Latanoprost SIFI

    Ultimo aggiornamento: 23/01/2023

    Cos'è Latanoprost SIFI?

    Latanoprost SIFI è un farmaco a base del principio attivo Latanoprost, appartenente alla categoria degli Antiglaucoma e nello specifico Analoghi delle prostaglandine. E' commercializzato in Italia dall'azienda SIFI S.p.A..

    Latanoprost SIFI può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Latanoprost SIFI 50 mcg/ml collirio soluzione 2,5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: SIFI S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Latanoprost
    Gruppo terapeutico: Antiglaucoma
    ATC: S01EE01 - Latanoprost
    Forma farmaceutica: collirio


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Latanoprost SIFI? A cosa serve?
    Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto e con ipertensione oculare.
    Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti pediatrici con elevata pressione intraoculare e in pazienti con glaucoma pediatrico.

    Posologia

    Come usare Latanoprost SIFI: Posologia
    Posologia: uso oftalmico
    Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani):
    La terapia raccomandata è una goccia di collirio una volta al giorno nell'occhio(i) da trattare. L'effetto ottimale si ottiene somministrando Latanoprost SIFI la sera.
    La dose di LATANOPROST SIFI non deve eccedere più di una somministrazione al giorno in quanto è stato dimostrato che somministrazioni più frequenti diminuiscono l'effetto ipotensivo sulla pressione intraoculare.
    In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare normalmente con la dose successiva.
    Come con gli altri colliri, al fine di ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canto mediale (occlusione puntale) per un minuto. Ciò deve essere effettuato subito dopo l'instillazione di ogni singola goccia.
    Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti.
    Se si usa più di un farmaco topico oftalmico, i farmaci devono essere somministrati almeno cinque minuti l'uno dall'altro.
    Popolazione pediatrica:
    LATANOPROST SIFI collirio può essere usato nei pazienti pediatrici con la stessa posologia consigliata per gli adulti. Non sono disponibili dati su bambini nati pretermine (con età gestazionale inferiore a 36 settimane). I dati relativi al gruppo di pazienti di età < 1 anno (4 pazienti) sono molto limitati (vedere paragrafo 5.1).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Latanoprost SIFI
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Latanoprost SIFI
    Latanoprost SIFI può alterare gradualmente il colore dell'occhio aumentando la quantità di pigmento marrone dell'iride. Prima dell'inizio del trattamento, i pazienti devono essere informati circa la possibilità di cambiamento permanente del colore dell'occhio. Il trattamento unilaterale può causare eterocromia permanente.
    Questo cambiamento di colore dell'occhio è stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. blu-marrone, grigio-marrone, giallo-marrone e verde-marrone. Negli studi con latanoprost, l'insorgenza del cambiamento di solito avviene entro i primi otto mesi di trattamento, raramente durante il secondo o il terzo anno, e non è stato riscontrato dopo il quarto anno di trattamento. Il tasso di progressione della pigmentazione dell'iride diminuisce con il tempo ed è stabile per cinque anni. Non è stato valutato l'effetto dell'aumentata pigmentazione oltre i cinque anni. In uno studio aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato la pigmentazione dell'iride (vedere paragrafo 4.8). Il cambiamento nel colore dell'iride è lieve nella maggior parte dei casi e spesso non è osservato clinicamente. L'incidenza nei pazienti con iridi di colore disomogeneo varia dal 7% all'85%, con una maggiore incidenza di iridi giallo-marrone. In pazienti con occhi di colore omogeneo blu non è stato osservato nessun cambiamento, ed in pazienti con occhi di colore omogeneo grigio, verde o marrone il cambiamento è stato visto solo raramente.
    Il cambiamento di colore è dovuto ad un aumento della melanina nei melanociti dello stroma dell'iride e non ad un aumento del numero dei melanociti. Di solito, la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma può interessare tutta l'iride o parti di essa. Dopo la sospensione del trattamento non è stata osservata un'ulteriore pigmentazione dell'iride marrone. Gli studi clinici ad oggi disponibili hanno dimostrato che il cambiamento di colore non è riferibile ad alcun sintomo o alterazioni patologiche.
    Nevi o areole dell'iride non sono stati influenzati dal trattamento. Gli studi clinici non hanno evidenziato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o in qualsiasi altra parte della camera anteriore. Sulla base di un'esperienza clinica di 5 anni, l'aumento della pigmentazione dell'iride non ha mostrato determinare alcuna conseguenza di natura clinica negativa e la somministrazione di latanoprost può essere continuata se si manifesta la pigmentazione dell'iride. I pazienti comunque devono essere controllati regolarmente e in caso di peggioramento del quadro clinico, il trattamento con latanoprost può essere interrotto.
    Vi è un'esperienza limitata di latanoprost nel glaucoma cronico ad angolo chiuso, in pazienti pseudofachici con glaucoma ad angolo aperto e nel glaucoma pigmentario. Non c'è esperienza nell'uso di latanoprost nel glaucoma infiammatorio e neovascolare o in condizioni di infiammazione oculare.
    Il latanoprost non ha alcuno o scarsi effetti sulla pupilla, ma non si ha esperienza in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Pertanto, si deve usare cautela nell'impiego di latanoprost in queste circostanze, finché si avrà una maggiore esperienza.
    Sono disponibili dati limitati circa l'uso di latanoprost durante la fase peri-operatoria della chirurgia di estrazione della cataratta. In questi pazienti il latanoprost deve essere usato con cautela.
    LATANOPROST SIFI deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e deve essere evitato nei casi di cheratite da Herpes Simplex in fase attiva e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente associata in modo specifico agli analoghi delle prostaglandine.
    Sono stati riportati casi di edema maculare (vedere paragrafo 4.8) soprattutto in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della lente della capsula posteriore o con lenti in camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide (come retinopatia diabetica e occlusione della vena retinica).
    Il latanoprost deve essere usato con cautela in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore della lente o con lenti in camera anteriore e in pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide.
    In pazienti con fattori di rischio noti per iriti/uveiti, il latanoprost può essere usato con cautela.
    Esiste un'esperienza limitata in pazienti con asma, ma sono stati riscontrati casi di esacerbazione dell'asma e/o di dispnea. I pazienti asmatici quindi devono essere trattati con cautela in attesa di esperienze sufficienti, vedere anche paragrafo 4.8.
    È stata osservata una discolorazione della cute periorbitale, riportata nella maggioranza delle segnalazioni in pazienti giapponesi. Ad oggi i dati hanno mostrato che la discolorazione della cute periorbitale non è permanente e in qualche caso è reversibile mentre si continua il trattamento con latanoprost.
    Il latanoprost può cambiare gradualmente le ciglia e la peluria nell'occhio trattato e nell'area circostante; questi cambiamenti includono un aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione, del numero delle ciglia o della peluria e un alterato orientamento delle ciglia. I cambiamenti nelle ciglia sono reversibili previa interruzione del trattamento.
    LATANOPROST SIFI contiene benzalconio cloruro, il quale è comunemente utilizzato come conservante nei prodotti oftalmici. È stato riferito che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, può causare irritazione oculare ed è noto che scolorisce le lenti a contatto morbide. Con l'uso frequente o prolungato di LATANOPROST SIFI in pazienti con secchezza oculare, o in condizioni in cui la cornea è compromessa, è necessario un attento monitoraggio.
    Le lenti a contatto possono assorbire il benzalconio cloruro e devono quindi essere rimosse prima di applicare LATANOPROST SIFI, ma possono essere reinserite dopo 15 minuti (vedere paragrafo 4.2).
    Popolazione pediatrica
    I dati di sicurezza ed efficacia nel gruppo di pazienti di età inferiore a 1 anno (4 pazienti) sono molto limitati (vedere paragrafo 5.1). Non sono disponibili dati su neonati nati pretermine (con età gestazionale inferiore a 36 settimane).
    Nei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni che sono affetti principalmente da GCP (glaucoma congenito primario), la chirurgia (per es. la trabeculotomia/goniotomia) resta il trattamento di prima linea.
    Non sono stati ancora condotti studi di sicurezza a lungo termine nei bambini.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Latanoprost SIFI
    Non sono disponibili risultati conclusivi per valutare l'interazione del farmaco.
    Sono stati riportati aumenti paradossali nella pressione intraoculare in seguito alla concomitante somministrazione oftalmica di due analoghi prostaglandinici. Pertanto, l'uso di due o più prostaglandine, analoghi prostaglandinici o derivati prostaglandinici non è raccomandato.
    Popolazione pediatrica
    Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità:
    Negli studi animali non è stato riscontrato che Latanoprost abbia alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
    Gravidanza:
    Non è stata stabilita la sicurezza di questo medicinale in gravidanza. Esiste la possibilità di rischio farmacologico in corso di gravidanza sia per il feto che per il neonato. Pertanto, LATANOPROST SIFI non deve essere usato in gravidanza.
    Allattamento:
    Il latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e quindi LATANOPROST SIFI non deve essere usato nelle donne che allattano o l'allattamento deve essere sospeso.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Latanoprost SIFI ha una poca o moderata influenza sulla capacità di guidare o sull'uso di macchine.
    Analogamente agli altri preparati per uso oftalmico, l'instillazione di colliri può causare un senso di annebbiamento transitorio della vista. Fino a quando questo non si è risolto, il paziente non deve guidare veicoli o usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Latanoprost SIFI
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La maggioranza degli effetti indesiderati riguardano il sistema oculare. In uno studio aperto di 5 anni sulla sicurezza di Latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato pigmentazione dell'iride (vedere paragrafo 4.4). Altri effetti indesiderati del sistema oculare sono generalmente transitori ed avvengono durante la somministrazione.
    Lista tabulata delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse sono classificate in funzione della frequenza come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1.000 a <1/100), raro (≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 1 Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (≥1/100 a <1/10)
    Non comune
    (≥1/1.000 a <1/100)
    Raro
    (≥1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Non nota
     
    Patologie dell'occhio
    Aumentata pigmentazione dell'iride
    Iperemia congiuntivale da lieve a moderata, irritazione oculare (bruciore, sensazione di sabbia, prurito, dolore puntorio e sensazione di corpo estraneo)
    Cambiamenti nelle ciglia e nella peluria (maggiore lunghezza, spessore, pigmentazione e numero) (nella grande maggioranza dei casi, nella popolazione giapponese)
    Erosione epiteliale puntata transitoria, nella maggior parte dei casi asintomatica
    Blefariti
    Dolore oculare
    Fotofobia
    Edema palpebrale
    Secchezza oculare
    Cheratite
    Visione offuscata
    Congiuntivite
    Iriti/uveiti (nella maggior parte dei casi in pazienti con concomitanti fattori predisponenti)
    Edema maculare
    Erosioni ed edema corneale sintomatico
    Edema periorbitale
    Alterato orientamento delle ciglia con conseguente irritazione oculare in alcuni casi
    Ulteriore fila di ciglia all'apertura delle ghiandole di Meibomio (distichiasi)
    Modifiche periorbitali e della palpebra, che determinano un incavamento del solco palpebrale
    Cisti dell'iride
    Cheratite erpetica
    Patologie del Sistema Nervoso
     
     
     
     
     
    Mal di testa
    Vertigini
    Patologie cardiache
     
     
     
     
    Angina instabile
    Palpitazioni
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Asma
    Esacerbazione dell'asma
    Dispnea.
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Rash cutaneo
    Reazione cutanea localizzata sulle palpebre
    Inscurimento della cute palpebrale
     
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
     
     
     
    Mialgia
    Artralgia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
     
     
    Dolore toracico
     
    Patologie gastrointestinali
     
     
    Nausea
    Vomito
     
     
     
    Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea in associazione all'impiego di colliri contenenti fosfati in alcuni pazienti con danno significativo delle cornee.
    Popolazione pediatrica
    In due studi clinici a breve termine (≤ 12 settimane) che hanno coinvolto 93 (25 e 68) pazienti pediatrici il profilo di sicurezza è stato simile a quello negli adulti e non è stato identificato alcun evento avverso nuovo. I profili di sicurezza a breve termine in diversi sottogruppi pediatrici sono stati pure simili (vedere paragrafo 5.1). Gli eventi avversi osservati con maggiore frequenza nella popolazione pediatrica rispetto agli adulti sono stati: nasofaringite e piressia.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Latanoprost SIFI
    Sintomi:
    A parte irritazione oculare e iperemia congiuntivale, non si conoscono altri effetti indesiderati oculari in caso di sovradosaggio di Latanoprost.
    Se LATANOPROST SIFI viene accidentalmente ingerito, possono essere utili le seguenti informazioni: un flacone contiene 125 mcg di latanoprost. Più del 90% è metabolizzato durante il primo passaggio nel fegato. L'infusione endovenosa di 3 mcg/kg di latanoprost in volontari sani non ha indotto sintomi, ma un dosaggio di 5,5 – 10 mcg/kg ha causato nausea, dolori addominali, vertigini, affaticamento, vampate di calore e sudorazione. Nelle scimmie, l'infusione endovenosa di latanoprost a dosaggi fino a 500 mcg/kg non ha causato effetti importanti sul sistema cardiovascolare.
    La somministrazione intravenosa di latanoprost nelle scimmie è stata correlata a broncocostrizione transitoria. Tuttavia, in pazienti affetti da asma bronchiale moderata, latanoprost non induce bronco costrizione se applicato per via topica nell'occhio ad una dose sette volte superiore a quella usata in clinica.
    Trattamento:
    In caso di sovradosaggio di latanoprost, il trattamento deve essere sintomatico.

    Scadenza

    Validità: 36 mesi
    Validità dopo l'apertura del contenitore: 4 settimane

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare.
    Dopo la prima apertura del flacone: conservare a temperatura inferiore ai 25°C e utilizzare entro 4 settimane.
    Conservare il flacone nell'astuccio esterno per tenerlo a riparo dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it