria
Dermatiti
Secchezza della pelle
Iperidrosi
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Reazioni di fotosensibilizzazione
Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
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Sindrome di Stevens – Johnson
Necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Osteoartrite
Mialgia
Dolore alla schiena
Dolore al collo
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Artralgia
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Patologie renali e urinarie
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Disuria
Dolore renale
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Insufficienza renale acuta
Nefrite interstiziale
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Metrorragia
Patologie testicolari
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Dolore al sito di iniezione *, infiammazione al sito di iniezione *
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Edema
Astenia
Malessere
Affaticamento
Edema facciale
Dolore al petto
Piressia
Dolore
Edema periferico
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Esami diagnostici
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Diminuzione della conta linfocitaria
Aumento della conta eosinofila
Diminuzione della concentrazione del bicarbonato nel sangue
Aumento dei basofili
Aumento dei monociti
Aumento dei neutrofili
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Aumento dell'aspartato ammino-transferasi
Aumento dell'alanina ammino-transferasi
Aumento della bilirubina nel sangue
Aumento della creatinina nel sangue
Aumento dell'urea ematica
Abnorme concentrazione di potassio nel sangue
Aumento dell'alcalino fosfatasi
Aumento della concentrazione di cloro nel sangue
Aumento della concentrazione di glucosio nel sangue
Aumento delle piastrine
Aumento del valore dell'ematocrito
Aumento della concentrazione di bicarbonato nel sangue
Abnorme concentrazione di sodio nel sangue
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Traumatismo e avvelenamento e complicazioni da procedura
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Complicazioni post-procedurali
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* solo per polvere per soluzione per infusione
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e trattamento delle infezioni da Mycobacterium Avium Complex in base alla esperienza degli studi clinici e di sorveglianza post-marketing.
Le seguenti reazioni avverse differiscono da quelle sopra riportate con formulazioni a rilascio immediato o prolungato, in base al tipo o alla frequenza
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Molto comune
(≥ 1/10)
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Comune
(≥ 1/100 a < 1/10)
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Non comune
(≥ 1/1.000 a < 1/100)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiri
Mal di testa
Parestesia
Disgeusia
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Ipoestesia
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Patologie dell'occhio
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Compromissione della visione
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Sordità
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Compromissione dell'udito
Tinnito
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
Dolore addominale
Nausea
Flatulenza
Discomfort addominale
Perdita di feci
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Patologie epatobiliari
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Epatite
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Rash
Prurito
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Sindrome di Stevens – Johnson
Reazioni di fotosensibilizzazione
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Artralgia
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Affaticamento
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Astenia
Malessere
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aziprome
Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori a quelle consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali. In caso di sovradosaggio, sono indicate le appropriate misure generali sintomatiche e di supporto.
Scadenza
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di
Aziprome a base di
Azitromicina Diidrato sono:
Azacid, Azeptin, Azitredil, Azitroerre, Azitromicina ABC, Azitromicina Accord, Azitromicina Almus, Azitromicina Aurobindo, Azitromicina Doc Generici, Azitromicina EG, Azitromicina Krka - Compresse Rivestite, Azitromicina Mylan Generics, Azitromicina Pensa, Azitromicina Pfizer, Azitromicina Pharmeg, Azitromicina Sandoz, Azitromicina Teva, Azitromicina Zentiva, Azitrox, Batif, Macrozit, Portex, Rezan, Tetris, Trozamil, Trozocina, Zimacrol, Zindel, Zitrobiotic, Zitrogram, Zitromax - Compresse Rivestite, Polvere, Zitronova
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali