Cos'è Levetiracetam Tillomed?
Confezioni
Levetiracetam Tillomed 100 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini da 5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Levetiracetam Tillomed? A cosa serve?
Levetiracetam è indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di età con epilessia di nuova diagnosi.
- nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con epilessia
- nel trattamento delle crisi miocloniche in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Mioclonica Giovanile
- nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Generalizzata Idiopatica.
Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione rappresenta un'alternativa per i pazienti quando la terapia orale non è temporaneamente possibile.
Posologia
Come usare Levetiracetam Tillomed: Posologia
Posologia
La terapia con
Levetiracetam può essere iniziata sia per via endovenosa sia per via orale.
Il passaggio dalla via orale alla endovenosa e viceversa può essere fatto direttamente senza titolazione. La dose giornaliera totale e la frequenza di somministrazione devono essere mantenute.
Crisi a esordio parziale
Il dosaggio raccomandato per la monoterapia (a partire dai 16 anni di età) e per la terapia aggiuntiva è lo stesso come indicato di seguito.
Tutte le indicazioni
Adulti (≥18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg
La dose terapeutica iniziale è di 500 mg due volte al giorno. Questa dose può essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Tuttavia, potrà essere somministrata una dose iniziale inferiore di 250 mg due volte al giorno su valutazione del medico della riduzione delle crisi rispetto ai possibili effetti indesiderati. Questa potrà essere aumentata a 500 mg due volte al giorno dopo due settimane.
Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose giornaliera può essere aumentata fino a un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 250 mg o 500 mg due volte al giorno, ogni due fino a quattro settimane.
Adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore a 50 kg e bambini dai 4 anni di età
Il medico deve prescrivere la forma farmaceutica, la formulazione e il dosaggio più appropriati in base al peso, all'età e alla dose. Per gli aggiustamenti del dosaggio in base al peso, fare riferimento al paragrafo Popolazione pediatrica.
Durata del trattamento
Non c'è alcuna esperienza relativa alla somministrazione endovenosa di levetiracetam per un periodo superiore a 4 giorni.
Interruzione del trattamento
Se si deve interrompere il trattamento con levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (per es. negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno a intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane).
Popolazioni speciali
Anziani (dai 65 anni in poi)
Si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalità renale (vedere “Compromissione renale” di seguito).
Compromissione renale
La dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalità renale.
Per i pazienti adulti, fare riferimento alla tabella seguente e modificare la posologia come indicato. Per utilizzare questa tabella posologica è necessario valutare la clearance della creatinina (CLcr) del paziente in ml/min. La CLcr in ml/min può essere calcolata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utilizzando, per adulti ed adolescenti di peso superiore o uguale a 50 kg, la seguente formula:
CLcr (ml/min) = |
[140-età (anni)] x peso (kg)
72 x creatinina sierica (mg/dl) |
(x 0,85 nelle donne) |
Inoltre, la CLcr è aggiustata per l'area della superficie corporea (BSA) come segue:
CLcr (ml/min/1,73 m2) = |
CLcr (ml/min)
BSA del soggetto (m2) |
x 1,73 |
Aggiustamento posologico per pazienti adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzionalità renale alterata
Gruppo
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Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
|
Dose e numero di somministrazioni
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Normale |
≥80 |
da 500 a 1.500 mg due volte al dì |
Lieve |
50-79 |
da 500 a 1.000 mg due volte al dì |
Moderato |
30-49 |
da 250 a 750 mg due volte al dì |
Grave |
<30 |
da 250 a 500 mg due volte al dì |
Pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi(1)
|
--
|
da 500 a 1.000 mg una volta al dì(2)
|
(1) Una dose di carico pari a 750 mg è raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam.
(2) Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg.
Per i bambini con danno renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sulla base della funzionalità renale dal momento che la clearance del levetiracetam è correlata alla funzionalità renale. Questa raccomandazione si basa su uno studio eseguito su pazienti adulti con danno renale.
Nei giovani adolescenti e nei bambini, la CLcr, in ml/min/1,73 m2, può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl), utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz):
CLcr (ml/min/1,73 m2) = |
Altezza (cm) x ks
Creatinina sierica (mg/dl) |
ks= 0,55 nei bambini di età inferiore a 13 anni e nelle femmine adolescenti; ks= 0,7 nei maschi adolescenti
Aggiustamento posologico per bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalità renale compromessa:
Gruppo
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Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
|
Dose e frequenza di somministrazione
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Bambini dai 4 anni e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg
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Normale
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≥80
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Da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg) due volte al giorno
|
Lieve
|
50-79
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Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno
|
Moderato
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30-49
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Da 5 a 15 mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno
|
Grave
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<30
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Da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno
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Pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi
|
--
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Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) una volta al giorno (1)(2)
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(1) Si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 ml/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam.
(2) Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg).
Compromissione epatica
Non è richiesto alcun adeguamento posologico nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con compromissione epatica grave, la clearance della creatinina può far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina è <60 ml/min/1,73 m2 si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimento giornaliera.
Popolazione pediatrica
Il medico deve prescrivere la forma farmaceutica, la via di somministrazione e il dosaggio più appropriati in base all'età, al peso e alla dose.
Monoterapia
La sicurezza e l'efficacia di
Levetiracetam somministrato in monoterapia a bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Adolescenti (16 e 17 anni di età) di peso uguale o superiore a 50 kg con crisi a esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria con epilessia di nuova diagnosi
Fare riferimento al paragrafo di cui sopra su Adulti (≥ 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg.
Terapia aggiuntiva per bambini da 4 a 11 anni e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg
La dose terapeutica iniziale è di 10 mg/kg due volte al giorno.
Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose può essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose minima efficace per tutte le indicazioni.
La dose in bambini di peso pari o superiore a 50 kg è la stessa degli adulti per tutte le indicazioni.
Fare riferimento al paragrafo di cui sopra su Adulti (≥ 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg per tutte le indicazioni.
Dose raccomandata per bambini e adolescenti:
Peso
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Dose iniziale:
10 mg/kg due volte al giorno
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Dose massima:
30 mg/kg due volte al giorno
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15 kg(1)
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150 mg due volte al giorno
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450 mg due volte al giorno
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20 kg(1)
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200 mg due volte al giorno
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600 mg due volte al giorno
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25 kg
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250 mg due volte al giorno
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750 mg due volte al giorno
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Da 50 kg(2)
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500 mg due volte al giorno
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1500 mg due volte al giorno
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(1) I bambini di peso pari o inferiore a 25 kg devono preferibilmente iniziare il trattamento con levetiracetam 100 mg/ml soluzione orale.
(2) La dose in bambini e adolescenti di peso pari o superiore a 50 kg o superiore è la stessa degli adulti.
Terapia aggiuntiva per lattanti e bambini di età inferiore a 4 anni
La sicurezza e l'efficacia di
Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione in lattanti e bambini con meno di 4 anni non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Modo di somministrazione
Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione è solo per uso endovenoso e la dose raccomandata deve essere diluita in almeno 100 ml di un diluente compatibile e somministrata per via endovenosa mediante infusione endovenosa della durata di 15 minuti (vedere paragrafo 6.6).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Levetiracetam Tillomed
Ipersensibilità al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Levetiracetam Tillomed
Danno renale
La somministrazione di
Levetiracetam in pazienti con danno renale può richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa, si raccomanda di valutare la funzionalità renale prima di stabilire la posologia (vedere paragrafo 4.2).
Lesione traumatica renale acuta
L'uso di levetiracetam è stato molto raramente associato a lesione traumatica renale acuta, con un tempo d'insorgenza che varia da pochi giorni a diversi mesi.
Conta delle cellule ematiche
Sono stati descritti rari casi di diminuita conta delle cellule ematiche (neutropenia, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia) in associazione con la somministrazione di levetiracetam, generalmente all'inizio del trattamento. Si consiglia emocromo completo in pazienti che presentano debolezza accentuata, piressia, infezioni ricorrenti o disturbi della coagulazione (paragrafo 4.8).
Suicidio
Casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con farmaci antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto.
Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicida, è necessario consultare un medico.
Comportamenti anormali e aggressivi
Levetiracetam può causare sintomi psicotici e comportamenti anormali comprese irritabilità e aggressività. I pazienti trattati con levetiracetam devono essere monitorati per lo sviluppo di segni psichiatrici che indichino cambiamenti importanti di umore e/o personalità. Se si notano questi cambiamenti, si deve considerare la modifica o la sospensione graduale del trattamento. In caso di sospensione del trattamento, bisogna fare riferimento al paragrafo 4.2.
Peggioramento delle crisi convulsive
Come per altri tipi di medicinali antiepilettici, levetiracetam può raramente peggiorare la frequenza o la gravità delle crisi convulsive. Questo effetto paradosso è stato segnalato principalmente entro il primo mese dopo l'inizio del trattamento con levetiracetam o l'aumento della dose ed è risultato reversibile dopo l'interruzione del medicinale o la riduzione della dose. I pazienti devono essere avvertiti della necessità di consultare immediatamente il proprio medico in caso di aggravamento dell'epilessia.
Prolungamento dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma
Rari casi di prolungamento dell'intervallo QT all'ECG sono stati osservati durante la sorveglianza post-marketing.
Levetiracetam deve essere usato con cautela in pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc, in pazienti trattati contemporaneamente con medicinali che influenzano l'intervallo QTc o in pazienti con patologie cardiache pre-esistenti rilevanti o alterazioni elettrolitiche.
Popolazione pediatrica
Dai dati disponibili nei bambini non si evince un'influenza sulla crescita e sulla pubertà. Tuttavia, gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la pubertà e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti.
Eccipienti
Questo medicinale contiene 19,1 mg di sodio per flaconcino (5 ml), equivalenti allo 0,796% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.".
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Levetiracetam Tillomed
Medicinali antiepilettici
I dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche dei medicinali antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbitale, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam.
Come negli adulti, nei pazienti pediatrici a cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'è evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali.
Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche in bambini e adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni) ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia, i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% più elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non è richiesto un adattamento della dose.
Probenecid
Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa.
Metotressato
È stato riportato che la somministrazione concomitante di levetiracetam e metotressato diminuisce la clearance di metotressato, risultante in una concentrazione ematica di metotressato aumentata/prolungata fino a livelli potenzialmente tossici. I livelli ematici di metotressato e levetiracetam devono essere monitorati attentamente nei pazienti trattati con entrambe le sostanze.
Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche
Levetiracetam 1.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam.
Alcool
Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile
Deve essere richiesto il parere di uno specialista nel caso di donne in età fertile. Il trattamento con
Levetiracetam deve essere riconsiderato quando una donna sta pianificando una gravidanza. Come per tutti i medicinali antiepilettici, deve essere evitata l'interruzione improvvisa di levetiracetam, in quanto ciò potrebbe portare alla comparsa di crisi convulsive subentranti che potrebbero avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Laddove possibile si deve sempre preferire la monoterapia, poiché la terapia con più medicinali antiepilettici può essere associata a un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda degli antiepilettici dati in associazione.
Gravidanza
Una grande quantità di dati post-marketing relativi a donne in gravidanza esposte a levetiracetam in monoterapia (più di 1800, in più di 1500 delle quali l'esposizione si è verificata durante il 1° trimestre) non suggerisce un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori. Sono disponibili solo limitate evidenze sullo sviluppo neurologico di bambini esposti a levetiracetam in monoterapia in utero. Tuttavia, studi epidemiologici recenti (su circa 100 bambini) non suggeriscono un aumento del rischio di disturbi o ritardi del neurosviluppo.
Levetiracetam può essere usato durante la gravidanza, se, dopo attenta valutazione, ciò viene considerato clinicamente necessario. In tal caso, si raccomanda la minima dose efficace.
I fisiologici cambiamenti osservati nel corso della gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione è più pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Deve essere garantita un'adeguata gestione clinica delle donne in gravidanza trattate con levetiracetam.
Allattamento
Levetiracetam è escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non è raccomandato.
Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno.
Fertilità
Non è stato rilevato alcun impatto sulla fertilità negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo non è noto.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Levetiracetam ha un'influenza bassa o moderata sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Data la possibile differente sensibilità individuale, alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza o altri sintomi legati all'azione sul sistema nervoso centrale, specialmente all'inizio del trattamento o in seguito a un incremento della dose. Si raccomanda pertanto cautela nei pazienti che sono impegnati in attività che richiedono elevata concentrazione, quali guidare autoveicoli o azionare macchinari. I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o utilizzare macchinari finché non sia accertato che la loro abilità ad eseguire queste attività non sia influenzata.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Levetiracetam Tillomed
Riassunto del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state rinofaringite, sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo delle reazioni avverse di seguito presentato si basa sull'analisi degli studi clinici controllati verso placebo aggregati, relativi a tutte le indicazioni studiate, per un totale di 3.416 pazienti trattati con
Levetiracetam. Questi dati sono integrati con l'uso di levetiracetam in corrispondenti studi di estensione in aperto, così come dall'esperienza post-marketing. Il profilo di sicurezza del levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Poiché l'esposizione di levetiracetam per via endovenosa è limitata e poiché le formulazioni orale ed endovenosa sono bioequivalenti, le informazioni di sicurezza di levetiracetam per uso endovenoso si baseranno sull'uso di levetiracetam per via orale.
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini e lattanti di età superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate nella seguente tabella in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità e la loro frequenza è così definita: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); rara (≥1/10.000 e <1/1.000); molto rara (<1/10.000).
Classificazione per sistemi ed organi MedDRA
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Categoria di frequenza
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Molto comune
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Comune
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Non comune
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Rara
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Infezioni e infestazioni
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Rinofaringite
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Infezioni
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Trombocitopenia, leucopenia
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Pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), ipersensibilità (inclusi angioedema e anafilassi)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Perdita di peso, aumento di peso
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Iponatremia
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Disturbi psichiatrici
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Depressione, ostilità/aggressività, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilità
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Tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilità affettiva/sbalzi d'umore, agitazione
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Suicidio riuscito, disturbo della personalità, pensiero anormale delirium
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Patologie del sistema nervoso
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Sonnolenza, cefalea
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Convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore
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Amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione
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Coreoatetosi, discinesia, ipercinesia, alterazione dell'andatura encefalopatia aggravamento delle crisi convulsive, sindrome neurolettica maligna*
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Patologie dell'occhio
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Diplopia, visione offuscata
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Vertigini
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Patologie cardiache
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QT prolungato all'elettrocardiogramma
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Tosse
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Patologie gastrointestinali
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Dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea
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Pancreatite
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Patologie epatobiliari
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Test di funzionalità epatica anormali
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Insufficienza epatica, epatite
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Patologie renali e urinarie
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Lesione traumatica renale acuta
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Rash
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Alopecia, eczema, prurito
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Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Debolezza muscolare, mialgia
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Rabdomiolisi e creatinfosfochinasi ematica aumentata*
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Astenia/affaticamento
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Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
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Traumatismo
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*La prevalenza è significativamente più elevata nei pazienti giapponesi rispetto ai pazienti non giapponesi.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Il rischio di anoressia è più elevato quando il levetiracetam è somministrato insieme a topiramato.
In numerosi casi di alopecia, è stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam.
In alcuni dei casi di pancitopenia è stata identificata soppressione del midollo osseo.
Si sono verificati casi di encefalopatia, in genere all'inizio del trattamento (da pochi a giorni a qualche mese), e sono risultati reversibili dopo l'interruzione del trattamento.
Popolazione pediatrica
In pazienti di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione in aperto. Sessanta di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di età compresa tra 4 e 16 anni, un totale di 645 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambi questi intervalli di età pediatrica, questi dati sono integrati con l'esperienza post-marketing relativa all'uso di levetiracetam.
Inoltre, 101 lattanti di età inferiore ai 12 mesi sono stati sottoposti a uno studio sulla sicurezza post autorizzazione. Nessun nuovo problema di sicurezza per il levetiracetam è stato identificato per i lattanti di età inferiore a 12 mesi con epilessia.
Il profilo delle reazioni avverse del levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetam negli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche, che sono state più comuni nei bambini rispetto che negli adulti. Nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo vomito (molto comune, 11,2%), agitazione (comune, 3,4%), sbalzi d'umore (comune, 2,1%), labilità affettiva (comune, 1,7%), aggressività (comune, 8,2%), comportamento anormale (comune, 5,6%) e letargia (comune, 3,9%). In lattanti e bambini di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo, irritabilità (molto comune, 11,7%) e coordinazione anormale (comune, 3,3%).
Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorità, in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuropsicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di età con crisi ad esordio parziale.
Levetiracetam si è dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest “Attenzione e Memoria“ della scala di Leiter-R (
Memory Screen Composite score) nella popolazione per-protocollo. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento convalidato (CBCL –
Achenbach Child Behaviour Checklist).
Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni del comportamento aggressivo non sono peggiorate rispetto al basale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Levetiracetam Tillomed
Sintomi
Sonnolenza, agitazione, aggressività, ridotto livello di coscienza, depressione respiratoria e coma sono stati osservati con sovradosaggi di
Levetiracetam.
Trattamento del sovradosaggio
Non esiste un antidoto specifico per levetiracetam. Il trattamento del sovradosaggio di levetiracetam dovrà essere sintomatico e può includere l'emodialisi. L'efficienza di estrazione mediante dialisi è del 60% per levetiracetam e del 74% per il metabolita primario.
Scadenza
Flaconcino chiuso: 3 anni.
La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 24 ore a 25 °C e ± 2 °C (temperatura ambiente) in flaconi in polipropilene e sacche flessibili in PVC.
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la diluizione. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione durante l'uso e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2-8 °C, a meno che non sia stato diluito in condizioni asettiche controllate e convalidate.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la diluizione, vedere il paragrafo 6.3.
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali