Cos'è Miturox?
Miturox è un farmaco a base del principio attivo Mitomicina , appartenente alla categoria degli Antineoplastici antibiotici citotossici e nello specifico Altri antibiotici citotossici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Medac Pharma S.r.l. a Socio Unico .
Miturox può essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Miturox può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Miturox 40 mg polvere per soluzione endovescicale 1 flaconcino + 1 sacca solvente
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH
Concessionario:Medac Pharma S.r.l. a Socio Unico
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Mitomicina
Gruppo terapeutico:Antineoplastici antibiotici citotossici
ATC:L01DC03 - Mitomicina
Forma farmaceutica: Polvere
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
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Indicazioni
Perché si usa Miturox? A cosa serve?
Miturox è indicato per la somministrazione endovescicale per la prevenzione di recidive in adulti con carcinoma superficiale della vescica a seguito di resezione transuretrale.
Posologia
Come usare Miturox: Posologia
Miturox deve essere somministrato da medici esperti in questa terapia soltanto se strettamente indicato.
Miturox è destinato esclusivamente all'uso endovescicale dopo la sua ricostituzione.
Posologia
Per una instillazione vescicale è necessario il contenuto di un flaconcino.
Vi sono numerosi regimi di somministrazione endovescicale di Mitomicina, diversi per dose somministrata, frequenza di instillazione e durata della terapia.
Salvo diversamente specificato, la dose di mitomicina è pari a 40 mg instillati in vescica una volta alla settimana. Sono possibili anche regimi che prevedono instillazioni ogni 2 settimane, ogni mese oppure ogni 3 mesi.
Lo specialista deve decidere il regime ottimale e la frequenza e la durata della terapia su base individuale.
Popolazioni speciali
Anziani
Non vi sono dati sufficienti derivanti da studi clinici sull'uso di mitomicina in pazienti di età ≥65 anni.
Insufficienza renale o epatica
Il medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale o epatica.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Miturox nei bambini non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Miturox è destinato esclusivamente all'uso per instillazione endovescicale dopo la sua dissoluzione.
Si consiglia di usare questo medicinale al suo pH ottimale (pH urinario > 6) e di mantenere la concentrazione di mitomicina riducendo l'apporto di liquidi prima, durante e dopo l'instillazione. La vescica deve essere svuotata con un catetere prima dell'instillazione. Mitomicina viene introdotta nella vescica mediante un catetere e a bassa pressione. La durata di una singola instillazione deve essere di 1-2 ore. In questo periodo la soluzione deve essere a sufficiente contatto con l'intera superficie della mucosa vescicale. Pertanto, il paziente deve essere mobilizzato il più possibile. Dopo 2 ore il paziente deve svuotare la soluzione instillata, preferibilmente in posizione seduta.
Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Miturox
- Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Allattamento
- Perforazione della parete vescicale
- Cistite
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Miturox
In caso di cistite occorre somministrare un trattamento sintomatico con analgesici e antinfiammatori locali. Nella maggior parte dei casi è possibile proseguire la terapia con Mitomicina, se necessario a dose ridotta. Sono stati segnalati casi isolati di cistite allergica (eosinofila) con necessità di interrompere la terapia (vedere paragrafo 4.8).
Stravaso in seguito a somministrazione endovescicale
I sintomi di stravaso in seguito alla somministrazione endovescicale di mitomicina possono insorgere subito dopo l'applicazione, oppure settimane o mesi più tardi. Potrebbe non essere chiaro se lo stravaso sia stato dovuto a inavvertita perforazione, ad assottigliamento della muscolare propria o a una scorretta somministrazione del medicinale.
I primi sintomi si presentano sotto forma di dolore pelvico o addominale refrattario alla semplice analgesia. Nella maggior parte dei casi è stata osservata necrosi del tessuto (adiposo) nella zona circostante in conseguenza dello stravaso. Sono stati segnalati anche casi di perforazione della vescica o sviluppo di fistole e/o ascessi (vedere paragrafo 4.8).
Pertanto, laddove il paziente lamenti dolore pelvico o addominale, il medico deve considerare l'eventualità di uno stravaso per prevenire conseguenze più gravi.
Igiene generale del paziente
Si raccomanda di lavare le mani e la zona genitale dopo la minzione. Ciò vale in particolare per le prime minzioni dopo la somministrazione di mitomicina.
Mitomicina è una sostanza mutagena con effetti potenzialmente cancerogeni nell'uomo. Evitare il contatto con la pelle e con le membrane mucose.
Tossicità per il midollo osseo
A causa degli effetti tossici di mitomicina sul midollo osseo, la somministrazione di altre modalità di trattamento con effetti mielotossici (in particolare altri citostatici o radioterapia) richiede particolare cautela per ridurre al minimo il rischio di mielosoppressione additiva.
Una terapia a lungo termine può causare tossicità cumulativa del midollo osseo. La soppressione del midollo osseo potrebbe insorgere solo dopo un certo periodo in quanto il picco di manifestazione viene raggiunto dopo 4-6 settimane, con effetto di accumulo in seguito all'uso prolungato, e pertanto richiede spesso un aggiustamento individuale della dose.
In pazienti trattati in concomitanza per via endovenosa con mitomicina e altri agenti antineoplastici è stata riferita l'insorgenza di leucemia acuta (in alcuni casi, dopo la fase preleucemica) e di sindrome mielodisplastica.
In caso di sintomi polmonari non riconducibili alla malattia sottostante, la terapia deve essere interrotta immediatamente. La tossicità polmonare può essere trattata in modo adeguato con steroidi.
La terapia deve essere interrotta immediatamente anche in presenza di sintomi di emolisi o indicazioni di disfunzione renale (nefrotossicità). L'insorgenza di sindrome emolitico-uremica (HUS: insufficienza renale irreversibile, anemia emolitica microangiopatica [sindrome MAHA] e trombocitopenia) ha comunemente esito fatale.
Casi di anemia emolitica microangiopatica sono stati osservati a dosi endovenose > 30 mg di mitomicina/m² di superficie corporea. Si raccomanda un attento monitoraggio della funzionalità renale. A oggi non sono stati osservati casi di MAHA in seguito all'uso endovescicale di mitomicina.
Nuovi dati indicano che potrebbe essere opportuno un trial terapeutico per la rimozione degli immunocomplessi che sembrano avere un ruolo significativo nell'insorgenza dei sintomi per immunoadsorbimento con colonne della proteina A stafilococcica.
Anziani
I pazienti anziani presentano spesso un funzionamento fisiologico ridotto e depressione del midollo osseo (anche per periodi prolungati), pertanto mitomicina deve essere somministrata con particolare cautela a questa popolazione monitorando attentamente le condizioni del paziente.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Miturox
Possibili interazioni in contesto di terapia sistemica
Sono possibili interazioni mielotossiche con altre modalità di trattamento con agenti con effetti tossici sul midollo osseo (in particolare altri farmaci citotossici, radioterapia).
L'associazione con alcaloidi della vinca o bleomicina può potenziare la tossicità polmonare.
In pazienti trattati con mitomicina endovenosa in concomitanza con 5-fluorouracile o tamoxifene è stato osservato un maggior rischio di sindrome emolitico-uremica.
In esperimenti su animali, piridossina cloridrato (vitamina B6) ha determinato la perdita di effetto di mitomicina.
Nell'ambito del trattamento con mitomicina non devono essere somministrati vaccini vivi in quanto ciò può aumentare il rischio di infezione da vaccino vivo.
Mitomicina può potenziare la cardiotossicità di doxorubicina.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Miturox" insieme ad altri farmaci come “Kessar”, “Nolvadex”, “Nomafen”, “Sertam”, “Tamoxene”, “Tamoxifene EG”, “Tamoxifene Ratiopharm”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati relativi all'uso di Mitomicina in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Mitomicina ha un effetto mutageno, teratogeno e cancerogeno e può pertanto compromettere lo sviluppo embrionale.
Le donne devono evitare una gravidanza durante il trattamento con mitomicina. In caso di gravidanza durante il trattamento, occorre fornire una consulenza genetica.
Allattamento
Vi sono indicazioni che mitomicina sia escreta nel latte materno. Per i suoi comprovati effetti mutageni, teratogeni e cancerogeni, durante il trattamento con Miturox occorre interrompere l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità
Le donne in età fertile devono usare una contraccezione efficace o praticare l'astinenza sessuale durante la chemioterapia e per i 6 mesi successivi.
Mitomicina è genotossica. Si consiglia pertanto agli uomini in terapia con mitomicina di astenersi dal procreare durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di informarsi sulla conservazione dello sperma prima di iniziare la terapia, in quanto mitomicina può causare infertilità irreversibile.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Anche se utilizzati conformemente alle istruzioni, questo medicinale può causare nausea e vomito allungando così i tempi di reazione in misura tale da compromettere la capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Ciò vale in misura ancora maggiore in concomitanza con il consumo di alcol.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Miturox
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Possibili reazioni avverse in contesto di terapia endovescicale
Le reazioni avverse possono essere provocate dalla soluzione per instillazione endovescicale o in seguito a resezione profonda.
Le reazioni avverse più comuni di Mitomicina somministrata per via endovescicale sono reazioni allergiche cutanee sotto forma di esantema locale (p. es. dermatite da contatto, anche sotto forma di eritema palmare e plantare) e cistite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune
Rash cutaneo allergico, dermatite da contatto, eritema palmo-plantare, prurito
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Rara
Esantema generalizzato
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Patologie renali e urinarie
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Comune
Cistite (possibilmente emorragica), disuria, nicturia, pollachiuria, ematuria, irritazione locale della parete vescicale
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Molto rara o non nota
Cistite necrotizzante, cistite allergica (eosinofila), stenosi del tratto urinario efferente, ridotta capacità della vescica, calcificazione della parete vescicale, fibrosi della parete vescicale, perforazione della vescica
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Non nota
In caso di stravaso:
Perforazione della vescica, necrosi del tessuto (adiposo) nella zona circostante, fistola vescicale, ascessi
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In seguito a somministrazione endovescicale, solo piccole quantità di mitomicina raggiungono la circolazione sistemica. Ciò nonostante, in casi molto rari possono osservarsi i seguenti effetti indesiderati sistemici.
Possibili effetti indesiderati sistemici con frequenza molto rara in seguito a somministrazione endovescicale:
Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucocitopenia, trombocitopenia
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Malattia polmonare interstiziale
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Patologie gastrointestinali
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Nausea, vomito, diarrea
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Patologie epatobiliari
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Aumento delle transaminasi
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Alopecia
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Patologie renali e urinarie
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Disfunzione renale
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Febbre
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Possibili reazioni avverse in contesto di terapia sistemica
Le reazioni avverse più comuni di mitomicina per via sistemica sono sintomi gastrointestinali come nausea e vomito e soppressione del midollo osseo con leucopenia e trombocitopenia predominante. Questa soppressione del midollo osseo si verifica in casi fino al 65 % dei pazienti.
Fino al 10 % dei pazienti può essere interessato da tossicità d'organo di grado serio sotto forma di polmonite interstiziale o nefrotossicità.
Mitomicina è potenzialmente epatotossica.
Patologie del sistema emolinfopoietico
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Molto comune
Soppressione del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia
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Rara
Anemia emolitica, microangiopatia trombotica (TMA), incl. porpora trombocitopenica trombotica (TTP)
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Non nota
Anemia
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Infezioni ed infestazioni
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Rara
Infezione potenzialmente fatale, sepsi
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Non nota
Infezione
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Disturbi del sistema immunitario
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Molto rara
Grave reazione allergica
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Patologie cardiache
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Rara
Insufficienza cardiaca a seguito di precedente terapia con antracicline
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Comune
Polmonite interstiziale, dispnea, tosse, respiro corto
Rara
Ipertensione polmonare, malattia veno-occlusiva polmonare (PVOD)
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Patologie gastrointestinali
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Molto comune
Nausea, vomito
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Non comune
Mucosite, stomatite, diarrea, anoressia
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Patologie epatobiliari
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Rara
Disfunzione epatica, aumento delle transaminasi, ittero, malattia veno-occlusiva (VOD) epatica
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune
Esantema, rash cutaneo allergico, dermatite da contatto, eritema palmo-plantare
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Non comune
Alopecia
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Rara
Esantema generalizzato
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Patologie renali e urinarie
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Comune
Disfunzione renale, aumento della creatinina sierica, glomerulopatia, nefrotossicità
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Rara
Sindrome emolitico-uremica (HUS) (comunemente fatale), anemia emolitica microangiopatica (sindrome MAHA)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Comune
In caso di stravaso: cellulite, necrosi tissutale
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Non comune
Febbre
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La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Miturox
In caso di sovradosaggio occorre attendersi una grave mielotossicità o persino mieloftisi, con manifestazione completa dell'effetto clinico solo dopo circa 2 settimane.
Possono trascorrere fino a 4 settimane prima che la conta leucocitaria diminuisca al valore minimo. Pertanto, in caso di sospetto sovradosaggio occorre un monitoraggio attento e prolungato dei parametri ematologici.
Tuttavia, a oggi non sono stati segnalati casi di sovradosaggio con la somministrazione endovescicale di Mitomicina.
Poiché non sono disponibili antidoti efficaci, occorre la massima cautela a ogni somministrazione.
Scadenza
Miturox, flaconcini con 40 mg di Mitomicina e set per instillazione
1 anno
Dopo la ricostituzione il medicinale deve essere utilizzato immediatamente.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C. Conservare il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Polvere per soluzione endovescicale: urea.
Solvente per soluzione endovescicale: cloruro di sodio e acqua per preparazioni iniettabili.