Cos'è Mesaflor - Clisma?
Confezioni
Mesaflor 7 clismi monouso 2 g + 7 cannule rettali
Mesaflor 7 clismi monouso 4 g + 7 cannule rettali
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Mesaflor? A cosa serve?
Colite ulcerosa nella localizzazione a livello retto-sigmoideo; trattamento delle fasi attive e prevenzione delle recidive.
Nella fase attiva di grado severo è consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
Posologia
Come usare Mesaflor: Posologia
Posologia
1 contenitore monodose da 4 grammi una volta al giorno o 1 contenitore monodose da 2 grammi due volte al giorno.
Popolazione pediatrica
Per bambini sopra i due anni di età le dosi sono proporzionalmente ridotte, secondo prescrizione medica.
La durata del trattamento, nella fase attiva, è di 4-6 settimane.
Durante la remissione, che richiede una cura di mantenimento di lunga durata per prevenire le recidive, la frequenza ed il dosaggio saranno determinati dal medico.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Mesaflor
Ipersensibilità verso il principio attivo , ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad un qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
- Ipersensibilità ai salicilati.
- Grave compromissione della funzionalità epatica o renale.
- Nefropatie gravi.
- Ulcera peptica in fase attiva.
- Bambini al di sotto dei due anni d'età.
- Pazienti con diatesi emorragica.
- Generalmente controindicato in gravidanza;
- Controindicato nelle ultime settimane di gestazione e durante l'allattamento (vedere par. 4.6).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Mesaflor
Sono stati segnalati casi di nefrolitiasi con l'uso di
Mesalazina, compresi calcoli con un contenuto di mesalazina del 100 %. Si raccomanda di garantire un'adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento.
Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento con MESAFLOR sia durante il trattamento di mantenimento inadeguato.
Prima dell'inizio e nel corso del trattamento, a discrezione del medico curante, devono essere eseguiti test ematici [conta ematica differenziale (formula leucocitaria); parametri di funzionalità epatica quali ALT o AST; creatinina sierica] e test urinari (dispositivi dipstick).
Come linea–guida, vengono raccomandati un primo controllo dopo 14 giorni dall'inizio del trattamento e successivamente 2–3 valutazioni ad intervalli di 4 settimane. Se i risultati rientrano nella normalità, le valutazioni di follow–up devono essere ripetute ogni 3 mesi. Se si manifestano ulteriori sintomi, gli stessi test devono essere eseguiti immediatamente.
Si raccomanda cautela nell'uso in pazienti con compromissione della funzionalità epatica e in soggetti in trattamento con ipoglicemizzanti orali, diuretici, cumarinici e corticosteroidi.
Evitare l'uso nei bambini di età inferiore di 6 anni, in pediatria il farmaco va somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto controllo medico.
MESAFLOR non deve essere utilizzato in pazienti con compromissione della funzionalità renale. Nel caso in cui la funzionalità renale peggiori nel corso del trattamento, deve essere presa in considerazione la tossicità renale indotta da mesalazina.
Il suo impiego andrà evitato nei pazienti con conclamata insufficienza renale.
Si raccomanda una valutazione della funzione renale per tutti i pazienti prima di iniziare la terapia, e almeno due volte all'anno in corso di trattamento.
I pazienti con malattia polmonare, in particolare con asma, devono essere controllati molto attentamente nel corso del trattamento con MESAFLOR.
L'uso prolungato del prodotto può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
Pazienti con precedenti di reazioni avverse in seguito a trattamento con preparazioni contenenti sulfasalazina, devono essere mantenuti sotto stretta sorveglianza medica all'inizio di un ciclo di trattamento con MESAFLOR.
La terapia deve essere immediatamente sospesa nel caso in cui MESAFLOR causi reazioni di intolleranza acuta come crampi addominali, dolore addominale acuto, diarrea con sangue, febbre, cefalea grave e rash.
A seguito di trattamento con mesalazina, sono stati segnalati rari casi di discrasie ematiche gravi.
Nel caso in cui il paziente sviluppasse emorragie di non chiara eziologia, ematomi, porpora, anemia, febbre oppure mal di gola, dovranno essere condotte indagini ematologiche. Nel caso di sospetto di discrasia ematica, il trattamento dovrà essere interrotto.
Nelle fasi attive di grado severo, può essere consigliabile associare un trattamento cortisonico per via sistemica.
Questo medicinale contiene sodio benzoato, leggero irritante della pelle e delle mucose, e potassio metabisolfito, che può causare reazioni allergiche inclusi sintomi anafilattici e broncospasmo in soggetti suscettibili, soprattutto in soggetti con precedente storia di asma o allergia.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Mesaflor
In pazienti in terapia concomitante con azatioprina, o 6–mercaptopurina o tioguanina, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento degli effetti mielosoppressivi di azatioprina, o 6–mercaptopurina o tioguanina.
Può essere potenziato l'effetto ipoglicemizzante delle solfaniluree.
Non si possono escludere interazioni con cumarinici, metotressato, Probenecid, sulfinilpirazone, spironolattone, furosemide e rifampicina.
È possibile il potenziamento di effetti indesiderati dei corticosteroidi a livello gastrico.
La co–somministrazione con anticoagulanti cumarinici quale ad esempio warfarin, può determinare una diminuzione della attività anticoagulante. Il tempo di protrombina deve essere monitorato attentamente, se tale associazione non può essere evitata.
Si raccomanda cautela nell'uso concomitante di mesalazina ed agenti di cui è nota la tossicità renale, inclusi i farmaci anti–infiammatori non steroidei (FANS) ed azatioprina, poiché questi farmaci possono aumentare il rischio di reazioni avverse a carico dei reni.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all'uso di
Mesalazina in gravidanza sono in numero limitato.
Un numero ridotto di gravidanze esposte indica che non vi siano effetti avversi di mesalazina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.
Ad oggi, nessun altro dato epidemiologico rilevante risulta disponibile.
In un singolo caso, in seguito a somministrazione a lungo termine di dosi elevate di mesalazina (2–4g, per via orale) durante la gravidanza, è stata riportata insufficienza renale nel neonato.
Studi sulla somministrazione orale di mesalazina nell'animale non indicano effetti nocivi diretti e indiretti rispetto alla gravidanza, allo sviluppo embriofetale, al parto o allo sviluppo postnatale.
MESAFLOR deve essere utilizzato durante la gravidanza solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi.
L'uso dei preparati andrà comunque evitato nelle ultime settimane di gravidanza.
Allattamento
L'acido N–acetil–5–aminosalicilico e, in grado minore, mesalazina sono escreti nel latte materno.
Al momento sono disponibili soltanto limitate esperienze in corso di allattamento.
Nei bambini non possono essere escluse reazioni di ipersensibilità come diarrea.
Quindi, MESAFLOR deve essere utilizzato durante l'allattamento solo nel caso in cui i potenziali benefici siano superiori ai possibili rischi. Se il bambino sviluppa diarrea l'allattamento deve essere sospeso.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
MESAFLOR non altera la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari; ovvero non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Mesaflor
Sono stati segnalati disturbi gastrointestinali (nausea, epigastralgia, diarrea e dolori addominali) e cefalea.
Il prodotto può essere raramente associato ad una sindrome da intolleranza acuta, caratterizzata da crampi, dolore addominale, diarrea ematica e, occasionalmente, febbre, cefalea, prurito ed eruzioni cutanee, che richiede la sospensione del trattamento.
Esistono inoltre segnalazioni di leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, pancreatite, epatite, nefrite interstiziale, sindrome nefrosica e insufficienza renale.
Raramente possono verificarsi reazioni di ipersensibilità (ad esempio eruzioni cutanee, febbre) e fotosensibilità*; in tal caso occorre interrompere immediatamente il trattamento.
*Le reazioni più severe sono osservate in pazienti con condizioni cutanee preesistenti, quali dermatite atopica ed eczema atopico.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità
molto comune ≥ 1/10
comune ≥ 1/100, < 1/10
non comune ≥ 1/1000,< 1/100
raro ≥ 1/10.000, < 1/1000
molto raro ≤ 1/10.000
non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati di disponibili.
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
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Frequenza
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Effetto indesiderato
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Molto raro
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Conta ematica alterata (Leucopenia, neutropenia, trombocitopenia) anemia aplastica, agranulocitosi, pancitopenia)
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Disturbi del sistema immunitario
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Molto raro
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Reazioni di ipersensibilità quali esantema allergico, febbre da farmaci, sindrome del lupus eritematosus, pancolite
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Patologie del sistema nervoso
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Comune
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Cefalea
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Non comune
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Sonnolenza, tremore
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Raro
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Capogiro
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Molto raro
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Neuropatia periferica
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Patologie cardiache
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Non comune
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Tachicardia
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Molto raro
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Pericardite, miocardite
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Patologie vascolari
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Comune
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Ipertensione
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Non comune
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Ipotensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Molto raro
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Reazioni polmonari allergiche e fibrotiche (comprese dispnea, tosse, broncospasmo, alveolite, eosinofilia polmonare, infiltrazione al polmone, polmonite)
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Patologie gastrointestinali
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Comune
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Nausea, diarrea, distensione dell'addome
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Non comune
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Dolore addominale
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Raro
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Flatulenza, vomito
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Molto raro
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Pancreatite, Pancreatite acuta
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Patologie epatobiliari
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Molto raro
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Epatite, epatite colestatica
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Anomalie transitorie dei test di funzionalità epatica (aumento dei valori di transaminasi e colestasi)
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Colelitiasi
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Non comune
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Prurito
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Comune
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Eruzione cutanea
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Raro
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Fotosensibilità+
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Molto raro
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Alopecia
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Non nota
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Angioedema
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Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
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Molto raro
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Mialgia, artralgia
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Patologie renali e urinarie
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Molto raro
Non nota
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Compromissione della funzione renale compresa nefrite interstiziale acuta e cronica e insufficienza renale
nefrolitiasi
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Molto raro
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Oligospermia (reversibile)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Comune
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Astenia, Piressia
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Non comune
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Affaticamento, Edema della faccia
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L'eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l'immediata interruzione del trattamento.
*Fotosensibilità
Le reazioni più severe sono osservate in pazienti con condizioni cutanee preesistenti, quali dermatite atopica ed eczema atopico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo "
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa".
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mesaflor
I dati relativi a casi di sovradosaggio sono rari (ad es. suicidio premeditato con assunzione per via orale di una dose elevata di
Mesalazina) e non indicano tossicità renale o epatica.
Non è noto un antidoto specifico e il trattamento è sintomatico e di supporto, incluso il monitoraggio della funzionalità renale. Nel caso in cui si verificasse dopo somministrazione delle compresse, ricorrere a lavaggio gastrico e infusione di soluzioni elettrolitiche.
Non sono ipotizzabili casi di sovradosaggio a seguito di somministrazioni rettali.
Scadenza
Sospensione rettale: 24 mesi.
Conservazione
La sospensione rettale deve essere conservata a temperatura non superiore a 25° C.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di
Mesaflor - Clisma a base di
Mesalazina sono:
Argonal, Asacol, Asalex, Asamax, Claversal, Lextrasa, Mesaflor - Compresse Rivestite, Mesalazina DOC, Mesalazina EG, Mesalazina Sandoz, Pentacol, Pentasa - Sospensione
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali