Perindopril E Amlodipina Krka

    Ultimo aggiornamento: 22/04/2022

    Cos'è Perindopril E Amlodipina Krka?

    Perindopril E Amlodipina Krka è un farmaco a base del principio attivo Perindopril + Amlodipina, appartenente alla categoria degli ACE inibitori + calcioantagonisti e nello specifico ACE-inibitori e calcioantagonisti. E' commercializzato in Italia dall'azienda KRKA Farmaceutici Milano S.r.l..

    Perindopril E Amlodipina Krka può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Perindopril e Amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg 30 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Krka d.d. Novo Mesto
    Concessionario: KRKA Farmaceutici Milano S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: CN
    Principio attivo: Perindopril + Amlodipina
    Gruppo terapeutico: ACE inibitori + calcioantagonisti
    ATC: C09BB04 - Perindopril e amlodipina
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Perindopril E Amlodipina Krka? A cosa serve?
    Perindopril + Amlodipina Krka è indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti.

    Posologia

    Come usare Perindopril E Amlodipina Krka: Posologia
    Posologia
    Uso orale.
    Perindopril + Amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è inteso per il primo trattamento nei pazienti con ipertensione arteriosa.
    La dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è una volta al giorno.
    Dopo almeno 4 settimane, la dose può essere aumentata a 5,7 mg/5 mg una volta al giorno nei pazienti nei quali la pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg.
    Popolazioni speciali
    Danno renale (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2)
    Perindopril e amlodipina Krka è controindicato nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
    Nei pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina compreso tra <30 ml/min e <60 ml/min), la dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è a giorni alterni. Nei pazienti nei quali la pressione del sangue non viene adeguatamente controllata, la dose di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg può essere cambiata in una volta al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata nei pazienti non controllati sufficientemente. Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)
    Deve essere prestata cautela quando si prescrive Perindopril e amlodipina Krka a pazienti con compromissione epatica grave.
    Anziani (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)
    L'efficacia e la sicurezza di Perindopril e amlodipina Krka sono state stabilite negli anziani. Deve essere prestata cautela all'inizio della terapia a seconda della funzionalità renale.
    Dopo l'inizio della terapia la funzionalità renale deve essere monitorata prima di aumentare la dose, in particolare nei pazienti di oltre 75 anni di età. Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio.
    Popolazione pediatrica
    L'efficacia e la sicurezza di Perindopril e amlodipina Krka nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Metodo di somministrazione
    La compressa di Perindopril e amlodipina Krka deve essere ingerita come singola dose, preferibilmente alla mattina prima di colazione.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Perindopril E Amlodipina Krka
    • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1
    • Danno renale grave (vedere paragrafi 4.2 e 4.4)
    • Anamnesi di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE inibitori
    • Angioedema ereditario o idiopatico
    • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
    • Grave ipotensione
    • Shock, incluso shock cardiogenico
    • Ostruzione del tratto di deflusso del ventricolo sinistro (ad es. stenosi aortica di grado elevato)
    • Insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto
    • Uso concomitante di Perindopril + Amlodipina Krka con aliskiren nei pazienti con diabete mellito o danno renale (GFR <60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1)
    • Trattamenti extracorporei che portano al contatto del sangue con superfici cariche negativamente (vedere paragrafo 4.5)
    • Significativa stenosi bilaterale renale o stenosi dell'arteria renale in un singolo rene funzionante (vedere paragrafo 4.4)
    • Uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan. Perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Perindopril E Amlodipina Krka
    Avvertenze speciali
    Ipersensibilità/Angioedema
    In pazienti trattati con ACE inibitori, incluso perindopril, è stato riferito raramente angioedema del volto, delle estremità, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.8). Questo può manifestarsi in qualsiasi momento nel corso della terapia. In questi casi, Perindopril + Amlodipina Krka deve essere immediatamente sospeso e deve essere iniziato un adeguato monitoraggio, che deve essere continuato fino alla completa remissione dei sintomi. In quei casi in cui il gonfiore sia limitato al volto e alle labbra la condizione generalmente si risolve senza trattamento, anche se gli antistaminici sono stati utili nel dare sollievo ai sintomi.
    L'angioedema associato a edema laringeo può essere fatale. Laddove vi è coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, che può causare ostruzione delle vie aree, deve essere immediatamente somministrata terapia di emergenza, che può includere la somministrazione di adrenalina e/o il mantenimento della pervietà delle vie aree. Il paziente deve essere tenuto sotto stretto controllo medico fino a completa e confermata remissione dei sintomi. I pazienti con un'anamnesi di angioedema non correlato alla terapia con ACE inibitori possono essere a rischio maggiore di angioedema durante il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka (vedere paragrafo 4.3).
    In pazienti trattati con ACE inibitori è stato riferito raramente angioedema intestinale. Questi pazienti presentavano dolore addominale (con o senza nausea e vomito); in alcuni casi non c'era stato precedente angioedema facciale e i livelli di esterasi C-1 erano normali. L'angioedema veniva diagnosticato tramite procedure incluso TC addominale, o ecografia o in chirurgia e i sintomi si sono risolti dopo l'interruzione dell'ACE inibitore. L'edema intestinale deve essere incluso nella diagnosi differenziata dei pazienti in terapia con ACE inibitori che presentano dolore addominale (vedere paragrafo 4.8).
    L'uso concomitante degli ACE-inibitori e di sacubitril/valsartan è controindicato in considerazione dell'aumento del rischio di angioedema. Il trattamento co sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di perindopril. Il trattamento con perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
    L'uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin può determinare un aumento del rischio di angioedema (rigonfiamento delle vie aeree o della lingua, associato o meno a difficoltà respiratorie) (vedere paragrafo 4.5).
    Occorre cautela nell'iniziare la terapia con racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin in un paziente che sta già assumendo un ACE-inibitore.
    Reazioni anafilattoidi durante desensibilizzazione
    I pazienti trattati con ACE inibitori durante il trattamento con desensibilizzazione (ad es. veleno di imenotteri) hanno manifestato reazioni anafilattoidi. Negli stessi pazienti, queste reazioni sono state evitate quando gli ACE inibitori venivano temporaneamente sospesi, ma sono ricomparse in caso di somministrazione accidentale.
    Neutropenia/agranulocitosi/trombocitopenia/anemia:
    In pazienti trattati con ACE inibitori sono state riferite neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. In pazienti con funzione renale normale e nessun altro fattore di complicazione, la neutropenia si verifica raramente. Perindopril e amlodipina Krka deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattia vascolare del collagene, in terapia immunosoppressiva, in trattamento con allopurinolo o procainamide, o un'associazione di questi fattori di complicazione, in particolare se vi è una preesistente compromissione della funzione renale.
    Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato gravi infezioni, che in pochi casi non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva. Se perindopril viene usato in questi pazienti, si consiglia il monitoraggio periodico del numero di globuli bianchi e i pazienti devono essere avvertiti di riferire qualsiasi segni di infezione (per es. mal di gola, febbre).
    Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS):
    Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
    Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
    Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
    Aldosteronismo primario:
    I pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente non rispondono ai medicinali anti-ipertensivi che agiscono attraverso l'inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto, l'uso di questo prodotto nonè raccomandato.
    Gravidanza:
    Perindopril e amlodipina Krka non deve essere utilizzato durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con Perindopril e amlodipina Krka. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
    Uso nei pazienti con danno renale:
    Perindopril e amlodipina Krka è controindicato nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
    Nei pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina compreso tra <30 ml/min e <60 ml/min), la dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è a giorni alterni (vedere paragrafo 4.2).
    Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    In alcuni pazienti con stenosi renale bilaterale o stenosi dell'arteria di rene singolo, che sono stati trattati con ACE inibitori, sono stati osservati aumenti dell'urea ematica e della creatinina sierica, solitamente reversibili con l'interruzione della terapia. Questo è probabile soprattutto in pazienti con insufficienza renale. Se è presente anche ipertensione reno-vascolare c'è un aumento del rischio di grave ipotensione e insufficienza renale. Alcuni pazienti ipertesi senza apparente malattia vascolare renale preesistente hanno sviluppato aumenti dell'urea ematica e della creatinina sierica, solitamente minori e transitori, in particolare quando perindopril è stato somministrato in concomitanza con un diuretico. Ciò accade con maggiore probabilità in pazienti con danno renale preesistente.
    Amlodipina può essere utilizzata nei pazienti con insufficienza renale a dosi normali. Le modifiche di concentrazione di amlodipina nel sangue non sono correlate con lo sviluppo del danno renale. L'amlodipina non è dializzabile.
    Trapianto renale:
    Poiché non c'è esperienza riguardo la somministrazione di perindopril/amlodipina nei pazienti che hanno subito recentemente un trapianto di reni, il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka non è raccomandato.
    Ipertensione renovascolare:
    C'è un aumentato rischio di ipotensione e insufficienza renale quando i pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria in un singolo rene funzionante vengono trattati con ACE inibitori (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento con diuretici può essere un fattore che contribuisce. La perdita della funzionalità renale può verificarsi solo con piccoli cambiamenti nella creatinina sierica anche nei pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale.
    Uso in pazienti con funzionalità epatica compromessa:
    Raramente, gli ACE inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce fino a necrosi epatica fulminante e (a volte) morte. Il meccanismo di questa sindrome non è stato compreso. I pazienti trattati con Perindopril e amlodipina Krka che sviluppano itterizia o aumenti marcati di enzimi epatici devono interrompere Perindopril e amlodipina Krka e ricevere un appropriato follow-up (vedere paragrafo 4.8).
    L'emivita di amlodipina viene prolungata e i valori di AIC sono maggiori nei pazienti con funzionalità epatica compromessa.
    Uso negli anziani:
    L'inizio e l'aumento del dosaggio devono avvenire con cura nelle persone anziane, a seconda della funzionalità renale. La funzione renale deve essere monitorata prima di aumentare il dosaggio. Pertanto, il follow-up medico dovrebbe includere il monitoraggio del potassio e della creatinina (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    Precauzioni per l'uso
    Crisi ipertensiva:
    La sicurezza e l'efficacia dell'amlodipina nelle crisi ipertensive non è stata dimostrata.
    Uso nei pazienti con insufficienza cardiaca:
    I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela.
    Perindopril e amlodipina Krka deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poiché l'amlodipina può aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e la mortalità.
    Ipotensione:
    Gli ACE inibitori possono causare un calo improvviso della pressione. Raramente si osserva ipotensione sintomatica in pazienti ipertesi senza complicazioni ed è più probabile che si manifesti in pazienti con deplezione di volume per es, per terapia diuretica, dieta a restrizione di sali, dialisi, diarrea o vomito, o che soffrono di grave ipertensione renina-dipendente (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). In pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, durante il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka si devono monitorare da vicino la pressione sanguigna, la funzione renale e il potassio sierico.
    Considerazioni simili si possono applicare ai pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare nei quali l'eccessiva caduta nella pressione sanguigna potrebbe causare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare.
    Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve essere trattato con infusione endovenosa di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). Una risposta ipotensiva transitoria non è una controindicazione per la somministrazione di dosi ulteriori, che possono essere di solito somministrate senza difficoltà una volta che la pressione sanguigna sia aumentata dopo l'espansione del volume.
    Stenosi aortica e della valvola mitrale/cardiomiopatia ipertrofica:
    Come per gli altri ACE inibitori, perindopril deve essere somministrato con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitrale e ostruzione del deflusso del ventricolo sinistro quali stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica.
    Etnia:
    Gli ACE inibitori causano una percentuale più elevata di angioedema nei pazienti neri rispetto ai pazienti non neri.
    Gli ACE inibitori possono essere meno efficaci nella riduzione della pressione del sangue nei pazienti neri rispetti ai pazienti non neri, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di stati di bassa renina nella popolazione ipertesa nera.
    Tosse:
    Con l'uso di perindopril/amlodipina è stata riferita tosse. La tosse è di solito non produttiva, persistente e si risolve con l'interruzione della terapia. La tosse indotta da ACE inibitori deve essere considerata come parte della diagnosi differenziale della tosse.
    Chirurgia/anestesia:
    Nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore o durante l'anestesia con agenti che producono ipotensione, il perindopril può bloccare la formazione di angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina. Perindopril e amlodipina Krka deve essere interrotto un giorno prima della chirurgia. Se si verifica ipotensione e si ritiene che sia dovuta a questo meccanismo, può essere corretta con espansione del volume.
    Iperpotassiemia:
    Gli ACE-inibitori possono provocare iperpotassiemia poiché inibiscono il rilascio di aldosterone. Tale effetto non è solitamente significativo nei pazienti con una funzione renale nella norma. Tuttavia, nei pazienti con funzionalità renale compromessa e/o nei pazienti che assumono integratori di potassio (inclusi sostituti del sale), diuretici risparmiatori del potassio, trimetoprim o co-trimossazolo anche noto come trimetoprim/sulfametossazolo e soprattutto antagonisti dell'aldosterone o bloccanti del recettore dell'angiotensina, può verificarsi iperpotassiemia.
    I diuretici risparmiatori del potassio e i bloccanti del recettore dell'angiotensina devono essere usati con cautela nei pazienti in terapia con ACE-inibitori e si devono contestualmente monitorare il potassio sierico e la funzione renale (vedere paragrafo 4.5).
    Pazienti diabetici:
    Nei pazienti diabetici trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, durante il primo mese di trattamento con Perindopril e amlodipina Krka deve essere monitorato da vicino il controllo glicemico (vedere paragrafo 4.5).
    Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: L'uso concomitante di Perindopril e amlodipina Krka con diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
    Sodio:
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente "senza sodio".

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Perindopril E Amlodipina Krka
    I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
    Medicinali che inducono iperpotassiemia:
    Alcuni medicinali o classi terapeutiche possono aumentare il verificarsi di iperpotassiemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, FANS, eparine, agenti immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim e combinazione a dose fissa con sulfametossazolo (cotrimossazole). La combinazione di Perindopril e amlodipina Krka con questi farmaci aumenta il rischio di iperpotassiemia.
    Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.3):
    Aliskiren:
    Nei pazienti diabetici o con insufficienza renale, aumenta il rischio di iperpotassiemia, peggioramento della funzionalità renale e morbilità cardiovascolare e mortalità.
    Trattamenti extracorporei:
    Trattamenti extracorporei che portano al contatto di sangue con superfici cariche negativamente come dialisi o emofiltrazione con certe membrane ad alto flusso (per es. membrane di poli-acrilonitrile) e aferesi di lipoproteine a bassa densità con destrano solfato a causa dell'aumentato rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3). Se è richiesto tale trattamento, si dovrebbe prendere in considerazione l'uso di un diverso tipo di membrana per dialisi o di una classe diversa di antipertensivo.
    Medicinali che aumentano il rischio di angioedema
    L'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan è controindicato poiché aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4):
    Estramustina:
    Rischio di aumento degli effetti avversi quali edema angioneurotico (angioedema).
    Inibitori di mTOR (per es. sirolimus, everolimus, temsirolimus):
    I pazienti che assumono una terapia concomitante con inibitori di mTOR possono essere maggiormente a rischio di sviluppare angioedema (vedere paragrafo 4.4).
    Diuretici risparmiatori di potassio (per es. triamterene, amiloride), potassio (sali):
    Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con perindopril si può sviluppare iperpotassiemia.
    Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio
    I diuretici risparmiatori di potassio (per es. spironolattone, eplerenone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare perindopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto è noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride. L'associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non è pertanto raccomandata. Se è indicato l'uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico.
    Ciclosporina
    Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si può manifestare iperpotassiemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
    Eparina
    Durante l'uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si può manifestare iperpotassiemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
    Litio:
    Durante l'uso concomitante di ACE inibitori con litio sono stati riferiti aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicità. L'uso di Perindopril e amlodipina Krka con litio non è raccomandato ma se l'associazione si dimostra necessaria, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio (vedere paragrafo 4.4).
    Dantrolene (infusione):
    Negli animali, fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare si osservano in associazione con iperpotassiemia dopo la somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa. A causa del rischio di iperpotassiemia, si raccomanda che la co-somministrazione di Perindopril e amlodipina Krka contenente amlodipina, come bloccante dei canali del calcio, venga evitato nei pazienti a rischio di ipertermia maligna e nella gestione della ipertermia maligna.
    Uso concomitante che richiede particolare attenzione:
    Agenti antidiabetici (insulina, sulfamidici ipoglicemizzanti):
    Studi epidemiologici hanno suggerito che l'uso comcomitante di ACE inibitori e medicinali anti-diabetici (insulina, agenti orali ipoglicemici) possono causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra essere più probabile che si verifichi durante le prime settimane di trattamento combinato e nei pazienti con insufficienza renale.
    Baclofene:
    Potenziamento dell'effetto antipertensivo. Monitoraggio della pressione sanguigna e della funzionalità renale e aggiustamento della dose dell'antipertensivo se necessario
    Diuretici risparmiatori di potassio:
    I pazienti sotto diuretici, e in particolare quelli poveri di volume e/o sale, possono manifestare un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l'inizio della terapia con un ACE-inibitore. La possibilità di effetti ipotensivi può essere ridotta interrompendo il diuretico, aumentando il volume o l'assunzione di sale prima di iniziare Perindopril e amlodipina Krka.
    Nell'ipertensione arteriosa, quando una precedente terapia diuretica può aver causato deplezione di sale/volume, il diuretico deve essere interrotto prima di iniziare Perindopril e amlodipina Krka, nel qual caso un diuretico risparmiatore di potassio può essere successivamente reintrodotto. La funzione renale (livelli di creatinina) deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia con Perindopril e amlodipina Krka.
    Diuretici risparmiatori di potassio (eplerenone, spironolattone):
    Con eplerenone o spironolattone a dosi comprese tra 12,5 mg e 50 mg al giorno e con basse dosi di ACE inibitori:
    Nel trattamento dell'insufficienza cardiaca di classe II-IV (NYHA) con una frazione di eiezione <40% e precedentemente trattati con ACE inibitori e diuretici dell'ansa, rischio di iperpotassiemia, potenzialmente letale, specialmente in caso di inosservanza delle raccomandazioni di prescrizione su questa combinazione.
    Prima di iniziare la combinazione, verificare l'assenza di iperpotassiemia e danno renale. Un attento monitoraggio della potassiemia e della creatininemia è raccomandato nel primo mese del trattamento una volta alla settimana all'inizio e, successivamente, mensilmente.
    Anti-infiammatori non steroidei (FANS) inclusa aspirina ≥ 3 g/giorno:
    Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (cioè acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori COX-2 e FANS non selettivi), può verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di Perindopril e amlodipina Krka e FANS può portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale, compresa la possibile insufficienza renale acuta, e un aumento del potassio sierico, specialmente in pazienti con scarsa funzionalità renale preesistente. La combinazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere presa in considerazione la possibilità di monitorare la funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito.
    Induttori di CYP3A4:
    Al momento della somministrazione concomitante di induttori noti del CYP3A4, la
    concentrazione plasmatica di amlodipina può variare. Pertanto, deve essere monitorata la
    pressione sanguigna e deve essere valutato un possibile aggiustamento della dose sia durante sia
    dopo la somministrazione di farmaci concomitanti, in particolare con forti induttori del
    CYP3A4 (ad es. rifampicina, Hypericum perforatum).
    Inibitori di CYP3A4:
    L'uso concomitante di amlodipina con inibitori forti o moderati di CYP3A4 (inibitori delle proteasi, azolo, antifungini, macrolidi come eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) possono aumentare significativamente l'esposizione ad amlodipina. La trasposizione clinica di queste variazioni farmacocinetiche può essere maggiormente pronunciata negli anziani. Pertanto sono richiesti monitoraggio clinico ed adattamento della dose di Perindopril e amlodipina Krka.
    C'è un aumentato rischio di ipotensione nei pazienti che assumono claritromicina con amlodipina. È raccomandata una attenta osservazione dei pazienti quando amlodipina viene co-somministrata con la claritromicina.
    Uso concomitante che richiede particolare attenzione:
    Agenti anti-ipertensivi (come beta-bloccanti) e vasodilatatori:
    L'uso concomitante di questi agenti può aumentare gli effetti ipotensivi di Perindopril e amlodipina Krka. L'uso concomitante con nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori può ridurre ulteriormente la pressione sanguigna e pertanto deve essere considerato con cautela.
    Gliptine (linagliptina, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptin):
    Aumento del rischio di angioedema, a causa della diminuita attività della dipeptidil peptidasi IV (DPP-IV) da parte della gliptina, in pazienti trattati in concomitanza con un ACE-inibitore.
    Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici:
    L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con Perindopril e amlodipina Krka può causare un'ulteriore riduzione della pressione sanguigna.
    Simpaticomimetici:
    I simpaticomimetici possono ridurre l'effetto anti-ipertensivo di Perindopril e amlodipina Krka.
    Corticosteroidi, tetracosactide:
    Riduzione dell'effetto antipertensivo (sale e ritenzione idrica dovuta a corticosteroidi).
    Alfabloccanti (prazosina, alfuzosina, doxazosina, tamsulosina, terazosina):
    Aumento dell'effetto antipertensivo e aumento del rischio di ipotensione ortostatica.
    Amifostina:
    Può potenziare l'effetto antipertensivo di amlodipina.
    Oro:
    Reazioni nitroidi (i cui sintomi includono rossore del volto, nausea, vomito e ipotensione) sono state riferite raramente in pazienti in terapia con oro iniettabile (sodio aurotiomalato) e terapia concomitante con ACE inibitori incluso perindopril.
    Succo di pompelmo:
    La somministrazione di Perindopril e amlodipina Krka con pompelmo o succo di pompelmo non è raccomandata poiché la biodisponibilità di amlodipina può essere aumentata in alcuni pazienti con conseguente aumento dell'effetto di abbassamento della pressione sanguigna.
    Tacrolimus:
    C'è il rischio di aumento dei livelli ematici di tacrolimus quando co-somministrato con amlodipina. Al fine di evitare la tossicità da tacrolimus, la somministrazione di amlodipina in un paziente trattato con tacrolimus richiede il monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus ed un adattamento della dose di tacrolimus quando opportuno
    Ciclosporina:
    Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o in altre popolazioni, ad eccezione dei pazienti con trapianto renale, nei quali è stata osservata una concentrazione variabile della depressione (media dallo 0% al 40%) di ciclosporina. Deve essere presa in considerazione la possibilità di monitorare i livelli di ciclosporina nei pazienti con trapianto renale trattati con amlodipina e le riduzioni della dose di ciclosporina devono essere effettuate secondo necessità.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Perindopril E Amlodipina Krka" insieme ad altri farmaci come “Artiss”, “Kolfib”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Considerati gli effetti dei singoli componenti di questa associazione sulla gravidanza e l'allattamento:
    Perindopril + Amlodipina Krka non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. Perindopril e amlodipina Krka è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
    Perindopril e amlodipina Krka non è raccomandato durante l'allattamento. Pertanto deve essere presa una decisione se interrompere l'allattamento o interrompere Perindopril e amlodipina Krka tenendo conto dell'importanza di questa terapia per la madre.
    Gravidanza:
    Legate al perindopril:
    L'uso degli ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli ACE inibitori è controindicato durante il 2° e 3° trimestre di gravidanza (vedi paragrafi 4.3 e 4.4)
    L'evidenza epidemiologica riguardo il rischio di teratogenicità a seguito dell'esposizione agli ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza, non è stata conclusiva; comunque, non si può escludere un piccolo aumento del rischio. Le pazienti che intendono programmare una gravidanza devono passare a trattamenti anti-ipertensivi alternativi, che possiedano un comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che il proseguimento della terapia con ACE inibitori non sia considerata essenziale. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere intrapresa una terapia alternativa.
    L'esposizione ad una terapia di ACE inibitori durante il secondo e terzo trimestre è noto indurre fetotossicità (diminuita funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nella ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3).
    Se si fosse verificata un'esposizione ad ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
    I neonati di madri che hanno assunto ACE inibitori devono essere posti sotto attenta osservazione per l'ipotensione (vedi paragrafi 4.3 e 4.4).
    Legate ad amlodipina:
    La sicurezza di amlodipina nel genere umano, durante la gravidanza non è stata stabilita. Negli studi animali, a dosi elevate è stata osservata tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L'uso in gravidanza è raccomandato solo se non esistono alternative più sicure e quando la malattia stessa comporta un rischio maggiore per la madre e per il feto.
    Allattamento:
    Legate al perindopril:
    Poiché non sono disponibili informazioni sull'uso di perindopril durante l'allattamento, perindopril non è raccomandato ed è preferibile ricorrere a trattamenti alternativi con profilo di sicurezza meglio stabilito durante l'allattamento, specialmente quando si allatta un neonato o un neonato pretermine.
    Legate ad amlodipina:
    L'amlodipina è escreta nel latte umano. La proporzione della dose materna ricevuta dal bambino è stata stimata con un intervallo interquartile del 3-7%, con un massimo del 15%. L'effetto dell'amlodipina sui neonati non è noto. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con amlodipina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con amlodipina per la madre.
    Fertilità:
    Legate al perindopril:
    Non ci sono effetti sulle capacità riproduttive o sulla fertilità.
    Legate ad amlodipina:
    In alcuni pazienti trattati con i calcioantagonisti sono stati riferiti cambiamenti biochimici reversibili della testa degli spermatozoi. I dati clinici sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilità sono insufficienti. In uno studio sul ratto, sono stati riscontrati effetti avversi sulla fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sugli effetti di perindopril/amlodipina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
    Perindopril + Amlodipina può avere una trascurabile o moderata influenza sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Se i pazienti soffrono di capogiri, cefalea, affaticamento o nausea la capacità di reazione può essere compromessa. Si raccomanda cautela con Perindopril e amlodipina Krka, in particolare all'inizio del trattamento.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Perindopril E Amlodipina Krka
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Il profilo di sicurezza di perindopril/amlodipina è stato valutato su uno studio controllato di 6 mesi che ha coinvolto 1.771 pazienti, 887 dei quali hanno ricevuto perindopril/amlodipina, uno studio controllato di 6 settimane su 837 pazienti, 279 dei quali trattati con perindopril/amlodipina e uno studio controllato di 8 settimane con placebo su 1.581 pazienti, 249 dei quali hanno ricevuto perindopril/amlodipina.
    In questi studi clinici, non sono state osservate nuove reazioni avverse significative con la combinazione rispetto agli effetti noti dei singoli monocomponenti.
    Le seguenti reazioni avverse sono risultate essere le più frequentemente riportate durante gli studi clinici: capogiri, tosse ed edema.
    Le reazioni avverse precedentemente riportate durante gli studi clinici e/o l'esperienza post-marketing con uno dei singoli componenti di perindopril/amlodipina sono state elencate nella tabella seguente poiché possono verificarsi con la combinazione a dose fissa.
    Lista tabulata delle reazioni averse
    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento con perindopril/amlodipina, perindopril o amlodipina somministrati separatamente e classificati secondo la classificazione MedDRA per classe di organi e in base alle seguenti classi di frequenza:
    Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100,<1/10); Non comune (≥1/1.000,<1/100); Raro (≥1/10.000,<1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Sistema MedDRA per classe d'organo
    Effetti indesiderati
     
    Frequenza
    Perindopril/ Amlodipina
    Amlodipina
    Perindopril
    Infezioni e infestazioni
    Rinite
    Non comune
    Molto raro
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Eosinofilia
    Non comune*
    Leucopenia/neutropenia (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Molto raro
    Agranulocitosi o pancitopenia (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4)
     
    Molto raro
    Molto raro
    Anemia emolitica in pazienti con una deficienza congenita di G-6PDH (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità
    Molto raro
    Non comune
    Patologie endocrine
    Sindrome dell'inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH)
    Non nota
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Iperpotassiemia (vedere paragrafo 4.4)
    Non comune
    Non comune*
    Iperglicemia
    Non comune
    Molto raro
    Iponatriemia
    Non comune*
    Ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
    Non comune*
    Disturbi psichiatrici
    Cambiamenti d'umore (inclusa ansia)
    Non comune
    Non comune
    Insonnia
    Non comune
    Depressione
    Non comune
    Disturbi del sonno
    Non comune
    Stato confusionale
    Raro
    Molto raro
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiri (specialmente all'inizio del trattamento)
    Comune
    Comune
    Comune
    Mal di testa (specialmente all'inizio del trattamento)
    Comune
    Comune
    Sonnolenza (specialmente all'inizio del trattamento)
    Comune
    Non comune*
    Disgeusia
    Non comune
    Comune
    Paraestesia
    Non comune
    Comune
    Sincope
    Non comune
    Non comune*
    Ipoestesia
    Non comune
    Tremore
    Non comune
    Ipertonia
    Molto raro
    Neuropatia periferica
    Molto raro
    Incidente cerebrovascolare probabilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Disordini extra-piramidali (sindrome extra-piramidale)
    Non nota
    Patologie dell'occhio
    Disturbi visivi (inclusa diplopia)
    Non comune
    Comune
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Tinnito
    Non comune
    Comune
    Vertigini
    Comune
    Patologie cardiache
    Palpitazioni
    Comune
    Non comune*
    Tachicardia
    Non comune*
    Angina pectoris
    Molto raro
    Infarto miocardico, possibilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti a rischio elevato (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Molto raro
    Aritmia (inclusa bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale)
    Molto raro
    Molto raro
    Patologie vascolari
    Vampate
    Comune
    Ipotensione (ed effetti correlati all'ipotensione)
    Non comune
    Comune
    Vasculite
    Molto raro
    Non comune*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Tosse
    Comune
    Molto raro
    Comune
    Dispnea
    Non comune
    Comune
    Broncospasmo
    Non comune
    Polmonite eosinofila
    Molto raro
    Patologie gastrointestinali
    Dolore addominale
    Comune
    Comune
    Nausea
    Comune
    Comune
    Vomito
    Non comune
    Comune
    Dispepsia
    Non comune
    Comune
    Diarrea
    Non comune
    Comune
    Constipazione
    Non comune
    Comune
    Abitudini intestinali alterate
    Non comune
    Bocca secca
    Non comune
    Non comune
    Iperplasia gengivale
    Molto raro
    Pancreatite
    Molto raro
    Molto raro
    Gastrite
    Molto raro
    Patologie epatobiliari
    Epatite, ittero
    Molto raro
    Epatite sia citolitica o colestatica (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Rash, esantema
    Non comune
    Comune
    Prurito
    Non comune
    Comune
    Iperidrosi
    Non comune
    Non comune
    Alopecia
    Non comune
    Porpora
    Non comune
    Decoloriazione della pelle
    Non comune
    Pemfigoide
    Non comune*
    Angioedema del volto, delle estremità, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.4)
    Molto raro
    Non comune
    Orticaria
    Molto raro
    Non comune
    Reazione di fotosensibilità
    Molto raro
    Non comune*
    Eritema multiforme
    Non comune
    Molto raro
    Molto raro
    Edema di Quincke
    Molto raro
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Molto raro
    Dermatite esfoliativa
    Molto raro
    Necrolisi epidermica tossica
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Mal di schiena
    Non comune
    Gonfiore articolare (gonfiore alla caviglia)
    Comune
    Spasmo muscolare
    Non comune
    Comune
    Artralgia, mialgia
    Non comune
    Non comune*
    Patologie renali e urinarie
    Disturbi della minzione, nocturia, aumento della frequenza urinaria
    Non comune
    Danno renale
    Non comune
    Insufficienza renale acuta
    Molto raro
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Disfunzione erettile
    Non comune
    Non comune
    Ginecomastia
    Non comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Edema
    Comune
    Comune
    Non comune*
    Affaticamento
    Non comune
    Comune
    Astenia
    Non comune
    Comune
    Dolore toracico
    Non comune
    Non comune*
    Malessere
    Non comune
    Non comune*
    Dolore
    Non comune
    Esami diagnostici
    Aumento di peso, diminuzione di peso
    Non comune
    Aumento dell'urea ematica
    Non comune*
    Aumento della creatinina sierica
    Non comune*
    Aumento della bilirubina sierica
    Raro
    Aumento degli enzimi epatici
    Molto raro
    Raro
    Diminuzione dell'emoglobina e diminuzione dell'ematocrito
    Molto raro
    Lesioni, avvelenamento, complicanze procedurali
    Caduta
    Non comune*
    * Frequenza calcolata da studi clinici per eventi avversi rilevati da segnalazioni spontanee
    Ulteriori informazioni sulla combinazione perindopril / amlodipina:
    Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di 8 settimane ha dimostrato che l'edema periferico, riconosciuto effetto collaterale di amlodipina, è stato osservato ad un'incidenza più bassa in pazienti che hanno ricevuto la combinazione di perindopril 3,5 mg / amlodipina 2,5 mg rispetto a quelli che hanno ricevuto solo 5 mg di amlodipina (rispettivamente 1,6% e 4,9%).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Perindopril E Amlodipina Krka
    Non ci sono informazioni sul sovradosaggio con perindopril /amlodipina.
    Per amlodipina, l'esperienza con il sovradosaggio intenzionale nell'uomo è limitata.
    Sintomi: i dati disponibili suggeriscono che il sovradosaggio globale potrebbe causare eccessiva vasodilatazione periferica e eventualmente tachicardia riflessa. Sono stati segnalati ipotensione sistemica e probabilmente prolungata fino a comprendere shock con esito fatale.
    Trattamento: l'ipotensione clinicamente significativa dovuta al sovradosaggio di amlodipina richiede un supporto cardiovascolare attivo, incluso il frequente monitoraggio della funzione cardiaca e respiratoria, sollevamento delle estremità e attenzione al volume del fluido circolatorio e alla produzione di urina.
    Per ripristinare il tono circolatorio e la pressione sanguigna può essere utile un vasocostrittore, a patto che non vi siano controindicazioni al suo uso. Per invertire gli effetti del blocco del canale del calcio può essere utile la somministrazione di gluconato di calcio per via endovenosa.
    In alcuni casi può essere utile la lavanda gastrica. In volontari sani è stato dimostrato che l'uso di carbone fino a 2 ore dopo la somministrazione di amlodipina 10 mg riduce la velocità di assorbimento di amlodipina. Poiché amlodipina si lega alle proteine plasmatiche in maniera elevata, è improbabile che la dialisi sia di beneficio.
    Per il perindopril, sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio nell'uomo. I sintomi associati al sovradosaggio di ACE inibitori possono includere ipotensione, shock circolatorio, disturbi elettrolitici, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, capogiri, ansia e tosse.
    Il trattamento raccomandato per il sovradosaggio è l'infusione endovenosa di normale soluzione salina. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione da shock. Se disponibile, può essere preso in considerazione il trattamento con infusione di angiotensina II e/o catecolamine per endovena. Il perindopril può essere rimosso dalla circolazione sistemica tramite emodialisi (vedere paragrafo 4.4). La terapia con pacemaker è indicata per la bradicardia resistente al trattamento. I segni vitali, gli elettroliti sierici e le concentrazioni sieriche di creatinina devono essere continuamente monitorati.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 30 °C.
    Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall'umidità.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Perindopril E Amlodipina Krka a base di Perindopril + Amlodipina sono: Prestalia

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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