Cos'è Novastan?
Confezioni
Novastan 100 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino da 2,5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Perché si usa Novastan? A cosa serve?
Anticoagulazione in pazienti adulti con trombocitopenia di tipo II indotta da eparina, che richiedono una terapia antitrombotica per via parenterale.
La diagnosi deve essere confermata mediante il test HIPAA (test dell'attivazione delle piastrine indotta da eparina) o da un test equivalente. Tuttavia, tale prova non deve ritardare l'inizio della terapia.
Posologia
Come usare Novastan: Posologia
Dose iniziale
La terapia con Novastan deve essere iniziata sotto la guida di un medico esperto in disturbi della coagulazione.
La dose iniziale per i pazienti adulti senza insufficienza epatica con HIT di tipo II deve essere di 2 microgrammi/kg/min, da somministrare sotto forma di un'infusione continua (vedere Modo di somministrazione). Prima della somministrazione di Novastan, è necessario interrompere la terapia con eparina e si deve determinare il valore basale di aPTT.
Raccomandazioni standard
Monitoraggio:
In generale, la terapia con Novastan si controlla attraverso il tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT).
I test sugli effetti anticoagulanti (incluso l'aPTT) raggiungono i livelli di steady-state tipicamente entro 1-3 ore dalla somministrazione di Novastan.
Il target range per l'aPTT allo steady-state è da 1,5 a 3,0 volte il valore basale, ma non deve eccedere i 100 secondi.
Può essere necessario adattare il dosaggio per ottenere l'aPTT desiderato (vedere Modifiche del dosaggio).
L'aPTT deve essere controllato due ore dopo l'inizio dell'infusione allo scopo di controllare che il suo valore rientri nel range terapeutico desiderato. Successivamente, l'aPTT deve essere controllato almeno una volta al giorno.
Modifiche del dosaggio:
Dopo la somministrazione della dose iniziale di Novastan, il dosaggio può essere adattato in base al decorso clinico del paziente fino a quando l'aPTT allo steady-state non rientri nel range terapeutico desiderato (da 1,5 a 3,0 volte il valore basale ma non deve eccedere i 100 secondi). In caso di aumentati valori dell'aPTT (superiore a 3 volte quello basale o 100 secondi) è necessario sospendere l'infusione fino a quando l'aPTT non ritorni entro un valore desiderato compreso fra 1,5 e 3 volte quello basale (tipicamente entro 2 ore dalla sospensione dell'infusione) e quindi riprendere l'infusione ad una velocità pari alla metà di quella usata precedentemente. Controllare nuovamente l'aPTT dopo 2 ore.
La dose massima consigliata è di 10 microgrammi/kg/min. La durata massima consigliata per il trattamento è di 14 giorni, sebbene esista una limitata esperienza clinica con la somministrazione del prodotto per tempi più lunghi (vedere paragrafo 5.1).
Schema posologico standard
Velocità di infusione iniziale 2 mcg/kg/min.
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Pazienti critici/con insufficienza epatica
Velocità di infusione iniziale 0,5 mcg/kg/min.
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aPTT (s)
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Modifica della velocità di infusione
|
aPTT
successivo
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Modifica della velocità di infusione
.
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aPTT successivo
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< 1,5 volte il basale
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Aumentare di 0,5 mcg/kg/min.
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2 ore
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Aumento di 0,1 mcg/kg/min
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4 ore
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1,5-3,0 volte il basale (non superare 100 s)
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Nessuna modifica
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2 ore; dopo 2 aPTT consecutivi entro il target range, Controllare almeno una volta al giorno
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Nessuna modifica
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4 ore; dopo 2 aPTT consecutivi entro il target range, Controllare almeno una volta al giorno
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> 3,0 il basale o > 100 s
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Sospendere l'infusione fino a che aPTT è 1,5-3,0 volte il basale; Riprendere dimezzando la velocità di infusione precedente
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2 ore
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Sospendere l'infusione fino a che aPTT è 1,5-3,0 il basale; Riprendere dimezzando la velocità di infusione precedente
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4 ore
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Modo di somministrazione:
Novastan si presenta sotto forma di un concentrato (250 mg/2,5 ml) da diluire 100 volte prima dell'infusione, per ottenere una concentrazione finale di 1 mg/ml (vedere paragrafo 6.6).
Le velocità standard d'infusione per la dose iniziale raccomandata di 2 microgrammi/kg/min. (1 mg/ml concentrazione finale) sono dettagliate nella tabella seguente. Anche le velocità standard d'infusione per i pazienti con insufficienza epatica moderata (Child-Pugh Classe B), post intervento cardiaco e in pazienti critici con una velocità iniziale di infusione di 0,5 microgrammi/kg/min sono dettagliate nella tabella seguente:
Peso corporeo (kg)
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Velocità d'infusione (ml/hr)
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2 microgrammi/kg/min
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0,5 microgrammi/kg/min
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50
|
6
|
1,5
|
60
|
7
|
1,8
|
70
|
8
|
2,1
|
80
|
10
|
2,4
|
90
|
11
|
2,7
|
100
|
12
|
3,0
|
110
|
13
|
3,3
|
120
|
14
|
3,6
|
130
|
16
|
3,9
|
140
|
17
|
4,2
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Informazioni supplementari su popolazioni speciali:
Anziani
Le raccomandazioni standard relative al dosaggio iniziale per l'uso in soggetti adulti si applicano anche ai pazienti anziani.
Popolazione pediatrica
Sono disponibili dati limitati provenienti da uno studio clinico prospettico condotto su 18 bambini (da neonati a sedicenni) e dati pubblicati. In questa popolazione di pazienti la dose sicura ed efficace o l'efficace target range per aPTT o il tempo di coagulazione attivato (ACT) per Novastan non sono stati definiti con precisione.
I dati al momento disponibili sono riportati ai paragrafi 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Insufficienza renale
Le raccomandazioni standard relative al dosaggio iniziale per l'uso in soggetti adulti si applicano anche ai pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2).
I dati riguardanti l'uso di Novastan in emodialisi sono limitati. Sulla base dei dati, la terapia può iniziare con un bolo iniziale (250 microgrammi/kg) seguito da un'infusione continua di 2 microgrammi/kg/min. L'infusione viene sospesa 1 ora prima della fine della procedura. Il target range per l'ACT è 170-230 secondi (misurato con il dispositivo Haemotec). In pazienti già in trattamento con Novastan non è necessario il bolo iniziale.
La clearance del Novastan causata dalle membrane ad alto flusso usate in emodialisi ed emofiltrazione venovenosa continua è risultata clinicamente irrilevante.
Insufficienza epatica
Per i pazienti con insufficienza epatica di grado moderato (Child Pugh Class B), si raccomanda un dosaggio iniziale di 0,5 microgrammi/kg/min (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L'aPTT deve essere controllato attentamente e la dose deve essere adattata secondo le indicazioni cliniche. L'uso di Novastan è controindicato nei pazienti con funzione epatica gravemente compromessa.
Pazienti con HIT di tipo II post intervento cardiaco e pazienti critici
I dati riguardanti l'uso di Novastan in pazienti con HIT di tipo II post intervento cardiaco e pazienti critici/pazienti in unità di terapia intensiva (ICU) con insufficienza sistemica ( multipla) d'organo sono limitati. Sulla base dei dati, la terapia può iniziare con una velocità iniziale di infusione di 0,5 microgrammi /kg/min (massimo 10 microgrammi /kg/min) e adattata per ottenere un range aPTT da 1,5- a 3,0 volte il valore basale (ma senza superare i 100 secondi).
In pazienti critici/pazienti in ICU con grave insufficienza ( multipla) d'organo (valutato con SOFA-II, APACHE-II o scale analoghe) si raccomanda una dose di mantenimento minore.
È necessario tener conto dello stato clinico dei pazienti, ed in particolare delle alterazioni acute della funzionalità epatica, e la velocità di infusione deve essere accuratamente adattata in modo da mantenere l'aPTT nel range desiderato.
Si raccomanda di aumentare la frequenza del monitoraggio per essere certi di raggiungere e mantenere i valori target di aPTT.
Pazienti con HIT di tipo II sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI)
Sono disponibili dati limitati riguardanti l'uso di Novastan in pazienti con HIT di tipo II sottopostia intervento coronarico percutaneo. Sulla base dei dati, in assenza di alternative, la terapia può essere iniziata con una dose in bolo di 350 microgrammi/kg nell''arco di 3 - 5 minuti seguita da una dose in infusione di 25 microgrammi /kg/min. L'ACT deve essere controllato 5 - 10 minuti dopo la somministrazione della dose in bolo. Se l'ACT è superiore a 300 secondi si può proseguire con l'intervento. Se invece l'ACT è al di sotto dei 300 secondi, deve essere somministrata un'ulteriore dose in bolo di 150 microgrammi/kg, la velocità di infusione va aumentata a 30 microgrammi /kg/min e l'ACT deve essere controllato dopo 5 - 10 minuti. Se l'ACT risulta superiore a 450 secondi, la velocità di infusione deve essere diminuita a 15 microgrammi /kg/min, e devono essere controllati i valori dell'ACT dopo 5 -10 minuti. Una volta raggiunto un ACT terapeutico di un valore tra 300 e 450 secondi, proseguire la dose in infusione per tutta la durata dell'intervento. Le misurazioni dell'ACT sono state eseguite sia con il dispositivo Haemotec sia con Haemochrom.
L'efficacia e la sicurezza di Novastan utilizzato in combinazione con inibitori della GPIIb/IIIa non è stata stabilita.
Peso corporeo (kg)
|
Per ACT 300-450 secondi
Dose iniziale
25 mcg/kg/min
|
Se ACT <300 secondi Adattamento della dose† 30 mcg /kg/min
|
Se ACT >450 secondi Adattamento della dose
15 mcg/kg/min
|
|
Dose in bolo ( mcg)
|
Dose in infusione ( mcg /min)
|
Velocità di infusione (ml/h)
|
Dose in bolo ( mcg)
|
Dose in infusione (mcg/ min)
|
Velocità di infusione (ml/h)
|
Dose in infusione ( mcg /min)
|
Velocità di infusione (ml/h)
|
50
|
17500
|
1250
|
75
|
7500
|
1500
|
90
|
750
|
45
|
60
|
21000
|
1500
|
90
|
9000
|
1800
|
108
|
900
|
54
|
70
|
24500
|
1750
|
105
|
10500
|
2100
|
126
|
1050
|
63
|
80
|
28000
|
2000
|
120
|
12000
|
2400
|
144
|
1200
|
72
|
90
|
31500
|
2250
|
135
|
13500
|
2700
|
162
|
1350
|
81
|
100
|
35000
|
2500
|
150
|
15000
|
3000
|
180
|
1500
|
90
|
110
|
38500
|
2750
|
165
|
16500
|
3300
|
198
|
1650
|
99
|
120
|
42000
|
3000
|
180
|
18000
|
3600
|
216
|
1800
|
108
|
130
|
45500
|
3250
|
195
|
19500
|
3900
|
234
|
1950
|
117
|
140
|
49000
|
3500
|
210
|
21000
|
4200
|
252
|
2100
|
126
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NOTA: Novastan concentrato viene diluito prima dell'uso a 1 mg/ml = 1000 microgrammi (mcg)/ml
† Somministrare una dose in bolo supplementare e.v. di 150 microgrammi/kg se ACT <300 secondi.
Non sono disponibili informazioni specifiche sul dosaggio per pazienti con insufficienza epatica sottoposti a PCI. Per questa ragione non è raccomandato l'uso di Novastan per il trattamento di pazienti con insufficienza epatica che devono subire un PCI.
Raccomandazioni d'uso per pazienti per i quali sia stato programmato il passaggio ad una terapia con anticoagulanti orali.
L'uso di anticoagulanti orali (di tipo cumarinico) deve essere ritardato fino alla sostanziale risoluzione della trombocitopenia (piastrine>100 x 109/L) onde evitare una trombosi microvascolare associata alla cumarina e gangrena venosa a carico degli arti. Si deve iniziare con la dose di mantenimento prevista, senza dose di carico.
Test per il tempo di Protrombina ( PT) di Quick
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Test per il tempo di Protrombina ( PT) di Owren
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Per il PT test di Quick valgono le seguenti raccomandazioni:
La somministrazione contemporanea di Novastan e di anticoagulanti orali di tipo cumarinico produce un effetto combinato sull'INR quando viene utilizzato il PT test di Quick.
L'INR dipende sia dalla dose di Novastan sia dall'International Sensitivity Index (ISI) del reagente tromboplastinico utilizzato.
In generale, con dosi di Novastan fino a 2 microgrammi/kg/min, Novastan può essere sospeso quando l'INR raggiunge un valore minimo pari a 4 con la terapia combinata.
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Quando viene utilizzato il PT test di Owren, il campione di plasma viene diluito in maniera considerevole prima dell'analisi e valgono le seguenti raccomandazioni:
I test in vitro indicano che non esiste alcun effetto clinicamente significativo sul valore dell'INR a una concentrazione plasmatica tipica determinata da una dose di circa 2 microgrammi/kg/min. Tuttavia, concentrazioni di Novastan più elevate possono portare ad un incremento dei valori dell'INR.
Il valore target per l'INR in corso di terapia combinata deve essere uguale a quello raccomandato con l'uso del solo anticoagulante orale, cioè 2-3.
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Per entrambi i PT tests di Quick e di Owren:
La somministrazione contemporanea di Novastan e anticoagulanti orali (di tipo cumarinico) viene raccomandata per un minimo di 5 giorni. Durante la somministrazione contemporanea di Novastan e anticoagulanti orali, l'INR deve essere misurato quotidianamente. Il valore target per l'INR deve trovarsi all'interno dell'intervallo terapeutico per la terapia combinata in base al tipo di test utilizzato (vedi sopra) per almeno 2 giorni prima della sospensione del Novastan.
La misurazione di INR deve essere ripetuta dopo un periodo da 4 a 6 ore dalla sospensione di Novastan. Se l'INR ripetuto risulta inferiore al range terapeutico desiderato, l'infusione con Novastan deve essere ripresa e la procedura deve essere ripetuta ogni giorno fino a quando non sia raggiunto il range terapeutico desiderato per gli anticoagulanti da soli.
Per dosi superiori a 2 microgrammi/kg/min, la relazione fra INR con anticoagulanti orali da soli o con anticoagulanti orali associato a Novastan è meno prevedibile. A tali dosaggi elevati, la dose di Novastan deve essere ridotta temporaneamente fino a 2 microgrammi/kg/min per rendere maggiormente prevedibile l'INR con anticoagulanti orali da soli (vedere sopra). L'INR con Novastan e anticoagulanti orali in associazione deve essere misurato da 4 a 6 ore dopo la diminuzione della dose di Novastan.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Novastan
Novastan è controindicato:
- in pazienti che presentano emorragie non controllate.
- ipersensibilità all'Argatroban o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- insufficienza epatica grave.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Novastan
Novastan provoca un‘aumentata tendenza generale alle emorragie. Una diminuzione inspiegabile nei valori dell'ematocrito, una diminuzione della pressione del sangue o qualsiasi altro sintomo apparentemente senza causa deve pensare portare a prendere in considerazione un episodio emorragico.
Novastan deve essere usato con estrema cautela nelle malattie e nelle altre circostanze in cui vi sia un rischio aumentato di emorragia. Queste comprendono il trattamento per una grave ipertensione; la retinopatia diabetica; il periodo immediatamente successivo ad una puntura lombare; l'anestesia spinale; la chirurgia maggiore, specialmente sul cervello, il midollo spinale o gli occhi; gli stati ematologici associati ad una maggiore tendenza alle emorragie quali malattie del sangue congenite o acquisite e le lesioni dell'apparato gastrointestinale come le ulcere.
Anticoagulanti parenterali: Prima della somministrazione di Novastan, è necessario sospendere tutti gli anticoagulanti con somministrazione parenterale. In caso di inizio di terapia con Novastan dopo la sospensione di una terapia con eparina, è necessario lasciare trascorrere tempo sufficiente tale da consentire l'abbassamento del valore di aPTT prima di intraprendere la terapia con Novastan (circa 1-2 ore).
Insufficienza epatica: È necessaria cautela nel somministrare Novastan a pazienti con malattie epatiche, iniziando da una dose più bassa e aumentandola con attenzione fino a raggiungimento del livello di anticoagulazione desiderato (vedere paragrafo 4.2). Inoltre, al termine dell'infusione con Novastan nel paziente con insufficienza epatica, potranno essere necessarie più di 4 ore per una completa reversione degli effetti anticoagulanti a causa della diminuita clearance dell'Argatroban.
Indagini di laboratorio: Si raccomanda la determinazione dei valori dell'aPTT per controllare l'infusione. Sebbene altri test di coagulazione nel plasma, fra cui il tempo di protrombina ( PT, espresso come International Normalized Ratio (INR)), il tempo di coagulazione attivato (ACT) ed il tempo di trombina (TT) siano influenzati dalla somministrazione di Novastan, i range terapeutici per tali esami non sono stati definiti (fatta eccezione per l'ACT). Inoltre, anche le concentrazioni plasmatiche dell'argatroban si correlano bene con gli effetti anticoagulanti. L'uso contemporaneo di Novastan ed anticoagulanti orali di tipo cumarinico può tradursi in un allungamento del PT (INR) oltre quello prodotto dagli anticoagulanti da soli. Vedere paragrafo 4.2 per altre modalità di controllo della terapia con Novastan e anticoagulanti orali in associazione.
Etanolo: Novastan contiene etanolo. Un paziente con un peso di 70 kg che riceve la dose massima quotidiana raccomandata (10 microgrammi /kg/min) riceverà una dose di circa 4 g di etanolo al giorno.
Questo medicinale contiene sorbitolo. I pazienti con una rara intolleranza ereditaria al fruttosio non devono utilizzare questo medicinale.
Non esiste un antidoto specifico per Novastan.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Novastan
L'uso contemporaneo di agenti antipiastrinici, trombolitici ed altri anticoagulanti può fare aumentare il rischio di emorragie.
Anticoagulanti orali: Le interazioni farmacocinetiche fra Novastan e warfarin (singola dose orale da 7,5 mg) non sono state dimostrate. Tuttavia, l'uso contemporaneo di Novastan e warfarin (dose orale iniziale di 5-7,5 mg seguita da una dose orale di 2,5-6 mg/die per una durata da 6 a 10 giorni) si traduce in un aumento del valore dell'International Normalized Ratio (INR). Vedere paragrafo 4.2 per le istruzioni relative al passaggio da Novastan ad una terapia con anticoagulanti orali.
Trombolitici, antipiastrinici ed altri agenti: La sicurezza e l'efficacia di Novastan associato ad agenti trombolitici non sono state stabilite.
Non sono stati valutati i rischi derivanti da interazioni con l'argatroban. È necessario essere prudenti quando si introducono contemporaneamente altri medicinali.
Poiché Novastan contiene etanolo, non si può escludere un'interazione con metronidazol o con disulfiram.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Novastan" insieme ad altri farmaci come
“Calciparina”,
“Clarema”,
“Dabigatran Etexilato Doc - Capsula”,
“Dabigatran Pensa - Capsula”,
“Eliquis - Compresse Rivestite”,
“Eparina Vister”,
“Epsoclar”,
“Epsodilave”,
“Hemovasal”,
“Heparin”,
“Lixiana”,
“Mirebax”,
“Normoparin”,
“Pharepa”,
“Pradaxa - Capsula”,
“Pradaxa - Granulato”,
“Proctosoll”,
“Reoflus”,
“Rivaroxaban Abdi”,
“Rivaroxaban Doc”,
“Rivaroxaban EG - Compresse Rivestite”,
“Rivaroxaban Sandoz”,
“Rivaroxaban Teva”,
“Rivaroxaban Viatris”,
“Sosefluss”,
“Veracer”,
“Viamal Trauma”,
“Xarelto - Compresse Rivestite”,
“Xarelto - Granuli”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di Novastan in donne in gravidanza. L'effetto dell'Argatroban sulla funzione riproduttiva è stato studiato soltanto in parte in studi su animali poichè ragioni tecniche consentono soltanto un'esposizione limitata (vedere il paragrafo 5.3 per i risultati degli studi condotti sugli animali). L'aumentato rischio di emorragia con Novastan può rappresentare un rischio della terapia durante la gravidanza. Novastan contiene etanolo. Un paziente con un peso di 70 kg che riceve la dose massima quotidiana raccomandata (10 microgrammi/kg/min) riceverà una dose di circa 4 g di etanolo al giorno. Novastan deve essere utilizzato durante la gravidanza soltanto in caso di evidente necessità.
Allattamento
Non sono disponibili informazioni relative al passaggio di argatroban nel latte umano. Gli studi sugli animali utilizzando argatroban radiomarcato hanno dimostrato che la radioattività raggiunge valori più elevati nel latte che nel sangue materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Novastan tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non ci sono dati relativamente a potenziali effetti di Novastan sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Teoricamente la presenza dell'etanolo nella formulazione del prodotto (1 g per fiala) può pregiudicare la capacità del paziente di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. Tuttavia, è improbabile che ciò possa essere clinicamente rilevante in pazienti trattati con Novastan.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Novastan
Come è prevedibile, considerate le proprietà farmacologiche del prodotto, le principali reazioni indesiderate sono costituite dalle complicazioni emorragiche. Nelle sperimentazioni cliniche su pazienti con HIT di tipo II trattati con Novastan, l'incidenza di emorragie maggiori era di 31/568 (5,5%) e delle emorragie minori era di 221/568 (38.9%). L'incidenza di emorragie maggiori era di quasi tre volte superiore nei pazienti in cui il livello di aPTT eccedeva di oltre tre volte quello basale rispetto ai pazienti nei quali il valore dell'aPTT rientrava nel range terapeutico. Sono state ricevute segnalazioni di emorragie cerebrali associate all'uso di Argatroban. La loro incidenza non è stata determinata. La dose del Novastan deve essere adattata al fine di raggiungere un livello target di aPTT da 1,5 a 3,0 volte quello iniziale con un eccesso non oltre 100 secondi (vedere paragrafo 4.2).
L'incidenza di effetti indesiderati nelle sperimentazioni cliniche (568 pazienti con HIT di tipo II) considerati possibilmente legati al Novastan è presentata di seguito.
Sistema
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Comune (≥1/100, ≤1/10)
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Non comune (≥1/1000, ≤1/100)
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Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni e infestazioni
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Infezioni, infezioni delle vie urinarie
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Anemia
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Disturbi della coagulazione, trombocitopenia, leucopenia
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Emorragia cerebrale
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia, ipoglicemia, iponatriemia
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Disturbi psichiatrici
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Stati confusionali
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Patologie del sistema nervoso
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Vertigini, cefalea, sincope, ictus, ipotonia, disturbi del linguaggio
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Patologie dell'occhio
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Disturbi della vista
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Sordità
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Patologie cardiache
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Fibrillazione atriale, tachicardia, arresto cardiaco, infarto del miocardio, aritmia sopraventricolare, effusione pericardica, tachicardia ventricolare, ipertensione, ipotensione
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Patologie vascolari
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Trombosi venosa profonda, emorragie
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trombosi, flebite, tromboflebite, tromboflebite superficiale della gamba, shock, ischemia periferica, embolia periferica
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Ipossia, embolia polmonare, dispnea, emorragia polmonare, effusione pleurica, singhiozzo
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
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Vomito, stipsi, diarrea, gastrite, emorragia gastrointestinale, melena, disfagia, disturbi a carico della lingua
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Patologie epatobiliari
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Anomalie della funzione epatica, iperbilirubinemia, insufficienza epatica, epatomegalia, ittero
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Porpora
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Rash cutaneo, aumentata sudorazione dermatite bollosa, alopecia, disturbi cutanei, orticaria
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Debolezza muscolare, mialgia
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Patologie renali e urinarie
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Ematuria, insufficienza renale
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Febbre, dolore, spossatezza, reazioni nel sito di applicazione, reazioni nel sito di somministrazione, edema periferico
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Esami diagnostici
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Diminuzione dei valori della protrombina e del fattore di coagulazione, aumento del tempo di coagulazione, dei valori dell'aminotransferasi aspartato, dell'aminotransferasi alanina, della fosfatasi alcalina ematica e della deidrogenasi lattica ematica
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Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
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Secrezione dalla ferita
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Novastan
Un effetto anticoagulante eccessivo, in presenza o meno di emorragia, può essere controllato interrompendo la somministrazione di Novastan oppure diminuendo la sua velocità d'infusione. Negli studi clinici i parametri relativi all'attività anticoagulante generalmente ritornano a valori normali dopo 2-4 ore dalla sospensione di Novastan. La reversione dell'effetto anticoagulante può avvenire più lentamente nei pazienti con insufficienza epatica.
Non è disponibile alcun antidoto specifico per Novastan. In caso di emorragia pericolosa per la vita del soggetto per la quale si sospettino livelli plasmatici eccessivi di Argatroban, Novastan deve essere sospeso immediatamente e si devono eseguire l'aPTT e gli altri esami per la coagulazione. Al paziente deve essere applicata una terapia sintomatica e di supporto.
Le singole dosi endovenose di argatroban letali per topi, ratti, conigli e cani sono state di 200, 124, 150 e 200 mg/kg rispettivamente. I sintomi di tossicità acuta sono stati la perdita dei riflessi, tremori, convulsioni cloniche, paralisi degli arti posteriori e coma.
Ciascuna fiala contiene 1 g di etanolo.
Scadenza
Fiala prima dell'apertura
Tre anni. (vedere paragrafo 6.4).
Dopo la diluizione
Soluzione diluita: è stata dimostrata la stabilità chimica e fisica fino a 14 giorni dopo apertura è stata dimostrata sia a 25°C che fra 2 e 8°C, in soluzione per infusione con cloruro di sodio 0,9% (9 mg/ml ) o con glucosio 5% (50 mg/ml), o in preparazione per infusione endovenosa contenente lattato di sodio (soluzione di Hartmann) (vedere paragrafo 6.6).
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Nel caso che il prodotto non venga utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore ad una temperatura di 2°C – 8°C, a meno che la ricostituzione/diluizione non sia stata realizzata in condizioni asettiche controllate e validate.
Conservazione
Fiala prima dell'apertura
Conservare la fiala nell'astuccio per proteggere il medicinale dalla luce. Non refrigerare o congelare.
Dopo la diluizione
Le soluzioni diluite non devono essere esposte alla luce solare diretta.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali