La sua azione consiste nel bloccare l’attività dell’istamina, che è la sostanza scatenante i sintomi delle allergie.
La Cetirizina è impiega per alleviare – in modo temporaneo – i sintomi della cosiddetta febbre da fieno, l’insieme dei sintomi associati all’allergia ai pollini, alla polvere o ad altre sostanze presenti nell’aria, e quelli associati ad allergie ad altri allergeni, come per esempio alla forfora degli animali, alle muffe, agli acari della polvere, e agli scarafaggi.
Può altresì essere utilizzata per alleviare sia il prurito che gli arrossamenti associati all’orticaria.
Si assume solitamente una volta al dì per via orale, sotto forma di compresse, compresse masticabili o sciroppo. Il suo principio attivo è anche disponibile in combinazione con la pseudoefedrina.
Il farmaco non deve essere somministrato per il trattamento di orticarie associate a ferite o vesciche, dal colore insolito o che non prudono. In tali casi è opportuno confrontarsi con il medico riportandogli i sintomi associati al problema, così come è raccomandato contattare il medico se un’orticaria trattata con questo principio attivo non presenta miglioramenti entro i primi 3 giorni di cura o se dura da oltre 6 settimane.
Prima di assumerla è opportuno informare il medico:
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica. Dato il profilo della cetirizina, non sono attese interazioni con altri farmaci. Non beva alcool mentre sta assumendo cetirizina.
I seguenti effetti indesiderati possono manifestarsi con questo medicinale:
Comune (interessa meno di 1 persona su 10):
affaticamento, secchezza delle fauci, nausea, diarrea, sonnolenza, faringiti, riniti, mal di testa, capogiri
Non comune (interessa meno di 1 persona su 100):
dolore addominale, astenia (fatica estrema), malessere parestesia (sensibilità anomala della pelle), agitazione, prurito, rash.
Raro (interessa meno di 1 persona su 1000):
tachicardia (battito cardiaco accelerato), edema (gonfiore), reazioni allergiche, funzionalità epatica anomala, aumento di peso, convulsioni, disordini del movimento, aggressività, confusione, depressione, allucinazioni, insonnia, orticaria.
Molto raro (interessa meno di 1 persona su 10000):
disturbo dell'accomodazione, visione offuscata, oculorotazione (occhi con movimenti circolari non controllati), reazioni allergiche gravi, tic, anormale eliminazione delle urine, eruzione fissa da farmaci, trombocitopenia (bassi livelli di piastrine), sincope, tremori, disgusia (alterazione del gusto), discinesia, distonia, edema angioneurotico
Non è noto quante persone possano manifestare i seguenti effetti indesiderati:
perdita di memoria, aumento dell'appetito, idea suicida, vertigine, ritenzione urinaria.
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Come con altri farmaci, l'uso di cetirizina deve essere evitato durante la gravidanza. L'uso accidentale del farmaco da parte di una donna in gravidanza non produce alcun effetto dannoso sul feto, tuttavia l'assunzione del farmaco deve essere interrotta. Non deve prendere cetirizina durante l'allattamento perché la cetirizina passa nel latte materno.