Trecondi

    Ultimo aggiornamento: 04/03/2024

    Cos'è Trecondi?

    Trecondi è un farmaco a base del principio attivo Treosulfano, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Alchilsulfonati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Medac Pharma S.r.l. a Socio Unico.

    Trecondi può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Trecondi 1 g polvere per soluzione per infusione 50 mg/ml 5 flaconcini
    Trecondi 5 g polvere per soluzione per infusione 50 mg/ml 5 flaconcinI

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH
    Concessionario: Medac Pharma S.r.l. a Socio Unico
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Treosulfano
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01AB02 - Treosulfano
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Trecondi? A cosa serve?
    Treosulfan in associazione con fludarabina è indicato nell'ambito di un regime di condizionamento, prima del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (allo HSCT), in pazienti adulti e in pazienti pediatrici di età superiore a un mese con patologie maligne e non maligne.

    Posologia

    Come usare Trecondi: Posologia

    La somministrazione di treosulfan deve essere eseguita sotto la supervisione di un medico esperto nel regime di condizionamento seguito da allo HSCT.

    Posologia

    Adulti con patologia maligna
    Treosulfan è somministrato in associazione con fludarabina.
    La dose e lo schema di somministrazione raccomandati sono i seguenti:
    • Treosulfan 10 g/m² di superficie corporea (BSA) al giorno, come infusione endovenosa di due ore somministrata in tre giorni consecutivi (giorno -4, -3, -2) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di treosulfan è 30 g/m²;
    • Fludarabina 30 mg/m² di BSA al giorno, come infusione endovenosa di 0,5 ore somministrata in cinque giorni consecutivi (giorno -6, -5, -4, -3, -2) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di fludarabina è 150 mg/m²;
    • Treosulfan deve essere somministrato prima di fludarabina i giorni -4, -3, -2 (regime FT10).

    Adulti con patologia non maligna

    Treosulfan è somministrato in associazione con fludarabina, con o senza tiotepa.

    La dose e lo schema di somministrazione raccomandati sono i seguenti:

    • Treosulfan 14 g/m² di superficie corporea (BSA) al giorno, come infusione endovenosa di due ore somministrata in tre giorni consecutivi (giorno -6, -5, -4) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di treosulfan è 42 g/m²;
    • Fludarabina 30 mg/m² di BSA al giorno, come infusione endovenosa di 0,5 ore somministrata in cinque giorni consecutivi (giorno -7, -6, -5, -4, -3) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di fludarabina è 150 mg/m²;
    • Treosulfan deve essere somministrato prima di fludarabina i giorni -6, -5, -4 (regime FT14).
    • Tiotepa 5 mg/kg due volte al giorno, somministrato in due infusioni endovenose nell'arco di 2-4 ore il giorno -2 prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0).

    Popolazioni speciali

    Popolazione pediatrica di età superiore a 1 mese
    Treosulfan è somministrato in associazione con fludarabina, con tiotepa (regime intensificato; regime FT10-14TT) o senza tiotepa (regime FT10-14).
    La dose e lo schema di somministrazione raccomandati sono i seguenti:
    • Treosulfan 10-14 g/m² di superficie corporea (BSA) al giorno, come infusione endovenosa di due ore somministrata in tre giorni consecutivi (giorno -6, -5, -4) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di treosulfan è 30-42 g/m²;

    La dose di treosulfan deve essere adattata alla BSA del paziente, come riportato di seguito (vedere paragrafo 5.2):

    Superficie corporea (m²)
    Dose di treosulfan (g/m²)
    < 0,4
    10,0
    da ≥ 0,4 a < 0,9
    12,0
    ≥ 0,9
    14,0
    • Fludarabina 30 mg/m² di BSA al giorno, come infusione endovenosa di 0,5 ore somministrata in cinque giorni consecutivi (giorno -7, -6, -5, -4, -3) prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0). La dose totale di fludarabina è 150 mg/m²;
    • Treosulfan deve essere somministrato prima di fludarabina;
    • Tiotepa (regime intensificato 5 mg/kg due volte al giorno), somministrato in due infusioni endovenose nell'arco di 2-4 ore il giorno -2 prima dell'infusione di cellule staminali (giorno 0).

    La sicurezza e l'efficacia di treosulfan nei bambini al di sotto di 1 mese di età non sono state ancora stabilite.

    Anziani
    Non è necessario un aggiustamento della dose in alcun sottogruppo della popolazione anziana.
    Compromissione renale ed epatica
    Non è necessario un aggiustamento della dose in caso di compromissione lieve o moderata; tuttavia, treosulfan è controindicato in pazienti con compromissione severa (vedere paragrafo 4.3).
    Modo di somministrazione
    Treosulfan è per uso endovenoso come infusione della durata di due ore.

    Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale

    Nella manipolazione di treosulfan, si devono evitare l'inalazione, il contatto cutaneo o il contatto con le mucose. Il personale in gravidanza deve essere escluso dalla manipolazione di citotossici.
    La somministrazione endovenosa deve essere eseguita mediante una tecnica sicura, per evitare lo stravaso (vedere paragrafo 4.4).
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Trecondi
    • Ipersensibilità al principio attivo
    • Malattia infettiva attiva non controllata
    • Severa compromissione cardiaca, polmonare, epatica e renale concomitante
    • Anemia di Fanconi e altri disturbi della riparazione delle rotture del DNA
    • Gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
    • Somministrazione di vaccini vivi

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Trecondi
    Mielosoppressione
    Una profonda mielosoppressione con pancitopenia è l'effetto terapeutico desiderato del regime di condizionamento a base di treosulfan e si verifica in tutti i pazienti. Si raccomanda pertanto di monitorare frequentemente il quadro emocromocitometrico fino al recupero del sistema ematopoietico.
    Durante le fasi di neutropenia severa (la durata mediana del periodo neutropenico è 14-17,5 giorni negli adulti e 20-22 giorni nei pazienti pediatrici) aumenta il rischio of infezione. Si deve pertanto considerare un trattamento antinfettivo profilattico o empirico (infezioni batteriche, virali, micotiche). Una terapia di supporto con fattori di crescita (G-CSF, GM-CSF), piastrine e/o eritrociti deve essere somministrata come indicato.
    Tumori maligni secondari
    I tumori maligni secondari sono complicanze accertate nei sopravvissuti a lungo termine dopo allo HSCT. Non è nota la quantità di treosulfan che contribuisce alla loro comparsa. Il possibile rischio di tumori maligni secondari deve essere spiegato al paziente. Sulla base dei dati nell'uomo, treosulfan è stato classificato dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno per l'uomo.
    Mucosite
    La mucosite orale (anche di alto grado di severità) è un effetto indesiderato molto comune del regime di condizionamento a base di treosulfan seguito da allo HSCT (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda l'uso della profilassi per la mucosite (ad es. antimicrobici topici, protettivi con effetto barriera, ghiaccio e igiene orale adeguata).
    Vaccini
    L'uso concomitante di vaccini vivi attenuati non è raccomandato.
    Fertilità
    Treosulfan può compromettere la fertilità. Pertanto, si raccomanda agli uomini trattati con treosulfan di non concepire un figlio durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di chiedere consulenza sulla crioconservazione dello sperma prima del trattamento, a causa della possibilità di infertilità irreversibile dovuta alla terapia con treosulfan.
    Soppressione ovarica e amenorrea con sintomi menopausali si verificano con frequenza comune nelle pazienti in premenopausa (vedere paragrafo 4.6).
    Popolazione pediatrica
    Crisi convulsive
    Vi sono state segnalazioni isolate di crisi convulsive in neonati (≤ 4 mesi d'età) con immunodeficienze primarie, dopo il regime di condizionamento con treosulfan in associazione a fludarabina o ciclofosfamide. Pertanto, i neonati di età ≤ 4 mesi devono essere monitorati per rilevare eventuali segni di reazioni avverse neurologiche. Sebbene non possa essere dimostrato un nesso causale con treosulfan, l'uso della profilassi con clonazepam per i bambini di età inferiore a 1 anno può essere considerato.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Vi è stata un'associazione significativa tra età e tossicità respiratoria nei pazienti pediatrici trattati con il condizionamento a base di treosulfan.
    I bambini di età inferiore a un anno (principalmente patologie non maligne, in particolare immunodeficienze) hanno manifestato maggiore tossicità respiratoria di grado III/IV, probabilmente dovuta a infezioni polmonari esistenti prima dell'inizio del regime di condizionamento.
    Dermatite da pannolino
    Dermatite da pannolino può verificarsi nei bambini piccoli a causa dell'escrezione di treosulfan nelle urine. Pertanto, i pannolini devono essere cambiati spesso fino a 6–8 ore dopo ogni infusione di treosulfan.
    Stravaso
    Treosulfan è considerato un irritante. La somministrazione endovenosa deve essere eseguita mediante una tecnica sicura. In caso di sospetto stravaso, adottare le misure di sicurezza generali. Nessuna misura specifica si è dimostrata raccomandabile.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Trecondi
    Non è stata osservata alcuna interazione di treosulfan nella chemioterapia ad alto dosaggio.
    Dettagliati studi in vitro non hanno completamente escluso potenziali interazioni tra elevate concentrazioni plasmatiche di treosulfan e substrati del CYP3A4, CYP2C19 o della glicoproteina-P (P-gp). Modelli di farmacocinetica su base fisiologica hanno previsto un'interazione da debole (rapporto delle AUC compreso fra ≥ 1,25 e < 2) a moderata (rapporto delle AUC compreso fra ≥ 2 e < 5) con il CYP3A4, un'interazione debole con il CYP2C19 e un'interazione trascurabile (rapporto delle AUC < 1,25) con la P-gp. Pertanto, i medicinali con un indice terapeutico ristretto (ad es. digossina) che sono substrati del CYP3A4 o del CYP2C19 non devono essere somministrati durante il trattamento con treosulfan.
    Prendendo in considerazione le tempistiche complessive dei trattamenti e le rispettive proprietà farmacocinetiche dei medicinali utilizzati in concomitanza (ad es. l'emivita), il potenziale di interazione può essere ridotto a “nessuna interazione” (rapporto delle AUC < 1,25) se tutti i medicinali utilizzati in concomitanza vengono somministrati 2 ore prima oppure 8 ore dopo l'infusione endovenosa di 2 ore di treosulfan.
    L'effetto di treosulfan sulla farmacocinetica della fludarabina non è noto.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione negli uomini e nelle donne
    Gli uomini e le donne in età fertile sessualmente attivi devono usare misure contraccettive efficaci durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di treosulfan in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Treosulfan è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
    Allattamento
    Non è noto se treosulfan sia escreto nel latte materno. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con treosulfan.
    Fertilità
    Treosulfan può compromettere la fertilità negli uomini e nelle donne (vedere paragrafo 4.4). Gli uomini devono chiedere consulenza sulla crioconservazione dello sperma prima del trattamento, a causa della possibilità di infertilità irreversibile.
    Come noto per altri agenti di condizionamento alchilanti, treosulfan può causare soppressione ovarica e amenorrea con sintomi menopausali nelle donne in premenopausa.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Treosulfan altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. È probabile che alcune reazioni avverse di treosulfan, come nausea, vomito o capogiro, influiscano su queste funzioni.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Trecondi
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Una profonda mielosoppressione/pancitopenia è l'effetto terapeutico desiderato del regime di condizionamento e si verifica in tutti i pazienti. Il quadro emocromocitometrico viene di solito ripristinato dopo HSCT.
    Le reazioni avverse più comunemente osservate (adulti/pazienti pediatrici) dopo il condizionamento a base di treosulfan seguito da allo HSCT comprendono: infezioni totali (10,1%/11,6%), patologie gastrointestinali (nausea [38,0%/26,4%], stomatite [36,4%/66,1%], vomito [22,5%/42,1%], diarrea [14,4%/33,1%], dolore addominale [9,6%/17,4%]), stanchezza (14,4%/1,7%), epatotossicità
    (0,3%/26,4%), neutropenia febbrile (10,1%/1,7%), appetito ridotto (8,0%/0,8%), eruzione maculo-papulosa (5,2%/7,4%), prurito (2,8%/10,7%), alopecia (1,5%/9,9%), piressia
    (4,1%/13,2%), edema (6,2%/0,8%), eruzione cutanea (0,7%/5,8%) e aumenti di alanina transaminasi (ALT [4,9%/10,7%]), aspartato transaminasi (AST [4,1%/6,6%]) e bilirubina (17,1%/6,6%).

    Adulti

    Tabella delle reazioni avverse
    La frequenza delle reazioni avverse riportate nella tabella seguente è derivata da 5 sperimentazioni cliniche (comprendenti in totale 613 pazienti), in cui treosulfan in associazione a fludarabina è stato studiato come regime di condizionamento prima di allo HSCT in pazienti adulti. Treosulfan è stato somministrato in un intervallo di dosi di 10-14 g/m² di BSA in 3 giorni consecutivi.
    Le reazioni avverse sono elencate di seguito, secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.
    Classificazione per sistemi e organi
    Tutte le reazioni avverse/frequenza
    Reazioni avverse di grado 3-4/frequenza
    Infezioni ed infestazioni*
    Comune
    Infezioni (batteriche, virali, micotiche), sepsia
    Comune
    Infezioni (batteriche, virali, micotiche), sepsia
    Non nota
    Shock setticoc
    Non nota
    Shock setticoc
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e
    polipi compresi)*
    Non nota
    Tumore maligno secondario correlato al trattamento
    Non nota
    Tumore maligno secondario correlato al trattamento
    Patologie del sistema emolinfopoietico*
    Molto comune
    Mielosoppressione, pancitopenia, neutropenia febbrile
    Molto comune
    Mielosoppressione, pancitopenia, neutropenia febbrile
    Disturbi del sistema immunitario
    Comune
    Ipersensibilità
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Appetito ridotto
    Comune
    Appetito ridotto
    Non comune
    Tolleranza al glucosio alterata, incluse iperglicemia e ipoglicemia
    Non comune
    Tolleranza al glucosio alterata, incluse iperglicemia e ipoglicemia
    Non nota
    Acidosib
    Non nota
    Acidosib
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Insonnia
    Non nota
    Stato confusionale
    Non comune
    Stato confusionale
     
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Cefalea, capogiro
     
    Non comune
    Emorragia intracranica, neuropatia sensitiva periferica
    Non comune
    Cefalea
    Non nota
    Encefalopatia, disturbo extrapiramidale, sincope, parestesia
    Non nota
    Encefalopatia, emorragia intracranica, sincope, neuropatia sensitiva periferica
    Patologie dell'occhio
    Non nota
    Occhio secco
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Non comune
    Vertigine
     
    Patologie cardiache*
    Comune
    Aritmie cardiache (ad es. fibrillazione atriale, aritmia sinusale)
    Non comune
    Aritmie cardiache (ad es. fibrillazione atriale, aritmia sinusale)
     
    Non nota
    Arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, effusione pericardica
    Non nota
    Arresto cardiaco, infarto miocardico
    Patologie vascolari
    Comune
    Ipertensione, ipotensione, rossore
    Non comune
    Ipertensione
     
    Non comune
    Ematoma
    Non nota
    Embolia
     
    Non nota
    Embolia
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune
    Dispnea, epistassi
    Non comune
    Dispnea
     
    Non comune
    Polmonite, versamento della pleura, infiammazione faringea o laringea, dolore orofaringeo, singhiozzo
    Non nota
    Polmonite, versamento della pleura, infiammazione faringea, epistassi
     
    Non nota
    Dolore della laringe, tosse, disfonia
     
    Patologie gastrointestinali*
    Molto comune
    Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, vomito
    Comune
    Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, dolore addominale
     
    Comune
    Dolore orale, gastrite, dispepsia, stipsi, disfagia, dolore addominale, dolore esofageo o gastrointestinale
    Non comune
    Vomito, dolore orale, disfagia, dolore esofageo o gastrointestinale
     
    Non comune
    Emorragia dalla bocca, distensione dell'addome, bocca secca
    Non nota
    Emorragia gastrica o dalla bocca, colite neutropenica
     
    Non nota
    Emorragia gastrica, colite neutropenica, esofagite, infiammazione anale
     
    Patologie epatobiliari*
    Non comune
    Malattia veno-occlusiva epatica
    Non nota
    Malattia veno-occlusiva epatica, epatotossicità
     
    Non nota
    Epatotossicità, epatomegalia
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eruzione maculo-papulosa, porpora, eritema, eritrodisestesia palmo-plantare, prurito, alopecia
    Non comune
    Eruzione maculo-papulosa
    Non comune
    Eritema multiforme, dermatite acneiforme, eruzione cutanea, cute secca
    Non nota
    Necrosi cutanea, porpora, eritema
    Non nota
    Necrosi o ulcera cutanea, dermatite, iperpigmentazione cutanead
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comune
    Dolore a un arto, dolore dorsale, dolore osseo, artralgia
    Non nota
    Dolore a un arto, dolore osseo
     
    Non comune
    Mialgia
     
    Patologie renali e urinarie
    Comune
    Lesione traumatica renale acuta, ematuria
    Non comune
    Lesione traumatica renale acuta
     
    Non comune
    Dolore alle vie urinarie
    Non nota
    Ematuria
     
    Non nota
    Insufficienza renale, cistite emorragicac, disuria
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Condizioni asteniche (stanchezza, astenia, letargia)
    Comune
    Stanchezza
     
    Comune
    Edema, piressiae, brividi
    Non nota
    Dolore toracico non cardiaco, piressiae
     
    Non comune
    Dolore toracico non cardiaco, dolore
     
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Bilirubina ematica aumentata
    Comune
    Bilirubina ematica aumentata, transaminasi (ALT/AST) aumentate, γGT aumentata
     
    Comune
    Transaminasi (ALT/AST) aumentate, γGT aumentata, proteina C-reattiva aumentata, peso diminuito, peso aumentato
    Non comune
    Proteina C-reattiva aumentata
     
    Non comune
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Non nota
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
     
    Non nota
    Latticodeidrogenasi ematica (LDH) aumentata
     

    * Vedere paragrafi dettagliati di seguito

    a Infezione clinicamente o microbiologicamente documentata con neutropenia di grado 3 o 4 (conta assoluta dei neutrofili [ANC] < 1,0 x 109/L) e sepsi
    b L'acidosi può essere una conseguenza del rilascio di acido metansolfonico attraverso l'attivazione/scissione di treosulfan nel plasma
    c Casi clinici (> 2) dopo condizionamento a base di treosulfan ottenuti da altre fonti
    d Pigmentazione bronzea
    e Febbre in assenza di neutropenia, dove la neutropenia è definita come ANC < 1,0 x 109/L
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Infezioni totali
    L'incidenza complessiva di infezioni è stata del 10,1% (62/613). Questo dato comprende l'incidenza di infezioni batteriche, virali e micotiche (50/613; 8,1%) e di sepsi totale (12/613; 2%). Il tipo di infezione più frequente è stata l'infezione polmonare (10/62 [16,1%]). I patogeni comprendevano batteri (ad es. Staphylococcus, Enterococcus, Corynebacterium), virus (ad es. citomegalovirus [CMV], virus di Epstein-Barr [EBV]) e funghi (ad es. candida). La sepsi totale comprende sepsi (9/613; 1,5%), sepsi da stafilococco (2/613; 0,3%) e sepsi da enterococco (1/613; 0,2%). Il tasso di infezione inferiore è stato osservato nei pazienti trattati con il regime posologico di 10 g/m² di treosulfan al giorno, dal giorno -4 a -2 (8,1%).
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
    Uno dei 613 pazienti adulti (0,2%) ha sviluppato un tumore maligno secondario (cancro della mammella). Alcuni ulteriori casi di tumori maligni secondari dopo condizionamento a base di treosulfan sono stati segnalati da altri sperimentatori. Dopo la terapia a lungo termine con dosi convenzionali di treosulfan per via orale in pazienti con tumori solidi, leucemia mieloide acuta è stata osservata nell'1,4% dei 553 pazienti.
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Patologie ematologiche sono state osservate in 62 dei 613 pazienti adulti (10,1%). La reazione avversa più frequente è stata neutropenia febbrile (10,1%). L'incidenza minima è stata notata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (4,4%).
    La durata mediana (percentili 25%/75%) della neutropenia è stata di 14 (12, 20) giorni con la dose di treosulfan 10 g/m² e 17,5 (14, 21) giorni con la dose di treosulfan 14 g/m².
    Patologie cardiache
    Patologie cardiache sono state osservate in 21 pazienti (3,4%). Le reazioni avverse più frequenti sono state aritmie cardiache, ad es. fibrillazione atriale (1,0%), tachicardia sinusale (0,8%), tachicardia sopraventricolare (0,3%) ed extrasistole ventricolare (0,3%). Si sono verificati casi isolati di arresto cardiaco, insufficienza cardiaca e infarto miocardico. La frequenza minima di patologie cardiache è stata osservata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (2,6%).
    Patologie gastrointestinali
    Patologie gastrointestinali sono state osservate in 379 pazienti (61,8%). Le reazioni avverse più frequenti segnalate sono state nausea (38,0%), stomatite (36,4%), vomito (22,5%), diarrea (14,4%) e dolore addominale (9,6%). La frequenza minima di queste reazioni avverse è stata osservata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (rispettivamente 21,5%, 32,2%, 14,8%, 5,9% e 6,7%).

    Patologie epatobiliari

    L'incidenza complessiva di malattia veno-occlusiva epatica (VOD) è stata dello 0,8% (5/613). VOD si è verificata solo con il regime posologico di 14 g/m²/die di treosulfan. Nessuno di questi casi è stato fatale o potenzialmente letale.
    Popolazione pediatrica
    Tabella delle reazioni avverse
    La frequenza delle reazioni avverse riportate nella tabella seguente è derivata da due sperimentazioni cliniche (comprendenti in totale 121 pazienti; età mediana 7 anni [intervallo 0-17 anni), in cui treosulfan in associazione a fludarabina (e per lo più con tiotepa supplementare) è stato somministrato come regime di condizionamento prima di allo HSCT in pazienti pediatrici con patologie maligne o non maligne. Treosulfan è stato somministrato in un intervallo di dosi di 10-14 g/m² di BSA in tre giorni consecutivi.
    Le reazioni avverse sono elencate di seguito, secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.
    Classificazione per sistemi e organi
    Tutte le reazioni avverse/frequenza
    Reazioni avverse di grado 3-4/frequenza
    Infezioni ed infestazioni*
    Molto comune
    Infezioni (batteriche, virali, micotiche)
    Comune
    Infezioni (batteriche, virali, micotiche)
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)*
    Non nota
    Tumore maligno secondario correlato al trattamentoa
    Non nota
    Tumore maligno secondario correlato al trattamentoa
    Patologie del sistema emolinfopoietico*
    Molto comune
    Mielosoppressione, pancitopenia
    Molto comune
    Mielosoppressione, pancitopenia
    Non nota
    Neutropenia febbrile
    Non nota
    Neutropenia febbrile
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non nota
    Alcalosi, squilibrio elettrolitico, ipomagnesiemia, appetito ridotto
    Non nota
    Alcalosi
    Patologie del sistema nervoso*
    Comune
    Cefalea
    Non nota
    Parestesia
    Non nota
    Crisi convulsiva, parestesia
     
    Patologie dell'occhio
    Non nota
    Emorragia della congiuntiva, occhio secco
     
    Patologie vascolari
    Non nota
    Sindrome da perdita capillare, ipertensione, ipotensione
    Non nota
    Sindrome da perdita capillare, ipertensione, ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune
    Dolore orofaringeo, epistassi
    Non nota
    Ipossia
    Non nota
    Ipossia, tosse
     
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale
    Molto comune
    Stomatite/mucosite
    Comune
    Disfagia, infiammazione anale, dolore orale
    Comune
    Disfagia, diarrea, nausea, vomito
    Non nota
    Colite neutropenica, dispepsia, proctite, dolore gengivale, dolore esofageo, stipsi
    Non nota
    Colite neutropenica, dolore addominale, dolore esofageo
    Patologie epatobiliari
    Molto comune
    Epatotossicità
     
    Non nota
    Malattia veno-occlusiva epatica, epatomegalia
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Prurito, alopecia
    Comune
    Dermatite esfoliativa, eruzione maculo-papulosa
    Comune
    Dermatite esfoliativa, eruzione maculo-papulosa, eruzione cutanea, eritema, orticaria, dolore cutaneo, iperpigmentazione cutaneab
    Non nota
    Eritema
    Non nota
    Ulcera cutanea, eritema multiforme, dermatite bollosa, dermatite acneiforme, eritrodisestesia palmo-plantare,
    dermatite da pannolinoa
     
    Patologie del sistema
    muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non nota
    Dolore a un arto
     
    Patologie renali e urinarie
    Non nota
    Lesione traumatica renale acuta, insufficienza renale, cistite non infettiva, ematuria
    Non nota
    Lesione traumatica renale acuta, insufficienza renale, cistite non infettiva
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non nota
    Eritema dello scroto, dolore al pene
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Piressiac
     
    Comune
    Brividi
     
    Non nota
    Edema della faccia, stanchezza, dolore
     
    Esami diagnostici
    Molto comune
    ALT aumentate
    Comune
    ALT aumentate, bilirubina ematica aumentata
    Comune
    AST aumentate, bilirubina ematica aumentata, proteina C-reattiva aumentata
    Non nota
    AST aumentate, γGT aumentata, proteina C-reattiva aumentata
    Non nota
    γGT aumentata
     
    * Vedere paragrafi dettagliati di seguito
    a Casi clinici (> 1) dopo condizionamento a base di treosulfan ottenuti da altre fonti
    d Pigmentazione bronzea
    c Febbre in assenza di neutropenia, dove la neutropenia è definita come ANC < 1,0 x 109/L
    Descrizione di reazioni avverse selezionate Infezioni
    L'incidenza complessiva di infezioni in 121 pazienti pediatrici è stata dell'11,6% (14/121) e quindi paragonabile a quella osservata negli adulti. La frequenza è stata più elevata nella fascia di età pediatrica 12-17 anni (6/39 [15,4%]) rispetto ai bambini più piccoli (7/59 [11,9%]).
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
    Un caso di tumore maligno secondario (sindrome mielodisplastica) è stato segnalato in un bambino circa 12 mesi dopo il condizionamento a base di treosulfan per l'anemia falciforme.
    Sei casi di tumore maligno secondario sono stati segnalati da altri sperimentatori dopo il condizionamento a base di treosulfan. Cinque pazienti pediatrici erano stati sottoposti ad allo HSCT per immunodeficienze primarie, ossia malattie che comportano di per sé un maggiore rischio di neoplasie. Essi hanno sviluppato sindrome mielodisplastica, leucemia linfoblastica acuta e sarcoma di Ewing. Un paziente con linfoistiocitosi emofagocitica ha sviluppato leucemia mieloide cronica giovanile.
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    La durata mediana (percentili 25%/75%) della neutropenia è stata di 22 (17, 26) giorni nei pazienti pediatrici con patologie maligne e di 20 (15, 25) giorni nei pazienti con patologie non maligne.
    Patologie del sistema nervoso
    Crisi convulsiva nel contesto di un'infezione dell'encefalo è stata segnalata in uno dei 121 pazienti pediatrici. Una segnalazione derivata da uno studio avviato da sperimentatore, eseguito nei bambini con immunodeficienze primarie, riporta cinque casi di crisi convulsive verificatisi dopo altri regimi di condizionamento a base di treosulfan (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Trecondi
    Il principale effetto tossico di treosulfan è costituito da profonda mieloablazione e pancitopenia. Inoltre, possono verificarsi acidosi, tossicità cutanea, nausea, vomito e gastrite. In assenza di trapianto di cellule staminali ematopoietiche, la dose raccomandata di treosulfan costituisce un sovradosaggio. Non è noto alcun antidoto specifico al sovradosaggio treosulfan. Lo stato ematologico deve essere attentamente monitorato e devono essere istituite energiche misure di supporto, come indicato dal punto di vista medico.

    Scadenza

    Flaconcino integro
    5 anni
    Soluzione per infusione ricostituita
    Dopo la ricostituzione con soluzione di cloruro di sodio 4,5 mg/mL (0,45%), la stabilità chimica e fisica è stata dimostrata per 3 giorni a una temperatura di 25 °C.
    Da un punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di ricostituzione non precluda il rischio di contaminazione microbica, il medicinale deve essere usato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione in uso sono di responsabilità dell'utilizzatore.
    Non conservare in frigorifero (2 °C-8 °C) perché ciò può causare precipitazione.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Trecondi a base di Treosulfano sono: Treosulfan Tillomed

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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