Teicoplanina Hikma

    Ultimo aggiornamento: 07/04/2023

    Cos'è Teicoplanina Hikma?

    Teicoplanina Hikma è un farmaco a base del principio attivo Teicoplanina, appartenente alla categoria degli Antibatterici e nello specifico Antibatterici glicopeptidici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Hikma Italia S.p.A..

    Teicoplanina Hikma può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Teicoplanina Hikma 200 mg polvere e soluzione iniettabile/infusione o soluzione orale 1 flaconcino
    Teicoplanina Hikma 400 mg polvere e soluzione iniettabile/infusione o soluzione orale 1 flaconcino

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Hikma Pharmaceutica S.A.
    Concessionario: Hikma Italia S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Teicoplanina
    Gruppo terapeutico: Antibatterici
    ATC: J01XA02 - Teicoplanina
    Forma farmaceutica: polvere iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Teicoplanina Hikma? A cosa serve?
    Teicoplanina Hikma è indicate negli adulti e nei bambini dalla nascita per il trattamento parenterale delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):
    • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli,
    • Infezioni delle ossa e delle articolazioni,
    • Polmonite acquisita in ospedale,
    • Polmonite acquisita in comunità,
    • Infezioni complicate del tratto urinario,
    • Endocardite infettiva,
    • Peritonite associata a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD),
    • Batteriemia che si verifica in associazione con una delle indicazioni sopraelencate.
    Teicoplanina Hikma è anche indicata come terapia orale alternativa nel trattamento di diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile.
    Ove appropriato, teicoplanina può essere somministrata in associazione con altri farmaci antibatterici.
    Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato dei medicinali antibatterici.

    Posologia

    Come usare Teicoplanina Hikma: Posologia
    Posologia
    Dose e durata del trattamento devono essere aggiustate secondo il tipo e la gravità dell'infezione, la risposta clinica del paziente e parametri relativi al paziente quali età e la funzionalità renale.
    Misurazione delle concentrazioni sieriche
    Le concentrazioni sieriche di Teicoplanina devono essere monitorate allo steady-state, dopo il completamento del regime di carico per assicurarsi che siano state raggiunte le concentrazioni sieriche minime richieste:
    • Per la maggior parte delle infezioni da Gram-positivi, livelli minimi di teicoplanina di almeno 10 mg/L misurati con metodo cromatografico HPLC (High Performance Liquid Chromatography), o 15 mg/L misurati con metodo immunologico FPIA (Fluorescence Polarization Immunoassay).
    • Per le endocarditi ed altre gravi infezioni, livelli minimi di teicoplanina di 15-30 mg/L se misurati con HPLC, o 30-40 mg/L se misurati con metodo FPIA.
    Durante la terapia di mantenimento, il monitoraggio delle concentrazioni sieriche minime richieste di teicoplanina può essere effettuato almeno una volta alla settimana per assicurarsi che queste concentrazioni siano stabili.
    Adulti e pazienti anziani con funzione renale normale
    Indicazioni
    Dose di carico
    Dose di mantenimento
    Regime di dose di carico
    Concentrazioni minime sieriche da ottenere ai giorni 3 5
    Dose di mantenimento
    Concentrazioni minime sieriche da ottenere durante il mantenimento
    -Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
    -Polmonite
    -Infezioni complicate del tratto urinario
    6 mg/kg di peso corporeo ogni 12 ore per 3 somministrazioni endovenose o intramuscolari
    >15 mg/L1
    6 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno
    >15 mg/Luna volta alla settimana
    - infezioni delle ossa e delle articolazioni 
     12 mg/kg di peso corporeo ogni 12
    ore per 3-5 somministrazioni endovenose
    >20 mg/L1
    12 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno
    >20 mg/L1
    - Endocardite infettiva
    12 mg/kg di peso corporeo ogni 12
    ore per 3-5 somministrazioni endovenose
    30-40 mg/L1
    12 mg/kg di peso corporeo per via endovenosa o intramuscolare una volta al giorno
    >30 mg/L1
    1 Misurata con FPIA
    La dose deve essere aggiustata in base al peso corporeo qualunque sia il peso del paziente.
    Durata del trattamento
    La durata del trattamento deve essere stabilita in base alla risposta clinica. Per l'endocardite infettiva solitamente viene considerato appropriato un minimo di 21 giorni. Il trattamento non deve superare i 4 mesi.
    Trattamento in associazione
    Teicoplanina ha uno spettro di attività antibatterica limitato (Gram positivi). Non è adatta all'uso come singolo agente per il trattamento di alcuni tipi di infezioni, a meno che il patogeno sia già conosciuto e di suscettibilità nota o vi sia un elevato sospetto che il(i) patogeno(i) più probabile(i) sia(no) suscettibile(i) al trattamento con teicoplanina.
    Diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile
    La dose raccomandata è 100-200 mg somministrati per via orale due volte al giorno per 7-14 giorni.
    Pazienti anziani
    Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio, a meno che non sia presente danno renale (vedere sotto).
    Adulti e pazienti anziani con funzionalità renale ridotta
    Non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio fino al quarto giorno di trattamento, a partire dal quale il dosaggio deve essere aggiustato per mantenere concentrazioni minime sieriche di almeno 10 mg/L se misurate con metodo HPLC, o di almento 15 mg/ml se misurate con metodo FPIA.
    Dopo il quarto giorno di trattamento:
    • Nell'insufficienza renale lieve e moderata (clearance della creatinina tra 30 e 80 mL/min): la dose di mantenimento deve essere dimezzata, somministrando la dose ogni due giorni o somministrando la metà della dose una volta al giorno.
    • Nell'insufficienza renale grave (clearance della creatinina minore di 30 mL/min) e nei pazienti sottoposti ad emodialisi: la dose deve essere un terzo della dose normale, somministrando la dose ogni 3 giorni o un terzo della dose una volta al giorno.
    Teicoplanina non viene rimossa dall'emodialisi.
    Pazienti in dialisi ambulatoriale peritoneale continua (CAPD)
    Dopo una singola dose di carico endovenosa di 6 mg/kg di peso corporeo, si somministrano 20 mg/L nella sacca della soluzione per dialisi della prima settimana, 20 mg/L in sacche differenti nella seconda settimana e successivamente 20 mg/L nella sacca notturna durante la terza settimana.
    Popolazione pediatrica
    Le dosi raccomandate sono le stesse negli adulti e nei bambini di oltre 12 anni di età.
    Neonati e bambini fino ai 2 mesi:
    Dose di carico
    Una singola dose di 16 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione endovenosa il primo giorno
    Dose di mantenimento
    Una singola dose di 8 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione endovenosa una volta al giorno.
    Bambini (da 2 mesi a 12 anni):Dose di carico
    Una singola dose di 10 mg/kg di peso corporeo, somministrata per via endovenosa ogni 12 ore, ripetuta 3 volte.
    Dose di mantenimento
    Una singola dose di 6-10 mg/kg di peso corporeo somministrata per via endovenosa una volta al giorno.
    Modo di somministrazione
    Teicoplanina deve essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare. L'iniezione endovenosa può essere somministrata o in bolo di 3-5 minuti o come infusione di 30 minuti.
    Nei neonati e bambini fino ai 2 mesi si deve usare solo l'infusione.
    Per diarrea e colite associate a infezione da Clostridioides difficile, deve essere utilizzata la via orale.
    Per istruzioni sulla ricostituzione e diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Teicoplanina Hikma
    Ipersensibilità a Teicoplanina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Teicoplanina Hikma
    Teicoplanina non deve essere somministrata per via intraventricolare.
    Reazioni di ipersensibilità
    Con teicoplanina sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi che hanno messo in pericolo di vita il paziente e si sono rivelate a volte fatali (es. shock anafilattico). Se si verifica una reazione allergica alla teicoplanina, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e devono essere intraprese le opportune misure di emergenza.
    La teicoplanina deve essere somministrata con cautela in pazienti con nota ipersensibilità alla vancomicina, poiché si potrebbero verificare reazioni di ipersensibilità crociata, incluso shock anafilattico fatale.
    Tuttavia, un'anamnesi di "sindrome dell'uomo rosso" con vancomicina non è una controindicazione all'uso di teicoplanina.
    Reazioni correlate all'infusione
    In rari casi (anche alla prima dose), è stata osservata "sindrome dell'uomo rosso" (un complesso di sintomi che comprendono prurito, orticaria, eritema, edema angioneurotico, tachicardia, ipotensione, dispnea). L'interruzione o il rallentamento dell'infusione possono far cessare queste reazioni.
    Si possono limitare le reazioni correlate all'infusione se la dose giornaliera non viene somministrata con iniezione in bolo ma mediante infusione di 30 minuti.
    Reazioni avverse cutanee gravi
    Reazioni avverse cutanee gravi (SCAR) inclusi la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possono mettere in pericolo la vita o essere fatali, sono state segnalate in associazione all'uso di teicoplanina (vedere paragrafo 4.8). È stata segnalata anche pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) con l'uso di teicoplanina (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere essere informati in merito ai segni e ai sintomi di reazioni cutanee gravi (ad esempio eruzione cutanea progressiva spesso con vescicole o lesioni della mucosa o eruzione cutanea pustolosa, o qualsiasi altro segno di ipersensibilità cutanea) e devono essere attentamente monitorati. Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni cutanee gravi, la somministrazione di teicoplanina deve essere interrotta e si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo.
    Spettro di attività antibatterica
    La teicoplanina ha uno spettro di attività antibatterica (Gram-positivi) limitato. Non è adatta all'uso come singolo agente per il trattamento di alcuni tipi di infezioni, a meno che il patogeno sia già conosciuto e di suscettibilità nota o vi sia un elevato sospetto che il(i) patogeno(i) più probabile sia(no) idoneo(i) al trattamento con teicoplanina.
    L'uso razionale di teicoplanina deve prendere in considerazione lo spettro di attività antibatterica, il profilo di sicurezza e l'adeguatezza della terapia antibatterica standard al trattamento del singolo paziente. Su questa base ci si attende che in molti casi teicoplanina sia usata per trattare infezioni gravi in pazienti per i quali la terapia antibatterica standard sia considerata inappropriata.
    Trombocitopenia
    Con teicoplanina è stata riportata trombocitopenia (vedere paragrafo 4.8).Valutazioni ematologiche periodiche, inclusa una conta ematica completa, sono raccomandate durante il trattamento.
    Nefrotossicità
    In pazienti trattati con teicoplanina è stata riportata nefrotossicità ed insufficienza renale (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con insufficienza renale, che ricevono il regime ad alta dose di carico e quelli che ricevono teicoplanina insieme o sequenzialmente ad altri medicinali con nefrotossicità potenziale nota (p.es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina e cisplatino) devono essere attentamente monitorati, e devono essere sottoposti a test dell'udito (vedere sotto “Ototossicità”).
    Dato che teicoplanina è escreta principalmente per via renale, in pazienti con danno renale si deve aggiustare la dose di teicoplanina (vedere paragrafo 4.2).
    Ototossicità
    Come con altri glicopeptidi, in pazienti trattati con teicoplanina è stata riportata ototossicità (sordità e tinnito) (vedere paragrafo 4.8). Pazienti che sviluppano segnali e sintomi di un deterioramento dell'udito o disordini dell'orecchio interno durante il trattamento con teicoplanina devono essere controllati e valutati attentamente, specialmente in caso di trattamento prolungato e in pazienti con insufficienza renale.
    Pazienti che ricevono teicoplanina insieme o sequenzialmente ad altri medicinali con nefrotossicità e/o neurotossicità/ototossicità potenziale nota (p.es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina, cisplatino, furosemide e acido etacrinico) devono essere attentamente monitorati e, se l'udito si deteriora, deve essere valutato il beneficio di teicoplanina.
    Si deve esercitare particolare cautela quando teicoplanina viene somministrata in pazienti che richiedono un trattamento concomitante con farmaci ototossici e/o nefrotossici per cui si raccomandano regolari test ematologici e di valutazione della funzionalità epatica e renale.
    Superinfezione
    Come con altri antibiotici, l'uso di teicoplanina, specialmente se prolungato, può causare la crescita di organismi non sensibili. Se si dovesse verificare una superinfezione durante la terapia, adottare opportune misure.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, perciò è essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Teicoplanina Hikma
    Non sono stati condotti studi di interazione specifici.
    Soluzioni di teicoplanina ed aminoglicosidi sono incompatibili e non devono essere miscelate per l'iniezione; tuttavia sono compatibili con i fluidi per la dialisi e possono essere usate liberamente nel trattamento della peritonite CAPD-correlata. Teicoplanina deve essere usata con cautela in terapia concomitante o successiva a medicinali con noto potenziale nefrotossico e/o neurotossico/ototossico. Questi comprendono per es. aminoglicosidi, colistina, amfotericina B, ciclosporina, cisplatino, furosemide e acido etacrinico (vedere paragrafo 4.4 “Nefrotossicità” e “Ototossicità”). Tuttavia non vi è evidenza di una tossicità sinergica in combinazione con teicoplanina.
    Negli studi clinici, teicoplanina è stata somministrata a molti pazienti già in terapia con vari medicinali inclusi altri antibiotici, antipertensivi, agenti anestetici, cardiovascolari e farmaci antidiabetici senza evidenza di interazioni avverse.
    Popolazione pediatrica
    Gli studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Vi sono dati limitati sull'uso di Teicoplanina in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno mostrato tossicità riproduttiva ad alte dosi (vedere paragrafo 5.3): nei ratti vi è stato un aumento dell'incidenza di nati morti e di mortalità neonatale. Il rischio potenziale per l'uomo non è noto.
    Pertanto, teicoplanina non deve essere usata durante la gravidanza se non strettamente necessario. Non si può escludere un rischio potenziale di danno renale e all'orecchio interno per il feto (vedere paragrafo 4.4).
    Allattamento
    Non è noto se la teicoplanina sia escreta nel latte materno umano. Non vi sono informazioni sull'escrezione di teicoplanina nel latte degli animali. La decisione se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con teicoplanina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con teicoplanina per la madre.
    Fertilità
    Studi di riproduzione negli animali non hanno mostrato evidenza di una compromissione della fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Teicoplanina Hikma altera lievemente la capacità di guidare e di usare macchinari. La teicoplanina può provocare capogiri e cefalea. La capacità di guidare o di usare macchinari può pertanto essere alterata. I pazienti che abbiano avuto tali effetti indesiderati non devono guidare o usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Teicoplanina Hikma
    Tabella delle reazioni avverse
    Nella tabella seguente sono elencate tutte le reazioni avverse che si sono verificate con un incidenza superiore al placebo e in più di 1 paziente, secondo la seguente convenzione:
    Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); raro (≥1/10000, <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota (la frequenza non può essere definite sulla base dei dati disponibili).
    All'interno dei diversi gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati vengono riportati in ordine di gravità decrescente.
    Classificazione sistemica organica
    Comune
    (da 1/100 a <1/10 )
    Non comune
    (da 1/1000 a <1/100)
    Raro
    (da 1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro
    (<1/10.000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni ed infestazioni
     
     
    Ascesso
     
    Superinfezione (proliferazione di organismi non sensibili)
    Patologie del Sistema emolinfopoietico
     
    Leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia
     
     
    Agranulocitosi, neutropenia, pantocitopenia
    Disturbi del Sistema immunitario
     
    Reazioni anafilattiche (anafilassi) (vedere paragrafo 4.4)
     
     
    Sindrome di DRESS (reazione da farmaco con eosinophilia e sintomi sistemici), Shock anafilattico (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del Sistema nervoso
     
    Capogiri, cefalea
     
     
    Convulsioni
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Sordità, Perdita dell'udito (vedere paragrafo 4.4),
    tinnito,
    disturbi vestibolari
     
     
     
    Patologie vascolari
     
    Flebite
     
     
    Tromboflebite
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Broncospasmo
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Diarrea, vomito, nausea
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea, eritema, prurito
     
    Sindrome dell'uomo rosso (es. vampate nella parte superiore del corpo) (vedere paragrafo 4.4).
     
    Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata,eritema multiforme, angioedema, dermatite esfoliativa, orticaria (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie renali ed urinarie
     
    Aumento della creatinina ematica
     
     
    Insufficienza renale (inclusa insufficienza renale acuta) (vedere sotto “Descrizione delle reazioni avverse selezionate”)*
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Dolore, piressia
     
     
     
    Ascesso al sito di iniezione, brividi (rigidità)
    Esami diagnostici
     
    Aumento delle transaminasi
    (anormalità transitoria delle
    transaminasi),
    aumento della fosfatasi alcalina ematica
    (anormalità transitoria della fosfatasi alcalina)
     
     
     
     
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate
    * Sulla base dei dati di letteratura, il tasso stimato di nefrotossicità nei pazienti riceventi un regime a bassa dose di carico media di 6 mg/kg due volte al giorno, seguito da una dose di mantenimento media di 6 mg/kg una volta al giorno, è di circa il 2%.
    In uno studio osservazionale post-autorizzativo sulla sicurezza che ha arruolato 300 pazienti con un'età media di 63 anni (trattati per infezioni ossee e articolari, endocardite o altre infezioni gravi) che hanno ricevuto il regime ad alta dose di carico di 12 mg/kg due volte al giorno (riceventi 5 dosi di carico come mediana) seguita da una dose di mantenimento di 12 mg/kg una volta al giorno, il tasso osservato di nefrotossicità confermata è stato dell'11,0% (95% CI = [7,4%; 15,5%]) nei primi 10 giorni. Il tasso cumulativo di nefrotossicità dall'inizio del trattamento fino a 60 giorni dopo l'ultima dose è stato del 20,6% (95% CI = [16,0%; 25,8%]). Nei pazienti riceventi più di 5 alte dosi di carico di 12 mg/kg due volte al giorno, seguite da una dose di mantenimento di 12 mg/kg una volta al giorno, il tasso cumulativo osservato di nefrotossicità dall'inizio del trattamento fino a 60 giorni dopo l'ultima somministrazione era del 27% (95% CI = [20,7%; 35,3%]) (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il Sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Teicoplanina Hikma
    Sintomi
    Sono stati riportati casi di dosi eccessive somministrate per errore a pazienti pediatrici. In un caso è stata riportata agitazione in un neonato di 29 giorni che aveva ricevuto 400 mg per via endovenosa (95 mg/kg).
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio di Teicoplanina il trattamento deve essere sintomatico.
    La teicoplanina non viene rimossa dal circolo mediante emodialisi e solo lentamente mediante dialisi peritoneale.

    Scadenza

    Validità della polvere in confezione di vendita:
    3 anni
    Validità della soluzione ricostituita:
    La stabilità chimico-fisica in uso della soluzione ricostituita preparata secondo le raccomandazioni è stata dimostrata per 24 ore tra 2 e 8°C.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, l’utilizzatore è responsabile del periodo e delle condizioni di conservazione del prodotto, che non deve normalmente superare le 24 ore a temperatura compresa tra 2 e 8°C, a meno che la ricostituzione non venga effettuata in condizioni controllate e convalidate di asepsi.
    Validità del medicinale diluito:
    La stabilità chimico-fisica in uso della soluzione ricostituita preparata secondo le raccomandazioni è stata dimostrata per 24 ore a 2-8°C.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, l’utilizzatore è responsabile del periodo e delle condizioni di conservazione del prodotto, che non deve normalmente superare le 24 ore a temperatura compresa tra 2 e 8°C, a meno che la ricostituzione non venga effettuata in condizioni controllate e convalidate di asepsi.

    Conservazione

    Polvere in confezione di vendita:
    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostuituito/diluito, vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Teicoplanina Hikma a base di Teicoplanina sono: Targosid, Teicoplanina Altan - Polvere, Teicoplanina Bradex, Teicoplanina Ibigen, Teicoplanina Sandoz, Teicoplanina Zentiva

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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