Esafosfina

    Ultimo aggiornamento: 22/08/2024

    Cos'è Esafosfina?

    Esafosfina è un farmaco a base del principio attivo Fosfructosio Sale Disodico, appartenente alla categoria degli Cardiovascolari: miocardiotrofici e nello specifico Altri preparati cardiaci. E' commercializzato in Italia dall'azienda Biomedica Foscama Industria Chimico Farmaceutica S.p.A..

    Esafosfina può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Esafosfina 0,5 g/10 ml polv. e solv. per soluz. per infusione 4 flac. polv. 0, 5 g + 4 fiale solv. 10 ml
    Esafosfina 10 g/100 ml soluz. per infusione 1 flacone 100 ml
    Esafosfina 10 g/100 ml soluz. per infusione 20 flaconi 100 ml
    Esafosfina 5 g/50 ml polv. e solv. per soluz. per infusione 1 flac. polv. 5 g + 1 flac. solv. 50 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Biomedica Foscama Industria Chimico Farmaceutica S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Fosfructosio Sale Disodico
    Gruppo terapeutico: Cardiovascolari: miocardiotrofici
    ATC: C01EB07 - Fruttosio 1,6-difosfato
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Esafosfina? A cosa serve?
    Ipofosfatemia accertata.

    Posologia

    Come usare Esafosfina: Posologia
    Posologia
    La dose giornaliera consigliata, a seconda della gravità delle condizioni, è compresa tra 70 mg/kg e 160 mg/kg di principio attivo generalmente pari nell'adulto a 1-2 flaconi al giorno di ESAFOSFINA “5 g/50 ml polvere e solvente per soluzione per infusione“, oppure 1 flacone al giorno di ESAFOSFINA “10 g/100 ml soluzione per infusione“, salvo diversa prescrizione medica.
    La quantità da somministrare dovrà essere stabilita in funzione del grado di ipofosfatemia, al fine di evitare un eccessivo carico di fosforo. Nei pazienti sottoposti a nutrizione parenterale totale, il dosaggio va determinato tenendo conto dei livelli di assunzione giornalieri raccomandati di fosforo.
    Per i dosaggi più elevati si consiglia di frazionare la dose giornaliera totale in due somministrazioni.
    Per la somministrazione di dosaggi più bassi si può far ricorso ad ESAFOSFINA “0,5 g/10 ml polvere e solvente per soluzione per infusione“.
    Non superare le dosi consigliate.
    Popolazione pediatrica
    Anche nei bambini la posologia va stabilita tenendo conto del peso corporeo.
    Modo di somministrazione
    Per le istruzioni sulla modalità di preparazione del medicinale prima della somministrazione e sulla somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Esafosfina
    Intolleranza ereditaria al fruttosio, iperfosfatemia, insufficienza renale, ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Esafosfina
    La diffusione extravasale durante l'infusione può provocare dolore e irritazione locale.
    È consigliabile monitorare le concentrazioni plasmatiche degli elettroliti in corso di trattamento. Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min si raccomanda di monitorare la fosfatemia, diminuendo eventualmente il dosaggio.
    ESAFOSFINA, nei dosaggi da 0,5 g/10 ml, 5 g/50 ml e 10 g/100 ml, fornisce rispettivamente 3 mmol, 30 mmol e 44 mmol di sodio. Ciò va tenuto in considerazione se la somministrazione è destinata a pazienti che necessitano di livelli di assunzione controllati di sodio.
    A causa della presenza di sodio metabisolfito, la somministrazione di ESAFOSFINA “10 g/100 ml soluzione per infusione“ può raramente causare reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.
    Attenzione: I prodotti per uso parenterale devono essere ispezionati visivamente, prima della somministrazione, quando il contenitore o la soluzione lo permettano, per rilevare la eventuale presenza di particelle o di colorazione anomala. Non utilizzare se si osserva intorbidamento o precipitato.
    Popolazione pediatrica
    Nel caso che, soprattutto in un neonato o in un bambino non ancora svezzato, durante l'infusione di una soluzione cui è stata aggiunta ESAFOSFINA si manifestino agitazione o sudorazione, specie se si accerta la presenza di ipoglicemia, va sospettata l'esistenza di una intolleranza ereditaria al fruttosio. In questo caso l'infusione va immediatamente sospesa e debbono essere adottate tutte le opportune misure per riequilibrare la situazione metabolica.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Esafosfina
    Non sono note interazioni farmacologiche.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gli studi preclinici non indicano effetti nocivi diretti o indiretti relativamente alla gravidanza, allo sviluppo embriofetale, al parto o allo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
    ESAFOSFINA è stata usata in donne al terzo trimestre di gravidanza senza reazioni avverse osservabili.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    ESAFOSFINA non altera, o altera in modo trascurabile, la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Esafosfina
    L'infusione rapida può determinare l'insorgenza di dolore ed irritazione nella sede d'iniezione, particolarmente in caso di impiego di ESAFOSFINA “10 g/100 ml soluzione per infusione“. In caso di infusione con velocità superiore a 10 ml/min i pazienti possono inoltre accusare rossore, palpitazioni e formicolio alle estremità.
    Come per tutte le soluzioni per infusione endovenosa, possono verificarsi reazioni febbrili, infezioni nella sede d'iniezione, trombosi venose o flebiti, diffusione extravasale.
    Sono state segnalate, seppure raramente, reazioni allergiche di varia gravità fino allo shock anafilattico.
    In caso di reazione avversa interrompere la somministrazione e conservare il rimanente fluido non somministrato per eventuali esami.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il link http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Esafosfina
    Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
    Tuttavia, dosi eccessive e/o troppo ravvicinate di ESAFOSFINA potrebbero in linea di principio provocare iperfosfatemia, che a sua volta può dar luogo ad ipocalcemia.
    Il trattamento del sovradosaggio è rappresentato dalla immediata sospensione della somministrazione e dalla correzione dell'eventuale squilibrio idroelettrolitico risultante.
    Potrebbe essere necessario attuare specifiche misure per la riduzione della fosfatemia, come la somministrazione per via orale di agenti chelanti del fosforo o la dialisi renale.

    Scadenza

    ESAFOSFINA “0,5 g/10 ml polvere e solvente per soluzione per infusione“ e “5 g/50 ml polvere e solvente per soluzione per infusione“: 5 anni;
    ESAFOSFINA “10 g/100 ml soluzione per infusione“: 2 anni.
    Il periodo di validità è riferito al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
    La soluzione ricostituita è stabile per almeno 24 ore a temperatura ambiente.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 30°C.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Esafosfina a base di Fosfructosio Sale Disodico sono: Esafosfina, Fructo-Fosfan

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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