Medicinale antiepilettico (un medicinale usato per trattare le crisi epilettiche).
Il levetiracetam è un nuovo anticonvulsivante dimostratosi più efficace del placebo nel trattamento aggiuntivo delle forme di epilessia parziale non adeguatamente controllate da un solo farmaco. Il suo meccanismo d'azione non è noto, ma è indipendente dal sistema di inibizione/eccitazione neuronale tipico degli altri antiepilettici. La possibilità che il farmaco risulti efficace sin dal primo giorno di trattamento senza necessità di un aumento graduale della posologia è un vantaggio che dovrà essere approfondito. Il levetiracetam non presenta interazioni con altri farmaci antiepilettici metabolizzati a livello epatico. Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati nel corso degli studi sono stati sonnolenza, giramenti di testa, astenia e incoordinazione motoria. Non si conosce la sua sicurezza a lungo termine, né si sa come si rapporti con gli altri recenti antiepilettici in termini di efficacia e tollerabilità.
Il levetiracetam può essere assunto per via orale (compresse rivestite, soluzione orale), o per via endovenosa (concentrato per soluzione per infusione). Quest'ultima deve necessariamente essere somministrata da personale sanitario specializzato (ricordiamo, infatti, che molti dei medicinali a base di levetiracetam somministrabili per via parenterale possono essere utilizzati solo a livello ospedaliero).
Compresse e soluzione orale devono essere assunte dai pazienti nelle modalità e con la frequenza indicate dal medico.
L'esatta posologia di levetiracetam (dosaggio, frequenza di somministrazione, durata del trattamento) viene stabilita dal medico su base individuale per ciascun individuo. Difatti, essa può variare in funzione del tipo di crisi epilettica che si necessita trattare, dell'eventuale associazione con altri principi attivi e in funzione della risposta individuale dello stesso paziente alla terapia.
Ad ogni modo, di seguito verranno riportate le dosi solitamente impiegate in terapia che, tuttavia, ricordiamo potrebbero essere variate dal medico.
Indipendentemente dalla formulazione farmaceutica scelta - quindi, indipendentemente dalla via di somministrazione utilizzata - le dosi di levetiracetam abitualmente impiegate sono le seguenti:
L'utilizzo del levetiracetam è controindicato in caso d'ipersensibilità nota allo stesso levetiracetam e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che si deve assumere.
Prima di iniziare il trattamento con levetiracetam, è opportuno informare il medico se si soffre di disturbi o patologie renali.
In qualsiasi caso, a scopo precauzionale, prima di assumere medicinali a base di levetiracetam, è opportuno informare il medico delle proprie condizioni di salute, mettendolo a conoscenza dell'eventuale presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo. Durante il trattamento con levetiracetam, inoltre, è fondamentale contattare subito il medico:
Allo stesso tempo, se il principio attivo viene assunto da bambini, è necessario contattare subito il medico se, durante il trattamento, si notano rallentamenti della crescita o si assiste ad un inaspettato sviluppo della pubertà.
L'assunzione di levetiracetam può causare effetti collaterali (sonnolenza, vertigini, ecc.) in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari. Pertanto, si raccomanda estrema cautela e di evitare tali attività in caso di comparsa dei suddetti effetti collaterali.
Grazie soprattutto all'assenza di metabolizzazione epatica, oltre al basso legame proteico, il levetiracetam non interagisce con altri antiepilettici come fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, acido valproico, lamotrigina, gabapentina e primidone. Il levetiracetam non influenza neppure la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo+levonorgestrel), della digossina e del warfarin (tempi di protrombina immutati). Durante il trattamento con levetiracetam, è necessario evitare di assumere macrogol (un principio attivo ad azione lassativa) un'ora prima e un'ora dopo l'assunzione del principio attivo in questione, poiché potrebbe verificarsi una riduzione della sua efficacia terapeutica.
Ad ogni modo, prima di iniziare la terapia a base di levetiracetam, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.
Come qualsiasi altro principio attivo, anche il levetiracetam può causare effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti collaterali diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.
Disturbi del sistema nervoso
Il trattamento con levetiracetam potrebbe causare:
In caso di sovradosaggio da levetiracetam potrebbero manifestarsi i seguenti sintomi:
La lavanda gastrica o l'induzione del vomito potrebbero rivelarsi utili. Purtroppo, non esiste un antidoto specifico, pertanto, il trattamento è sintomatico e di supporto.
In caso di sovradosaggio da levetiracetam - accertato o presunto che sia - è quindi opportuno recarsi nel più vicino pronto soccorso, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.
Sovradosaggio
I possibili effetti indesiderati di un sovradosaggio di levetiracetam sono sonnolenza, agitazione, aggressività, diminuzione dell'attenzione, inibizione del respiro e coma. Contatti il medico se ha assunto più compresse di quante avrebbe dovuto. Il medico stabilirà il miglior trattamento possibile per il sovradosaggio. Contatti il medico se ha dimenticato di prendere una o più dosi. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della compressa In caso di interruzione del trattamento, come per ogni altro medicinale antiepilettico, deve essere interrotto gradualmente per evitare un aumento delle crisi. Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Generalmente, l'uso del levetiracetam nelle donne in gravidanza non è raccomandato a meno che non sia assolutamente necessario. In tal caso, le future madri saranno costantemente monitorate dal medico.
Poiché il levetiracetam viene escreto nel latte materno, il suo uso nelle madri che allattano al seno non è raccomandato. Qualora il trattamento con levetiracetam sia indispensabile, il medico potrebbe consigliare la sospensione dell'allattamento.